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IL BASSO MEDIOEVO - Il feudalesimo e le monarchie normanne, la Reconquista e le crociate, Dispense di Storia

L'avvento del Basso Medioevo, caratterizzato da un generale miglioramento della qualità di vita, causato dal clima favorevole che favorì la produzione agricola, un forte incremento demografico e una vera e propria rinascita urbana, attraverso la fondazione e ristrutturazione di numerose città. Inoltre, viene descritto il feudalesimo e le monarchie normanne in Francia, Inghilterra e Italia.

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 22/02/2023

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Scarica IL BASSO MEDIOEVO - Il feudalesimo e le monarchie normanne, la Reconquista e le crociate e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! Storia. L’anno Mille segnò l’avvento di una nuova epoca nella storia europea, l’epoca del Basso Medioevo, caratterizzato da un generale miglioramento della qualità di vita, causato dal clima favorevole che favorì la produzione agricola, un forte incremento demografico e una vera e propria rinascita urbana, attraverso la fondazione e ristrutturazione di numerose città. Di fronte all’esigenza del maggior numero di bocche da sfamare, si rispose con l’introduzione di importanti innovazioni agricole (come la rotazione triennale, l’aratro pesante, la sostituzione del bue al cavallo e lo sfruttamento dell’energia idraulica ed eolica dei mulini). Con l’ampliamento dell’agricoltura, ci fu inoltre un progressivo processo di bonifica e disboscamento di paludi per aumentare il numero di terre coltivabili, terre che appartenevano però ancora soltanto ai nobili. Difatti era ancora onnipresente una visione piramidale della gerarchia sociale, nota come teoria dei 3 ordini, che vedeva al vertice l’imperatore e i sacerdoti, nella parte intermedia i mercanti, gli artigiani e i cavalieri, che non erano più visti come combattenti privati degli aristocratici ma come difensori del Cristianesimo, e nella parte inferiore gli agricoltori e gli schiavi, che erano costretti a lavorare la terra dei latifondisti, costituendo la classe della servitù della gleba. 1. IL FEUDALESIMO E LE MONARCHIE NORMANNE: Lo sgretolamento dell’Impero Carolingio, che si ebbe col Trattato di Verdun nell’843, impose una crisi del potere centrale dei sovrani, che non riuscivano ad amministrare correttamente i loro vasti territori a causa delle numerose lotte intestine e per i diversi soggetti politici che esercitavano il potere. Per rimediare a tale problema, i sovrani incominciarono a concedere maggiori benefici territoriali e amministrativi a singoli rappresentanti locali, i signori, per imporre un maggiore controllo generale del territorio. Tali alleanze, garantite dal diritto feudale, erano strette mediante la cerimonia dell’investitura, per il quale il sovrano donava un appezzamento di terra al vassallo, in cambio di fedeltà assoluta. Grazie, dunque, a tale vincolo feudale, si andò costituendo un più definito sistema gerarchico e il fenomeno del feudalesimo, che non consisteva più di una cessione temporanea di proprietà terriere, come succedeva nell’Alto Medioevo, ma bensì diveniva un vero e proprio passaggio patrimoniale di eredità tra signori e vassalli, diritto garantito nella Constitutio de feudis. Numerose furono le monarchie che nacquero dal sistema del feudalesimo, come ad esempio il ducato di Normandia in Francia, il regno d’Inghilterra e il Regno di Sicilia, tutti regni fondati dal popolo dei Normanni: un popolo di pirati scandinavi, noti anche come Vichinghi. -In Francia, dall’843, il trattato di Verdun imponeva il governo dei Franchi occidentali al potere. Con lo stanziamento dei Normanni sulla Francia settentrionale, tuttavia, numerosi scontri ebbero luogo sul dominio di tali territori; tali lotte si conclusero con l’inclusione dei Normanni nella società francese e la cessione della Contea di Rouen (l’attuale Normandia) al dominio dei duchi Normanni, ora alleati della Francia. -In Inghilterra, invece, i Normanni trovarono una situazione maggiormente precaria e riuscirono quindi a sottrarla dagli Anglo-Sassoni con la battaglia di Hastings, e impiantarono un sistema di governo forte e stabile, ispirato alla corte feudale e alle tradizioni anche linguistiche francesi, (questo è il periodo e il motivo per cui il lessico inglese introdusse vocaboli neolatini ad uso aurico). Numerosi sovrani dopo e con la dinastia di origine francese dei Plantageneti, a causa di varie dispute tra nobili e sovrani, nel 1215 fu rilasciata la Magna Charta Libertatum, un documento che attestava alcuni privilegi agli aristocratici e al clero, limitando il potere regio. -In Italia, la situazione era abbastanza strana: in una situazione divisoria tra i principati longobardi (Benevento, Salerno, Capua), città autonome (Napoli, Amalfi, Gaeta), aree di dominanza bizantina (Puglia, Calabria) e musulmana (Sicilia), la conquista normanna partì come una penetrazione disordinata e discontinua di piccoli gruppi di cavalieri; i primi furono i fratelli Drengot, che fondarono Aversa come loro primo dominio. Successivamente, ci furono i fratelli Altavilla, che in breve tempo si procurarono un dominio territoriale in Puglia, Basilicata e Sicilia, luoghi per i quali il papà li investì come duchi, nonostante l’ancora forte e presente impronta culturale dei precedenti imperi. Tali domini disseminati ottennero poi un’unificazione nel 1130, investita sempre dal pontefice, col nome di Regno di Sicilia, la cui capitale fu Palermo. In Francia, la situazione mutò velocemente: i sovrani inglesi, vassalli del ducato di Normandia, si trovavano in una situazione di subordinazione col re di Francia, nonostante paradossalmente regnassero in Inghilterra con domini ancora più vasti del regno francese. Con l’avvento di due nuove dinastie, la dinastia dei Capetingi per la Francia centro-settentrionali e la dinastia dei Plantageneti (altra stirpe FRANCESE ma che governava in INGHILTERRA E NORMANDIA, poiché introdotta da Enrico II, erede per madre del re normanno d’Inghilterra e per padre Plantageneto), si aveva il terrore popolare di insediare “il pericolo inglese” sul suolo di Francia. Per questo motivo, il re capetingio Filippo II ingaggiò una prolungata battaglia a Bouvines nel 1214 con il re inglese Giovanni Senza Terra, (colui che concesse la Magna Charta Libertatum) che si concluse con la cessione del Ducato di Normandia e altri territori occidentali ai Francesi.
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