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IL FENOMENO DEL TURISMO: LE NUOVE TENDENZE E LE DINAMICHE DI SVILUPPO, Dispense di Laboratorio di servizi di accoglienza turistica

Il turismo è un fenomeno in costante evoluzione, che si adatta alle mutevoli esigenze e preferenze dei viaggiatori. Le nuove tendenze nel settore del turismo includono l'interesse crescente per il turismo sostenibile, l'esperienza autentica e l'immersione nella cultura locale. Le dinamiche di sviluppo del turismo sono influenzate da fattori come la tecnologia, i cambiamenti climatici, le politiche governative e le esigenze dei consumatori. In un mondo sempre più interconnesso, il turismo continua a rappresentare un importante driver economico e socio-culturale per molte destinazioni in tutto il mondo.

Tipologia: Dispense

2017/2018

In vendita dal 24/06/2024

Chiara14gaeta
Chiara14gaeta 🇮🇹

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Scarica IL FENOMENO DEL TURISMO: LE NUOVE TENDENZE E LE DINAMICHE DI SVILUPPO e più Dispense in PDF di Laboratorio di servizi di accoglienza turistica solo su Docsity! IL FENOMENO DEL TURISMO: LE NUOVE TENDENZE E LE DINAMICHE DI SVILUPPO ORIGINI DEL TURISMO  Nell’antica Grecia i viaggiatori si spostavano soprattutto in occasione di eventi sportivi o per motivi culturali e religiosi.  Nell’Impero romano soltanto le famiglie aristocratiche si muovevano per trascorrere lunghi periodi di riposo nelle ville di campagna o in località balneari o per visitare i familiari che lavoravano nelle aree conquistate.  Nel Medioevo si praticavano viaggi d’affari oppure folte schiere di pellegrini si muovevano per raggiungere particolari santuari, lungo itinerari percorsi a piedi.  Le origini del turismo moderno si fanno risalire dal XVI secolo, quando giovani aristocratici, soprattutto britannici, intraprendevano, attraverso l’Europa, il “Grand Tour”, un viaggio alla scoperta delle grandi capitali europee, spinti da motivazioni culturali (come completamento della propria formazione) e di divertimento.   Dinamiche evolutive del turismo Fino ai primi del Novecento Alla vigilia della Prima guerra mondiale, le principali forme di turismo erano già state introdotte, così come la gran parte delle consuetudini sociali che stimoleranno la crescita del comparto nel Secondo dopoguerra. Il turismo è ancora un fenomeno d’èlite, che interessa soltanto un ristretto numero di persone, con una certa disponibilità di tempo e di denaro. Tra le due guerre mondiali Il turismo assume una dimensione di massa solo negli USA, per il clima politico ed economico internazionale poco favorevole. Dopo la Seconda guerra mondiale Tenuto conto della una nuova forma di convivenza tra gli Stati europei, della crescita economica di USA, Europa e Giappone, nonché dell’affermarsi di mete turistiche nei PVS, gradualmente si diffonde il turismo di massa, sostenuto anche dalla motorizzazione, dall’istituzione dei periodi di ferie per i lavoratori e dall’aumento delle retribuzioni. FATTORI DI SVILUPPO DEL TURISMO Premesso che le origini e la crescita del turismo di massa sono strettamente legate al diffondersi delle Rivoluzioni industriali e dell’urbanesimo, tra i fattori di sviluppo si annoverano:  l’organizzazione del lavoro, che distingue il tempo libero dal tempo destinato al lavoro;  l’aumento del reddito;  le grandi trasformazioni dei trasporti;  l’accresciuta stratificazione sociale;  l’istituzione delle ferie retribuite;  il successo dei viaggi organizzati. TAPPE EVOLUTIVE DEL TURISMO 1. Prototurismo (dall’antichità alla Rivoluzione industriale)  sono coinvolti soprattutto aristocratici, classi elitarie, religiosi;  non esistono strutture specializzate (locande, taverne);  motivi del viaggio: eventi sportivi, cure termali, pellegrinaggi, studio;  la motivazione ludica è pressoché inesistente;  scarsa consistenza dei flussi;  l’impatto economico è irrilevante o addirittura nullo.   2. Turismo moderno (dalla Rivoluzione industriale al decennio 1930-1940)  oltre agli aristocratici, sono coinvolti anche i ceti medi;  si diffondono le prime strutture ricettive specializzate;  le prevalenti tipologie di turismo sono balneare, di montagna, termale, scolastico;  i flussi aumentano in modo significativo, anche per il miglioramento dei trasporti e il riconoscimento delle ferie pagate;  le classi più agiate ricercano nuove località per allontanarsi da quelle frequentate dai ceti medi. 3. Turismo di massa (dalla Seconda guerra mondiale ai primi anni dell’epoca neo-industriale)  il turismo coinvolge tutti i ceti sociali;  i flussi tendono a concentrarsi in determinate località;  si affermano tipologie di turismo alternative;  miglioramento dell’ organizzazione e del management turistico;  “internazionalizzazione” del turismo.  Dunque, spesso, accanto all’aspetto quantitativo, è stato considerato anche quello qualitativo. Tuttavia, per turismo di di informazione fondamentale e il punto di partenza per la scelta di un viaggio rimane, per circa la metà dei turisti, il passaparola, il consiglio degli amici e dei parenti.   Il turismo rappresenta uno dei settori più importanti dell’economia mondiale che, nonostante una ripresa economica ancora debole, ha mostrato tassi di crescita sostenuti con ricadute positive su export e lavoro. Secondo l’UNWTO1 il turismo contribuisce per il 10% al prodotto interno lordo mondiale e per il 7% all’intero volume delle esportazioni mondiali. Il turismo figura al terzo posto, dopo petrolio e sostanze chimiche, nella graduatoria dell’export mondiale. Il turismo è un’attività complessa, perché comprende numerose aziende, soprattutto di piccole e medie dimensioni (ristoranti, alberghi, agenzie di viaggio, operatori turistici e linguistici, scuole di sub, organizzatori di escursioni ecc.), ma anche grandi multinazionali della ricettività e del divertimento e genera importanti risorse economiche per grandi regioni del mondo.   NUOVE TENDENZE DI VIAGGIO Risorse, natura, paesaggio, identità stanno tornando alla ribalta della domanda turistica grazie all’affermarsi di nuove tendenze di viaggio: quali il turismo verde, la ricerca dell’autenticità dei luoghi, la filosofia slow e il concetto di qualità integrale che lega la bontà del prodotto alla sostenibilità ambientale, l’identità del territorio alla riscoperta dei borghi e dei siti meno conosciuti. È evidente, però, che il turismo non può operare senza un network tra tutti gli attori, in un’ottica di obiettivi comuni e di valore condiviso, quale risultato integrato di politiche e di azioni tra istituzioni ed operatori turistici e culturali. La persona umana continua ad avere un ruolo fondamentale nell’economia delle relazioni per lo sviluppo turistico della “destinazione”. Su questa leva occorre investire efficacemente, in termini di finanziamenti mirati e di formazione del capitale umano locale, affinché si consolidi il sistema di rete tra operatori turistici e progettualità condivise per favorire la “cultura turistica” che metta insieme accoglienza (pro loco), ospitalità (ricettività) ed orientamento (guide turistiche). Negli ultimi anni Il mondo del turismo si è trasformato velocemente e in maniera spesso imprevedibile. Le variabili geopolitiche ed economiche hanno influenzato fortemente questo settore, facendo sì che oggi il bene percepito come più prezioso sia il tempo a disposizione. Nella scelta di una meta non sempre è importante il dove e il quanto costa, ma il come e con chi. In questo settore in piena evoluzione si scorgono però alcuni trend che si stanno affermando sempre più. Si evidenziano alcune tendenze per il 2017.   