Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

I Guerra mondiale e nascita dei regimi totalitari, Appunti di Storia Contemporanea

Riassunto sulla I guerra mondiale e nascita dei regimi totalitari

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 20/11/2020

Mirta123
Mirta123 🇮🇹

4

(1)

1 documento

1 / 8

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica I Guerra mondiale e nascita dei regimi totalitari e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! I Guerra Mondiale La I Guerra Mondiale iniziata nel 1914 e terminata nel 1918 scoppiò per un motivo del tutto occasionale ovvero l’assassinio a Sarajevo dell’erede al trono asburgico Francesco Ferdinando per mano di Gavrilo Princip, un nazionalista serbo. In realtà, le vere cause che avevano spinto un’intera Europa a precipitarsi in un conflitto così sanguinoso furono numerose e possono essere ricondotte ad aspetti sia economici che territoriali. Più specificamente in ambito economico, la Germania si poneva come obiettivo la concreta realizzazione del progetto “Grande Germania” del sovrano Guglielmo II, si trattava di un progetto finalizzato a fare diventare l’impero tedesco una potenza planetaria capace di mettere in discussione la supremazia inglese soprattutto in campo coloniale e nel commercio marittimo. In ambito territoriale invece, troviamo come protagonisti diversi stati in conflitto tra di loro come la Russia e l’Austria entrambe caratterizzate da mire espansionistiche contrastanti relative ai Balcani e infine l’Italia la quale lottava per risolvere la questione delle terre irridente che erano sotto il dominio dell’Austria al fine di completare l’unificazione d’Italia con il Trentino e il Venezia Giulia ritenute territori integranti della nazione. L’evoluzione della guerra è caratterizzata da un impressionante effetto domino che si è innescato in seguito all’attentato di Francesco Ferdinando e ha portato nel giro di 15 giorni le potenze europee a dichiararsi in stato di guerra, ad eccezione dell’Italia che subentrò in momento successivo. Alla luce di questo, possiamo dare inizio ad una catena di eventi che si sono succeduti tra loro:  Il 28 Luglio l’Austria dichiara guerra alla Serbia, un’azione che scaturì una serie di reazioni che fecero scattare le alleanze militari in Europa Infatti, subito dopo a fianco della Serbia si schierarono la Russia, la Francia e l’Inghilterra (TRIPLICE INTESA), mentre a fianco dell’Austria si allearono la Germania e l’Impero Austro-Ungarico (DUPLICE ALLEANZA).  L’ 1/3 Agosto la Germania dichiara guerra alla Francia e alla Russia: In questo caso, la Germania ha scelto di invadere il Belgio (il piano militare si chiamava Schlieffen) ,che si era ritenuto neutrale, per arrivare successivamente ad invadere Parigi perché si pensava che si sarebbe trattata di una “guerra lampo”, ovvero un attacco improvviso che avrebbe sconfitto il nemico in brevissimo tempo poiché colto di sorpresa, ma tale attacco fu bloccato prontamente dell’esercito francese appoggiato anche da quello inglese nella battaglia lungo il fiume Marna. La riuscita di questo attacco fu dovuta dall’ utilizzo delle trincee, una nuova tecnica militare che comportava un estremo logoramento non soltanto di uomini costretti a vivere all’interno delle trincee in condizioni pessime e fatiscenti, ma anche di mezzi e risorse. Proprio per tali ragioni, non si parlò più di guerra lampo ma di “guerra di posizione e logoramento”.  Tra agosto e settembre del 1915, sul fronte orientale, le truppe russe sono state sconfitte fermamente dalle truppe austro-tedesche nelle battaglie di Tannenberg e Masuri. Tale sconfitta fu scaturita da un malcontento generale presente in Russia in quegli anni.  Il 26 aprile del 1915, l’Italia dopo lunghe controversie tra neutralisti e interventisti, entrò in guerra a fianco dell’Intesa in seguito al “patto di Londra” ideato dagli alleati. Con tale strategia l’Italia passò da un’alleanza all’altra modificando cosi l’evoluzione della guerra.  Il 23 maggio del 1915, l’Italia dichiarò guerra all’Austria.  