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La Transizione Dal Capitalismo Al Fascismo In Italia: Gli Anni Venti, Sintesi del corso di Storia

La situazione sociale e politica in Italia negli anni venti, con un focus sulla promessa di terre ai contadini, la crescita dell'industria, la disoccupazione post-guerra, e la nascita di nuovi partiti e movimenti come il Partito Popolare Italiano, i Fasci di Combattimento di Mussolini, e il Biennio Rosso. Viene anche trattato il ruolo di figure come Lenin, Gramsci, e Bordiga, e eventi come la questione di Fiume e la costruzione della dittatura fascista.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 23/10/2021

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Scarica La Transizione Dal Capitalismo Al Fascismo In Italia: Gli Anni Venti e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! Il fascismo difficoltà economiche e sociali Le conseguenze economiche della guerra furono numerose e colpirono in profondità per uno stato fragile come quello italiano -diversi furono i caduti e diversi rimasero invalidi - Il debito pubblico aumento - la lira venne svalutata pesantemente e l’inflazione divenne galoppante Le prime vittime di questi stato furono la borghesia (piccola e media) e i piccoli proprietari terrieri 1914-1915: la lira venne svalutata fino al 40% e il coto della vita aumentò tre volte, questo creò una frattura tra chi come gli operai lottava per portare a casa il salario e gli impiegati che videro il loro salario nettamente e drasticamente ridotto. Questo avvenne soprattutto fra coloro che avevano combattuto in guerra e appena tornati in patria speravano di ottenere un ruolo di prestigio alto, causando risentimento e malcontento. “Terre ai contadini” promessa che fece numerose speranze all’interno della società 1914: Italia era in prevalenza 55% una popolazione che lavorava la terra. 1 9/10 dei contadini che lavorava la terra possedeva solo un ettaro di terreno, il che non favoriva nemmeno un'agricoltura di sussistenza e infatti molti piccoli proprietari erano costretti a lavorare come braccianti o affittare fondi dai grandi proprietari. Era diffusa anche grande fame di terre da coltivare, soprattutto da chi trovava i propri terreni improduttivi perché trascurati dalla lunga assenza. L’Italia però aveva aumentato la sua produzione industriale dimostrato soprattutto dalla crescita di lavoratori impiegati. Lo Stato divenne liberale e il primo grande finanziatore delle imprese siderurgiche e meccaniche divenendo il primo fomitore di posti di lavoro. Chi aveva lavorato all’interno delle trincee fu in prima linea a subire le conseguenze della guerra, in Italia infatti la necessità di riconversione della produzione determinò una crescente disoccupazione. In un primo momento le lotte sociali erano sempre più aspre tantoché che la CGL aumentò inconsapevolmente il proprio numero di iscritti e perla prima volta in Italia si parlava di masse operaie. nuovi partiti e i fasci di combattimento 1919: don Luigi Sturzo fonda il Partito Popolare Italiano che segnò il coinvolgimento diretto dei cattolici all’interno della vita politica italiana. Riuscì ad imporsi come un partito di massa ancorato alla realtà sociale e organizzativa del modello cattolico e si rivolgeva principalmente ai proprietari terrieri e alla piccola borghesia. Sturzo seppe difendersi dai socialisti dei quali non accettò la critica della proprietà privata e la visione conflittuale dei rapporti tra le classi sociali, sia ai liberali sia alla questione del decentramento del potere politico e del disinteresse verso la classe lavorativa. Per la piena riuscita del suo progetto fu la chiara distinzione tra appartenenza ecclesiale e adesione elettorale. Il consenso veniva dato attraverso la condivisione di un progetto politico proposto a tutti senza distinzioni di sorta. - laico - non confessionale - costituzionale - non classista Il socialismo italiano era molto diviso all’interno -massimalisti: Giacinto Menotti Serrati che diede il 1917 come modello da seguire anche se come arrivare a un moto rivoluzionario non era ancora chiaro. -Riformisti: Filippo Turati e Claudio Treves, rifiutavano il metodo rivoluzionario ma non riuscivano a far prevalere la propria linea di partecipazione al governo per sostenere le riforme sociali. Congresso di Livorno (gennaio 1921) Lenin spinse per applicare i ventun punti approvati nel 1920, in particolare chiese a serrati di estromettere i riformisti, questi ultimi non vollero e infatti Gramsci e Bordiga si staccarono dal partito per e fondarono il “Partito Comunista d’Italia”. Si ispirò al modello sovietico formato da rivoluzionari professionali convinti di assettare il colpo mortale alla borghesia. 