Lusso e Capitalismo: Ruolo del Lusso nella Storia secondo Sombart, Schemi e mappe concettuali di Sociologia

Scarica Lusso e Capitalismo: Ruolo del Lusso nella Storia secondo Sombart e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Sociologia solo su Docsity! LUSSO E CAPITALISMO - SOMBART DEFINIZIONE DEL LUSSO, RUOLO DEL LUSSO, ATTEGGIAMENTO PORTATO DAL LUSSO (EDONISTICO-ESTETICO) All’interno del saggio denominato “Lusso e capitalismo” del 1913, scritto da Werner Sombart, egli cerca di argomentare come l’attuale società di stampo e di mentalità fortemente capitalista, incentrata sul profitto, sia il conseguente risultato di una crescita dei consumi dei beni di lusso nel corso dei secoli. Il lusso, secondo Sombart, è “ogni dispendio che vada oltre il necessario”: infatti nel corso del XVIII secolo si assistette a una produzione abnorme di beni di consumo che non ebbero giustificazione nel loro effettivo utilizzo: specchi, porcellane, fiori artificiali. In che modo il lusso ha influenzato lo sviluppo del capitalismo? Per Sombart fu il lusso a dare il principale contributo allo sviluppo del capitalismo: infatti fino alla fine del primo periodo capitalistico esso ha cooperato, nei modi più diversi, alla genesi del capitalismo moderno, svolgendo un ruolo essenziale nel passaggio dalla ricchezza feudale alla ricchezza borghese, importando di conseguenza, per adattarsi alle nuove esigenze della classe dominante, una razionalizzazione produttiva e una maggiore flessibilità resa possibile solamente grazie alla presenza di capitali introdotti dal sistema capitalista. Nel suo saggio sul lusso Sombart sostiene che i primi beni oggetto di capitalizzazione sono stati beni di lusso. I beni di lusso richiedono ingenti capitali per essere prodotti o per procurarseli. Secondo Sombart il consumo di beni di lusso infatti contribuisce, incentivando commercio e produzione, a quell’accumulazione di capitale che ha costituito uno dei prerequisiti materiali per lo sviluppo dell'industria moderna. Tali forme di consumo segnano inoltre il propagarsi, a partire dalle corti rinascimentali, di un orientamento edonistico-estetico nei confronti degli oggetti. Seguendo lo sviluppo del lusso, dal primo capitalismo al capitalismo maturo, Sombart vuole mostrare che i lussi e con essi la configurazione edonistico-estetica dei bisogni rappresentano un importante elemento dinamico del sistema capitalistico. A promuovere il capitalismo non sono stati solo la mentalità calcolatrice ed acquisitiva dei piccoli borghesi di sette-ottocento, magari ispirati da quell’ascetismo calvinista che tanto ha affascinato Max Weber, ma anche i consumi voluttuari, i lussi e persino le stravaganze della nobiltà e dell’alta finanza a partire dagli ultimi scorci del tardo medioevo. L’analisi di Sombart infatti parte dal tardo medioevo e arriva all’ottocento. Come Max Weber, Sombart considera il ruolo storico di alcune figure sociali affini all'imprenditorialità capitalista; egli lo fa però in modo diverso. Secondo Sombart, è in forza della loro posizione sociale marginale, eterodossa e deviante che alcune categorie sociali sono più propense a farsi interpreti di un orientamento economico nuovo e dirompente, improntato all'acquisizione, al profitto e all'organizzazione razionale delle procedure e dell'amministrazione: si tratta degli eretici, degli stranieri e degli ebrei. Sombart mette insieme stranieri, eretici ed ebrei in un raggruppamento di figure sociali che hanno facilitato in occidente la razionalizzazione e lo sviluppo del capitalismo per la loro concentrazione innovatrice sull’economia come luogo in cui «integrarsi». Le classi sociali nel capitalismo