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I totalitarismi, la Seconda Guerra Mondiale, la Ricostruzione Economica, Dispense di Storia

I totalitarismi, la Seconda Guerra Mondiale, la Ricostruzione Economica

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 12/07/2023

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Scarica I totalitarismi, la Seconda Guerra Mondiale, la Ricostruzione Economica e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! LA COSTRUZIONE DELLO STATO FASCISTA Nel 1926 vennero promulgate le LEGGI FASCISTISSIME che segnarono il passaggio da un sistema democratico a un regime autoritario, che erano finalizzate a rafforzare il governo ed abolire la divisione dei poteri. Le principali novità furono: - il capo del governo responsabile del proprio indirizzo di governo solo di fronte al re e non più di fronte al parlamento; - al governo vennero riconosciute ampie facoltà di emanare le leggi; - venne eliminato il consiglio comunale e subentrò il podestà; - vennero ampliate le prerogative dei Prefetti, che potevano sciogliere associazioni, enti, istituti eccetera eccetera. - scioglimento dei partiti e movimenti di opposizione al fascismo; - obbligo per tutti i dipendenti pubblici di iscriversi al partito fascista; - fu istituito il confino come sanzione principale e venne ripristinata la pena di morte; - fu istituito un tribunale speciale per la difesa dello Stato; - soppressa ogni libertà di opinione e di stampa. Il fascismo si trasformò quindi in un vero e proprio regime totalitario. Nel 1928 ci fu una nuova riforma elettorale che prevedeva che l'elettore era chiamato ad approvare o a respingere, per la camera dei deputati, una lista unica nazionale di 400 candidati scelti dal Gran Consiglio del Fascismo. Ovviamente, chi votava no era destinato a diventare un bersaglio di violenze. Per accrescere il consenso Mussolini fece ricorso a una martellante propaganda, attuata dalle organizzazioni di partito, dalla stampa, dal cinema, dalla radio. era finalizzata a distruggere ogni ricordo di libertà civili e a sopprimere la coscienza critica in quelle più giovani, così da ottenere un obbedienza cieca, assoluta. Dal 1926 Mussolini si preoccupa particolarmente di alimentare il culto della propria immagine, Infatti si fece chiamare Duce, un termine che sottolinea il suo ruolo di Capo guida. La stampa fu il canale propagandistico a cui il fascismo dedicò una maggiore attenzione, per instaurare il controllo politico su tutti i giornali. Tale controllo avveniva con la pratica delle veline, comunicazioni telegrafate dall'ufficio stampa della Presidenza del Consiglio ai Prefetti e trasmesse da questi alle redazioni dei giornali. Anche la radio venne utilizzata come mezzo di persuasione e diffusione dell'ideologia fascista. Nel 1923 nacque l'Unione cinematografica educativa Luce) e con l'avvento del sonoro, nel 1931, i cinegiornali acquistarono grandi importanza. Nel 1926 la riforma della scuola fu completata con la creazione dell'Opera Nazionale Balilla, un'istituzione parascolastica preposta all'istruzione ginnico-sportiva e pre-militare dei ragazzi dai 6 ai 18 anni. I giovani universitari a loro volta furono inseriti nei gruppi universitari fascisti, attraverso cui il regime voleva formare la futura classe dirigente fascista. Venne pianificato anche in modo capillare il tempo libero attraverso l'Opera Nazionale dopolavoro e nel 1937 venne costituito il Ministero della Cultura Popolare. Ogni atto di dissenso veniva punito con l'emarginazione o la privazione di casa e lavoro o addirittura con violenze fisiche e psicologiche e condanne al confino o al carcere. Venne creata una polizia politica segreta, l’OVRA (opera di vigilanza e repressione antifascista) per la ricerca e la repressione degli antifascisti. LE FORZE ANTIFASCISTE A Benedetto Croce si deve la stesura del Manifesto degli intellettuali antifascisti, che denunciava la deriva autoritaria del regime e riaffermava la libertà di pensiero e l'autonomia di giudizio cui si deve ispirare l'attività intellettuale. Fu soprattutto il Partito Comunista a scegliere di continuare la lotta nel paese e i suoi militanti furono così le prime vittime della repressione. Successivamente Mussolini si rese conto che per consolidare il suo regime aveva bisogno di un accordo con la Chiesa Cattolica. L’ 11 febbraio del 1929 vennero sottoscritti i Patti Lateranensi con cui si stabiliva In primo luogo che la religione cattolica era