il cinema di Vito Zagarrio, Schemi e mappe concettuali di Storia Del Cinema

Scarica il cinema di Vito Zagarrio e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Del Cinema solo su Docsity! Il cinema di Vito Zagarrio Film di Zagarrio "La donna della luna"; "Bonus Malus"; "Tre giorni d'anarchia"  Sono tre film di Vito Zagarrio  Scandiscono tre decenni tra la fine del secolo scorso e il nuovo millennio  Le opere sfuggono alla classificazione in un solo genere:  Rappresentano storie diverse all'interno delle quali il regista introduce elementi di novità, ma al tempo stesso rimane fedele alla tradizione  Tutti i film rappresentano una sorta di percorso di formazione effettuato dai propri personaggi.  È un viaggio all'interno delle problematiche sociali, psicologiche e storiche del nostro tempo, analizzate attraverso i personaggi che sono sia vittime che protagonisti delle loro storie  Il cinema di Zagarrio  È un cinema che si rifà fortemente all'esperienza personale, alle proprie radici siciliane, ad eventi della propria infanzia e famiglia I film si pongono come opere della riscoperta dell'identità stessa del regista  Con i film di Zagarrio, si è vicini ad un cinema ideologicamente impegnato nell'autorialità, che allo stesso tempo vede nel nucleo familiare un nucleo importante dal quale partire  Un'altro aspetto caratteristico del cinema di Zagarrio, è quello che lo scrittore Sciascià definisce come "sicilitudine", ossia lo spirito malinconico siciliano, che rientra esplicitamente nei paesaggi e nelle ambientazioni dei film (ad esclusione di "Bonus Malus"  Le opere si fondano su punti cardine che sono  paesaggio = Sicilia e i suoi paesaggi viaggio = road movie, viaggio alla scoperta di sé  erotismo = esempio, l'amore che sboccia tra Angela e il ragazzo utopia = utopia di una libertà gender genere = non c'è un genere definito, molte storie  citazioni = cinema italiano neorealista, tipo Antonioni  attori recitazione  attenzione all'inquadratura = esempio, "Tre giorni d'anarchia", il piano sequenza è macchina a mano danno il senso di libertà anarchica della ripresa  La donna della luna Contesto storico:  Il film esce nel 1988 - siamo alla viglia della caduta del muro di Berlino, e all'alba di una re - legittimazione del cinema italiano che rivendica la sua rinascita dopo un periodo di crisi  ( si era persa la fiducia nel cinema italiano a causa di problemi dal punto di vista produttivo ed estetico)  Era un cinema poco apprezzato, la cui distribuzione era quasi solo sul territorio nazionale   L'idea di partenza del film era quella di una doppia storia:  Angela = una donna più matura proveniente dall'America e che si è recata dai parenti in Sicilia in occasione del funerale del padre  Il ragazzo = nato il girono dello sbarco sulla luna, di carattere sbandato e distratto che chiede un passaggio ad Angela con cui inizia un legame sentimentale  La storia di Angela, è la storia di una ricerca delle proprie origini in cui si inserisce la relazione con il ragazzo più giovane  L'ambientazione è quella siciliana: la Sicilia è presente all'interno delle origini della protagonista e del regista stesso  Il film si articola sul genere del road movie americano con una nota siciliana, dove non vengono risparmiati elementi del cinema noir, per esempio la comparsa improvvisa dei mafiosi  Sara infatti il ragazzo a costruire la propria identità su una menzogna, affermando di essere in fuga da un gruppo di mafiosi che lo sta cercando per non aver consegnato un carico di droga  Nel film c'è un'atteggiamento più incline al confronto/scontro con il proprio passato  Il film fa riferimento alla vita di Zagarrio, per quanto riguarda il ritorno alle proprie radici siciliane  Angela mostra un certo distacco e disinteresse verso il proprio compito di riavvicinamento alle origini e alla famiglia, tanto che si lascerà trasportare dagli eventi perseguendo la storia d'amore con il giovane ragazzo, anziché il compito che doveva compiere all'inizio della storia  La fotografia del film si basa sul tono fotografico del road movie americano e al tempo stesso sulla necessità di una fotografia pulita che valorizzasse il volto della star (Greta Scacchi) inserendolo all'interno del paesaggio siciliano  "La donna della luna" in sintesi:  È un film che mescola autorialità e genere in un prodotto che si colloca nella produzione di un cinema medio di quegli anni ma che anticipa gli sviluppi degli anni successivi  Bonus Malus Contesto storico:  Viene girato nel 1992 ed uscirà l'anno dopo nel 1993 - risentendo il clima di Mani Pulite, di un'Italia che passa dalla prima alla seconda Repubblica, mentre oltre l'Atlantico c'è la terribile guerra della Jugoslavia   La sceneggiatura di "Bonus Malus" ha una sceneggiatura molto meno personale, ma già professionale e meno autoriale.  