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IL JAZZ la nascita e tutte le sue filiari, Appunti di Educazione musicale

I vari tipi di jazz e la nascita di questo all'interno dei campi di lavoro forzato

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 04/05/2019

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Scarica IL JAZZ la nascita e tutte le sue filiari e più Appunti in PDF di Educazione musicale solo su Docsity! 1 Il JAZZ LE ORIGINI. Le origini del jazz vengono attibuite ai canti di lavoro (worksongs) degli schiavi neri, deportati in America a partire da XVII secolo. Questi brani, semplici e con una forte connotazione ritmica, potevano essere intonati proprio durante il duro lavoro, cui queste persone erano sottoposte: infatti essi avevano una struttura detta “call and repons”, in cui una sola persona intonava una parte e gli altri rispondevano in coro. Anche durante il periodo della schiavitù, le persone si sono avvicinate alla preghiera e alla chiesa cattolica: da questo nascono SPIRITUALS1 (inizialmente solo cantati, poi eseguiti anche con strumenti musicali) e GOSPEL. IL BLUES (fine'800-inizio'900). Emancipatisi dalla schiavitù i neri d'America riportano elementi delle proprie esperienze nei canti: nasce il BLUES, i cui brani hanno una struttura A(12 battute) – A (12 battute) – B (12 battute). Nel blues si esprime spesso il disagio, che, nonostante l'abolizione della schiavitù, vivono le persone nere in America. Eseguito in un primo momento con strumenti tradizionali, il blues si arricchisce, poi, con chitarra e armonica a bocca. Emergono, fra gli autori di questo genere, Blind Lemon Jefferson, Robert Johnson, Charlie Patton, Muddy Waters, John Lee Hooker e B.B.King. IL RAGTIME A NEW ORLEANS. Le condizioni di vita delle persone nere – sebbene non ancora ottimali – migliorano e la musica “jazz”, ancora sostanzialmente loro assoluto appannaggio, cresce e si sviluppa in particolare nella città di New Orleans: nasce il RAGTIME (tempo strappato), uno stile in cui prevale l'elemento ritmico della sincope, tipica della tradizione africana, unita ad elementi della musica europea. L'improvvisazione, che caratterizza questo genere fin dagli esordi, è, in questo caso collettiva, ossia vi sono dei momenti di improvvisazione libera attribuiti a tutti i componenti della band contemporaneamente. Figure di spicco del ragtime sono Jelly Roll Morton e Scott Joplin (“Entertainment”). Dall'unione del BLUES e del RAGTIME, cui si aggiunge l'utilizzo di STRUMENTI A FIATO (in particolare ottoni) abbiamo il JAZZ delle origini. Emergono anche i primi solisti, come Buddy Bolden, Freddy Keppard e Bunk Johnson. A New Orleans, un intero quartiere pullula di locali, in cui si esibiscono le jazz-band, ma queste attività subiscono una notevole battuta d'arresto, tanto che molti musicisti jazz si trasferiscono, poiché spesso chiamati a suonare, in un altra città: Chicago. CHICAGO e le orchestre jazz. A Chicago nascono le prime orchestre jazz - Original Dixieland Jazz Band – Creole Jazz Band (in cui suonano stelle del jazz come Louis Armstrong, King Oliver, Sidney Bechet) - ed assistiamo alle loro prime registrazion. Inoltre, la grande diffusione di questo genere è da attribuire alla radio. L'improvvisazione inizia ad essere affidata allo strumento solista (e non a tutta la band, come in uso a New Orleans), fra cui cornetta/tromba; trombone; clarinetto; batteria e pianoforte. Abbiamo le prime collaborazioni – in questo genere musicale – fra musicisti neri e bianchi: il primo importante musicista bianco a collaborare con gruppi di musicisti neri è Bix Beiderberke. LO SWING (1935 ca). Dopo la crisi economico-finanziaria del 1929, che aveva 1 Fra gli interpreti di maggiore rilievo ricordiamo la cantante MAHALIA JACKSON. caratterizzato la vita negli U.S.A., intorno al 1935 è la danza inizia a costituire elemento di sfogo della popolazione, che inizia a vedere un miglioramento rispetto al duro periodo appena trascorso: nasce così lo SWING (dondolio). Ad esso sono legate altre novità: la figura del pianista arraggiore e la corsa delle big band ad accaparrarsi il solista migliore, ora anche cantante, infatti emergono due stelle del jazz come Ella Fitzgerald e Billie Holiday. Assistiamo, inoltre, ad una grade commercializzazione del jazz, che giunge anche oltre oceano (in Europa). Molti musicisti – una volta terminato il lavoro nei locali - iniziano a riunirsi in altri luoghi/locali per rilassarsi e suonare a loro piacimento: hanno inizio i così detti AFTERHOURS. Fra i “mostri sacri del jazz” di questo periodo ricordiamo Duke Ellington (“Sophisticated Lady”; “Take the A Train”; “It don't mean a thing” ….); Count Basie; Jimmie Lunceford; Fletcher Henderson, ma iniziano a venire alla luce anche molti musicisti bianchi di rilievo, in un genere musicale quasi sempre in mano alla popolazione nera: Benny Goodmann, Glenn Miller, Gene Krupa. IL BEBOP. Nei locali di Harlem (N.Y.), molti musicisti jazz si ritrovano dopo aver suonato per lavoro: essi suonano liberamente e da questa abitudine, nascono la jam sessions (improvvisazione e sperimentazione tecnico armonica del solista) e, di fatto, il BEBOP, in cui hanno, naturalmente, maggiore importanza i momenti affidati alla libera improvvisazione del solista, ora anche tecnicamente estremamente abile. Si ricordano, fra i musicisti che si sono cimentati nel BEBOP, Thelonious Monk, Buddy Guy, Dizzy Gillespie, Charlie Parker e Lester Young … uno più strabiliante dell'altro! COOL JAZZ (il jazz freddo). Al Bebop si contrappone a partire dagli anni “40 il COOL JAZZ, tipico della West Coast Californiana: si tratta quasi di una “risposta” dei musicisti bianchi al bebop, tipicamente più vicino alla tradizione musicale nera. Nel Cool Jazz la melodia ed altri richiami alla tradizione musicale europea hanno la maggiore sull'aspetto ritmico, che tanto caratterizza il bebop. Fra gli elementi di spicco del Cool Jazz troviamo Lennie Tristano, ma, in parte, anche Miles Davis e Chet Baker. HARD BOP e FREE JAZZ. Nella East Coast americana, invece, si sviluppa un tipo di jazz, in cui si torna a valorizzare la tradizione di blues e degli spirituals originaria: le armonie divengono meno ricercate, si torna a dare maggiore imporanza all'aspetto ritmico. Si trata dell'HARD BOP, genere in cui spiccano i batteristi Max Roach e Bud Powell, ed il contrabbassista Charles Mingus. Ponte fra Hard Bop e FREE JAZZ è il sassofonista John Coltrane. Il Free Jazz è particolarmente legato alle rivendicazioni sociali dei neri d'America ed a personaggi come Malcom X e Martin Luther King. Caratterizzato da estrema libertà, poliritmia ed improvvisazione pura, viene praticato soprattutto nella città di New York. Nasce con un album di Ornette Coleman, dal titolo, appunto, “Free Jazz”. Figure di rilevo sono: Archie Shepp, John Coltrane, Cecil Taylor, Sun Ra, ma anche Lester Bowie e Roscoe Mitchell a Chicago con la loro Art Ensemble of Chicago. JAZZ ROCK. Con l'adozione della strumentazione elettrica nasce il JAZZ ROCK, di cui può essere considerato un precursoner Miles Davis. Emergono i musicisti Herbie Hancock e Chick Corea e la band (di cui ha fatto parte anche il bassista Jaco Pastorius) Weather Report (U.S.A. Anni “70), che introduce nel jazz l'utilizzo del sintetizzatore.
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