l'unica religione dello Stato e riconosceva quindi la piena proprietà e sovranità del pontefice sul nuovo Stato della Città del Vaticano. Inoltre con la Convenzione finanziaria lo Stato Italiano accordava alla Santa Sede una forte somma di denaro a compenso dei danni subiti nel 1870 in seguito alla perdita di proventi dell'ex Stato della Chiesa. Infine con il Concordato lo Stato garantiva alla chiesa e il libero esercizio del potere spirituale e del culto in tutto il territorio nazionale, si esoneravano i sacerdoti del servizio militare, si introduceva l'insegnamento religioso nelle scuole e si riconoscevano effetti civili al matrimonio religioso. LA POLITICA SOCIALE ED ECONOMICA Il regime imboccò la via di una aperto appoggio all'Alta Finanza e alla grande borghesia capitalistica, industriale, e agraria, soffocando le rivendicazioni operaie.. Vennero infatti abolite le commissioni interne delle fabbriche, il diritto di sciopero e i liberi sindacati con il patto di Palazzo Vidoni, e con l'entrata in vigore del nuovo Codice Penale. Nello stesso tempo si posero le basi per un ordinamento fondato sulle corporazioni che riunivano i datori di lavoro e i lavoratori di tutte le categorie di produzione. Esse si configuravano come veri e propri organi dello stato fascista. Si fondavano sul principio della libera collaborazione fra le classi sociali, subordinata al raggiungimento di interessi nazionali. L'ordinamento corporativo venne sancito ufficialmente nel 1927 con la pubblicazione della Carta del Lavoro dello stato fascista. Si imboccò anche la via del protezionismo, mediante un consistente inasprimento dei dazi sui cereali, la creazione di ostacoli agli investimenti dei capitali esteri in Italia e un pesante aumento delle tariffe doganali. Questo perché c'era la necessità di limitare la dipendenza dall'estero ma anche un'esigenza di prestigio nazionale. Ci fu anche l'impegno del governo fascista per una rivalutazione della lira, che serviva a difendere il paese dal rischio inflazione ed era finalizzata sia a rassicurare i ceti medi sia a ridurre i costi delle importazioni di materie prime. Una rivalutazione così era eccessiva Infatti provocò una scarsità di moneta circolante e di conseguenza limitò la richiesta di merci causò anche un rallentamento della produzione e un calo delle esportazioni, nonché minori guadagni e freni per lo sviluppo delle imprese. Si determinò così un improvviso ristagno caratterizzato da una brusca riduzione delle importazioni e delle esportazioni, mentre la disoccupazione finì aveva elaborato una nuova Costituzione che entrò in vigore nell'agosto 1919: la Germania diveniva una repubblica federale, costituita da regioni con un elevato grado di autonomia. si trattava di una carta costituzionale che prevedeva il suffragio universale maschile e femminile, l'affermazione di ampi diritti civili, politici e sociali e la centralità del parlamento, organo sovrano cui spettava il potere legislativo. Il primo ministro rispondeva del proprio operato al Parlamento e veniva nominato da un presidente , eletto ogni sette anni direttamente dal popolo. Al presidente, la Costituzione accordava anche il potere di sospendere in caso di emergenza le libertà civili e di disporre le misure considerate necessarie per mantenere l'ordine. La nuova repubblica dovette subito fare i conti con i gruppi di estrema destra che nel 1920 tentarono un colpo di stato, promosso e diretto da Kapp, inoltre organizzarono una serie di attentati terroristici ai danni di uomini politici. I problemi della Repubblica di Weimar erano ancora più acuti a causa della disastrosa situazione economica post bellica, divenuta insostenibile a causa delle richieste di risarcimenti di guerra avanzate dai Paesi vincitori. Il governo democratico finì così per essere paralizzato dalla crescente crisi economica e monetaria, dalla disoccupazione e da un'inflazione vertiginosa, causato dalla chiusura alle imprese tedesche dei mercati tradizionali, e dall'impossibilità per la produzione di trovare sbocco nelle colonie, ormai perdute. L'inflazione determinò anche un deprezzamento del Marco, soprattutto nei confronti del dollaro e un aumento fortissimo dei prezzi. lì per L'iperinflazione e la massiccia disoccupazione portarono al collasso economico e sociale con un grave abbassamento della qualità della vita. LA FRANCIA OCCUPA LA RUHR Nel gennaio 1923 la Francia occupò militarmente il bacino minerario della Ruhr, regione fondamentale per la ripresa dell'economia tedesca. L'unico risultato ottenuto dall'azione francese fu dunque quello di inasprire ulteriormente il resentimento dei tedeschi e di esasperare il nazionalismo e le correnti di destra. Nella Repubblica di Weimar si assistette comunque allo sviluppo di un'intensa attività intellettuale e artistica . HITLER E LA NASCITA DEL NAZIONALSOCIALISMO Nel gennaio 1919 si costituì a Monaco il Partito dei Lavoratori tedeschi, di estrema destra, al quale aderì un ex caporale di origine austriaca, Adolf Hitler. Egli allargò il partito e lo trasformò nel Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori, detto anche Partito Nazista, il cui simbolo era la svastica. Al suo interno venne creata una struttura paramilitare, le cosiddette SA, la cui uniforme era contraddistinta dalla camicia bruna. I membri del partito si distinsero per l'uso sistematico della violenza contro i militanti della sinistra, in particolare contro i comunisti, con l'obiettivo di creare in Germania un regime autoritario. Nel 1923 Hitler tentò addirittura un colpo di stato contro il governo regionale bavarese. Qui però fallì miseramente e Hitler fu arrestato e condannato a cinque anni di carcere, dove decise di cambiare strategia prefiggendosi come obiettivo la conquista legale del potere. Nel frattempo la situazione della Germania stava lentamente migliorando grazie all'apertura di relazioni diplomatiche e commerciali con l'Unione Sovietica e soprattutto all'intervento diretto degli Stati Uniti attraverso il piano Dawes. Tale piano fece affluire molti capitali americani in Germania, permise la ripresa del sistema produttivo tedesco e consentì la diffusione sui mercati di merci tedesche altamente competitive, grazie a bassi costi di produzione e all'inflazione. Nell'ottobre 1925 Francia e Germania, con la garanzia della Gran Bretagna e dell'Italia, firmarono nella città di Locarno un patto in base al quale diventavano definitivi alcuni punti fondamentali stabiliti dal Trattato di Versailles. I tedeschi in particolare riconobbero la cessione alla Francia dell'Alsazia e della Lorena e l'anno successivo la Germania fu ammessa alla Società delle Nazioni. Ben presto però le conseguenze della grande depressione si abbatterono duramente sulla Germania: il ritiro dei capitali stranieri infatti provocò l'arresto delle attività industriali da cui derivarono fallimenti e una nuova disoccupazione dilagante. In tale clima, il nazionalsocialismo di Hitler finì per prevalere sui partiti moderati di Weimar. Hitler riuscì Infatti ad assicurarsi l'appoggio della grande industria e dell'alta finanza, dimostratesi ben disposte a fornirgli mezzi economici nella speranza di veder sorgere un regime autoritario capace di garantire maggiore tranquillità e protezione dei loro interessi. Anche l'esercito fu favorevole a una svolta autoritaria. Nel marzo 1932 Hitler si presentò addirittura come candidato alle elezioni presidenziali tedesche, ma senza successo. Dopo che il partito nazista era diventato il primo partito nelle due successive elezioni, Hitler venne nominato cancelliere il 30 gennaio 1933 . COSTRUZIONE DELLO STATO TOTALITARIO Hitler cosa ha tentato di fare? ➔ Incendio del palazzo del comune, un atto molto simbolico che ha dato la possibilità di capire la modalità di procedimento che voleva attuare, cercando di dare la colpa ai comunisti ( che era un movimento che preoccupava ) . Inoltre da la possibilità ad Hitler di instaurare nell’opinione pubblica la paura per i comunisti. ➔ eliminazione di tutte le manifestazioni di potere diverse da quello che era il suo pensiero, e questo porta all’instaurazione del regime totalitario ➔ instaurazione di un decreto che vieta gli altri pensieri ➔ legge-delega che concedeva pieni poteri al governo di Hitler per i successivi quattro anni. ➔ crea una polizia politica ( Gestapo) che piano piano sostituisce le SA che hanno il compito di mantenere lo spionaggio di idee diverse ( riuscire ad infiltrarsi per poter avere informazioni dai nemici) , e di mantenere il controllo . Come avviene? Le SA era la polizia costituita da addetti ai lavori e che venivano da chi aveva una formazione militare, mentre la polizia successiva era composta da chi era affidabile secondo Hitler. Notte dei lunghi coltelli : eliminate le persone( militari o polizia ) di cui Hitler non si poteva fidare e che non aveva la sua stessa idea di pensiero. NASCITA DEL TERZO REICH Hitler ottenne il potere assoluto, prendendo