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I Generi artistici - riassunto capitolo V - Dal neoclassicismo al romanticismo., Appunti di Storia Dell'arte

I Generi artistici - riassunto capitolo V - Dal neoclassicismo al romanticismo.

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 12/09/2018

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sultan-dibran 🇮🇹

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Scarica I Generi artistici - riassunto capitolo V - Dal neoclassicismo al romanticismo. e più Appunti in PDF di Storia Dell'arte solo su Docsity! I Generi Artistici • Pittura di storia, di genere, di storia contemporanea. • Il ritratto. • Il paesaggio La teoria dei generi artistici fu concepita all’inizio del 600 da Giovan Battista Agucchi, Giovan Pietro Bellori e dal Domenichino e si basa sull'idea che sia l'elevatezza del soggetto a nobilitare l'opera e l'artista. Dunque la gerarchia dei generi era: Pittura di storia. Ritratto. Scene di genere. Natura morta. La pittura di storia è idealizzante trascende la realtà, i soggetti sono tratti da fonti letterarie mitologiche o bibliche, vengono rappresentate scene eroiche con toni solenni. Questa connessione con la letteratura sembra incarnare il principio del ut pictura poesis • Così come la poesia doveva essere un’imitazione ideale della natura, anche la pittura doveva raffigurare una rappresentazione ideale di figure umane impegnati in azioni nobili e degne di memoria. Il contenuto letterario era il criterio in base a cui si stabiliva il grado di nobiltà di pittura e scultura. Roubeniustes e Poussinistes. Nella seconda metà del Seicento in francia, il dibattito sull'arte fu dominato dalla disputa tra Rubenistes fautori del colore, fattore legato alla sfera dei sensi e dunque fonte di diletto e i Pussinistes che erano invece sostenitori del disegno, elemento intellettuale nell'arte. nel 700 i Rubenistes sembravano vincere il dibattito. - La pittura di storia perde importanza, - il rubenist De Pilè dà importanza al paesaggio e quindi si diffondono le scene Galanti cioè le Fetes Galantes e in generale i soggetti erotici. Tutto ciò porta il trionfo della pittura rococò. (dipinti come oggetti di piacere decorativi e non come exempla morali) A metà del Settecento si ha una nuova svolta: Fine dell'egemonia dei Rubinistes per i seguenti fattori; 1. Regola di Lenormant De Turneheim, il nuovo direttore generale degli uffici del Re, secondo cui i dipinti di storia, perché richiedevano maggiori doti intellettuali dovevano essere pagati di più. 2. Creazione dell Ecole des protégés i cui allievi dovevano approfondire la loro cultura classica attraverso la lettura dei testi antichi. 3. Attività pubblicistica di La Font de Saint Yanne che all'arte del suo tempo, da lui stigmatizzata come banale e sensuale, contrapponeva il genere storico, capace di parlare all'anima, invece di dilettare i sensi. Diderot La posizione di Diderot fu più complessa. Egli sosteneva che l'arte dovesse avere un fine morale, dunque criticò il Rococò e per lo stesso motivo, fu grande estimatore di Greuze, maestro della pittura di genere ( raffigurazioni di eventi e di scene di vita quotidiana). Per Diderot il problema non era stabilire la superiorità tra pittura di storia e pittura di genere ma piuttosto prendere consapevolezza della loro diversità. Paragona entrambi i generi alla letteratura. L'una è poesia l'altra è prosa l'una è tragedia l'altra è dramma borghese. Anche la pittura di genere aveva dignità letteraria ed implicava la stessa bravura imposta dalla pittura di storia. I 2 registri della prosa D'altronde in questo periodo, in Francia e Inghilterra soprattutto, i generi letterari in prosa come il romanzo Borghese il dramma Borghese il giornalismo moderno, rigettavano i modi aulici della poesia per aprirsi alla vita quotidiana, concreta. Lo facevano attraverso due registri. 