Scarica “Il Fumo”- appunti su “La coscienza di Zeno di I. Svevo e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! IL FUMO ( DA PAG 806 A 810) È chiaro che il fatto che Zeno abbia iniziato da bambino da fumare costituisca un gesto di sfida, di provocazione all’autorità paterna —> violazione; sa bene di violare una regola condivisa . Il fatto che poi il fumo sia un’attività del padre è ancor più significativo ( rubare il fuoco e forma fallica dei sigari ) . Appropriarsi della sigaretta e fumare significa emulare il padre, competere con lui per dimostrare di essere capace di essere come lui —> istintivo impulso aggressivo di rivalità —> però nutre anche amore per il padre —> quindi senso di colpa. valenze psicologiche profonde che incarnano due aspetti della personalità di Zeno che sono tra loro in conflitto. - Da un lato gusto di imporre la propria volontà nonostante il divieto—> impressione di potersi definire come individuo autonomo —> senso quasi di onnipotenza che vincere una sfida comporta . È una definizione di sè però parziale perchè è come dire che definisco me stesso solo in virtù dell’infrazione del divieto imposto da un altro che costituisce l’autorità e quindi è come se, finchè sussiste quest’altro , io non potessi essere pienamente autonomo—> ecco perchè il fumo è anche oggetto d’odio . Emancipazione che è dipendente dalla figura paterna che rappresenta il fumo. Da qui deriva il rapporto amore-odio nei confronti del fumo. Infatti Zeno nei confronti del padre ha forti impulsi aggressivi. -da inserire dopo riga 77 : quando era bambino non sapeva se amava o odiava fumare —> oscillazione dei tempi dal passato al presente -altro passaggio “quella malattia ( vizio del fumo) mi procurò il secondo dei miei disturbi, cioè lo sforzo di liberarmi dal primo ( il vizio del fumo ) “. Tentativo costantemente fallimentare. Tutti e due questi disturbi sono per Zeno un indizio della sua malattia morale ; ora che è invecchiato il proposito di smettere è diventato meno violento ; se uno degli aspetti della sua malattia era il fumo la malattia non è certo guarita. - passa da legge a chimica per poi ritornare a legge; non conclude gli studi. Prova a spiegare perchè la chimica non abbia funzionato : mi mancava abilità manuale , ma come potevo averla se continuavo a fumare come un turco ( riflessione dello Zeno giovane, pensiero infantile ed evitante )? Fumo giudicato come una malattia invalidante di cui liberarsi, lo vede come la causa della sua incapacità come chimico. Lo Zeno maturo invece dubita sui pensieri dello Zeno giovane e dice : “ chissà se amavo tanto la sigaretta per riversare su di essa la colpa della mia incapacità?” Domande retoriche perché lo Zeno vecchio adesso sa che la sigaretta è stata per gran parte della sua vita una sorta di alibi e sa che i suoi fallimenti. È stato COMODO attribuire la causa della sua incapacità al fumo e di non essere in grado di smettere , PERCHÈ COSÌ HA RIMANDATO ALL’INFINITO IL MOMENTO DELLA VERIFICA, la grandezza rimane latente perchè il fumo le impedisce di essere manifesta . Anche lo Zeno vecchio ripropone il rituale dell’ultima sigaretta. Lo Zeno vecchio che scrive il memoriale prima di iniziare la terapia non ha ancora raggiunto quelle convinzioni che lo porteranno ad abbandonare la psicanalisi ( c’è il continuo confronto tra i tanti Zeno del memoriale , ma il romanzo prevede anche che lo Zeno vecchio sia un personaggio non uniforme, ma mutevole ). Lo Zeno vecchio di adesso non è lo Zeno vecchio degli ultimi capitoli.
