Scarica I micenei, cultura e società e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! I micenei Intorno al 1450 a.c. Creta fu occupata dai Micenei. Essi approfittarono di un momento di debolezza dei cretesi dovuto a una serie di catastrofi naturali. I micenei, antenati dei greci, chiamati anche achei. Era una popolazione indoeuropea. Fondarono tanti piccoli regni, che gravitavano intorno a una cittadella fortificata da mura possenti (dette ciclopiche perché erano molto imponenti) Una cultura guerriera I micenei erano un popolo guerriero, per questo disponevano di imponenti mura. Le città erano elevate su dei colli La società I micenei avevano una società complessa e articolata, era fortemente gerarchizzata: c’era il re (wanax), il capo militare (lawaghetas), i guerrieri (haquetai), i sacerdoti (telestai), il funzionario (basileus). Gli artigiani ricevevano materia che utilizzavano per creare nuovi oggetti. L’attività commerciale era molto nota ai micenei, le cittadelle so trovavano in punti strategici del mediterraneo. Inoltre si espansero molto dal punto di vista territoriale, presero parte a molte spedizioni come quella contro Troia, che diede ispirazione al mito dell’Iliade. La religione I micenei veneravano già dei come Zeus, Dionisio e Poseidone, quelli che poi venereranno gli dei. L’influenza cretese sui micenei La civiltà cretese influenzò molto quella micenea, per questo non ci sono molte di erenze tra le due civiltà. Lo scavo delle tombe di Micene portò alla scoperta della lineare B, adottata anche dai minoici. La scoperta di Troia Troia fu scoperta intorno al 1890 da Heinrich Schliemann, amante dei poemi omerici, che dopo aver letto l’Iliade si mise a cercare la posizione della città. Durante gli scavi ritrovò, in Turchia, quello che viene chiamato il Tesoro di Priamo, contenente gioielli e utensili realizzati in oro. Con il passare degli anni si accumularono nuovi strati di reperti sopra a quelli della città, durante lo scavo Schliemann ignorò totalmente quei reperti, che andarono distrutti. Si concentrò solo su quelli di Troia, che rimangono una grande scoperta. Le tombe di Micene Le tombe di micene sono state rinvenute da Schliemann, si tratta di due circoli di tombe molto preziose. I tesori funebri infatti, contenevano preziosi gioielli, utensili e maschere funerarie interamente rivestite in oro. Una, la più famosa, è stata attribuita a Agamennone, data la sorprendente somiglianza a regnante. La fine della civiltà micenea Le fonti archeologiche dichiarano che i palazzi micenei subirono due distruzioni, l’ultima fu la più violenta e fatale. la fine è dovuta all’invasione dei popoli del mare, che avevano aggredito anche l’Egitto; questa ipotesi è stata poi scartata, probabilmente la loro irruzione in altre terre aveva interrotto i commerci, oppure l’invasione a micene è stata e ettuata dai dori. Dori, Ioni ed Eoli Se l’ipotesi dell’invasione dorica a Micene è corretta, allora si può stabilire che è stata un’occupazione graduale delle aree del peloponneso, dove incontrarono altre stirpi come gli Ioni e gli Eoli. Avevano dialetti diversi, ma non abbastanza per non capirsi, riuscivano quindi ad intendersi. Il medioevo ellenico Con la caduta dei micenei inizia la fase del cosiddetto medioevo ellenico. Questo indicava due aspetti molto importanti: - un periodo di grande fioritura - un periodo di decadenza materiale e culturale e assenza di fonti Durante il medioevo ellenico la grecia si divise in tanti piccoli villaggi abitati da decine di famiglie. C'era sempre un certo ruolo di re, ma