1 Patetico-sentimentale Prevost, Marivaux 2 Ironico-parodico Swift, Fielding. I due registri poi potevano anche mescolarsi. La situazione letteraria ha dunque un corrispettivo in quella pittorica. Marivaux come Greuze, Fielding come Hogarth. Hogarth = lega pittura e morale: l'arte ha la funzione di denunciare le brutture della società, i suoi erano "racconti" pittorici o su tela o su una serie di quadri a stampe. Pittura come opera teatrale o romanzo. Stile nuovo a metà tra sublime e grottesco. Così come Fielding in scrittura, Hogarth fonde il realismo, moralismo, ironia e satira in pittura. L’ascesa della borghesia - tra pittura di storia e di genere, nobiltà e borghesia Questi cambiamenti verso il realismo sono dovuti all'ascesa della borghesia. In Italia, la Borghesia si afferma più tardi infatti il romanzo nascerà tardi in Italia. Durante il periodo della rivoluzione francese, la pittura di storia fu molto importante. I soggetti tratti dalla storia antica erano portavoce di valori etici universali ma nella loro pittura di storia entrò anche la contemporaneità. Il "Giuramento della Pallacorda" di David è di solenne grandiosità grazie al riferimento al "Giuramento degli orazi", sempre di David, o ai dipinti di Gross che celebrano le gesta di Napoleone. La fortuna della pittura di genere Ma nonostante la fortuna della pittura di storia, anche la pittura di genere trova sostenitori in epoca rivoluzionaria come Le Burn, Quinette, Talleyrand che risolvevano pittura di storia = all'ancien regime, quindi come qualcosa di negativo. I valori della pittura di genere Inoltre la pittura di genere era importante in quel periodo in quanto erano veicolo di sani valori familiari. In Inghilterra la pittura di storia non aveva tradizione, la situazione si modifica quando nasce una scuola pittorica inglese grazie a Hogarth, che crea una nuova pittura di genere britannica e nasce la pittura di storia contemporanea grazie all'americano ormai stabilitosi a Londra Benjamin West. Costui ebbe l'incarico nel 1770 di raffigurare la "morte del generale Wolfe", l'eroe grazie al quale la corona britannica potè assicurarsi l'egemonia sui territori nordamericani. Canova al contrario, concepisce le statue come forme in movimento, dotate di idealità e naturalezza, superiori alla sfera prettamente sensuale ma allo stesso tempo accese dai sentimenti. Il paesaggio L’invenzione del paesaggio ideale A inizio del 600 il genere paesaggistico assume importanza per l'invenzione del paesaggio ideale (Domenichino Annibale Carracci Poussin) mettendo a rischio la gerarchia dei generi al cui apice era invece la pittura di storia. L’idealizzazione della natura E cioè la rappresentazione della natura non così com'è ma come dovrebbe essere. La rappresentazione della natura viene dunque sottoposta a un processo di selezione e di idealizzazione. Lo sfondo intellettuale della pittura di storia; La nobilitazione del paesaggio Rappresenta spesso episodi mitologici o biblici. Dunque il paesaggio, facendo proprio da sfondo alla grande pittura di storia, che era grandiosa e insuperabile in quanto la rappresentazione di soggetti antichi e di uomini le cui nobili gesta nobilitavano la pittura stessa, arrivò a nobilitarsi, rivendicando il ruolo intellettuale del paesaggio. Nuovo atteggiamento verso la natura. No correzione/idealizzazione ma penetrazione. Nella seconda metà del 700 la situazione cambia perché cambia l'approccio alla natura: essa non è più una realtà che deve essere corretta ma va scoperta è penetrata; da qui nasce appunto l'esigenza dell'esperienza diretta nella natura. Sì arriva così alla pittura en Plein Air = Verità di Natura. L’importanza del Plein Air. Tra dentro e fuori Il primi sono: • Thomas Jones verità di natura