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Il cubismo e Pablo Picasso, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Appunti ottimi per interrogazioni sulla corrente del Cubismo e su Pablo Picasso

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 09/03/2024

martina-tormen
martina-tormen 🇮🇹

11 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Il cubismo e Pablo Picasso e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! CUBISMO Il cubismo è un movimento artistico del XX secolo che ha origine dall’attività di Pablo Picasso e Georges Braque. Questa nuova corrente rivoluzionò il modo in cui i soggetti, la realtà, venivano rappresentati a partire dal Rinascimento, ed ebbe una forte un'influenza sullo sviluppo artistico del XX secolo. I pittori cubisti anziché descrivere in modo fedele ciò che li circondava, scomponevano la realtà in piani e forme geometriche sintetizzando in un'unica composizione punti di vista diversi, che nella realtà non potrebbero essere adottati simultaneamente. In questo nuovo e rivoluzionario approccio alla pittura del Cubismo influirono profondamente la conoscenza dell'arte tribale africana e dell'Oceania, con la loro scarsa attenzione alla resa realistica delle pose e della figura umana, e l'opera di Cézanne, pittore post-impressionista che dava risalto alle strutture geometriche della realtà circostante. Il termine cubismo fu usato per la prima volta dal critico Louis Vauxcelles che, recensendo alcune opere di Braque esposte nel 1908, mise in evidenza che erano formate da cubi. Pablo Picao Per Picasso, l’arte deve creare qualcosa di nuovo, che non appartiene alla realtà. Fa una distinzione tra ciò che è vero e ciò che è verosimile. La rappresentazione in stile cubista nasce dall’istintività, come fanno ad esempio i bambini quando disegnano le varie facce della casa. I PERIODI PITTORICI DI PICASSO Il periodo blu nella pittura di Picasso nasce dalla depressione che gli provoca la morte del suo amico Casagemas. Prevale un tono malinconico, colori freddi tendenti all’azzurro e ai bruni. Prevale il blu e rappresenta soggetti emarginati perché attraverso questi soggetti è più facile esprimere il suo stato d’animo malinconico. Dopo il periodo blu si spengono i toni freddi e si passa al periodo rosa: il segno diventa più incisivo e sintetico. Cambiano i toni, più caldi e legati alla luce. Il periodo rosa è un momento personalmente sereno anche grazie alla relazione che Picasso ha con Fernande Olivier. Poveri in riva al mare 3 FASI IL CUBISMO: 1. CUBISMO FORMATIVO o PROTOCUBISMO 1907/1909: concetti generali del cubismo 2. CUBISMO ANALITICO 1909/1912 con la scomposizione delle forme più accentuata perché sono scomposte in molti piani, con tonalità delle terre, grigi (poco colore) 3. CUBISMO SINTETICO 1912/1916 Piani dell scomposizione più larghi e la reintroduzione del colore e del collage Poveri in riva al mare” appartiene al periodo blu di Picasso, una fase molto importante nella formazione artistica dell’artista: tale periodo prende il nome dall’utilizzo quasi totale del colore blu, ed inoltre i lavori che appartengono a questa fase hanno per soggetto dei temi tristi. Possiamo rintracciare diversi elementi che hanno portato Picasso ad ottenere un’importante reputazione, che successivamente sarebbe andata a confermarsi con l’avvento del cubismo. In questa composizione, i protagonisti sono una famiglia povera: un padre, una madre ed il loro bambino, i quali si trovano in riva al mare, con l’espressione triste, i piedi nudi e con la testa abbassata, rassegnati al proprio destino, privi di qualunque aiuto, mesti ed infreddoliti. Colori freddi che sottolineano la mancanza di luce, di calore, accentuando ancora di più l’estrema povertà che annichilisce qualunque gesto di umanità o barlume di speranza. La malinconia, la mestizia e la rassegnazione, si possono cogliere dalla postura, le spalle curve, la testa china, le braccia conserte che riflettono un senso di chiusura già verso loro stessi. L’unico gesto di apertura e tentativo timido di vicinanza, sembra essere quello del bambino che appoggia la sua mano destra sulla gamba sinistra dell’uomo come a voler cercare calore e conforto. Famiglia di Saltimbanchi Un gruppo di circensi posa circondato da un paesaggio senza tempo. Tra le dune non compare alcun accenno di vegetazione. Sopra la scena domina un cielo azzurro popolato da nubi chiare. A sinistra vi sono cinque personaggi, un arlecchino in piedi che tiene per mano una bambina. Poi un uomo corpulento con una tuta rossa tiene in spalla un sacco. Alla sua sinistra infine un ragazzo in costume tiene in bilico un contenitore cilindrico. In centro, inoltre un adolescente osserva a destra in direzione di una donna seduta che sembra estranea al gruppo familiare. È un dipinto dal disegno molto controllato e da un qualche accenno di garbato decorativismo. Il modellato dei personaggi è più sviluppato rispetto a quello dei mendicanti in blu. Inoltre i contorni duri lasciano il posto a linee morbide e sinuose che secondo alcuni critici ricordano le figure di Degas. Sulla fine del 1906 Picasso inizia a scoprire “l’Arte Negra”, derivante dalla cultura africana e polinesiana e sperimenta un nuovo stile artistico, chiamato per l’appunto “Periodo Africano” o “ Epoca Negra”. Durante le visite ai musei di Parigi, Picasso viene colpito dall’arte primitiva di civiltà remote provenienti dal continente africano.  Comincia così ad essere influenzato dalle maschere rituali africane e polinesiane, dalla loro capacità di far percepire all’osservatore sentimenti immediati come il terrore, l’ilarità, la paura o la forza. Les Damoiseles d’Avignon Les Demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso sono cinque ragazze che si propongono alla vista dell’osservatore. Sono disposte frontalmente e mostrano in modo sfacciato la loro nudità. Si pongono inoltre come modelle e la loro posizione prende direttamente in considerazione l’esistenza di qualcuno che le sta osservando. Lo sfondo infine è rappresentato da zone frammentate di diversi colori che si integrano con quelle dei corpi delle ragazze. In realtà le protagoniste potrebbero essere state ragazze di una casa di tolleranza frequentata dal giovane Picasso. Le figure femminili citano forse Le Veneri della tradizione classica. Infatti i corpi non possiedono una valenza erotica. In ogni caso, l’intento di Pablo Picasso nel dipingere Les Demoiselles d’Avignon fu forse quello di creare una cesura con la tradizione artistica. Le due ragazze centrali hanno uno sguardo più riconoscibile e diretto. Le due donne laterali a destra invece richiamano, con la deformità del loro volto, le maschere di tradizione africana amate da Pablo Picasso. L’immagine della ragazza di sinistra poi ricorda lo stile egizio con l’occhio frontale e con il volto disegnato di profilo. Il colore è forte, non modulato dal chiaroscuro e steso in campiture piatte. Il rosa carne delle ragazze entra in contrasto complementare con quello azzurro del fondo dipinto con frammenti e zone di colore uniforme. Ritratto di Ambroise Natura morta con sedia impagliata Il Ritratto di Ambroise Vollard di Pablo Picasso sembra un’immagine frantumata all’interno di uno specchio. Le varie parti che compongono il dipinto, infatti, paiono schegge monocrome che si compongono nel formare il Ritratt. Nel dipinto si riescono ad identificare, sufficientemente bene, gli occhi il naso e la bocca. La barba e la sommità della testa sono riconoscibili attraverso il colore che li ritaglia dal fondo. Ambroise Vollard sta leggendo un libro ma è difficile identificarlo all’interno delle figure che si sovrappongono e si integrano in basso e al centro. Il resto della superficie è costruita con altre schede e incastri di colore bruno tendente al marrone scuro. Il tentativo della pittura cubista fu quello di rappresentare la quarta