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"Il Banchetto di Antonio e Cleopatra" Tiepolo, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Descrizione specifica dell'opera di Gianbattista Tiepolo "Il banchetto di Antonio e Cleopatra", con confronto con il Veronese e focalizzazione sui particolari dell'opera e i punti di fuga.

Tipologia: Appunti

2019/2020
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Caricato il 08/10/2020

lucrezia-galieni
lucrezia-galieni 🇮🇹

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Scarica "Il Banchetto di Antonio e Cleopatra" Tiepolo e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! Giambattista Tiepolo: “Il Banchetto di Antonio e Cleopatra” (1746-1747), Affresco, 650x300cm, Venezia, Palazzo Labia. Nel salone principale del piano nobile a Palazzo Libia, Tiepolo affresca nella parte centrale del soffitto “Genio su Pegaso che mette in fuga il Tempo”, mentre sulle due pareti opposte “'Incontro di Antonio e Cleopatra” e “Banchetto di Antonio e Cleopatra”, all’interno di una ricca impaginazione architettonica illusionistica. Quest'ultima fu realizzata dal quadraturista Gerolamo Mengozzi-Colonna, artista veneziano specializzato in questo tipo di realizzazioni prospettiche. Nel “Banchetto”, l'artista, per assecondare lo spazio verticale a disposizione, sceglie di collocare delle eleganti figure dei suonatori. Questi sono posizionati sotto una cupola, la quale conferisce l’elemento acustico. L’opera raffigura i due amanti in una scena leggendaria, durante un banchetto: Cleopatra sta sciogliendo una perla nel vino per renderlo più prezioso, in onore di Antonio, un’atto di estremo lusso e regalità (foto →). Tiepolo riprende questo gesto da Marchesi, il quale distese una foglia d'oro sul risotto, e da qui seguì una tradizione, ripresa nell'atto di Cleopatra. Questo gesto lo riprese a sua volta dalla ricca tradizione persiana. Un’alternativa può essere nei Magi - personaggi di estremo fascino - che venivano dalla Persia, portando l'omaggio di quell'antico mondo al nuovo che si inaugurava con il Bambino, e tra i loro doni includevano l'oro. Attorno al gesto di Cleopatra si concentra l’attenzione di tutti i personaggi, vestiti in abiti tipicamente settecenteschi. Tiepolo inserì anche il proprio ritratto fra i personaggi della corte (foto ←). La piccola figura del nano, di spalle (foto →), che sale i 4 gradini verso il tavolo del banchetto, crea una continuità fra lo spazio dello spettatore e la scena rappresentata sulla parete della sala. Sono presenti dei servitori di colore di Cleopatra. La regina egiziana ha il volto della nobile veneziana Maria Labia, padrona di casa. Si vede l’intervento di Mengozzi-Colonna nel gioco prospettico, in quanto sono presenti due punti di fuga: 1. P1: relativo ai quattro gradini in primo piano (solo dipinti), e cade all’altezza dell’occhio dell’osservatore 2. P2: corrisponde alle cornici architettoniche e al portico retrostante, e risulta molto più basso rispetto al primo Tiepolo e Mengozzi-Colonna hanno deciso di usare questa tecnica per generare una visione dal basso verso l’alto, al fine di sottolineare la teatralità di una scena che si svolge su un piano rialzato e arretrato rispetto al vero pavimento del salone. Tiepolo riprendere dal Veronese diversi elementi e tecniche: ● l’atmosfera sfarzosa (tipicamente teatrale): il nano di corte (presente anche nell’opera del Veronese), il cagnolino da compagnia (foto →), gli
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