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I Malavoglia scheda libro, Sintesi del corso di Italiano

Scheda libro con analisi approfondita

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 22/09/2019

mario-rossi-dvf
mario-rossi-dvf 🇮🇹

4.2

(5)

2 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica I Malavoglia scheda libro e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Mar�n Monero 5E I Malavoglia Spazio e tempo: L’intero romanzo è ambientato ad Aci Trezza, piccolo paese vicino Catania. Il paesino è solo il contenitore delle vicende cara�erizzato da luoghi �pici: la piazza, luogo dei pe�egolezzi, l’osteria della Santuzza (dove mol� -e in par�colare ‘Ntoni- si sfogano e spesso si ubriacano), il lavatoio ( dove si trovano le comari per parlare e spe�egolare), la farmacia (dove i ci�adini più abbien� spesso si fermano a parlare di poli�ca). Tu�avia luogo principale e vitale, per tu� è il mare, mare che può dare la vita con una buona pesca, e toglierla con una burrasca. Punto di riferimento per la famiglia Malavoglia in par�colare è la casa del Nespolo, nido, allegoria dell’unione familiare. Quando qualcuno lascia il paese anche solo per un breve periodo è infelice e vorrebbe tornare a casa, come padron ‘Ntoni, che, a Catania, non riceve altro che bru�e no�zie, e si spaventa in una ci�à così grande e cao�ca al confronto con la sua Aci Trezza. Il paesaggio, spesso rispecchia i sen�men� dei personaggi: nei periodi di lu�o il cielo è bigio, quando ‘Ntoni viene arrestato la pioggia è fi�a, quando la famiglia si risolleva il sole risplende all'orizonte e il cielo è limpidi, sono dunque presenze vive e palpabili, che appaiono osservare distan� le vicissitudini dei personaggi. i critci affermano che "lo spazio privilegiato è quello chiuso del paese, noto e rassicurante. Ad esso si contrappone lo spazio esterno, aperto, che sfuma nell'ignoto e ha pertanto qualcosa di minaccioso. L’unica data presente evidente nel testo è dicembre 1863 e indica il momento in cui ‘Ntoni è chiamato a prestare servizio militare. Le vicende narrate durano circa 15 anni, mentre il tempo del racconto non è omogeneo. Sono frequen� le ellissi e spesso vengono narrate intere giornate. Il ritmo è quindi abbastanza accelerato, frammentario e solo in alcuni pun� viene rallentato da piccole riflessioni e descrizioni. Le indicazioni temporali sono solamente legate alle feste liturgiche e all’alternarsi delle stagioni, gli elemen� che cara�erizzano lo scorrere del tempo sono nella cultura contadina. Personaggi: Secondo i cri�ci il romanzo ha un impianto corale: è fi�amente popolato di personaggi. Affermano anche che il coro è divisibile in due gruppi, portatori di valori oppos�: i Malavoglia, che incarnano valori posi�vi, e la comunità paesana, mossa solo dall'interesse egois�co. i personaggi so�ocita� sono tu� verosimili. Padron Ntoni: è il “patriarca”, l’ anziano capofamiglia; è un uomo caparbio, che non rinuncia mai a fare il proprio dovere; è amante del mare e quindi del suo lavoro di pescatore. Dopo la morte del figlio Bas�anazzo rimane solo, e ormai vecchio, a guidare la famiglia, a cui è estremamente legato e che fa di tu�o per tenere unita, anche nelle difficoltà, paragonando i suoi membri alle dita di una mano; simbolo di tale unione è la casa dove la famiglia vive, la “casa del nespolo”, che egli difende con tu�e le forze. Padron ‘Ntoni è l’immagine del vecchio saggio, custode delle tradizioni più an�che; la sua saggezza è popolare, fa�a da proverbi, di esperienza, di buon senso, di valori. Bas�anazzo: il figlio di Padron ‘Ntoni, è un uomo di buon cuore e lavoratore, descri�o come “grande e grosso”. E’ un punto di riferimento importante per la famiglia, e anche per questo la sua morte in mare durante una tempesta è una vera tragedia. Maruzza: sopranomminata "La Longa" è nuora di padron ‘Ntoni, è la buona massaia, instancabile nella cura della casa e nella preoccupazione per i figli. La sua serenità svanisce con la morte prematura del marito, e poi del figlio Luca. Il dolore per le numerose perdite la invecchia precocemente. La sua vita viene spezzata da una grave mala�a: il colera. ‘Ntoni: è il figlio maggiore di Bas�anazzo e Maruzza. Giudizioso, anche se impulsivo, si rivela fragile nelle difficoltà: proprio nel momento del