Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

i guardiani della memoria, Sintesi del corso di Letteratura

riassunto del libro guardiani della memoria di pisanty

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022
In offerta
30 Punti
Discount

Offerta a tempo limitato


Caricato il 29/05/2022

giulivecch
giulivecch 🇮🇹

4.5

(31)

31 documenti

1 / 8

Toggle sidebar
Discount

In offerta

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica i guardiani della memoria e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura solo su Docsity! COSA è ANDATO STORTO - la shoah è oggetto di attività commemorative e il razzismo e l’intolleranza sono aumentati nei paesi in cui le politiche di memoria hanno maggior vigore - da una parte il vecchio assetto liberale invoca la memoria dei crimini contro l’umanità per ribadire la sua permanenza, dall’altra parte nuove formazioni premono alle porte contro storiche alternative. la seconda è definita sovranista, e si trova tra una funzione rivoluzionaria e l’immaginario ultrareazionario per generare consenso. anche la prima ha delle contraddizioni, soprattutto una discrepanza tra fini e mezzi - si utilizzano mezzi di consenso piu adatti ad un regime autoritario che ad un progetto democratico. la destra xenofoba sale al potere attuando politiche discriminatorie ai danni delle minoranze mentre sostiene di difendere i diritti calpestati dalle maggioranze, e diffondono notizie false CAPITOLO 1 IL DOVERE DELLA MEMORIA - never forget, never again. tutti sanno che la duplice promessa riguarda l’olocausto ma pochi ricordano il senso di chiamata alle armi attribuito allo slogan ‘never again’. questo slogan ha poi perso il valore di grido di battaglia per assumere quello di riappacificazione universale. never forget è detto dai diplomatici come omaggio ai defunti e auspicio di un futuro senza vittime e carnefici - il tema è il passaggio dalla prima alla seconda formula, come se l’assolvimento del dovere della memoria fosse garanzia di un futuro libero da ingiustizia come quella degli ebrei - crescente dicotomia tra ‘noi’ e ‘loro’, per escludere le persone in base al colore della pelle, religione, lingua e etnia. i partiti hanno inglobato questi aspetti, ma la stessa commissione si compiace del ruolo di divulgazione di conoscenza sull’olocausto APORIE DELLA MEMORIA - la memoria della shoah ha riempito il vuoto lasciato dalla crisi delle utopie rivoluzionarie. il suo successo si misura in rapporto alla capacita di affermarsi come paradigma con cui chiunque si puo identificare, e da qui la sua adattabilità a vari contesti. solo la conoscenza soggettiva dell’esperienza garantisce la comprensione. il coinvolgimento delle narrazioni comporta maggiore sensibilità nei confronti del gruppo vittimizzato - per intervenire contro l’azione erosiva del tempo abbiamo da una parte il valore dell’esperienza testimoniata dalla memoria. il ricordo funge da monito riguardo gli eventi che possono distruggere la vita di una comunità. piu le vicende sono insolite piu probabilità hanno di essere tra le memorie da conservare. il carattere esemplare delle esperienze è funzione della loro generalizzabilità. necessita di immedesimarsi con i vissuti altrui UNA MEMORIA PER L’EUROPA? - alcune memorie sono piu particolari e altre sono piu generalizzabili. la memoria che di piu unisce questi opposti è la shoah - lo sterminio è transculturale anche in rapporto alle diverse provenienze dei protagonisti, sia vittime che carnefici - snodi problematici: ricostruzione delle specifiche memorie nazionali in quanto la a memoria comune è soggettiva; la fondazione di una metà memoria europea in cui ogni memoria nazionale si può inserire senza attriti - l’europeizzazione dell’olocausto risale a poco dopo la caduta del muro di berlino. duplice compito di sviluppare la propria memoria dell’olocausto e aderire alla memoria europea - ciò che non era previsto è l’adattabilità