I Fenici: dalle origini alla fine, Slide di Storia

Scarica I Fenici: dalle origini alla fine e più Slide in PDF di Storia solo su Docsity! Ie I erano un'antica popolazione semitica insediata in corrispondenza dell'odierno Libano e delle immediate regioni costiere della Siria meridionale e parte settentrionale d'Israele. Luogo di origine: nonostante le incertezze, gli storici hanno pensato che i Fenici deriverebbero da una stirpe dei Cananei che già dall’Età del Bronzo abitavano in quella regione (detta Cananea, oggi tra Libano, Israele, Palestina e parti di Siria e Giordania). Origine del nome: il loro nome è stato dato dai Greci, “Phoinikes” , ovvero “rosso porpora” mentre “Phoinika” era la regione in cui abitavano (Cananea); tra i Fenici non esisteva un'auto-designazione specifica ed ufficiale: non furono mai politicamente uniti, ogni città costituiva un regno autonomo. Città principali: Sidone, Biblo, Tiro, Tripoli, Berito (oggi Beirut), Arwad, ecc.; tra le città coloniali invece: Cartagine, Lixus, Utica, Cadice, Mozia, Palermo, Nora, Tharros, Sulci, Ischia, Ibiza, ecc. Altre caratteristiche: grandi commercianti e navigatori, parlavano la lingua cananaica (simile all’ebraico) inventarono l'alfabeto con vocali e consonanti, tingevano i tessuti di porpora un colorante derivato dai murici (mollusco), abili artigiani di pietre preziose inventarono la tecnica di soffiatura del vetro. Con la caduta dell'Impero Assiro nel 612 a.C., i Fenici recuperarono l'autonomia perduta intrattenendo rapporti commerciali con Babilonesi ed Egiziani. Ma ben presto il sopravvento babilonese sulla Mesopotamia sommerse anche la costa fenicia. Tiro venne assediata e conquistata nel 573 a.C. da Nabucodonosor Il e governata da funzionari babilonesi, anche Sidone, Arwad e Biblo vennero conquistate e racchiuse nell’amministrazione babilonese. Tutta la regione passò poi sotto controllo persiano sotto Ciro Il il Grande e imperatori successivi; solo alcune città fenicie, come Tiro e Sidone, mantenerono o ristabilirono una parziale autonomia locale. Nell'ultimo periodo, successivo al 330 a.C., la cultura fenicia venne assorbita all’interno di quella greca con le conquiste di Alessandro Magno e infine dopo il | secolo a.C. quando Roma si impose anche nelle sponde del Mediterraneo orientale istituendo poi, nel 64 a.C., la provincia di Siria che comprendeva anche l’antica Fenicia. Già prima del 1200 a.C. esisteva una certa attività di commercio marittimo, parallelo a quello di terraferma, esercitato dalla città costiere. E già allora alcuni prodotti artigianali (stoffe tinte di porpora, bronzo lavorato, avorio intagliato) erano caratteristici della regione, e oggetto privilegiato di esportazione. Nei secoli seguenti, dal IX al VII secolo a.C., la frequentazione fenicia del Mediterraneo si fece più intensa. Le regioni maggiormente interessate erano quelle che offrivano principalmente risorse minerarie: Sicilia e Sardegna, Spagna meridionale, Cipro e Tunisia. Vista la lontananza dalla madrepatria fenicia, una di esse, Cartagine, assunse un ruolo egemone, facendosi a sua volta madrepatria di un ulteriore flusso coloniale, soprattutto sulla costa africana, verso Est (Tripoli, Libia) e verso Ovest (Algeria e Marocco), ed anche ampliando precedenti zone già colonizzate in precedenza, arrivando in seguito allo scontro con Roma per il controllo del Mediterraneo. Altre rotte meno note che portarono avanti i Fenici furono la circumnavigazione dell’Africa compiuta verso il 600 a.C. per conto del faraone Necao (Dinastia XXVI), mentre i Cartaginesi proseguirono le rotte oltre lo Stretto di Gibilterra arrivando fino in Gran Bretagna nel 450 a.C. e nel Golfo di Guinea nel 425 a.C. In le testimonianze storiche sono state datate tra il IX e il III secolo a.C. e si fondono a quelle della civiltà nuraghe. Per l'isola, i maggiori insediamenti fenici erano: - tra VII-VI secolo a.C., è attestata la fondazione di Karalis o Krly (Cagliari), dell’antico insediamento fenicio non è rimasto quasi nulla, anche questo sito era un importante porto del Mediterraneo, controllato successivamente da Cartagine passò nel 238 a.C. ai Romani; - nel 770 a.C. fondazione di Sulci (Sant'Antioco, Sud Sardegna), occupata dai Cartaginesi nel VI secolo a.C. venne presa dai Romani nel 238 a.C.; - nell'VIII secolo a.C. fondazione di Tharros (Cabras, Oristano), sotto i Cartaginesi divenne importante per i commerci con la Spagna, Gallia, Etruria e le città greche della Magna Grecia, passò sotto i Romani nel 238 a.C.; - nell'VIII secolo a.C. fondazione di Nora (Pula, Cagliari), fu importante per i commerci con le altre colonie occidentali e con l’area tirrenica della penisola italiana, nel 238 a.C. si sottomise ai Romani; CORSICA. ONIBBIL Uuvm Sardegna fenicia e la Stele di Nora con l’alfabeto fenicio Per quanto riguarda altre colonie fenicio-puniche nel Mediterraneo, si riportano qui i principali esempi con le date di fondazione: > Cartagine: fondata, secondo tradizione, nel 814 a.C. come Qart-Hadasht; > Kition: fondata nel 1000 a.C. dopo il collasso della civiltà micenea, oggi un quartiere di Larnaca (Cipro); > Malaga: fondata nell’800 a.C. con il nome di Malak o MIk; > Cadice: fondata con il nome di Gadir o Agadir nel 1100 a.C., divenne poi Gades sotto i Romani; > Adra: colonia in Spagna anticamente chiamata con il nome di Abdera, è stata fondata tra VIII/VII secolo a.C.; > Ibossim: antico porto dell'Isola di Ibiza fu fondato nel 654 a.C., divenne poi Ebusus con i Romani; > Lixus: oggi Larache in Marocco, venne fondata nell'VIII secolo a.C.; > Utica: o Utk, venne fondata nel 1100 a.C. in Tunisia a pochi chilometri da Cartagine; > Lebdah: oggi Homs in Libia, è stata fondata nel 1100/1000 a.C. , venne chiamata successivamente dai Romani Leptis Magna; > Mdina-Rabatt: sito nell'isola di Malta, originariamente conosciuta come Melita venne fondata nel 1000 a.C., poi passò in mano greca nel 736 a.C. e infine ai Romani nel 218 a.C.;