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Il canzoniere di F. Petrarca, riassunto, analisi particolareggiata dello stile, di tutti i, Appunti di Italiano

Il Canzoniere di F. Petrarca è una raccolta di 366 poesie in volgare composte dal poeta nell'arco della sua vita. L'oggetto principale è la passione non corrisposta del poeta per una donna cui viene dato il nome di Laura. La raccolta è organizzata in forma di narrazione in versi e traccia la storia dell'amore non corrisposto del poeta per Laura, della morte della donna e del modo in cui il poeta vive il rapporto con Laura dopo la sua morte. Il Canzoniere rappresenta una pietra miliare della letteratura italiana.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 14/09/2023

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simona-77 🇮🇹

4.6

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Scarica Il canzoniere di F. Petrarca, riassunto, analisi particolareggiata dello stile, di tutti i e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! IL CANZONIERE F. Petrarca RIASSUNTO - ANALISI del tema amoroso, politico, critica. Il Canzoniere è una raccolta di 366 poesie in volgare composte da Petrarca nell'arco di tutta la sua vita: il suo oggetto principale è la passione non corrisposta del poeta per una donna cui viene dato il nome di Laura. Alla formazione della raccolta, lo scrittore lavora dal 1330 fino alla morte. Le forme strofiche impiegate storiche impiegate sono prevalentemente il sonetto (317) e la canzone (29); sono presenti però anche 9 sestine, 7 ballate e 4 madrigali. Il titolo originale che l'autore assegna alle rime è quello latino di Rerum vulgarium fragmenta (ovvero, "Frammenti di cose in volgare"), che possiamo tradurre con "Brevi poesie in volgare" (ma l'espressione ha un senso più esteso): a tale titolo, col trascorrere del tempo, i posteri sostituirono quello di Canzoniere. Non da tale raccolta, bensì dalle opere in latino Petrarca si attendeva la fama: egli infatti definisce spesso le proprie liriche nugae ("poesiole") per sottolineare il carattere di versi di contenuto non alto e perciò ritenuti, secondo la convinzione del poeta, di valore inferiore rispetto alla produzione in latino. In realtà proprio dalle rime del Canzoniere sarebbe scaturita quella futura gloria poetica a cui tanto Petrarca aspirava. Il Canzoniere ha un'originale struttura in buona parte organizzata in forma di narrazione in versi: la successione dei testi, infatti, tracci la storia dell'amore non corrisposto del poeta per Laura, della morte della donna e del modo in cui il poeta vive il rapporto con Laura dopo la sua morte. Per tale motivo il sonetto che apre il Canzoniere e la canzone che lo chiude hanno un significato fondamentale: nel primo, Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono, l'amore per Laura viene giovenile errore per il quale il poeta chiede perdono; nell'ultimo testo, rivolto alla Vergine, l'autore esprime il proprio pentimento per non aver saputo collocare al primo posto l'amore per Dio e chiede misericordia e pace. In tal senso il Canzoniere può essere definito un breviario edificante (Contini). L'autore tenta infatti di disporre i componimenti (significativamente di numero corrispondente a quello dei giorni dell'anno) in ordine tale da proporre al lettore il medesimo percorso proposto nei Trionfi: l'amore è una potenza che domina la vita, ma su di esso prevale la virtù della pudicizia; infine, su ogni vicenda terrena trionfa la morte, che può essere vinta solo dalla fede cristiana nell'eternità. Questo ordine concettuale, che Petrarca introduce per dare una certa unità poetica e, per certi aspetti, filosofico-religiosa al Canzoniere, non può tuttavia cancellare il fatto che il vero protagonista dell'opera rimane l'animo tormentato del poeta, che non sa o non vuole risolvere il suo dissidio interiore e le lacerazioni del suo io. La disposizione dei testi all'interno dell'opera non corrisponde alla cronologia della loro composizione; anche la tradizionale suddivisione fra le Rime in vita di Laura e Rime in morte di Laura, introdotta dai posteri, non deve essere accettata rigidamente. E' vero che l'autore suddivide la raccolta in due parti (componimenti 1-263 e 264-366), come viene attestato dalla redazione finale trasmessaci da un codice in parte autografo, ma tale bipartizione si riferisce piuttosto ad esigenze tematiche: nella seconda parte si manifestano i momenti di crisi spirituale che la morte di Laura contribuisce ad accentuare, ma non è intenzione del Petrarca creare una linea di separazione cronologica fra i testi, quale si credette poi di individuare, coincidente con la data della morte della donna amata. Importante è anche, nell'ordinamento della raccolta, la presenza di richiami basati su parole-chiave che accomunano testi contigui (ad es.: donna fra il 29 e il 30, fior fra il 45 e il 46, pace fra il 273 e il 274); ritorni di vocaboli e di intere espressioni fra un testo e l'altro sono del resto frequentissimi nel Canzoniere e costituiscono uno degli elementi del suo fascino poetico. ELABORAZIONE DELLA RACCOLTA La composizione del Canzoniere non è il risultato di un accumulo di testi poetici, come sovente accade in una raccolta in rime, ma nasce da un continuo processo di - il tema della memoria e della rievocazione, quasi sempre legato al trasognato ricordo di Laura, cui spesso si contrappone il richiamo al presente, contrassegnato dalla tristezza e dal dolore del distacco; - il tema del sogno e della visione: il primo appare come variazione del tema della memoria, il secondo è più prensete nella seconda parte della raccolta, quando il passaggio di Laura dalla vita alla morte suggerisce trascrizioni fantastiche e figurate dei fatti e delle vicende. Nella raccolta vi sono alcuni componimenti e testi di carattere anche morale e politico. Ad essi appartengono i sonetti rivolti contro la decadenza morale della corte pontificia e avignonese e, soprattutto, le canzoni politiche che, come ha ben rilevato Contini, fondano letterariamente l'ideale di nazione italiana sulla base dei valori della romanità classica. In particolare, nella celebre canzone 128 detta All'Italia, i cui concetti saranno ripresi dal Principe di Machiavelli fino alle liriche civili e patriottiche dell'Ottocento, l'autore si rivolge ai principi italiani perchè pongano fine alle lotte fratricide e sappiano ristabilire sul fondamento della pace, la grandezza della patria, madre benigna e pia, rinnovando la gloria della civiltà romana. LINGUA E STILE Sul piano stilistico, il Canzoniere si cartterizza per una compatteza linguistica che esclude sperimentalismi di ogni sorta: anche in ciò Petrarca si differenzia da Dante. Il linguaggio delle liriche petrarchesche si basa su un volgare classico, in quanto modellato sulle strutture sintattiche latine più che sul linguaggio medievale; il lessico, che riprende le espressioni più pure del fiorentino stilnovista, è volutamente limitato, con frequenti ritorni di parole chiave. Le composizioni sono rigorose, chiare, razionali ed equilibrate; il registro può essere definito medio-alto e viene spesso piegato ad accompagnare la dolce melodia del verso. Per tali caratteristiche, il Canzoniere rappresenta una pietra miliare, la cui perfezione linguistica e stilistica è stata assunta a modello per secoli nella storia della poesia italiana. La metrica del Canzoniere rappresenta un perfezionamento raffinatissimo, con invenzioni e varianti introdotte da Petrarca, di forme strofiche già presenti nella tradizione lirica ma elaborate dal poeta in modo tale da diventare insuperabili modelli di riferimento per la tradizione della poesia italiana dei successivi secoli.
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