Tolitarismo: Stati Totalitari come Fascismo, Stalinismo e Nazionalsocialismo, Schemi e mappe concettuali di Storia

Scarica Tolitarismo: Stati Totalitari come Fascismo, Stalinismo e Nazionalsocialismo e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! Tolitarismo: è un termine per definire uno stato che vuole controllare la vita dei suoi cittadini. Abbiamo il fascismo in Italia, il nazismo in Germania e lo stalinismo nell’unione sovietica. Nascono in seguito agli ideali sviluppati nella prima guerra mondiale, grazie al rapporto diretto con le masse (propaganda), che educa ai valori del regime, mostrando un leader carismatico. Fascismo, si considerava l’antipartito e si affermò in seguito alla guerra e al biennio rosso, siccome il popolo cercava tranquillità. Stalinismo Per parlare dello Stalinismo, bisogna prima introdurre il comunismo, un insieme di ideologie che prediligono la proprietà pubblica e il controllo comune dei mezzi alla proprietà privata, ideali che si diffusero durante la rivoluzione russa con Lenin, ma alla sua morte salì al potere Stalin, con una politica violenta. Lo Stalinismo includeva una rapida industrializzazione, uno stato totalitario e la collettivizzazione dell'agricoltura. Stalin si affermò, abolendo la nuova politica economica di Lenin, trasformando la proprietà privata in collettiva. Ciò causò uno scontro sociale, ma i suoi oppositori venivano deportati e uccisi. La sua affermazione avvenne con violenza, tramite la polizia politica, i processi di farsa e i gulag, che erano mezzi per la repressione degli oppositori. Nazismo Il nazismo fu il movimento a capo del quale Adolf Hitler conquistò il potere in Germania. La sua ideologia era costituita dal primato del popolo tedesco, chiamato a fondare un impero dominato dalla razza ariana, per distruggere ebrei, marxisti e la democrazia liberale. Origini Nel 1919 la Germania era in una grave crisi, causata dalla sconfitta della guerra, dal crollo dell’impero e dalla debole politica d Weimar. Era nato il partito operaio tedesco, a cui aderì Adolf Hitler, che lo rese il partito nazionalsocialista tedesco e si affermò come leader. La convinzione del partito era che la Germania sarebbe risorta liberandosi dal giudaismo, dal marxismo e dalla democrazia, responsabili del tradimento che aveva causato la sconfitta nella grande guerra. Occorreva quindi fondare un nuovo impero, Hitler nel 1923 organizzò un colpo di stato a Monaco, ma fallì e fu arrestato. Rimase in carcere per un anno. La bibbia del nazionalsocialismo In prigione Hitler scrisse il mein kampf, nel quale riportava la necessità di un’organizzazione militare, guidata da un Fuhrer, a cui si doveva cieca obbedienza e una società basata sulla razza ariana e la sottomissione delle masse. Per conseguire questi obbiettivi era necessario liberare la Germania dagli ebrei, abbattere l’unione sovietica e attirare le masse. Hitler credeva che lo stato tedesco avrebbe fondato l’impero ariano. La corsa verso il potere Nel 1921 erano state create le SA (Squadre d’assalto) ed era stato fondato il giornale del partito: osservatore del popolo.