dell’olocausto agli usi che i paesi ne fanno per le proprie autonarrazioni SCHEMI E APPROPRIAZIONI - due modi in cui una comunità puo piegare la memoria comune alle sue esigenze: insistere sulla rievocazione dei crimini nazisti per ricordare altri crimini in cui sono implicati, oppure appropriarsi dello sterminio per raccontare altri travagli sotto una vittimizzazione subita - per esempio le guerre in jugoslavia. i conflitti che devastarono il paese furono catalizzati dalle violenze simboliche filtrate attraverso lo schema familiare dell’olocausto. tutte l.e parti cercano di imporre la propria interpretazione degli eventi - il piu autorevole testimone vivente della shoah crede che questa debba essere considerata come evento unico in rapporto al passato, e universale in rapporto al futuro GUARDIANI DELLA MEMORIA - i guardiani rivendicano il diritto di parlare a nome dei defunti, e hanno la facoltà di stabilire chi può invocare la memoria - lo statuto di guardiano ha a che fare anche con la discendenza diretta con le vittime - creano barriere per tenere fuori gli indesiderati e promuovono la trasmissione della memoria - nel caso di memorie traumatiche, i guardiani sono testimoni di secondo grado - pisanty critica il grande investimento simbolico che la memoria carica sulle spalle dei testimoni - problema nella tendenza di privilegiare la memoria di chi era li rispetto a chi ha ricostruito gli eventi dai documenti. i testimoni sottolineano la soggettività e quindi la fallibilità dei ricordi - la missione dei guardiani è impedire che il ricordo sbiadisca CAPITOLO 2 METODO STORIOGRAFICO - davanti ad un fenomeno che può avere varie letture, si prendono in considerazione solo le ipotesi testabili - dubbio iperbolico: cosa garantisce che l’evento sia davvero avvenuto? - l’antidoto è il metodo storiografico, che è anche la principale arma contro gli usi strumentali della memoria storica - problema di come trattare un materiale fallibile come le testimonianze in modo da formulare ipotesi per contrastare gli usi opportunistici della storia IO ERO LÌ. CREDETEMI - la credulità tiene uniti i gruppi, per questo non chiediamo prove a sostegno dei racconti - diveniamo diffidenti quando le informazioni acquistano un valore strategico - l’equilibrio tra credulità e scetticismo dipende da cosa si vuole ricavare dalla testimonianza: se l’indagine è mirata a ricostruire la dinamica degli eventi le procedure di verifica sono simili ai metodi usati in tribunale; se l’indagine si concentra sui contesti di cui le testimonianze sono i sintomi, si avrà un atteggiamento più indulgente nei confronti della precisione della testimonianza, ma anche in questo caso si avrà bisogno di verifiche ulteriori per ricostruire le circostanze - ‘io ero li. credetemi’, formula alla quale si aggiunge la clausola ‘ve lo posso dimostrare’. il valore documentario della testimonianza dipende dalla solidità della dimostrazione. lo storico deve dare fiducia, ma sarà sempre relativa - nasce poi la sacralizzazione della figura del testimone. in questo contesto i guardiani si affermano come amministratori della memoria ETÀ DEL POST TESTIMONE - ‘era del testimone’ per definire l’irruzione della testimonianza privata nello spazio pubblico, in particolare la figura della vittima sopravvissuta ai lager - alcuni testimoni rifiutano di ricoprire questo ruolo proprio perché hanno vissuto le esperienze che devono testimoniare - altri, come primo levi, si fanno carico della testimonianza - altri ancora rivendicano la shoah come capitolo glorioso, reinterpretando le sofferenze subito in chiave identitaria - i modi di testimoniare sono tanti quanto le esperienze e le personalità dei testimoni HOLOCAUST EXPERIENCE - le testimonianze sono vere perché abbiamo bisogno che lo siano. la nostra identita non reggerebbe una loro falsificazione. alcuni commentatori accusano i detrattori delle false memorie di essere negazionismi, senza considerare che