Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Il Fascismo in Italia, il Nazismo in Germania, la Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza, Schemi e mappe concettuali di Storia

L'ascesa del fascismo in Italia dopo la prima guerra mondiale, con la perdita di lavoro e la crisi economica che portò alla nascita di movimenti di estrema destra. Viene descritta la marcia su Roma e l'instaurazione del regime dittatoriale di Mussolini, con l'eliminazione delle libertà e l'obbligatorietà della tessera del Partito fascista. Viene anche menzionato il Concordato con la Chiesa e l'introduzione delle leggi razziali contro gli Ebrei dopo l'alleanza con la Germania.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

In vendita dal 09/07/2022

davideee__
davideee__ 🇮🇹

5

(2)

65 documenti

1 / 6

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Il Fascismo in Italia, il Nazismo in Germania, la Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! IL FASCISMO - Italia (unità 8) La 1ª Guerra Mondiale causò conseguenze terribili anche all'Italia, che oltre ai vari feriti, aveva perso circa 600mila soldati. Oltre a questo, gli ex combattenti non trovarono più lavoro, le donne furono ob- bligate a lasciarlo, gli operai guadagnarono di meno, e i contadini capirono che erano stati ingannati. Sentendosi traditi dal governo, molti preferirono le idee rivoluzionarie della Russia Sovietica che pensavano fosse un "paradiso dei lavoratori". Così le classi dirigenti, spaventati dal "pericolo rosso", rafforzarono i movimenti di estrema destra. Poi, siccome l'Italia era indebitata per sostenere le spese di guerra, il costo della vita aumentò (in- flazione), e ci furono scioperi per avere salari più alti e condizioni di vita migliori. Così a Torino nel 1919 ci furono consigli di operai che proponevano di governare le industrie nei loro interessi. Nel 1920 alcuni datori di lavoro dichiararono la serrata e gli operai allora occuparono degli stabilimenti (come quello della FIAT). Gli anni dal 1919 al 1920 si chiamò "biennio rosso". Successivamente il capo del governo Giolitti aumentò il salario e ridusse le ore di lavoro. Ci furono poi due partiti: quello Socialista che voleva al suo interno una sinistra rivoluzionaria; • quello Popolare (nato nel '19 da don Luigi Sturzo), che voleva dividersi, riuscì a non farlo grazie a • dei compromessi. Le elezioni del 1921 non cambiò le cose e il governo fu sempre più debole. Data la confusione che si stava formando in Italia, si iniziò ad affermare il fascismo, il movimento nato a marzo del 1919 da Benito Mussolini, che a fine 1921 avrebbe avuto il nome di "Partito nazionale fascista". Benito voleva uno Stato forte e autoritario, e così aggredì gli avversari politici con le camicie nere. Riuscirono poi anche ad imporre il loro controllo su molte zone del territorio italiano. I socialisti organizzarono uno sciopero contro le violenze fasciste, ma non ottenne molte adesioni, mentre industriali e borghesi volevano uno Stato forte. Grazie a questo sostegno, il 28 ottobre 1922 Mussolini fece una violenta spedizioni di camicie nere, la "marcia su Roma", per costringere il governo alle dimissioni. Luigi Facta, il capo del governo, propose di di- chiarare "Stato d'assedio" per intervenire contro la minaccia del colpo di Stato, ma Vittorio Emanuele III non firmò e Facta allora si dimise. Così il re incaricò Mussolini di formare un nuovo governo, che però non sarà appoggiato dal Partito socialista e da quello comunista. Molti di questi due partiti furono uccisi poco dopo. Intanto la classe dirigente pensava che potesse controllare il fascismo, e Mussolini glielo fece credere, prendendo altri voti. Ci fu poi una legge elettorale che prevedeva un premio al partito che avrebbe avuto più voti, e Mussolini (anche grazie ai brogli) raggiunse la maggioranza assoluta. I partiti di sinistra cercarono di opporsi, e Giacomo Matteotti denunciò le violenze e i brogli del capo del go- verno. Il 10 giugno 1924 fu rapito e ucciso. Così, dopo le indignazioni del Paese, Mussolini prima parlò in parlamento e poi fece delle "leggi fascistissime": fece restare solo il Partito fascista; 1. fu reintrodotta la pena di morte; 2. d'ora in poi le leggi le avrebbe fatte il governo (quindi lo stesso Mussolini) - dal 1928; 3. fu proibito lo sciopero; 4. fu limitata la libertà di stampa; 5. creò il Ministero della Cultura popolare, il Tribunale Speciale e la polizia politica. 6. Dal 1928 il fascismo stabilì il controllo sul governo; nel 1939 la Camera dei deputati fu sciolta e sostituita con quella dei Fasci e delle Corporazioni. Con le leggi fascistissime si creò un regime dittatoriale, eliminando le libertà: non c'erano oppositori perché essi vennero arrestati; non si tennero più elezioni e fu introdotta la censura. Molti capi politici dell'opposizione (come Lussu, Rossi e Rosselli) furono incarcerati, ma grazie a loro si mantenne l'opposizione del fascismo nella classe operaia. Nel 1932 la tessera del Partito fascista divenne obbligatoria. Chi non la aveva veniva licenziato, e infatti il popolo la chiamò "tessera del pane". In quest'epoca iniziò a diffondersi la radio (EIAR) e il cinema come strumento di propaganda. La madre fu un ruolo molto importante. Infatti Mussolini voleva che facessero molti figli per avere più soldati: "il numero è potenza". Il regime cercò anche di utilizzare il tempo libero dei giovani per fascistizzarli. I rapporti tra Stato e Chiesa erano ancora irrisolti, così Mussolini decise di fare un Concordato con il cardinale Gasparri chiamato Patti lateranensi e, secondo questi, il pontefice riconosceva Roma come capitale; la Città del Vaticano divenne uno Stato Indipendente; la religione cattolica diventò "di Stato". Dopo che l'Italia si alleò con la Germania nel 1938, vennero introdotte le leggi razziali contro gli Ebrei, e gli Ebrei italiani furono emarginati. 1 UNITÀ 8 In Italia molte persone ebbero problemi a fine 1ª Guerra Mondiale, e così iniziò la paura per il pericolo rosso. Intanto il costo della vita aumentò (inflazione), e solo dopo il biennio rosso, governo Giolitti soddisfò quelle richieste. Iniziò ad affermarsi il fascismo, creato da Mussolini. Egli voleva uno Stato forte e autoritario. Ci fu anche la "marcia su Roma" per costringere il governo alle dimissioni. A ciò Facta cercò di dichiarare lo Stato d'assedio, ma il re non glielo permise. Poi a Mussolini venne dato l'ordine di creare un nuovo governo. Matteotti denunciò le violenze di Benito, ma venne ucciso. Poi ci furono le leggi fascistissime. Vennero eliminate le libertà, ma restarono diversi oppositori. Fu resa obbligatoria la "tessera del pane". Si utilizzò la radio e il cinema come mezzo di propaganda; le donne dovevano avere molti figli, e questi dovevano essere fascistizzati. Chiesa e Stato fecero i Patti lateanesi. L'Italia, come la Germania, disprezzò gli Ebrei. LA GRANDE DEPRESSIONE - Stati Uniti (unità 9) L'economia statunitense si sviluppava nell'industria (produceva auto, elettrodomestici...) nell'agri- coltura (esportava i suoi prodotti) e le banche facevano prestiti in tutto il mondo. Queste operavano in Borsa: prendevano i capitali di risparmiatori e li prestavano a imprenditori, ricavando guadagni. Il valore delle azioni continuava a salire. Quando però ci furono troppe merci non vendute, si provocò la caduta dei prezzi e il crollo delle azioni. Per paura di non riuscire a recuperare il denaro prestato o speso in azioni, le persone