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Il lungo Cinquecento, Sintesi del corso di Storia Moderna

Sintesi lezioni storia Moderna

Tipologia: Sintesi del corso

2016/2017

In vendita dal 29/03/2022

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Scarica Il lungo Cinquecento e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Stefania Mascia Matricola 20/44/65099 Il lungo Cinquecento La storiografia tende solitamente ad allungare il periodo storico che va dal tardo Quattrocento ai primi del Seicento; una fase in cui, l'Europa, grazie alle scoperte geografiche, attraversò un'epoca di intenso sviluppo economico e demografico ma ne subì anche le brusche ripercussioni sociali. La popolazione europea infatti arrivò a toccare gli 80 milioni di abitanti e gli scambi commerciali oltre oceano favorirono il successo di molti settori economici. Lo storico francese Fernand Braudel (1902-1985), autore del testo “Espansione europea e capitalismo 1450-1650”, nell'analizzare l'espansione mondiale dell'Europa nel periodo 1450-1650 ha infatti parlato di “lungo XVI secolo”, evidenziando come la connotazione prevalente di questo periodo sia stata il carattere unitario del processo di espansione dell'Europa e l'inizio dell'affermazione del moderno capitalismo1. Egli ha inoltre precisato come lo stesso aumento demografico del XVI secolo, sia stato indubbiamente un fattore di crescita, ma abbia altresì inciso pesantemente determinando il crollo del livello dei salari e del livello di vita della popolazione. In Europa, tra il 1450 e il 1650, tutti i salari reali diminuiscono e questa tendenza di lunga durata si estenderà a tutto il XVII secolo: all'aumento degli esseri umani corrisponde un peggioramento della vita: è il prezzo pagato a fronte di progressi economici evidenti.>>2. Gli studiosi individuano generalmente tre elementi principali che concorsero all'aumento della popolazione europea: • la diminuzione del tasso di mortalità • l'aumento delle superfici coltivabili (aumento quindi della disponibilità di alimentari) • l'abbassamento dell'età matrimoniale e il conseguente incremento del tasso di natalità Alcuni studiosi hanno posto l'accento sull'originalità e l'unicità del modello matrimoniale dell'Europa occidentale, a partire dal sedicesimo secolo; esso era basato soprattutto sull'elevata età al matrimonio (specialmente delle donne) posta in relazione al mantenimento della struttura nucleare della famiglia costituitasi. Il nuovo nucleo familiare, destinato di solito ad una residenza 1.Fernand Paul Achille Braudel (Luméville-en-Ornois,24 agosto 1902 – Cluses, 28 novembre 1985) è stato uno storico francese. È stato uno dei principali esponenti della École des Annales, che studia le civiltà e i cambiamenti a lungo termine, in opposizione alla storia degli avvenimenti. È ritenuto uno dei massimi storici del XX secolo. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Fernand_Braudel consultato il 12/09/2018. 2. Cfr. F. Braudel, Espansione europea e capitalismo 1450-1650, Il Mulino, Bologna , 1997, cit. p.38. neolocale, era il frutto dell'iniziativa e delle scelte della giovane coppia, bisognosa di lavorare, che riusciva ad accumulare le risorse necessarie per iniziare una vita in comune3. Un altro fattore che, secondo alcuni studiosi, avrebbe concorso all'incremento demografico fu il clima, si ipotizza infatti condizioni climatiche favorevoli abbiano portato a buone annate di raccolti e quindi una maggiore produzione alimentare. L'Europa nel XVI secolo mantiene il suo carattere rurale, raccogliendo l'80% della popolazione nelle campagne, la crescita demografica si localizza soprattutto nei centri urbani portando ad un aumento considerevole della domanda di generi alimentari, manufatti e di altri prodotti di prima necessità. Ciò condusse inevitabilmente, specie nelle zone più urbanizzate, ad un'impennata dei prezzi (in alcune città come Firenze i prezzi arrivarono addirittura a quadruplicare), portando ad una generale diminuzione del potere d'acquisto nella popolazione, il fenomeno fu così rilevante che venne successivamente ribattezzato “rivoluzione dei prezzi”. Ad aggravare la situazione si aggiunse l'inflazione che ha luogo quando all'aumento della circolazione della moneta non corrisponde un aumento della quantità di beni, e così la moneta perde valore perché ne occorre una quantità maggiore per poter acquistare lo stesso bene4. Intorno alla metà del XVI secolo l'argento proveniente dall'America giunge infatti in quantità tali che il suo valore diminuisce rispetto all'oro (fattosi relativamente più raro), ciò porta l'economia europea, che fino a quegli anni si era alimentata ad oro, ad un capovolgimento che sarà all'origine di profonde fratture sia nella vita quotidiana, sia nelle basi strutturali dell'economia europea5. Gli studiosi dell'epoca elaborarono varie possibili spiegazioni dell'aumento dei prezzi, tutte riconducibili al massiccio afflusso dei metalli dal nuovo continente, tra cui la <<tesi metallistica>> : secondo il consigliere del re di Francia Malestroit, la perdita di valore della moneta fu causata dalla pratica sempre più diffusa di coniare monete con una percentuale di metallo inferiore che portava all'abbassamento del potere d'acquisto; Jean Bodin invece, imputa l'aumento dei prezzi al massiccio afflusso di metalli dalle Americhe che, non essendo quindi più così rari, avrebbe portato ad un loro deprezzamento. Studi più recenti dei contemporanei hanno rilevato come la tendenza inflazionistica fosse presente in Europa già all'inizio del XVI secolo (prima quindi dell'arrivo dei metalli dall'America) e hanno posto l'attenzione sull'incremento demografico, che portando all'aumento della domanda di derrate agricole avrebbe determinato anche l'aumento della produzione6. Per far fronte alla crescente 3. “Il nucleo familiare può essere considerato una delle forme di organizzazione sociale più idonee per lo sfruttamento delle risorse territoriali e dell'equilibrio socio-politico della comunità; la famiglia mezzadrile toscana costituisce in tal senso uno degli esempi più significativi, ma si possono citare anche le famiglie nucleari pugliesi e siciliane, caratterizzate da una più precoce età al matrimonio e dalla residenza neolocale, praticata nelle zone con prevalenza di colture cerealicole.” in G. MUTO, FAMIGLIA E STORIA SOCIALE Family and social history, Dip. Discipline Storiche Università di Napoli, cit. p.59, Cfr. http://revistas.usal.es/index.php/Studia_Historica/article/view/2796/2832 consultato il 12/09/2018. 4. Cfr. A. Desideri, G. Codovini, Storia e Storiografia PLUS. Per la storia del terzo millennio. 1B, Cit., p.154. 5. Cfr. F. Braudel, Espansione europea e capitalismo 1450-1650, Il Mulino, Bologna , 1997, cit. p.67. 6. Cfr. T4 – La questione dei prezzi durante il Cinquecento, da F. Benigno, L'età moderna. Dalla scoperta dell'America alla Restaurazione, Laterza, Roma-Bari, 2005, pp. 139-140 in A. Desideri, G. Codovini, Storia e Storiografia PLUS. Per la storia del terzo millennio. 1B, Cit., p 175.
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