queste operazioni gettano discredito sulla masse delle testimonianze autentiche - doppio vincolo: la memoria si eleva da facoltà a dovere (la shoah va ricordata) e si scontra con l’irrappresentabilità (la shoah non può essere rappresentata) - i diversi modi di interpretare il tema portano a paradigmi contrapposti: da una parte gli avversari degli espedienti estetizzanti, dall’altra gli storytellers tradizionali - la vita è bella è stato sia celebrato per l’intento che denigra top per il sentimentalismo, l’inverosimiglianza delle situazioni e il registro fiabesco - pisanty sceglie 4 film piu caratteristici degli anni dieci: il figlio di saul, una volta nella vita, il labirinto del silenzio, e the eichmann show. i 4 film mappano i punti cardinali di una memoria pubblica sempre più atrofizzata SCANDALO MANCATO - il figlio di saul si cimentò nel tabù della rappresentazione. come lòa zona grigia attinge alle testimonianze che vennero sotterrate dai sonderkommando e come la zona grigia metta in scena le attività quotidiane dei prigionieri - il punto di vista dello spettatore coincide con quello del protagonista. l’esperienza è immersiva e disturbante - il film è un punto di svolta: è ambientato nei crematori di auschwitz, adotta il punto di vista di un sonderkommando ungherese, combina fatti e finzioni - questa miscela in passato avrebbe innescato polemiche, ma in realtà queso ha fatto parlare poco. i commentatori sono concordi nel celebrare il film. alcuni commentatori confusi sul loro parere a riguardo si sono convinti ad acclamarlo dopo la critica positiva fatta da lanzmann - per la prima volta gli spettatori possono sentire sulla propria pelle ciò che si provava. si incoraggia l’identificazione con le vittime che secondo primo levi non era accessibile neanche ai salvati nei confronti dei sommersi ISTITUZIONALIZZAZIONE DELLA MEMORIA - i 46 paesi convenuti al primo forum sull’olocausto si impegnano a coltivare il ricordo e la ricorrenza annuale del giorno della memoria, istituita dall’onu al 27 gennaio - nella nicchia del 27 gennaio i film sulla shoah hanno ruolo privilegiato, ma subiscono la pressione di un’offerta straboccante e un mercato più globalizzato. bisogna produrre fil capaci di parlare sia a giovani che a anziani, con lezioni sul passato e sul presente - la modalità e pratica è abbastanza coinvolta da favorire l’immedesimazione ma abbastanza riflessiva da portare a chiedersi da dove venisse la brutalità dei carnefici. meccanismo del racconto morale - figura del fanciullo internato, che vede e sente le cose come sono, senza pregiudizi e sovrastrutture, ma senza le nozioni per capire cosa stia succedendo - obiettivi: commuovere, far sentire l’ingiustizia, suscitare emozioni LA SHOAH RACCONTATA AI RAGAZZI - il fil una volta nella vita è incentrato sulla memoria come mezzo di miglioramento di se. ispirato ad una storia vera. ambientato in un liceo dove una classe viene presa in carico da una insegnante che gli propone di partecipare al concorso della resistenza e della deportazione. la classe si fa coinvolgere e alla fine, con l’incontro come un ex deportato, si convertono ai valori di quella esperienza - struttura lineare, del racconto morale. film. a tratti commovente in modo consolatorio - spiccano due differenza: la scelta di non rappresentare lo sterminio se non con spezzoni documentari e la testimonianza; la diversa messa in rilievo del rapporto tra passato e presente, mentre altri film scavano nella storia per dare rappresentazioni realistiche, il film non parla della shoah in se ma delle modalità e effetti della sua trasmissione oggi (una buona trasmissione comporta la crescita personale) - l’empatia aiuta ad analizzare le condizioni che hanno reso possibile discriminazioni, deportazioni e genocidio. dalla conoscenza empatica della shoah si ricavano istruzioni etiche applicabili ai problemi del presente OLTRE I TESTIMONI - i guardiani della memoria lasciano il trauma