la carica di cancelliere e di presidente . Vengono sciolti i parlamenti, i governi e le organizzazioni giudiziarie e tutto è nelle mani di organizzazioni di fede nazista . STRUMENTI : terrore poliziesco ; utilizzo della propaganda funzionale al sistema che esaltava le positività di ciò che stava avvenendo ( manipolazione , credere tutti nelle stesse cose ) ; primi campi di concentramento dove venivano portati chi la pensava diversamente ( militari, dissidenti ovvero chi partecipava a partiti diversi , persone fragili dal punto di vista fisico o mentale dato che non erano attivi, produttivi , da un punto di vista lavorativo ) che poi diventeranno campi militari ma anche campi di sterminio; inquadramento della popolazione. SUCCESSI ECONOMICI : politica di tipo autarchico , isolati sul piano europeo ; lo stato diventa un ente imprenditoriale per dare lavoro e migliorare la situazione con lavori pubblici, infrastrutture , incrementare le industrie per creare armamenti ecc per la guerra, proibizione degli scioperi , limitare o eliminare completamente le importazioni, ridurre la disoccupazione. L’IDEOLOGIA NAZISTA E L’ANTISEMITISMO Insieme al rifiuto del sistema democratico l'opera hitleriana conteneva i due principi cardine del nazismo, cioè quello della razza, considerata essenza della storia e della società, e quello dell'ineguaglianza, ritenuta legge fondamentale della natura e come tale motivo determinante della sottomissione delle masse ai capi e delle razze inferiori a quelle superiori. Il nazismo sosteneva infatti la teoria della superiorità assoluta e indiscutibile della razza ariana alla quale andava attribuito il merito esclusivo del progresso dell'umanità e la cui purezza doveva essere difesa contro ogni pericolo di contaminazione. Secondo Hitler la razza ariana si identificava nella razza germanica, e quindi il compito principale dello Stato nazista doveva essere quello di dare corso ad un intenso processo di purificazione, allo scopo di ricreare un solido gruppo razziale tedesco, destinato ad esercitare il predominio su tutte le altre razze. In particolare il razzismo nazista individuò il principale nemico nel popolo ebraico, considerato come l'origine di tutti i mali del mondo. L'ebraismo era una vera e propria malattia da cui discendevano i liberalismo, la democrazia, il marxismo, tutti i pericoli che dovevano essere estirpati. Nel 1933 vi furono provvedimenti discriminatori tesi a impedire la frequenza scolastica, l'esercizio di libera professione e il pubblico impiego. La persecuzione divenne poi sistematica con la promulgazione delle leggi di Norimberga del 1935: attraverso questi provvedimenti gli ebrei furono privati della cittadinanza tedesca e vennero Inoltre obbligati a esibire sugli abiti la stella gialla di David, in modo da essere ben riconoscibili in pubblico. Nella notte tra il 9 e il 10 novembre 1938 in molte città tedesche vennero devastati negozi appartenenti agli ebrei, sinagoghe, abitazioni: decine di ebrei furono uccisi, mentre ne vennero arrestati e internati alcune decine di migliaia. Questa venne definita la Notte dei Cristalli. Due giorni dopo viene definitivamente stabilita l'esclusione degli ebrei dal commercio e dalle professioni e la messa fuori legge LA SECONDA GUERRAMONDIALE Il 1 settembre 1939, Hitler ordinò alle truppe di invadere il territorio polacco. E’ questo l’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Stati Uniti e Giappone dichiarano la neutralità , mentre l’Italia si dichiara in posizione di “non belligeranza”, cioè in temporanea astensione dal conflitto, sia per l’impreparazione dell’esercito italiano e delle poche risorse industriali, sia perché l’esercito tedesco ha attaccato senza consultare l’Italia. Hitler utilizza la tattica della guerra-lampo, e attacca con una massa di mezzi corazzati e bombardamenti aerei , oltre all’improvviso attacco delle armate sovietiche in territorio polacco. Dopo meno di un mese la Polonia viene divisa tra Germania e Unione Sovietica. Nella primavera successiva, Hitler si impadronisce anche della Danimarca e della Norvegia. Nel 1940 le armate tedesche violano la neutralità di Olanda, Belgio e Lussemburgo e penetrano in Francia. Dopo questa disfatta, l'Italia decide di prendere posto al tavolo della vittoria, dichiarando guerra alla Francia e alla Gran Bretagna il 10 giugno 1940. L’esercito tedesco costringe la Francia a firmare l’armistizio, che fa passare la parte del Nord sotto il suo dominio, mentre la restante parte diventa un nuovo stato francese, con capitale a Vichy. Quest'ultimo aveva un regime autoritario filonazista e collaborazionista, ma Charles De Gaulle consigliava di ribellarsi ai nazisti. Anche l’Italia firma l’armistizio. Successivamente la Germania progetta uno sbarco in Inghilterra, ma prima di procedere deve neutralizzare l’aviazione britannica. L’8 agosto 1940 comincia la Battaglia d’Inghilterra. Conquistare l’Inghilterra sarebbe stata un’impresa gigante perchè non era mai stata conquistata da nessuno. Hitler arriva a Calais. Si attacca per via aerea perché Goering era convinto di farcela solamente così. Churchill incoraggia gli inglesi a resistere Fino ad ora era stata una conquista terrestre, con la Gran Bretagna bisognava procedere via mare per la grande presenza di porti. Aerei inglesi più abili e quindi più performanti. Hitler butta anche delle bombe incendiarie che distruggeranno tutto. Gli inglesi , rispetto ai tedeschi, avevano il radar, che intercettava in anticipo i tedeschi e di conseguenza riuscivano a mantenere il controllo della situazione. Nessun soldato tedesco riesce a mettere piede in Gran Bretagna, infatti la Germania verrà sconfitta. C’erano stati solo successi ma qui la situazione cambia completamente. Conquista LEONE MARINO. Contemporaneamente, ebbe inizio l’offensiva Italiana nel mediterraneo e in Africa, mirante a colpire la Gran Bretagna, con qualche successo. Il 28 ottobre 1940 l'Italia attacca la Grecia. Quest’ultima contrattacca e Hitler va in aiuto dell’Italia e costringe la Grecia e l’isola di Creta alla resa. Anche in Africa Hitler aiuta l’Italia, e costringe i britannici a ritirarsi. In Africa Orientale i britannici passano alla controffensiva e costringono alla resa l’esercito italiano. Tramonta così l’impero del duce. 1941: Anno di svolta della guerra. ⟶ l’operazione Barbarossa ( l'invasione dell’Unione Sovietica e la conquista di Mosca) Motivi : eliminare il comunismo , rivincita dopo la battaglia d’Inghilterra, bisogno di petrolio per alimentare i mezzi , bisogno di grano Ucraina). Bisogno a causa della concentrazione della produzione germanica in campo bellico e mancanza di manodopera) Viene inviato anche un Corpo di spedizione italiana in Russia, che divenne l’Armata italiana. Tuttavia la maggior parte dell'esercito sovietico era riuscito a sfuggire facendo terra bruciata e organizzando così un movimento di resistenza. L’inverno precoce blocca l’avanzata tedesca. I russi facevano affidamento anche sugli aiuti provenienti dagli Stati Uniti, che avevano adottato la “ legge affitti e prestiti”, con la quale si autorizzava il governo a vendere , prestare o affittare materiale bellico e prodotti agricoli. Roosevelt e Churchill si incontrano firmando la Carta Atlantica, con la quale venivano fissati alcuni principi di democrazia e libertà da instaurare dopo la sconfitta del nazismo. Patto delle Nazioni Unite ⟶ Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione Sovietica. ⟶ sul fronte pacifico Giappone e Stati Uniti Il Giappone si era posto obiettivi espansionistici, infatti aveva puntano anche alle colonie della Cina, avvicinandosi così agli Stati Uniti. Cosa succede? Gli Stati Uniti entrano in guerra dopo che il Giappone attacca a sorpresa bombardando la base navale di Pearl Harbor ( per diventare padrone di tutta quell’area orientale). Le truppe americane arriveranno anche in Europa. Fino al 1941 per Hitler sono solo successi, mentre nel 1942 cominciano una serie di sconfitte. 1942: i giapponesi occupano tutte le zone militarmente importanti dell’Estremo Oriente, minacciando così India e Australia. Gli Stati Uniti mobilitarono 14.000.000 di uomini per sostenere gli alleati ( Gran Bretagna e Unione Sovietica) . Come risposta la Germania dà inizio ad una guerra sottomarina per bloccare le navi cariche di rifornimenti americani. (fallimento) Il 2 febbraio 1943 la battaglia di Stalingrado si considera terminata dopo la resa dei russi , che avevano provato a resistere 180 gg. I russi bruciano tutto ciò che poteva essere conquistato dai tedeschi. Successivamente le armate tedesche iniziano una disastrosa ritirata insieme al corpo di spedizione italiano , erano tutti scarsamente armati , indeboliti dalla fame e dal freddo. Gli americani nel frattempo hanno cominciato l’offensiva in Estremo Oriente, nei territori occupati dai giapponesi. La strategia prevedeva la conquista delle isole del Pacifico per avvicinarsi gradualmente verso l’arcipelago giapponese. Nel frattempo in Africa settentrionale i britannici erano riusciti a sfondare il fronte nemico a El Alamein, mentre gli americani sbarcavano in Marocco e in Algeria. Africa del Nord ⟶ in mano agli alleati. Punti strategici : ferrovie, porti, industrie, ponti, arsenali con le armi. Tentativi di decifrare i messaggi in codice. ( macchina ⟶ enigma) IL NUOVO ORDINE NAZISTA E LA SHOAH Hitler mise in pratica il suo progetto di un nuovo ordine europeo, che rispecchiava l’ideologia nazista e la sua concezione razziale. La gerarchia politica e sociale tra gli Stati doveva quindi riflettere una gerarchia di ‘’sangue’’ in cui gli ultimi gradini erano occupati dagli slavi , utilizzati come forza lavoro a basso costo e dagli ebrei , che dovevano essere invece eliminati dalla nuova Europa dominata dagli ariani. A livello politico il Führer puntò prima di tutto alla disgregazione delle precedenti organizzazioni statali, sostituite da un nuovo sistema in cui la Germania era naturalmente al vertice, affiancata dai paesi suoi alleati, come l'Italia, che ricoprivano però un ruolo subalterno. Al gradino più basso di questa piramide si trovavano i paesi come la Polonia e la Grecia, occupati militarmente e considerati delle vere e proprie colonie, destinate in futuro a una completa germanizzazione, mentre le loro popolazioni sarebbero state eliminate." Il "nuovo ordine" si traduceva a livello economico in un barbaro e sistematico sfruttamento delle materie prime, dei rifornimenti alimentari e della manodopera dei paesi occupati. Una delle più immediate conseguenze dell'occupazione tedesca fu la massiccia deportazione coatta in Germania di forza lavoro. In pochissimi anni, milioni di persone furono portate con la violenza all'interno del Reich: soltanto una minoranza erano prigionieri di guerra, mentre la maggior parte erano civili. A partire dalla fine degli anni Trenta, con l'espansione del Reich, cominciarono a essere sperimentate alcune soluzioni alla cosiddetta "questione ebraica". La prima tappa fu la deportazione, che cominciò dai territori occupati dell'Austria e della Cecoslovacchia: gli ebrei che vi abitavano vennero trasferiti con la forza in alcune città della Pomerania, che sarebbe dovuta diventare un territorio riservato agli ebrei. Man mano che i tedeschi conquistavano territori, aumentava il numero di ebrei che si veniva a trovare sotto il loro dominio. Fu introdotto l'obbligo di residenza nei ghetti (quartieri chiusi e riservati) e quello di indossare sugli abiti, come distintivo, la stella gialla di David. Il più grande ghetto d'Europa fu creato a Varsavia nel 1940 in una superficie di circa 10 chilometri quadrati furono concentrate fino a circa 500.000 persone va. Dal 1941 si affermò definitivamente l'idea dello sterminio totale degli ebrei , che i nazisti chiamarono “soluzione” finale, che ricordiamo oggi con il termine “Shoah”. In Germania e in tutta l’Europa occupata era stato creato un sistema di “campi” ( lager). Inizialmente venivano mandati in quelli di concentramento ( di lavoro ) , e una volta Gruppi di ragazzi comunisti ⟶ gap? Loro dicono di voler attaccare la colonna tedesca al loro superiore ⟶ Amendola dice ‘si , attaccate’ 23 Marzo ⟶ attacco alla colonna attentato di via Rasella ( esplosione della bomba) Anniversario dei Fasci di Combattimento ⟶ tedeschi no festeggiamenti perché temevano attacchi Decidono di uccidere 10 italiani per ogni tedesco morto → totale 330 italiani , ne portano 335 LA VITTORIA DEGLI ALLEATI (pag 306 Vengono messe da parte tutte le differenze per combattere il nemico. Conferenza di Teheran⟶ Churchill, Stalin e Roosevelt si riuniscono e prendono decisioni militari . L'obiettivo era circondare la Germania e bloccarla completamente. ( est – urss , sud – usa , ovest – Francia ) Quindi sbarcano in Normandia ( operazione overlord) aprendo un altro fronte a ovest. Paracadutisti che vengono ‘’mollati’’ la sera prima con lo scopo di stanziarsi nella zona della francia e mettersi in contatto con la resistenza ( non caddero nel posto giusto ). Qui viene deciso anche il futuro della Germania ( denazificazione ( Fine prima guerra mondiale ⟶ fine degli imperi Fine della seconda guerra mondiale ⟶ contrapporre due mentalità , quella capitalistica e quella comunista. ) Nel mese di agosto un altro sbarco in Provenza contribuì a far crollare la resistenza tedesca. Nel settembre 1944 la Francia era liberata. Quasi contemporaneamente sul fronte orientale l’Armata Rossa giunse al confine con la Polonia e iniziò la liberazione degli Stati Baltici. Il 20 luglio 1944 Hitler sfuggì ad un attentato . Dal luglio all’ottobre 1944 si arresero la Romania , l’Ungheria e la Bulgaria, mentre la Iugoslavia riacquistava la libertà. Nell’ottobre 1944 i britannici sbarcarono in Grecia. Roosevelt, Churchill e Stalin si riunirono nuovamente a Jalta ( 1945 ) e dove fu stabilità l’entrata in guerra dell’Unione Sovietica contro il Giappone. Inoltre si decide l’occupazione della Germania ( che dopo la guerra verrà divisa in 4 parti ), e vengono stabiliti i principi generali ispiratori per il post guerra ( libera elezione, libero commercio diritto di autodeterminazione dei popoli , ovvero libero governo) Gli anglo-americani passarono il Reno e marciarono verso il centro della Germania, dopo aver sottoposto le città a bombardamenti. I sovietici a loro volta liberarono la Polonia e occuparono la Prussia Orientale. La tenaglia antinazista si chiuse il 25 aprile con l’incontro delle truppe americane e sovietiche sul fiume Elba. L’esercito tedesco intanto crollava anche sul fronte italiano. In tutte le maggiori città del Nord il 25 aprile 1945 le forze della Resistenza insorgevano, liberandosi dall’oppressione nazista prima dell’arrivo degli Alleati. Le zone italiane che andranno nelle mani slave continuano ad essere zone di continua guerra per gli italiani . Mussolini venne fucilato. Hitler invece si suicidò nei sotterranei della Cancelleria del Reich. Il 7 maggio la Germania sottoscrisse la resa incondizionata. Il 6 agosto 1945 venne sganciata la bomba atomica su Hiroshima , e il 9 agosto un altra su Nagasaki. Il 1 settembre il Giappone firmò la resa. LA RICOSTRUZIONE ECONOMICA Post guerra = circa 40 milioni di morti , oltre ai campi di concentramento , civili , militari , Causa = tutta la tecnologia che è stata applicata alla guerra, infatti gli industriali si sono arricchiti specialmente negli Stati Uniti. Si affermano due nuove superpotenze ( sistema bipolare ) , ovvero gli Stati Uniti ( visione liberista ) e l’Unione Sovietica ( economia decisa dallo stato ) , che prima erano unite , avendo l’obiettivo comune della distruzione del totalitarismo e dell’ideologia nazista , ma che fondamentalmente sono completamente diverse. A pagare il prezzo più alto fu l’Europa, completamente distrutta, mentre gli Stati Uniti erano riusciti addirittura a raddoppiare la loro produzione avendo un apparato economico enormemente potenziato. Anche l’Unione Sovietica aveva ancora risorse umane e materiali ingenti. Nel 1944 i ministri dei paesi alleati si erano incontrati a Bretton Woods, dove hanno deciso di instaurare una banca mondiale, per finanziare lo sviluppo attraverso la concessione di prestiti a lungo termine, e un Fondo monetario internazionale per promuovere la cooperazione internazionale. Il dollaro sarebbe diventato la moneta di riferimento del sistema monetario e degli scambi internazionali. Venne firmato anche l'accordo sul commercio internazionale : GATT , che stabiliva la progressiva riduzione delle tasse doganali e dei limiti alle importazioni, allo scopo di dare vita ad un sistema commerciale aperto alla libera circolazione delle merci e di mettere fine all’economia protezionistica. Gli Stati Uniti decisero di intervenire con i loro capitali per il rilancio economico europeo attraverso il piano Marshall. Dal punto di vista politico, gli Stati Uniti intendevano dare solidità all'Europa, considerata esposta al pericolo di una crescita dell'influenza comunista; dal punto di vista economico, gli USA si trovavano nella necessità di procurare un nuovo e più ampio sbocco al proprio apparato produttivo, notevolmente cresciuto durante gli anni del conflitto, se non si voleva correre il grave rischio di una crisi di sovrapproduzione interna simile a quella verificatasi nel 1929. Gli aiuti americani permisero la rinascita dell'Europa occidentale, avviando quel processo di sviluppo socio-economico che ne avrebbe caratterizzato la storia nei trent'anni seguenti. Nell'Europa occidentale la scelta capitalista portò tra l'altro alla valorizzazione della proprietà privata, della libera iniziativa e del libero mercato, ma fu accompagnata anche da un'accresciuta attenzione ai problemi sociali della popolazione, uscita impoverita dalla guerra. Dopo la guerra nei paesi occidentali si assistette a un'accelerazione di quel processo di costruzione di un moderno Stato sociale, ilWelfare State. In Gran Bretagna aveva assunto la guida del paese il governo laburista. L’Unione Sovietica aveva dato vita, nel 1949 , al COMECON, organismo sovranazionale che aveva il compito di promuovere e coordinare l’espansione economica e gli scambi commerciali tra i paesi del blocco sovietico . L'URSS procedeva sulla via dell'economia accentrata e rigorosamente controllata dallo Stato: alla fine della guerra venne deliberato un nuovo piano quinquennale di sviluppo basato sull'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione (campi, fabbriche, negozi ecc.). Tutti gli sforzi furono diretti al potenziamento dell'industria pesante compresa quella militare, a scapito della produzione agricola e dei beni di consumo. Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione Sovietica raggiunsero un primo accordo sui futuri assetti internazionali durante la conferenza di Jalta , pochi mesi prima della fine della seconda guerra mondiale. In primo luogo fu definita in via informale la spartizione dell'Europa in sfere d'influenza: all'URSS furono riconosciute le conquiste compiute dall'Armata rossa, cioè i paesi baltici, gran parte di Polonia e Ungheria, l'area dei Balcani con Romania e Bulgaria e una certa presenza in lugoslavia. Fu inoltre decisa la divisione della Germania ( Russia, Stati Uniti , Francia e Inghilterra) in zone di occupazione e, nello stesso tempo, furono sanciti i principi generali a cui avrebbero dovuto ispirarsi gli Alleati dopo la guerra: libere elezioni in tutti i paesi europei; diritto dei popoli a scegliere la forma di governo sotto cui vivere (principio dell'autodeterminazione), commercio internazionale aperto. L'evidente contraddizione tra questi principi e la spartizione in zone d'influenza sarà all'origine dei contrasti che sorgeranno tra gli Alleati di li a breve tempo. Terminata la guerra si fece strada la volontà di procedere a una riorganizzazione internazionale della pace. Nel giugno 1945 venne fondata a San Francisco, per opera di 51 Stati, l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), che andava a sostituire la Società delle Nazioni, nata dopo la prima guerra mondiale ma ben presto dimostratasi incapace di svolgere un ruolo significativo. Lo scopo era quello di assicurare la pace e la sicurezza internazionali, il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dell'uomo, la promozione dello sviluppo economico, sociale e culturale di tutti i paesi. Gli organi dell'ONU erano l'Assemblea generale, a cui partecipavano tutti gli Stati, e il Consiglio di sicurezza, composto da cinque membri permanenti e da dieci che vi entravano a rotazione. I membri permanenti erano gli Stati alleati durante la guerra, cioè USA, URSS e Gran Bretagna, cui si univano la Francia, per il ruolo avuto dalla resistenza organizzata da de Gaulle, e la Cina, ancora controllata dai nazionalisti di Chiang Kai-shek e considerata dagli USA come un alleato nello scenario asiatico. Ciascun membro permanente aveva un potere di veto: soltanto l'unanimità dei cinque consentiva al Consiglio di sicurezza di poter prendere decisioni vincolanti. Viene istituito un Tribunale Militare Internazionale a Norimberga che giudica le persone ritenute responsabili dei crimini della guerra. Questo processo dura circa un anno e si conclude con la messa a morte di alcuni gerarchi nazisti , e altri messi in carcere. A Potsdam furono stabiliti i confini fra Polonia e Germania e nel 1946 la rottura tra USA e URS divenne evidente. Il 5 marzo Churchill, in un discorso usò per la prima volta la definizione "cortina di ferro" per indicare la linea che divideva ormai l'Europa tra democrazie occidentali e regimi comunisti centro-orientali. Le due parti del continente vivevano ormai due realtà politiche ed economiche opposte: l'Europa orientale era caratterizzata da governi di tipo socialista sotto la diretta influenza dell'Unione Sovietica mentre l'Europa occidentale era strettamente legata agli Stati Uniti e i vari governi nazionali si ispiravano ai principi della democrazia liberale. Il primo confronto della guerra fredda si svolse sul suolo tedesco e riguardò il destino della Germania sconfitta e della sua capitale, Berlino. In base a quanto già stabilito a Jalta, il territorio tedesco era stato diviso in quattro zone di occupazione. Stessa sorte era toccata anche all'ex capitale, che si trovava al centro della zona sovietica e che venne
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