Scarica I MALAVOGLIA riassunto e più Appunti in PDF di Letteratura solo su Docsity! I Malavoglia è il romanzo più famoso di Giovanni Verga. Si tratta del racconto delle sventure di una famiglia di pescatori siciliani negli anni successivi all’Unità di Italia. Viene pubblicato nel 1881 dall’editore Treves e inizialmente è accolto con freddezza da lettori e critici. Come succede spesso per le grandi opere della letteratura, solo più tardi il romanzo sarà recuperato e valutato positivamente. Il romanzo è frutto di un lungo lavoro di progettazione e stesura e rappresenta la prima tappa di quello che doveva essere il Ciclo dei vinti, dove si mettono in risalto le tragiche conseguenze del progresso (Malavoglia, Mastro don Gesualdo, Duchessa di Leyra, Onorevole Scipioni, Uomo di lusso). Dal punto di vista delle tecniche in questo romanzo Verga ricorre all’impersonalità e al narratore popolare. Il romanzo è formato da 15 capitoli. La vicenda si svolge fra il 1863 e il 1877-8. TRAMA Il romanzo narra la storia della famiglia Toscano, nota in paese con il soprannome antifrastico di “i Malavoglia”: si tratta in realtà di gente laboriosa, a cui non manca certo la voglia di lavorare. Sono una famiglia di pescatori del piccolo paese siciliano di Aci Trezza. La famiglia è composta dal nonno padron 'Ntoni, il capofamiglia, dal figlio Bastianazzo e dalla nuora Maruzza detta la Longa, e dai nipoti 'Ntoni, Luca, Alessi, Mena e Lia. L’unità e l’economia familiare sono garantite dalla casa del nespolo e dal peschereccio, chiamato “La Provvidenza”, ma una serie inarrestabile di disastri colpirà la famiglia. Il giovane ‘Ntoni, nipote di Padron ‘Ntoni, deve partire per il militare e la famiglia è costretta ad assumere un lavoratore. A ciò si aggiunge il bisogno di una dote per Mena, la figlia maggiore, che si deve sposare con un ottimo partito, Brasi Cipolla (in realtà lei è innamorata di un povero carrettiere di nome Alfo) Padron ‘Ntoni decide allora di tentare la via del commercio e di “rompere” la tradizione e fare qualcosa che non gli appartiene, provano ad essere vittimi dalla molla del progresso, ma la Provvidenza naufraga e muore Bastianazzo, figlio di Padron ‘Ntoni e futuro capofamiglia. La nave era carica di lupini comprati a credito dall’usuraio Zio Crocefisso. Questo evento causa la rovina economica dei Malavoglia, che perdono anche la casa del nespolo. Il naufragio è un allegoria, il simbolo il progresso porta sventura, e la teoria che tutti siamo spinti dall'egoismo e dall'individualismo. Poco dopo il colera uccide la madre. La Provvidenza, che era stata riparata, naufraga di nuovo, i membri della famiglia rimangono senza lavoro e ricadono nella disgrazia. Intanto il giovane ‘Ntoni, partito per il militare, entra in contatto con il mondo esterno. Finito il servizio militare si rifiuta di tornare a casa per dedicarsi al duro lavoro che le difficoltà economiche della famiglia gli imporrebbero. Decide di dedicarsi al contrabbando, disonorando la famiglia. Finisce in carcere dopo una rissa con la guardia don Michele che aveva tentato di sedurre la sorella Lia. L’altro nipote, Luca, muore durante la battaglia di Lissa del 1866. Lia, dopo l’episodio con la guardia, si sente in colpa e fugge a Catania, dove finisce per lavorare come prostituta. A causa di questo Mena non può più sposarsi. Il nucleo familiare è completamente distrutto e Padron ‘Ntoni, ormai malato, si avvicina alla morte. Tuttavia, dopo tanti sacrifici, l’ultimo nipote, Alessi, riesce a ricomprare la casa del Nespolo e tenta di ricostruire il nucleo familiare senza
