Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La Seconda Guerra Mondiale e il Rise del Totalitarismo in Europa: 1919-1945, Appunti di Storia

Storia del nazionalsocialismo in GermaniaStoria della Seconda Guerra MondialeTotalitarismo in EuropaStoria del fascismo in ItaliaStoria dell'Unione Sovietica

La seconda guerra mondiale e il rise del totalitarismo in europa, partendo dalla conferenza di pace di versailles del 1919 e continuando con l'ascesa di mussolini in italia, la crisi economica del 1929, la presa potere di hitler in germania, e la sconfitta finale della guerra. Il documento illustra come la guerra portò alla creazione di tre regimi totalitari in europa: fascismo in italia, nazionalsocialismo in germania, e stalinismo in unione sovietica.

Cosa imparerai

  • Come la crisi economica del 1929 contribuì alla presa potere di Hitler in Germania?
  • Come Mussolini divenne dittatore in Italia?
  • Come la conferenza di pace di Versailles contribuì alla creazione del totalitarismo in Europa?

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 06/07/2022

esterzanoni
esterzanoni 🇮🇹

23 documenti

1 / 3

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La Seconda Guerra Mondiale e il Rise del Totalitarismo in Europa: 1919-1945 e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! I REGIMI TOTALITARI La Seconda Guerra Mondiale, 5 volte più distruttiva in termini di vite umane e di costi economici, fu una diretta conseguenza della prima (trattato di Versailles, umiliazione della Germania). Prima Guerra Mondiale inaugurò la produzione di morte di massa che la seconda portò a compimento. Alla fine della guerra si stimarono circa 10 milioni di morti. L’Europa prebellica (non aveva ancora conosciuto il terrore della guerra), per quanto imperialista fosse, garantiva il rispetto dei principi del costituzionalismo, il rispetto delle leggi e del governo rappresentativo (Europa razionale e liberale dei lumi). Dopo la guerra, EU perse velocemente fiducia in questi principi. 1917: rivoluzione bolscevica in Russia. Le altre nazioni europee temono che una rivoluzione analoga potesse prendere piede a causa della presenza di partiti comunisti nella maggior parte dei loro governi. Ciò ha dato vita al fascismo, nazismo, franchismo. 1922: marcia su Roma e inizio del ventennio fascista in Italia. Il primo Ministro all’epoca era Facta, il quale, dopo la marcia su Roma, suggerì a re Vittorio Emanuele III di dichiarare lo stato di assedio in modo tale da bloccare Mussolini. Al contrario, il re proclamò Mussolini Capo del governo, consentendogli di formare il nuovo governo e dando così inizio al ventennio fascista. Mussolini diventa dittatore nel 1925 . 1929: crollo della borsa di Wall Street → crisi economica 1933: presa potere di Hitler in Germania A meno di 20anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, l’EU si ritrovò nel pieno di una politica di riarmo. La Seconda Guerra Mondiale può essere vista come una prosecuzione della prima, che aveva lasciato irrisolti i problemi per i quali era scoppiata. L’EUROPA DI VERSAILLES 18 gennaio 1919 la conferenza di pace si aprì a Versailles. La conclusione dei lavori e la firma definitiva si ebbe il 28 giugno 1919. I trattati di pace tuttavia non assicurarono la pace, di fatto la Germania restò fortemente umiliata. Il trattato fu una premessa alla creazione della Società delle Nazioni il cui obiettivo era quello di reprime le contraddizioni tra nazioni in modo diplomatico così da evitare una guerra. Fu voluto da presidente americano Woodrow Wilson. “non è una pace, è un armistizio per 20 anni” - Ferdinand Foch, ufficiale francese al comando degli Alleati nella Prima Guerra Mondiale Keynes afferma che il trattato non prevedeva alcun piano di ripresa economica e l’atteggiamento punitivo e la sanzioni contro la Germania avrebbero provocato nuovi conflitti e instabilità, invece di garantire una pace duratura. Secondo lo storico Hobsbaw, ne Il secolo breve: facendo propri i 14punti Wilson, i trattati di Versailles, con la riorganizzazione su base etnica della carta d’Europa, aprirono la strada alle successive pulizie etniche e all’Olocausto. GERMANIA: La sconfitta della Prima Guerra Mondiale fu pagata a caro prezzo da Germania, umiliata dai vincitori con il trattato di Versailles. Nonostante la proclamazione della Repubblica di Weimar (una delle più democratiche del tempo), la Germania era disastrata dalla fame, dalla disoccupazione, l’inflazione raggiunse livelli altissimi (marco ridotto). Frequenti tumulti di piazza e disordini sociali che il governo, troppo debole, non era in grado di arginare. Tutte queste insurrezioni, spesso dirette dalla Lega di Spartaco (partito comunista tedesco) rendevano sempre più concreto lo spettro di una rivoluzione filo-bolscevica - paura del comunismo - e permisero lo sviluppo dei partiti nazionalisti. In questa situazione, Adolf Hitler seppe convogliare le esigenze dell’opinione pubblica tedesca e insediò il suo dominio dal 1933 al 1945. Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi nasce nel 1930. RUSSIA - URSS = Unione Delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (cade nel 1991) Dopo la morte di Lenin, tra i possibili successori prevalse Stalin (usò la violenza x reprimere i nemici). La dittatura di Stalin (1927- 1953) era feroce e sanguinaria. Diede inizio a un serrato processo di industrializzazione, a scapito dell’agricoltura e dei beni di consumo ⇒ piani quinquennali. In EU, si instaurano quindi 3 regimi totalitari: ● Fascismo con Benito Mussolini ⇒ 1922 diventa primo ministro con la marcia su Roma; 1925 diventa dittatore fino alla caduta 1945 ● Nazismo con Adolf Hitler ⇒ 1933-1945 ● Stalinismo con Stalin ⇒ 1927-1953 TOTALITARISMO = sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare e controllare l’intera società grazie a un’ideologia ufficiale imposta attraverso il monopolio dei mezzi di comunicazione, a un controllo centralizzato dell’economia e alla repressione poliziesca, ma che cerca anche di mobilitare i cittadini attraverso proprie organizzazioni di massa (eg: Balilla, Gioventù hitleriana - scopo di regimentare la conoscenza x rendere le coscienze del popolo coerenti con quella del regime). Il termine si è affermato nei 30s x definire i regimi che esercitano potere totale (regime nazista, fascista, staliniano). Si distingue da regimi autoritari tradizionali (oligarchia, assolutismo, tirannia), nei quali è assente sistematica mobilitazione delle masse e identificazione tra stato e società, minore controllo e minore repressione. Il concetto di totalitarismo che si trova all’interno de Le origini del totalitarismo, pubblicato nel 1951 da Hannah Arendt (ebrea tedesca, filosofa allieva di Martin Heidegger; durante Seconda Guerra Mondiale scappa in America dove lavora come giornalista), rappresenta un unicum nella storia del pensiero filosofico-politico. Questa forma di stato si esplica nella Germania nazista di Hitler e nell’Unione Sovietica di Stalin. I due sistemi, nonostante differenti impostazioni ideologiche, hanno delle affinità → totalitarismo di dx sullo stesso piano di quello di sx (sconvolgente) NB: Il totalitarismo fascista di Mussolini viene definito dalla Arendt come un “totalitarismo mancato” xke M doveva tenere conto della presenza della monarchia dei Savoia e del Vaticano con il Papa. A differenza di H e S, M doveva rispondere ad altre autorità. Dopo Prima Guerra Mondiale, grazie alle prime manifestazioni di antisemitismo (iniziate già nell’800 con i Progrom nella Russia zarista) e alla nascita dell’imperialismo, l’avvento dei regimi tot è dato risposte esaustive al bisgno di “appartenenza” dell’uomo in quel momento storico. Appartenenza a classe (proletariato) nel caso di S e ad una razza superiore (ariana) per H. Il totalitarismo è stato in grado di sedurre le masse x orientarle a determinati scopi → presenza di uomo forte che, con propaganda ideologica, riesce a ottenere successo tra le masse. TOTALITARISMO COME ESPRESSIONE DELLA SOCIETÀ DI MASSA I movimenti totalitari mirano a organizzare le masse, non nelle classi e neppure i cittadini con opinioni e interessi nei riguardi del disbrigo di affari pubblici. Essi si sviluppano dovunque ci sono delle masse che si sentono spinte all’organizzazione politica, pur non essendo unite da interesse comune e mancando di specifica coscienza classista, incline a proporsi obiettivi definiti, limitati e conseguibili ⇒ masse apartitica e apolitica. Massa= gruppi che, x entità numerica o x indifferenza verso affari pubblici o x entrambe le ragioni, non possono inserirsi in organizzazione basata su comunanza di interessi (partito politico, sindacato..). La massa esiste e forma la maggioranza di persone politicamente neutrali che non aderiscono mai a partito e si astengono dal voto. I regimi totalitari reclutarono questa massa con il risultato che, in maggioranza, essi furono composti da persone mai apparse sulla scena politica. Ciò consentì introduzione di metodi nuovi nella propaganda (propaganda ideologica trovò seguito xke non c’è mentalità critica nella massa) e atteggiamento di indifferenza x argomenti degli avversari; trovarono settori in cui aggiungersi che non erano mai stati raggiunti. Non ebbero il bisogno di confutare le opinioni contrarie preferendo metodi di terrore/guerra civile alla persuasione. Facevano risalire dissenso a origini naturali, sociali. Ciò sarebbe stato svantaggioso se fossero entrati in concorrenza con partiti esterni xke avrebbero dovuto scontrarsi con partito politico definito con un programma. Essi si liberarono dalla concorrenza con violenza (nemico del popolo, lager, gulag). Il successo dei movimenti totalitari fra le masse segnò la fine di 2 illusioni care ai democratici e a stati nazionali europei. 1. il popolo nella sua maggioranza prende parte attiva agli affari di governo e libertà di simpatizzare per un determinato partito. I mov totalitari dimostrarono che le masse politicamente neutrali e indifferenti potevano costituire la maggioranza anche in una democrazia (Stati democratici in cui minoranza dominava) 2. masse apatiche non contano nulla, sono neutrali e formano lo sfondo inarticolato della vita politica nazionale . Regimi totalitari misero in evidenza che la Costituzione democratica si basa su tacita approvazione e tolleranza dei settori della popolazione politicamente inattiva e sulle istituzioni pubbliche articolate e organizzate. ⇒ convinsero che le maggioranze parlamentari non corrispondono necessariamente alla realtà del paese e minano la fiducia dei governi.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved