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i settori economici nel mondo, Schemi e mappe concettuali di Geografia

AGRICOLTURA,INDUSTRIA, COMMERCIO, FINANZA, TURISMO, NEL TEMPO E NEL MONDO

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 14/04/2024

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francesca-tancredi-9 🇮🇹

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Scarica i settori economici nel mondo e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Geografia solo su Docsity! AGRICOLTURA NEL TEMPO E NEL MONDO Dopo la caccia e la raccolta dei frutti, all'inizio del Neolitico (circa 10.000 a.C.) l'uomo si accorse che poteva "addomesticare" le pian-te, cioè selezionarle in base alle caratteristiche più favorevoli e replicarne il ciclo naturale di semina, crescita e raccolto.Si accorse, inoltre, che anche gli animali potevano essere addomesticati e il loro allevamento garantire cibo e forza lavoro.Era nata l'agricoltura, L'evoluzione dell'agricoltura è stata lenta ma co-stante: dal miglioramento degli utensili avven to con l'Età del ferro all'introduzione dell'aratro e della forza animale, dalla rotazione delle coltura all'impiego dei primi concimi naturali, l'agricoltura ha continuato a perfezionare le sue tecniche e ad aumentare le produzioni. La Rivoluzione industriale rappresentò un ulteriore punto di svolta. Anche in agricoltura emerse la figura dell'imprenditore che investiva capitali per ricavare un profitto; si verificò così una vera e propria Rivoluzione agraria. AGRICOLTURA E SOSTENIBILITA’ La coltivazione intensiva mira a ottenere la massima produttività possibile per unità di terreno (di norma si pratica dove il suolo coltivabile è limitato ed è forte la pressione demografica); quella estensiva, invece, si pratica dove esistono enormi estensioni di terreno e si possono realizzare grandi quantità di produzione anche con basse rese per ettaro.All'interno delle due tipologie possiamo poi classificare le produzioni agricole in tre diversi modi: di sussistenza; di piantagione; di mercato. DI SUSSISTENZA: E l'agricoltura tradizionale, che soddisfa il fabbisogno minimo della famiglia. Si pratica nei Paesi poveri, dove il settore primario presenta un elevato numero di addetti, ma ha una resa produttiva bassa perché viene realizzata con pochi mezzi tecnici, scarse risorse e con l'uso della forza umana o animale. le produzioni variano in base al clima.( Foreste equatoriali, area monsonica, clima secco, DI PIANTAGIONE in numerosi Paesi tropicali si è affermata la cosiddetta agricoltura di piantagione o monocoltura. così chiamata perché caratterizzata dalla coltivazione di un unico prodotto. Oggi le piantagioni appartengono a grandi multi. nazionali che dispongono di attrezzature tecniche e di capitali per organizzare al meglio la produzione e realizzano enormi profitti L'agricoltura di piantagione è talvolta denominata "agricoltura di speculazione", perché le sue produzioni non servono all'alimentazione locale ma sono quasi interamente destinate all'esportazione. DI MERCATO È il tipo di agricoltura praticata nei Paesi sviluppati, dove il numero degli addetti agricoli è ormai decisamente basso. Si tratta di un tipo di agricol tura che fa uso di moderni mezzi meccanici, di sistemi di irrigazione all'avanguardia, di fertilizzanti e diserbanti chimici e si avvale dei risultati ottenuti dalla ricerca scientifica per migliorare le produzioni. AGRICOLTURA E AMBIENTE Le pratiche agricole contribuiscono in modo significativo ai cambiamenti climatici ma, al tempo stesso ne subiscono le conseguenze. Infatti, l'aumento delle temperature e la siccità stanno riducendo i raccolti, con effetti disastrosi sulle disponibilità alimentari della popolazione mondiale, soprattutto su quella del Sud, sull'aumento dei prezzi delle derrate agricole e sulle migrazioni. Proprio la crescita della domanda mondiale di prodotti agricoli e dei loro prezzi, ha dato impulso al land grabbing, ovvero all'acquisizione di terre fertili da parte di gruppi privati e multinazionali, che grava soprattutto sui Paesi del Sud del mondo e sulle comunità più povere. L’agricoltura biologica è praticata da pochi paesi nel mondo, L’italia è al terzo posto in Europa L’INDUSTRIA NEL TEMPO La Rivoluzione industriale non ha solo cambiato la nostra vita ma ha anche segnato l'inizio di grandi divari economici e sociali tra le aree del mondo, spingendo lo sviluppo di quelle coinvolte nel processo di industrializzazione e relegando in posizioni marginali quelle che ne restavano fuori. La seconda Rivoluzione industriale si fa convenzionalmente partire dal decennio 1870-1880, con l'introduzione del petrolio come nuova fonte energetica, lo sfruttamento dell'elettricità e l'invenzione del motore a scoppio.La seconda Rivoluzione industriale si caratterizzò anche per una nuova organizzazione del lavoro di fabbrica. Infatti, all'inizio del XX secolo l'industriale americano Henry Ford (1863-1947) introdusse la catena di montaggio. La quarta rivoluzione industriale conosciuta come industria 4.0 avrà un notevole impatto sul mondo del lavoro che sarà meno ripetitivo e più intellettuale. L’INDUSTRIA NEL MONDO GLOBALE: I settori maturi sono quelli in cui i processi di produzione industriale sono stati adottati da tempo e, pertanto, sono consolidati e diffusi. Ne fanno parte le produzioni più tradizionali, come quelle tessile, metallurgica, siderurgica, della lavorazione del legno, alimentare e dell'abbigliamento. Sono produzioni mature quelle nate circa un secolo fa, con la seconda Rivoluzione industriale, ma non possono essere definite tradizionali perché impiegano tecnologie avanzate e necessitano di personale quali-ficato, in particolare le produzioni petrolchimiche e chimiche. Offshoring: perché l'industria si delocalizza. L'affermarsi della globalizzazione ha aperto la competizione a tutti i livelli per conquistare i mercati internazionali, resi accessibili dal progressivo abbattimento delle barriere doganali. La spinta ad abbassare i costi di produzione per essere sempre più competitivi, ha sostenuto una strategia di offshoring, ovvero la delocalizzazione di molte produzioni industriali dai Paesi di più vecchia industrializzazione ad altre aree economicamente più vantaggiose. Reshoring: cosa cambia nelle strategie industriali? Negli ultimi anni la delocalizzazione ha perso slancio e numerose aziende hanno scelto di riportare all'interno dei confini nazionali le produzioni in precedenza delocalizzate in altri Paesi. Tale inversione di tendenza ha dato luogo al fenomeno del reshoring, a cui hanno contribuito molteplici fattori. Innanzitutto, l'aumento del costo del lavoro nei Paesi emergenti, che ha ridotto il differenziale con i salari pagati nei Paesi sviluppati, poi la qualità dei prodotti, LO SVILUPPO DEL SETTORE TERZIARIO: eroga servizi Ne fanno parte: ● le istituzioni per la gestione dello Stato (Parlamento, Governo, Regioni, Comuni, enti); ● la difesa (esercito, corpi di polizia); ● la gestione delle imprese (contabilità, amministrazione, relazioni con i clienti); ● la commercializzazione dei prodotti (vendita, trasporti, telecomunicazioni, marketing); ● i servizi di utilità economica (servizi bancari e assicurativi, commercio al minuto, ricerca, turismo, libere professioni); ● i servizi di utilità sociale (istruzione, cultura, sport, prevenzione, assistenza, sanità, giustizia, tutela dei cittadini, associazioni e servizi pubblici in genere), e molto altro ancora. Il settore terziario si può suddividere in tradizionale, che comprende i servizi più comuni e difesi (commercio al minuto, Pubblica amministrazione: istruzione, sanità, turismo, trasporti, libere p fessioni) e in avanzato o superiore, che La crescita dei servizi ha coinciso con l'aumento degli addetti al settore terziario e del peso del settore nella formazione del reddito nazionale. Questo fenomeno è definito terziarizzazione dell'economia e le società in cui si verifica in modo intenso sono dette postindustriali. IL COMMERCIO INTERNAZIONALE Lo scambio di beni è da sempre un'attività caratteristica delle società umane, sebbene nei tempi antichi la consistenza dei flussi commerciali fosse relativamente contenuta e il raggio limitato. Fino all'epoca moderna, il commercio su lunga distanza era riservato solo ad alcuni prodotti pregiati, di grande valore economico, che percorrevano rotte famose come la "via della seta" o la "via delle spezie", che collegavano il Mediterraneo rispettivamente alla Cina e alle cosiddette Indie Orientali. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale il commercio ha conosciuto un vero e proprio boom. Questo è stato prodotto dalle politiche basate sulla cooperazione economica e sulla liberalizzazione degli scambi tra Stati. Gli effetti di tali politiche sono resi evidenti da questi dati: tra il 1950 e il 2021 il valore delle esportazioni mondiali è aumentato di circa 220 volte,. contenimento dell'epidemia che sono state messe in atto nel mondo hanno avuto effetti negativi sul commercio, con una pesante caduta degli scambi internazionali per tutto il 2020. La composizione merceologica del commercio internazionale è dominata dai manufatti, che rappresentano circa il 72% dei beni scambiati al mondo. Negli ultimi decenni l'incremento più rilevante ha interessato i prodotti a elevato contenuto tecnologico, che oggi sono oltre 1/3 del totale. Seguono per valore gli scambi di materie prime. in cui primeggiano i prodotti energetici e i prodotti agricoli, il cui peso è diminuito nel tempo. I FLUSSI FINANZIARI A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, contestualmente all'internazionalizzazione degli scambi delle merci, si è verificata quella dei capitali. La circolazione di questi ultimi è cresciuta in modo rapido per effetto di diversi fattori legati all'integrazione dei mercati, nonché all'evoluzione delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni. Queste consentono agli operatori di agire in tempo reale su tutte le piazze finanziarie mondiali, per cui, attraverso gli strumenti informatici, il denaro fluisce libero 24 ore su 24. La maggior parte dei capitali che quotidianamente viene scambiata nei mercati finanziari è indirizzata a comprare e vendere prodotti finanziari, come azioni, obbligazioni (bond) e derivati. Molte di queste operazioni avvengono a breve o a brevissimo termine e hanno scopi puramente speculativi, Tuttavia, anche laddove la movimentazione del capitale non ha uno scopo speculativo, gli investimenti borsistici possono produrre distorsioni sul mercato, perché gli operatori spostano velocemente il denaro su aspettative di profitto che spesso hanno poco a che vedere con l'economia reale. Questa enorme massa di denaro "virtuale" in cir-colazione, la cosiddetta "liquidità", ha spinto le istituzioni finanziarie a inventare nuovi prodotti, per attirare l'interesse degli investitori alla costante ricerca di possibilità di investimento diversificate. La conseguenza è stata la maggiore esposizione degli Stati al rischio di crisi finanziarie, I PARADISI FISCALI : Un aspetto critico della globalizzazione finanziaria è costituito dai centri finanziari offshore detti anche paradisi fiscali. Si tratta di piazze finanziarie di piccola dimensione ma di livello internazionale, che hanno un enorme potere di attrarre capitali in virtù delle agevolazioni fiscali che concedono e del segreto bancario sui depositi. Questi centri ricevono capitali e, qualunque sia la loro provenienza, li immettono nei circuiti internazionali. L'anonimato e le agevolazioni fiscali attraggono capitali provenienti anche da traffici illeciti. I principali centri finanziari mondiali sono localizzati nei Paesi sviluppati: le piazze finanziarie più importanti sono, nell'ordine, New York, Tokyo e Londra; Fino alla Seconda guerra mondiale il ruolo di moneta mondiale di riferimento per gli scambi è stato assolto dalla sterlina, grazie al peso e al prestigio della Gran Bretagna. Dalla fine della guerra la leadership nei mercati è stata assunta dal dollaro statunitense, a testimonianza del nuovo ordine mondiale emerso dal conflitto. Rilievo internazionale hanno avuto anche il marco tedesco e lo yen LE CRIPTOVALUTE: Negli anni più recenti si è diffusa a grande velocità una nuova tipologia di valuta interamente digitale: la criptovaluta. Le criptovalute, dall'inglese cryptocurrency, come unione dei termini cryptography (crittografia, cioè un sistema di rappresentazione di un codice o di un messaggio in modo che possa essere interpretato solo da utenti autorizzati) e currency (valuta), sono quindi monete virtuali, create in internet, e decentralizzate, cioè hanno corso al di fuori dei regolari sistemi bancari e statali e non sono subordinate al controllo degli istituti finanziari. Le transazioni delle criptovalute vengono censite all'interno di una serie di registri virtuali connessi tra loro e chiamata blockchain che viene progressivamente aggiornata ed è consultabile in modo libero da tutti gli utenti. I FLUSSI TURISTICI Il turismo, nell'accezione moderna del termine, si è sviluppato nel XX secolo e nel secondo dopoguerra divenne un fenomeno di massa.Ogni anno si muovono per turismo più di 2,5 miliardi di persone, circa 1/3 della popolazione mondiale. La maggior parte di questo movimento avviene all'interno delle frontiere nazionali, ma è
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