maggiore bisogno la sua voglia di lavorare diminuisce progressivamente, e ben presto egli si ribella alla condizione di miseria e povertà a cui appare des�nato. Questo a�eggiamento lo allontanerà dalla famiglia, e, dopo una vita disordinata, lo condurrà in prigione per cinque anni. Luca: altro figlio di Bas�anazzo, è “un vero Malavoglia”, giudizioso e di buon cuore, come il padre: ma muore in guerra, durante la ba�aglia di Lissa. Mena: è una figlia giudiziosa e riservata; trascorre la propria esistenza lavorando assiduamente al telaio, tanto da essere soprannominata Sant’Agata. Dopo la morte della madre si prende cura della sorellina minore Lia e manda avan� la casa, a costo di grandi sacrifici e rinunce, come quella al matrimonio per il bene della famiglia: sacrifici vissu� silenziosamente, senza un lamento. Nella sua semplicità è una figura estremamente poe�ca, come è poe�ca la vicenda dell’amore delicato e sempre inconfessato fra lei e Compare Alfio. era l’unico che portava a casa qualcosa. Così tra le bru�e amicizie dell’osteria, iniziò a diventare un contrabbandiere, e li�gava sempre più spesso con don Michele, che era della polizia del Re: odio accresciuto anche dal fa�o che prima della partenza don Michele aveva cercato di fidanzarsi con la Barbara, con cui ‘Ntoni discorreva. Don Michele nel fra�empo, si interessava della Lia, che però non contraccambiava. La lite fra ‘Ntoni e don Michele culminò una no�e, quando don Michele aveva preparato un’imboscata a ‘Ntoni, per scoprirlo sul fa�o. ‘Ntoni colpì don Michele con un coltello e per un pelo non lo ammazzò. Per questo ci fu un processo, in cui mol� paesani vennero chiama� a tes�moniare. ‘Ntoni venne condannato a cinque anni di prigione, e dal processo venne fuori anche la storia tra don Michele e la Lia, che scappò di casa. Padron ‘Ntoni da quel momento perse la testa e l’unico che ormai lavorava era Alessi, che nel fra�empo si era fidanzato con la Nunziata. I due si sposarono e riuscirono a ricomperare la casa del Nespolo. Ma padron ‘Ntoni non riuscì a morire in quella casa, poiché venne portato dalla Nunziata, all’insaputa dei paren�, che non l’avrebbero permesso, all’Ospedale, dove morì. Dopo qualche tempo tornò al paese compare Alfio Mosca, che era andato alla Bicocca a lavorare, ed era innamorato della Mena, a suo tempo, quando ella, però venne promessa a Brasi Cipolla. Lui era disposto a sposarla anche allora, ma lei rifiutò, poiché era convinta che nessuno se la sarebbe voluta prendere una Malavoglia, dopo gli scandali che avevano colpito la famiglia. Alfio allora capì e rinunciò al matrimonio. Così ora la Mena viveva in casa di Alessi, con i figli del fratello e di Nunziata. Una sera ‘Ntoni, uscito di prigione, tornò alla casa del Nespolo, anche se tu� fecero fa�ca a riconoscerlo. Ma fu solo una breve visita, perché ‘Ntoni se ne voleva andare da quel paese, poiché ormai tu� lo conoscevano. E così della famiglia Malavoglia, alla casa del Nespolo, rimasero solo Alessi e la Mena. Bibliografia: Titolo: I Malavoglia Autore: Giovanni Verga Casa editrice: Crescere Edizioni Anno dipubblicazione: 2012 Opere consultata: 1- La le�eratura ieri, oggi, domani.(2019) AA. VV. 2- Pessimismo e verismo in Giovanni Verga(1968) Romano Luperini Commento: Romano Luperini afferma che "facendo riferimento invece alla visione pessimis�ca di Verga l'autore so�olinea come le disgrazie si succedano l'una dopo l'altra fino ad affondare le sor� di una famiglia intera, che non può fare altro che subirle con rassegnazione. Quella in ques�one è una famiglia di �po patriarcale con due capisaldi: Padron ‘Ntoni e l'imbarcazione "La Provvidenza". Il primo è il senex, il galantuomo, custode della saggezza; si ricordino, a tal proposito, i tan�ssimi proverbi sciorina� in ogni momento. È possibile ipo�zzare che l'autore, a�raverso queste manifestazioni della cultura del popolo, esprima il proprio giudizio e le proprie opinioni: egli comunica con il le�ore a�raverso i de� e le sentenze. La seconda, la barca, è la fonte di guadagno, simbolo della vita: in essa sono racchiuse le speranze di una buona pesca e quindi della sopravvivenza. Il nome beneaugurante si tramuta poi, con amara ironia, nel simbolo della condizione infelice della famiglia."
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