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Marx e la lotta di classe: rovesciamento dialettico tra feudalesimo e capitalismo, Appunti di Filosofia

Marx analizza la storia come storia di lotta di classe, identificando la classe dominante e le classi sottoposte, e la lotta tra di esse. Esplora il caso del passaggio dal sistema feudale al capitalistico, con l'emergere di nuove forme produttive e la nascita di una classe in ascesa, la borghesia. Un'analisi dettagliata dei quattro modi di produzione: asiatico, antico, feudale e capitalistico.

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 28/03/2024

Laulotti
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Scarica Marx e la lotta di classe: rovesciamento dialettico tra feudalesimo e capitalismo e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! LA CONCEZIONE MARXISTA DELLA STORIA La concezione della storia di Marx, come quella di Hegel, ha una direzionalità e procede in modo dialettico. Non c’è solo un accumularsi di miglioramenti, ma dei precisi punti di svolta in cui una determinata forma storica esibisce tutte le sue contraddizioni interne e si rovescia nel suo contrario. Per Hegel questi rovesciamenti avvengono sul piano dello spirito e della cultura, degli atteggiamenti ideali dell’uomo, mentre per Marx sono tutte contraddizioni materiali, e quindi economiche. Per Marx la storia è una storia come storia di lotta di classe: in ogni fase storica esistono delle classi sociali, c’è una classe dominante e ci sono delle classi dominate; tra questi classi c’è una lotta. Ma NON c’è solo una lotta tra sfruttatori e sfruttati (che sono la grandissima maggioranza numerica), se così fosse la lotta sarebbe impari [Non è un caso che in tutte le società schiaviste, come i Romani, fossero estremamente sensibili sull’argomento della rivolta schiavistica ⇨ i Romani potevano trovare compromessi con i nemici, ma quando si ribellano gli schiavi non avevano pietà. Perché tutto il loro sistema si basava sul fatto che schiavi non si ribellassero] Anche se ci sono nella storia esempi di maggioranze sfruttate che si ribellano, la vera lotta di classe non avveniva semplicemente tra sfruttatori e sfruttati, ma tra la classe dominante e la classe in ascesa. Tra i dominati c’era una casse che per motivi economici era in ascesa, era questa classe solitamente ad essere la classe rivoluzionaria che prima o poi produrrà il cambiamento. Di solito questo succede quando all’interno di un sistema economico preesistente nascono nuove forme produttive che arricchiscono la classe in ascesa Marx nel manifesto fa questo esempio: Nel sistema feudale, nell’Europa del Medioevo, la maggior parte della popolazione viveva nella campagna, le campagne erano dominate da un gruppo ristretto di nobili che sfruttava il lavoro delle masse di servi contadini. All’interno di questa classe dominata qualcuno cominciava ad accumulare un po’ di ricchezza (magari quelli che il nobile nominava come sorveglianti), man mano si forma va una classe di contadini che stavano meglio dei loro vicini, si compravano la libertà e erano più orientati al mercato ⇨ stanno cominciando ad uscire dal sistema feudale, cominciano a produrre non più per sé ma per vendere sul mercato. Ci sono miglioramenti nell’agricoltura, la popolazione può crescere e molti si trasferiscono in città dove iniziano a sfruttare le nuove occasioni, ovvero l’artigianato e il commercio ⇨ nuovi sistemi produttivi estranei al sistema feudale, cominciano a fare soldi con quest’attività ⇨ nasce la borghesia, una classe in ascesa che presto diventa ricca e a volte altrettanto ricca dei vecchi nobili ma NON ha potere politico ⇨ qui nasce il contrasto La borghesia e la nobiltà cominciano a lottare tra loro, la borghesia vuole l’ascesa al potere, prima all’interno del quadro esistente, poi verso la fine del medioevo il re rafforza la sua posizione: tiene sotto controllo i nobili grazie all’aiuto della borghesia. Nell’eta moderna, assolutismo del 1700, la borghesia è cosi forte che anche il ruolo di alleata della monarchia le sta stretto ⇨ sarebbero in grado di dominare l’intera società 30 perché l’economia si è trasformata, il modo di produzione più importante è il loro: ormai controllano tutti gli organismi economici e sono in grado di farlo anche con quelli politici ⇨ rivoluzione • Prima in Inghilterra: la classe dei ricchi mercanti, dei grandi proprietari e dei primi industriali prendono il potere • Poi in Francia, un secolo dopo, c’è la rivoluzione ⇨ il potere va in mano ai borghesi • Gli altri paesi europei seguono a ruota ⇨ nel 1800 i borghesi hanno anche il potere politico, sono diventati la classe dominante ⇨ Si è attuato un rovesciamento dialettico e ora sono la nuova sintesi Marx individua 4 modi di produzione che si succedono nella storia: asiatico, antico, feudale e capitalistico MODO DI PRODUZIONE ASIATICO È il modo di produzione più antico, si attua quando l’uomo esce dalla preistoria e comincia a coltivare, è il modo di produzione delle prime società agricole. Marx pensa all’antico Egitto e alla Mesopotamia È un modo di produzione basato sul controllo statale: il sovrano con i suoi collaboratori controlla completamente l’economia La produzione agricola non è messa in vendita sul mercato né è tassata, ma è concentrata nei grandi magazzini statali (spesso annessi ai templi); i lavori idraulici, che sono indispensabili nelle società basate sulla regolamentazione dei fiumi, sono controllate dal centro, la burocrazia statale decide tutto quello che deve essere fatto per poter gestire la produttività agricola [alcuni marxisti successivi lo definiscono come dispotismo idraulico]. Lo stato controlla l’economia, l’agricoltura e la produzione artigianale nei laboratori annessi ai palazzi, anche il commercio che parte dai magazzini di palazzo è gestito sotto il controllo dello stato. Nasce da delle specifiche esigenze materiali: era necessario visto i mezzi di produzione; l’agricoltura si basava sulla necessità di controllare le risorse idriche, e per fare ciò servivano dei grandi lavori che richiedevano una guida centralizzata. Alla struttura deve corrispondere sovrastruttura che giustifichi ciò: le società avevano una cultura, un modo di pensare e una religione adatta a questo modo di pensare [Es. In Egitto il sovrano era onnipotente, divinizzato e separato dagli altri uomini. C’era un complesso sistema religioso che giustificava il potere del sovrano, c’era una visione collettiva, non un’individualità personale. Le produzioni culturali erano anonime e collettive, molto spesso anche l’idea del dovere del sovrano non era solo nei confronti della sua popolazione, ma anche verso la natura stessa ⇨ Il sovrano era garante del buon funzionamento dei fenomeni naturali Es. Nell’antica Cina il buon comportamento del sovrano era garanzia che tutto funzionasse bene a livello metereologico, se c’erano carestie o altro era l’unico a poter fare sacrifici e a pregare gli dei ⇨ cultura che dipende dal fatto che a livello naturale tutto funzioni a dovere] Marx è stato molto sbrigativo su questo modo di produzione, saranno soprattutto i marxisti successivi che aggiungeranno tutti questi dettagli. In gran parte questa immagine è semplicistica e sbagliata in parecchi punti, l’analisi marxista funziona molto bene sul sistema capitalistico, ma più si va indietro e meno è preciso 31
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