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Il Fascismo in Italia dopo la Prima Guerra Mondiale, Schemi e mappe concettuali di Storia

La nascita del Partito Nazionale Fascista Italiano e la sua ascesa al potere in Italia dopo la Prima Guerra Mondiale. Vengono analizzati i partiti politici dell'epoca, le elezioni del 1919 e del 1921, la Marcia su Roma e l'instaurazione della dittatura fascista. Vengono inoltre descritte le leggi fasciste e l'accentramento del potere nel governo.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

In vendita dal 30/01/2024

Andreabortosa
Andreabortosa 🇮🇹

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Scarica Il Fascismo in Italia dopo la Prima Guerra Mondiale e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! IL DOPO GUERRA IN ITALIA:  Nascita nel 1922 partito nazional fascista italiano volontà di riportare ordine controllo nei territori italiani, caratterizzati da carestie e crisi economiche, industriali; post guerra. 1919 SPEDIZIONE DI FIUME: poiché i nazionalisti italiani ritenevano non ci fosse l’adeguata riverenza e rispetto all’Italia spedizione a capo d’annunzio; il quale nel 12 settembre occupa Fiume, la quale viene annessa all’Italia. - Governo Nitti non impedisce annessione; indifferenza. - 1920, TRATTATO DI RAPALLO tra la Iugoslavia e Italia: annessione Gorizia, Istria e Trieste. Con Fiume dichiarata libera, sotto il controllo delle società delle nazioni: decisione respinta dai nazionalisti, dunque Giolitti fece liberare la città con la forza. PARTITI POLITICI: 1919: PARTITO POPOLARE, fondato da Don Luigi Sturzo: partito con sensibilità cristiana, ma non direttamente subordinato al pontefice e cristianesimo: aconfessionale. - Programma: ripresa principi fondamentali della chiesa cattolica: solidarismo sociale, rispetto proprietà privata, difesa interessi individuali (possibilità economica, sociale, d’istruzione). - Pongono importanza alle autonomie locali. - Scelta interclassismo. 1919: FASCI DI COMBATTIMENTO: volontà di ordine nazionale-con rifiuto della politica. Ponendo maggiore importanza all’azione e al fatto; no dottrine precostituite. - Militarizzazione dei candidati: contro nemico interno, socialisti e borghesi. - Volontà di riportare valori, antica impero Romano: riemergere la grandezza degli italiani. - Fascio littorio: rappresentano l’ordine di tutta la società. - Antisocialismo. - NAZIONALISMO, AUTORITARISMO. ELEZIONI 1919: 32% partito socialista, 20% partito popolare; MA instabilità politica e parlamentare: divisione idealista socialista e indisponibilità tra popolari e socialisti ad allearsi.  Si apre la strada per il successo fascista: mussolini portatore d’ordine. Mediante l’utilizzo degli squadristi e propaganda.  1920 governo provvisorio con Giolitti-politica liberale e attendista. MA da 1918-1922 governi deboli e frammentati: no coesione tra le volontà socialiste e liberali con il popolo. Allontanamento tra classi dirigenti e opinione pubblica borghese. Lacerazione tra proletariato e imprenditori: ma entrambi vogliono maggiore ordine, politica decisa. 1921: elezioni; Giolitti volle creare una sorta di blocco nazionale al fine di estromettere i socialisti.  ALLEANZE TRA LIBERALI, FASCISTI E NAZIONALISTI 19%, ma fascismo diventa una presenza rilevante del parlamento  PARTITO NAZIONALE FASCISTA, PNF: politica di esaltazione della nazione, restituzione dei servizi essenziali; Partito-milizia:  45% PARTITP SOCIALISTA ITALIANO E PARTITO POPOLARE: nonostante ciò la debole coesione della coesione alimentò il consenso verso la lista nazionale con IL PNF. PATTO DI PACIFICAZIONE: tra fascismo e socialismo, volontà comune di rinunciare ad atti di violenza, ma gli atti di squadrismo vengono comunque portati avanti. Contrari i fascisti intransigenti, ras.  Partito di massa-Vittorio Emanuele III: concede il governo a Mussolini. 1921: con il congresso di Livorno un gruppo di sinistra forma il partito comunista; dunque scissione socialista tra massimalisti e riformisti. - PARTITO SOCIALISTA UNITARIO: riformismo con Giacomo Matteotti. - PARTITO COMUNISTA: massimalismo e rivoluzione 31 agosto 1922: SCIOPERO GENERALE DI SINISTRA, per maggiori riconoscimenti dei diritti, ma- FALLIMENTO.  Scenario che alimenta la presenza e autorità di Mussolini e del fascismo. Organizza 28 ottobre 1922: la MARCIA SU ROMA: organizzata in un “Quadrumvirato”: ITALO BALBO, EMILIO DE BONO, CESARE MARIA DE VECCHI, MICHELE BIANCHI. Avanzata politica, ma non militare simboleggiare la rappresentanza e i valori fascisti. ESIBIZIONE.  Luigi FACTA, annuncia lo stato d’assedio: dunque il governo si impegna a intervenire anche militarmente Ma Vittorio Emanuele III non ha firmato, e dunque i fascisti entrano a Roma. Il monarca dunque concede il potere del governo a mussolini.  1922-1925: instaurazione un esecutivo di coalizione, alleanze con liberali, popolari e nazionalisti. DISCORSO DEL BIVACCO: posizione ferrea di Mussolini. Volontà di ottenere maggiori appoggi come con popolari: fascismo diventa favorevole al cattolicesimo-abbraccia visione del pontefice ma non di Don Sturzo. - Componente clerico-moderata. - Componente Sturziana. Governo fascista visto come portatore di garanzia della stabilità politica e pace sociale: costituzionalizzazione del fascismo. - SQUADRISTI: esercito statale che rispondeva direttamente al “capo del governo”. - LEGGE GENTILE, 1923: riforma scolastica che basava l’istruzione sulle materie umanistiche e sullo sviluppo morale. PEDAGOGIA: CONTATTO E COMUNICAZIONE SPIRITUALE TRA MAESTRO E ALUNNO. - LEGGE ACERBO, 1923: legge elettorale: se ottieni 25% alle elezioni 2/3 seggio parlamentare  ELEZIONI 1924: LISTA NAZIONALE OTTIENE 65%. MA, denuncia Matteotti denuncia i brogli e le violenze elettorali viene rapito e ucciso: CRISI POLITICA E secessione dell’Aventino: importanti proteste contro governo fascista. 3 Gennaio 1925: INSTAURAZIONE DITTATURA FASCISTA.  1925-1926: LEGGI FASCISTISSIME e accentramento potere nel governo-totalitarismo. - Soppressa libertà di associazione politica: COPERAZIONE ENTI-NAZIONALI.PUBBLICI - Elezioni amministrative abolite, ma esistono soltanto dei podestà e prefetti subordinati tutti al capo.
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