e umiltà della quotidianità, Scorci di Napoli, Roma. • Valenciennes importante Plein Air = primo step del processo pittorico ma secondo step = rielaborazione in atelier. Selezione, mescolanza = paysage composé. Nel processo pittorico grande importanza alla MEMORIA , grazie alla quale si poteva, in atelier, rielaborare, comporre o ideare un paesaggio sulla base di quanto si ricordava dell' esperienza diretta in natura (Plein air). Chateaubriand I sentimenti della Natura - Il paesaggio è emozione in quanto è Invece pone l'attenzione sulla componente morale del paesaggio, cioè sulla sua capacità di veicolare idee e sentimenti. Questo dunque è un elemento nobilitante del genere paesaggistico. Egli Inoltre invita a un approccio corretto e fedele. La natura così com'è, è superiore all'immaginazione. Per le sue caratteristiche intrinseche riesce a trasmettere sentimenti. Non si può tradire la natura. L'uomo deve comprenderla in profondità, tradire la natura = tradire i sentimenti veri. Il processo di identificazione; La morale di Chateaubriand e la nobiltà. Vi si attua una sorta di processo d'identificazione tra uomo e natura, dove la natura con la sua varietà può fare breccia sui sentimenti umani, questo è per Châteaubriand la "parte morale" della pittura di paesaggio. Il contributo dei Romantici per nobilitare il paesaggio Un passo in avanti per nobilitare ancora di più questo genere, fu compiuto dai romantici. Secondo loro però, è l'individuo che proietta i suoi stati d'animo sul paesaggio. La dignità spirituale e religiosa della pittura di paesaggio si afferma con il romanzo di Tieck ‘’Franz Sternbald’’ 1789, il cui personaggio è un pittore. Nel romanzo, il crollo dell’antropocentrismo (cardine della gerarchia dei generi) coincide con l’abbandono del concetto di mimesi dunque viene rivendicata la componente soggettiva della pittura e della rappresentazione della natura. L’arte non è atta a descrivere solamente e scientificamente il mondo esteriore, ma anche a rivelare la dimensione spirituale, ed emotiva interiore. Su questa scia, la nobiltà del paesaggio verrà sostenuta dai maggiori esponenti della cultura tedesca; Runge, Carus, Schlegel, Friedrich. Essi sono tutti sostenitori della dignità spirituale e religiosa della pittura di paesaggio, la quale è capace di cogliere ed emulare la forza creatrice del divino che opera nella natura. Il Divino nella natura. No gerarchia natura = No gerarchia generi artistici. Bello e ciò che suscita nell'uomo il sentimento della presenza del Divino nella natura e questo significa sentirla, penetrarla, immedesimarsi e riconoscersi in essa. La nuova concezione romantica, annulla la gerarchia degli esseri: Dio si manifesta in modi, forme, potenze diverse (animali, uomini, piante) quindi non essendoci gerarchie nella natura, non possono esistere gerarchie in ciò che dalla natura trae ispirazione. Il paesaggio insieme a Dio minacciano la gerarchia dei generi, nobilitano il paesaggio. Il paesaggio, con la sua capacità di suscitare sentimenti e esprimere il divino che muove le cose, assurgeva a genere alto e nobile, quindi viene minacciata la gerarchia dei generi artistici. CARUS Il bello in un paesaggio consiste nella rappresentazione dello stato d’animo suggestionato da un momento della natura. Il contatto con Tieck, Friedrich e la Natual Philosophie di Shelling; Il bello è ciò che suscita all’uomo la presenza del divino che opera nella natura, che l’universo e il destino degli uomini. Il momento vitale l'arte doveva accogliere il "momento vitale", la forza creativa operante nella natura, e doveva rappresentare i sentimenti e la vita della terra. RUNGE: Le 4 fasi della storia e l’affermazione del paesaggio. Era convinto che stesse per aprirsi una nuova era artistica, Quella del paesaggio, che avrebbe sostituito la pittura di storia. Egli enuncia una teoria delle fasi: La storia è divisa in fasi alle quali corrispondono una religione ed un certo tipo di arte. Quando il sistema religioso entrerà in crisi, l'arte raggiungerà l'apogeo; questa era la teoria. 1) l'età egizia caratterizzata da una povertà spirituale determinava un'arte rozza 2) l'età d'oro della grande civiltà greca caratterizzata invece da una ricchezza e da una n preziosità spirituale, nel momento della sua decadenza, produsse i più grandi capolavoro dell'arte. 3) con la religione cattolica, successiva alla crisi della Riforma Protestante, si affermò la grande pittura di storia. 4) è quella del luteranesimo, ancora attuale a Runge. Sarà il tracollo di questo ultimo spirito religioso ad affermare l'arte del paesaggio. Lo spirito originario dell’uomo è nella natura. Per Runge saper vedere la natura significa saper cogliere in essa lo spirito originario dell'uomo nella sua purezza più vera e intatta. Per R. penetrare e sprofondare nella natura rappresentava una sorta di ritorno all'innocenza della propria infanzia, non a caso, egli predilige nella sua pittura la rappresentazione di bambini, di Fanciulli, proprio per affermare un tentativo di avvicinarsi a uno stadio ancestrale dell'uomo nel quale era in lui contenuto lo Spirito Divino. Il passo Biblico; L’idea estetica di Rounge: Per capire meglio questo concetto va ripreso il passo biblico su cui l'idea estetica di Runge si fonde; "Dio diede ad Adamo il compito di dare il nome a tutte le cose, così facendo Adamo, attraverso cui Dio stesso operava, infuse il proprio spirito puro, incontaminato nelle piante e negli animali. l'umanità poi perse questa purezza dopo il peccato originale ma piante e animali l'hanno conservata intatta. Nella natura è conservato il segreto vero dell’essenza umana. La pittura di paesaggio così concepita non escludeva l'uomo anzi, quest'ultimo era protagonista. Viene rappresentato non direttamente, bensì attraverso le forme naturali che conservano la sua purezza poi perduta. Nella natura è secondo Runge e la cristianità, conservato il segreto della vera è originaria essenza dell'uomo. Preparare il pubblico all’era del paesaggio Nonostante la predilezione per la rappresentazione de elementi vegetali e naturali, la pittura di Runge non esclude la figura umana perché credeva che inserendo l'uomo all'interno delle rappresentazioni paesaggistiche avrebbe convinto è abituato il pubblico all'era del paesaggio essendo la natura stessa espressione dello spirito umano. CONSTABLE: Dipingere E’ Sentire; attraverso la memoria si arriva all’emozione. Per Constable invece dipingere è sentire. Attraverso lo studio dell'aspetto esteriore della natura, l'artista poteva risalire all'idea, lo spirito che la governa. I luoghi che sceglieva di dipingere il paesaggista, si ricollegavano Infatti, nella sua memoria, a esperienze, stati d'animo, sentimenti provati in passato. Era attraverso la memoria personale, intima, che l'artista poteva sentire il paesaggio. Il Cielo; Specchio dell’anima individuale Il cielo era l'organo del sentimento per eccellenza, una sorta di specchio nel quale il pittore poteva, in un frammento di storia naturale, rivedere una parte della propria storia intimamente privata, proprio perché nel cielo sono riassunti tutti gli stati d'animo, i sentimenti e i ricordi dell'umanità. Vedere la natura con occhi vergini, senza schemi prefissati; L’opera è autonoma; oltre mimesi come la musica Per Constable era necessario aderire completamente alla natura, senza schemi prefissati, con uno sguardo vergine. Egli ci dice che bisogna andare oltre la mimesi, che NON serviva un soggetto nobilitante che significasse qualcosa, l'opera bastava a sé stessa in quanto creazione e in quanto tale,
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