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Ignazio di Loyola e la compagnia di Gesù, Sintesi del corso di Storia Moderna

riassunto primo capitolo del testo "I Gesuiti" di Peter Hartmann

Tipologia: Sintesi del corso

2016/2017

Caricato il 09/06/2017

Malika97
Malika97 🇮🇹

4.6

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Scarica Ignazio di Loyola e la compagnia di Gesù e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! IGNAZIO DI LOYOLA Nacque nel 1491 da una famiglia basca di antica nobiltà ad Azpeitia, tredicesimo e più giovane figlio dei coniugi Lodola e Balda. Il padre aveva previsto per Ignazio la carriera ecclesiastica, ma, lui era poco interessato. I suoi fratelli erano diventati soldati e avventurieri. Il padre era stato importante combattente e personalità emergente nell'ambiente spagnolo,per cui Ignazio crebbe in un'atmosfera cavalleresca e militaresca. Si formò cavaliere ed entrò al servizio del duca Manrique de Lara,e a 26anni cominciò a intraprendere la carriera di soldato. E' descritto soldato intrepido,spericolato,amante della contesa. Nella battaglia di Pamplona del 1521 venne ferito gravemente, lottò con la morte e sopravvisse dopo un lungo periodo di cure. In quel momento ci fu una svolta nella sua vita : dal guerriero emerse un asceta che si pose completamente al servizio della Chiesa. Lesse testi come "la vita di Cristo" del certosino Ludolf von Sachsen e l' "imitatio Christi" di Tommaso di Kempen, che produssero in lui un mutamento spirituale. Adesso, Ignazio voleva conformarsi ai santi. Consolidato il desiderio di intraprendere la carriera ecclesiastica,decise di imparare il latino, per poter proseguire negli studi. Radunò intorno a sè un gruppo di studenti, quattromila, con i quali si trasferì alla Sorbona di Parigi, finanziando il suo corso di studi con raccolta di elemosine. A 42 anni terminò la carriera universitaria col titolo Magister artium e si circondò di colleghi di studi come Francesco Saverio della Navarra e altri, che sarebbero poi diventati suoi confratelli. A questi propose la pratica dei suoi esercizi spirituali. Nel 1534 insieme ai suoi compagni nella chiesa di Maria a Montmartre fece voto di contribuire all'instaurazione del regno di Dio a Gerusalemme,e, se ciò non fosse stato possibile, di porsi a disposizione del papa. I compagni di Ignazio da Venezia giunsero a Roma il 25 marzo del 1537 dove papa Paolo III gli concesse il permesso di recarsi a Gerusalemme come pellegrini. Tornati a Venezia fecero voto di castità e povertà e furono consacrati sacerdoti. Dovettero però tornare a Roma, perchè il pellegrinaggio non fu possibile per motivi politico-militari, e qui volevano fare missione presso gli ebrei. Ignazio celebrò la sua prima messa a 47 anni, più tardi dei suoi compagni. Il 27 settembre 1540, papa Paolo III emana una bolla con cui approva la fondazione di un nuovo ordine : nell'aprile 1541, i membri della "societas Jesu" votarono all'unanimità per l'elezione di Ignazio a primo preposito generale, ruolo che avrebbe mantenuto fino alla sua morte nel 31 luglio 1556. IGNAZIO E L'INQUISIZIONE Ignazio è stato più volte processato e interrogato dall'Inquisizione,in Spagna, in Francia e in Italia, ma in una serie di tre processi venne scagionato ogni volta, perchè anche se lui e i suoi compagni erano stati indagati per il loro modo di vivere, non era stato rilevato nulla di irregolare, però non era concepito il fatto che i membri vestissero tutti allo stesso modo,dato che non appartenevano a un ordine. A Roma Ignazio venne calunniato e accusato di eresia, ma ricevette sostegno dal papa. I processi si conclusero con l'assoluzione di Ignazio, ma la sua reputazione ne risentì, e lui in seguito fu più cauto nella formulazione delle regole dell'ordine,come il divieto per i padri di dormire nello stesso letto per via della mancanza di letti. Nonostante i processi subiti, Ignazio decise di agire a favore dell'Inquisizione, e, secondo gli storici, questa fu una scelta tattica : voleva collaborare con l'Inquisizione per contrastare gli oppositori dell'ordine, i domenicani soprattutto. IGNAZIO E GLI EBREI Ignazio rifiutò ogni forma di antigiudaismo. Nei confronti degli ebrei convertiti al cristianesimo (i coversos) tenne un comportamento atipico facendoli entrare nell'ordine, fatto che lo fece scontrare con una forte resistenza in Spagna e in Portogallo. Ignazio voleva accogliere i conversos per espandere l'ordine, ma, per evitare di metterlo in pericolo, fece in modo di non accoglierli in Spagna o in Portogallo, bensì in Italia. Ebrei erano due membri di cui Ignazio si fidava molto, Diego Lainez e Juan de Polanco: Lainez divenne il secondo preposito generale dopo Ignazio e Polanco fu il primo segretario della Compagnia.
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