iniziarono a vendere quelle merci acquistate, ma nessuno le comprava. Il valore delle azioni continuò a scendere fino al 29 ottobre 1929, il "martedì nero", quando nella Borsa di New York crollò anche il valore di azioni di aziende (= crollo di Wall Street). Iniziò la "grande depressione". In pochi anni si arrivarono a 12 milioni di disoccupati, 5 mila banche fallite, 32 mila aziende chiuse. Intanto ci fu una crisi internazionale in Europa. Poi arrivò al governo Roosevelt. Esso fece il "nuovo patto" ("New Deal") che era un piano per sconfiggere la grande depressione: lo Stato assunse alcuni disoccupati, e altri lavoravano nelle opere pubbliche (strade, dighe...) e nella ricerca scientifica. Lavorarono anche nel settore agricolo e in quello del lavoro, e ci fu un rigido controllo sulle attività delle banche. Grazie a questo, si potevano acquistare merci facendo successivamente ripartire l'economia. In 4 anni la disoccupazione scese del 25% e i consumi ripartirono. IL NAZISMO - Germania (unità 9) In Germania fu proclamata la Repubblica "di Weimar" (nome della città di Turingia dove vi fu l'Assemblea che diede il nuovo ordinamento) con il presidente Friedrich Ebert, dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Grazie alle spese di guerra, alla crisi economica e alle "riparazioni di guerra" crollò la moneta (il marco) e ci fu l'inflazione. Spaventati da ciò, molte persone si orientarono verso il nazionalismo e i partiti di destra. Nel 1920 l'austriaco Adolf Hitler salì alla guida del Partito nazionalsocialista dei lavoratori te- deschi. Quando nel 1823 fece un colpo di Stato a Monaco, fu condannato a 5 anni, ma fu liberato dopo pochi mesi. In questo tempo scrisse "La mia battaglia" in cui espose la sua dottrina (ovvero il suo pensiero di superiorità di una razza sulle altre). Il suo Partito era ispirato a idee razziste. Le linee politiche erano (in politica estera) la modifica del Trattato di Versailles con la creazione di uno Stato che si estendesse in Europa, e (in politica in- terna) la costituzione di un regime autoritario. Il nazismo sosteneva la superiorità dei popoli ariani su tutti, e, secondo Hitler, bisognava stabilire questa superiorità soprattutto sugli Ebrei (oltre agli zingari, omosessuali, bambini disabili, malati...). La crisi degli Stati Uniti portò l'affermazione del nazismo in Germania. Dopo le due elezioni politiche, il Partito di Hitler divenne il primo partito, anche se non conquistò la maggioranza in parlamento. Comunque nel 1933 venne dato a Hitler l'ordine di formare il nuovo governo. Dopo che il parla- mento fu bruciato (si pensa da Hitler, anche se esso accusò la sinistra) se ne creò un altro, e questo diede i pieni poteri a Hitler (diventando il Führer): dichia- rò fuori legge gli altri partiti, facendo restare solo il suo. Fu imposta la censura e poi avviata l'epurazione (gli Ebrei e gli oppositori vennero espulsi dalla pubblica amministrazione). Da quel momento nacque il Terzo Reich. Creò la polizia po- litica e un tribunale speciale. Con le Leggi di Norimberga la "razza inferiore" perse i dirit- ti civili e politici, e i matrimoni tra Ebrei e i Tedeschi ariani vennero annullati. Dal 1938 la persecuzione si intensificò e iniziarono a mandarli nei campi di concentramento. Tra il 9 e il 10 novembre 1938 ci fu la "notte dei cristalli", in cui furono bruciati oltre 7mila negozi ebrei, sinagoghe e case di questi ultimi. Nel resto dell'Europa, in anni diversi, si pensò a una dittatura violenta. Questo in Spagna, Porto- gallo, Iugoslavia, Austria e nelle repubbliche Baltiche (Ungheria, Bulgaria, Grecia). In Francia e in Inghilterra non successe. Qui però molti tentavano l'indipendenza (come Gandhi in India). 