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I MALAVOGLIA, Appunti di Italiano

LIBRO DI G. VERGA

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 10/01/2018

federico-re-3
federico-re-3 🇮🇹

4.8

(5)

12 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica I MALAVOGLIA e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Malavoglia Il romanzo narra le vicende della famiglia Toscano, detta i Malavoglia, che abita il piccolo paese di Acitrezza da diverse generazioni. Il nucleo familiare di tipo patriarcale è composto, prima dal nonno, Padron ‘Ntoni, poi dal figlio Bastianazzo e dalla moglie Maruzza, detta la Longa ed infine dai nipoti: ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia. Le uniche ricchezze della famiglia sono, la “casa del nespolo” , da loro abitata, e la barca chiamata “Provvidenza”, unica fonte di reddito. Le disgrazie dei Malavoglia, cominciano con la partenza alle armi di ‘Ntoni, che determina la mancanza di due forti braccia per il lavoro della “Provvidenza” . Per colmare le difficoltà economiche, Padron ‘Ntoni si convince ad acquistare a credito un carico di lupini che, mediante la Provvidenza, deve far giungere a Riposto. Ma, a causa di una violenta tempesta, la Provvidenza naufraga, va perduto il carico di lupini e con esso anche la vita di Bastianazzo. La famiglia Malavoglia è sconvolta dal dolore, ma non si rassegna e per far fronte al debito dei lupini decide di lavorare per Padron Cipolla. Dopo il rientro di ‘Ntoni, questa volta è Luca a intraprendere il servizio di leva, ma con risvolti tragici, poiché morirà nella battaglia di Lissa. La famiglia è di nuovo in ginocchio , anche perché gli viene sottratta a causa dei debiti la casa del nespolo e per porre rimedio alle precarie condizioni economiche, è costretta a vendere la barca, da poco pronta per il mare. Nonostante il dolore enorme di Padron ‘Ntoni, è ‘Ntoni ad incrementarlo ancora di più. Egli, infatti, mira a ben altra vita da quella che per lui, invece, riserva la tradizione di famiglia. Ma le sue ambizioni vengono presto vanificate , poiché frequentando cattive compagnie si da al contrabbando e finisce in galera ed in più sua madre, Maruzza la Longa, muore di colera. Ma le disgrazie dei Malavoglia non sono ancora giunte al termine, infatti Lia, travolta da uno scandalo, fugge di casa e finisce col diventare una prostituta. Anche Mena a causa delle vicende familiari è costretta a rinunciare al matrimonio con l’amato “compare” Alfio. Infine l’agonia della famiglia Trizzota termina con la morte per malattia di Padron ‘Ntoni. Sarà Alessi a riscattare la casa del nespolo, gesto che non servirà a nulla poiché la famiglia Malavoglia è ormai distrutta. piena di disgrazie morte e poveririmangono poveri e sfortunati. concettuale 1 0 0 0 0 0 I Malavoglia I Malavoglia (1881) il mondo patriarcale e le leggi della famiglia la crisi dei valori familiari la condizione di esclusione dell’uomo moderno il mondo moderno e il desiderio del nuovo il primo romanzo del ciclo dei «Vinti»: le conseguenze del progresso su una famiglia di pescatori siciliani l’opposizione morale tra i Malavoglia i valori del passato padron ’Ntoni tempo etnologico e ciclico il tempo indeterminazione e idealizzazione lo spazio la nostalgia della società arcaico-rurale la ricostruzione intellettuale di Verga simbolismo ideologia dell’autore e registri stilistici approccio esistenziale registro lirico l’interiorità dei personaggi “privilegiati” l’impersonalità regressione indiretto libero sintassi dialettale straniamento l’allusività del non detto tempo storico e lineare determinazione e realismo lo spazio sociale naturalismo approccio scientifico registro grottesco-caricaturale l’ottica cinica del paese le scene corali Aci Trezza la legge dell’interesse ’Ntoni l’opposizione morale all’interno dei Malavoglia rassegnazione e impossibilità di mutar stato l’impossibilità di un ruolo attivo nella società la crisi dell’intellettuale e dello scrittore l’esclusione dell’intellettuale e dell’artista nel mondo moderno La sua serenità svanisce con la morte prematura del marito, e poi del figlio Luca. Il dolore per le numerose perdite la