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Il colonialismo degli italiani., Schemi e mappe concettuali di Storia Contemporanea

Riassunto del libro "il colonialismo degli italiani" per programma non frequentanti.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 31/07/2023

malika-cambiaghi
malika-cambiaghi 🇮🇹

4.4

(9)

4 documenti

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Scarica Il colonialismo degli italiani. e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! Il colonialismo degli italiani. Storia di un’ideologia di Emanuele Ertola. COLONIALISMO DI POPOLAMENTO (SETTLER COLONIALISM): ricerca di territori con lo scopo di trasferirvi masse di emigranti per fondare società nuove, militarmente e politicamente dominanti, socialmente privilegiate, razzialmente omogenee ed escludenti. LA NASCITA DI UN’IDEA. Genova 1855  Melbourne, Australia: salpa la Goffredo Mameli - capitano Nino Brixio. 1. Fine anni ’50, Regno di Sardegna riceve più proposte coloniali: Giovanni Giacinto Stella, missionario ligure, approda a Massaua dopo diverse vicende di viaggio in Etiopia (dove voleva fondare una colonia agricola sulla costa del Mar Rosso). Stella scrisse a Cavour di immensi territori incolti che non appartenevano a nessuno e di cui potevano essere padroni. Americhe/Oceania: comunità diventano predominanti e si eliminano fisicamente o si isolano in riserve le popolazioni autoctone. Sostenere un progetto di popolamento richiede un grande sforzo politico:  per motivare la necessitò di possedere una colonia dove trasferire i flussi di emigranti;  per convincere i potenziali emigranti farsi coloni e scegliere una meta piuttosto che altre; Si percorre la storia di questa ideologia. Trasportare agli antipodi merci e persone: si apre una duplice rotta per consentire gli scambi commerciali dando ai lavoratori genovesi far fortuna “nel nuovo mondo”. L’Italia non è ancora unita ma volge già la sguardo oltremare sia per scopi mercantili sia che per il trasferimento di lavoratori in cerca di futuro migliore. NOVITÀ: estranea alle repubbliche marinare e agli Stati preunitari e più affine al mondo anglosassone, sviluppa idea che l’EMIGRAZIONE NON SIA UN ATTO DI DISPERAZIONE MA DI SPERANZA. 1867 trasferimento di 30 coloni ma una serie di rivalità individuali “rovinarono” l’operazione e la morte di Stella sancisce la fine dell’esperimento. 2. Qualche anno dopo l’unità (1861): diverse sono le proposte in concomitanza con il riempirsi delle carceri italiane per la repressione del brigantaggio meridionale: Nel frattempo inizia a prendere forma l’idea di Brixio di coniugare emigrazione e colonie. Nel 1863 l’economista Boccardo si chiedeva perché l’Italia era l’unica a non possedere una colonia e a restare in disparte nel “gioco coloniale”, in cui molti popoli, anche meno privilegiati, avevano acquistato gloria e ricchezza. MOTIVO: l’Italia era appena risorta e non era in grado di atteggiarsi come una potenza coloniale. Fino agli anni’70 dell’800 l’emigrazione italiana non era un fenomeno così grande  iniziano le prime discussioni al governo in merito al tema (anche se viene riservata poca considerazione al problema). Il focus del problema per Boccardo era lo SQUILIBRIO TRA CRESCITA E DISPONIBILITÀ DEI MEZZI DI SUSSISTENZA. La soluzione ritenuta più opportuna era l’espandere altrove la popolazione: fondare colonie, terre sulle quali si continua il suolo della metropoli, dove si parla la lingua, dove si obbediscono alle leggi e dove si trovano tradizioni, culture, costumi e bandiera della patria (non si doveva aspettare l’arresto causato da guerre, malattie, fame, controllo nascite). Imperialismo malthusiano  IDEE DIVERGENTI: 1. Stato doveva impedire la dispersione di emigranti all’estero conquistando per questi possedimenti oltremare; 2. Stato avrebbe dovuto lasciare i flussi migratori alle loro dinamiche spontanee o agevolare la creazione di reti/connessioni intercontinentali per l’esportazione di prodotti italiani. Fino a meta anni ’70 > classe dirigente ed economisti propendevano per una politica libero-scambista per far fronte al potenziamento economico, senza la conquista di possedimenti oltremare. IDEA COLONIE PENALI OLTREMARE (per deportare prigionieri): - Isola di Principe (golfo di Guinea); - Isole Nicobare (golfo di Bengala); - Sumatra; - Nuova Guinea; - Borneo; Nonostante l’Italia arriva all’unificazione con enormi difficoltà sociali, politiche ed economiche, Cristoforo Negri (docente universitario, diplomatico e patriota) esorta il governo ad adoperarsi per un’espansione commerciale in Asia e Africa; Per Negri: Italia deve mettersi in gioco con le altre potenze europee ai fini di un’espansione commerciale protetta dalla marina militare, soprattutto dove già vi erano comunità stabili di italiani emigrati all’estero; Espansione esclusivamente commerciale, è il primo a suggerire un nesso tra politica coloniale e flussi migratori. Nasce il tema del “posto al sole” (fondamento ideologia): conquista di colonie per dirigerci l’emigrazione per alleviare la società metropolitana dalla sovrappopolazione e disoccupazione (Imperialismo malthusiano). LA TERRA PROMESSA. Messo da parte il fallimento eritreo  Stato italiana volge sguardo verso il territorio costituito da TRIPOLITANIA, CIRENAICA e FEZZAN (regione della Libia- da sempre sogno dei colonialisti). Problema EMIGRAZIONE ALL’ESTERO = MALE ASSOLUTO, fonte di tutti i mali dell’Italia In atto stesse misure propagandistiche usate per il progetto coloniale in Eritrea: esaltazione ricchezza e fertilità terra  scopo: sempre deviazione del flusso emigrazione. Guerra anglo-boera (per contesa miniere di oro della regione) contribuisce alla ribalta dell’imperialismo e della politica di potenza: l’Italia rimane indietro sul campo della concorrenza aggressiva, della potenza militare/industriale, sulla conquista di territori e di spazi economici. NASCITA NAZIONALISMO: riconosce la sovrappopolazione come realtà di fatto e come causa dell’emigrazione e delle tensioni sociali. SOLUZIONE: CONQUISTA TERRITORIO LIBIA > colonia di popolamento. NAZIONALISMO riplasma la preesistente ideologia colonialista + elementi nuovi: - Gusto per conquista violenta come momento di affermazione nazionale; - Estranei a liberismo; - Concepire Italia come “nazione proletaria”> colonia diventa valvola di sfogo per tensioni sociali, interne ed internazionali. Rivendicazione di classe diventa rivendicazione nazionalista e aggressiva: questa visione teorizza la “lotta di classe tra nazioni”, dove l’Italia aveva diritto di lottare e trovare un suo spazio (conflittualità interna si trasferisce sul pianto esterno con colonialisti immigrazionisti secondo i quali la classe proletaria soffocava entro i confini nazionali). CONQUISTA E COLONIZZAZIONE DELLA LIBIA: pubblicazioni su Libia= Eden  diverse posizioni di pro e contro. L’IMPERO DEL LAVORO. I metà del decennio 1920-1930, USA (principale meta di emigranti europei) nel 1921 e 1924 attua due provvedimenti sempre più stringenti in materia di immigrazione, introducendo delle quote massime che colpirono l’Europa meridionale e orientale. 1911 si dichiara guerra alla Turchia + invasione: invasione determinata da una serie di cause interne e internazionali: - Pressione tedesca sul Marocco; - Paura di “restare indietro” (classe dirigente); - Pressioni economiche interne; - Crescita borghesia industriale connessa con il mondo della finanza e del credito. Tutto coincise con i festeggiamenti del primo giubileo dell’Italia unita: mescolanza celebrazione patriottica + istanza imperialista. MA l’occupazione della Libia: faticosa, sanguinosa, costosa + accanita resistenza di arabi e berberi (Libia ≠ Eden)  ideologia colonialista e propositi popolamento subiscono una frenata; Primi anni Fascismo: ritorno delle colonie nel programma; + ultimi governi liberali  ripresa armi contro resistenza libica con serie di operazioni militari (controllo Tripolitania). Primi anni ’20: dare a italiani una colonia dove emigrare ma anche una COSCIENZA COLONIALE del proprio “impero” e la consapevolezza di essere colonialisti. RIORIENTAMENTO FLUSSI MIGRATORI; in Italia ripensare a questione migratoria. Si opera un RIBALTAMENTO CONCETTUALE: SOVRANNUMERO = VIRTÙ, no vizio; Dal 1927 il problema viene affrontato con politiche di incremento della natalità con programmi per favorire occupazione e redistribuzione territoriale di quelle fasce di popolazione maggiormente protagonisti dei flussi migratori; II metà anni ’20  ACCELERAZIONE MILITARE E COLONIALE: IDEA FASCISTA di POPOLAMENTO  trasferire milioni di italiani per CREARE UNA SOCIETÀ COLONIALE ITALIANA concretamente SELEZIONATA, RAZZIALMENTE PURA e FASCISTA. Quest’uomo nuovo avrebbe mosso i suoi primi passi in Africa. IL LUNGO RETAGGIO DELLA REPUBBLICA. Con II Guerra Mondiale  Italia sconfitta, deve cedere le sue colonie: - 1941 ca Africa e Libia; - 1945 caduta di Mussolini/ Repubblica di Salò. Dal 1926 Mussolini si mette al lavoro per studiare il problema delle colonie, principale problema nazionale: si inizia a concepire EMIGRAZIONE COLONIALE come MODO per far spazio alla CRESCITA DELLA POPOLAZIONE IN PATRIA  popolazione eccedente doveva lasciare il paese per la destinazione coloniale. Fascismo lavora sulla “coscienza coloniale”:  Ideologia colonialista = fatto di Stato (no iniziative di privati cittadini);  ICF (Istituto coloniale fascista)  a lui delegate tutte le attività di propaganda;  Pubblico sempre più vasto;  Mondo dell’informazione; dei media (cinema); arte visiva (inaugurazione di mostre); letteratura (stop a rappresentazioni romantico-esotiche > modello fascista: marziale, inflessibile, esplicitamente e consapevolmente superiore). Conseguenze del 1926-1927: 1) Battaglia culturale interna; 2) Guerra di occupazione in Libia ed Etiopia. Per rimediare ai fallimenti passati; Per la gloria di aver fondato un impero e avere una terra dove traslocare. INCANALAMENTO DI MASSA dell’emigrazione italiana verso colonie diretto, selezionato e organizzato dallo Stato: - Nucleo colonizzazione: contadini-soldato selezionati e spediti in Libia e Africa orientale per lavorare sotto supervisione statale (= per gli operai); - Resto: Stato stabiliva chi era idoneo e chi no. Nella realtà dei fatti, circa 300.000 furono gli italiani trasferiti  FALLIMENTO IDIEOLOGIA COLONIALISTA. Sorge l’Italia antifascista, repubblicana e democratica:  Al tavolo dei negoziati Italia chiede RESTITUZIONE COLONIE: MEMORANDUM ON THE ITALIAN COLONIES (1949) documento il cui scopo era far pressione in favore della restituzione delle colonie: - Discrimina tra Italia liberale (impero coloniale legittimo, nato legalmente d’accordi) e Italia fascista (a questa viene attribuito l’aspetto bellico e
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