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Il libro di Abramelin il mago, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

racconta la storia di un mago noto con il nome di Abramelin, oppure Abra-Melin, che pare abbia insegnato un sistema magico ad Abraham of Worms, un ebreo tedesco che si presume abbai vissuto dal 1362–1458 circa.

Tipologia: Appunti

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FLLappuntiedispense 🇮🇹

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Scarica Il libro di Abramelin il mago e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! Samuel Liddel MacGregor Mathers MAGIA DELLA CABALA SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS. Volume secondo: Pratica. Testo e commento del LIBRO DELLA MAGIA SACRA di Abra-Melin il Mago. Traduzione italiana di Mario Monti. Titolo originale: THE BOOK OF THE SACRED MAGIC OF ABRA-MELIN THE MAGE. PRIMO LIBRO DELLA MAGIA SACRA. che Dio diede a Moses, Aaron, David, Salomone e ad altri santi, patriarchi e profeti; che insegna la vera sapienza divina. Lasciato in legato da Abraham a suo figlio Lamech. Tradotto dall'ebraico 1458. Sebbene il Primo Libro serva da prologo piuttosto che contenere le vere e proprie regole per acquisire questa Magia Sacra e Divina, nondimeno, o Lamech, figlio mio, tu in esso troverai certi esempi e altri argomenti (1) che saranno egualmente utili e profittevoli per te rispetto ai precetti e ai dogmi che ti darò nel Secondo e Terzo Libro. Quindi, non trascurare lo studio di questo Primo Libro, che ti servirà come introduzione (2) alla Vera Magia Sacra e alla pratica di ciò che io, Abraham, figlio di Simon, ho imparato, in parte da mio padre e in parte da altri Saggi Uomini degli di fiducia, e che ho trovato vero e reale, dopo averlo sottoposto a prova e a esperimento. Così che dopo avere scritto tutto ciò di mia mano, l'ho posto in questo cassetto e ve l'ho chiuso dentro a chiave, come un tesoro preziosissimo; perché, quando sarai giunto all'età adatta, potrai ammirare, considerare e godere delle meraviglie del Signore, esattamente come tuo fratello maggiore Joseph, il quale, come primogenito, ha ricevuto da me la Santa tradizione della Qabalah (3). (1) Des examples et des circostances. (2) D'acheminement. (3) Considero che questa sia una ortografia più esatta del più solito "Cabala". PRIMO CAPITOLO Lamech, se desideri conoscere la ragione per cui ti consegno questo Libro, considera la tua condizione, che è quella di figlio ultimogenito, e capirai perché esso ti spetta; e io commetterei un grave errore se ti privassi della Grazia che Dio mi ha dato con tanta profusione e liberalità. Farò quindi ogni sforzo per evitare la prolissità in questo Primo Libro, avendo davanti a me solo l'antichità di questa Scienza Veritiera e Indubitabile. E vedendo che la Verità non ha alcun bisogno di illuminazione e di esposizione, essendo semplice e giusta, sii solamente ubbidiente a quanto ti dirò, accontentandoti di tale semplicità; sii buono e onesto (1), e acquisterai più ricchezze di quante io possa prometterti. Possa il Solo e Santissimo Iddio concedere a tutti la grazia necessaria per potere comprendere e penetrare gli alti Misteri della Qabalah e della Legge; ma ognuno dovrà accontentarsi di ciò che il Signore gli accorda, comprendendo che se, contro la Divina Volontà, desidera spaziare in più alte regioni, come fece Lucifero, ciò gli procurerà solo una caduta vergognosa e fatale. Così è necessario essere estremamente prudente, e considerare l'intenzione che ho avuto nel descrivere questo metodo di operazione; poiché in considerazione della tua estrema giovinezza, non tento altro che incitarti alla ricerca di questa Magia Sacra. Ma il modo di acquisirla varrà in seguito, in tutte le sue perfezioni, e al momento adatto; poiché ti verrà insegnato da Maestri migliori di me, cioè da alcuni degli stessi Santi Angeli di Dio. Nessun uomo è nato nel Mondo come Maestro, e per tale ragione siamo costretti a imparare. Colui che applica e studia, apprende; e un uomo non può possedere un titolo più vergognoso e malvagio (2) di quello di essere una persona ignorante. SECONDO CAPITOLO Così confesso che anch'io non sono nato un Maestro e neppure ho inventato questa scienza come frutto del mio Genio; ma l'ho imparata da altri nel modo in cui ti dirò poi, e questa è la verità. (1) Rèel. (2) Questo è identico alla dottrina orientale secondo cui l'ignoranza è in se stessa male e infelicità. Mio padre, Simon, poco prima della sua morte, mi diede certi segni e istruzioni riguardanti il modo in cui è necessario acquisire la Santa Qabalah; è, però, vero che egli non entrò nel Santo Mistero attraverso il Sentiero veritiero e non riuscii a comprenderlo in modo sufficiente e perfetto come richiede la Ragione. Mio padre si accontentò sempre e fu soddisfatto di un tale metodo di comprensione e non indagò oltre la Scienza Veritiera e l'Arte Magica, che sto per insegnarti ed esporti. Dopo la sua morte, quando avevo vent'anni, era in me un grande desiderio di comprendere i Veri Misteri del Signore, ma le mie sole forze non mi consentivano di giungere alla meta che intendevo raggiungere. Venni a sapere che a Magonza vi era un Rabbino che era un famoso Saggio e si diceva che possedesse completamente la Sapienza Divina. Il mio grande desiderio di studiare mi indusse ad andarlo a cercare per imparare da lui. Ma anche quest'uomo non aveva ricevuto dal Signore il dono e una grazia perfetta, poiché sebbene si sforzasse di manifestarmi certi profondi misteri della Santa Qabalah, non vi riuscì mai; e nella sua Magia non faceva mai uso della Sapienza del Signore, ma si valeva invece di certe arti e superstizioni di popoli infedeli e idolatri, in parte derivate dagli Egiziani (1), insieme alle immagini dei Medi e dei Persiani, con erbe degli Arabi, insieme al potere delle Stelle e delle Costellazioni; e, infine, egli aveva tratto da ogni popolo e nazione, perfino dai cristiani, una qualche Arte diabolica. E in ogni cosa gli Spiriti lo accecavano a tal punto, anche quando gli obbedivano in modo ridicolo e inconseguente, che egli credeva davvero che la sua cecità e il suo errore fossero la Vera Magia, così che non spingeva più oltre la sua ricerca nella Autentica e Sacra Magia. Anch'io appresi i suoi stravaganti esperimenti, così che per dieci anni rimasi seppellito in tale grave errore, finché dopo dieci anni giunsi in Egitto alla dimora di un Antico Saggio che era chiamato Abramelim, che mi pose sul retto Sentiero, come ti spiegherò in seguito, e mi diede le migliori istruzioni e dottrine di tutti gli altri; (1) Eppure la vera Qabalah è senza dubbio derivata dalla Sapienza Egiziana e Orientale. ma questa grazia particolare mi fu concessa dall'Onnipotente Padre di tutte le Pietà, cioè, l'Onnipotente Dio, che a poco a poco illuminò il mio intelletto e aprì i miei occhi per vedere ammirare, contemplare e ricercare la sua Divina Sapienza, in modo tale che mi divenne possibile comprendere sempre più il Sacro Mistero mediante il quale acquistai la conoscenza dei Santi Angeli, godendo della loro vista e delle loro sacre conversazioni, da cui (2) in seguito ricevetti i fondamenti della Vera Magia, e come comandare e dominare gli Spiriti Malvagi. Così che, come conclusione di questo capitolo, non posso dire altro che ricevetti la Vera Istruzione dal solo Abramelim (3) e la Vera e Incorruttibile Magia dai soli Santi Angeli di Dio. TERZO CAPITOLO. Mi parve di avere udito una Voce non umana ma celestiale e provai nel mio cuore una gioia inesprimibile; non ebbi pace né riposo finché Aaron non mi ebbe trovato un uomo che mi condusse alla strada più vicina, lungo la quale camminando per tre giorni e mezzo sulla fine sabbia senza mai vedere una abitazione umana, finalmente arrivai ai piedi di una collina di non grande altezza, che era completamente circondata da alberi. La mia Guida allora disse: "In questo piccolo bosco dimora l'uomo che cerchi"; e dopo avermi indicato la direzione da prendere non volle accompagnarmi oltre e, congedatosi da me, tornò a casa lungo la strada già percorsa, insieme alla sua mula che aveva portato il nostro cibo. Trovandomi in tale situazione non riuscii a pensare ad altra cosa che a sottomettermi all'aiuto della Provvidenza Divina, invocando il Suo santissimo Nome, Che mi concesse la Sua santissima Grazia, poiché volgendo gli occhi nella direzione indicatami, vidi venire verso di me un venerabile Vecchio, che mi salutò cortesemente in lingua caldea, invitandomi a entrare nella sua abitazione; accettai tale cortesia con estremo piacere, comprendendo in quel momento quanto sia grande la Provvidenza del Signore. Il buon Vecchio fu assai cortese con me e mi trattò molto gentilmente e per una infinità di giorni non parlò con me di altro che del Timore di Dio, esortandomi a condurre sempre una vita ben regolata e di tanto in tanto mi metteva sull'avviso contro certi errori che l'uomo commette per fragilità umana, e, inoltre, mi fece comprendere che egli detestava l'acquisizione delle ricchezze e di quei beni che noi nelle nostre città ci sforziamo continuamente di accumulare attraverso l'usura e il denaro del nostro prossimo. Egli richiese da me una promessa precisa e molto solenne di cambiare il mio modo di vita e di non vivere secondo i nostri falsi dogmi, ma secondo la Via e la Legge del Signore. Da allora mantenni sempre inviolabilmente tale promessa, e tornato in seguito fra i miei parenti fra gli Ebrei, passai davanti a loro come un uomo stolto e folle, ma io dissi a me stesso: "Sia fatta la Volontà di Dio, e che il rispetto delle persone non ci faccia deviare dalla retta via, comprendendo che l'uomo è ingannatore". Il predetto Abramelin, conoscendo il grande desiderio che avevo di imparare, mi diede due libri manoscritti, molto simili nella forma a questi che ora ti lascio, o Lamech figlio mio; ma essi erano molto oscuri; ed egli mi disse di copiarli per me con grande cura, cosa che feci esaminando attentamente sia l'uno che l'altro. Quindi egli mi chiese se avessi del denaro, gli risposi di si. Mi disse che richiedeva dieci fiorini d'oro, che lui stesso doveva, secondo l'ordine che il Signore gli aveva dato, distribuire in elemosina fra settantadue poveri, che erano obbligati a ripetere certi Salmi (3); ed essendo giunta la festa del Sabato, egli si accinse a recarsi ad Arachi, poiché era necessario che distribuisse di persona il denaro. Egli mi ordinò di digiunare per tre giorni, cioè dal mercoledì al venerdì seguenti, contentandomi di un solo pasto al giorno, che no doveva comprendere né sangue né cose morte (4); inoltre mi comandò di fare tutto ciò con grande esattezza e di non mancare in nulla, poiché al fine di operare bene è necessario incominciare bene, e mi insegnò a ripetere tutti i sette (5) salmi di David in una volta sola in questi tre giorni; non dovevo inoltre svolgere alcuna operazione servile. Venuto il giorno stabilito egli se ne andò, portando con se il denaro che gli avevo dato. Gli obbedii fedelmente, eseguendo punto per punto quanto mi aveva ordinato di fare. (3) Il lettore esperto nella Qabalah avrà subito notato il simbolismo del numero "dieci" e del numero "settantadue", il primo essendo il numero delle Sephiroth, e il secondo quello dello Schemahamphorasch. Ma poiché molti lettori potranno essere all'oscuro del significato e del riferimento di tali termini, li spiegherò brevemente. Le Dieci Sephiroth sono le idee e i concetti più astratti dei dieci numeri della comune scala decimale e sono impiegati nella Qabalah come un mezzo ideale di spiegazione delle differenti Emanazioni o Attributi delle Divinità. Allo stesso modo Pitagora impiegò le idee astratte dei Numeri come mezzo di istruzione metafisica. Lo Schemahamphorasch o "Nome Divino" è un metodo cabalistico per investigare la natura del Nome di quattro lettere I H V H (Jehovah), che è considerato come contenente tutte le Forze della Natura. Vi sono nel Libro dell'Esodo tre versi del capitolo XIV che descrivono i pilastri di fuoco e di nuvole che si formarono a difesa dei figli di Israele contro gli Egiziani. Ciascuno di questi tre versi consiste in ebraico di settantadue lettere e scrivendole in un certo modo l'una sopra l'altra, si ottengono settantadue colonne di tre lettere ciascuna; ciascuna colonna viene quindi trattata come un Nome di Tre Lettere, e la spiegazione di questi viene cercata in certi versetti dei Salmi che contengono tali Nomi; e questi ultimi sarebbero i versetti dei Salmi cui si allude nel testo, e che i settantadue poveri dovevano recitare. (4) Questo non avrebbe escluso necessariamente le uova o il latte. (5) Così nel manoscritto. Il suo ritorno avvenne quindici giorni più tardi, e dopo il suo arrivo mi ordinò di fare il giorno seguente (che era un giovedì), prima del sorgere del Sole, una confessione generale con grande umiltà e devozione al Signore, con un proposito fermo e autentico di servirLo e di temerLo in modo diverso da come avevo fatto nel passato, e di desiderare di vivere e di morire nella Sua Santa Legge e in obbedienza a Lui. Feci la mia confessione con tutta l'attenzione e l'esattezza necessarie. Ciò durò fino al calare del Sole; il giorno seguente mi presentai ad Abramelin, che sorridendo mi disse: "è così che vorrei che tu fossi sempre stato". Egli quindi mi condusse nel suo appartamento dove io portai i due piccoli manoscritti che avevo copiato; ed egli mi chiese se desiderassi davvero conoscere, senza timore, la Scienza Divina e la Vera Magia. Gli risposi che quello era il solo scopo e l'unico motivo che mi aveva indotto a intraprendere un così lungo e difficile viaggio, con la prospettiva di ricevere una grazia speciale dal Signore. "E io", disse Abramelin, "fidando nella pietà del Signore, accordo e concedo a te questa Santa Scienza, che devi acquisire nel modo che ti viene prescritto nei due piccoli libri manoscritti, senza omettere la benché minima cosa in essi contenuta; e non fare alcun commento su ciò che può o non può essere, in quanto l'Artista che ha compiuto il lavoro è quello stesso Dio che dal Nulla ha creato tutte le cose. Tu non userai in alcun modo questa Sacra Scienza per offendere il Grande Iddio e per recare danno al tuo prossimo; tu non dovrai comunicarla ad alcuna persona vivente che tu non conosca profondamente per pratica e conservazione, esaminando approfonditamente se tale persona realmente intende operare per il Bene o per il Male. E se tu desidererai concedergliela, dovrai osservare puntualmente le stesse modalità che ho usato nei tuoi confronti. Se agirai in modo diverso, colui che la riceverà non ne riceverà alcun frutto. Guardati come da un serpente dal vendere questa Scienza e dal farne mercanzia; poiché la Grazia del Signore ci viene data liberamente e gratuitamente e non dovremmo assolutamente venderla. Questa Scienza Veritiera rimarrà presso di te e presso le tue generazioni per lo spazio di settantadue (6) anni, e poi rimarrà più nella nostra Razza. (6) Si noti ancora il numero 72. Presso Costantinopoli, in luogo chiamato Ephiha, vi era un uomo che, invece degli Incantesimi, faceva uso di certi numeri che scriveva sulla terra; e per mezzo di questi faceva apparire certe visioni terrificanti e stravaganti; ma in tutte queste Arti non vi era alcuno scopo pratico, ma solo la perdita del corpo e dell'anima, poiché tutto ciò funzionava solo in virtù di particolari Patti che non avevano un autentico fondamento; inoltre tutte queste arti richiedevano un lungo intervallo di tempo ed erano molto false, e quando questi uomini non avevano successo ricorrevano a centinaia di menzogne e di scuse. Nella stessa città di Costantinopoli incontrai due uomini della nostra legge, cioè Simon e il Rabbino Abrahame, che possiamo classificare insieme al Rabbino Moses di Magonza. In Egitto la prima volta trovai cinque persone che erano stimate e reputate sagge, fra le quali ve ne erano quattro, cioè Horay, Abimech, Alcaon e Orilach, che ottenevano le loro operazioni attraverso il corso delle Stelle e delle Costellazioni, aggiungendo molte Congiurazioni Diaboliche e preghiere empie e profane, svolgendo il tutto con grande difficoltà. Il quinto, di nome Abimelu, operava attraverso e con l'aiuto di Demoni, per i quali preparava delle statue e compiva sacrifici, così essi lo servivano con le loro arti abominevoli. In Arabia si faceva uso di piante, di erbe e di pietre, preziose o comuni. La Misericordia Divina mi ispirò ad andarmene e mi condusse da Abramelin, che mi fece conoscere il Segreto e mi aprì alla fontana e alla vera fonte del Mistero Sacro e della Autentica e Antica Magia che Dio ha consegnato ai nostri padri. Inoltre a Parigi incontrai un saggio uomo chiamato Joseph, che, avendo abiurato la fede cristiana, si era fatto ebreo. Quest'uomo praticava la magia nello stesso modo di Abramelin, ma era ben lungi dall'essere arrivato alla sua perfezione; poiché Dio, che è giusto, non concede mai il tesoro fondamentale, perfetto e vero a quanti Lo rinnegano; malgrado questo essi possono essere per tutto il resto della loro vita le persone più sante e più perfette del mondo. Sono sbalordito quando considero la cecità do molte persone che si lasciano condurre da Spiriti Maligni, che godono della falsità e, possiamo dire, del Demonio stesso, concedendosi a Stregonerie e a Idolatrie, di una o dell'altra specie, con il risultato di perdere la propria anima. Ma la Verità è così grande, il Diavolo così ingannevole e malizioso e il Mondo così fragile e infame che devo ammettere che le cose non potrebbero andare altrimenti. Apriamo i nostri occhi e badiamo a quanto esporrò nei capitoli seguenti; e non seguiamo altra Via, sia del Diavolo, sia degli uomini, sia di Libri che vantano della loro Magia. Poiché in verità ti dichiaro che ho visto tanti libri scritti con tanta Arte che, se non avessi avuto quelli di Abramelin, avrei potuto lasciarti qualcuno di essi. Però, come è vero che vi è un solo Dio, non uno di quei Libri è degno di un obolo (2). Eppure vi sono uomini tanto ciechi da comprarli ai prezzi esorbitanti, così da perdere il proprio denaro, il proprio tempo e le proprie fatiche e, il che è ancor peggio, spesso anche le proprie anime. SESTO CAPITOLO Il Timore del Signore è la Vera Sapienza, e colui che non lo nutre non può in alcun modo penetrare i Veri Segreti della Magia e costruisce sulla sabbia, così che i suoi edifici non possono assolutamente durare. Il Rabbino Moses mi persuase a essere saggio, mentre egli stesso, con parole che né lui né alcuna altra persona poteva capire, e con simboli stravaganti, faceva suonare le campane e ogni tanto con congiurazioni esecrabili faceva apparire in bicchieri l'autore di un furto o con dell'acqua faceva diventare giovane un vecchio (ma solo per il tempo di due ore e non di più). Tutte queste cose mi furono da lui insegnate, ma erano tutte pure vanità, infime curiosità e puri inganni del Demonio, tendenti a nessun fine utile, anzi alla perdita dell'anima. E quando ebbi la Veritiera Conoscenza della Magia Sacra, le dimenticai e le bandii dal mio cuore. (2) Una moneta di scarso valore un tempo in corso legale, equivalente circa a mezzo penny. Quell'empio Boemo (1), con l'aiuto e l'assistenza del suo Associato, compiva imprese sbalorditive. Si rendeva invisibile, poteva volare nell'aria, era solito entrare attraverso le serrature in una camera chiusa a chiave, conosceva i nostri massimi segreti, e una volta mi disse cose che solo Dio poteva conoscere. Ma la sua Arte gli costò troppo cara, poiché il Diavolo gli aveva fatto giurare nel Patto che avrebbe usato tutti i suoi segreti per disonorare Dio e per il male del prossimo. Alla fine il suo corpo venne trovato fatto a brani per le strade e la sua testa, priva della lingua, venne ripescata in una fogna. E questo fu tutto il profitto che egli trasse dalla sua Scienza e Magia Diabolica. In Austria trovai un'infinità di Maghi che si occupavano solo di uccidere e di mutilare gli uomini, di porre discordia nelle coppie maritate, di provocare divorzi, di legare nodi stregati nella paglia o nei rami dei salici per fermare il flusso del latte nel seno delle nutrici, e di altre infamità del genere. Ma questi miserabili stregoni avevano fatto un Patto con il Diavolo ed erano divenuti suoi schiavi, avendo giurato di operare al solo scopo di distruggere tutte le creature viventi. Alcuni di essi potevano vivere per due (secondo il Patto), altri per tre anni, e dopo tale tempo subivano la stessa sorte del Boemo. A Lintz lavorai con una giovane donna, che una sera mi invitò ad andare con lei, assicurandomi che senza alcun rischio mi avrebbe condotto nel luogo dove avrei grandemente desiderato di trovarmi. Lasciai le sue promesse mi persuadessero. Ella mi diede un unguento, con il quale strofinai le principali vene dei miei piedi e delle mie mani; anche la strega fece altrettanto; in un primo momento mi sembrò di volare nell'aria verso il luogo che desideravo e che non le avevo menzionato. Passo sotto silenzio per rispetto tutto ciò che vidi, che fu ammirevole, e, sembrandomi di esserci rimasto per lungo tempo, mi sentii come se mi fossi svegliato da un profondo sonno, con un grande dolore al capo e una profonda depressione. Mi volsi intorno e vidi che ella era seduta al mio fianco. Cominciò a raccontarmi quanto aveva visto, ma ciò che io avevo osservato era completamente diverso. Ero, comunque, molto stupito poiché mi sembrava di essere stato veramente, e con il corpo, in quel luogo, dove avevo davvero osservato quanto accadeva. (1) Si tratta di Antonio, di cui fa menzione nel capitolo precedente. Nel Secondo Libro descriverò il tutto fedelmente e chiaramente, affinché, qualora nostro Signore Dio vorrà disporre di me prima che tu abbia raggiunto un'età idonea, troverai questi tre piccoli libri manoscritti, costituenti nello stesso tempo un tesoro inestimabile e un maestro fedele; poiché nel Terzo Libro vi sono molti segreti dei Simboli, che io stesso con i miei occhi ho visto sperimentare da Abramelin (5) ed essere del tutto veri, tanto che in seguito io stesso li ho potuti compiere. E dopo di lui non ho incontrato alcuno che li facesse veramente; e, sebbene Joseph a Parigi camminasse sulla stessa Via, nondimeno Dio, giudice giusto, non volle assolutamente concedergli la Magia Sacra nella sua interezza, poiché egli aveva abiurato la Legge Cristiana. Cosicché è cosa sicura e indubitabile che colui che è nato nelle fede cristiana, ebraica, pagana, musulmana, infedele, o quale che possa essere, può giungere alla perfezione di questa Opera o Arte e diventare un Maestro, ma chi ha abbandonato la sua Legge naturale, e abbracciato una religione opposta alla propria, non potrà mai giungere al sommo di questa Scienza Sacra (6). SETTIMO CAPITOLO Poiché Dio, il Padre della Misericordia, mi aveva concesso la grazia di tornare sano e salvo al mio paese, Lo ricambiai secondo le mie poche capacità con una piccola parte di quanto Gli dovevo, ringraziandoLo per i tanti benefici che avevo ricevuto da Lui e in particolare per l'acquisizione della Qabalah, che mi era stata possibile nella dimora di Abramelin (1). Non mi rimaneva altro che rivolgere alla Pratica questa Magia Sacra, ma si presentavano molte cose importanti e molti ostacoli; fra i quali il mio matrimonio fu uno dei maggiori. (5) Qui così scritto. (6) Molti occultisti non saranno senza dubbio di questa opinione. Una cosa è il semplice abbandonare una forma o setta corrotta e materializzata di religione per un'altra, che forse è di ben poco migliore della prima; e un'altra cosa è il cercare la vera religione che è alla base di tutte, e che non potrebbe essere interamente vera, se non si fosse liberata da ogni settarismo. (1) Qui scritto così. Giudicai quindi opportuno di rimandarne la pratica, in quanto un ostacolo principale era costituito dalla non idoneità del luogo in cui dimoravo. Decisi di assentarmi improvvisamente e di recarmi nelle Foreste Herciniane e di rimanervi il tempo necessario per questa operazione, conducendo una vita solitaria. Non mi fu possibile farlo per molte ragioni e per i pericoli che potevo correre in quel luogo, oltre al fatto che avrei dovuto lasciare mia moglie, che era giovane e aspettava un bambino. Infine, decisi di seguire l'esempio di Abramelin (2) e divisi la mia casa (3) in due parti; presi in affitto un'altra dimora, che ammobiliai in parte e l'affidai a un mio zio perché la tenesse aperta e pronta. Nel frattempo io con mia moglie e un servitore rimanemmo nella mia propria casa, e cominciai ad abituarmi alla vita solitaria, che era per me estremamente difficile da sopportare, a causa del mio umore melanconico che mi dominava, e vissi così fino all'epoca di Pasqua, che celebrai con tutta la famiglia secondo la tradizione. Quindi, il giorno seguente, nel Nome e in onore di Dio Onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra, cominciai questa santa operazione e la continuai per Sei Lune senza omettere il minimo particolare, come capirai in seguito. Al termine del periodo di Sei Lune, il Signore mi concesse la Sua Grazia per la Sua Misericordia; secondo la promessa fatta ai nostri padri, mentre stavo rivolgendo a Lui le mie preghiere, Egli si degnò di concedermi la visione e l'apparizione dei Suoi santi Angeli, insieme alla quale provai una tale gioia, una tale consolazione e un tal contento dell'anima che non potei ne esprimerli né porli per iscritto. E durante i tre giorni in cui godevo questa dolce e deliziosa presenza con un contento indicibile, il mio santo Angelo, che Dio Misericordioso aveva destinato come mio Custode fin dalla mia creazione, mi parlò con grande bontà e affetto; egli non solo mi manifestò la Vera Magia, ma rese per me ancora più facili i mezzi per ottenerla. Egli confermò la verità dei Simboli della Qabalah che avevo ricevuto da Abramelin e mi diede i mezzi fondamentali mediante cui avrei potuto averne un'infinità di altri nelle mie operazioni a mio piacere, assicurandomi che mi avrebbe istruito del tutto in seguito. (Questi Simboli sono del tutto simili a quelli del Terzo Libro). Egli mi diede inoltre utili consigli e ammonimenti, tali quali solo un Angelo può dare; e mi disse come dovevo governarmi i giorni seguenti nei confronti degli Spiriti Maligni allo scopo di costringerli a ubbidirmi; seguii sempre scrupolosamente le sue istruzioni e, con la Grazia di Dio, li costrinsi a ubbidirmi e ad apparire nel luogo destinato a tale operazione, ed essi si impegnarono a obbedirmi e a essermi soggetti. E da allora in poi, senza offendere Dio e i Santi Angeli, li ho tenuti in mio potere, sempre assistito dalla potenza di Dio e dei Suoi Santi Angeli. E tutto ciò con grande prosperità della nostra casa, anche se confesso di essermi trattenuto dall'acquistare le grandi ricchezze che avrei potuto accumulare; sebbene possegga abbastanza da essere tenuto nel numero dei ricchi, come saprai quando sarai più grande. Possano la Grazia del Signore e la difesa e la protezione dei Suoi Santi Angeli mai allontanarsi da me, Abraham, né dai miei due figli Joseph e Lamech e nemmeno da tutti coloro che mediante voi e la Volontà di Dio riceveranno questa operazione! Così sia! OTTAVO CAPITOLO Al fine di mostrare che l'Uomo dovrebbe fare uso delle buone cose del Signore applicandole a buon fine, cioè a suo onore e gloria, sia a proprio vantaggio che a quello del prossimo, descriverò in questo capitolo brevemente alcune delle più considerevoli operazioni da me condotte. Tutte queste operazioni ho condotto al fine desiderato facilmente con questa Arte e con l'aiuto del Signore Onnipotente e dei Santi Angeli. E scrivo questa descrizione non per vantarmi, non per vanagloria, che sarebbe un grave peccato contro Dio, poiché è Lui ad avere compiuto tutto, non io; ripeto tali fatti perché possano servire da istruzione per altri, in modo che essi sappiano in che modo dovrebbero avvalersi di questa Arte, e anche che possano usarla in onore di Colui il quale ha consegnato tale sapienza agli uomini, e per glorificarLo. E anche perché tutti sappiamo quanto grandi e inesauribili sono i tesori del Signore, e Gli rendano grazie particolari per un così prezioso dono. Mostrai al Vescovo della nostra città, un anno prima che accadesse, il tradimento del suo governo a Orembergh; e non dico altro poiché egli è un Ecclesiastico (4) passando sotto silenzio tutto ciò che ho fatto ulteriormente per rendergli servizio. Il Conte di Varvich (5) venne da me liberato dalla prigione in Inghilterra la notte prima del giorno in cui doveva essere decapitato. Aiutai la fuga del Duca (6) e del suo Papa Giovanni (7) dal concilio di Costanza, i quali sarebbero altrimenti caduti nelle mani dell'Imperatore furioso; (3) Va notato che Abraham l'Ebreo afferma che 2.000 furono i Cavalieri Artificiali da lui forniti (sebbene questa cifra possa facilmente essere un errore per 20.000), mentre la voce popolare potrebbe aver fatto in fretta ad accrescere il numero. Ma l'Elettore venne infine sconfitto nella disastrosa battaglia di Aussig nel 1426, dove cadde il fior fiore dei guerrieri tedeschi. L'anno seguente fu testimone nuovamente di una sconfitta dell'Elettore, e lo sconforto derivante da essa lo portò a morte. Gli successe il figlio Federico II, detto il Buono, nato nel 1411, che iniziò a regnare nel 1428 e morì nel 1464 (Vedi, Dict. Larousse). (4) La stessa ambiguità esiste sia nel francese che nella sua versione e non è chiaro se sia Abraham o il Vescovo colui che passa sotto silenzio la questione. Et je n'en dis pas davantage acause quil est un eclesiastique passant sous silence ceque joy fait deplus pour lui rendre service. (Mantengo l'ortografia dell'originale francese). (5) Per "Conte di Varvich" Abraham evidentemente intende "Conte di Warwich", in quanto per l'intero manoscritto la W non viene mai usata, ma sempre la V, anche se la prima ricorre in un nome proprio. Questo conte di Warwich è probabilmente Henri de Beauchamp, il cognato di Warwick il "Facitore di Re", e figlio di quel Richard de Beauchamp, così infame per l'uso della tortura e per aver fatto andare al rogo Giovanna d'Arco. Henri de Beauchamp fu dapprima privato dei suoi beni da Enrico VI; ma nel 1444 quel monarca lo creò duca di Warwich e quindi Re delle isole di Wight, Jersey, e Guernsey. Non sopravvisse a lungo per godere di questi onori. (Dict. Larousse). (6) Probabilmente Alberto V d'Austria. (7) Papa Giovanni XXIII (Baldassare Cossa), papa dal 1410 al 1415, di Napoli. Da giovane era stato un corsaro e in un primo momento, dopo essere entrato negli ordini, fu noto solo per la sua corruzione, la sua esosità e la sua violenza. Il papa Bonifacio IX, nondimeno, lo nominò cardinale nel 1402 e in seguito Legato a Bologna, dove si dice che si sia lasciato andare a tali eccessi che Gregorio XII pensò che fosse necessario scomunicarlo. e avendomi quest'ultimo chiesto di predire quale dei die Papi, Giovanni XXIII o Martino V, avrebbe prevalso, la mia profezia si verificò, in quanto gli avevo predetto a Ratisbona che la sua fortuna sarebbe caduta. All'epoca in cui dimoravo presso la casa del Duca di Baviera (8), mio Signore, per faccende di primaria importanza, la porta della mia camera venne forzata e mi vennero rubati gioielli e denari per un valore di 83.000 pezzi ungheresi. Appena tornai, il ladro (sebbene fosse un Vescovo) fu costretto a venire da me di persona, riportandomi indietro nelle proprie mani le monete, i gioielli e i libri dei conti, e spiegandomi la ragione principale che lo aveva costretto a commettere il furto. (7) Malgrado ciò Cossa venne sollevato al Soglio Pontificio all'epoca in cui la Chiesa era scossa da dissidi interni. Egli promise dapprima di rinunciare al Pontificato se da parte loro Gregorio XII e Benedetto XIII avessero abbandonato le loro pretese. Però, salì sul Trono Papale e si mise dalla parte di Luigi d'Angiò nella guerra fra quest'ultimo e Ladislao a proposito del Trono di Napoli. Alla fine, dopo la presa di Roma da parte di Ladislao, egli fu costretto a implorare il sostegno dell'Imperatore Sigismondo. Quest'ultimo acconsentì a concedergli la sua protezione, ma alla sola condizione della convocazione del Concilio di Costanza. Dopo molte esitazioni e dopo avere preso ogni possibile precauzione per assicurarsi la salvezza personale, Giovanni XXIII acconsentì a convocare il Concilio, che aprì il 7 novembre 1414. Essendogli stato richiesto di rinunciare alla Mitria Papale, egli giudicò prudente accettare, ma pochi giorni dopo riuscì a fuggire travestito, durante un torneo bandito dal Duca d'Austria. Egli si ritirò a Lauffembourg, e protestò contro l'abdicazione, che dichiarò essergli stata estorta con la forza. Il Concilio per un momento fu colto da timore e costernazione, ma la fermezza dell'imperatore Sigismondo, unitamente all'effetto della dichiarazione di J. Gerson secondo cui i Concili Generali avevano un'autorità superiore a quella del Papa, prevalsero. Giovanni XXIII venne convocato davanti al Concilio, ma egli rifiutò, e poco dopo, abbandonato dal Duca d'Austria, fu troppo debole per resistere al potere dell'Imperatore, e fu arrestato a Friburgo e condotto a Rudolfcell. Il 29 maggio 1415, questo pontefice venne solennemente deposto dal Concilio di Costanza come colpevole di simonia, frode, avvelenamento e sperpero dei beni della Chiesa, e venne imprigionato nella Fortezza di Heidelberg. Dopo quattro anni riacquistò la libertà, dietro pagamento di 30.000 corone d'oro e si recò a Roma, dove fece atto di sottomissione a Martino V e venne da questi nominato Cardinale-Vescovo di Frascati e Decano del Sacro Collegio. Morì pochi mesi più tardi a Firenze, per l'ansia patita o di veleno. (8) Ernesto o Guglielmo I di Baviera. Essi erano fratelli e regnarono associati. In base al fatto che Abraham chiama il Duca di Baviera suo signore, sembrerebbe che egli vivesse entro i suoi domini, ma è curioso che fino a questo punto Abraham non abbia mai menzionato il nome della sua città. Sei mesi fa scrissi al Greco Imperatore (9), mettendolo sull'avviso che gli affari del suo Impero si trovavano in condizioni assai cattive e che l'Impero stesso era sull'orlo della rovina (10), a meno che non gli fosse riuscito di sedare l'Ira di Dio, poiché mi rimane ben poco da vivere, quanti mi sopravviveranno riceveranno notizia del risultato di questa profezia. Ho eseguito due volte l'Operazione del Tredicesimo Capitolo (11) del Secondo Libro; ina volta nella casa di Savoia (12); e un'altra volta nel Margraviato di Magdeburgo, e io fui la causa del fatto che questi Stati poterono essere ereditati dagli eredi naturali. Una volta che è stata acquisita la capacità di avvalersi della Magia Sacra, è permesso chiedere all'Angelo una somma di monete proporzionata alla propria nascita, qualità e capacità, la quale verrà concessa senza alcuna difficoltà. Tali monete sono tratte dai Tesori Nascosti. è, però, necessario notare che in tutti i Tesori è permesso prendere solo la quinta parte, Dio permettendolo; sebbene qualche ciarlatano (13) affermi che ve ne sia un'infinità che è destinata e riservata all'Anti-Cristo, io nemmeno per un momento affermo che questo possa non essere vero; ma senza dubbio dagli stessi Tesori si può prendere la quinta parte. Ve ne sono anche degli altri che sono destinati ad altri. (9) Costantino Paleologo, che fu il tredicesimo e ultimo imperatore greco. Egli venne ucciso a Costantinopoli cadde sotto il dominio dei Turchi di Maometto II. L'odierna diretta discendente di Costantino Paleologo è la principessa Eugenia di Cristoforo-Paleologae- Nicepharae-Comnenae. (10) A deux Doigts de sa perte. (11) Questo capitolo è intitolato !A proposito della Convocazione di Spiriti Buoni". (12) Così nel manoscritto; forse Sassonia? (13) Quelques hableurs. Questi, dunque, sono i punti particolari su cui insisto. Questa sapienza trae le sua fondamenta nell'Alta e Santa Qabalah (1), che non viene concessa ad altri che al Primogenito, come lo stesso Dio ha ordinato, e come venne osservato dai nostri predecessori. Da ciò derivò la differenza e il baratto (2) o scambio fra Giacobbe ed Esau; la primogenitura era la Qabalah, che è molto più nobile e importante della Magia Sacra (3). E mediante la Qabalah possiamo giungere alla Magia Sacra, ma attraverso quest'ultima non possiamo avere la Qabalah. La Qabalah non viene concessa al Figlio di un Servitore o di un Adultero, ma solo a un Figlio Legittimo, come accadde nel caso di Isacco e di Ismaele; ma tutti possono acquistare la Sapienza Sacra attraverso la Misericordia di Dio, purché camminino sulla retta Via e ciascuno dovrebbe accontentarsi del Dono e della Grazia del Signore. E questo deve essere fatto non a causa di curiosità, e con scrupoli stravaganti e ridicoli, desiderando conoscere più di quanto sia consentito; in quanto la temerarietà viene certamente punita da Dio, che permette che chi è presuntuoso venga deviato dalla Vera Via dalle Cause Seconde (4), ma anche che il Demonio si impadronisca di lui e lo rovini e lo tormenti in tale maniera che possiamo solo dire che lui stesso è la sola causa della propria rovina e della propria miseria. è certo che l'Antico Serpente cercherà di contaminare questo Libro con il suo veleno e perfino di distruggerlo o di disperderlo, ma o Lamech, come padre fedele ti supplico per il Vero Dio che ha creato te e tutte le cose, e supplico ogni altra persona che per tuo mezzo riceverà questo metodo di operazione, di non essere indotto o persuaso ad avere qualsiasi altro sentimento od opinione o a credere a cose contrarie. Prega Dio e chiediGli la Sua assistenza e poni ogni fiducia in Lui solo. E sebbene tu possa non avere la comprensione della Qabalah, malgrado ciò i Santi Angeli Custodi alla fine delle Sei Lune o Mesi (5) ti manifesteranno ciò che è sufficiente per il possesso della Magia Sacra. (1) Come ho sottolineato nella mia "Kabbalah senza veli" giudico questa ortografia più esatta di "Cabala" o "Kabbalah". (2) Troque ou change. (3) Cioè la Vera e Non Scritta Qabalah, che è l'Antica Sapienza Magica Egiziana, e non la più tarda perversione ebraica di essa. (4) Cioè gli Amministratori della Prima Causa, vale a dire i vari Poteri Divini, o Dei e Dee, che agiscono più direttamente sulla materia. (5) Abraham allude qui al periodo di preparazione richiesto per il Neofita, come viene descritto in seguito. Per cui tutti i Segni e i Simboli dati nel Terzo Libro sono scritti con Lettere della Quarta Gerarchia (6), ma le Parole Misteriose in cui consiste il Segreto (7) hanno la loro origine e sono tratte dall'ebraico, dal greco, dal caldeo, dal persiano e dell'arabo mediante un Mistero singolare e secondo la Volontà del Più Saggio Architetto e Fabbricatore dell'Universo, che da solo lo domina e governa con la Sua Onnipossenza; tutte le Monarchie e i Regni del Mondo sono sottomessi alla Sua Infinita Potenza e a questa Magia Sacra e Divina Sapienza. DECIMO CAPITOLO Si sarà ormai compreso che in questa operazione abbiamo a che fare con un Grande e Potente Nemico, cui non possiamo resistere mediante la nostra debolezza e la nostra forza o scienza umana senza un particolare aiuto e l'assistenza dei Santi Angeli e del Signore degli Spiriti Buoni. è necessario che ognuno abbia Dio sempre davanti agli occhi e non Lo offenda in alcun modo. D'altro canto, bisogna stare sempre in guardia e astenersi dal peccato mortale di adulare, obbedire, considerare o rispettare il Demonio e la sua Razza Viperina; nemmeno bisogna sottomettersi a lui nel benché minimo grado, poiché ciò significherebbe la rovina e la perdita dell'anima. Come avvenne a tutta la progenie di Noah, Lot, Ismaele e altri che possederono la terra benedetta (prima dei nostri padri) ed ereditarono questa Sapienza da padre a figlio, da famiglia a famiglia; ma poiché nel corso del tempo avevano prestato orecchio al Nemico Ingannatore, essi si lasciarono deviare dalla Retta Via e persero la Vera Sapienza che avevano ricevuto da Dio attraverso i loro padri e si diedero a Scienze Superstiziose, e a Incantesimi Diabolici e ad Abominevoli Idolatrie, il che fu la causa per cui Dio li castigò, li sconfisse (1) e li scacciò dal loro paese e introdusse al loro posto i nostri antenati; (5) Abraham allude qui al periodo di preparazione richiesto per il Neofita, come viene descritto in seguito. (6) A proposito delle Gerarchie, vedi la fine del Terzo Libro. (7) Così nei Mantra indiani, si insiste particolarmente sulla forza e sul mistero delle Parole stesse. (1) Les deffit. e dallo stesso errore in seguito procedette la causa della nostra attuale miseria e schiavitù, che dureranno fino alla fine del mondo; poiché essi non vollero assolutamente conoscere il Dono che Dio aveva loro dato, ma invece lo abbandonarono per abbracciare e seguire gli inganni del Demonio. Per tale motivo bisogna sempre stare attenti a non sottomettersi a lui (2) né con gli atti né con le parole, né con i pensieri, poiché esso è così destro e pronto che ci può afferrare inaspettatamente, proprio come un Ragno può catturare un Uccello (3). Che quel miserabile Boemo e gli altri che ho citato precedentemente ti servano come esempio da evitare (come fecero per me). All'inizio dell'Operazione appare un Uomo dall'Aspetto Maestoso, che con grande affabilità ti promette cose meravigliose. Considera tutto ciò come pura vanità, poiché senza il permesso di Dio non ti può dare nulla; ma egli lo farà per il danno, la rovina e l'eterna dannazione di chiunque gli presti fede e gli creda; come possiamo vedere nelle Sacre Scritture a proposito del Faraone e dei suoi consiglieri che disprezzarono la Vera e certa Sapienza di Moses e Aaron e vennero all'inizio sostenuti dal Diavolo che mostrò loro mediante Incantesimi che egli poteva porre in pratica e ottenere tutte le opere dei predetti santi uomini, tanto che alla fine li ridusse in una tale condizione di cecità e di ostinazione che, senza accorgersi del proprio errore e dell'inganno del Demonio, essi vennero crudelmente castigati da Dio con diverse piaghe e furono quindi tutti affogati nel Mar Rosso. Così come conclusione ti dico in poche parole che dobbiamo fidarci di Dio solo e porre in lui ogni nostra confidenza. (2) Cioè al Demonio. (3) Esiste una specie assai grande di Ragno, che può perfino catturare e uccidere piccoli uccelli, ma si incontra solo nelle regioni tropicali, specialmente nell'America Centrale e nella Martinica; il suo nome zoologico della specie è Mygale. Devi compiere ogni sforzo per mettere pace fra quanti sono in discordia; ed è+ imperativo il fare del bene a chiunque, poiché questo è il solo mezzo sicuro per rendere favorevoli nei tuoi confronti Dio, gli Angeli e gli Uomini, e di rendere il Demonio tuo schiavo, obbediente in tutto e per tutto. Una tale persona trascorrerà il resto della sua vita con una coscienza retta e buona, onorata e in pace, con ogni contentezza , e utile a tutti gli esseri. Supplico coloro che saranno i possessori di un così grande tesoro di impiegarlo nel modo giusto e non di gettarlo ai maiali. Tu lo userai a tuo beneficio, o Lamech, figlio mio, ma dei frutti che ne riceverai, ne farai parte anche i bisognosi e quanto più darai, tanto più i tuoi mezzi cresceranno. Lo stesso accadrà a colui cui tu lo trasmetterai. In queste regioni e paesi, noi siamo schiavi e giustamente afflitti per i nostri peccati e per quelli dei nostri padri; però, dobbiamo servire il Signore nel modo migliore che ci è possibile. E da una tale persona il Tesoro sarà mantenuto segreto, e verrà affidato ai suoi eredi per quanto gli è possibile, ed è suo potere di diseredarli e di consegnarlo ad altri, oppure di farlo cadere nelle mani degli Infedeli o di renderne possessori i Malvagi. DODICESIMO CAPITOLO Non era mia intenzione essere prolisso nel Primo Libro; ma cosa non farà l'amore paterno? Inoltre l'importanza della materia me lo permette. Chiunque condurrà questa gloriosa impresa stia in pace e sicurezza, perché in questi Tre Libri è compreso tutto ciò che può essere necessario per questa operazione. Poiché li ho scritti con grande cura, attenzione ed esattezza, così che non vi è una sola frase che non dia qualche istruzione o consiglio. Però, lo prego per amore di Dio, che regna e regnerà eternamente, di non dare inizio ad alcuna operazione a meno che non abbia letto e riletto questo libro con attenzione e cura per almeno Sei Mesi, considerando ogni punto nei particolari; poiché sono più che sicuro che egli non incontrerà alcun argomento dubbio che non sarà in grado di risolvere da solo, ma di giorno in giorno crescerà entro di lui un desiderio e un piacere grande e ardente insieme alla volontà di intraprendere una così gloriosa operazione, che può essere ottenuta da qualsiasi persona di qualsiasi religione (1), purché nel corso dei Sei Mesi non abbia commesso alcun peccato contro la Legge e i Comandamenti di Dio. Ora non mi rimane, o Lamech figlio mio, che mostrarti i segni della mia estrema tenerezza paterna, fornendoti due importanti consigli, per mezzo dei quali, e osservando tutti gli altri particolari che descriverò, tu (e qualunque persona cui trasmetterai questa Sacra Scienza) puoi senza dubbio arrivare alla perfezione di questa Sapienza. è necessario, però, comprendere che molti hanno intrapreso questa operazione e che alcuni hanno soddisfatto i loro desideri, ma ve ne sono altri che non sono riusciti e la ragione di ciò è stato il fatto che i Buoni Angeli non sono apparsi loro nel giorno della Invocazione, essendo il loro Angelo per sua natura Amphiteron (2), poiché la natura angelica differisce a tal punto da quella degli uomini, che nessun intelletto o scienza potrebbe esprimerla o descriverla, a proposito di quella grande purezza da cui essi (3) sono investiti. Non desidero che tu, Lamech figlio mio, e il tuo successore, i tuoi amici, siate privati di un tale tesoro. Non voglio in alcun caso abbandonarti in una questione così essenziale. L'altro punto è il Salmo che pure ti dirò; e se tu consegni l'operazione a qualche altra persona, per quanto sia amica, non dovrai in alcun modo comunicarlo a lei, poiché questo Salmo è la difesa contro tutti coloro cui avrai insegnato la Magia Sacra, nel caso che essi desiderino farne uso contro di te; e tu sarai così ancora in gradi di farne un uso eccellente contro di loro. Questo Salmo fu concesso dal Signore a David per la sua difesa. Per il primo punto: quando è giunto il giorno in cui è necessario svolgere le Orazioni, le Preghiere e le Convocazioni dell'Angelo Custode, dovrai avere a disposizione un Fanciullo (4) di sei, sette od otto anni al massimo, che sarà vestito di bianco, sarà lavato dalla testa ai piedi, e sulla cui fronte porrai un velo di seta bianca molto fine e trasparente, che gli copre il capo fino agli occhi; (1) è notevole come Abraham insita costantemente su questo fatto. (2) Questa parola in greco significa "esausto in ogni modo" o "rinchiuso o ostacolato da ogni lato". (3) Cioè gli Angeli. e sul velo è necessario scrivere in precedenza in oro con un pennello un certo Segno esattamente come ti sarà mostrato nel Terzo Libro; il quale serve a conciliare e a permettere alle creature mortali e umane di osservare il volto di un Angelo. Colui che opera dovrà compiere la stessa cosa, ma su di un velo di seta nera e lo indosserà allo stesso modo del Fanciullo. Dopo di che farai entrare il Fanciullo nell'Oratorio e gli porre il fuoco e il profumo nel turibolo, quindi egli si inginocchierà davanti all'Altare; e colui che conduce l'operazione si troverà sulla porta e si prostrerà al suolo, facendo la sua Orazione e supplicando il proprio Santo Angelo che si degni di apparire e di mostrarsi a questo essere innocente (5), dandogli un altro Segno se è necessario al fine di vederlo lui stesso (6) nei due giorni seguenti. è necessario che colui che opera non guardi assolutamente l'Altare, ma, col viso rivolto al suolo, continui la sua Orazione, e appena il fanciullo avrà visto l'Angelo gli comanderai di dirtelo e di guardare sull'Altare e di prendere il Lamen o piatto d'argento, che tu vi avrai messo proprio a tale scopo, e di portartelo, se è necessario, insieme a qualsiasi altra cosa il Santo Angelo via abbia scritto sopra, in base alla quale dovrai operare nei due giorni seguenti. Se tutto ciò verrà fatto con cura, il Fanciullo ti avvertirà (a questo scopo, è necessario istruirlo precedentemente) e tu gli comanderai di portarti il piccolo piatto (7), che, una volta avutolo, ti dirà quanto l'Angelo ti ha ordinato di fare. Quindi lo farai riporre sull'Altare e lascerai l'Oratorio, lo chiuderai e non vi entrerai assolutamente più nel corso del primo giorno e potrai mandare via il fanciullo. E colui che conduce l'Operazione si preparerà nel resto del giorno per la mattina seguente, a godere della ammirabile presenza del Santo Angelo Custode, al fine di ottenere lo scopo tanto desiderato, e che non verrà meno se seguirai il Sentiero che Egli ti mostrerà. (4) Le seguenti istruzioni ricordano alcuni dei metodi di Cagliostro di operare magico. (5) Cioè il Fanciullo. (6) Cioè l'Operatore. (7) Cioè il lamen d'argento, cui è stato fatto precedentemente cenno. SECONDO LIBRO DELLA MAGIA SACRA che Dio diede a Moses, Aaron David, Salomone e ad altri santi, patriarchi e profeti; che insegna la vera sapienza divina. ______________ Lasciato in legato da Abraham a suo figlio Lamech ______________ Tradotto dall'ebraico _______________ 1458 SECONDO LIBRO DELLA MAGIA SACRA ___________________________________________________________ PROLOGO La Sapienza del Signore è una fonte inesauribile, né è mai esistito un uomo nato di donna che abbia potuto penetrare la sua vera origine e fondazione. I Saggi e i Santi Padri ne hanno bevuto a lunghi sorsi e ne sono stati totalmente saziati. Ma con tutto ciò, non uno di loro è stato in grado di comprendere o di conoscere i Principi Radicali, poiché il Creatore di tutte le cose li riserva a Se Stesso; e come un Dio geloso, ha davvero voluto che noi godessimo dei suoi frutti, ma non ci ha permesso di toccare né l'Albero né le sue Radici. Non solo, quindi, è giusto, ma siamo anche costretti a conformarci alla Volontà del Signore, camminando lungo quella Via, percorsa anche dai nostri antenati, senza cercare per vana curiosità come Dio regni e governi nella sua Divina Sapienza; poiché questa sarebbe un enorme presunzione e un concetto bestiale. Accontentiamoci dunque del solo conoscere quante benedizioni egli abbia concesso a noi Peccatori, a quale potere Egli abbia dato a noi mortali su tutte le cose, e in che modo ci sia permesso di usarle. Accontentiamoci di questo, mettendo da parte ogni curiosità, osservando senza alcun commento ciò che verrà esposto in questo Libro con fedeltà. E se seguirete il mio consiglio, ne sarete infallibilmente conformati (1). (1) Lo stile di questo scritto è assai più antiquato e oscuro di quello del Primo Libro ed è evidentemente la traduzione di Abraham l'Ebreo di uno scrittore molto più antico. SECONDO CAPITOLO Cosa dobbiamo prendere in considerazione prima di intraprendere questa Operazione Noi (1) abbiamo già detto cos'è la Scienza che io (2) devo insegnarvi, cioè che non è né umana né diabolica, ma (che è) la Vera e Divina Sapienza e Magia, quale è stata tramandata dai nostri padri ai loro successori come un tesoro ereditario. Dovreste pensare esattamente come me attualmente, prima di addentrarvi in questa materia (3) e prima di prendere possesso di un tale tesoro, quanto questo Dono sia sublime e prezioso e come voi stessi che lo state per ricevere siate vili e volgari. Ecco perché vi dico che l'inizio di questa sapienza è il Timore di Dio e la Giustizia. Queste sono le Tavole della Legge, la Qabalah e la Magia; esse dovrebbero servirvi come regola. è necessario che incominciate ad applicarvi fin dall'inizio, se veramente desiderate possedere la Sapienza Veritiera; e così camminerete lungo la giusta Via e sarete in grado di operare; tutto ciò è contenuto in questo Libro e in esso tutto e prescritto. Poiché l'intraprendere questa Operazione con la semplice intenzione di usarla a scopi disonesti, empi e malvagi, non è né giusto né ragionevole; poiché è assolutamente necessario svolgere questa Operazione per la preghiera, l'onore e la Gloria di Dio, per l'utilità, la salute e il benessere del prossimo, sia amico sia nemico, e in generale per quello di tutto il mondo. Inoltre, è anche necessario prendere in considerazione altri argomenti, che, sebbene meno importanti, pure sono ancora necessari; e cioè se siete capaci non solo di iniziare ma anche di portare a termine l'intera Operazione; questo è un punto necessario da considerare prima di giungere a una determinazione finale sull'argomento; poiché in questo caso non stiamo negoziando con uomini, ma con Dio, per l'intermediazione dei suoi Santi Angeli, e con tutti gli Spiriti, sia buoni sia cattivi. (1) Nel manoscritto originale: "Nous avons deja dit quelle est la science que je dois vous enseigner cest adire quelle nest point humaine", ecc. (2) Vedi sopra. (3) nell'originale: "Comme je suis apresent vous devez donc penser avant que d'entrer dans ce bal", ecc. Non intendo qui rappresentare le parti del Santo e dell'Ipocrita, ma è necessario avere un cuore leale e veritiero. Voi avete qui a che fare con il Signore, il quale non solo osserva l'uomo esternamente, bensì penetra nei più nascosti recessi del suo cuore. Ma dopo aver preso una risoluzione vera, ferma e determina, fondandovi sulla Volontà del Signore, arriverete alla vostra meta desiderata e non incontrerete alcuna difficoltà. Spesso l'uomo è mutevole e, pur avendo bene iniziato una cosa, la termina male, non avendo una risoluzione stabile e ferma. Ponderate, quindi, bene l'argomento prima di iniziarlo e cominciate questa Operazione solo con la ferma intenzione di condurla a termine, poiché nessun uomo può prendersi gioco del Signore impunemente. Inoltre è altresì necessario considerare se i vostri beni e le vostre rendite sono sufficienti a questa materia e, inoltre, se la vostra condizione è soggetta ad altri e se avete tempo e disponibilità per condurre il tutto; oppure se moglie e figli potrebbero ostacolarvi; tutte queste cose sono degne di considerazione e non bisogna iniziare l'impresa alla cieca. La cosa principale da considerare è se vi trovate in buona salute poiché il corpo, se è debole e malaticcio, è soggetto a diverse infermità da cui possono risultare impazienza e mancanza di forza per operare e condurre l'Operazione; e un uomo malato non può né essere pulito e puro né godere della solitudine; in tal caso è meglio non fare nulla. Considerate anche la sicurezza della vostra persona, cominciando l'Operazione in un posto sicuro, dove né i nemici né qualunque altra disgrazia potranno interrompervi prima della fine; poiché dovete finire quanto incominciate. La prima parte di questo capitolo è la più importante, così badate bene a tenere sempre in mente e a osservare quanto è stato detto, poiché per quanto riguarda gli altri svantaggi, si può forse loro rimediare. E siate sicuro che Dio dà aiuto a quanti pongono la propria fiducia in Lui e nella Sua Sapienza, e a quanti vogliono vivere giustamente, facendo uso con onore del mondo ingannatore, che voi terrete in sommo disprezzo, e vedrete che non vi importerà nulla della sua opinione quando sarete arrivati alla perfezione dell'opera e sarete possessori di questa Magia Sacra. TERZO CAPITOLO Dell'età e della Qualità della persona che desidera intraprendere questa Operazione Al fine di descrivere quanto è già stato detto e altre considerazioni nel modo migliore possibile, farò una ricapitolazione generale, ponendo soprattutto in evidenza quanto può ostacolare l'Operazione. è, quindi, necessario che un tale uomo (1) conduca una vita tranquilla e abbia abitudini moderate, che ami la solitudine e non sia dedito né all'avarizia (è una buona cosa che egli sia figlio legittimo, ma non è così necessario come per la Qabalah, che non può essere conseguita da alcuno che sia nato da matrimonio clandestino) (2); non dovrebbe avere meno di venticinque anni e non più di cinquanta; non dovrebbe avere malattie ereditarie, come la lebbra; che sia celibe o sposato importa poco; un valletto, un lacchè, o un altro domestico, può con difficoltà giungere alla fine desiderata, in quanto è legato ad altri e non ha la libertà necessaria che richiede tale Operazione. Fra le donne, solo le Vergini sono adatte; ma io (3) consiglio fortemente che una materia così importante non venga loro comunicata, a causa degli incidenti che esse potrebbero provocare in seguito alla loro curiosità e alla loro loquacità. QUARTO CAPITOLO Che la maggior parte dei Libri di Magia è falsa e inutile. Tutti i Libri che trattano dei Caratteri, di Figure Stravaganti, di Cerchi, di Convocazioni, di Congiurazioni, di Invocazioni e di altri argomenti simili, anche se alcuni possono dare qualche effetto, dovrebbero essere respinti, in quanto opera di Invenzioni Diaboliche (1); (1) Cioè colui che intende intraprendere l'Operazione. (2) Dubito molto di questa asserzione. (3) Ecco un altro forte pregiudizio. Attualmente molti degli studiosi più profondi della Qabalah appartengono al sesso femminile, con e senza marito. (1) è necessario che il lettore non fraintenda questo passo. qui ci si riferisce a quelle opere di Magia Nera che contengono caratteri e parole corrotte e pervertite e che insegnano solo cosa dannose o pratiche egoistiche; il punto centrale delle quali è generalmente la formazione di un Patto con uno Spirito Maligno. Poiché i vari Caratteri rappresentano le Formule delle Correnti delle Forze Nascoste della Natura e le vere Cerimonie sono le Chiavi per portare queste ultime all'azione. Questa è la ragione per cui sarebbe del tutto privo di senso l'impiegarla. Ripeto allora: Ciascuno parli nella sua lingua perché così, comprendendo ciò che si chiede al Signore, si otterrà tutta la Grazia. E se domandiamo una cosa che è ingiusta, essa verrà rifiutata e non sarà mai ottenuta. QUINTO CAPITOLO Che in questa Operazione non è necessario scegliere né il momento, né il giorno, né l'ora Non vi sono altri giorni (da osservare) oltre a quelli che Dio ha stabilito per i nostri Padri, cioè tutti i Sabati, la pasqua ebraica e la festa dei Tabernacoli; dei quali la prima è il Quindicesimo Giorno del Primo dei nostri Mesi e la seconda (inizia con) il Quindicesimo Giorno del Settimo Mese (1). Ora per questa Operazione, qualunque persona di qualunque Legge (2) può osservare queste feste. Però, il vero tempo d'inizio di questa Operazione è il primo giorno dopo la celebrazione delle Feste di Pasqua, come venne ordinato a Noah, essendo il tempo più conveniente, e il termine cade esattamente alla (Festa dei) Tabernacoli (3). I nostri padri hanno osservato questa regola e l'Angelo (4) l'ha pure approvata; e inoltre è molto più consigliabile seguire i consigli e gli esempi validi, piuttosto che ostinarsi a seguire il proprio capriccio; e anche considerare la scelta di un giorno particolare come una idea pagana, non dando alcuna importanza al Tempo o agli Elementi, ma (rispettando) solamente Colui che ha stabilito un tale periodo. Così gli uomini si troveranno nelle condizioni più adatte di Grazia e riconciliati con Dio, e più puri che in qualsiasi altro periodo; e questo è un punto essenziale che dovreste ben considerare. (1) La Pasqua ebraica coincide all'incirca con l'Equinozio di primavera e corrisponde press'a poco alla nostra Pasqua; essa inizia il quindicesimo o il sedicesimo giorno del primo mese ebraico, cioè il Nisan o Abib. La Festa dei Tabernacoli inizia all'incirca verso la metà del settimo mese, la Tisri. (2) Cioè fede religiosa. (3) Gli Iniziati alla Vera Sapienza Rosacrociana sanno che vi è una certa forza nell'osservazione degli Equinozi. (4) Abraham evidentemente intende l'Angelo Custode. è però del tutto vero che gli Elementi e le Costellazioni svolgono di per se stessi qualche Operazione (5) ma si comprenda che si tratta di cose naturali, esattamente come un giorno è diverso dal seguente; ma tale differenza non ha alcuna operazione su cose Spirituali e Soprannaturali, ed è quindi inutile per Operazioni Magiche (più elevate). La Scelta del Giorno è ancora più inutile; e la Scelta dell'Ora e del Minuto, che l'ignorante osserva con tanta cura, è ulteriormente un errore molto grave. Così ho deciso di scrivere questo capitolo particolare al fine di rendere più evidente questo errore a chi legge, così che egli ne tragga profitto tanto da operare con giudizio. SESTO CAPITOLO A proposito delle Ore Planetarie di altri errori degli Astrologi è vero che il Saggio in Astrologia scrive delle Stelle e dei loro movimenti e che questi riescono a produrre diversi effetti sulle cose inferiori e riguardanti gli elementi; e tali sono, come abbiamo già detto, operazioni naturali degli Elementi; ma non è vero, né lo può essere, che questi abbiano potere sugli Spiriti o sulle cose soprannaturali. Ma si scoprirà invece che sono gli Spiriti, dietro permesso dell'Immenso Dio, che governano il firmamento. Quale sciocchezza sarebbe allora l'implorare il favore del Sole, della Luna e delle Stelle, quando l'oggetto dovrebbe rivolgersi agli Angeli e agli Spiriti? Non sarebbe un'idea stravagante domandare alle fiere il permesso di andare a cacciare? Ma che differenza c'è da tutto questo quando essi (1) scelgono un certo giorno, lo dividono con diverse false divisioni come ore, minuti, ecc. "Ecco", essi dicono, "abbiamo le Ore Planetarie, e il Pianeta appropriato a ciascuna Ora". Ma che Pianeti! Che ordine splendido! Ditemi, vi prego, che vantaggio traete da tale divisione. Risponderete: "Un grande vantaggio, poiché esso ci mostra nei particolari la cattiva e la buona fortuna!". (5) Qui Abraham accetta in una certa misura quanto ho sottolineato nelle mie note precedenti. (1) Cioè gli Astrologi cui Abraham fa riferimento nella prima fase del Capitolo. Vi dico e vi ripeto con sicurezza che questo non è assolutamente vero; concedo in parte che in tal modo provochino un mutamento nel tempo e nell'Aria, ma ditemi per favore come dividete le Ore Planetarie. So che iniziate la prima ora del giorno con il Pianeta stesso che dà il nome a quel giorno stesso, così la Domenica è ascritta al Sole, Lunedì alla Luna, Martedì a Marte, Mercoledì a Mercurio, Giovedì a Giove, Venerdì a Venere e Sabato a Saturno (2), quindi dividete l'intera lunghezza del Giorno in dodici porzioni eguali che chiamate ore e a ciascuna ora assegnate un pianeta; e la stessa cosa fate con la Notte, a seconda che il giorno sia lungo o breve. Così anche le Ore divengono lunghe o brevi. Per esempio, supponiamo che una domenica il Sole sorga alle sette e tramonti alle cinque della sera, il suo corso sarà di dieci Ore, che voi dividete in dodici parti eguali, così che ciascuna Ora è di 50 minuti. Si dice così che la prima Ora Planetaria è del Sole, ed è lunga 50 minuti; la seconda è di Venere; la terza di Mercurio; e così via per le altre; alla fine l'ottava ora ritorna al Sole; la nona a venere e la decima a Mercurio, e così finisce il Giorno. Quindi viene la Notte, che è più lunga, cioè dura per quattordici ore e ciascuna Ora Planetaria della Notte sarà di settanta minuti e per continuare la successione regolare che abbiamo iniziato, la prima ora della Notte sarà Giove; la seconda di Marte; la terza del Sole e così via fino al Lunedì, la cui prima ora (secondo questa regola) sarà della Luna. Ora ditemi, ve ne prego, succede sempre che quando inizia il Giorno di Lunedì, cioè quando il Sole sorge all'orizzonte, la Luna sorga anch'essa contemporaneamente e tramonti anche insieme a esso? Esso non possono darmi una risposta. Allora perché attribuiscono la Luna al secondo giorno della settimana(3) e alla sua prima ora? Non possono darne alcuna ragione, tranne che per la somiglianza del nome (del giorno) (4). (2) Per comprendere del tutto questa attribuzione di divinità ai giorni della settimana si ricordi che in inglese domenica si dice "Sunday" cioè giorno del Sole, e sabato "Sarurday" cioè giorno di Saturno. (n.d.T.). (3) La settimana inglese comincia la domenica, così che Lunedì è il secondo giorno della settimana, e non il primo. (n.d.T.). (4) Cioè la Luna (Moon) e Lunedì (Moonday); il Sole (Sun) e Domenica (Sunday); Marte e Martedì (Tuesday; Tuisco è un nome di Marte); Venere e Venerdì (Friday; giorno di Freya, da Freya la dea scandinava), ecc. Ma è assolutamente necessario che la vostra preghiera sbocchi dal centro del vostro cuore, poiché il semplice mettere per iscritto delle preghiere come spiega in alcun modo, mediante il loro ascolto, come realmente si deve pregare (1). Ecco perché non ho voluto darvi alcuna forma speciale di preghiera o di orazione, in modo che voi impariate da soli come pregare e come invocare il Santo Nome di Dio, nostro Signore; e per tale ragione non ho voluto che voi vi basaste su di me allo scopo di pregare. Voi possedete la Santa e Sacra Scrittura, la quale è colma di potenti e belle preghiere e azioni di grazia. Studiatela e apprendete da essa e non avrete più bisogno di istruzioni su come pregare con profitto. E sebbene all'inizio la vostra preghiera possa essere debole, è sufficiente che il vostro cuore sia autentico e leale verso Dio, Che a poco a poco vi penetrerà col Suo Santo Spirito, vi insegnerà e illuminerà il vostro Spirito, così che saprete e avrete la capacità di pregare. Quando avrete fatto le vostre orazioni, chiudete la finestra e uscite dall'Oratorio; così che nessuno potrà entrarvi e voi stessi non vi farete ritorno fino alla sera, al tramonto del Sole. Allora vi rientrerete e farete le vostre preghiere allo stesso modo della mattina. Per il resto, vi governerete ogni giorno come vi dirò nelle istruzioni seguenti. A proposito della Camera da Letto e dell'Oratorio e di come devono essere preparati, vi riferirò nel Capitolo Undicesimo (2). è necessario che abbiate una camera da Letto presso l'Oratorio o nella vostra abitazione ordinaria. Camera che deve essere tenuta perfettamente pulita e profumata e il cui letto deve essere nuovo e lindo. La vostra intera attenzione deve essere rivolta alla purezza di ogni cosa; poiché il Signore abomina tutto ciò che è impuro. Voi dormirete in tale Camera e vi resterete anche durante il giorno, conducendo i vostri affari, che però eviterete se potrete farlo. Potete dormire con vostra Moglie nel letto quando essa è pura e pulita; ma quando essa ha i suoi cicli mensili, non dovrete permetterle di entrare nel letto e nemmeno nella Camera. Ogni giorno prima di Sabato è necessario mutare le lenzuola e le federe. (1) Questo è il punto cruciale da studiare in tutte le Operazioni Magiche, infatti a meno che l'intero cuore e tutta l'anima e la fede prendano parte alla cerimonia, non può ottenersi la produzione di alcun risultato attendibile. (2) Il Capitolo Undicesimo del Secondo Libro si intitola: "A proposito della Scelta del Luogo". Ogni Sabato profumerete la Camera. E non permetterete ad alcun cane, gatto o altro animale, di entrarvi e di dimorarvi, in modo che in nessun modo essi possano sporcarla. Per quanto riguarda gli obblighi matrimoniali, vige la castità e il dovere di generare bambini; ma tutto ciò deve essere fatto nel Timore di Dio e, soprattutto, in tal caso assicuratevi che vostra moglie non sia impura. Ma durante le seguenti Quattro Lune dovrete evitare ogni rapporto sessuale come la peste. Se avrete dei figli, cercate di mandarli in qualche altro posto (quando iniziate l'Operazione), così che essi non possano ostacolarvi standovi sempre intorno; tranne il primogenito della famiglia e i lattanti. Per quanto riguarda la condotta della vostra vita e le vostre azioni, dovrete considerare il vostro stato e la vostra condizione. Se voi stessi siete il vostro Maestro, per quanto è in vostro potere liberatevi da ogni impegno e abbandonate ogni compagnia e conversazione mondana e vana, e conducete una vita tranquilla, solitaria e onesta. Se in precedenza siete stato una persona malvagia, corrotta, avara, lussuriosa e orgogliosa, evitate tutti questi Vizi. Considerate che questa è stata una delle principali ragioni per cui Abraham, Moses, David, Elijah, Giovanni e altri uomini santi si ritirarono in luoghi deserti, finché non acquistarono la Scienza Sacra e la Magia; poiché dove vi sono molti uomini, sorgono molti scandali; e dove vi è scandalo, giunge il Peccato, che alla lunga offende e allontana l'Angelo di Dio, e la Via che conduce alla Sapienza vi diviene preclusa. Sfuggite per quanto vi è possibile la conversazione degli uomini, specialmente di quanti nel passato sono stati i vostri compagni di vita corrotta o che vi hanno indotto al peccato. Cercherete così il ritiro il più possibile, fino a quando avrete ricevuto la Grazia del Signore che chiedete. Ma un Servitore Domestico (3) che è costretto a servire un Maestro non ha queste convenienze (per operare e per svolgere l'Operazione). Fate attenzione nel trattare gli affari, nel vendere o nel comprare, poiché sarà necessario che non vi lasciate mai cogliere dall'Ira, ma siate modesti e pazienti nelle vostre azioni. Dovrete serbare due ore ogni giorno dopo cena, durante leggerete con cura la Santa Scrittura e i Libri Sacri, poiché essi vi insegneranno a saper pregare e a temere il Signore; (3) Si riferisce al caso in cui un Aspirante alla Magia Sacra è un Servitore che serve un Maestro. così giorno per giorno conoscerete meglio il vostro Creatore. Gli altri esercizi saranno liberi e a voi permessi, e verranno trattati principalmente nel Capitolo Undicesimo. Per quanto riguarda il mangiare, il bere e il dormire, siate sempre moderati e non cadete mai nel superfluo. è specialmente necessario evitare l'ubriachezza e i festini pubblici. Accontentatevi di pranzare a casa vostra, con la vostra famiglia, nella pace e nella quiete che Dio vi ha concesso. Non dovrete mai dormire nel corso del giorno, ma potete farlo al mattino, poiché dopo che avete svolto le vostre devozioni potete, se lo desiderate, ritornare a letto per riposarvi. E se per caso succede che non vi destate abbastanza presto, cioè prima dell'aurora, non importa in modo particolare (purché non sia stato fatto con un intento malvagio) e potrete fare come al solito le vostre normali preghiere del mattino (4); ma non dovrete abituarvi a essere pigri, in quanto è meglio pregare il Signore di mattina presto. A proposito dei vestiti e della famiglia I vostri abiti dovrebbero essere puliti ma modesti e secondo i costumi. Rifuggite da ogni vanità. Avrete due vestiti, così da poterli cambiare; e li muterete il giorno prima di ogni sabato, indossando l'uno per una settimana e l'altro per la seguente; spazzolateli e profumateli sempre di metterveli. Per quanto riguarda la famiglia, quanto meno è numerosa tanto meglio è; fate in modo che i servitori siano modesti e tranquilli. Tutti questi consigli sono importanti ed è bene seguirli. Per il resto, dovrete solo tenere presente la Tavola della Legge, in ogni momento, anche in seguito, poiché queste Tavole dovrebbero essere la regola della vostra vita. Le vostre mani siano sempre pronte a dare aiuto e altri benefici al prossimo e lasciate che il vostro cuore sia sempre aperto al povero, che Dio ama in modo inesprimibile. (4) Scopo della maggior parte di queste istruzioni è naturalmente il mantenere la Sfera Astrale dell'Aspirante libera da influenza maligna, e abituarlo a pensieri puri e santi e all'esercizio della forza di Volontà e all'autocontrollo. Lo studioso dei Tatwa indiani conoscerà il valore della meditazione attiva al sorgere del Sole poiché quel momento è l'inizio Akasico del corso dei Tatwa nel giorno, e del potere degli Swara. Ogni vigilia di Sabato digiunerete e vi laverete l'intero corpo, cambiandovi d'abito. Inoltre, avrete una Veste e una Tunica di lino, che indosserete ogni volta che entrerete nell'Oratorio, e prima di cominciare metterete il Profumo nel turibolo, come vi spiegherò più esattamente in seguito. Avrete anche una coppetta o altro vaso conveniente di rame pieno di carbone che metterete all'interno del turibolo, quando necessario, e che potrete trasportare fuori dall'Oratorio, poiché il Turibolo non dovrebbe mai abbandonare il suo posto. Notare bene che dopo avere fatto la vostra preghiera, dovrete portarlo fuori (4) dall'Oratorio, specialmente durante le ultime due Lune, e lo dovrete interrare in un luogo che non può essere reso sporco, per esempio un giardino. DECIMO CAPITOLO A proposito delle cose che un Uomo può apprendere e studiare durante queste due Lune Sebbene il migliore consiglio che posso dare sia quello di ritirarsi in solitudine in qualche luogo deserto, fino al compiersi del periodo di Sei Lune destinato all'Operazione, e finché non si abbia ottenuto ciò che desidera, come facevano gli Antichi, nondimeno ciò è al momento attuale difficilmente possibile; e dobbiamo assecondare la nostra epoca ( in cui viviamo); e non potendo fare il tutto in un modo, dovremmo sforzarci di compierlo in un altro, fissandoci solo alle cose Divine. Ma vi sono certamente delle persone che non possono neppure fare così, per quanto lo desiderino onestamente; e questo a causa dei diversi impieghi e della loro posizione che non permettono loro di agire in accordo al proprio desiderio, così che sono costretti a seguire le proprie occupazioni mondane. Perché costoro sappiano quali occupazioni e affari possono svolgere senza alcun pregiudizio per questa Operazione, li esporrò qui brevemente. (4) Cioè le ceneri del carbone e dell'incenso. Possiamo dunque esercitare la professione della Medicina, e tutte le arti a essa connesse; e possiamo svolgere tutte le operazioni che tendono puramente e semplicemente alla carità e alla misericordia verso il nostro prossimo. E per quanto concerne le arti liberali, vi potete interessare di Astronomia, ecc., ma rifuggite da tutte le arti e le operazioni che abbiano solo una sfumatura di Magia e di Stregoneria, in quanto non dobbiamo confondere Dio con Belial; Dio desidera essere solo; a lui spetta ogni onore e gloria. Tutte le materie sopra esposte sono però permesse durante le due prime e le due seconde Lune. Potete camminare nel giardino come ricreazione; ma non dovrete compiere alcun lavoro servile; e in mezzo ai fiori e ai frutti potete anche meditare sulla grandezza (1) di Dio. Ma durante le due terze e ultime Lune dovrete abbandonare ogni altra materia, permettendo che la vostra ricreazione consista solo in cose spirituali e divine. Se desiderate godere della Conversazione degli Angeli, e della Divina Sapienza, lasciate da parte tutte le cose indiscrete (2), e considerate un piacere il fatto di essere riusciti a serbare due o tre ore allo studio della Santa Scrittura, poiché da essa deriverete incredibile profitto; e quanto meno sarete dotti, tanto più diverrete saggi e abili. È sufficiente che nello svolgere le vostre Orazioni non vi abbandoniate al sonno e che non compiate errori in questa operazione per vostra negligenza o per vostra volontà. (1) Nel testo evidentemente per una svista la parola grandeur viene ripetuta: la grandeur la grandeur de Dieu. (2) " Laissez apart touttes les choses curieuses ". UNDICESIMO CAPITOLO (1) A proposito della Scelta del luogo Dovremmo compiere la Scelta del Luogo (per l'operazione) prima di iniziarla, e prima della celebrazione della Pasqua ebraica, al fine di poter decidere in proposito senza alcun ostacolo, ed è necessario che tutte le cose siano preparate. ( 1 ) A questo capitolo si fa precedentemente riferimento nel Settimo Capitolo, parlando della Camera da Letto e dell'Oratorio. Colui che inizia l'operazione in solitudine può scegliere un luogo secondo il suo piacere; dove vi è un piccolo bosco, potete costruirvi nel mezzo un piccolo Altare, che coprirete con una capanna o (riparo) di frasche, così che la pioggia non vi cada sopra spegnendo la Lampada e il Turibolo. Intorno all'Altare, alla distanza di sette passi, preparerete un bordo di fiori, piante e cespugli verdi, così da dividere l'entrata (1) in due parti; cioè, l'Interno, dove l'Altare e il Tabernacolo saranno posti come in un Tempio; e la parte Esterna, che come il resto del luogo sarà una specie di Portico. Ora se iniziate tale Operazione non in Campagna, ma in una Città, o in qualche luogo abitato, vi mostrerò come è necessario operare ( 2 ). Scegliete un Appartamento che abbia una Finestra, attiguo alla quale vi sarà un Terrazzo (o Balcone) scoperto, e una Loggia (o piccola camera o riparo) coperta con un tetto, ma tale da avere su ogni lato delle finestre, da cui potrete vedere in ogni direzione e da cui potrete entrare nell'Oratorio. In tal posto (3) gli Spiriti Maligni potranno apparire, poiché non possono manifestarsi all'interno dell'Oratorio stesso. Di fianco all'Oratorio verso la direzione del Nord, avrete una Loggia coperta, dalla quale è possibile vedere l'Oratorio Io stesso avevo due grandi finestre nel mio Oratorio, e nel momento della Convocazione degli Spiriti, ero solito aprirle e rimuovere sia le imposte sia le porte, così che potevo facilmente vedere da ogni lato e costringerli (4) a obbedirmi. L'Oratorio dovrebbe sempre essere luminoso e pulito, con un pavimento di legno, di pino bianco; questo luogo dovrebbe essere preparato così bene e con tanta cura che si possa subito giudicarlo un posto destinato alla preghiera. Dovremmo coprire la Terrazza e la Loggia attigua, dove invocheremo gli Spiriti, con sabbia di fiume per uno spessore di almeno due dita. (1) " L'avenue "; il senso moderno di questa parola è, naturalmente, una strada o via fiancheggiata da alberi. (2) Confrontate questa descrizione con quella del cosiddetto Osservatorio di Sir Philip Derval, nella Strange Story di Bulwer Lytton. (3) Cioè la Terrazza o Balcone. (4) Cioè gli Spiriti. L'Altare dovrebbe essere eretto nel mezzo dell'Oratorio; e se uno edifica il suo Oratorio nel deserto, dovrebbe costruirlo (5) di pietre che non sono mai state tagliate o lavorate, o nemmeno toccate dal martello. La Camera (6) dovrebbe essere rivestita di legno di pino, e dovrebbe esservi sospesa al centro una Lampada piena di Olio d'Oliva, che spegnerete ogni volta, appena terminate le vostre orazioni e bruciato il vostro profumo. Sull'Altare deve essere posto un bel turibolo di bronzo, o di argento se se ne hanno i mezzi, il quale non dovrebbe essere rimosso dal suo posto finché l'Operazione non è finita, se si svolge il tutto in una casa; ma se si è in aperta campagna, questo non si può fare. Così sotto questo punto, come negli altri, dovremmo regolarci e comportarci secondo i mezzi a nostra disposizione. L'Altare, che dovrebbe essere fatto di legno, sarebbe bene che fosse vuoto all'interno come una tazza, in modo da poter contenere tutte le cose necessarie, come le due Vesti, la Corona o Mitria, la Bacchetta, gli Olii Santi, la Cintura, il Profumo, e tutto ciò che può essere necessario. (7) Il secondo abito sarà una Camicia o Tunica di lino, larga e bianca, con belle maniche ben fatte. L'altra veste sarà di Seta Scarlatta con decorazioni d'Oro, e non dovrebbe essere più lunga del ginocchio, con maniche di stoffa eguale. Per quanto riguarda queste vesti non vi sono regole speciali o istruzioni da seguire, ma quanto più saranno splendenti, pulite e brillanti, tanto meglio sarà. Vi procurerete anche una Cintura di Seta dello stesso colore della Tunica, con cui vi cingerete. Porterete sul capo una bella Corona o un Nastro di Seta e Oro. Preparerete l'Olio Sacro in questo modo: prendete una parte di mirra in lacrime (8); due parti di cannella fine; mezza parte di cipero (9); e metà del peso totale di queste droghe nel migliore olio d'oliva. Mischierete il tutto secondo l'Arte della Farmacia e ne farete un Balsamo, che terrete in una fiala di vetro riponendola nel vano (formato dall'interno) dell'Altare. Il Profumo o Incenso sarà fatto così: prendete dell'incenso in lacrime (10), una sola parte; una parte di Storace; un quarto di Legno di Aloe; se non riuscite a trovare questo legno prendete del legno di cedro, di rosa o di limone o qualsiasi altro legno odoroso. Ridurrete tutti questi ingredienti in una polvere molto fine, li mischierete insieme e li terrete in una scatola o vaso conveniente. Poiché ne consumerete una notevole quantità, sarà consigliabile miscelarne abbastanza alla vigilia del Sabato perché duri per l'intera settimana. Avrete anche una Bacchetta di legno di Mandorlo, liscia e diritta, della lunghezza compresa fra circa mezzo braccio e sei piedi (11). E terrete tutte queste cose in ordine nel vano dell'Altare, pronte per l'uso al momento adatto. Qui segue come bisogna accingersi a operare. (5) Cioè l'Altare. TREDICESIMO CAPITOLO A proposito della Convocazione di Buoni Spiriti Siamo ormai arrivati al momento in cui sarete in grado di vedere chiaramente, dopo avere opportunamente seguito e osservato le istruzioni che vi ho dato e dopo aver servito per tutto questo tempo Dio vostro Creatore con cuore perfetto. Siamo ora arrivati alla fine, per cui la mattina seguente al sorgere del sole, non lavatevi né vestitevi con i soliti abiti, ma indossate vesti da Lutto, entrate nell'Oratorio a piedi nudi, avvicinatevi al Turibolo, prendetene le ceneri e cospargetele sul vostro capo; accendete la Lampada e ponete i carboni ardenti nel Turibolo, e, dopo aver aperto la finestra, ritornate alla porta. Qui prostratevi con il volto rivolto a terra e ordinate al Fanciullo (1) di porre l'incenso nel Turibolo, dopo di che egli si deve inginocchiare davanti all'Altare; seguite quindi tutte le istruzioni che vi ho dato nell'ultimo capitolo del Primo Libro, cui vi rimando (2). Umiliatevi davanti a Dio e alla Sua Corte Celeste e iniziate la vostra Preghiera con fervore, poiché appena vi sarete infiammati nella preghiera, vedrete apparire uno straordinario e soprannaturale Splendore che riempirà l'intero appartamento e vi circonderà con un profumo inesprimibile, e questo solo vi consolerà e conforterà il vostro cuore così che chiamerete per sempre felice il Giorno del Signore. Anche il Fanciullo ( 3 ) proverà un ammirevole sentimento di contentezza alla presenza dell'Angelo. E voi continuerete sempre la vostra Preghiera raddoppiando il vostro ardore e il vostro fervore e supplicherete il Santo Angelo di degnarsi di dare un Segno e di scrivere su di un piccolo piatto quadrato d'argento (che avrete fatto a questo scopo e posto sopra l'Altare) un altro Segno, se avrete bisogno di lui per vederlo, e ogni altra cosa che dovrete fare. Appena l'Angelo avrà scritto il Segno e qualche altro consiglio che potrà esservi necessario, egli sparirà, ma lo splendore rimarrà. Dopo che il Fanciullo avrà osservato tutto ciò e vi avrà riferito il Segno, gli comanderete di portarvi in fretta il piatto d'argento, e copierete subito quanto vi è scritto sopra, affinché il Fanciullo lo possa quindi riporre sull'Altare. Poi uscirete dall'Oratorio, lasciando la finestra aperta e la Lampada accesa e per tutto questo giorno non entrerete nell'Oratorio, ma farete i preparativi per il giorno seguente; e durante questo giorno non parlerete ad alcuno, né gli risponderete, anche se si trattasse di vostra moglie, dei vostri figli o dei vostri servitori; eccetto che il Fanciullo che potrete congedare. Inoltre in precedenza avrete messo in ordine i vostri affari, e disposto in modo che non possano arrecarvi imbarazzo o distrarre la vostra attenzione. Alla sera, quando il sole tramonterà, farete una cena frugale e quindi andrete a riposare da soli, e vivrete separato da vostra moglie in questi giorni. Per Sette Giorni ripeterete le Cerimonie senza mai mancare cioè il Giorno della Consacrazione, i Tre Giorni della Convocazione dei Buoni e Santi Spiriti e i Tre altri Giorni della Convocazione degli Spiriti Malvagi. Ora la seconda mattina seguente, dovete essere pronti a seguire il consiglio che l'Angelo vi avrà dato. Vi recherete di buon'ora nell'Oratorio, porrete nel Turibolo le braci accese e l'Incenso, e riaccenderete la Lampada se si è (per quell'ora) spenta; e indossando le stesse vesti da Lutto del giorno precedente, prostratevi con il volto a terra, pregate umilmente e supplicate il Signore affinché abbia pietà di voi e si degni di soddisfare le vostre preghiere; perché vi conceda la visione dei Suoi Santi Angeli e affinché gli Spiriti Eletti si degnino di permettervi di colloquiare familiarmente con essi. E così pregherete con il massimo fervore che vi è possibile e che trarrete dal vostro cuore, e questo per un periodo di due o tre ore. Quindi lasciate l'Oratorio, ritornandovi a mezzogiorno per un'altra ora e ancora alla sera; quindi mangerete con frugalità e andrete a riposare. Vi accorgerete anche che il profumo e lo splendore non abbandoneranno l'Oratorio. Arrivato il terzo giorno, agirete così. La sera (precedente) vi sarete lavati accuratamente l'intero corpo, e alla mattina, indossate le normali vesti, entrerete nell'Oratorio, ma a piedi nudi. Dopo aver posto il Fuoco e l'Incenso nel Turibolo e acceso la Lampada, indosserete la Veste Bianca e vi inginocchierete davanti all'Altare, per rendere grazie a Dio per tutti i suoi benefici e soprattutto per avervi concesso un Tesoro così grande e prezioso. Ringrazierete anche i Santi Angeli Custodi, pregandoli affinché da allora in poi abbiano cura di voi per tutta la vostra vita; e anche che egli (4) non vi abbandoni mai, che vi conduca sulla Strada del Signore e che vi custodisca e vi assista e consenta alla presente Operazione di Magia Sacra, così che entrerete in possesso di una tale Forza e di un tale Valore che sarete in grado di comandare sugli Spiriti nemici di Dio, per l'Onore del vostro Creatore e per il vostro bene e quello del vostro prossimo. Quindi potrete osservare se avete bene impiegato il periodo delle vostre Sei Lune, e se avete faticato degnamente alla ricerca della Sapienza del Signore; in quanto vedrete apparirvi l'Angelo Custode in tutta la sua irraggiungibile bellezza, il quale converserà anche con voi e parlerà con parole così piene di affetto e di bontà e con tale dolcezza che nessuna lingua umana può esprimere. Egli vi animerà con vostro grande contento al timore di Dio, facendovi un elenco delle benedizioni che avete ricevuto da Dio; e facendovi ricordare i peccati con cui Lo avete offeso per tutta la vostra vita, vi istruirà e vi darà il modo di poter pacificare Dio con una vita pura, devota e regolata, e mediante azioni oneste e meritorie, e altre cose che Dio vi ordinerà. Dopo di ciò, egli vi mostrerà la Vera Sapienza e la Santa Magia e anche ciò in cui avete errato nella vostra Operazione e come in seguito dovete condurvi al fine di sconfiggere gli Spiriti Malvagi, e finalmente giungere alla meta desiderata. Egli vi prometterà di non abbandonarvi mai, ma di difendervi e di assistervi per tutta la vostra vita, a condizione che obbediate ai suoi comandi e che non offendiate volontariamente il vostro Creatore. In una parola, sarete da lui ricevuti con un tale affetto che questa descrizione da me fatta non è nulla in confronto. A questo punto comincio a limitarmi nella mia esposizione, in quanto per Grazia del Signore vi ho sottoposto e consegnato a un Maestro tanto grande che non vi lascerà mai errare. Sappiate che nel terzo giorno rimarrete a conversare familiarmente (5) con il vostro Angelo Custode. Lascerete l'Oratorio per breve tempo nel pomeriggio, rimanendo fuori per circa un'ora; quindi per il resto del giorno vi rimarrete all'interno, ricevendo dal Santo Angelo informazioni precise e ampie riguardanti gli Spiriti Maligni e il modo di sottometterli, prendendo accuratamente note scritte di tutto ciò. Al tramonto del Sole, farete l'Orazione della Sera con il solito Incenso, ringraziando Dio in particolare per la grande Grazia che vi ha concesso quel giorno, e supplicandoLo anche di esservi propizio e di aiutarvi nella vostra vita, così da non poterlo mai offendere. Renderete anche grazie al vostro Angelo Custode e lo scongiurerete di non abbandonarvi. Una volta terminata la Preghiera, vedrete che lo Splendore scomparirà. Allora abbandonerete l'Oratorio, chiudendo la porta, ma lasciando le finestre aperte e la Lampada accesa. Ritornerete come nei giorni precedenti al vostro appartamento dove vi ristorerete frugalmente e mangerete il cibo necessario, quindi andrete a riposare fino al mattino seguente. (1) Vedi Libro Primo, Dodicesimo Capitolo. (2) Poiché, quando prima aveva menzionato un capitolo precedente, si riferiva a un capitolo di questo Secondo Libro. (3) Se l'operatore stesso ha sviluppato la facoltà chiaroveggente, che l'addestramento cui si è sottoposto per sei mesi avrebbe dovuto molto aiutare, ed è puro di mente, non vedo alcuna necessità per l'impiego di un Fanciullo come Veggente. (4) Cioè il vostro particolare e speciale Angelo Custode. (5) " En la familiarité et conversation delange ". QUATTORDICESIMO CAPITOLO A proposito della Convocazione degli Spiriti (1) Sebbene il seguente consiglio possa essere scarsamente necessario per la maggior parte delle persone dal momento che vi ho già spiegato le coso necessarie da fare e il vostro Angelo Custode vi avrà sufficientemente istruito su tutto ciò che dovreste fare, pure esporrò qui alcuni argomenti, con l'idea di rendere il contenuto di questo Libro (2) il più completo possibile e di fornirvi ogni opportunità di impadronirvi della materia approfonditamente mediante la ripetuta lettura di esso; così che dopo aver ricevuto la Visione dell'Angelo, vi potrete trovare del tutto istruiti sui punti essenziali. Dopo esservi riposati nel corso della notte, vi alzerete al mattino prima dell'alba ed entrerete nell'Oratorio e, dopo aver posto i carboni ardenti dentro il Turibolo, accenderete anche la Lampada. Vi vestirete quindi, indossando prima la Veste Bianca e dopo di questa vi metterete addosso quella (3) di Seta e Oro, quindi la Cintura, e sul capo porrete la Corona, e lascerete la Bacchetta sull'Altare. Quindi, dopo avere posto l'Incenso nel Turibolo, vi inginocchierete e pregherete Dio Onnipotente di concedervi la Grazia per terminare la vostra Operazione per la Lode e la Gloria del Suo Santo Nome e per il vostro utile e quello del prossimo. Supplicherete anche il vostro Angelo Custode di aiutarvi, e di governare ;1 vostro cuore con il suo consiglio, e tutti i vostri sensi. Dopo di ciò prenderete la Bacchetta con la mano destra e pregherete Dio affinché dia a tale Bacchetta altrettanto valore, forza e potere quali Egli diede a quella di Moses, Aaron, Elijah e degli altri Profeti il cui numero è infinito. Quindi ponetevi di fianco all'Altare guardando verso la Porta e il Terrazzo aperto; oppure se vi trovate in aperta campagna ponetevi rivolto verso Occidente (4) e cominciate a evocare gli Spiriti Principali e i Principi. Ma il vostro Angelo vi avrà già istruito su come convocarli e avrete già impresso sufficientemente tali istruzioni nel vostro cuore. Come nel caso della Orazione, non dovremmo mai procedere e agire solo con la bocca o con Congiurazioni scritte; ma con cuore libero e intrepido coraggio; poiché è certo che vi è maggiore difficoltà nel convocare gli Spiriti Malvagi (5) rispetto a quelli Buoni, i quali di solito compaiono più prontamente quando vengono chiamati da persone con buone intenzioni, mentre gli Spiriti Maligni allora, secondo i consigli e la dottrina ricevuti dal vostro Santo Angelo, e come io vi insegnerò chiaramente nel seguente Capitolo, voi proporrete le vostre richieste e riceverete da loro il giuramento (12). Gli Spiriti che dovremmo convocare il primo giorno sono i Quattro Principi Superiori (13), i cui Nomi verranno riportati nel Diciannovesimo Capitolo, e questa è la Congiurazione del Primo Giorno. La Congiurazione del Secondo Giorno Il giorno seguente, dopo avere eseguito la solita Orazione, e le predette Cerimonie, ripeterete brevemente la citata Congiurazione ai detti Spiriti, ricordando le loro promesse e il Giuramento fatto il giorno precedente di mandarvi gli Otto Sotto Prìncipi (14); quindi indirizzate la Congiurazione a tutti e Dodici insieme, e dopo poco tempo essi appariranno visibilmente, gli Otto Sotto Prìncipi, nella forma che avete loro comandato; e vi prometteranno e giureranno (alleanza), come verrà mostrato più estesamente nel Capitolo seguente. I Nomi degli Otto Sotto Prìncipi sono descritti in seguito nel Diciannovesimo (15) Capitolo. (11) Devo ripetere ancora una volta che solo i simboli malvagi e pervertiti cadono sotto la condanna di Abraham l'Ebreo; poiché quasi tutti i Pentacoli e i Sigilli sono Simboli e Sigilli dei Nomi Divini e Angelici. (12) Cioè il giuramento di alleanza con voi. (13) I quattro Spiriti Superiori e Principi sono: Lucifer, Leviathan, Satan e Belial. (14) Gli Otto Sotto Prìncipi sono: Astaroth, Magoth, Asmodeus, Beelzebuth, Oriens, Palmon, Ariton, e Amaymon. (15) Per una evidente svista, nel manoscritto è scritto a Chapitre IX invece di XIX. La Congiurazione del Terzo Giorno La Congiurazione del Terzo Giorno è la stessa di quella del Secondo Giorno, in quanto dobbiamo ricordare agli Otto Sotto-Prìncipi le loro Promesse e i loro Giuramenti (di alleanza); e dobbiamo chiamarli e convocarli con tutti i loro soggetti ed essi appariranno ancora in forma visibile, mentre la particolare coorte di ciascuno si presenterà invisibilmente, intorno agli Otto Sotto-Prìncipi. Ma mentre invocate Dio Vostro Signore perché vi dia forza e sicurezza e il vostro Angelo Custode per consiglio e assistenza, non dimenticate ciò che quest'ultimo vi ha insegnato, poiché è un punto necessario. Qui segue il Quindicesimo Capitolo che insegna ciò che bisognerebbe richiedere agli Spiriti, che sono divisi in tre classi. QUINDICESIMO CAPITOLO A proposito di ciò che bisognerebbe chiedere agli Spiriti, che sono divisi in tre differenti Schiere, e convocati in tre giorni separati Le richieste che dovremmo fare agli Spiriti sono di tre tipi differenti. La Prima Richiesta La Richiesta del Primo Giorno, quando saranno apparsi visibilmente i Quattro Principi Superiori, verrà da voi fatta secondo l'Ordine dell'Angelo: Primo: La proposizione riguardante la Virtù, il Potere e l'Autorità per cui voi fate tali richieste a loro; e cioè per la Virtù di Dio nostro Signore che li ha resi soggetti a tutte le Sue creature e li ha portati ai vostri piedi (1). Secondo: (2) Che vostro scopo non è una maligna curiosità, ma (tendete) all'Onore e alla Gloria di Dio e al vostro bene e a quello di tutta la Stirpe Umana. Che inoltre, ogni volta che li evocherete, mediante qualsiasi Segno o Parola, e in qualsiasi Momento e Posto, e per qualunque occasione e servizio, essi dovranno apparire immediatamente senza alcun ritardo, e obbedire ai vostri comandi. E nel caso che abbiano qualche impedimento legittimo a farlo, essi vi devono inviare qualche altro Spirito, che sia capace e abbia il potere di obbedire alla vostra volontà e alle vostre richieste e soddisfarle in vece loro. Ed essi dovranno promettere e giurare di osservare tutto ciò per il più rigoroso Giudizio di Dio, e per la più severa punizione o castigo che i Santi Angeli possono infliggere loro. Ed essi acconsentiranno a obbedire e i Quattro Principi Sovrani vi nomineranno gli Otto Sotto Prìncipi, che invieranno al loro posto per fare il Giuramento come ho già detto, e appariranno subito la mattina seguente quando lo comanderete; ed essi dovranno inviare obbedientemente gli Otto Sotto Prìncipi. Per maggiore certezza, abbandonate ora l'Altare e recatevi verso la Porta che si apre sulla Terrazza, avanzando con la vostra mano destra aldilà (3). Fate che ciascuno di essi tocchi la Bacchetta e Giuri su di essa. La Richiesta del Secondo Giorno Una volta invocati gli Otto Sotto Prìncipi, rivolgerete a essi la stessa richiesta e la stessa ammonizione che avete (già) fatto ai Quattro Prìncipi Sovrani. E inoltre richiederete a quattro di questi, cioè Oriens, Paimon, Ariton e Amaimon, che ciascuno di essi vi assegni e vi consegni il vostro Spirito Famiglio, che sono costretti a darvi fin dal giorno della vostra nascita. Questi vi saranno consegnati con tutti i loro dipendenti e da allora in poi vi obbediranno. Spetta a voi richiedere a questi gli altri Spiriti che potete desiderare di avere; ma poiché sono in numero infinito e l'uno più abile dell'altro in un servizio, l'uno in una materia e l'altro nell'altra, farete una scelta degli Spiriti che desiderate, e porrete fuori sulla Terrazza una lista scritta dei loro nomi per gli Otto Sotto-Prìncipi (perché la vedano), e richiederete da questi (ultimi) il Giuramento, come avete fatto con i Prìncipi Superiori, che la mattina seguente vi dovranno apparire davanti insieme a tutti gli spiriti i cui nomi avrete dato nello scritto, oltre ai vostri Spiriti Famigli. La Richiesta del Temo Giorno Dopo che gli Otto Sotto Prìncipi vi avranno presentato tutti gli Spiriti come avete comandato, ordinerete che Astarot (4) con tutti i suoi seguaci appaia visibilmente nella Forma che l'Angelo vi avrà prescritto; e immediatamente vedrete un grande Esercito, e tutto della medesima Forma. Proporrete loro la stessa richiesta, che avete già fatto ai Prìncipi, e fate loro giurare che manterranno il Giuramento; cioè che ogni volta che chiamerete per nome uno di essi, egli apparirà subito nella Forma e nel Luogo che a voi piacerà, ed eseguirà puntualmente ciò che gli comanderete. Dopo che hanno giurato, porrete fuori dall'entrata (5) della Porta, tutti i Segni del Terzo Libro che appartengono al solo Astarot (6), e lo farete giurare su di essi, ordinando anche loro (7) che nei casi in cui non vi sembra adatto comandarli verbalmente, appena prenderete in mano uno di questi Segni e lo toglierete dal suo posto, lo Spirito segnato nel Segno farà ed eseguirà ciò che indica il Segno, e ciò che le vostre intimazioni (8) specificheranno; e che inoltre quando nel Segno (9) non viene nominato alcuno di essi in particolare, allora tutti in generale saranno obbligati a compiere prontamente l'Operazione comandata; e che, infine, se in avvenire, altri (Segni o) Simboli saranno da voi fatti che non sono qui (10) inclusi, allora essi (gli Spiriti soggetti ad Astarot) saranno egualmente legati a osservarli e a eseguirli. E dopo che è stato fatto il Giuramento, fate sì che il Prìncipe nel Nome di tutta la schiera tocchi la Bacchetta. Dopo di ciò, togliete questi Simboli dalla Porta e chiamate Magot, e dopo di lui Asmodee e infine Belzebud; e agite con tutti questi come avete fatto con Astarot; e dopo che è stato giurato su tutti i loro Simboli, riponeteli in ordine in un certo posto, disposti in modo da poterli facilmente distinguere l'uno dall'altro, sotto l'aspetto del soggetto, dell'operazione o dell'effetto per cui sono stati fatti, e cui essi appartengono. Fatto ciò, chiamerete Astarot e Asmodee insieme, con i loro Servitori (11) comuni, e proporrete a essi i loro Simboli, e dopo averli fatti giurare nel modo predetto, chiamerete in egual modo Asmodee e Magot, con i loro Servitori, e li farete giurare sui loro Segni nel modo predetto. (1) " Qui les asoamis atouttes ses Creatures et avos pieds ". (2) Questo intero paragrafo è difficile da tradurre chiaramente in una versione letterale, così riporto il testo manoscritto: " Secondement que vostre fin nest point curiosité maligne mai alhonneur et gloire et alutilité propre et acelle de tout le genre humain etpourtant toutte ces fois que vous les appellerez avec quelquesoit signe ou parole etenquelquesoit temps et Lieu etpuorquelle soit occasion etservile dabort sans aucunement retarder ayent aparoitre etobeissent avous commandements etaucas quils eussent un empechemen Legitime quils ayent avous envoyer dautres esprits enles nommant presentement ceux quiseront capable etpuissan pourobeir etaccomplir vostre volonte et vostre demande en leur place etquils vous promeltent et jurent dobserver cela par le tresrigoreux jugement de Dieu etpar latres grande peine et chatiment dessts anges sur eux ils consentiront dobeir et Les 4 princes souverains vous nommeront les 8 sousprinces quils vous enveront enleurplase aleurfaire preter le serment comme jelay deja dit deparoitre dabord ", ecc. L'autore del manoscritto non usa mai la minima punteggiatura, e i paragrafi sono poco frequenti. (3) Cioè oltre la Porta, ma stando attenti a non uscire voi stessi sulla Terrazza. (4) Scritto " Atarot " per una svista nel manoscritto. (5) Cioè sulla sabbia sulla Terrazza. (6) Ancora erroneamente " Atarot ". (7) Cioè agli Spiriti serventi di Astaroth. (8) Cioè sia verbalmente, sia mentalmente, sia con gesti. (9) Notate ancora che l'intero complesso delle operazioni di questa Magia di Abra Melin e di Abraham l'Ebreo dipende da questi Simboli, così che non è vero che egli condanni gli autentici e i sacri pentacoli e simboli, ma solo quelli erronei e corrotti usati con ignoranza. la vostra religione sono state rifiutate da Dio Stesso e che non osservate la Vera Legge come dovrebbe essere (osservata): anche se sarete pagani essi diranno " Che cosa Dio ha a che fare con voi o con le Sue creature, se non Lo conoscete? ". Se siete cristiani vi diranno: " Perché avete a che fare con Cerimonie Ebraiche che sono molto vicine all'idolatria, come queste? ". Ma non lasciatevi minimamente scomporre; rispondete loro in poche parole e ridendo che non è affar loro discutere questi argomenti con voi ed esporre le loro opinioni in proposito; e che sebbene voi siate un indegno malfattore e un grande peccatore, sperate che il Vero e Unico Dio, che ha creato Cielo e Terra, e che li (2) ha condannati e portati a inginocchiarsi ai vostri piedi, vi perdonerà i vostri peccati, sia ora che in futuro, qualunque sia la religione che professate. (Oltre a ciò) non desiderate conoscere, comprendere, confessare e onorare altri che il Grande e Unico Dio, il Signore della Luce, mediante il cui Potere, Virtù e Autorità voi comandate loro di obbedirvi. Quando avete loro così parlato, essi cambieranno musica, dicendovi che se desiderate che essi vi servano e vi siano obbedienti, dovrete prima venire a patti con essi. Allora risponderete loro all'incirca così: " Dio nostro Signore vi (3) ha condannati a servirmi, e non tratto da pari a pari con quanti sono abituati a obbedire ". Essi allora vi domanderanno un qualche sacrificio o qualche cortesia se desiderate essere serviti e obbediti prontamente. Risponderete che i sacrifici non devono essere fatti per loro ma solo per Dio. Essi quindi vi supplicheranno di non ostacolare o svergognare mediante questa Sapienza qualcuno dei loro Devoti e Incantatori nelle loro operazioni e Incantesimi. Risponderete allora che siete obbligati a perseguire i Nemici di Dio e del Signore e a sconfiggere le loro malizie e anche a salvare e difendere il vostro prossimo e chiunque sia offeso o ferito da essi. Allora con grandi discorsi e una infinità di modalità diverse, essi faranno severi attacchi contro di voi e perfino gli Spiriti Famigli si solleveranno contro di voi a loro volta. Questi ultimi vi domanderanno e vi pregheranno di non consegnarli mai ad altri (affinché li servano). State fermi, però, e non promettete nulla né a una classe (di Spiriti) né all'altra; ma replicate loro che ogni persona giusta e buona è obbligata ad aiutare e a servire i suoi amici nel migliore dei modi, e con tutti i propri possessi, fra i quali essi sicuramente devono essere compresi. Quando finalmente capiranno di aver perso ogni speranza di prevaricarvi e che non potranno ottenere nulla malgrado le loro richieste, si arrenderanno definitivamente e non vi chiederanno nulla a meno che non siate troppo rude e insultante nel comandarli. Risponderete in questo caso che se si dimostrano obbedienti e pronti a servirvi, sarà possibile che il vostro Angelo, secondo le cui istruzioni e comandi voi li governate, possa dirvi di non essere così rigidi e severi con essi se essi obbediranno, e che in tal caso agirete come potrà essere giusto. (1) Cioè Lucifer, Leviathan, Satan e Belial. (2) Cioè i Dèmoni e gli Spiriti Maligni in generale. (3) I Dèmoni in generale. DICIOTTESIMO CAPITOLO Come colui che opera dovrebbe condursi nei confronti degli Spiriti Abbiamo già visto come bisogna costringere gli Spiriti e cosa è bene domandare loro, e anche come congedarli senza danno e come rispondere alle loro richieste e accuse (1). Tutto ciò che sto adesso per dirvi è superfluo, poiché è certo che chiunque abbia osservato con cuore sincero e ferma risoluzione i consigli che ho dato a proposito delle Sei Lune, sarà stato istruito tanto in profondità e con tale chiarezza dal suo Angelo Custode, che non si presenterà alcun punto dubbio che egli non sia in grado di chiarire da solo con facilità. Abbiamo già sufficientemente mostrato come in ogni occasione colui che opera dovrebbe comportarsi nei confronti degli Spiriti, e cioè come loro Signore e non come loro Servitore. Pure sotto ogni aspetto dovrebbe esservi una misura ragionevole, in quanto non stiamo trattando con uomini, ma con Spiriti, ciascuno dei quali conosce più cose dell'intero Universo. Ora se farete qualche richiesta a uno Spirito ed egli si rifiuterà di eseguirla, dapprima considerate bene e attentamente se tale richiesta è nei poteri e nella natura dello Spirito cui l'avete rivolta perché venisse esaudita. Poiché uno Spirito non conosce ogni cosa, e l'uno non sa quanto è prerogativa esclusiva dell'altro. Per tale ragione, fate attenzione prima di accingervi a costringerli a compiere una data cosa. Se, però, gli Spiriti Inferiori sono disubbidienti, chiamate i loro Superiori, e ricordate loro il Giuramento che vi hanno fatto e il castigo che li attende per avere rotto tale voto. E immediatamente, vedendo la vostra rigidità, essi vi obbediranno; ma se non lo facessero, dovreste invocare il vostro Angelo Custode, di cui proverebbero in breve il castigo. Pure, malgrado ciò, non dovremmo mai impiegare metodi duri, al fine di ottenere quanto possiamo conseguire con la gentilezza e la cortesia (2). (1) Nell'originale: " demandes et apparitions". (2) Lasciatemi ancora una volta insistere sulla necessità assoluta nell'operare occulto di essere cortesi, perfino con gli Spiriti Malvagi; poiché l'Operatore che è insolente e troppo duro si troverà in breve tempo ossessionato da uno Spirito di natura simile, che lo porterà alla caduta finale. Se nel corso dell'invocazione, essi appaiono tumultuosamente e insolentemente, non temete nulla; né lasciatevi andare all'ira, ma mostratevi del tutto indifferenti. Mostrate solamente loro la Bacchetta consacrata e se essi continuano a disturbarvi, battete sull'Altare due o tre volte con essa e tutto tornerà tranquillo. Va notato che, dopo che li avete congedati ed essi saranno scomparsi, dovrete prendere il Turibolo dall'Altare e, postovi dell'Incenso, lo porterete fuori dall'Oratorio sulla Terrazza dove sono apparsi gli Spiriti, e profumerete tutto il luogo, poiché altrimenti gli Spiriti potrebbero arrecare qualche danno alle persone che per caso vi entrano. Ora se siete disposti ad accontentarvi dei Simboli che si trovano nel Terzo Libro che segue tra breve, il giorno seguente dovrete togliere tutta la sabbia dalla Terrazza e portarla in un luogo segreto; ma soprattutto assicuratevi di non gettarla né in un fiume né in acque navigabili. Ma se desiderate procurarvi altri vari Simboli e Segreti, lasciate la Sabbia e tutte le altre cose sul posto, come descriveremo più nei particolari nell'ultimo capitolo. Inoltre, in tal caso, mantenete ogni cosa al suo posto e tenete l'Appartamento dell'Oratorio pulito e in ordine, così come l'Altare, che potrete porre in un angolo, se vi è scomodo al centro della stanza. Poiché in questo Appartamento, se non viene contaminato o profanato, potete ogni Sabato godere della presenza del vostro Angelo Custode, la qual cosa è una delle più sublimi che si possano desiderare in questa Arte Sacra. DICIANNOVESIMO CAPITOLO Descrizione dei Nomi degli Spiriti che possiamo chiamare per ottenere quanto desideriamo Darò qui una descrizione molto esatta dei molti Spiriti, i cui (nomi), o tutti o solo in parte, o quanti ne desiderate, consegnerete scritti su di un foglio agli Otto Sotto Prìncipi, il Secondo Giorno della Congiurazione. Ora tutti questi (Spiriti) sono quelli che appariranno il Terzo Giorno, insieme ai loro Prìncipi. E questi (Spiriti) non sono vili, bassi o comuni, ma di alto rango, industriosi e molto pronti in una infinità di cose. I loro nomi sono stati manifestati e scoperti dagli Angeli, e se ne desidererete degli altri, l'Angelo ne aumenterà il numero per voi, fino a quanti ne vorrete, poiché sono infiniti. I Quattro Prìncipi e Spiriti Superiori sono: LUCIFER LEVIATAN SATAN BELIAL Gli Otto Sotto Prìncipi sono: ASTAROT MAGOT ASMODEE BELZEBUD ORIENS Gli Spiriti Comuni a quattro di questi Sotto Prìncipi, cioè: ORIENS PAIMON ARITON AMAIMON Sono: ASTAROT e ASMODEE cioè: Amaniel Amalin Raner Exteron Taret Carasch Isigi Abahin Etaliz Bialot Akanef Afray Gugonix Nimalon Orinel Kirik Semlin Labonx Dablat Dimurgos Tioron Goleg Agei Gagalos Omages Ugales Opilm Timira Bubana Ambolin Corcaron Buriul (Un nome simile, " Buriol ", viene dato fra gli Spiriti serventi di Amaymon.) Roggiol Darokin Guagamon Lemel Ragalim Agrax Hermiala Daguler Dramas Buk Abutes Ethan Oman Loriol Horanar Laginx Udaman Finaxos Sagares Haligax Pachei ( = 53 Spiriti Serventi) Questi sono gli Spiriti comuni a AMAIMON e ARITON cioè: Hauges Agibol Rigolen Grasemin Gagalin Cleraca Elaion Trisaga Elaton Pafesla (= 10 Spiriti Serventi) Questi sono gli Spiriti in comune fra ASMODEE e MAGOT cioè: Toun Magog Diopos Disolel Biriel Sifon Kele Magiros Sartabakim Lundo Sobe Inokos Mabakiel Apot Opun ( = 15 Spiriti Serventi) I seguenti sono quelli di ASTAROT Cioè: Aman Camal Toxai Kataron Rax Gonogin Schelagon Ginar Isiamon Bahal Darek Ischigas Golen Gromenis Rigios Nimerix Herg Argilon Okiri Fagani Hipolos Ileson Camonix Bafamal Alan Apormenos Ombalat Quartas Ugirpen Araex Lepaca Kolofe (= 32 Spiriti Serventi) Questi sono quelli di MAGOT e KORE Cioè: Nacheran Urigo Ubarin Roler Arrabin Sorriolenen Petunof Tagora Madail Cobel Marag Maisudal Corodon Egabireh Horminos Ilarax Batternis Katolin Faturab Butarab Arotor Supipas Megalak Mantan Debam Abagiron Sobel Kamusil Agilas Hepogon Paramor Hagog Makalos Luesaf Fersebus Ischiron Hemis Forteson Anagotos Meklboc Tiraim Pandoli Laboneton Kaitar Kolam Daglas Olisermon Mimosa Locater Masauh Baruel Odax Arpiron Dulid Sikastin Tigrafon Irix Nenisem Arioth Scharak Kiligil Hagion Rimog Amchison Colvam Anader Ekorok Sibolas Sekabin Caromos Rosaran Notiser Flaxon Harombrub Miliom Ilemlis Galak Maranton Caron Reginon Sermeot Irmenos Saris Sapason Megalosin Androcos Elerion ( = 22 Spiriti Serventi) Questi sono quelli di AMAIMON ossia: Romeroc Ramison Scrilis Buriol Taralim Burasen Akesoli Erekia Illirikim Labisi Akoros Mames Glesi Vision Effrigis Apelki Dalep Dresop Hergotis Nilima (= 20 Spiriti Serventi) Spiriti Governanti: Totale Spiriti Serventi: Oriens, Paimon, Ariton, Amaymon 111 Ashtaroth e Asmodeus 53 Amaymon e Ariton 10 Asmodeus e Magoth 15 Ashtaroth 32 Magoth e Koré 65 Asmodeus 16 Beelzebub 49 Oriens 8 Paymon 15 Ariton 22 Amaymon 20 Totale dei Nomi degli Spiriti Serventi 316 Infiniti sono gli Spiriti che avrei potuto qui elencare, ma per non fare confusione, ho reputato giusto mettere solo quelli che io stesso ho impiegato, e che ho riscontrati buoni e fedeli in tutte le Operazioni in cui mi sono avvalso di essi. È anche vero che chi svolgerà questa Operazione sarà in seguito capace, secondo le sue necessità, di ottenere (altri nomi) ancora Note al precedente elenco di nomi di Spiriti di S.L MacGregor Mathers Ho giudicato consigliabile dare finché è possibile una idea dei significati dei nomi degli Spiriti, che sono per la maggior parte derivati dall'ebraico o dal caldeo, e anche dal greco, dal latino e dal copro, ecc. Gli Spiriti Sovrani Lucifer: dal latino Lux, luce, e Fero, porto = Colui che porta la luce. Occasionalmente viene anche usato il nome " Lucifuge ", da Lux, luce e Fugio, fuggo = Colui che fugge la luce. Leviatan: dall'ebraico LVIThN ( solitamente scritto Leviathan invece di Leviatan) = il Distorto o Penetrante Serpente o Dragone. Satan: dall'ebraico ShTN = Un Avversario. Belial: dall'ebraico BLIOL = Un Malvagio. Gli Otto Sotto Prìncipi Astarot: dall'ebraico OShThRVTh = greggi, folle o assemblee. Solitamente scritto " Ashtaroth ". È anche un nome della Dea Astarté; Esther deriva dalla medesima radice. Magot: può derivare dall'ebraico MOVTh = piccole pietre o ciottoli; oppure da MG = un cambiamento di posto o di campo; oppure dal greco Magos, un mago. Solitamente viene scritto Maguth. Confrontate la parola francese " Magot ", indicante una " specie di babbuino " e anche un " malvagio nanerottolo "; questa espressione viene spesso usata nelle fiabe per denotare un nano o un elfo dispettoso. A questo Spirito è stato anche attribuito il dominio sui tesori nascosti. Larousse fa derivare il nome o dall'antico francese o dal tedesco. Asmodee: Solitamente scritto " Asmodeus " e talvolta " Chashmodai ". Viene fatto derivare da alcuni dalla parola ebraica ASAMOD = distruggere o sterminare; e da altri dal verbo persiano azmonden = tentare, o cercare o provare. Alcuni Rabbini affermano che Asmodeus fosse il figlio dell'incesto di Tubal Cain e di sua sorella Naamah. Altri dicono che fosse il Dèmone dell'impurità. Altri ancora riferiscono che venne impiegato da Salomone per la costruzione del Tempio di Gerusalemme; egli quindi tentò di detronizzare Salomone, e di porsi al suo posto; ma il Re lo sconfisse e l'Angelo Gabriele lo cacciò in Egitto e lo legò a una Grotta. I Rabbini affermano che quando Asmodeus stava lavorando alla costruzione del Tempio, non fece uso di alcun attrezzo di metallo, ma invece di una certa pietra che tagliava le altre pietre come il diamante fa col vetro. Belzebud: Scritto frequentemente anche " Beelzebub ", " Baalzebub ", " Beelzebuth " e " Beelzeboul ". Dall'ebraico BOL = Signore, e ZBVB = Mosca o Mosche; Signore delle Mosche. Alcuni fanno derivare il nome dal siriano " Beel d'Bobo " = Maestro di Calunnia, o all'incirca lo stesso significato della parola greca Diabolos, da cui sono derivate le moderne parole francesi e inglesi " Diable " e " Devil ", e l'italiano " Diavolo ". Oriens: I quattro nomi di Oriens, Paimon, Ariton e Amaymon vengono solitamente attribuiti ai Sovrani Malvagi dei quattro quartieri del Mondo. Oriens, dal latino oriens = che sorge, oppure orientale. Questo nome è anche scritto Uriens, dal latino uro = brucio, o divoro con le fiamme. È probabilmente da Uriens che deriva un titolo medioevale del Diavolo, cioè " Sir Urien ". Il Nome è anche talvolta scritto " Urieus ", dal latino Urios, titolo dato a Giove come sovrano dei Venti. Urieus può essere anche derivato dall'aggettivo greco " eurus, eureia, euru " che significa vasto o esteso. Dai Rabbini esso è anche chiamato SMAL, Samael, che deriva dalla radice ebraica SML, che significa " una figura, immagine o idolo ". È un nome dato nella Qabalah a uno dei Principali Spiriti Maligni. Paimon: È anche scritto frequentemente " Paymon " e talvolta " Paimonia ". Probabilmente deriva dall'ebraico POMN = un suono tintinnante o una piccola campana. Viene fatto derivare anche dalla radice ebraica POM = agitare, dare impulso o colpire in avanti. La parola POMN viene impiegata nell'Esodo 28, 34; 28, 33; e 39, 25. Paimon viene anche chiamato dai Rabbini con ;1 titolo di OZAZL, Azazel, che è un nome usato nel Levitico con riferimento al Capro Espiatorio. E' una derivazione da OZ = Capra, e AZL = andare via. Si è spesso discusso con veemenza se la parola in questione indichi semplicemente il Capro espiatorio oppure un Demone cui l'animale è stato dedicato. Ma nella Demonologia Rabbinica è sempre usato per indicare uno dei Principali Dèmoni. Ariton: viene spesso chiamato anche " Egyn " o " Egin ". Questo nome può essere derivato dalla radice ebraica ORH = rendere nudo, denudare. Può anche essere derivato dalla parola greca arhreton = segreto, o misterioso, in senso buono o cattivo. Egin può essere fatto derivare dall'ebraico OGN = ritardare, ostacolare. Vi può anche essere una connessione con il greco aix, aigos = capra. Questo Spirito viene anche chiamato dai Rabbini OZAL, Azael, dalla radice OZ, che significa capra, ma anche vigore, veemenza o forza; avendo così in parte la stessa radice di "Azazel". Amaimon: scritto frequentemente anche " Amaymon "; forse dalla parola greca maimon, participio presente di maimao, con una a come prefisso rafforzativo; quindi Amaimon significherebbe " terribile violenza o veemenza ". Questo Spirito viene anche chiamato dai Rabbini MHZAL, Mabazael, forse dalla radice MZ = consumare o divorare. Di Maymon si dice in varie opere magiche medioevali che è uno Spirito molto potente e viene raccomandato l'uso di un anello, con caratteri magici, da tenere davanti alla bocca mentre si conversa con lui, come protezione contro il suo alito mortale, velenoso e letale. I Servitori di Oriens, Paymon, Ariton e Amaymon Hosen: dal caldeo ChVSN, chosen = forte, vigoroso, potente. Saraph: dall'ebraico ShRP = bruciare o divorare col fuoco. Proxosos: forse dal greco prox, proxokos = un cerbiatto. Habhi: dal caldeo ChBA, o ebraico ChBH = nascosto. Acuar: dall'ebraico AKR = un germoglio della terra. Tirana: forse dall'ebraico ThRN = l'albero di una nave, anche un albero di mele. Oroia: probabilmente greco. Che ritorna alla stagione giusta. Lagasuf: forse ebraico. Pallido, che si esaurisce. Alagas: forse greco. Che vaga. Alpas: probabilmente greco. Che offre. Soterion: greco. Che salva. Romages: forse ebraico. Gettare e toccare. Promakos: greco. Un combattente di prima linea. Metaiel: ebraico. Assicurare, saldare. Darascon: forse celtico. Turbolento. Kelen: greco. Che va velocemente, come in una gara. Erenutes: forse greco. Che riceve. Najin: ebraico. Che propaga. Tulot: caldeo. Triplo. Platien: greco. Piatto, ampio. Atloton: greco. Insostenibile. Afarorp: forse ebraico. Che rompe, che divide. Morilen: forse greco. Che parla in modo stolto. Ramaratz: ebraico. Terra o suolo sollevato. Nogen: ebraico. Suonare uno strumento musicale. Molin: ebraico. Che dimora in un posto. I Servitori di Ashtaroth e di Asmodeus Amaniel: ebraico. Nutrimento di Dio. Orinel: ebraico. Ornamento di Dio; anche Albero di Dio; op pure anche olmo. Timira: ebraico. Palmo. Dramas: greco. Azione. Amalin: caldeo. Languidezza. Kirik: ebraico. Una stola o mantello. Bubana: forse ebraico. Vuoto. Buk: ebraico. Perplessità. Raner: forse ebraico, che canta; o greco, che annacqua. Semlin: ebraico. Simulacri, apparenze. Ambolin: forse ebraico. Tendente al nulla. Abutes: forse greco. Senza fondo, incommensurabile. Exteron: latino. Senza, straniero, distanze. Laboux: forse latino, nel senso di " Laborioso ". Corcaron: forse greco. Tumultuoso, rumoroso. Ethan: ebraico. Un asino. Taret: forse ebraico. Marciume, tendente alla corruzione. Tablat: forse ebraico. Immersioni. Buriul: ebraico. Terrorizzato e tremante. Oman: forse caldeo. Coprire od oscurare. Carasch: ebraico. Voracità. Dimurgos: greco. Un fabbricatore, artigiano od operaio. Roggiol: forse ebraico. Trascinare giù; i piedi. Loriol: forse ebraico. In orrore. Isigi: forse dall'ebraico, implicante " errore " o " errare ". Dioron: greco. Ritardo. Darobin: probabilmente caldeo. Sentieri o Vie. Horanar: ? ? Abahin: forse ebraico e significa " terribile ". Goleg: probabilmente ebraico. Che gira. Guagamon: greco. Una rete. Laginx: ? ? Etaliz: ebraico. Il solco di un aratro. Quindi agricoltura. Agei: probabilmente ebraico. Meditazione. Lemel: forse ebraico. Per linguaggio? Udaman: forse una corruzione del greco eudaimon = fortunato. Bialot: forse ebraico. Assorbimento. Gagalos: forse greco. Un tumore. Ragalim: ebraico. Piedi. Finaxos: forse greco. Di aspetto degno? Akanef: ebraico. Un vento. Omages: greco? per ho mahos = il mago. Agrax: forse ebraico. Osso. Sagares: greco. Una ascia bipenne, specialmente usata dalle Amazzoni. Afray: probabilmente ebraico. Polvere. Ugales: probabilmente greco. Calmo. Hermiala: ?? forse riportabile a radici celtiche Haligax: ?? forse riportabile a radici celtiche. Gugonix: ?? forse riportabile a radici celtiche Opilm: ebraico. Cittadella, eminenze. Dagaler: ?? Pachei: probabilmente greco: Spesso, ruvido. Nimalon: forse dall'ebraico, in relazione alla " circoncisione ". I Servitori di Amaimon e di Ariton Hauges: evidentemente dal greco auge = splendore. Agibol: ebraico. Amore impetuoso. Rigolen: forse dall'ebraico, trascinare giù. La stessa radice è anche nella parola " Regel " = piede. Grasemin: forse dall'ebraico GRS: osso. Elaion: probabilmente dal greco elaphos = un cervo. Trisaga: greco. Che dirige mediante triadi. Gagalin: forse greco. Tumore, gonfiore, ganglio. Cleraca: forse dal greco e latino klerikos e clericus: chierico. Elaton: probabilmente latino. Sublime, portato via. Pafesla: forse dall'ebraico? Una immagine scolpita. I Servitori di Asmodeus e Magoth Toun: forse dall'ebraico. ThNH = noleggio, prezzo. Magog: ebraico. Il noto nome biblico di una potente nazione di Gentili. Diopos: greco. Una sentinella. Disolel: ? ? Biriel: ebraico. Stretta di Dio. Sifon: greco: un sifone o tubo per sollevare liquidi. Ebraico: coprire. Kele: ebraico. Consumare. Magiros: greco. Cuoco. Sartabakim: ?? SRTN in ebraico è il Segno del Cancro. Lundo: ? ? Sobe: greco. La coda di un cavallo; anche uno scacciamosche. Inokos: forse dal latino inocco = rastrellare la terra sul seme appena piantato. Mabakiel: ebraico. Pianto, lamento. Apot: ebraico. Un tesoro, un tributo. Opun: forse dall'ebraico. Una ruota. I Servitori di Ashtaroth Aman: ebraico. Nutrire. Camal: ebraico. Desiderare Dio; il nome di uno degli Arcangeli della Qabalah. Toxai: dal greco toxeia = tiro con l'arco; o dal latino toxicum = veleno. Kataron: greco. Che getta giù. Rax: greco. Il seme di un acino d'uva. Gonogin: ebraico. Piaceri, delizie. Schelagon: ebraico. Come la neve. Ginar: ? ? Forse caldeo? Portare a perfezione o finire. Isiamon: ebraico. Solitudine, desolazione. Bahal: ebraico. Disturbare. Darek: ebraico. Una via o sentiero. Ischigas: forse dall'ebraico IShO = salvare o aiutare. Golen: greco. Una caverna. Gromenis: forse latino o greco? Segnare. Rigios: greco. Orribile, terribile. Nimerix: ? ? Forse celtico. Herg: ebraico. Uccidere. Argilon: greco. Argilla. Okiri: forse greco? Fare affondare o fallire. Fagani: forse greco? Divoratori. Hipolos: greco. Un gregge di capre. Ileson: greco. Che racchiude. Camonix: ? greco? Perseveranza nel combattimento. Bafamal: ?? Alan: caldeo. Un albero. Apormenos: greco. Incerto. Ombalat: ? ? Quartas: latino. Quarto. Ugirpen: ? ? Araex: ? greco? Scossa. Lepaca: ebraico. Per aprire o chiudere. Kolofe: greco. Sommità o massimo conseguimento. I Servitori di Magoth e Kore Nacheran: probabilmente ebraico. Narici. Katolin: ebraico. Muri. Luesaf: forse ebraico. Nella perdita o distruzione. Masaub: ebraico. Circuito. Urigo: latino. Spogliato; non commestibile. Faturab: forse ebraico? Interpretazione. Fersebus: forse greco? Un apportatore di venerazione. Baruel: ebraico. Cibo o nutrimento per Dio. Ubarin: greco. Insulto, oltraggio. Buturab: ? ? Ischiron: greco. Forte, possente. Odax: greco. Che morde. Roler: ? ? Arotor: greco e latino. Un aratore. Hemis: greco. Mezzo, a mezza strada. Arpiron: forse greco? Colui che tenta senza esitazioni. Arrabin: greco. Pegno, caparra. Supipas: forse greco? Che si riferisce ai maiali. Forteson: greco. Carico di fardelli. Dulid: ? ? Sorriolenen: ? ? Arcon: greco. Governante. Ambolon: greco. Terra rivoltata da poco. Lamolon: ebraico. Con odio. Bilifor: forse ebraico? Signore di Gloria. I Servitori di Oriens Sarisel: ebraico. Ministro di Dio. Gasarons: ? ? Sorosma: Vedi lo stesso nome sotto Beelzebub. Turitel: ebraico. Montagna abbattuta. Balaken: caldeo. Devastatori. Gagison: ebraico. Diffuso e piatto. Mafalac: ebraico. Un frammento. Agab: ebraico. Amato. I Servitori di Paymon Aglafos: greco. Luce brillante. Agaiali: forse dal greco age, reverenza. Dison: greco. Diviso. Achaniel: ebraico. Verità di Dio. Sudoron: greco. Probabilmente un falso dono Kabersa: ebraico. Ampia misura. Ebaron: greco. Non opprimente. Zalanes: greco. Che porta guai. Ugola: ? Greco. Forse = fluente nell'eloquio. Came: greco. Stanco. Roffles: ebraico. Il leone tremante. Menolik: forse greco? Che ventila con furia. Tacaros: greco. Leggero o morbido. Astolit: probabilmente greco? Senza ornamento. Rukum: ebraico. Diversificato. I Servitori di Ariton Anader: greco. Uno scuoiatore. Ekorok: ebraico. La tua rottura, la tua sterilità. Sibolas: ebraico. Un leone che corre. Saris: greco. Una picca o lancia. Sekabin: caldeo. Lanciatori. Caromos: forse dal greco charma = gioia. Rosaran: ? ebraico? Malvagio e cattivo. Sapason: forse dal greco sepo = putrefare. Notiser: forse greco. Che induce alla fuga. Flaxon: greco. Che sta per lacerare, o essere lacerato a pezzi. Harombrub: ebraico. Esaltato in grandezza. Megalosin: greco. In grandi cose. Miliom: ebraico. Il distruttore del giorno. Ilemlis: ebraico. Il leone silenzioso. Galak: greco. Latteo. Androcos: forse greco? Disponitore od ordinatore di uomini. Maranton: greco. Estinto, o colui che ha estinto. Caron: greco. Il nome di Caronte, il traghettatore delle anime dei morti nell'Ade. Reginon: ebraico. Vigorosi. Elerion: forse greco. Schernitore o derisore. Sermeot: ebraico. Morte della carne. Irmenos: forse dal greco hermenens: commentatore. I Servitori di Amaymon Romerac: ebraico. Tuono violento. Ramison: ebraico. Colui che si muove strisciando. Scrilis: probabilmente latino, da sacrilegium, sacrilegio. Buriol: ebraico. Fuoco divoratore di Dio. Taralim: ebraico. Strette potenti. Burasen: ebraico. Distruttori mediante aliti fumosi. Akesoli: greco? Gli apportatori di dolore o di pene. Erekia: probabilmente greco. Colui che fa a pezzi. Illirikim: ebraico. Coloro che gridano con urla prolungate. Labisi: ebraico. La carne insaccata. Akoros: greco. Sovvertitori di autorità. Mames: ebraico. Coloro che si muovono all'indietro. Glesi: ebraico. Colui che splende orribilmente, come un insetto. Vision: latino. Una apparizione. Effrigis: greco. Colui che trema orribilmente. Apelki: greco. Coloro che guidano in direzione errata. Dalep: ebraico. Che decade in putrefazione liquida. Dresop: ebraico. Coloro che attaccano la loro preda tremando. Hergotis: greco. Un lavoratore. Nilima: ebraico. I malvagi interrogatori VENTESIMO CAPITOLO Come dovremmo condurre l'Operazione Una volta terminata la predetta Operazione, è necessario, per rendere complete queste istruzioni, spiegare come condurre le Operazioni che colui che opera desidera mettere in pratica. Innanzitutto, dopo essere giunti alla fine e avere ottenuto tutto ciò che è necessario, non potrete pregare e onorare Dio e il Suo Santissimo Nome a sufficienza neppure se lo faceste con mille lingue; e neppure potrete sufficientemente magnificare e ringraziare il vostro Santo Angelo Custode come si merita. Però, dovreste rendere grazie proporzionate alle vostre possibilità e al Grande Tesoro che avete ricevuto. È anche necessario che voi comprendiate completamente come dovete godere di queste immense ricchezze, così che non possano diventare nelle vostre mani infruttuose o anche dannose. Poiché questa Arte è come una Spada nelle vostre mani, capace di servire a ogni malvagità e ai danni del vostro prossimo. Ma se la porrete in pratica al solo scopo per cui è stata fatta, cioè per sconfiggere il Demonio e i Nemici, allora ne farete un buon uso. Desidero anche darvi alcune ulteriori istruzioni su certi punti necessari e principali. Una volta terminata l'operazione con gli Spiriti, continuerete a pregare Dio per una intera settimana; e per quanto vi riguarda, non compirete alcun lavoro servile nel corso dei Sette Giorni, né farete alcune Convocazioni degli Spiriti in generale, e nemmeno dei vostri Famigli; e in seguito, trascorsi i Sette Giorni, comincerete a esercitare il vostro potere, secondo le seguenti istruzioni: 1 ) Fate attenzione prima di tutto a non svolgere alcuna Operazione Magica o Invocazione agli Spiriti il giorno di Sabato, per tutta la vostra vita, in quanto quel giorno è consacrato a Dio ed è la giornata in cui dovreste riposare e santificare voi stessi, solennizzandola con preghiere. 2) Evitate, come il Fuoco Eterno, il manifestare a qualsiasi essere vivente ciò che il vostro Angelo Custode vi avrà confidato, eccetto che a colui che vi ha introdotto a questa Operazione, nei confronti del quale avete le stesse obbligazioni che verso vostro padre. 3) Per quanto potete, state attenti a non usare in alcun modo questa Arte contro il vostro prossimo, tranne che per una giusta Vendetta; sebbene vi consigli anche in questo particolare di imitare Dio, che perdona perfino voi stessi, e non esiste al mondo atto più meritorio del perdono. 4) Nel caso che il vostro Angelo vi dissuada da una Operazione o vi vieti di compierla, guardatevi dall'ostinarvi, poiché in tal caso avrete da pentirvene. 5) Evitate ogni genere di Scienza, Magia e Incantesimi (maligni), poiché sono tutte invenzioni diaboliche; inoltre non ponete alcuna fiducia in libri che li insegnano, sebbene in apparenza vi possano sembrare attendibili, poiché queste sono le reti tese dal perfido Belial per catturarvi. 6) Conversando con gli Spiriti Buoni o Cattivi, non impiegate mai parole che non comprendete, poiché ne trarrete vergogna e danno. 7) Non richiederete mai al vostro Angelo Custode un Simbolo con cui operare per un fine malvagio, in quanto ciò lo addolorerebbe. Troverete anche troppe persone che vi imploreranno di fare ciò; guardatevi dal farlo! 8) Abituatevi quanto più è possibile alla purezza del corpo e alla pulizia dell'abbigliamento, in quanto sono molto necessarie; poiché gli Spiriti, Buoni e Cattivi, amano la purezza. 9) Per quanto è possibile evitate l'impiego della vostra Sapienza per altri a scopi malvagi; ma prima considerate bene colui cui desiderate rendere un servigio, poiché accade spesso che facendo un piacere a un altro, si arrechi danno a se stessi. 10) Non tentate in alcun modo di procurarvi l'operazione dei Santi Angeli a meno che non ne abbiate estremo bisogno, in quanto questi Santi Angeli sono tanto al di sopra di voi che è inutile desiderare di confrontarvi con Essi, poiché non siete nulla in Loro confronto, che sono gli Angeli di Dio. 11 ) Se l'operazione può essere svolta dagli Spiriti Famigli non è necessario impiegarne degli altri. 12) Sebbene sia facile per voi impiegare i vostri Famigli per recare danno al vostro prossimo, cercate di astenervene, a meno che non si tratti di reprimere l'insolenza di qualcuno che potrebbe tentare qualcosa contro di voi personalmente. Non tenete mai gli Spiriti Famigli senza far nulla, e dovreste essere disposti a cederne uno a qualche persona, purché essa sia distinta e meritevole, poiché essi non amano servire persone di condizione bassa o comune. Ma se la persona cui lo date ha stretto un qualche Patto espresso (con gli Spiriti), in tal caso gli Spiriti Famigli correranno in gran fretta a servirla. 13) Questi tre Libri di questa presente Operazione dovrebbero essere letti e riletti un'infinità di volte; così che nello spazio di Sei Mesi prima di iniziare, colui che opera dovrebbe essere del tutto istruito e informato su di darla né venderla ad alcun Ateo o Bestemmiatore di Dio. 37) Digiunerete per tre giorni prima di consegnare l'Operazione a qualcuno; e anche chi la riceverà farà altrettanto; ed egli dovrà anche consegnarvi allo stesso tempo la somma di Dieci Fiorini d'Oro, o l'equivalente, che distribuirete di vostra mano a persone povere ordinando loro di ripetere i Salmi, Miserere Mei Deus, ecc. " Abbi pietà di me, o Dio "; e il De Profundis, ecc. " Dal profondo". 38) Sarà una buona cosa, che faciliterà l'operazione, se ripeterete tutti i Salmi di David, in quanto essi contengono grande forza e virtù; dicendoli almeno due volte alla settimana. Dovrete inoltre evitare il giuoco come la peste, poiché è sempre un'occasione blasfema. Durante questo tempo la preghiera, e lo studio dei Libri Sacri dovranno prendere il posto del giuoco presso di voi (11). (8) Anche questo sembra un vero e proprio pregiudizio di Abraham. (9) Ricordate che " attualmente " si riferisce all'epoca in cui Abraham scriveva l'opera, cioè il 1458. Sotto questo particolare aspetto della curiosità sembra che il mondo sia poco mutato da allora. (10) Probabilmente perché gli Spiriti Maligni potrebbero facilmente possedere e ossessionare tale animale, così da influire sull'operatore mediante ciò che questi ne può mangiare. (11) Nel manoscritto originale: " Vous fuirez lejeu comme la peste parcequiloccasionne toujours du blaspheme outreque dans ce temps la leveritable jeu est loraison et la lecture des livres sacrez ". Per " jeu " qui si intende evidentemente il giuoco d'azzardo e non la semplice ricreazione o il divertimento sano, che sono quasi una necessità durante questo periodo, per impedire il cedimento del cervello per l'intensa tensione nervosa. Tutti questi consigli, e quelli ancora che certamente riceverete dal vostro Angelo Custode, sono stati da me qui esposti affinché, osservandoli perfettamente e senza mancare nel minimo particolare, potrete al termine dell'operazione scoprirne il valore. Sto, così, per darvi informazioni distinte e sufficienti per l'impiego dei Simboli (12) e su come procedere nel caso che desideraste ottenerne degli altri. Dovrete allora comprendere che quando colui che opera possiede il potere, non è necessario (in tutti i casi) (13) impiegare Simboli scritti, ma può essere sufficiente nominare il Nome dello Spirito e la forma in cui si vuole che appaia visibilmente; poiché una volta che essi ( 14) hanno fatto il Giuramento, questo è abbastanza. Questi Simboli, dunque, sono stati fatti per voi perché ve ne avvaliate quando siete in compagnia di altre persone; dovete anche porli al di sopra di voi, così che toccandoli o manipolandoli semplicemente, essi possano rappresentare la vostra volontà. Immediatamente allora colui (15) cui il Simbolo è pertinente vi servirà puntualmente; ma se desiderate qualcosa di speciale che non è assolutamente connessa o nominata nei Simboli, sarà necessario manifestarla almeno mostrando il vostro desiderio per mezzo di due o tre parole. E qui è bene notare che se usate prudenza, potrete conversare con quelle persone con cui vi trovate in modo tale che gli Spiriti, essendo già stati, però, da voi in precedenza invocati, comprenderanno ciò che devono fare; ma è necessario palesare loro il vostro intento a parole. Poiché essi sono di tale intelligenza che da un'unica parola o da un unico accenno, possono comprendere l'intera questione; e sebbene non possano penetrare nella parte più intima della mente umana, pure tali sono la loro astuzia e la loro sottigliezza che sono in grado di capire mediante segni percettibili il desiderio della persona in questione. (12) Cioè quelli del Terzo Libro. (13) Ho qui aggiunto " in tutti i casi ", poiché altrimenti questo passo si scontrerebbe con note fatte altrove. (14) Cioè gli Spiriti che hanno giurato alleanza all'operatore nel corso della convocazione di essi da parte sua. (15) Cioè lo Spirito. Ma quando si tratta di un affare grave e importante, dovreste ritirarvi da soli in un luogo segreto, purché appropriato, in quanto qualsiasi posto è valido per invocare gli Spiriti all'operazione Qui date loro la commissione a proposito di ciò che volete che facciano, e tutto verrà da essi compiuto immediatamente o nei giorni seguenti. Date sempre loro il segnale con un comando verbale, o di qualsiasi altro tipo che desideriate, ogni volta che volete che essi inizino a operare. Così faceva Abramelin in Egitto, Joseph a Parigi e, per quanto mi riguarda, anch'io mi sono sempre così condotto. E ho reso me stesso un grand'uomo, che è stato al servizio di Principi e grandi Signori. In seguito specificherò quale Operazione appartiene a questo o quello Spirito, e come è necessario agire. Ora vi insegnerò come tutti questi (Simboli), che si trovano in questo Volume, oltre a quelli che (in seguito) riceverete dagli Spiriti (stessi), dovrebbero essere scritti e acquisiti. Poiché il numero delle Operazioni è infinito, e sarebbe impossibile esporle tutte in quest'opera. Così se desiderate svolgere qualche Operazione nuova mediante l'uso di un Simbolo non contenuto nel Terzo Libro [Sto parlando di Operazioni buone e permesse] (16 Questa parentesi è di Abraham.), ne farete richiesta al vostro Angelo Custode nel modo seguente: Digiunerete il giorno precedente e, la mattina dopo, ben lavati, entrerete nell'Oratorio, indosserete la Tunica Bianca, accenderete la Lampada e metterete l'Incenso nel Turibolo. Quindi ponete il Lamen d'argento sull'Altare, di cui toccherete i due Angoli con l'Olio Santo; inginocchiatevi e rivolgete la vostra Orazione al Signore, rendendoGli Grazie per i benefici che avete ricevuto in generale. Quindi Lo supplicherete di essere disposto a inviarvi il vostro Santo Angelo, che possa istruirvi nella vostra ignoranza, degnandosi di esaudire le vostre richieste. Dopo di ciò, invocate il vostro Santo Angelo Custode e pregatelo di favorirvi con la sua visione e di istruirvi su come disegnare e preparare il Simbolo per l'Operazione desiderata. Rimarrete in preghiera finché non vedrete apparire nella stanza lo Splendore del vostro Angelo. Quindi aspettate per vedere se esporrà qualcosa riguardante la forma del Simbolo richiesto. E quando avete terminato la vostra supplica, alzatevi e avvicinatevi alla Pietra d'argento, su cui troverete scritto come con gocce di rugiada, come trasudato da esso, il Simbolo così come dovreste farlo, insieme al Nome dello Spirito che vi servirà in questa Operazione, oppure quello del suo Principe. E senza toccare o muovere il Lamen, copiate subito il Simbolo così come si mostra e lasciate il Piatto di metallo sull'Altare come prima; allora, dopo avere fatto la vostra solita Orazione e aver reso grazie, lo metterete via avvolgendolo in un pezzo di seta pulita. Il Giorno più conveniente per procurarsi questi Simboli è il Sabato; poiché mediante una tale Operazione, non ne violiamo in alcun modo (la santità) né la offendiamo. Possiamo inoltre preparare tutte le cose necessarie il giorno prima. Ma se l'Angelo non dovesse apparire, e non dovesse in alcun modo manifestarvi il Simbolo, allora potrete essere sicuri che l'operazione desiderata, sebbene possa apparire buona ai vostri occhi, non è considerata tale da Dio e dal vostro Angelo Custode; in tal caso mutate le vostre richieste. Ora, per quanto riguarda i Simboli per Operazioni Maligne, questi verranno ottenuti più facilmente, in quanto dopo (aver posto) il Profumo, non c'è altro da fare oltre alle solite Orazioni. Allora sopra la Tunica Bianca, indosserete la Veste di Seta e la Cintura e quindi la Corona, prendendo la Bacchetta nella mano e ponendovi sul lato dell'Altare rivolto alla Terrazza. Quindi, tenendo la bacchetta, fate la congiurazione come avete fatto il Secondo Giorno. E quando gli Spiriti saranno comparsi, comanderete loro di non lasciare in alcun modo il posto, finché non vi avranno manifestato il Simbolo per l'operazione che desiderate, insieme ai Nomi degli Spiriti capaci di porla in esecuzione, insieme ai loro Simboli. E allora vedrete il Prìncipe cui spetta l'Operazione scrivere e segnare sulla sabbia il Simbolo, oltre al Nome dello Spirito che serve in questa Operazione. Allora farete giurare il Prìncipe sul Simbolo e anche i suoi Ministri, come avrete precedentemente fatto in accordo con le (direttive date nel) Quattordicesimo Capitolo (17). E se vi fossero dati più Simboli, fateli giurare su tutti insieme. (17) Di questo Secondo Libro. Il Capitolo si intitola: " A proposito della Convocazione degli Spiriti ". Fatto ciò, potete congedarli come è già stato descritto, facendo attenzione a copiare i Simboli che essi avranno tracciato sulla sabbia, poiché andandosene essi li cancelleranno. E quando sono scomparsi, prendete il Turibolo e l'incenso e profumate il posto, come è già stato detto. Non scrivo tutto questo perché voi possiate in tal modo, e mediante l'uso di certi Simboli descritti nel Terzo Libro, operare il Male; non ho scritto questo a tale fine, ma solo perché possiate comprendere la piena perfezione di quest'Arte e cosa possiamo ottenere con essa. In quanto gli Spiriti Malvagi sono anche troppo pronti e obbedienti nel fare il Male; e sarebbe desiderabile che fossero tali anche per quanto riguarda il Bene. Però, state attenti e in guardia. E ricordate che, poiché vi è un Dio che scrive i predetti Simboli, non vi è alcuna necessità di particolari preparazioni di Penne, Inchiostri e Carte, e nemmeno bisogna scegliere Giorni particolari, o altre cose devono essere osservate, tutte prescrizioni che, invece, i Falsi Maghi e gli Incantatori del Diavolo vogliono farvi credere. E' sufficiente che i Simboli siano scritti chiaramente con un qualsiasi Inchiostro e una Penna qualsiasi, purché possiamo distinguere facilmente a quale Operazione ciascun Segno appartenga, fine che
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