2 UNITÀ 9 La grande economia degli Stati Uniti crollò grazie a troppe merci non vendute fino al martedì nero quando iniziò la grande depressione. Roosevelt, il nuovo capo del governo, fece il New Deal che fece ripartire l'economia. In Germania ci fu la Repubblica di Weimar con Ebert come presidente. Crollò il marco e ci fu l'inflazione. Hitler arrivò nel 1920 alla guida del partito (abbreviato) nazista. Dopo che tentò un colpo di Stato, fu imprigionato per 5 mesi, durante la quale scrisse "La mia battaglia". Il suo partito si sentiva superiore, essendo ariano. Successivamente quello suo divenne il primo partito, e poi nel 1933 gli fu dato l'ordine di formare un nuovo governo. Ebbe poi i pieni poteri. Nacque il Terzo Reich, e iniziarono a portare le persone inferiori nei lager. Ci fu anche la "notte di cristalli" in cui vennero bruciati edifici ebraici. In Europa iniziò a formarsi una dittatura violenta in molti Paesi. LA RESISTENZA (unità 12) In Iugoslavia (occupata nel 1941) la Resistenza fu guidata da Tito, che fu aiutato dall'URSS grazie all'inclusione di comunisti e rivoluzionari nelle armate. La lotta contro i nazifascisti si intracciò con una guerra civile: i partigiani andarono contro le milizie nazionaliste del re Pietro II che si forma- rono per combattere contro i nazifascisti, ma che a volte collaborarono con loro; e con le milizie del regime collaborazionista della Croazia. Pochi mesi dopo le elezioni per l'Assemblea costituente, Tito proclamò la Repubblica federale di Iugoslavia. Quando Mussolini cadde, si riorganizzarono i Partiti, e quelli che c'erano prima del fascismo si ag- giunsero al Partito d'azione o alla Democrazia cristiana (nata dal Partito popolare). In Italia, si formarono i movimenti di partigiani solo dopo l'armistizio dell'8 settembre '43. Ci furono partigiani e brigate anche nell'Italia Centrale e del Nord, e comprendevano persone che non erano chiamate a combattere per la repubblica di Salò. Combattevano anche contro gli stessi italiani che si erano riuniti a Mussolini (guerra civile). Il CLN era a comando della Resistenza a livello territoriale, mentre quello che coordinava le azioni nelle regioni settentrionali e centrali era il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia. Nelle città operavano i Gruppi di azione patriottica, o GAP (nati su iniziativa delle brigate Garibal- di, le più numerose) che sabotavano e uccidevano i nazifascisti. Uno tra i momenti più difficili per la Resistenza è stato il loro intervento nell'inverno 1944 quando gli Alleati si fermarono nella "linea Gotica". Ai nazisti non piaceva quando i partigiani li sconfiggevano, e così decisero ben presto di vendicarsi sui civili. Uno tra i tanti casi è quello successo a Roma: dopo che il GAP uccise 33 soldati tedeschi il 23 marzo 1944, (probabilmente) Hitler decise di uccidere 10 civili ogni soldato deceduto, trucidando 335 persone innocenti nelle Fosse Ardeatine. Altri casi furono, sempre nel 1944, in Toscana e in Emilia-Romagna (in quest'ultima chiamata "strage di Marzabotto") dove uccisero liberamente 560 e 950 persone. Durante la ritirata tedesca furono uccise oltre 10mila in 400 stragi compiute. In Istria e in Dalmazia la Resistenza iugoslava rafforzò la sua presenza dopo l'armistizio. L'occupa- zione nazifascista fu brutale, e la vendetta colpì gli italiani che si trovavano lì, venendo imprigionati, uccisi e buttati nelle foibe (cavità del Carso) usate come fosse comuni. Poi Trieste fu occupata dagli alleati e divisa con Tito, e Istria e Venezia Giulia furono vennero comprese nella zona iugoslavia, così gli italiani decisero di abbandonare quelle zone per rifugiarsi in Italia 5 UNITÀ 12 PARTIGIANI IN IUGOSLAVIA...: la Resistenza andava contro le milizie nazionaliste e contro quelle