Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Il Gattopardo riassunto, Appunti di Letteratura Italiana

Riassunto e appunti lezione sul Gattopardo

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 11/12/2020

yo123
yo123 🇮🇹

4.5

(2)

6 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Il Gattopardo riassunto e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! Il Gattopardo il romanzo neostorico negli anni ‘60 – ‘70 Negazione dello storicismo • Focalizzazione interna, soggettiva e assenza di ricostruzione storiografica • Tutto deve cambiare affinché nulla cambi • Senso di fine e disfacimento (simbologia del ballo a palazzo Ponteleone) • discontinuità temporale • Decostruzione parodica del romanzo storico • Revisione epistemologica della storia: impossibilità di accedere ad uno svelamento attendibile dei fatti; il legame tra passato e presente non ha più rigide causalità • Non fatti ma rovello interiore; la sconfitta di un eroe problematico • Riscrittura in negativo dell’epos risorgimentale • La memoria, la sconfitta, il rimpianto, la meditazione esistenziale, lo spreco. Il Gattopardo (1958) di Giuseppe Tommasi (linea post-unitaria) Le armi l’amore (1963) di Emilio Tadini (linea risorgimentale) Noi credevamo (1967) di Anna Banti (linea post-unitaria) • ‘’Il Gattopardo’’ viene pubbliato postumo nel 1958 dalla casa editrice Feltrinelli, a cura di Giorgio Bassani, dopo il parere non favorevole di Vittorini prima per Mondadori poi per Einaudi. Protagonista del romanzo è don Fabrizio Corbera, principe di Salina e marchese di Donnafugata (figura ispirata in parte al bisnonno dell’autore Giulio Fabrizio Tomasi) autoritario e colto esponente dell’aristocrazia fondiaria siciliana, dedito alle osservazioni astronomiche,rappresentante dell’orgoglio di classe ma consapevole del progressivo declino sia economico sia sociale, sullo sfondo dell’epopea garibaldina in Sicilia, e della nascita dell’Unità d’Italia. Estraneo alla vita politica contemporanea, disinteressato alla conduzione dei suoi stesse affari, profondamente scettico su un effettivo cambiamento della condizione siciliana e della società in generale, nonostante lo sconvolgimento provocato dalla nascita del nuovo stato unitario, sostiene economicamente il nipote Tancredi, squattrinato principe di Francavilla, che partecipa alla spedizione garibaldina con spregiudicato senso di opportunismo trasformista: ‘’Se vogliamo che tutto rimanga com’è, tutto deve cambiare’’ è la frase di Tancredi dalla quale si è originato ed entrato nell’uso comune il termine ‘’gattopardismo’’ per indicare chi non solo non teme le trasformazioni della società, ma è convinto che essi siano solo apparenti e non compromettano i privilegi acquisiti, di tradizione di classe di censo. Don Fabrizio favorisce il matrimonio di Tancredi con la bella e ricca borghese Angelica Sedàra, e il loro matrimonio rappresenta il nuovo patto sociale tra le due classi (prestigio nobiliare + ricchezza economica) per la gestione del potere politico ed economico. • La ‘’fata cattiva’’ è la nascita della nuova Italia. Il tradimento e il fallimento del risorgimento. • Il senso della fine e del disfacimento. La morte di don Fabrizio. La sconfessione delle reliquie. L’equivoco fatale. La defenestrazione della mummia del cane Benedicò. E’ molto indicativo il fatto che gli eventi storici non siano raccontati dal narratore, restano fuori dal racconto. La storia entra di ‘’sbieco’’, di soppiatto, in questo romanzo, pur essendo una storia di notevole importanza. Lo comprendiamo sin dalla prima parte del romanzo, con due episodi in particolare: • il primo è quello rievocato memorialmente da Don Fabrizio, mentre si trova nella sua villa, di aver ritrovato il cadavere ormai in decomposizione di un soldato borbonico(che probabilmente durante uno scontro era venuto a morire lì). Aveva portato il sentore della morte e della storia a questa famiglia tranquilla ed estranea alle vicende. • Un altro aspetto importante è che ciò che conta è la storia della famiglia. Vediamo la vicenda del maggio del 1860 che si apre e si chiude con la recita del rosario, pratica che veniva espletata tutte le sere con la famiglia riunita. Il capitolo, all’interno, contiene il discorso di Tancredi con don Fabrizio e un accenno a quello che sta succedendo in Sicilia (la storia che entra in via indiretta attraverso la lettura della notizia sul giornale). Altro elemento che percorre tutto il romanzo e che procura la critica da Vittorini, è la percezione di Don Fabrizio, che alla nascita del nuovo stato, fosse stata presente una fata cattiva e la definizione della disillusione risorgimentale. Elemento di antistoricità di questo romanzo, è la sua concessione ad un certo tipo di dimensione ‘’decadente’’ (il romanzo da un certo punto in poi, viene percorso da un senso di fine, sfacimento, morte che si acuisce nelle due parti finali del romanzo, con la morte di don Fabrizioe con l’episodio delle reliquie). • Narratore eterodiegetico, onnisciente, ironico. Presente spesso con commenti, prolessi, massime. Focalizzazione interna. • Il romanzo si articola in otto parti, di diversa consistenza narrativa, ciascuna autosufficiente, ‘’episodica’’, secondo un asse cronologico progressivo, indicato con la precisazione temporale all’inizio di ciascuna, ma discontinuo, con ellissi temporali di mesi o anche decenni. Il racconto all’interno di ogni parte è frantumato in breve sezioni, scandite solo dalla spaziatura tipografica ad accentuarne la discontinuità. Alle sezioni viene attribuito un titoletto ma solo all’indice analitico, predisposto dall’autore, che individua il centro narrativo o il protagonista dell’episodio narrato. Manipolazione della durata narrativa. • SCHEMA DELLE PARTI Parte prima : maggio 1860 (sbarco di Garibaldi) Parte seconda : agosto 1860 (a Donnafugata present.Angelica-la cena) Parte terza : ottobre 1860 (Il plebiscito-gli accordi nuziali) Parte quarta : novembre 1860 (Chevalley-il fidanzamento) Parte quinta : febbraio 1861 (la vacanza di Padre Pirrone) Parte sesta : novembre 1862 (il ballo a palazzo Ponteleone-presntazione ufficiale di Angelica-meditazione sulla morte) Parte settima : luglio 1883 (morte di Don Fabrizio) Parte ottava : maggio 1910 (fine delle reliquie-fine di tutto) La scelta dello statuto narratoriale (vale a dire della voce narrante) è molto vicina al romanzo tradizionale. Questo narratore utilizza molto spesso la focalizzazione interna (punto di vista del personaggio) ma non si esime dal commentare o intervenire nel tessuto della narrazione. Esempio: dalla parte relativa al fidanzamento di Tancredi e Angelica (parte quarta). Raccontando come i due giovani stiano vivendo il loro periodo di fidanzamento, interviene il narratore ‘’Quelli furono i giorni migliori della vita di Tancredi e di quella di Angelica, vite che dovevano poi essere tanto variegate, tanto peccaminose sull’inevitabile sfondo di dolore. Ma essi
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved