Scarica Herbert Marcuse: Liberazione e Utopia - Biografia e Contesto Storico e più Slide in PDF di Filosofia solo su Docsity! MEM Lr
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L'UTOPIA "°° HERBERT MARCUSE
DELLA L’UOMO AUNA —
DIMENSIONE
LIBERAZIONE sog et soit nana
di
LA VITA Berlino, 19 luglio 1898, da una ricca famiglia ebrea; Studi a Friburgo: Hegel e Freud; Occupazione a Francoforte e fuga in America; Studi di Marx e della società Sovietica; Pubblicazione di “Eros e civiltà” e “L’uomo a una dimensione”; Starnberg, 1979, emorragia cerebrale. - - - - - - - - - - - - - - EROS E CIVILTA’ - 1955 .REPRESSIONE Azione condotta con energia o addirittura con brutalità contro manifestazioni ritenute gravemente dannose per la società o per un particolare regime politico In psicoanalisi, impedimento cosciente e volontario alla soddisfazione di un impulso .ISTINTIVITA’ UMANA E SUO ASSERVIMENTO ALLA SOCIETA’ MODERNA .PROGRESSO E COSTRIZIONE .PRINCIPIO DI PRESTAZIONE attitudine esistenziale quantitativa basata sull'accumulo bulimico e frenetico di merci, prodotti e oggetti. Il desiderio viene quantificato, il lavoro calcolato in ottica produttiva, il piacere quantitativamente misurato - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - <<Questa società cambia tutto ciò che tocca in una fonte potenziale di progresso e di sfruttamento, di fatica miserabile e di soddisfazione, di libertà e d'oppressione. La sessualità non fa eccezione>> EREDITA’ FREUDIANA PRINCIPIO DI REALTA’ Principio dominante nella vita psichica dell'adulto, successivo e sostitutivo del ridotto principio di piacere, che domina invece la vita psichica del lattante. Richiede l'accettazione di uno stato di tensione in cambio, in un prossimo futuro, di un piacere maggiore o di un dolore minore. PRINCIPIO DI PIACERE RIPRESA DI FREUD La civiltà si basa sulla repressione degli istinti (Eros: ricerca del piacere) Per sviluppare la produttività e mantenere l’ordine, la civiltà deve impedire agli individui di dare libero sfogo alle proprie pulsioni CONTRO FREUD Non è la civiltà come tale ad essere repressiva ma la società di classe - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Il principio di piacere rappresenta la ricerca istintiva del piacere e la spinta per evitare il dolore, al fine di soddisfare le esigenze biologiche e psicologiche. In particolare, il principio del piacere pretende una soddisfazione immediata (tutto e subito). [Il principio di realtà e quello di piacere non sono da considerarsi antitetici, non agiscono in contrapposizione fra loro. Piuttosto il primo contribuisce a ridimensionare il secondo, costringendolo a tener conto di quelle che sono le condizioni reali di azione. Il principio di realtà non vieta al principio di piacere di esprimersi ma lo riporta entro certi limiti di azione] GIOCO & LAVORO FINALIZZATO A SE STESSO FINALIZZATO ALLA PRODUZIONE OGGI UTOPIA <<Il passaggio dalla civiltà della prestazione alla civiltà matura comporta regressione istintuale, c’è dunque un cambiamento di scopo: se il lavoro venisse accompagnato da una riattivazione dell'erotismo pregenitale, cambierebbe il suo scopo senza perdere il suo contenuto di lavoro. Per capire se lavoro o gioco, bisogna individuare lo scopo. Per determinare lo scopo, bisogna capire la base istintuale: Stato di natura istinto del piacere attività del gioco Stato di civiltà attività finalizzata all'autoconservazione attività del lavoro Civiltà matura dell'eros regressione verso l'istinto pregenitale attività lavorativa che torna ad essere di gioco, a prescindere dal contenuto Si continuerà comunque a lavorare, ma traendone piacere, perché sarà cambiata la situazione, dal lavoro dell’autoconservazione, al lavoro piacevole>> - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - CONCETTI CHIAVE LINGUAGGIO • strumento di controllo TECNOLOGIA • forma di repressione IMMAGINAZIONE • regno delle possibilità .LINGUAGGIO rituale, autoritario, totale, unificato e anticritico forma di controllo .IMMAGINAZIONE unico strumento in grado di comprendere la potenzialità delle cose, nonché potere di evocare la presenza sensibile di ciò che non c'è ma che può esserci .FINE DELL'UTOPIA coincide con la fine della storia <<La fine dell’utopia, e cioè il rifiuto delle idee e delle teorie che si sono servite di utopie per individuare certe possibilità storico-sociali, oggi possiamo anche concepirla in termini precisi come fine della storia; nel senso cioè che le nuove possibilità di una società umana non possono più essere immaginate come prolungamento delle vecchie né essere pensate nel medesimo continuum storico>> NUOVO SOGGETTO GRANDE RIFIUTO - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - GRANDE RIFIUTO <<Tuttavia, al di sotto della base popolare conservatrice vi è il sostrato dei reietti e degli stranieri, degli sfruttati e dei perseguitati di altre razze e di altri colori, dei disoccupati e degli inabili. Essi permangono al di fuori del processo democratico; la loro presenza prova come non mai quanto sia immediato e reale il bisogno di porre fine a condizioni ed istituzioni intollerabili. Perciò la loro opposizione è rivoluzionaria anche se non lo è la loro coscienza. La loro opposizione colpisce il sistema dal di fuori e quindi non è sviata dal sistema; è una forza elementare che viola le regole del gioco, e così facendo mostra che è un gioco truccato […]. Il fatto che essi incomincino a rifiutare di prendere parte al gioco può essere il fatto che segna l’inizio della fine di un periodo>> .CONTRADDIZIONE DELLA SOCIETÀ TECNOLOGICA (potenziale possesso dei mezzi capaci di soddisfare i bisogni fondamentali degli uomini) Nega agli uni l’appagamento dei bisogni primari Stordisce gli altri con l'induzione di bisogni fittizi v .Opposizione totale al sistema GRANDE RIFIUTO, cioè traduzione dell'utopia in realtà v .SOGGETTO RIVOLUZIONARIO: sottoproletari, studenti, poveri del terzo mondo (coloro che erano esclusi dalla società opulenta) - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - '6 8 .Movimento di protesta che dal 1968 ha investito il mondo intero portando in strade e piazze le rivolte di operai, studenti e gruppi etnici minoritari, uniti nell’opposizione all’autoritarismo .Contestazione della disoccupazione giovanile, della burocratizzazione del sistema universitario e dell’affermazione del potere studentesco .Pisa, 8 febbraio 1967 prima occupazione studentesca italiana «IMMAGINAZIO NE AL POTERE !» BATTAGLIE SESSANTOTTINE LEGALIZZAZIONE ABORTO LEGALIZZAZIONE DIVORZIO LEGALIZZAZIONE ANTICONCEZIONALI EMANCIPAZIONE FEMMINILE RIVENDICAZIONI MINORANZE ETNICHE - - - - - - - - - - -