La sceneggiatura è stata scritta da due giovani appena laureati al Centro Sperimentale che rendono quindi il film non opere completamente del regista solo  Produzione:  Le settimane di lavorazione sono state cinque, mentre gli esterni sono girati in Toscana e gli interni a Roma Il film si articola secondo il genere del road movie, in cui però la parte del viaggio si articola in due modi differenti  il viaggio in macchina = che compie il protagonista quasi ogni giorno per lavoro  il viaggio nell'esistenza umana   Il protagonista Marco Altoviti, è un ispettore di un'agenzia di assicurazioni e quindi è sempre in macchina, da una filiale all'altra, ma ammette di ritornare sempre negli stessi luoghi  È un viaggio ininterrotto, come un viaggio in cerchio senza fine  Anche nella sua vita privata rimane bloccato, con una fissazione per una relazione amorosa fallita da tempo e col legame ombelicale con i genitori che sfogano i propri disagi anche personali sul figlio  Il suo percorso viene messo a confronto con quello dell'amico Andrea: Se Altoviti si considera più maturo e compiuto dei due e rimprovera all'amico la sua pigrizia e mancanza d'ambizione, alla fine sarà Andrea a trovare un possibile riscatto, mentre il nostro protagonista rimane dove è sempre stato Nonostante continui ad enfatizzare la coscienza in sé come tratto distintivo di un buon rappresentante, in realtà è proprio quello che gli manca  La scena finale in cui decide di guidare la macchina sin dentro le acque del porto, non è tanto un gesto di suicidio, né tanto un atto di disperazione o rabbia, quanto piuttosto la logica conclusione del suo eterno viaggiare da nessuna parte  Il film è una rappresentazione del duro mondo del lavoro, in questo caso di un assicuratore che per realizzare al meglio il proprio impegno professionale, vede il logoramento e la distruzione delle sue relazioni affettive e di amicizia.  È un film che porta a riflettere sulla società che sta divorando i rapporti umani tra le persone  Per quanto riguarda la realizzazione delle riprese, venne messa in atto una combo che permetteva di vedere in diretta o indiretta, grazie a una telecamera posizionata in asse con l'obbiettivo della cinepresa, le riprese effettuate  Il genere  Oltre al tema del viaggio che rimanda al genere del road movie, questo film rientra sicuramente in quella che potreste essere definita una commedia amara che tratta l'approdo a una consapevolezza esistenziale  Tre giorni d'anarchia Contesto storico:  Viene girato nel 2004, ma vedrà la sua pubblicazione solo nel 2006 Trama/Temi/Ambientazione: Il film tratta di guerra e di utopie e di libertà.  Il film è ambientato alla fine del regime fascista in Sicilia. Si basa su un evento che aveva vissuto il padre di Zagarrio durante la giovinezza e che racconterà varie volte al figlio Vito    Nel periodo finale della seconda guerra mondiale, il padre di Zagarrio si laurea sotto le bombe all'università di Palermo e quando torna a casa nell'Agrigento, resta bloccato dallo sbarco alleato nelle coste del Sud della Sicilia  Per il padre, la guerra finisce ma è l'inizio di una complessa avventura culturale e intellettuale costituita dall'impegno politico, dal bisogno di una rivoluzione sociale e culturale e dell'amore  I tre giorni d'anarchia in cui i fascisti lasciando la terra occupata dagli Americani rappresentano simbolicamente un sogno collettivo di libertà e pace  Nel film, la storia diventa il nucleo centrale: il sogno di un riscatto, di una speranza per una piccola comunità nella Sicilia del 1943 Il film di carattere storico è basato su ricerche bibliografiche e gli elementi documentaristici non sono troppi  Il film è ambientato ad Enna, che viene scelta tra le città siciliane perché offre una location credibile per la tradizione storica, ma anche una possibilità di gestire le scene di massa in ambienti abbastanza stretti  Le riprese erano state fatte in pellicola ma in montaggio era avvenuto in digitale: anche nelle riprese in piano sequenza e con la macchina a mano si riflette l'utopia di libertà anarchica della ripresa  "Tre giorni d'anarchia" è il racconto di una pagina Italia di storia recente, capace di rimandare ad una dimensione western, per esempio sequenza onirica in cui l'americano viene sparato dai tedeschi, visto come un cowboy a cavallo  Questa è l'opera più personale e biografica dell'autore in quanto rimanda alla vita del padre, cui film è dedicato. Qui il rapporto con le origini siciliane: non si articola come un confronto/scontro ma piuttosto come una armonia con le proprie radici.  Il film è una denuncia a un passato che era quello del fascismo e della guerra e al tempo stesso è un'utopia che nasce dove c'è un vuoto di potere riempibile con tutti i sogni possibile