In seguito a tale evento, l’Austria progettò una contro offensiva nei riguardi dell’Italia, che non aveva rispettato gli accordi della Triplice Alleanza: la così detta Strafexpedition, “Spedizione Punitiva”  Tra il 31 e il 2 maggio 1916 la guerra coinvolse anche i mari, dove nella battaglia dello Jutland i tedeschi ottennero una parziale vittoria con gli inglesi. A tal proposito, fin dall’inizio del conflitto la Germania puntava su una guerra sottomarina con lo scopo di logorare ulteriormente la Gran Bretagna e ostacolare i suoi rifornimenti che erano perlopiù americani. Questo obiettivo portarà la Germania quasi un anno dopo (1 Febbraio 1917), ad annunciare una “guerra sottomarina illimitata”, che prevedeva l’affondamento di tutte le navi dei paesi in guerra e non.  Il 6 aprile del 1917 l’America entra in guerra a fianco della TRIPLICE INTESA. L’entrata in guerra dagli americani non fu dovuta ad un fatto umanitario ma principalmente per ragioni economiche come salvaguardare gli ingenti capitali prestati alla TRIPLICE INTESA per le spese militari.  Il 24 ottobre del 1917 gli austrici infliggono una durissima sconfitta all’esercito italiano nella battaglia di Caporetto. Si trattò di un vero e proprio trauma per il popolo italiano che risultava esasperato dalla consistente somma di vite umane perse in guerra.  L’8 marzo del 1917 scoppia a Pietrogrado la rivoluzione russa che si concluderà con la fine dello zarismo e la nascita di un governo repubblicano che un anno dopo annuncia la fine della partecipazione alla guerra il 3 marzo 1918 con il “trattato di Brest – Litovsk” esempio ottenere dei nuovi territori, con la prima guerra mondiale il principale obiettivo risultava essere il potere mondiale, dato dal totale annientamento dl nemico. Il primo dopoguerra in Europa Il primo dopoguerra in Italia e in Europa è caratterizzato da un periodo di grande crisi prodotta da una serie di fattori comuni legate all’ambito sociale, economico e politico che si sono presentati in tutta l’Europa ma più specificamente in Italia. Come detto in precedenza, tra le cause comuni possiamo ricordare: - Il problema dei reduci di guerra. Si trattava di civili che si erano abituati a condurre una vita da militare caratterizzata dall’uso delle armi e soprattutto da condizioni igienico-sanitarie molto precarie e fatiscenti. Questi uomini una volta tornati dalla guerra presentavano oltre che delle mutilazioni fisiche anche e soprattutto dei traumi a livello psichico che rendevano difficile se non impossibile il loro reinserimento nel tessuto sociale. Inoltre tali uomini dopo aver lottato per la propria patria si aspettavano una serie di diritti e promesse che gli Stati non sono stati in grado di mantenere a causa di una grave crisi economica. - La riconversione industriale. Quest’ultima fu la protagonista della crisi economica. Finita la guerra fu necessario riconvertire la produzione bellica in produzione di pace ma questo comportò un elevato tasso di disoccupazione, un aumento della pressione fiscale e continue richieste di prestiti a paesi amici economicamente più stabili - Proliferazione del nazionalismo. In ambito politico tale fattore diventa uno dei più rilevanti soprattutto per l’Italia che è stata protagonista di una vittoria mutilata piuttosto che gloriosa. Nel corso dei trattati di pace firmati subito dopo la guerra non erano stati concessi all’Italia i territori promessi come la Dalmazia e la città di Fiume. - Insurrezioni popolari. Quest’ultime scoppiarono in tutte Europa. Si trattava di proteste sempre più convinte attuate dai contadini e operai che volevano dar voce al loro malcontento e rivendicare i propri diritti. Tali insurrezioni vennero considerate una vera e propria minaccia per la società borghese che temeva un’insurrezione come quella socialista avvenuta in Russia. In Italia questo periodo di insurrezioni venne nominato “biennio rosso” e va dal 1919 al 1920. Nascita e affermazione del fascismo 1919/1922 Come abbiamo visto in precedenza, dopo la grande guerra l’Italia vive un periodo di contrasti profondi. Tali contrasti si concretizzano con l’impresa di Fiume organizzata da Gabriele D’annunzio e dai nazionalisti, con il problema dei reduci di guerra che presentano grosse difficoltà per il reinserimento del tessuto sociale, con la crisi economica data dall’alto tasso di disoccupazione, dall’inflazione e dalla riconversione industriale da bellica in pace e infine dal biennio rosso acuito dalla paura della borghesia di una rivoluzione socialista fatta dai contadini sullo stile di quella russa. In ambito politico, dopo le elezioni del 1919 cambiano in modo radicale gli equilibri politici all’interno del parlamento. Oltre al partito socialista entra in parlamento un partito di massa ovvero, il Partito Popolare Italiano (PPI) fondato da Don Luigi Sturzo. I liberali per continuare a governare dovevano cercare di allearsi con i popolari. Ed è proprio in questo contesto di scontento, di paura per la forza dei socialisti e di difficile governabilità dimostrata dal fatto che tra il 1919 e il 1922 si alternarono ben 4 governi presieduti da Nitti, Giolitti, Bonomi e Facta. Quindi in un contesto simile nascono sotto la guida di Benito Mussolini prima i Fasci di Combattimento nel 1919 e poi il Partito Nazional Fascista nel novembre del 1921. Ed è proprio nel mentre che governa Facta che Mussolini in seguito al Congresso del Partito Nazional Fascista tenuto a Napoli organizza la Marcia su Roma il 28 ottobre del 1922, che ha avuto molto successo a causa dell’indecisione del re, il quale si rifiuta di firmare lo stato d’assedio proposto dal ministro Facta. Regimi totalitari e regime fascista Intorno ai primi del ‘900 in Europa s svilupparono dei sistemi di potere nettamente diversi dai sistema democratico. Infatti la crisi che conseguì la prima guerra mondiale aveva portato nella popolazione una grande sfiducia nel sistema democratico. Proprio per tali ragioni l’Europa si stava convincendo sempre più della necessità di volere un potere più duro per ripristinare l’equilibrio e le condizioni che l’Europa viveva prima della grande guerra. Di conseguenza vi fu un crescente e repentino sviluppo dei totalitarismi. Il totalitarismo è una forma di potere assoluto che si insinua nella società per controllarla e trasformarla dal profondo. Possiamo dire quindi, che il totalitarismo è una forma di potere che ha alla base un’ideologia che si promette di cambiare tutti gli aspetti della società attraverso un potere che è nelle mani di un solo capo che è al vertice di una gerarchia statale che controlla la popolazione in maniera rigida servendosi dei canali di comunicazione e di informazione per farsi propaganda. Inutile dire che il regime di Benito Mussolini fu un regime totalitario fascista. Mussolini una volta salito al potere con violenza e astuzia riuscì a trasformare radicalmente tutti gli aspetti della vita umana attraverso l’introduzione delle leggi fascistissime che ordinavano: - Lo scioglimento dei partiti d’opposizione (democratici, socialisti e comunisti) Infatti molti oppositori furono costretti ad emigrare o essere imprigionati - Il controllo della stampa e dei mezzi di comunicazione - Il controllo della vita privata del popolo - Identificò lo stato con il partito ciò significava che tutti dovevano giurare fedeltà al partito con una tessera di riconoscimento data a insegnanti, impiegati ecc.. Inoltre per Mussolini la completa fascistizzazione del paese doveva avvenire partendo proprio dai giovani ed è per questo che vennero istituiti delle organizzazioni mirate alla formazione dei giovani ma in realtà, tali organizzazioni presentavano come fine ultimo l’indottrinamento dei giovani al regime fascista. In relazione a questo venne fondata l’Opera Nazionale dei giovani Balilla nel 1926 che si impegnava a ad impartire un’educazione fisica e morale basata sull’esaltazione della guerra. Il consenso al regime fascista aumentò sempre di più nel 1926 quando Mussolini firmò i Patti Lateranensi in cui si stabilì: - La piena sovranità del pontefice nella Città del Vaticano - Il riconoscimento della religione cattolica come religione di stato questo comportò l’obbligo d’insegnamento nelle scuole - L ’eguagliamento del matrimonio religioso con quello civile In ambito economico Mussolini per aver maggior consensi da parte del popolo, apportò delle “migliorie” sostenendo in primis, la borghesia a danno dei contadini, rivalutò la lira, incremento il protezionismo a favore delle economia del paese, favori lo sviluppo agricolo e infine aumento il controllo delle banche e delle industrie. Nel corso di questo ventennio, Mussolini in ambito politico si allea con il dittatore Adolf Hitler che lo considerava come il suo maestro ispiratore. Tala alleanza venne chiamata “asse Roma-Berlino” la quale nel 1938 comportò l’approvazione delle “leggi razziali” che escludevano gli ebrei dalla vita civile. In seguito alla scoppio della seconda guerra mondiale mussolini inizialmente dichiara lo stato di non belligeranza del paese ma dopo un anno, più
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved