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Il Gattopardo Analisi secondo McKee + Analisi scene, Appunti di Storia E Critica Del Cinema

Analisi del film Il Gattopardo secondo le indicazioni del volume di McKee "Story" + Indice di tutte le scene con Analisi si ancune scene con individuazione delle inquadrature.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 23/12/2020

daniele.esposito
daniele.esposito 🇮🇹

4.3

(41)

10 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Il Gattopardo Analisi secondo McKee + Analisi scene e più Appunti in PDF di Storia E Critica Del Cinema solo su Docsity! 1 Il Gattopardo Analisi dettagliata del film in base alle indicazioni del Testo di McKee “Story - Contenuti, struttura, stile, principi per la sceneggiatura e per l’arte di scrivere storie” 2010 Omero Editore IL TESTO: Così si espresse il regista sulla propria visione del romanzo: “Nel Gattopardo si racconta la storia di un contratto matrimoniale. La bellezza di Angelica data in pasto alla voracità di Tancredi. Ma Angelica non è soltanto bella; ella sa bene di che pasta è fatto un tale contratto di matrimonio, e l’accetta, anche se quello che a prima vista sembra dominare è soltanto un purissimo sentimento d’amore. E anche Tancredi non è soltanto cinico e vorace: riverberano in lui, già all’inizio della deformazione e della corruzione, quei lumi di civiltà, di nobiltà e di virilità che l’immobilità feudale ha cristallizzato e cicatrizzato senza speranza di futuro nella persona del principe Fabrizio. Dietro il contratto matrimoniale di Angelica e Tancredi si aprono altre prospettive: quella dello Stato Piemontese, che nella persona di Chevalley viene quasi a far da notaio e a mettere il sigillo al contratto; quella della nuova borghesia terriera, che nella persona di don Calogero Sedara richiama il duplice conflitto dei sentimenti e degli interessi quale Verga lo delineò in modo memorabile in Mastro Don Gesualdo, ch’io considero il più autentico progenitore del sindaco di Donnafugata; quello dei contadini, oscuri protagonisti subalterni e quasi senza volto, ma non per tanto meno presenti; quella della sopravvivenza contaminata, anacronistica, ma cionondimeno ancora operante, delle strutture e del fasto feudali, colti a mezzo tra la stagione della loro inarrestabile decadenza e l’intromissione nel loro tessuto di corpi estranei (don Calogero, gli ufficiali piemontesi, gli stessi garibaldini) che, ieri respinti, vengono oggi sopportati e assimila È ben scritto, perché tratto da un romanzo ma l’adattamento cinematografico elimina il narratore e parla il principe in prima persona. (caratteristica del TESTO) Non è una sceneggiatura fallimentare, perché anche parla dell’interiorità del principe, viene incastonata in un più ampio quadro storico GLI ELEMENTI DELLA STORIA: STRUTTURA: l’ordine scelto per narrare gli eventi ha l’obiettivo di presentare la visione della vita del principe: un uomo disinlluso che si piega alle ragioni della storia EVENTO: a livello macroscopico: lo sbarco dei mille. Nel suo micro cosmo: l’ingresso di Angelica Valori della storia: da positivo a negativo. Dall’adesione ai valori di un epoca (regno delle 2 sicilie) al piegarsi a valori nei quali lui non crede per sottostare alle ragioni della storia SCENE: 2 • scena cielo • scene specchio (a inizio film e a fine film) • scene morte • scena canteri BEAT: 1) La moglie piange perché Tancredi vuole sposare angelica anziché la figlia Concetta e chiede al marito di intervenire 2) Il principe contrasta la moglie dicendo che angelica è adatta alle ambizioni di Tancredi, mentre concetta è troppo tranquilla 3) Si mette nel letto si arrabbia e chiude la conversazione non lasciando alla moglie la possibilità di replicare SEQUENZA: scena dei canteri ATTO: 1) Finisce quando parte tancredi 2) Dalla partenza di tancredi al plebiscito 3) Ballo finale CLIMAX DELLA STORIA: il plebiscito TRAMA È un film classico, si pone al vertice del triangolo di mckee però è spostato un po a destra essendo un film d’autore FINALE ▪ APERTO: lui che è triste e si avvia il vicolo CONFLITTO ▪ INTERNO: conflitto con se stesso che è combattuto di questa situazione italica PROTAGONISTA ▪ UNICO TEMPO ▪ LINEARE (gli eventi seguono ordine cronologico, e se ci sono flashback lo spettatore saprà comunque collocare ogni eventoal suo tempo) CAUSALITÀ/COINCIDENZA ▪ CAUSALITÀ: ogni evento è una causa che produce un effetto, il quale a sua volta si trasforma in causa dell’evento successivo REALTÀ ▪ COERENTI: le modalità di interazione fra personaggi restano coerenti durante tutta la narrazione 5 • NEGAZIONE DELLA NEGAZIONE: è una forza antagonista doppiamente negativa, che rinnega il valore del