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IL 900 IN ITALIA (contesto storico-politico), Appunti di Italiano

appunti sul contesto storico-politico del 900 in Italia (futurismo)

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 21/03/2021

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irene-santa 🇮🇹

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Scarica IL 900 IN ITALIA (contesto storico-politico) e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! IL 900 Il 900 si apre all’insegna della fiducia e del progresso; il periodo dal 1895 al 1914 è un periodo di benessere economico, seguito dalla seconda rivoluzione industriale. L’Italia, che a differenza degli altri stati non aveva avuto ancora una vera rivoluzione industriale, si avvia a diventare un paese industriale in senso moderno; nel 1899 nasce la Fiat, prima grande azienda automobilistica che da’ un forte impulso al settore metal-meccanico. Gli operai iniziano ad organizzarsi in sindacati e in partiti; gli operai cercano di entrare a far parte attivamente della vita politica in Italia. Questo periodo di benessere economico si reggeva sull’equilibrio tra i vari stati europei; gli stati infatti erano organizzati in due grandi alleanze politico-militari: da una parte vi era la triplice intesa, con Francia, Russia e Inghilterra, e dall’altra la triplice alleanza, con Germania, Italia e Impero Austro Ungarico. Questo equilibrio si rompe il 28 giugno 1914, quando uno studente bosniaco uccide il principe ereditario Francesco Ferdinando; da questo momento in poi il conflitto si dilaga e assume una dimensione mondiale, arrivando alla prima guerra mondiale. L’Italia interviene nella guerra solo per mantenere l’alleanza e difendere Germania, Austria e Ungheria. Dopo la fine della guerra l’Italia trova insoddisfacenti gli esiti dei trattati di pace; a partire dal 1920 Mussolini organizza il suo partito e le sue squadre paramilitari che ricorrono continuamente alla violenza e prende strada il fascismo, che ottiene l’appoggio del re e dell’esercito e degli industriali del nord. Il 28 ottobre 1922 Mussolini, il cui partito rappresenta una minoranza, organizza la marcia su Roma, invadendo la capitale con migliaia di uomini e il re gli affida la carica di presidente del consiglio. Il 3 gennaio 1925 il fascismo diventa apertamente un regime dittatoriale e inizia l’epoca dei governi liberali. Negli anni precedenti alla prima guerra mondiale si respira una nuova aria e dal punto di vista della letteratura, della musica, delle arti, si è alla ricerca di una nuova espressività; questo fenomeno permette la nascita delle avanguardie storiche che rivoluzionarono il modo di pensare l'arte; si diffusero dei movimenti in tutta Europa che cercano di rinnovare l'arte: cubismo, futurismo, dadaismo, estetismo e astrattismo. Nonostante le diversità, queste avanguardie storiche hanno dei punti in comune: 1) opposizione al naturalismo e al decadentismo, quindi rottura con la tradizione → l’arte non è più uno specchio oggettivo della realtà, ma è espressione dell’inconscio e soprattutto l’arte è un gesto di provocazione nei confronti della società e del modo in cui la società concepisce l’arte. Si tratta quindi di contestare l’idea dell’arte. (I futuristi propongono di distruggere le biblioteche, i musei e le accademie). 2) la divisione collettiva all’idea di un’arte prodotta da un individuo di eccezione (es: superuomo, poeta vate) si contrappone l’idea di arte come attività di gruppo. Questo gruppo intende l’arte come forma di azione sociale e di rivolta/rivoluzione. 3) l’importanza dei manifesti → l’arte delle avanguardie si impone attraverso i manifesti che diffondono in maniera provocatoria i principi delle mura poetiche. I futuristi hanno avuto una grossa diffusione in Italia, non solo per le proposte rivoluzionarie, ma anche per i toni utilizzati; molto spesso il linguaggio utilizzato dai futuristi nei manifesti può essere paragonato ad un reclamo di guerra, infatti il termine avanguardia si ispira al linguaggio militare. Anche l’Italia partecipa al fenomeno delle avanguardie, in particolare in Italia si sviluppa il futurismo, che nasce grazie a Filippo Tommaso Marinetti, che pubblica il primo manifesto del futurismo sul quotidiano francese “Les Figaro” il 20 febbraio 1909; in questo manifesto si esprime
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