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Il cubismo e Pablo Picasso, Sintesi del corso di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Riassunto inerente Al cubismo e a Pablo Picasso

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

Caricato il 14/06/2023

carlotta-marisa-rizzo
carlotta-marisa-rizzo 🇮🇹

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Scarica Il cubismo e Pablo Picasso e più Sintesi del corso in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! IL CUBISMO Il cubismo è una corrente artistica che si sviluppò a partire dalla prima esposizione de les demoiselles d’Avignon nel 1907 che seguiva il presupposto fondamentale dell’equivalenza tra pittura e natura. Questa Avanguardia storica venne fondata da Picasso e Braque con l’intento di costruire una realtà diversa da quella che si osserva normalmente, al contrario di chi nel secolo scorso la raffigurava così com’era o per come la percepiva, perché il senso della vista percepisce, secondo i pittori cubisti, una realtà diversa dalla realtà effettiva. Il processo di costruzione era suddiviso in più fasi e teneva conto anche del fattore tempo, difficile da rappresentare: l’artista, dopo aver individuato il soggetto da rappresentare lo ruotava e capovolgeva, scomponeva in piani e volumi e ne rappresentava ciò che si ricordava fino ad ottenere un oggetto completamente diverso da quello iniziale che comunque conservava le sue caratteristiche principali. Il cubismo si ispira ad alcune opere di Cezanne, che già nel 1885 riduceva la percezione della realtà delle sue opere ad un conglomerato di volumi colorati, elementari ed interconnessi. Infatti il cubismo è l estrema conseguenza delle masse squadrate e angolose presenti nei dipinti dell’artista francese. Il periodo di massimo splendore del cubismo è il periodo analitico in cui le opere di Picasso e Braque non si distinguono e non vengono tantomeno firmate. In questa fase gli oggetti di vita quotidiana venivano scomposti secondo i loro principali piani, che venivano incastrati, ruotati e sovrapposti e poi rappresentati sula tela senza profondità. Venivano impiegati colori terrosi per far comprendere meglio all’osservatore la composizione delle forme. Nel 1912 il cubismo si evolve in cubismo sintetico, nel quale gli oggetti precedentemente frammentati diventano oggetti autonomi pur mantenendo alcune caratteristiche degli oggetti precedenti. In questa fase vengono usati colori brillanti e non verosimili. In questa fase i due pittori e amici rivendicano l’equivalenza pittura- natura. PICASSO Pablo Picasso nasce a Malaga nel 1881 e in giovanissima età dimostra di avere doti eccezionali nell’uso del pennello (come Leo). Cresce a Barcellona fino a quando nel 1900 si trasferisce a Parigi dove inizia un periodo molto produttivo per lo spagnolo non solo in ambito cubista, infatti partecipa ad una mostra surrealista nel 1925 e nel 1930 anche la scultura risentirà dell’influenza cubista. Muore finalmente nel 1973. Lo stile picassiano inizialmente era genericamente postimpressionista, infatti nelle sue prime opere sono evidenti le influenze di Degas e di Toulouse-Lautrec, la prima svolta pittorica di Picasso avviene nel 1901, dopo il suicidio di un suo amico, con l’avvento del periodo blu, in cui tutti i dipinti raffiguravano personaggi poveri e sconfitti dalla vita, filtrati dall’occhio malinconico di Picasso che li dipingeva con tonalità di blu, azzurro e grigio. Nel 1905 inizia invece il periodo rosa nel quale l’artista di Malaga raffigurava famiglie circensi con tonalità calde. Segue il breve periodo di ricerca di testimonianze di umanità spontanea e non corrotta dagli ideologismi e condizioni sociali, è il periodo africano che vedrà i soggetti raffigurati con i volti allungati e i loro volumi scomposti, tecniche che preludono l’opera simbolo del cubismo: les demoiselles d’Avignon. In questi anni Picasso sperimenta anche la tecnica del collage come provocazione per l’osservatore. les demoiselles d’Avignon si ispira alle regole volumetriche di Cezanne, ma Picasso semplifica le geometrie dei corpi, coinvolte in quelle dello sfondo, rendendo tutto su un unico piano. L’ opera raffigura 5 prostitute nel bordello sulla via d’Avignone a Barcellona: le tre a destra subiscono l’influenza della scultura iberica, quelle a destra, invece, quella africana. Lo spazio viene raffigurato al pari delle donne perché viene materializzato col medesimo procedimento. Anche la natura morta al centro del dipinto è stata destrutturalizzata. Il fine dell’opera picassiana è stravolgere le regole della prospettiva per offrire all’osservatore un nuovo punto di vista, per arrivare ad una diversa concezione di realtà che non è solo ciò che si vede. L’altro capolavoro di Picasso è Guernica. Pubblicata nel giugno del 1937 (ed esposta all’ Esposizione Universale di Parigi dello stesso anno), due mesi dopo che le forze nazifasciste bombardarono la città omonima, esclusivamente per testare l’arsenale bellico, incursione approvata dalla dittatura di Franco. Questo quadro vuole essere una critica sociale ai movimenti assolutistici d’Europa che portano solo morte e distruzione, come evidenziano i colori tendenti al grigio, o le donne ai lati del dipinto lungo 8 metri e alto 3,5. La vicenda si svolge in un luogo indefinito, sia interno che
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