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I gesuiti, Appunti di Storia

fondazione, esercizi spirituali, nuove proposte religiose, Organizzazione della Compagnia di Gesù, espansioni, modello culturale gesuitico, crisi e soppressione, rifondazione

Tipologia: Appunti

2015/2016

Caricato il 31/10/2016

francesco_palumbo1
francesco_palumbo1 🇮🇹

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Scarica I gesuiti e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! I GESUITI I gesuiti, o Compagnia di Gesù, furono fondati da sant'Ignazio di Loyola nel 1540 e divennero molto presto uno dei maggiori ordini religiosi della Chiesa cattolica. Furono inventori di nuove forme di apostolato e convinti dell'importanza dell'istruzione sul piano religioso e politico, diedero vita a una rete di scuole attiva in tutta Europa e nei territori di missione extraeuropei. Per la loro grande capacità organizzativa e culturale divennero molto potenti e nel corso del 700 la loro autonomia attirò l'ostilità degli Stati assoluti, che ottennero dal papa la soppressione dell'ordine nel 1773. La Compagnia di Gesù fu ricostituita nel 1814 e riacquistò in breve tempo un ruolo centrale nel mondo cattolico La fondazione Nato nel 1491, Ignazio di Loyola era un ex soldato spagnolo che dopo una grave ferita e una conversione interiore (1521) aveva cambiato vita, dedicandosi alla predicazione e all'apostolato verso i laici, uomini e donne, a cui insegnava i suoi Esercizi spirituali. La sua attività attirò i sospetti dell'Inquisizione spagnola, che lo processò ad Alcalá de Henares e a Salamanca nel 1526-27. A Ignazio fu proibito di predicare, in quanto non aveva studiato teologia, e così egli decise di recarsi a Parigi per apprenderla. Qui incontrò i nove compagni con i quali molti anni dopo (1540), a Roma, avrebbe fondato il nuovo ordine religioso della Compagnia di Gesù. Gli Esercizi spirituali Il libretto degli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola rappresenta l'elemento più importante per l'identità religiosa dei gesuiti e per la loro storia. Ancor più che nelle Costituzioni, è in questo libro che si concentra il pensiero religioso di Ignazio e la sua stessa esperienza di vita. Egli iniziò a lavorare agli Esercizi all'inizio della sua conversione e continuò a perfezionarli fino ai primi anni Quaranta. Il libro fu approvato ufficialmente da papa Paolo III nel 1548, nonostante le accuse di eresia che da più parti venivano rivolte contro di esso. Gli Esercizi spirituali sono un libro molto particolare. Non sono destinati a una semplice lettura, ma devono essere messi in pratica. Infatti contengono una lunga serie di cose da fare, come preghiere, meditazioni, ritiri, esami di coscienza. Essi avvengono sotto la guida di un direttore. Lo scopo cui il libro tende è quello di aiutare una persona, attraverso una sequenza fissa di esercizi giornalieri distribuiti su quattro settimane, a regolare la propria condotta e a compiere scelte 2 0 1 2importanti ossia a prendere una decisione di vita, come sposarsi o entrare in un ordine religioso 2 0 1 2(anche diverso dalla Compagnia di Gesù), o accettare un lavoro piuttosto che un altro seguendo un criterio preciso: che tale scelta sia fatta seguendo la volontà di Dio. Così, l'esercitante cerca di prendere una decisione che riguarda la sua vita personale e che sia al tempo stesso gradita a Dio. A ben vedere, dunque, gli Esercizi spirituali sono un libro che insegna a chi lo legge un modo per interrogare, per fare domande a Dio sulle scelta della propria esistenza e per interpretare le sue risposte. Questo metodo ebbe un grande successo e contribuì a diffondere la pratica di instaurare un rapporto stretto con un direttore spirituale che aiuta il discepolo a regolare la propria vita, religiosa e non. Le nuove proposte religiose All'inizio i gesuiti ebbero molte difficoltà. In quegli anni la Chiesa cattolica era impegnata nell'opera di 'riconquista' delle popolazioni che avevano aderito alla Riforma protestante. Le molte novità introdotte da Ignazio e dai suoi compagni sembravano pericolose: quali erano queste novità? Rispetto agli altri ordini religiosi, sia monastici (come i benedettini) sia mendicanti (come i frati francescani o domenicani), il modello religioso di Ignazio prevedeva una grande libertà di movimento per poter meglio realizzare il fine di aiutare le anime. Perciò Ignazio e i suoi rifiutavano pratiche tipiche degli altri ordini, come la recita in comune del breviario (che avrebbe costretto tutti i membri a essere presenti a ore fisse nello stesso luogo) e l'osservanza di un programma periodico di digiuni e penitenze. Per controbilanciare queste innovazioni, che sembravano a molti contenere una critica agli altri ordini religiosi, i gesuiti misero in risalto la loro fedeltà alla Chiesa e in particolare al papa, il principale 'sostegno' della Compagnia. Tuttavia, anche se si legarono con un quarto voto di obbedienza al papa in relazione alle missioni, i gesuiti furono a lungo guardati con sospetto, anche perché il loro apostolato, che comprendeva l'ascolto delle confessioni e la direzione spirituale, era rivolto soprattutto ai laici, uomini e donne, a cui insegnavano pratiche religiose, come la meditazione, l'esame di coscienza, la comunione frequente, fino ad allora riservati quasi solo ai religiosi. Organizzazione della Compagnia di Gesù I primi decenni di vita dei gesuiti furono decisivi per il loro futuro. Essi concentrarono i propri sforzi in tre direzioni: nel rafforzamento e nell'espansione dell'ordine; nella fondazione di collegi; nelle missioni. Strumento del loro rafforzamento interno furono le Costituzioni, cui Ignazio lavorò tutta la vita per fissare gli obiettivi e l'organizzazione della Compagnia di Gesù. I gesuiti erano divisi in gradi (professi dei quattro e dei tre voti; coadiutori spirituali; coadiutori temporali e scolastici) e appartenevano a diverse province. Al vertice della Compagnia vi era il preposito generale, eletto a vita dalla congregazione generale: il primo generale fu lo stesso Loyola. Tutti i gesuiti dovevano obbedienza al generale e ai suoi sottoposti da cui dipendevano i rettori dei collegi. Pur molto articolata, questa struttura era fortemente centralizzata e sottoposta alle decisioni del generale: ciò consentì che la Compagnia fosse un corpo coeso e organizzato. L'espansione: i collegi e le missioni I gesuiti inventarono e promossero in tutta Europa e nelle terre di missione extraeuropee un nuovo tipo di istituzione: i collegi. Erano un tipo di scuola gratuita che all'inizio servì soprattutto come vivaio di forze nuove per la stessa Compagnia. Presto i gesuiti si accorsero che i collegi potevano essere molto di più. Potevano infatti servire (grazie a un ricco programma di studi, la Ratio studiorum) all'educazione in senso cattolico dei giovani e alla formazione delle future classi dirigenti, instillando loro la sottomissione al papa e ai poteri politici fedeli a Roma. Inoltre, i gesuiti promossero le missioni, ossia le spedizioni di membri in ogni parte del mondo per convertire i diversi popoli. Celebre fu la missione di Francesco Saverio, che partì per l'India nel 1540, fondò il collegio di Goa nel 1542 e morì nel 1552 sull'isola cinese di Sanciano, presso Canton. Tipico dei gesuiti fu non accontentarsi di una conversione superficiale ma di mirare a istruire nella fede romana i popoli 'infedeli', anche accettando di adattarsi ai loro costumi di vita. Il modello culturale gesuitico Dopo un periodo di contrasti interni, i gesuiti si impegnarono nell'espansione dei collegi, la cui rete coprì Italia, Francia, Germania, Penisola Iberica ed Europa dell'Est: la Compagnia di Gesù era ormai la punta avanzata della riscossa cattolica, in Occidente come in Oriente. Dalla seconda metà del Cinquecento al Settecento i gesuiti influirono, anche tramite un'abile propaganda, su tutti gli aspetti della cultura europea: letteratura, arti, teatro, scienze ricevettero la loro impronta, e in particolare la letteratura di pietà e la trattatistica teologica. Agirono anche sull'etica e sui comportamenti proponendo un modello cristiano molto adattabile, che evitava atteggiamenti di eccessiva rigidità per cercare di penetrare nella maniera più incisiva la realtà politica, sociale e culturale europea. A questi fini i gesuiti promossero fin dal secondo Cinquecento speciali organizzazioni laicali a grande diffusione, le congregazioni dei devoti di Maria, in cui i modelli religiosi gesuitici venivano trasmessi a uomini e donne di ogni ceto. Ebbero poi notevole peso politico in quanto furono spesso confessori di sovrani e principi. Intanto, in Oriente si erano aperte ai gesuiti le porte del Giappone con Alessandro Valignano, della Cina con Matteo Ricci, dell'India con Roberto de' Nobili. A ovest invece iniziava la grande avventura delle missioni in America Meridionale, soprattutto nel Paraguay, dove fu fondato un vasto sistema di riduzioni: villaggi popolati da migliaia di indigeni convertiti e guidati dai gesuiti, che li istruivano nel cattolicesimo, nell'artigianato, nei commerci e nella musica.
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