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Sintesi del Manifesto del Partito Comunista di Marx: Borghesia e Proletariato, Sintesi del corso di Filosofia Politica

Il manifesto del partito comunista di marx, che descrive la lotta di classe tra borghesi e proletariato nella società moderna. Il manifesto, scritto in varie lingue, ha ispirato movimenti rivoluzionari in tutto il mondo. L'origine e la crescita della borghesia, la sua relazione con il proletariato e la necessità di una rivoluzione comunista per superare le condizioni di oppressione e dipendenza.

Tipologia: Sintesi del corso

2023/2024

In vendita dal 15/02/2024

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Scarica Sintesi del Manifesto del Partito Comunista di Marx: Borghesia e Proletariato e più Sintesi del corso in PDF di Filosofia Politica solo su Docsity! SINTESI COMPLETA DI K. Marx, Il manifesto del partito comunista Esame di FILOOSOFIA POLITICA (UNIVERSITA’ LA SAPIENZA DI ROMA) Il Manifesto Tutte le grandi potenze europee si sono alleate contro il comunismo, movimento nascente in tutto il Vecchio Continente. È usato come insulto contro i propri oppositori politici. Le conclusioni sono due: • Il comunismo è riconosciuto come potenza dalle potenze europee. • È giunto il momento che i comunisti si riuniscano e mostrino al mondo le proprie idee in un manifesto. Proprio per questo motivo i comunisti più importanti si sono riuniti a Londra per scrivere questo manifesto, pubblicato in varie lingue fra cui inglese, tedesco, italiano e francese. 1- Borghesi e proletari. In ogni società esistita fino ad ora c’è stata una lotta di classe. Oppressori e oppressi sono sempre stati in contrasto fra di loro, e tale conflitto è sempre culminato in una rivoluzione o con la rovina di entrambe le classi. Nell’antichità la società era divisa in caste. La moderna società borghese non è riuscita ad eliminare tale lotta, ha solo cambiato le condizioni fra le classi sorte, Borghesia e Proletariato. I Borghesi derivano dai servi della gleba medievali. Le scoperte geografiche offrirono ad essa nuove prospettive e possibilità. I maestri di bottega vennero invece soppiantati durante la crescita della nuova economia di mercato dalla manifattura e dal nuovo ceto industriale. Con le macchine a vapore alla manifattura subentrò la grande industria moderna e al ceto medio industriale succedette i moderni borghesi. Con il progredire dei mercati e della tecnologia la borghesia ha acquisito potenza, soppiantando tutte le altre classi eredi del medioevo. Il potere politico è nelle sue mani, ed è usato come mezzo per fare il proprio tornaconto. Questa classe ha storicamente avuto funzione rivoluzionaria, distruggendo tutte le istituzioni e i rapporti medievali. Ha sostituito lo sfruttamento in nome della religione con uno aperto, senza pudore. Ha ridotto tutto ad un semplice rapporto di denaro. L’epoca borghese è caratterizzata da continui sconvolgimenti e rivoluzionamenti dei mezzi e dei rapporti di produzione, riesce ad infilarsi in ogni angolo più remoto del globo terracqueo (piantatela di ridere, coglioni, concentratevi su KM). Ha tolto all’industria la base nazionale sfruttando i mercati globali. Le piccole industrie soccombono dinanzi a quelle più grandi, o a quelle più avanzate. Non lavorano più le materie prime, ma altre materie che arrivano da tutte le parti del mondo, tutto in nome del progresso e del rivoluzionamento, creando un rapporto di dipendenza fra le nazioni. È tutto sacrificato in nome di un mondo globalizzato, un’unica letteratura mondiale, e anche le nazioni più arretrate vengono spinte al progresso per unirsi alle altre più avanzate. La borghesia ha anche aumentato il numero della popolazione urbana rispetto a quella contadina, strappando parte della popolazione all’analfabetismo e alla vita rustica. Mira ad una centralizzazione politica di province che poco hanno a che fare l’una con l’altra. I mezzi di produzione che hanno permesso tutto questo derivano dalla società feudale, che però aveva condizioni che le inceppavano. Quando queste furono abbattute fu possibile la nascita della borghesia. Ora sta succedendo la stessa cosa, ma la Borghesia non riesce più a controllare il demone che ha evocato. Ha problemi con le crisi commerciali e le epidemie sociali, come la sovrapproduzione, che la porta a distruggere gran parte dei prodotti da essa creati. Non c’è la ricchezza per permettersi i prodotti. L’unico modo per uscirne è distruggere i prodotti e conquistare nuovi mercati, e creando crisi che solo essa può risolvere, riducendo i mezzi per prevenirle. Le armi usate contro il feudalesimo si rivolgono contro di lei, e non solo. Gli operai, i proletari, coloro che essa stessa ha creato, sono proprio coloro che useranno queste armi contro di lei. I proletari sono coloro che vivono soltanto finché lavorano, e possono farlo solamente fino a quando il loro lavoro aumenta il capitale. Si tratta di una merce, e come tale sono trattati dal mercato. Con l’avvento delle macchine e la suddivisione del lavoro inoltre l’operaio ha perso sempre più importanza e indipendenza, vedendosi quindi abbassato il salario. L’industria moderna ha trasformato la piccola officina dell’artigiano ella grande fabbrica del capitalista industriale. Gli operai, organizzati quasi militarmente, sono sorvegliati da
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