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Il ruolo dell'artista nella società e produzione: Rivoluzione Industriale e Francese, Sintesi del corso di Storia dell'Arte Moderna

Come la Rivoluzione Industriale e la Rivoluzione Francese abbiano portato a radicali cambiamenti nella posizione dell'artista all'interno della società e dei nuovi sistemi produttivi. Verranno esplorate le implicazioni di queste rivoluzioni per l'arte, con un focus su Turner, Wedgwood e la nuova figura del disegnatore industriale. Inoltre, verranno discusse le teorie illuministe sulla arte e il ruolo dell'artista come mediatore e traduttore dei grandi ideali della Rivoluzione. Saranno anche esaminate le differenze nella committenza per il ritratto tra l'Inghilterra e la Francia, con un focus su Reynolds e Gainsborough.

Tipologia: Sintesi del corso

2017/2018

Caricato il 03/03/2018

allessia2
allessia2 🇮🇹

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Scarica Il ruolo dell'artista nella società e produzione: Rivoluzione Industriale e Francese e più Sintesi del corso in PDF di Storia dell'Arte Moderna solo su Docsity! INGHILTERRA E FRANCIA: LE DUE RIVOLUZIONI XVIII= Rivoluzione industriale e Rivoluzione francese: radicale cambiamento anche nella posizione dell’artista all’interno della società e dei nuovi sistemi produttivi. Rivoluzione industriale aspetto di un grande laboratorio; rappresentazione dei paesaggi in una visione della natura legata al Pittoresco. Turner Studia il paesaggio “classico” con una particolare predilezione per Lorrain e Poussin. Attento e sensibile osservatore dei cambiamenti che la campagna inglese subiva in conseguenza della rapida trasformazione industriale. Nel sistema industriale, che prevede una sempre più rigida divisione tra lavoro intellettuale e manuale, l’artista è un progettista, il creatore di modelli che vengono moltiplicati da esecutori subalterni e da macchine. L’atto creativo torna a separarsi dalla realizzazione. Dell’industria viene condannata la condizione negativa che toglie all’individuo la partecipazione totale alla produzione, che appare invece nella sua complessità solo a chi la idea, cioè al designer. La nuova figura del disegnatore industriale si delinea con l’evolversi della produzione in serie. L’artista si trova quindi a progettare non solo oggetti strettamente definibili “d’arte”, ma anche prodotti che più genericamente necessitano di una forma in linea con le moderne tendenze artistiche. Wedgwood Fabbrica di ceramiche. Riesce a trasformare una manifattura artigianale in una produzione su larga scala. Nello stabilimento imposta una rigorosa divisione del lavoro; il ruolo determinante è affidato al designer che per molto tempo è Flaxman. Adesione alle forme classiche ma attenzione particolare per la funzionalità dei manufatti. Uso quotidiano. Il creatore del disegno non è ancora semplicemente un tecnico ma un artista che pone al servizio dei nuovi committenti la propria preparazione accademica e la propria cultura. Rivoluzione francese Il ruolo di artista al servizio del bene e dell’utile pubblico e il valore del manufatto artistico, non più oggetto per “soddisfare l’orgoglio e il capriccio di qualche potente, sono concetti derivati dalle teorie illuministe sulle arti, alle quali i rivoluzionari attribuiscono un più marcato significato di strumento di propaganda. L’artista diventa un mediatore, o meglio un traduttore dei grandi ideali della rivoluzione, annullando la propria individualità poiché come sostenne David “ognuno di noi deve rendere conto alla Nazione del talento che ha ricevuto dalla natura”. In Francia si realizza l’emancipazione dai vincoli imposti dalla dittatura dell’Accademia parigina, dal monopolio della corte e dall’alta finanza sul mercato artistico. Nel 1791 l’Assemblea legislativa abolisce i privilegi dell’Accademia, estendendo a tutti gli artisti il diritto di esporre al Salon. L’Accademia, privata del controllo delle esposizioni, continua la sua attività didattica fino al 1793, anno in cui viene soppressa. Sul piano didattico all’Accademia si sostituisce l’Ecole Nationale Superieure des Beaus Arts. All’artista “nuovo” è richiesto uno stile adeguato al grande compito sociale e politico che la rivoluzione gli ha attribuito. Jacques –Louis David David indica la strada del classicismo dei grandi maestri quale antidoto alla leziosità dei pittori che lo avevano preceduto i quali, pur ispirandosi ai motivi tratti dall’antichità, non erano riusciti a superare la frivolezza e il sentimentalismo legato al gusto Rococò. David è l’autorità incontrastata da cui dipende la propaganda artistica. Nella sua pittura viene individuata la nuova forma e il nuovo stile con cui tradurre il rigore morale e la spartana semplicità, qualità individuate per rappresentare la nuova società. Nuova e vecchia committenza nella ritrattistica
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