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I Guerra Mondiale riassunto, Sintesi del corso di Storia

I Guerra Mondiale riassunto 5 ITIS

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 22/02/2019

robinhood5770
robinhood5770 🇮🇹

4.6

(68)

13 documenti

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Scarica I Guerra Mondiale riassunto e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! LA PRIMA GUERRA MONDIALE La causa scatenante La prima guerra mondiale iniziò il 28 luglio 1914, a un mese esatto dall’omicidio avvenuto a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina, dell’erede al trono dell’impero austro-ungarico Francesco Ferdinando da parte di Gravilo Princip, un giovane studente bosniaco di nazionalità serba. Il governo austriaco accusò immediatamente quello serbo di avere appoggiato l’attentato. Benché i serbi affermassero di non avere alcuna responsabilità in quegli avvenimenti, il governo austriaco dichiarò guerra alla Serbia. In realtà l’attentato di Sarajevo fu soltanto la causa scatenante, il pretesto dello scoppio del conflitto, mentre le cause profonde furono altre. Le ragioni profonde della guerra Le cause più profonde della prima guerra mondiale furono: • La corsa agli armamenti: alla fine dell’Ottocento, gli stati europei avevano intensificato l’acquisto di armi e strumenti di guerra, in primis la Germania seguita dalla Gran Bretagna. La corsa agli armamenti rendeva più tesi i rapporti fra gli stati, perché ciascuno costituiva una minaccia per gli altri; inoltre accresceva l’influenza esercitata sui governi dagli stati maggiori dell’esercito e dai grandi gruppi industriali. I generali, infatti, tendevano a considerare la guerra in determinate occasioni un’opzione inevitabile. I proprietari di industrie belliche, dal canto loro, vedevano nella guerra la possibilità di accrescere enormemente i propri profitti. • La diffusione delle ideologie nazionaliste: alla loro base stava il pregiudizio della superiorità della società e della cultura europee sulle altre culture. Questo dava diritto agli europei, ritenuti più civili e progrediti, di sottomettere gli altri popoli. Tale concezione era servita a giustificare il colonialismo, ma ebbe un grande peso sulla guerra. La guerra, infatti, era vista come un mezzo legittimo per affermare il diritto dei più forti e prevalere sugli inferiori e sui più deboli. • Le tensioni diplomatiche: i rapporti esistenti fra gli stati europei erano peggiorati. Innanzitutto l’aggressività della Germania che aveva rinunciato a una politica di equilibrio e aveva scelto di partecipare alle conquiste coloniali. Queste scelte avevano preoccupato la Gran Bretagna, che cominciava a sentirsi minacciata militarmente e la Russia dato che la Germania avrebbe voluto espandersi ad est a suo danno. • Il meccanismo delle alleanze: ricordiamo che dal 1882 la Germania, l’Austria e l’Italia facevano parte della Triplice alleanza, mentre nel 1907 si era costituita la Triplice intesa da Gran Bretagna, Francia e Russia. Molti degli altri stati europei erano legati da alleanze o trattati di amicizia come la Serbia con la Russia o la Turchia con la Germania, ma nessuno stato aveva legami con entrambi per cui non c’era uno stato mediatore tra le due principali alleanze. • I Balcani: infine, l’area balcanica del continente europeo ebbe un ruolo decisivo nel far precipitare gli eventi. Fin dall’Ottocento la crisi sempre più grave dell’impero ottomano aveva causato uno stato di forte tensione tra la Russia e l’Austria, dal momento che entrambe puntavano ad accrescere la loro presenza nella regione. Questa tensione aveva prodotto una serie di conflitti anche prima della grande guerra. Nel 1912-13 vi furono ben due guerre balcaniche. All’inizio del Novecento tre imperi erano interessati ai Balcani: l’impero ottomano che aveva perso gran parte dei territori conquistati nel corso dei secoli; l’impero austro- ungarico che invece si stava espandendo in questa regione e l’impero russo, che non era presente direttamente nella regione balcanica, ma sosteneva gli stati abitati da popolazioni slave o di religione ortodossa (come la Grecia la Serbia e la Bulgaria) nella lotta contro l’impero ottomano. La guerra Gli alti comandi degli stati impegnati nel grande conflitto erano convinti di terminare la guerra nell’arco di poche settimane, in realtà la guerra durò per più di quattro anni e provocò milioni di morti. Inoltre, nei progetti dei vertici militari il conflitto avrebbe dovuto essere una guerra di movimento1, invece la prima guerra mondiale si rivelò una guerra di trincea o di logoramento2. I governi e i comandi militari degli stati coinvolti nel conflitto si resero presto conto che una guerra di questo genere sarebbe stata vinta dai paesi in grado di mobilitare grandi quantità di soldati e di avere risorse economiche sufficienti per mantenere le truppe al fronte e produrre gli armamenti necessari. Inoltre, la guerra stava diventando sempre più impopolare tra i soldati e le loro famiglie per diverse ragioni; innanzitutto l’esperienza quotidiana che i soldati facevano della morte dei propri compagni e la consapevolezza dell’inutilità della guerra stessa. Come se non bastasse, il conflitto imponeva a tutti i paesi di ridurre i consumi della popolazione per mantenere i soldati e le attività militari. Venne introdotto così il razionamento dei generi alimentari e alcuni di questi sparirono del tutto dal mercato (ad esempio carne, zucchero e caffè) anche per danneggiare l’economia dei paesi avversari. Inglesi e francesi cominciarono ad attuare così un blocco economico impedendo a Germania e Austria di importare beni industriali e alimentari dall’estero. La Germania rispose al blocco utilizzando la flotta sottomarina per colpire le navi di approvvigionamento di Gran Bretagna e Francia, furono colpite anche navi passeggeri e navi americane. Per questi motivi la prima guerra mondiale viene considerata il primo esempio di “guerra totale”: coinvolgeva ogni aspetto della società (economia, politica, vita 1 Conflitto di breve durata con veloci movimenti di truppe. 2 Conflitto di lunga durata, con le truppe bloccate nelle trincee e un numero elevatissimo di morti.
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