dimensione, il tempo. Stessa intenzione avevano i pittori futuristi che, però, utilizzavano un’altra strategia per rappresentare gli oggetti in movimento. I cubisti, per rappresentare il passaggio del tempo pensavano di rappresentare il soggetto da più punti di vista. Lo spazio dell’immagine rimane quindi fortemente schiacciato sulla superficie. Natura morta con sedia impagliata è forse la natura morta di Pablo Picasso più conosciuta tra tutte quelle che ha dipinto. È inoltre un'opera molto importante per la corrente del cubismo, dato che ha dato il via nel 1912 la transizione dal cubismo analitico al cubismo sintetico. Con questo collage di una sedia impagliata Picasso ha voluto cambiare la direzione di quello che era arte, non solo per gli artisti dell'epoca, ma anche per le generazioni future. Partendo in altro a destra, quasi sul bordo della tela è possibile vedere il manico di un coltello con la lama rivolta verso sinistra. In basso a destra della lama si possono invece vedere la scorza e i segmenti di un limone che il coltello ha appena tagliato. Sotto il limone è possibile vedere un tovagliolo dal bordo bianco e smerlato. A sinistra, in verticale, nella parte superiore della tela si vede un bicchiere di vino. È un po' difficile da vedere, quindi bisogna guardare attentamente. La base del bicchiere si trova sul bordo superiore della sedia, sopra c'è lo stelo e poi il corpo del bicchiere. In questa natura morte di Picasso è difficile trovare delle forme riconoscibili perché tutti gli oggetti sono stati raffigurati da più angolazioni. In alto a sinistra c'è la famosa scritta JOU che ha un duplice significato. In francese questa parola significa "gioco" ma può essere interpretata anche come le prime tre lettere della parola "journal" che significa "giornale". La seconda interpretazione sembrerebbe essere la più corretta visto che si possono vedere delle pagine di carta piegate abbastanza chiaramente. Sotto il limone è possibile vedere un tovagliolo dal bordo bianco e smerlato. A sinistra, in verticale, nella parte superiore della tela si vede un bicchiere di vino. La base del bicchiere si trova sul bordo superiore della sedia, sopra c'è lo stelo e poi il corpo del bicchiere. In questa natura morte di Picasso è difficile trovare delle forme riconoscibili perché tutti gli oggetti sono stati raffigurati da più angolazioni. In alto a sinistra c'è la scritta JOU che ha un duplice significato. In francese questa parola significa "gioco" ma può essere interpretata anche come le prime tre lettere della parola "journal" che significa "giornale", in quanto si possono vedere delle pagine di carta piegate abbastanza chiaramente. Guernica È un opera storica del XX sec che viene esposta nel padiglione spagnolo dell’Expo di Parigi del 1937 e desta molta commozione e derisione da parte di coloro che erano schierati con le forze nazi-fasciste (consideravano molte opere come degenerate) Venne eseguita in due mesi con dei bozzetti preparativi e nasce in seguito al BOMBARDAMENTO della CITTA’ BASCA DI GUERNICA avvenuto nel 1937, voluto dal dittatore franco appoggiato dalle forze nazi-fasciste. È un MANIFESTO, cioè un atto d’accusa contro tutte le forme di violenza, sopraffazione guerra. C’è un assenza del colore, ma un utilizzo delle tonalità dei bianchi, neri e grigi( gradazioni); questa scelta del colore è collegata alla vita, infatti non posso rappresentare una morte in atto con la presenza del colore. Troviamo quindi la MALINCONIA, espressa dai bianchi e dai neri, quindi il colore diventa VEICOLO di EMOZIONI. Ma Picasso decide di usare la sottrazione del colore, perché non vuole solo colpire lo spettatore emotivamente, ma vuole farlo riflettere, sia a livello della coscienza e poi decidere da che parte stare. Quindi è una sorta di manifesto politico, e del CONCETTO della COSCIENZA anche se si deve basare sull’intelletto.
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