1919: Fasci di combattimento, fondato da Mussolini e che si batteva per radicali riforme sociali. Il manifesto politico dei Fasci si chiamava programma di San Sepolcro, dal nome della piazza dov'era la sede in cui si tenne la riunione di fondazione. -minimo salariale - 8h di lavoro - estensione del voto alle donne -Imposta capitale Mussolini ben presto si sbarazzò di questo programma e si identificò soprattutto per la sua aggressività verbale e la violenza. 15 aprile 1919: i fascisti attaccano la sede del giornale socialista “Avanti”. Elezioni del 1919 novembre 1919: elezioni che rivoluzionano il quadro politico. Venne istaurato il sistema proporzionale voluto dai socialisti e dai popolari per una maggiore democratizzazione della vita popolare. Inizialmente l’ex sistema collegiale attribuiva alla si attribuiva il massimo dei voti ai singoli candidati, venne poi modificato e ora il confronto avveniva fra le diverse liste del partito. Ebbero la meglio 2 partiti: 1) Partito socialista con il 32% 2) partito popolare che ottenne ben 100 deputati Questi risultati però non diedero alcun segno di stabilità al paese anzi ne aumentarono le differenze e il Psi rifiutava qualsiasi tipo di collaborazione con i “borghesi” l’unica collaborazione che si poteva attuare era quella con liberali e popolari. La questione di Fiume Settembre 1919: Gabriele Dannunzio occupa la città di Fiume ovvero quella città che di diritto, secondo il Patto di Londra, doveva appartenere all’Italia ma che una volta arrivati al Congresso, l’ Inghilterra si rifiutò di cedere. Nitti assunse il ruolo del capo del governo dopo le dimissioni di Orlando e dovette affrontare il malcontento dell’opinione pubblica borghese rappresentati principalmente da Gabbo d’annunzio. 1920-> Giolitti torna al potere e si occupa della crisi in Iugoslavia. Trattato di Rapallo: Fiume diventa stato libero. Il biennio rosso 1920: occupazione delle fabbriche, da parte degli operai Il sindacato aveva chiesto agli industriali il rinnovo del contratto per ottenere aumento dei salari ma gli industriali rifiutarono, i sindacati all’ora dichiararono uno sciopero bianco ovvero gli industriali entravano nelle fabbriche ma non lavoravano. Gli industriali risposero con la chiusura degli stabilimenti agosto: occupazione delle fabbriche guidata dai sindacati rossi (i sindacati cattolici rimasero al di fuori di ogni protesta) Gli operai presero il controllo dello stabilimento e in alcuni casi riuscirono a continuare la propria produzione ma il movimento era incapace di mandare avanti la propria produzione ed era privo di idee e strategie. I movimenti più attivi si distinse quello torinese che ruotava attorno alla rivista fondata da Antonio Grimcci, i consigli che vennero imposti all’interno delle fabbriche furono quelli dei soviet russi “bisogna fare come in Russia” 1) serrata degli imprenditori 2) occupazione delle fabbriche 3) Pressioni di Giolitti verso l’esercito (per farlo intervenire) 4) Accordo conquiste sociali: 1) Fabbriche: rivoluzione della giornata lavorativa 2) Campagne del nord: imponibile di manodopera 3) Sud: redistribuzione delle terre incolte occupate. Biennio Rosso-> nasce la Cil La costruzione della dittatura fascista: Mentre gli operai cercavano di far valere i propri diritti, i contadini ricevettero diverse conquiste sociali. Valpadana e Puglia le rivolte erano andate a buon fine, riuscirono ad ottenere anche un aumento di salario e avevano istituito una struttura organizzativa capace di controllare il mercato del lavoro. Le associazioni controllavano direttamente coni proprietari i -numero delle giornate lavorative -distribuivano i lavori tra i loro iscritti - divisioni tra i salariati Bologna 1920: divenne il centro propulsore del movimento sindacale tanto che i socialisti ottennero una vittoria schiacciante. 21 novembre 1920: giorno dell’insediamento del Consiglio Comunale a Palazzo D’Accursio, quando il sindaco si affacciò sulla piazza per salutare partirono dei colpi sulla folla. I socialisti, incaricati della sicurezza a loro volta spararono uccidendo persone innocenti. fascismo agrario-> dopo i fatti avvenuti a Palazzo d’ Accursio, il quale inizialmente si occupava solo delle faccende internazionali ma dal 20-21 avvenne la svolta, vennero istituite le squadre d’azione per intimidire e colpire il movimento socialista. Ottenne subito l'approvazione della borghesia terriera ma accolse solo: - ex combattenti -giovani “contro i nemici della patria” -piccola borghesia. La guerra d’Etiopia; la politica estera Anni Trenta: proclami nazionalisti rimasero vaghi e velleitari e il duce preferì mantenere la sua alleanza con Francia e Inghilterra. 1934: le cose cambiano. Mussolini decide di conquistare l'Etiopia, voleva dare un impero all’Italia ampliando i suoi possedimenti coloniali, c’era anche un’ideologia che la conquista potesse divenire una meta per l'immigrazione italiana, risolvendo anche la situazione economica. 