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identità e status- sociologia, Appunti di Scienze Umane

Il concetto di istituzione come modello di comportamento oggettivato in strutture visibili o simboliche, che esistono indipendentemente dal soggetto. Vengono inoltre analizzati i concetti di status e ruoli, identità sociale e stratificazione sociale, con riferimento ai criteri di Max Weber e Parsons. Infine, viene affrontato il tema della mobilità occupazionale e della mobilità generazionale, con riferimento agli studi di Sorokin, Lipset, Warner, Fox e Miller.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 09/09/2022

aurora-tognetti
aurora-tognetti 🇮🇹

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Scarica identità e status- sociologia e più Appunti in PDF di Scienze Umane solo su Docsity! LE ISTITUZIONI sono modelli di comportamento oggettivati in strutture visibili o simboliche: un’istituzione esiste dove modi di fare e costumi vengono portati avanti indipendentemente dal soggetto (es. la famiglia è un’istituzione e i comportamenti da tenere non dipendono dai singoli) Le istituzioni hanno una durata che va oltre la vita del singolo. (anche la religione è un'istituzione perché prevede regole di comportamento fisse e indipendenti) Possono essere visibili o no STATUS E RUOLI l’identità sociale è la consapevolezza del ruolo che occupa il soggetto nella società. Lo status è il posto che un soggetto occupa nella società. Il ruolo sono le aspettative connesse al proprio status. Noi occupiamo contemporaneamente più status ma ce n’è uno prevalente relativo alla carriera. Gli status possono essere ascritti o derivati (come lo sport) La loro esistenza deriva dalla stratificazione della società = diversificazione dello status IDENTITà SOCIALE è connessa agli status da cui dipendono i ruoli. Gli status hanno valori diversi → differenziazione status → STRATIFICAZIONE SOCIALE (esistono posizioni superiori e inferiori) ↓ inizia con la divisione del lavoro Max Weber utilizza 3 criteri per studiare la stratificazione: - in base al reddito → classe sociale - in base al prestigio → ceto sociale - in base al potere → partiti politici Per Parsons la società ha iniziato a stratificarsi quando è nata la competizione per i ruoli molto ricercati. La sociologia europea ha compiuto studi per verificare la possibilità di un individuo di salire a una posizione più alta, e ha messo in luce i fattori da cui dipende la scalata sociale - permeabilità del sistema (mobilità), cioè cambiare posizione - lotta politica: l’efficacia della lotta politica determina la scalata sociale - azione delle classi al potere per preservare la propria posizione: le classi già in alto potrebbero favorire l’ascesa di chi è in basso oppure ostacolarla La sociologia europea ha anche studiato il possibile nesso tra status sociale e devianza, e ha dimostrato come non esista un nesso particolare tra questi due elementi: infatti l’atteggiamento negativo verso i migranti non dipende dalla classe sociale di appartenenza. Il fenomeno dello stigma può provenire da qualsiasi classe sociale. Altri studi sono stati condotti sul nesso tra status sociale e disponibilità a cambiare, legata al contesto storico-culturale a cui si appartiene. Il cambiamento di status può dipendere da: - perdita di status per cause personali - perdita di status per legge (es. leggi razziali) - riconquista di status Una volta perso lo status si può riconquistare anche se difficilmente porta il soggetto ad avere la stessa posizione di partenza MOBILITà OCCUPAZIONALE = passaggio di una persona, valore, oggetto da una posizione all’altra si può classificare in mobilità orizzontale/verticale, ascendente/ discendente studi di Sorokin, Social Mobility Gli studi sulla mobilità si sono concentrati in particolare modo sul secondo dopoguerra -Lipset ha individuato gli indicatori che rendono un’occupazione più o meno desiderabile: prestigio, reddito, capacità, responsabilità. (gli indicatori possono anche non coincidere) - mobilità generazionale: possibilità delle generazioni future di ottenere le posizioni migliori. Studi condotti da Warner, Fox e Miller. Warner conduce studi negli Stati Uniti per rilevare l’esistenza di un nesso tra intervento dello stato e mobilità generazionale. Evidenzia come negli Stati Uniti erano stati fatti interventi che avevano migliorato la situazione dei giovani, aumentando la mobilità generazionale; tuttavia questo effetto ha riguardato solo le prime generazioni, esaurendosi nel tempo. Gli studi di Fox e Miller sono stati condotti presso un distretto industriale degli Stati Uniti ( il distretto è una zona in cui c’è lo stesso tipo di attività). Hanno dimostrato che, in una zona in cui le opportunità di lavoro sono limitate, i figli non hanno grande mobilità generazionale. quindi si rimane all’interno dello stesso strato perchè le opportunità sono ridotte
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