1. Travel App e tecnologia La rapidissima evoluzione della tecnologia mobile e connettiva ha stravolto l’approccio del turista al viaggio. Tutto deve essere sempre a portata di mano, ogni esigenza può trovare risposta attraverso App ed altri servizi. Le App diventano vere e proprie compagne di viaggio. Di seguito una selezione delle migliori App e Siti dedicati al turismo. Best Travel Apps,   Siti Imperdibili Esigente e impaziente il turista digitale vuole poter programmare e gestire la sua vacanza da un dispositivo mobile. Per chi lavora nel turismo questo vuol dire investimenti in tecnologia: siti mobile, app, livechat, instantmessaging, mappe interattive, geo-localizzazioni e chi più ne ha più ne metta. I colossi informatici sono in piena competizione nel lancio di nuovi servizi dedicati al turismo (Google Trips, chatbot2 intelligenti ricerche vocali). La necessità di essere sempre connessi diventa quindi motivo di selezione per destinazioni e servizi: vado solo dove ho disponibilità di rete.     2. Nomadi Digitali Proprio grazie alla tecnologia e a nuovi modelli di lavoro si è creata una nuova categoria di viaggiatori. Sono generalmente liberi professionisti o piccoli imprenditori con un forte legame con il marketing e il business on line. Lavorano col laptop, da remoto e non hanno bisogno di ufficio. La propria attività se la “portano dietro” e sfruttano questa caratteristica per vivere in equilibrio tra lavoro e svago, non rinunciando alle loro passioni, ai viaggi, alla voglia di scoperta. Rappresentano una community esigente e molto interessante in quanto considerano il viaggiare come complemento al loro lavoro. Questi nomadi digitali cercano il contatto con le persone del posto, utilizzano la sharing economy, chiedono spazi di co-working e viaggiano leggeri. In breve, vivono online e condividono tutto sui social.   3. Viaggiatori Bleisure Differenti da nomadi digitali ma accomunati dal mixare nel viaggio lavoro (business) e svago (leisure). I viaggi business non sono una novità ma negli ultimi anni si sono trasformati in occasioni per scoprire luoghi e culture, per approfondire passioni e conoscere nuove persone. Complici le compagnie di volo lowcost e le nuove modalità di prenotazione dei viaggi business, sono sempre di più le persone che viaggiando per lavoro estendono il loro soggiorno per godersi qualche giorno di vacanza.   4. Parola d’ordine: condividere sui social Fermi tutti, la nuova parola d’ordine è la condivisione. Non si tratta solo delle numerose soluzioni di sharing economy (Airbnb, Uber, vizeat3, ecc) che hanno cambiato il modo di fare turismo ma anche della condivisione social della vacanza. La sharing economy ha portato alla connessione tra il turista e la gente del posto attraverso un servizio che non è più impersonale e senza carattere ma tipico e unico. La condivisione social ha creato nuove forme di marketing, di valutazione e di contatto con i fornitori di servizi turistici, scavalcando barriere socio geografiche. Testimonianze, immagini, video postati da chi è stato o è in un luogo valgono più di mille pubblicità e cataloghi. In quest’ambito il nuovo trend è certamente l’uso delle dirette video che incollano allo schermo più di film o documentari di viaggio. Di pari passo con la sfrenata tecnologia e digitalizzazione ecco dei trend che si concentrano sul valore umano.   5. Turismo Sostenibile Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2017 anno del Turismo Sostenibile. Sono sempre di più i viaggiatori sensibili alle tematiche ambientali ed economiche che scelgono destinazioni dove possono trovare servizi eco-compatibili capaci quindi di sostenere in modo etico l’economia locale. Secondo Booking.com oltre il 40% dei viaggiatori richiede la creazione di uno standard internazionale per le strutture ecosostenibili e vedrebbe di buon occhio una riduzione delle tasse come incentivo per questo tipo di viaggi. Completamente dedicato a questo tema Mynatour, il portale dedicato ai viaggi sostenibili. Leggi di più: http://www.progettoartes.it/lonu-dichiara-il-2017- anno-del-turismo-sostenibile/   6. Esperienziale Non si smette mai di parlarne. I viaggiatori non vogliono più solo vedere ma vivere da protagonisti momenti speciali. Entrare in contatto con gli abitanti, condividere passioni e piccoli piaceri, scoprire l’autenticità della destinazione. Portare a casa ricordi unici e indimenticabili piuttosto che souvenirs. Leggi di più: http://www.progettoartes.it/futuro-del-turismo- esperienziale/     7. Il viaggiatore esploratore Il prossimo anno la NASA inizierà a costruire una stazione spaziale lunare il cui lancio è previsto per il 2.022, questo dato in apparenza banale indica come i viaggi spaziali potrebbero diventare una realtà nei prossimi decenni. Il 38% degli utenti di Booking.com sono già peraltro pronti a cogliere questa opportunità e a fare i propri biglietti con destinazione Luna.Nel frattempo, fino a che i viaggi nello spazio non diventeranno una realtà, ci si dovrà "limitare" a ideare viaggi in territori ancora inesplorati. I l 60% degli intervistati, ad esempio, vorrebbe soggiornare in fondo al mare.   4 - Viaggi su misura Nel 2019, i viaggiatori chiederanno sempre di più informazioni e contenuti brevi, personalizzati e rilevanti che rispondano alle loro specifiche domande e curiosità. Il 34% di loro vorrebbe avere un assistente virtuale che si occupi dell'organizzazione dei viaggi e che sappia fornire, anche, consigli, mentre il 41% desidera che le aziende del settore travel utilizzino l'intelligenza artificiale per dare suggerimenti in base alle precedenti esperienze di viaggio.Oltre il 52% dei viaggiatori apprezzerebbe, infatti, l'introduzione e la diffusione di innovazioni tecnologiche capaci di fornire contenuti sempre più personalizzati e personali che regalino l'opportunità di vivere appieno la propria esperienza di viaggio.   5 - Viaggi consapevoli Sempre più viaggiatori dimostrano un interesse crescente per questioni relative ai diritti umani, all'uguaglianza e alle condizioni di lavoro dei paesi che si desidera visitare, addirittura, il 58% degli intervistati è disposto a non visitare una destinazione se vi è la probabilità che tale viaggio possa avere un effetto negativo sulla popolazione locale.La maggior parte dei viaggiatori, inoltre, è sempre più interessato a conoscere la reale sicurezza dei luoghi a prescindere dal sesso, dall'etnia o dall'orientamento sessuale e, ad esempio, piattaforme come DestinationPride offrono già ora un'ottimo servizio nel fornire indicazioni su quanto siano LGBT- friendly varie mete.   Nel 2019 i turisti vogliono viaggiare verso mete tutelate dai diritti civili   6 - Viaggi green Nel 2019 il tema dell'ecologia sarà sempre più presente e pervasivo in ogni aspetto della vita e influenzerà maggiormente la modalità di viaggiare e la scelta delle mete. Millennial   e generazione Z saranno, ad esempio, sempre più interessati a fare esperienze sostenibili una volta raggiunta la propria destinazione, mentre le strutture ricettive si impegneranno maggiormente a ridurre l'uso della plastica e il loro impatto ambientale.L'86% dei viaggiatori si dichiara inoltre disponibile a spendere parte delle proprie vacanze facendo attività che controbilancino l'impatto del proprio soggiorno, mentre il 37% raccoglierebbe plastica e spazzatura dalla spiaggia.Con queste premesse non c'è da stupirsi se il 2.019 vedrà nascere sempre più start-up impegnate nell'ambito del turismo sostenibile.   7 - Viaggi che arricchiscono Questo trend ha già dimostrato la sua importanza nel corso del 2018 e il prossimo anno diventerà ancora più onnipresente. I viaggiatori saranno sempre più interessati al "fare", oltre che al "vedere" e al "possedere", il 60% degli intervistati dichiara, infatti, che per loro valgono più le esperienze dei possedimenti materiali.   Durante i prossimi anni, quindi, è prevedibile un ulteriore aumento della ricerca e della conseguente offerta di esperienze di vario tipo, dalle degustazioni   enogastronomiche  agli eventi sportivi, dallo shopping ai momenti di benessere e relax.Il 42% dei viaggiatori ha addirittura espresso il desiderio di vivere esperienze che li faccia tornare bambini per provare la gioia e la spensieratezza di quel periodo della vita.La ricerca di esperienze nuove e diverse assumerà sempre più importanza.     8 - Viaggi su misura La maggior parte degli intervistati, per l'esattezza il 53%, dichiara il desiderio di volersi concedere più weekend e brevi viaggi costruiti sui propri reali interessi a scapito magari di viaggi più lunghi dove però il fattore personalizzazione è trascurato.I break personalizzati, anche se brevi, sono infatti considerati un'enorme fonte di gratificazione e il prossimo anno sarà, probabilmente, ancora più facile realizzarli grazie a una più ampia e diversificata offerta di trasporti e alla disponibilità di un numero sempre maggiore di alloggi e sistemazioni uniche.     Le nuove tendenze del turismo 3.0 Secondo un’analisi delle tendenze del turismo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), il 2015 è stato un altro anno molto favorevole per il turismo internazionale: con un movimento di 1,186 miliardi di persone e un incremento pari al 4,6% – ovvero 52 milioni in più rispetto al 2014 – appare chiaro che il turismo è uno dei settori economici in più forte crescita degli ultimi 60 anni.L’Europa si conferma la zona più visitata al mondo (con 607,7 milioni di turisti, 27,5 milioni in più rispetto all’anno precedente), ma anche le altre macro-aree hanno riscontrato variazioni positive negli arrivi.Il riscontro positivo nel numero dei viaggiatori internazionali, secondo le previsioni dell’OMT, è destinato a perdurare nel tempo. Si stima che da qui al 2020 i viaggiatori internazionali aumenteranno di 300 milioni di unità, arrivando a quota 1,3 miliardi, e nel prossimo decennio potrebbero raggiungere l’incredibile cifra di 1,8 miliardi in tutto il mondo (+80% sul 2013).Il turismo internazionale sta cambiando però non solo in fatto di cifre, ma anche in riferimento alle tipologie di visitatori: oltre a giovani, coppie e famiglie si affacciano nuovi segmenti turistici, come le persone della terza età, i giovanissimi e i turisti di nuove provenienze geografiche.     I Senior Con l’allungarsi dell’aspettativa di vita e la riduzione del numero delle nascite, si incrementa sempre più il numero dei turisti di fascia senior, una fascia di cui tenere conto se si pensa che secondo le stime nel 2080 circa una persona su tre in Europa avrà un’età superiore ai 65 anni (Italia, Germania e Polonia saranno tra i paesi con il maggior numero di over 65.)Questo trend socio-demografico apre nuove prospettive interessanti per le tendenze del turismo internazionale: la fascia senior cresce infatti a un ritmo del 15% annuo, più elevato rispetto a quello giovanile, e ha maggiori possibilità di spesa. Gli over 65 attuali tendono a essere persone sempre più dinamiche, esigenti e con sempre maggiore dimestichezza con le nuove tecnologie. Secondo le statistiche il pubblico senior nel 2011 ha effettuato la ragguardevole cifra di 91 milioni di viaggi di più di 4 notti, di cui 32 milioni all’estero (+20%), spendendo 53 milioni di euro (+32 %).Considerando che i cittadini senior rappresentano un sostanziale 25% della popolazione d’Europa, l’Unione europea ha ideato il Piano d’Azione “Low- Medium Senior TourismInitiative 2014-2016 – Towards an age- friendlytourism”, con l’intento di promuovere il segmento turistico dei senior e far fronte al problema della stagionalità. I senior sono una fascia della popolazione che detiene sia potere d’acquisto sia tempo libero e possono in questo modo incentivare il turismo legato alla bassa stagione stimolando così crescita economica e occupazione.  
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