personaggio stesso. Nel caso della giustizia la forza antagonista che nega la negazione è la tirannia. Fedeltà ➔ negazione della negazione ➔ tradisce se stesso ESPOSIZIONE: • ANTEFATTO: rappresentato simbolicamente dalla recita del rosario: il principe è signore assoluto • FLASHBACK: utilizzati per esporre i pensieri del principe di salina • SEQUENZE DI SOGNI: non presenti • MONTAGE: non presente • VOCE FUORI CAMPO: non presente PROBLEMI E SOLUZIONI INTERESSE DEL PUBBLICO. Una storia deve mantenere il pubblico incollato allo schermo dall’inizio fino alla fine e per farlo deve ricorrere a due aspetti della natura umana: intelletto ed emozione, che generano curiosità e partecipazione. Curiosità e partecipazione creano 3 possibilità di connessione tra pubblico e storia: • Mistero (può essere aperto e chiuso): non presente • Suspence non presente • Ironia drammatica: il pubblico conosce più informazioni rispetto al protagonista. Sfrutta la partecipazione a discapito della curiosità. Storie del genere iniziano spesso dal finale, rivelando l’esito. Il pubblico prova timore nell’attesa che il personaggio scopra ciò che noi già sappiamo; inoltre così possiamo concentrarci maggiormente sulla psicologia e sull’interiorità del personaggio. Analisi del film Il Gattopardo + Analisi di alcune scene Regia: Luchino Visconti Attori: • Burt Lancaster: don Fabrizio Corbera, principe di Salina • Alain Delon: Tancredi Falconeri • Claudia Cardinale: Angelica Sedara/Donna Bastiana • Paolo Stoppa: don Calogero Sedara • Rina Morelli: principessa Maria Stella di Salina • Lucilla Morlacchi: Concetta • Romolo Valli: padre Pirrone • Terence Hill: conte Cavriaghi • Pierre Clémenti: Francesco Paolo di Salina Genere storico, drammatico Regia Luchino Visconti Soggetto Giuseppe Tomasi di Lampedusa (romanzo) Sceneggiatura Suso Cecchi D'Amico, Pasquale Festa Campanile, Enrico Medioli, Massimo Franciosa, Luchino Visconti Produttore Goffredo Lombardo Produttore esecutivo Pietro Notarianni Casa di produzione Titanus, S.N. Pathé Cinéma, S.G.C. Distribuzione in italiano Titanus Fotografia Giuseppe Rotunno Montaggio Mario Serandrei 6 Musiche Nino Rota; Giuseppe Verdi Scenografia Mario Garbuglia Costumi Piero Tosi, Reanda, Sartoria Safas Contestualizzazione: Periodo storico: fine 800 Arco di tempo del romanzo: 1860-1910 del film: 1860-fine 800 Ambienti: Palermo, Palazzo di Donnafugata, natura, esterni degradati LE SEQUENZE DEL FILM QUADRI Analisi 1. Titoli di testa e presentazione di villa Salina I titoli di testa scorrono sulle immagini di Villa Salina: con movimenti di macchina avvolgenti viene inquadrata l’ambientazione generale. un intrecciarsi di carrellate e panoramiche (che da destra vanno verso sinistra) che ripropongono il modo tipico della scrittura e sembrano sottolinenare la musicalità e il ritmo narrativo presente nel romanzo di Lampedusa. La scena si chiude con le tende gonfiate dal vento, sembrano quasi indicare la storia che preme contro il mondo chiuso dell’aristocrazia. (scelta allusiva del regista) Inquadratura I: Il cielo azzurro a tutto schermo. Inquadratura II: Esterno della villa (carrellata, panoramica). Le fronde di un albero. Un cancello chiuso. Al di là un viale con statue bianche a lato. La villa sullo sfondo. Inquadratura III: Nel giardino: dettagli. Alcuni alberelli. Sulla parte destra dello schermo un busto con taglio ravvicinato. Inquadratura IV: Ancora dettagli del giardino (e ancora un piano ravvicinato di un busto). E' inquadrata dal basso verso l'alto una statua il cui viso appare consumato dal tempo. Inquadratura V: Panoramica basso - alto e verso destra. Dettagli del palazzo, poi il totale. L'inquadratura resta fissa per alcuni istanti. Inquadratura VI, VII: Mezzo totale della villa. A destra una statua di donna che guarda verso la linea di fuga della prospettiva. Il viale. Il palazzo sullo sfondo. La m.da p. si avvicina ancora al palazzo. 7 Inquadratura VIII, IX: L'angolo sinistro della villa; alle finestre le tende frangisole. Sulla terrazza: le porte e le finestre aperte; le tende mosse dal vento. Inquadratura I: Il cielo azzurro a tutto schermo. Inquadratura II: Esterno della villa (carrellata, panoramica). Le fronde di un albero. Un cancello chiuso. Al di là un viale con statue bianche a lato. La villa sullo sfondo. Inquadratura III: Nel giardino: dettagli. Alcuni alberelli. Sulla parte destra dello schermo un busto con taglio ravvicinato. Inquadratura IV: Ancora dettagli del giardino (e ancora un piano ravvicinato di un busto). E' inquadrata dal basso verso l'alto una statua il cui viso appare consumato dal tempo. Inquadratura V: Panoramica basso - alto e verso destra. Dettagli del palazzo, poi il totale. L'inquadratura resta fissa per alcuni istanti. 2. La recita del rosario. Voci concitate dal giardino grida (fuori campo) 3. Il principe riceve la notizia dello sbarco dei Garibaldini (11 maggio 1860). Decide di recarsi a Palermo. Crisi di pianto della principessa 4. In giardino: ritrovamento del soldato morto Il racconto in terza persona viene sospeso quattro volte, in favore dello sguardo soggettivo del protagonista: 1. il primo è per il ritrovamento del cadavere in giardino. È questo un “espediente” cinematografico e narrativo utilizzato esclusivamente per il Principe. L’inquietudine di fronte alla morte: il soldato 5. Viaggio verso Palermo del principe accompagnato da padre Pirrone, che lo invita a indurre a maggiore prudenza il nipote Tancredi; un posto di blocco; la casa Durante il breve viaggio, il colloquio tra i personaggi è filmato dal regista in mezzo PP e sempre all'interno della carrozza, mentre dei fatti esterni (i fuochi, i ribelli) si ha notizia solo attraverso il dialogo. Siamo in presenza di un procedimento tipico della regia viscontiana: alludere alle cose e non mostrarle; l'interesse è tutto sulle parole e sulle reazioni che 10 13. Rievocazione (dissolvenza) nella mente del principe della ospitalità data dai Salina a Tancredi e a due suoi compagni d'arme, per il cui lasciapassare fu possibile superare il blocco stradale. A villa Salina i due ospiti ammirarono i dipinti alle pareti 14. Ancora nel corso della sosta; Tancredi e Concetta 15. Rievocazione in dissolvenza della visita dei compagni d'armi di Tancredi; in quella circostanza Concetta manifestò preoccupazione per la ferita di Tancredi 16. L’arrivo a Donnafugata; il benvenuto del sindaco Sedara e dell'organista Ciccio Tumeo; in chiesa: il Ringraziamento; i componenti la famiglia, stanchi e impolverati, negli scranni del coro La macchina da presa, con un movimento di dolly dall'alto verso il basso combinato con una panoramica prima da sinistra a destra e poi da destra a sinistra, scende fino a scoprire l'altare dove quattro religiosi si preparano ad officiare un Te Deum in onore dei Salina. Il campo medio, quasi frontale alla macchina da presa, riprende i componenti la famiglia mentre entrano e si accingono a sedersi sul bancone di legno; successivamente la m. da p. inquadra il soffitto descrivendo poi una veduta ampia dell'ambiente, occupato dai cittadini curiosi che partecipano al Te Deum. 17. La conversazione nel bagno con padre Pirrone a proposito di Concetta 18. Il pranzo e le varie reazioni all'ingresso di Sedara; prima apparizione di Angelica; conversazioni a tavola; il racconto di Tancredi sulle imprese 11 belliche; imbarazzante risata di Angelica; risentimento di Concetta 19. Dall'alto del palazzo il principe vede Tancredi andare a far visita ad Angelica 20. Il plebiscito: il principe va a votare accompagnato da padre Pirrone (dei paesani cantano la Bella Gigogin); il rinfresco offerto al principe dal sindaco 21. Il sindaco annuncia tra interruzioni di varia natura l'esito del Plebiscito; dall'alto il principe osserva 22. All'alba: la partenza per la caccia con don Ciccio Tumeo; conversazione sul Plebiscito, Don Ciccio Tumeo inveisce per la scorrettezza nel computo dei risultati. Il principe chiede informazioni sui Sedara: lui "un castigo di Dio"; la moglie come un animale, ma bellissima, figlia di un ammazzato di lupara 23. Camera da letto: il principe ha tra le mani la lettera di Tancredi con la richiesta di matrimonio; la principessa piange e accusa; il principe irremovibile 24. Ancora il principe a caccia; annuncia il matrimonio tra Tancredi e Concetta a don Ciccio Tumeo che non si capacita 12 25. Incontro principe - Sedara; richiesta di matrimonio; accordi; il principe evoca l'immagine della bellissima moglie di don Calogero Sedara, attribuendole le fattezze di Angelica 26. Ritorno di Tancredi e di Cavriaghi, che corteggia invano Angelica (le dona i canti dell'Aleardi); Tancredi annuncia di essere entrato nell'esercito sabaudo; il dono dell'anello ad Angelica 27. Tancredi e Angelica nelle stanze del palazzo inseguono il loro amore 28. Un piemontese arriva a Donnafugata 29. Chevalley intrattenuto nel salotto della famiglia Salina; si gioca carte; Tancredi si compiace nel riferire a Chevalley vicende di violenza e di sangue accadute in Sicilia 30. Dialogo tra il principe e Chevalley; rifiuto del principe alle offerte di Chevalley (la carica di senatore); le ragioni del principe 31. Chevalley accompagnato da Don Fabrizio parte all’alba, attraversando un paesaggio di miseria e degrado 32. Lavoratori nei campi; l'immagine trapassa per dissolvenza alla sala del LO SPECCHIO: RIFLESSI DI MORTE
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