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Il gattopardo scheda libro dettagliata, Appunti di Italiano

Il gattopardo scheda libro dettagliata

Tipologia: Appunti

2023/2024

Caricato il 12/04/2024

letizia-delloro
letizia-delloro 🇮🇹

4.3

(10)

11 documenti

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Scarica Il gattopardo scheda libro dettagliata e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! IL GATTOPARDO TRAMA: PARTE 1 Parte 1 - Viene presentato il principe Fabrizio di Salina, un ricco siciliano di antiche origini patrizie, la cui casata, rappresentata da un gattopardo, è sempre stata rispettata dagli abitanti dei propri feudi. Fabrizio, alle dipendenze di Ferdinando, re delle due Sicilie, monarchia ormai in declino, è un pater familias, e ha in sé tutti i poteri decisionali. Inoltre ha inclinazioni alla matematica e all’astronomia, disciplina che gli aveva già fruttato riconoscimenti pubblici. Forte della sua autorevolezza, disprezza persino i suoi cari per la loro piattezza morale; unica eccezione è il nipote Tancredi (nipote orfano), in cui vede un giovane gattopardo, così come era stato lui in passato. Nel maggio del 1860, dopo lo sbarco di Garibaldi in Italia, che vede così il definitivo tramonto del suo ceto, Tancredi si arruola nelle file garibaldine capendo che le forze che un tempo dominavano la vita ora devono adeguarsi al nuovo corso politico e sociale se vogliono evitare gli esiti rivoluzionari. Bisogna insomma cambiare le apparenze per lasciare immutati i rapporti di sfruttamento tra padrone e servo. PARTE 2 Don Fabrizio e la sua famiglia si recano nella tenuta di Donnafugata, residenza estiva del principe. All’arrivo sono accolti da tutto il paese con una cordialità innaturale che faceva già presagire il decadimento del loro prestigio. Prima di entrare in casa partecipano alla messa nella chiesa locale, e dopo Don Fabrizio dà un grande ricevimento in cui invita le personalità più influenti di Donnafugata, fra cui Don Calogero Sedara e la figlia Angelica, di cui Tancredi si innamora. Nel capitolo viene inostre presentato l’amore provato dalla figlia di Don Fabrizio Concetta la quale percepisce la rivalità con Angelica. Il giorno seguente la famiglia visita un Monastero fondato da una antenata della famiglia dove l’accesso è severamente vietato agli uomini eccetto don Fabrizio e il re di Napoli. Dopo essere stato escluso dalla visita Tancredi decide di tornare in paese e di fare visita a casa di Angelica. PARTE 3 Il principe trascorre così a Donnafugata le sue serate cacciando, un rituale che non lo soddisfa per i risultati della caccia stessa, ma per quelle piccole azioni che deve compiere. Tancredi, da Caserta, informa con una lettera Don Fabrizio dell’intenzione di sposare Angelica, e gli chiede di riferirlo al padre della ragazza. Si svolge poi il plebiscito (La consultazione diretta del popolo su questioni di notevole importanza politica) sull’annessione della Sicilia al Piemonte, vinto all’unanimità. Il Principe e l’organista Don Ciccio si recano nuovamente a caccia, e parlano così dei risultati del plebiscito. Don Fabrizio viene a sapere che Don Ciccio ha votato no e che quindi ne sono stati falsati gli esiti. Durante la conversazione Don Ciccio viene a scoprire del futuro matrimonio, avvertendo il Principe delle origini materne poco raccomandabili e nobili. Don Fabrizio però, non trovando complicanze nella futura parentela, decide di rinchiudere l'organista fino a dopo il colloquio con Don Calogero. Infine Don Fabrizio fa venire a casa Don Calogero e chiede per conto di Tancredi la mano di Angelica, scoprendo che il giorno della vigilia della partenza del ragazzo i due si erano già baciati. Durante il colloquio il sindaco si dimostra interessato all’Unione dei due giovani e rassicura il Principe dei sentimenti della figlia e dell’ottima condizione economica e sociale della famiglia. FRAMMENTO A Si parla del fatto che difronte a uno sconforto così grande un cane possa dare sollievo al padrone ma che al tempo stesso, essi continuano ad offrirsi all'infinito ma di fronte a sfere superiori il loro aiuto si dimostra ugualmente vano. Don Fabrizio riacquista serenità riprendendo i rapporti con Bendicó e viene detto che il cane sperava di insegnare all'uomo qualcosa come il gusto dell'attività gratuita mentre l'uomo avrebbe desiderato che la bestia ne imparasse altre come per esempio il piacere dell'ozio. Nonostante ció nessuna delle due parti riuscì nell'insegnamento e si dice che la felicità consiste nel ricercare gli scopi e non nel raggiungerli. PARTE 4 Dell’incontro tra i Sedora e i Falconari entrambi cambiano: i primi diventano più nobili, raffinati; il principe acquista quelle caratteristiche di economicità, che poi però lo danneggeranno tra il popolo. Don Fabrizio e Angelica si incontrarono dopo quell'evento e si salutarono con molta gioia. Uno degli ultimi giorni, mentre il principe, rasserenato ormai, leggeva alla famiglia dei libri che erano custoditi all'interno dell'abitazione (non belli a causa delle tante censure), torna Tancredi; entró in casa e si svestì dell'uniforme. Egli chiese subito di Angelica e nel mentre che i servitori la mandarono a chiamare Tancredi le scriveva (credo lettere d'amore, insomma le scriveva che l'amava e che aveva piovuto e che quindi assomigliava un po' a un ranocchio in quel momento). Don Fabrizio scrutò l'ultimo arrivato e chiese del perchè non indossasse più i colori dei Garibaldini, così Tancredi spiegó che i Garibaldini si erano sciolti e lui era ora era nell’esercito del re di Savoia. Subito arrivò Angelica e, dopo aver consegnato a Don Fabrizio l'anello, chiese a lui di regalarlo a lei per mano sua. Era un bell’anello di zaffiro scurissimi. Tancredi voleva che Angelica conoscesse tutto il palazzo e così nei giorni successi essi girarono insieme tutte le stanze del palazzo, anche quelle più sconosciute (anche dal principe), e con loro era sempre l’Eros (si intende la passione e l'amore che li travolge). Arrivò poi un uomo (Cheravalley) mormorando del prefetto. Era un piemontese, e aveva paura per ogni cosa che vedeva in Sicilia. Poi l’accoglienza ricevuta a Donnafugata lo rasserenò. Era venuto per chiedere al principe di partecipare al nuovo Senato del Regno di Italia. Lui non accettò. Le tante invasioni subite, avevano spento nei siciliani quella voglia di cambiare ora necessaria: prima era stato tutto loro imposto. E non volevano neanche cambiare perché credevano di essere i migliori, quelli perfetti e Tancredi afferma che la loro vanità è maggiore della loro miseria. Inoltre aveva tanti legami con la vecchia monarchia che per decenza non poteva far parte in questo momento anche di quella nuova. Propose Sedara, che aveva ancora quella voglia di cambiamento necessaria ad un senatore per riuscire nell'intento di "rinascita". Il giorno dopo lo accompagnò alla partenza ed entrambi rimasero da soli tra dubbi e pensieri.
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