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Il dopoguerra dei paesi vincitori (prima guerra mondiale)., Appunti di Storia

In questo documento è analizzata la situazione territoriale, politica ed economica di Inghilterra, Francia e Stati Uniti in seguito agli eventi del primo conflitto mondiale. Gli appunti sono corredati anche di un piccolo schema riassuntivo nella parte finale, utile all'assimilazione e alla revisione immediata dell'argomento.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 01/06/2022

soniaiovine03
soniaiovine03 🇮🇹

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Scarica Il dopoguerra dei paesi vincitori (prima guerra mondiale). e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! IL DOPOGUERRA DEI PAESI VINCITORI: Inghilterra, Francia e Stati Uniti. Analizziamo il destino di paesi come Inghilterra, Francia e Stati Uniti che, in seguito al primo conflitto mondiale, inizieranno a dominare la scena. GRAN BRETAGNA Prima del primo conflitto mondiale, la GB aveva un predominio assoluto, soprattutto in ambito economico grazie alla sua moneta (la sterlina). Nonostante la GB fosse uscita vincitrice dal conflitto, esso segnò inevitabilmente un suo declino parziale rispetto alla situazione in cui viveva prima. Ciò accadde perché la sua presenza in Europa fu in parte sostituita da quella degli Stati Uniti. La GB iniziò, infatti, a riscontrare alcune difficoltà in ambito prettamente economico, legate alla potenza della sua moneta in parte soppiantata dal dollaro. A ciò si accostarono difficoltà relative all’esportazione perché le industrie inglesi, rispetto a quelle americane, risultavano meno equipaggiate e tecnologiche → L’Inghilterra riusciva a piazzare con più difficoltà i suoi prodotti all’estero perché viveva una forte competizione con gli Stati Uniti. Tale competizione emerse negli anni del dopoguerra perché prima del conflitto mondiale gli Stati Uniti, in virtù della dottrina Monroe, si erano chiusi nel loro stretto isolazionismo. Per fronteggiare le difficoltà, l’Inghilterra tentò di evitare che la sua moneta scadesse più del dovuto. L’importanza economica di una nazione dipende, infatti, dalla solidità della sua moneta e la GB non poteva permettersi una eccessiva svalutazione in quanto avrebbe leso la sua importanza e la sua reputazione a livello mondiale. In maniera generale, il valore di una moneta è stabile quando la moneta circolante corrisponde effettivamente alla quantità d’oro custodita all’interno delle banche. Si può, infatti, affermare che una moneta ha potere d’acquisto reale quando è solida e può essere scambiata con altra moneta in quanto ha un valore identificabile. Tutta la moneta che si produce oltre questa quantità reale e definita è carta straccia. Dunque, per mantenere stabile il valore della sterlina, l'Inghilterra fece circolare meno moneta. La conseguenza diretta fu la riduzione dei consumi poiché le persone possedevano meno soldi da utilizzare per acquistare prodotti. Ciò portò anche a una diminuzione dei posti di lavoro perché se si comprava di meno si produceva di meno e meno persone venivano assunte nelle industrie, mentre quelle già in servizio venivano licenziate. La GB preferisce una crisi interna piuttosto che apparire debole nello scenario internazionale. A testimonianza di ciò, venne perfino promulgata una legge che promuoveva la riduzione dei salari. La crisi interna portò ad uno sciopero nazionale nel 1926, durato nove giorni. Venne indetto dai sindacati inglesi e paralizzò il paese finché non si raggiunse una sorta di compromesso tra il sovrano e i sindacati tra diritti dei lavoratori e bene economico ed estero dell’Inghilterra. → stipulazione preventiva. Un’altra questione importante che la GB dovette affrontare fu quella dell’Irlanda. L’Irlanda aveva sempre coltivato una forte spinta indipendentista dalla Gran Bretagna su base religiosa in quanto nel paese era presente una forte base cristiano-cattolica, che si contrapponeva alla componente protestante ed anglicana in Inghilterra. Nel 1914, prima del primo conflitto mondiale, venne emanata una legge che rendeva l’Irlanda formalmente indipendente dalla GB. La legge non trovò esecuzione a causa dei disordini scatenati dal conflitto, per cui nascono sul finire della prima guerra mondiale motivi di ribellione contro la madrepatria. Naque “Noi soli”, un partito nazionalista (perché voleva indipendenza) e cattolico (perché c’è una tradizione cattolica molto forte) che portò a rivendicazioni di autonomie e indipendenze. Il presidente Valera venne sconfitto nelle sue pretese ma nel 1919 con le elezioni si formò il parlamento irlandese che dichiarò l'indipendenza della repubblica irlandese. Immediatamente scoppiò un conflitto tra l’esercito rivoluzionario irlandese, l'ira, e la madrepatria inglese, che portò a ritenere: 1. L’Irlanda del Sud un dominio inglese, indipendente ma formalmente legato alla GB 2. L’Irlanda del Nord ancora in mano alla GB SITUAZIONE DELLA FRANCIA La questione della Francia fu differente perché uscì dal primo conflitto mondiale molto avvantaggiata. Infatti, già solo dal punto di vista territoriale, si può pensare al recupero dell’Alsazia e della Lorena che le erano state sottratte dalla Germania di Bismarck nel 1870 con la battaglia di Sedan durante il processo di unificazione tedesco. La Francia visse questa riconquista come un’epopea perché era molto nazionalista e gelosa dei propri territori. Da un punto di vista economico riuscì subito a riprendersi e a mantenersi economicamente stabile e garantire una modesta crescita economica, soprattutto grazie agli aiuti americani. Però, attuando delle politiche per incentivare le esportazioni, svalutò il franco per rendere i prodotti esportati meno cari e più competitivi sul mercato. Politicamente, in Francia il sindacato risultò molto debole rispetto agli altri paesi e non difese i diritti dei lavoratori. Il partito socialista, invece, stava incontrando molte difficoltà tanto che nel 1920 ci fu una scissione al partito che porterà alcuni membri alla fondazione del partito comunista francese. Ciò avvenne in maniera analoga anche in Italia con Antonio Gramsci. Quindi dal punto di vista economico e territoriale la situazione della Francia fu stabile, ma dal punto di vista politico i partiti di sinistra furono deboli. Si creò una situazione nella quale le destre avranno ragione di imporsi sullo scenario politico → preoccupante perché quando Hitler invase la Francia durente la seconda guerra mondiale trovò una compagine politica di destra estrema molto accondiscendente. Ciò porterà alla fondazione di un governo filonazista: la repubblica di Vichy. SITUAZIONE NEGLI STATI UNITI In America gli anni 20 sono conosciuti come Anni Ruggenti → gli Stati uniti non conobbero sul proprio suolo alcun evento nefasto, sono stati lontani da qualsiasi guerra guerreggiata sul loro territorio. Anche per questo motivo, gli Stati Uniti furono vincitori indiscussi e si aprirono per loro, dal punto di vista economico, tantissimi sbocchi commerciali, soprattutto con i paesi a cui avevano dato fondi ed erano debitori. Il traffico commerciale aumentò → aumentò anche il prodotto interno lordo. In questo periodo i cittadini godevano di un benessere inaspettato e le industrie che producevano beni di consumo durevoli raggiunsero un successo clamoroso.
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