3 ottobre 1935: l’Italia invade l'Etiopia senza alcuna dichiarazione di guerra 5 maggio 1936: conquista di Adis Abeba Mussolini era convinto che la conquista dell’Etiopia avrebbe avuto un tacito consenso da parte della Francia e Gran Bretagna ma non fu così. L'Italia venne sanzionata dalla Società delle Nazioni novembre 1935: SDN decreta delle sanzioni economiche, vietando la vendita all’Italia di beni di interesse bellico. All’Italia non tocca minimamente anche perché gli stati compravano ugualmente gli armamenti dall’Italia e lo stesso Mussolini adotta dei comportamenti vittimistici denunciando l'ennesimo tentativo di strangolare l’Italia e di impedirle il suo posto al sole. Questo fu un messaggio propagandistico che all’interno della nazione non ebbe altro che consenso esempio emblematico fu la donazione di oro da parte degli sposini e i giornali italiani denigravano le società etiope. Fu in questo periodo che mussolini ebbe il punto più alto del consenso. 9 maggio 1936: Fondazione dell’impero dell’Africa Orientale Italiana (AOI) e offrì al re, la corona di imperatore. punto di vista agricolo-> Etiopia non risponde perché è un paese povero, ricco di materie prime e Agricolo punto di vista politico ->l’operazione fu un successo. 1936: sanzioni ritirate e la Gran Bretagna e Francia riconoscono l’impero italiano (l’Inghilterra non voleva combattere per difendere il popolo etiope. Il fascismo fra consenso e repressione dell’opposizione «propaganda e consenso Influisce sui costumi, mentalità e sulle attività quotidiane di massa. 1) obbligo della tessera del partito per ottenere un posto all’interno dell’amministrazione pubblica o per promozioni o privilegi 2) Organizzazioni capaci coinvolgere tutte le fasce di età: Operazione Nazionale dopolavoro (tempo libero, lavoro e gite) e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano stimolava e controllava le attività sportive 3) Organizzazioni più importanti: Fasci Giovanili, Gruppi universitari Fascisti, Opera Nazionale Balilla. - mezzi di comunicazione e di massa Stampa sottoposta a censura i direttori di giornali vennero sostituiti. 1927: venne fondato l' ente radiofonico EIAR che si trattò di un nuovo potenziale mezzo di comunicazione (anche la radio in sé e che il regime utilizzava solo per far conoscere quello che il regime voleva far conoscere). i discorsi di Mussolini vennero ascolti da tutti i cittadini nei luoghi e nei locali pubblici punto il cinema venne ampiamente sfruttato 1926, le case cinematografiche vengono obbligate a proiettare i cinegiornali dell’istituto LUCE. 1937: ministero della cultura popolare con l'obiettivo di controllare e orientare tutti gli aspetti della vita culturale italiana. tutta la popolazione dell'epoca si dichiarava di fede cattolica. -la scuola: laboratorio per la costruzione del perfetto cittadino, fra le materie spiccava la cultura fascista che diffondeva l'ideologia e la retorica del ventennio. Assieme al libro c'era il moschetto (formazione militare). Italia antifascista: 1926: opposizione al fascismo diventa reato punito con carcere o esilio. alcune persone emigrano, altre si rassegnano e rinunciano a qualsiasi forma di opposizione politica, altri si rifugiano nello studio e infine filosofo Benedetto Croce, che inizialmente ebbe una simpatia verso il fascismo dichiara il suo dissenso nel manifesto degli intellettuali antifascisti del 1925, dove condanna l’ideologia mussoliniana. giustizia libertà fu movimento antifascista fondato a Parigi nel 1929 da un gruppo di profughi italiani, fra cui Carlo Rosselli che facevano riferimento a Piero Gobetti. 1937: Rosselli viene assassinato da sicari fascisti assieme a Nello il fratello -i comunisti in clandestinità il partito comunista fu la forza politica che seppe meglio organizzare una rete di opposizione clandestina italiana. più di tre quarti vengono condannati dal tribunale speciale fascista. i comunisti in clandestinità diffondevano giornali volantini di propaganda. 1934: con la forte diffusione del fascismo in tutta Europa, l'internazionale comunista cambia linea politica per sconfiggere il nemico. In diversi stati si realizzano accordi politici tra i socialisti comunisti. -la concezione antifascista: repubblicani-socialisti: Filippo Turati, Giuseppe Saragat e Pietro Nenni cattolici: Giuseppe donati e Alcide De Gasperi. si rifugiano a Parigi e fondando nel 1927 un'organizzazione unitaria, la concentrazione antifascista si impegnò attivamente in un’epoca di propaganda internazionale contro il regime. Impossibile fuggire in Italia poiché la concentrazione non disponeva di un'organizzazione clandestina ramificata su cui poteva fare sicuro affidamento. gettano le basi per quel movimento di resistenza armata al nazifascismo sorto in Italia dopo l’8 settembre 1943.
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