del regime croato. PATRIOTI IN ITALIA (1943): i parti- giani in Italia arrivarono solo dopo l'armistizio. Combattevano contro le truppe nazifasciste, ma anche contro gli Italiani fascisti. Operavano in Gruppi (GAP). LINEA GOTICA (1944): dopo che gli Alleati si fermarono, proseguirono i partigiani per la RSI. LE STRAGI (1944): A Roma, in Toscana e in Emilia-Romagna i tedeschi uccisero civili per vendicare i soldati nazisti deceduti. ITALIANI NELLE FOIBE LA SECONDA GUERRA MONDIALE INFO data di inizio: 1 settembre 1939, la Germania invade la Polonia data di fine: 2 settembre 1945, il Giappone firma la resa, dopo due bombe atomiche schieramenti: potenze dell'Asse: Germania nazista, Italia fascista (dal 1940), Giappone (dal 1941) principali Alleati: Inghilterra, Francia, Unione Sovietica (dal 1941), Stati Uniti (dal 1941); Italia (dal 1943) alcuni comandanti: potenze dell'Asse: Germania: Adolf Hitler (💀 1945); Italia fascista: Benito Mussolini (💀 1945) Alleati: Inghilterra: Churchill; Unione Sovietica: Stalin; Stati Uniti: Roosevelt (💀 1945), Truman; Italia: Badoglio DATE (DALLO SCHEMA) LA PREPARAZIONE ALLA GUERRA - UNITÀ 10 1935 - attacco all'Etiopia da parte dell'Italia 1936 - Asse Roma-Berlino 1939 - Asse Roma-Berlino-Tokyo 1939 - Patto d'Acciaio (Germania - Italia) 23 agosto 1939 - Trattato Molotov-Ribbentrop (Patto di non aggressione, Germania - URSS) LA SECONDA GUERRA MONDIALE e LA RESISTENZA - UNITÀ 11 e 12 1 settembre 1939 - invasione della Polonia da parte della Germania, inizio Seconda Guerra Mondiale 1940 - invasione di Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi per aggirare la Linea Maginot 10 giugno 1940 - Italia in guerra con la Germania 14 giugno 1940 - conquista del Nord della Francia luglio-novembre 1940 - Battaglia d'Inghilterra (Germania - Inghilterra) 1941 - Royal Navy sconfigge la corazzata tedesca, in mare 1941 - Iugoslavia conquistata dall'esercito nazifascista 1939-1945 - Battaglia dell'Atlantico (Germania - convogli mercantili che rifirnivano l'Inghilterra) 22 giugno 1941 - operazione Barbarossa (attacco dell'Unione Sovietica da parte della Germania) 7 dicembre 1941 - attacco del porto di Pearl Harbor da parte del Giappone (conseguenza: Stati Uniti in guerra) 1941/1942 - sterminio degli Ebrei nei campi di concentramento in Germania 1942/1943 - ritirata italiana dall'Unione Sovietica 1943 - manifestazioni in Italia contro il nazifascismo 10 luglio 1943 - truppe Alleate in Italia 25 luglio 1943 - Mussolini viene arrestato 8 settembre 1943 - viene annunciato l'armistizio dell'Italia subito dopo Mussolini viene liberato e creò la Repubblica di Salò in Italia 8 settembre 1943 - Ebrei italiani prelevati e portati nei campi di concentramento 13 ottobre 1943 - il governo Badoglio (Italia) si schiera contro Hitler 1943 - i Tedeschi abbandonano tutti i fronti 23 marzo 1944 - il GAP uccise 33 soldati tedeschi (conseguenza: vennero uccisi 335 civili) in Italia 1944 - in Toscana e in Emilia-Romagna vengono uccisi rispettivamente 560 e 950 civili a caso 6 giugno 1944 - gli Alleati si riprendono la Francia 1944-1949 - guerra civile in Grecia (forze liberali - forze comuniste) 25 aprile 1945 - il CLN ordina l'occupazione delle grandi città in Italia 25 aprile 1945 - Mussolini prova a fuggire dall'Italia 27 aprile 1945 - la Resistenza cattura Mussolini in Italia 28 aprile 1945 - Benito Mussolini viene fucilato 30 aprile 1945 - suicidio di Adolf Hitler 2 maggio 1945 - Berlino conquistata dagli Alleati 7/9 maggio 1945 - la Germania fu costretta alla resa 6/9 agosto 1945 - bombe atomiche statunitensi contro il Giappone 2 settembre 1945 - il Giappone firma la resa, fine della Seconda Guerra Mondiale
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved