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Il concetto di tempo in Seneca e Sant'Agostino, Schemi e mappe concettuali di Latino

Il concetto di tempo in Seneca e Sant'Agostino

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 23/08/2023

Fiorella_dimitri
Fiorella_dimitri 🇮🇹

4.3

(3)

98 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Il concetto di tempo in Seneca e Sant'Agostino e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Latino solo su Docsity! IL TEMPO Il tempo è un concetto affrontato sia da Seneca,nelle Epistulae ad Lucilium, sia da Sant’Agostino,nelle Confessiones.Tuttavia ognuno di loro propone una propria interpretazione sul tema. Secondo Seneca l’umanità appare incapace di capire che il tempo che ci è dato di vivere sarebbe sempre sufficiente se non venisse sprecato in attività che ci trascinano lontano da noi stessi o ci impegnano nella speranza del futuro.Perciò ciò che conta è il presente: nell’epistolario vi è l’invito ad essere padroni di se stessi e del proprio tempo,senza permettere che venga strappato da altri,e senza lasciarlo scorrere via nell’indifferenza,a causa delle troppe occupazioni.Seneca invita a comprendere il passato,in quanto vi è tutto ciò che ci è appartenuto,e il futuro,in quanto porta con sé la morte,con la quale dobbiamo confrontarci ogni giorno,poiché ogni giorno ci avviciniamo ad essa. Il saggio è colui che recupera tutto il tempo:il passato,attraverso la memoria,e il futuro,attraverso la previsione.Il questo modo egli trionfa sul tempo,poiché trasforma il valore di quest’ultimo da quantitativo a qualitativo e raggiunge così una dimensione atemporale. A differenza di Seneca,Sant’Agostino tratta il tema del tempo per definire e per esaltare la figura di Dio: il tempo si sviluppa interamente nella mente umana. Infatti solo alla fine dell’esistenza terrena potremo sperare di uscire dal vincolo del tempo. Per Agostino il tempo è in sé niente,poiché il passato non esiste più,il futuro non esiste ancora e il presente è transeùnte e tende a scorrere verso il passato.Le forme del tempo esistono solamente in quello che è l’eterno presente dell’anima:il presente del passato è la memoria,il presente del presente è la visione (intuizione diretta),il presente del futuro è l’attesa. Il tempo allora non è misurabile o quantificabile se non nell'anima di chi il tempo lo percepisce: misurare il tempo significa,di conseguenza,indicare la misura dell’estensione dello spirito.È il tempo inteso come 'distensio animi' a poterci dare una misura del tempo stesso, in quanto ciò che viene misurato non sono le cose nel loro trascorrere, ma le affezioni che esse lasciano nel nostro animo. Se per Seneca il tempo ha un valore,per Sant’Agostino è solo un’illusione che assopisce l’uomo nell’attesa di Dio.Tuttavia entrambi invitano l’uomo a prestare attenzione al presente,che appare come l’unica certezza. A soffermarsi sul tema del tempo,nella poesia Carpe diem, fu anche Orazio,secondo il quale il tempo scorre inarrestabile e la vita è breve.L’uomo non può conoscere il futuro, che resta imperscrutabile, e non può neanche determinarlo.Nell’impossibilità di fermare il suo flusso continuo e di opporsi alla morte, l’uomo deve afferrare l’attimo,sottraendosi almeno per un istante alla fuga del tempo. Il presente è l’unica cosa su cui l’uomo può esercitare la propria volontà, agendo e godendo dell’attimo. Il tempo di Seneca è diverso da quello di Orazio: egli valuta il tempo qualitativamente,infatti la vita non è breve, ma siamo stati noi ad averla resa tale, sprecandola in occupazioni febbrili e dispersive che ci allontanano da noi stessi.Il tempo per Agostino ha perso il suo significato assoluto per divenire tempo interiore, tempo il cui valore è relativo al valore delle esperienze passate.Il tempo della memoria offre all'uomo nuove prospettive attraverso cui guardare il passato, il presente ed il futuro. Il tempo come durata di Agostino è il concetto di estensione che si trova in Bergson (1859-1941), che rifiuta l'idea del tempo astratto utilizzato nelle equazioni di meccanica in favore della coscienza del tempo vissuto quotidianamente da ogni uomo come durata, movimento e fluire incessante, simultaneità in cui si annulla la differenza tra passato, presente e futuro.
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