Scarica Decadentismo: Il movimento artistico e letterario di fine secolo e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Contesto storico Gli ultimi decenni del XIX secolo videro affermarsi il passaggio da una borghesia liberista a una imperialista. Tra il 1849 e il 1873 si assiste a un forte sviluppo economico promosso da una borghesia sostenitrice del libero scambio e della libera concorrenza, senza controlli statali. Questo tipo di borghesia entra in crisi al momento della grande depressione (1873- 1895). L'economia europea tenta infatti di uscire dalla depressione con una politica antiliberistica e imperialistica che si afferma a partire dall'ultimo ventennio del secolo: si formano grandi concentrazioni industriali monopoliastiche che limitano la libera concoerrenza; lo stato interviene nell'economia assumendo la protezione delle aziende; i mercati si ampliano grazie all'espansione coloniale. Negli anni Novanta dell'Ottocento l'imperialismo economico e militare è ormai una nuova realtà e costituisce la base di ripresa dello sviluppo economico: prende avvio, tra il 1896 e il 1910, la Seconda Rivoluzione Industriale. Decadentismo Il movimento dei dècadents (decadenti) nacque a Parigi nella prima metà degli anni Ottanta. Di Decadentismo si cominciò a parlare in seguito alla pubblicazione di un sonetto di Paul Verlaine, intitolato Languore, nel 1883. Esso iniziava con il verso <<Io sono l'impero alla fine della decadenza>>. In questo sonetto comincia a manifestarsi lo stato d'animo dei poeti che vivono in questo determinato periodo storico: essi sono consapevoli che la raffinatezza e l'eleganza sono proprie delle epoche passate. Il Decadentismo trova il suo principale manifesto in Francia nel 1884, con il romanzo Controcorrente di Huysmans, e poi si diffonde in Europa a cavallo fra i due secoli. In Italia si afferma solo a partire dal romanzo Il piacere di Gabriele D'Annunzio (1889) e Myricae di Giovanni Pascoli (1891). L'apogeo del Decadentismo italiano si ha tra il 1890 e il 1904. Il termine "decadentismo" implica un'idea di consunzione, di tramonto di una civiltà. Venne usato inizialmente per indicare la decadenza del Romanticismo e quella della borghesia liberale e positivistica che aveva gestito il potere economico e politico. In origine si trattava di un termine negativo, che comportava un giudizio di condanna nei confronti della corruzione morale delle tendenze artistiche e letterarie presenti in Europa a partire dagli anni Ottanta. Oggi, però, tale accezione negativa è scomparsa e con "decadentismo" si vuole indicare la natura letteraria di questo movimento. I caratteri del Decadentismo I tratti fondamentali del Decadentismo sono i seguenti: 1) Il rifiuto del metodo scientifico e razionale per interpretare la realtà; 2) Il Soggettivismo e l'individualismo. L'artista si presenta come un soggetto isolato, dotato di valori aristocratici e raffinati che lo distinguono dalla volgarità della borghesia. Egli si trasforma in dandy: un personaggio eccentrico che fa dell'estetica il motore ispirante della sua vita, contrapponendosi alla mediocrità della cultura borghese; 3) il decadentismo fa dell'estetismo, cioè il culto della bellezza e dell'arte, la sua parola d'ordine e dell'irrazionalismo la sua ideologia privilegiata: il poeta rivela una verità superiore, concepita in modo mistico, che non può essere interpretata con la razionalità. Per questo motivo, i decadenti rifiutano il positivismo e respingono la poetica che gli corrisponde, il Naturalismo. Affermano, inoltre, la superiorità dell'arte, diffondendo la teoria dell' "arte per l'arte": essa deve obbedire solo a se stessa, liberandosi da qualsiasi criterio morale, politico o sociale. La vita, secondo i poeti decadenti, deve ispirarsi a criteri unicamente estetici e deve avere come fine ultimo quello dell'arte;