Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Il Gattopardo - riassunto e analisi, Appunti di Letteratura Italiana

Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Tipologia: Appunti

2018/2019
In offerta
30 Punti
Discount

Offerta a tempo limitato


Caricato il 19/09/2022

eliana-bergaglio
eliana-bergaglio 🇮🇹

4.5

(11)

3 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Il Gattopardo - riassunto e analisi e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! IL GATTOPARDO Autore Giuseppe Tomasi di Lampedusa (Palermo 1896),di famiglia aristocratica quella dei principi di Lampedusa,prese parte alle due guerre mondiali e compì lunghi viaggi in Europa. Appassionato lettore di libri si dedicò alla narrativa negli ultimi anni della sua vita. Il suo più famoso successo "Il Gattopardo" fu pubblicato dopo la sua morte nel 1958 , costituì un caso letterario, sia per la personalità allora misteriosa dell'autore, sia per la sua ironica rappresentazione dei mutamenti storici-sociali del periodo risorgimentale. Titolo Il Gattopardo. Il titolo si riferisce allo stemma del casato dei Salina, che raffigurava un gatto dal manto leopardato su fondo blu. Anno L’opera venne composta tra il 1955 e il 1956, in pochi mesi. Tomasi lo propose alla casa editrice Mondadori ma rifiutato da questa, venne poi ripreso da Giorgio Bassani, che dopo la morte dell’autore, riuscì a farlo pubblicare nel 1958, dall’editore Feltrinelli. Genere Letterario L’opera appartiene a più generi letterari: 1. un romanzo esistenzialista; si rifà cioè a quella corrente di pensiero diffusasi negli anni cinquanta del ‘900 cui è stato posto il nome di Esistenzialismo: tale filosofia è caratterizzata da una sfiducia nell'agire umano e soprattutto nel potere della ragione di fronte a situazioni imprevedibili. 2. è un romanzo storico per l’importanza centrale assunta dalle vicende storiche al suo interno. In realtà, però, può essere definito tale solo in senso molto generale: non presenta infatti la verità dei fatti nel loro ordine cronologico. 3. è un romanzo autobiografico, perchè da esso traspaiono diversi elementi che rimandano direttamente alla vita di Tomasi. Il più evidente è senza dubbio la condizione sociale: Fabrizio, il protagonista del romanzo, è principe, come Tomasi discendeva dai signori di Lampedusa. Nel personaggio, l’autore ritrae il bisnonno Giulio e un po’ anche se stesso,entrambi erano appassionati di astronomia, entrambi passavano giornate intere a caccia. Trama La figura centrale del romanzo è don Fabrizio Salina, un ricco siciliano di, la cui casata, rappresentata da un gattopardo, è sempre stata rispettata dagli abitanti dei propri feudi. Dalla sua famiglia, don Fabrizio è considerato un vero e proprio paterfamilias. Forte della sua autorevolezza, non risparmia nemmeno i suoi cari, che più volte disprezza per la loro piattezza morale. Unica eccezione al suo giudizio è l’amato nipote Tancredi: nella sua prontezza di spirito, vivacità ed esuberanza, il Principe rivede ruggire un giovane Gattopardo, così come lo era stato lui in passato. Tancredi non esita a mostrare la sua irrequietezza,decidendo di arruolarsi nelle truppe garibaldine, ma in un combattimento rimane ferito. Gran parte dell’opera è ambientata a Donnafugata, un feudo dei Salina, dove vi possiedono la residenza estiva. Di questo paese è personaggio importante don Calogero Sedara, il sindaco, che in breve tempo aveva saputo raccogliere, grazie alla propria arguzia , un patrimonio tanto vasto da sfiorare quello del Principe, e che perciò era rappresentante di quella classe destinata a sostituire il ceto nobiliare, ad assumerne il potere economico e politico(classe borghese). Figlia di Calogero Sedara è la bella e prorompente Angelica, di cui ben presto si innamora Tancredi, fino a chiederla in sposa. L’assenso che il principe dà al matrimonio costituisce la resa alla nuova classe da parte di una nobiltà ormai incapace di rinnovarsi.Tra l’altro anche il fatto che il matrimonio è “a dote invertita” è strano. Tancredi è infatti squattrinato per la scellerata gestione del patrimonio del defunto padre ( cognato del Principe ), Angelica invece gode di una più prospera situazione economica qualche anno prima. Quando dal Principe arriverà il piemontese Chevalley per offrirgli la carica di senatore del Regno d’Italia, rifiuterà:questo perché lui, uomo di un passato ormai giunto al suo crepuscolo, non può credere nel futuro e operare in esso. Padre Pirrone, il sacerdote di casa Salina, è il protagonista di una rivalutazione del prelato. Nelle prime pagine, l’autore non si risparmia di dipingerlo come un uomo poco fedele ai principi cristiani: la sua vita era consacrata a concedere assoluzioni al Principe per le sue scappatelle notturne. Dopo il suo ritorno al paese natale diventa un piccolo eroe, quando, grazie alla sua astuzia, riesce a risolvere un’intricata lite familiare fra popolani. Poco a poco la vita del Principe si tinge sempre più di nero,ma una luce è offerta da Angelica: la ragazza concede al Principe un ballo, ultimo viaggio in un mondo, che gli sta sfuggendo di mano. Con uno scarto cronologico, il romanzo si sposta al 1883 per descrivere la morte del Principe,una morte attesa e invocata, vissuta come liberazione da un’esistenza priva di senso. Le ultime pagine giungono fino al 1910, quando le sorelle Salina, Concetta, Caterina e Carolina, ormai vecchie e sole, assistono alla distruzione delle reliquie custodite questa sua risoluzione con il fatto di temere di venire imprigionato tuttavia il vero motivo è un altro: lui stesso aveva affermato che se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi. L’innamoramento con Angelica sembra trasformare sensibilmente l’animo del ragazzo, che pare mettere “la testa a posto”. Il profondo amore che lo lega ad Angelica gli riempie cuore e non gli lascia più spazio per le preoccupazioni della classe sociale a cui appartiene la sua futura moglie. Il sentimento di forte unione che lo avvicina al Principe, si può spiegare con le caratteristiche proprie del carattere dei due uomini che sono molto simili. Don Calogero Sedara Ha sempre le guance mal rasate, accento plebeo, abiti bislacchi, ma una rara intelligenza. Infatti molti problemi che al Principe appaiono insolubili, vengono da lui risolti in maniera disinvolta. A Donnafugata è riuscito ad impossessarsi di molte terre. Ora le sue rendite sono quasi uguali a quelle di Don Fabrizio. Insieme alla ricchezza però cresce anche la sua influenza politica.Egli rappresenta l'uomo nuovo, rappresentante di quella nuova classe borghese destinata a sostituire il ceto nobiliare. Frequentando Don Fabrizio impara che il fascino scaturisce anche dalle buone maniere. Angelica Sedara Alta, ben fatta, occhi verdi un po' crudeli, mostra il suo compiacimento per la posizione raggiunta dal padre. Il suo ingresso alla famiglia dei Salina avviene durante il pranzo ufficiale di Donnafugata.Già al suo arrivo lascia tutti a bocca aperta. Sedotti dalla sua bellezza, gli uomini sono incapaci di notare i non pochi difetti che questa bellezza ha. Tancredi si innamora di lei, ma Angelica ha troppo orgoglio ambizione per avvicinarsi veramente al giovane. Tuttavia è innamorata di lui. A lei però importa poco dei tratti di spirito e dell' intelligenza di Tancredi. In lui vede soprattutto la possibilità di avere un posto eminente nel mondo nobile della Sicilia, mondo che considera pieno di meraviglie e che in realtà è assai differente da quello che immagina. Quando finalmente don Fabrizio chiede a don Calogero la mano della figlia per conto di Tancredi, dopo i primi incontri, le visite alla Villa Salina divengono sempre più frequenti e permettono ai giovani di prendere gusto a inseguirsi tra i vari locali del palazzo. La sua vita matrimoniale però non è senza screzi e incomprensioni, talvolta tradisce il marito. Temi Attraverso l’analisi del romanzo di Tomasi di Lampedusa emergono diverse tematiche che l’autore ha voluto evidenziare: -un tema molto ricorrente è quello della morte inevitabile per chiunque. Insieme con questo emerge spesso il disfacimento degli individui. - il carattere dei siciliani, tutti presuntuosi, sicuri di sé e molto tradizionalisti. Non sono molto disposti a cambiare le cose, perché probabilmente sono impauriti da ciò che non conoscono. -il disprezzo che provano i nobili nei confronti dei borghesi (nel romanzo Don Fabrizio e Don Calogero rappresentano le due categorie). -l’ascesa, durante quel periodo, di questa classe borghese contro la perdita di potere di quella nobiliare. La causa di tale fenomeno è la maggiore attività della classe in crescita, più intraprendente e più motivata a ottenere vittorie, nonostante sia forse più volgare dell’altra.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved