Scarica Il castello, Franz Kafka e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! IL CASTELLO – FRANZ KAFKA Introduzione Il Castello è l’ultimo romanzo, rimasto incompiuto, di Franz Kafka. Trama Narra le vicende di K. un agrimensore che al termine di un lungo viaggio giunge al villaggio del castello del conte Westwest per adempiere al suo compito. La convocazione di K. tuttavia è probabilmente solo la conseguenza di un errore burocratico, nel villaggio, infatti, non occorre il lavoro dell’agrimensore, poiché i confini sono già da tempo segnati e sono immutabili: non ci si può disfare di lui, poiché il castello l'ha chiamato, né si può lasciargli svolgere le mansioni affidategli . Il racconto è quindi la descrizione degli strenui tentativi di K. di avere accesso al castello per comprendere il mistero della chiamata e così diventare parte della comunità. I suoi tentativi risultano però continuamente vani a causa dell’ostilità della gente del villaggio, ma soprattutto poiché il castello è la sede di una mostruosa burocrazia, ordinata con una complicata e inesorabile gerarchia, che amministra il villaggio con un groviglio di leggi contrarie alla morale e alla logica. Interpretazioni Il libro è stato oggetto di molteplici interpretazioni, in particolare sul significato del castello. Questo si presenta come “una vasta costruzione composta da pochi edifici a due piani e da molti, invece, bassi e serrati l’un l’altro” , una vista deludente rispetto ciò che ci si potrebbe immaginare. Tuttavia nonostante la modestia delle costruzioni, il castello emana l’aura di una fortezza inaccessibile: non c’è nulla che vieti di raggiungere il castello, nessuna legge scritta, nessun cartello ma di fatto non lo si può raggiungere per quanti sforzi si possa tentare. Il castello inoltre è come un entità superiore, appare come un burattinaio che tiene i fili delle marionette sottostanti ( le persone del villaggio). Tuttavia nessuno è consapevole del fatto di essere gestito da una entità superiore, nemmeno il castello stesso, per questo motivo il romanzo ha la struttura di un incubo angoscioso in cui i “burattini” (i personaggi) si muovono apparentemente senza logica. Anche il protagonista K. nonostante sia cosciente delle stranezze dell’ambiente in cui sta vivendo, proprio come in un sogno, non può fare altro se non prendervene parte. Proprio per questa caratteristica del castello di apparire come un deus ex machina irraggiungibile e incomprensibile, la vicenda del romanzo è stata interpretata come come l’individuo sconfitto di fronte al “sistema”, inteso come un'entità che non si può identificare precisamente, che non si sa come gestire e ne come vi si può accedere. Se si si fa riferimento invece alla Lettera al padre, un testo autobiografico in cui Kafka descrive il rapporto conflittuale tra lui e il padre , il romanzo diventa l’espressione dell’individuo che si trova solo davanti all’autorità: Kafka si trova nei panni del protagonista K. e come lui tenta disperatamente di riuscire a farsi accettare e ad essere amato dal padre, che è simboleggiato dal padre. Alcuni, infine, hanno interpretato la vicenda in chiave religiosa . Kafka avrebbe così trasformato la sua condizione di ebreo praghese assimilato di lingua tedesca in un romanzo, in cui ancora una volta l’autore è il protagonista che tenta di raggiungere la terra promessa (il castello) da cui purtroppo è irrimediabilmente escluso. In ognuna delle interpretazioni il castello è il simbolo di un’autorità potente e inarrivabile ma che è anche in qualche modo una fonte di sicurezza a cui tutti aspirano, proprio come dovevano probabilmente sentirsi gli abitanti delle campagne nel medioevo di fronte ai castelli del grandi signori feudali. Franz Kafka, Il castello, Garzanti Editore s.p.a. , 1991 Franz Kafka, Lettera al padre, Feltrinelli, 2013 https://www.treccani.it/enciclopedia/narrativa_%28Enciclopedia-del-Novecento%29/ https://www.scuolafilosofica.com/3347/il-castello-kafka-j