invecchia precocemente. La sua vita viene spezzata da una grave malattia: il colera. ‘Ntoni: è il figlio maggiore di Bastianazzo e Maruzza. È un ragazzo giudizioso, anche se a volte troppo impulsivo. Col passare degli anni, la sua voglia di lavorare diventa sempre minore, si ribella alla sua condizione di miseria e povertà, in un modo insolito: smette di lavorare e va a cercare guai all’osteria. Questa vita lo porterà a scontare cinque anni di galera. Dopo essere stato rilasciato, lascia il paese d’origine. Mena: è una figlia giudiziosa e riservata. È soprannominata Sant’Agata per il suo assiduo lavoro al telaio. Dopo la morte della madre sa educare la sorella minore Lia e mandare avanti la casa. Le disgrazie e i dispiaceri la invecchiano assai precocemente: a soli ventisei anni le sembra già di essere vecchia. È molto influenzata dalla società del suo tempo, infatti decide di non sposarsi con Alfio Mosca, di cui era innamorata, perché questo avrebbe riportato sulla bocca di tutti la triste sorte della sorella. Luca: “un vero Malavoglia”, giudizioso e di buon cuore, come il padre, muore prematuramente in guerra. Alessi: è un bravo ragazzo, si dà da fare per tirare su la famiglia dopo la morte del nonno, del padre, della madre e la “fuga” di ‘Ntoni . Riesce a riscattare la casa del Nespolo e ricostruisce la famiglia dei Malavoglia. Sposa una brava ragazza, Nunziata. Lia: La più piccola della famiglia Malavoglia. Finisce sulle bocche di tutti dopo il processo del fratello, e per questo lascia Aci Trezza. Nessuno avrà più sue notizie. Solo Alfio Mosca sa la verità. ALTRI PERSONAGGI Il “secondo protagonista” del romanzo è l’intero paese, composto da personaggi uniti da una stessa cultura ma divisi da antiche rivalità, tipi che parlano e si confondono tra loro creando un effetto corale che nei primi capitoli quasi disorienta il lettore. La Santuzza, l’ostessa che simboleggia l’inganno, don Michele, il brigadiere corrotto, don Silvestro, il segretario che gestisce come una marionetta il sindaco, Alfio Mosca, il carrettiere rassegnato al suo destino di lavoratore, Campana di Legno, un ricco e avaro signore sono alcuni tra i più importanti. Al contrario di ciò che si può pensare anche l’asino di Alfio Mosca ha un’importanza nell’economia del romanzo. Questo animale è il simbolo dei vinti, dei poveri che devono soltanto lavorare per guadagnare una miseria: “Carne d’asino - borbottava ‘Ntoni - ecco cosa siamo! Carne da lavoro!”. TEMPO Le vicende durano circa otto o nove anni ( Alfio Mosca nel quindicesimo capitolo dice che erano passati otto anni da quando aveva lasciato Aci Trezza), mentre il tempo del racconto non è omogeneo. Sono frequenti le ellissi e spesso vengono narrate intere giornate. Il ritmo è quindi abbastanza accelerato, frammentario e solo in alcuni punti viene rallentato da piccole riflessioni e descrizioni. L’elemento dominante è la scena e in questi punti tempo del racconto e tempo della storia coincidono. Sono praticamente assenti flashback e anticipazioni. Le indicazioni temporali sono solamente quelle legate alle feste liturgiche e all’alternarsi delle stagioni, elementi tipici che caratterizzano lo scorrere del tempo nella cultura contadina. LUOGHI L’intero romanzo è ambientato ad Aci Trezza, piccolo paese vicino Catania. Il paesino è solo il contenitore delle vicende caratterizzato da luoghi tipici: la piazza, luogo dei pettegolezzi, l’osteria dei perdigiorno e luogo di sotterfugi, la casa come nido domestico. Il mare e il cielo coi suoi “Tre re” sono presenze vive e palpabili che osservano distanti e pacifici le vicissitudini dei personaggi. STILE Il romanzo crea l’illusione che a parlare sia il mondo raccontato. Verga applica la formula verista, filtra il racconto attraverso i pensieri e i discorsi dei personaggi; questa viene definita la tecnica del “discorso rivissuto” che dà come conseguenza un effetto di vivacità. Dice lo stesso Verga per giustificare il suo oggettivismo: “Chi osserva questo spettacolo non ha diritto di giudicarlo; è già molto se riesce a trarsi un istante fuori del campo della lotta per studiarla senza passione e rendere la scena nettamente coi colori adatti, tale da dare la rappresentazione della realtà come è stato o come avrebbe dovuto essere”. CONTESTO Il contesto è culturale. Dato che si tratta di un romanzo verista, Verga coglie la realtà del suo tempo, perciò punta sulla cultura e sul modo di pensare dei pescatori. Tra le righe del romanzo si legge la presenza forte, occulta, ma soprattutto nemica dello Stato, incombente sul piccolo mondo dei pescatori col suo servizio di leva, le sue imposte, la sua iniqua giustizia. TEMA E SIGNIFICATI Come abbiamo già sottolineato e come lo stesso Verga ci dice nella prefazione, la tematica affrontata è quella della lotta per i bisogni fondamentali dell’uomo, la tematica del lavoro e della fatica incessante per ottenere risultati distrutti poi dalle disgrazie, la tematica dei vinti. Vari possono essere gli spunti carichi di significati metaforici: l’asino di Alfio Mosca, la Provvidenza che affonda può forse simboleggiare la mancanza di fiducia in Dio, il destino dei vinti è simile a quello dei forzati perché non possono evadere la miseria, il ruolo della donna segregata in casa al telaio, il matrimonio visto come vero e proprio affare. • • I Malavoglia è il titolo del romanzo più conosciuto dello scrittore Giovanni Verga, che lo dette alle stampe nel 1881. Quest'opera va inserita nel Ciclo dei vinti, insieme a Mastro-don Gesualdo ed a La Duchessa de Leyra, L'Onorevole Scipioni e L'uomo di lusso, opere che affrontano il problema del progresso. La Duchessa de Leyra rimane solo abbozzato, mentre gli ultimi due romanzi previsti del Ciclo non verranno neppure iniziati. Racconta la storia di una famiglia di pescatori che vive e lavora ad Aci Trezza, un piccolo paese della Sicilia situato nei pressi di Catania. Il romanzo ha un aspetto corale e rappresenta i personaggi uniti dalla stessa cultura ma divisi da antiche rivalità. Lo scrittore adotta la tecnica dell'impersonalità, riproducendo alcune caratteristiche del dialetto e adattandosi quanto più possibile al punto di vista dei differenti personaggi, rinunciando così alla abituale mediazione del narratore.Presso il piccolo paesino di Aci Trezza nel catanese vive la famiglia Toscano che, nonostante fosse decisamente laboriosa, viene soprannominata Malavoglia. Il patriarca è Padron 'Ntoni, vedovo, che vive presso la casa del nespolo insieme al figlio Bastiano detto Bastianazzo sposato con Maria detta Maruzza la longa nonostante sia di statura tutt'altro che elevata. Bastiano ha cinque figli: 'Ntoni, Luca, Filomena detta Mena, Alessi e Lia. Il principale mezzo di sostentamento è la Provvidenza (piccola imbarcazione dedita alla pesca). Nel 1863 'Ntoni, il maggiore dei nipoti, parte per la leva militare. Per far fronte alla mancanza, padron ‘Ntoni tenta un affare comprando una grossa partita di lupini - peraltro avariati - da un suo compaesano, chiamato Zio Crocifisso per via delle sue continue lamentele e del suo perenne pessimismo. Il carico, affidato al figlio Bastianazzo perché li vada a vendere a Riposto, sfortunatamente naufraga, assieme a Bastianazzo. A seguito di questa sfortunata avventura, la famiglia si ritroverà con una triplice disgrazia: il debito dei lupini, la Provvidenza da riparare e la perdita di Bastianazzo e quindi di un membro importante della famiglia. Tornato del servizio militare, 'Ntoni tornerà molto malvolentieri alla vita laboriosa della sua famiglia, e non rappresenterà alcun sostegno alla già precaria situazione economica del nucleo familiare. Purtroppo, le disgrazie per la famiglia non terminano. Luca, uno dei nipoti, muore nella battaglia di Lissa (1866) e questo determina l'annullamento delle nozze della figlia Mena con Brasi Cipolla. Il debito causerà alla famiglia la perdita dell'amata Casa del nespolo e via via la reputazione della famiglia andrà peggiorando fino a raggiungere livelli umilianti. Un nuovo naufragio della "Provvidenza" porta Padron 'Ntoni ad un passo dalla morte, dalla quale, fortunatamente, riesce a scampare. In seguito Maruzza, la nuora, muore di colera. Il KANT ( 1124- (804) KCRITICISMOS : atteggiamento guestolezico di Di si interroga programmolicimente circa fondamento di delerminate esperienze umane, chiavendone 4 LIMITI le Possibili rilico_della rogin purò (4784) GIUDIZI ANALITICI A-PRIORI GIUDIZI SINTETICI A-PosTERIORI, (tipici del RAziIonaLISMO) (tipici delll’EMPIRISMO ) Pes. gTutti d corpi Sono estesi Pes. Tutti È corpi Somo pesantio Somo UNIVERSALI 2 NECESSARI, Aggi comoscemza... Ma (mò mou aggiungono conoseeurà... MU Soru” UNIVERSALI a NECESSARI GIUDIZI SINTETICI A-PRIORI Somo UNNERSALI a NECESSARI LL Sgpiatoo COMOSCRUTZA è.» Pes. «Ogm carmbidamento ha uma causa g «la distanza pc lrevetra due pueli ima retta, Neu i le muke (soaaetto) che si modella im asso sulla realta -(osgerto ), ma La reolti- che si modella sulle FoRME A-PRIORI attraverso cui la percepiamo pCONoscenza comu siutest oli MATERIA a FORMA »Distiuzione Tra cost in SE» (sovmeno) £ FewoMeNo .-... SCIENZA == ESPERIENZA «e PRINCIPI SINTETICI A-PRIORY Immanuel Kant Immanuel Kant 1724 1804 Gli scritti precritici Immanuel Kant, nel corso della sua lunga vita, compose numerose opere minori, soprattutto in età giovanile, che ci permettono di comprendere da quali correnti di pensiero sia stato forgiato e di cosa si sia occupato inoltre. Non citiamo qui di seguito tutti i titoli degli scritti che Kant, docente universitario, compose. È invece utile segnalare una delle prime pubblicazioni, la Storia universale della natura e teoria del cielo (1755) dove, facendo riferimento agli studi newtoniani, si rivela nel giovane filosofo un orientamento meccanicistico, che non pochi problemi gli causò, in ambito religioso (perché, di fatto, questo escludeva l’esistenza di un Dio). Un Dio che secondo Kant è limitato alla sola creazione della materia e delle sue leggi. Si lascerà Kant influenzare, oltre che da Newton, anche da Leibniz, e dalla sua monadologia, e da tanti altri filosofi del secolo passato, tra i quali anche Jean Jacques Rousseau, specie per quanto concerne il problema morale (ed in quest'ambito farà riferimento anche al moralismo inglese) Tra gli scritti precritici, sicuramente il più importante è, ai fini della speculazione kantiana, la Dissertatio, del 1770, anche nota come De mundi sensibilis atque intelligibilis forma ac principiis, della quale si presenta una mappa concettuale: La Dissertatio Leibniz — Wolff Kant Tra conoscenza sensibile e conoscenza Tra conoscenza sensibile e conoscenza intellettuale vi è una differenza solo di grado intellettuale vi è una differenza di genere Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza sensibile tellettual sensi intellettuale Oscura e confusa Chiara e definita Il soggetto si Il soggetto si rappresenta un rappresenta un nl oggetto da cui è oggetto che non affetto in modo colpisce i sensi Il mondo fenomenico e quello Sensibile noumenico sono separati e irriducibili Per mondo s'intende la connessione di una [ [ molteplicità di parti; si ha un mondo quando Rappresentazioni Rappresentazioni Viene istituita una connessione universale. pprasentaz opresentaz Non può esistere una connessione universale uti apparent uti sunt tra il mondo sensibile c quello intellettuale. I ] Per quanto possano essere universalizzati, concetti empirici non saranno mai «idee pure» FENOMEN NOUMENI (da nous, “pensiero”) 1 a cura del prof. Alfio Bonfiglio IL VERISMO 0 REALISMO {HA UN CARATTEREÌ | REGIONALISTICO ! Vannaponnn ' | ILMAGGIORE | RAPPRESENTANTE NEL SENSO CHE GLI SCRITTORI se ANALIZZANO E DESCRIVONO NELLE LORO OPERE LE PROPRIE REALTÀ arabe ) © | REGTONALTINTUTTALALORO CRUDEZZA {ost DONE; E DRAMMATICITÀ, CON TONI A VOLTE n BUTTA DECISAMENTE PESSIMISICI RAPPRESENTAZIONE DI _-p|_ UNA PRECISA REALTÀ UMANA E SOCIALE 22777777 | IN MODO OBIETTIVO, QUASI «FOTOGRAFICO» ne-sa tai I {pel INFLUENZA | pundenena, ) 1777” T ALTRI AUTORI I NARRAZIONE IMPERSONALE DEI FATTI, SENZA IN- TERVENTI DA PARTE DELL'AUTORE CHE RIMANE COSÌ COMPLETAMENTE ESTRANEO , ALLA VICENDA (n) UTILIZZO DI UN LINGUAGGIO SEMPLICE E DIRETTO CHE, DOVENDO RIFL ETTERE IL MODO DI ESPRIMERSI [ DELLA GENTE UMILE, COMPRENDE ANCHE [CHE AVEVA COME ESPRESSIONI TIPICHE DELLE PARLATE REGIONALI TEMA PRINCIPALE! Nannonne n) by itsme? cena ur Cron Conmns Attrazione = Non commercial Nan car dette 2.0 Uni Lies. (Mn
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