vicario: i figli di sopravvissuti ne parlano con angoscia. non vi è nulla di desiderabile nella condizione di testimone secondo. ruolo chiave dei figli nella promozione della politica della postmemoria. l’obiettivo è diventare e far diventare gli altri dei testimoni secondi - per evitare che i ricordi del testimone vengano dimenticati, i partecipanti se ne fanno carico con due modalità: farsi tatuare il numero assegnato a nedo fiano come prigioniero, e leggere in prima persona i ricordi del deportato come se li avessero vissuti anche loro - il nesso tra l’imperativo della memoria e la promessa di non ripetere gli errori del passato riguarda la trasmissione etica della memoria FAI LA COSA GIUSTA - un filone recente di film codifica la postmemoria dalla prospettiva dei carnefici e dei loro discendenti. anche qui si racconta la trasmissione intergenerazionale, ma in modo più tortuoso. i protagonisti non possono identificarsi con le vittime, ma come dei potenziali carnefici - la terapia d’urto ha successo quando il trauma viene interiorizzato con le sue conseguenze, comprese le ammissioni di colpa - lol schema narrativo ricalca la drammaturgia dei processi del dopo guerra. si includono nei film i documenti e le prove presentate in aula. si filmano le udienze per assicurarsi che vengano ricordate. la proiezione dei filmati assegna agli spettatori il ruolo di testimoni secondari. le registrazioni delle udienze riprendono i volti degli imputati per consentire di valutarne le espressioni. i tratti più narrativi del processo costruiscono una storia in cui l’eroe è chi vuole conoscere la verità - il film labirinto del silenzio racconta l’inchiesta commissionata dal procuratore ad un pool di avvocati per far si che la germania avesse il suo processo contro i crimini nazisti. non si sofferma sui fatti della guerra ma riguarda il duplice fatto: nella ger,ania la commemorazione dello sterminio era negata da una cultura egemone che voleva dimenticare; c’erano persone determinate a fare luce sul passato dei padri SGUARDI IN FUGA - the eichmann show riguarda da un lato la legittimità di un processo pensato per creare un evento mediatico mondiale, e dall’altro riguarda il giudizio sulla personalità di eichmann e il suo grado di colpevolezza - l’eroe è leo hurwitz che illustra ai collaboratori cosa lo ha portato ad accettare l’incarico di filmare la ‘norimberga ebraica’ per capire cosa ha spinto un uomo a com piere quella strage. invita a stringere l’obiettivo sul volto di eichmann, che rimane impassibile durante tutto il processo - avvicenda scene in cui l’attenzione è concentrata sulle deposizioni dei testimoni a scene in cui lo spettatore è invitato a palpitare per gli intralci tecnici alle riprese STANCHEZZA DELLA MEMORIA - la memoria della shoah sta perdendo il suo mordente. nel settantesimo anniversario della liberazione la partecipazione è stata tiepida e i media più interessati al centenario della grande guerra - il filtro olocaustico è inadeguato se si sovrappone a situazioni politicamente complesse, cioè la maggior parte dei contesti - la forza delle narrazioni egemoni è che la struttura è rigida quanto i suoi usi sono flessibili. avvengono gli eventi e si arriva ad un punto in cui la presa d’atto rivela l’inadeguatezza degli schemi che si hanno per spiegare ciò che è avvenuto. a questo si riferivano i primi che introdussero il tema dell’ indicibili tra del genocidio - se tutti reclamano per se il ruolo di vittime la possibilità di inquadrare la verità in un’unica cornice viene meno - paradigm shift: quando si ha una rivoluzione scientifica il vecchio paradigma viene sorpassato dal nuovo. il successo di una narrazione egemone si coglie quando un’altra viene schiacciata. questa sorte è toccata alle deportazioni - anche il modello vittimario sta invecchiando. lo schema vittime-carnefice appare ora inadeguato. il ruolo dei carnefici è ripartito in un numero imprecisato di attori. scenario di lotta tutti contro tutti. la crisi del modello biopolitico del lager si manifesterà quando ci sarà una nuova narrazione in grado di comprendere gli eventi che non si potranno ridurre alla coppia vittime-carnefice CAPITOLO 5 IO ERO LÌ. LIKEATEMI - il film piu rappresentativo degli anni dieci è Austerlitz. in realta non lo sarà perché difficilmente un lungometraggio bianco e nero senza dialoghi puo avere grande distribuzione - ambientato in un campo di concentramento. macchina piazzata ad altezza uomo. turisti ascoltano audio guida mentre si guardano intorno e fanno foto - ciò che porta le persone a trascorrere fine settimana estivi nei campi è un mistero. diventare testimoni secondari induce a intraprendere pellegrinaggi post traumatici, per pagare tributo alle vittime - colpisce il fatto che i turisti facciano selfie sotto la scritta all’ingresso. l’attenzione è sul soggetto che comunica ‘io ci sono stato’ RISATA CATTIVA - casi in cui la provocazione va oltre l’infrazione di tabù - forza nuova nel 2018 durante la commemorazione della marcia su roma si fece fotografare in posa con addosso la maglietta con la scritta Auschwitzland in caratteri disney - tifosi laziali affissero nella curva romanista dello stadio degli adesivi riguardanti anna frank con addosso la maglietta della roma - l’obiettivo dei laziali non è colpire anna frank, bensì la curva romanista dovrebbe sentirsi umiliata dal confronto. la risata scaturisce da una incongruenza tra due piani logici incompatibili. dietro lo scherzo si lascia all’interprete la responsabilità di esplicitare ciò che rimane implicito LULZ - il nuovo termine Lulz è la corruzione del termine Lol, per indicare una risata provocatoria e offensiva - fare qualcosa per il Lulz significa agire in modo scorretto senza motivo. coloro che non stanno allo scherzo diventano zimbelli, per cui è importante rispondere alle provocazioni - pseudovirgolettatura ironica: fondata su doppia torsione dei ruoli umoristici. ironia di primo livello quando l’umorismo sembra prendersela con la vittima mentre il vero zimbello è il complice stupido per capire che gli sta facendo il verso VITTIME, SOPRAVVISSUTI E ROUGH HERO - le fiction di nuova generazione mettono in scena mondi spietati in cui il modo per soccombere è stare alle regole della società. viene meno la differenza tra buoni e cattivi - rough hero: moralmente ambiguo, spregiudicato e disposto a rinunciare alle sua umanità in nome degli obiettivi che persegue - questa fa<presentazione rispecchia il modo in cui gli spettatori percepiscono il loro mondo reale - sotto la vittimizzazione la domanda era ‘cosa ti hanno fatto?’. nei termini del sopravvissuto la domanda diventa ‘come hai fatto?’. lo slittamento da vittima a sopravvissuto investe la memoria pubblica dell’olocausto CAPITOLO 6 DIFESA DELLA MEMORIA - la legge e la memoria si incontrano quando un’istituzione definisce i programmi scolastici per l’insegnamento della storia. il governo prescrive gli episodi da ricordare, la prospettiva da cui farlo e i modi adatti - vi sono leggi che sanzionano gli atteggiamenti commemorativi inaccettabili - il ripudio del fascismo per mezzo di leggi punitive solleva obiezioni che fanno capo alla libertà di espressione. controbiezione avanzata dal TAR: essendo il fascismo contrario ai valori democratici la sua apologia non puo essere presente tra le forme del libero pensiero. anche se la libertà di espressione è il principio cardine della democrazia, il suo uso non puo essere assoluto - distinzione tra limitazioni content-selective (proibiscono alcune comportamenti comunicativi o vietano alcuni argomenti) e viewpoint-selective (puniscono l’espressione di determinati punti di vista). queste ultime andrebbero introdotte solo quando ogni altra soluzione sia stata tentata senza successo perché comportano erosione della democraticità del sistema che le adotta
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved