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Il Manifesto del Partito Comunista: analisi, Schemi e mappe concettuali di Storia

Analisi delle prime pagine del manifesto del Partito Comunista: lotta fra classe, borghesia come classe sommamente rivoluzionaria, lo sviluppo del mercato globale e la società fondata su rapporti economici.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 09/07/2022

esterzanoni
esterzanoni 🇮🇹

23 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Il Manifesto del Partito Comunista: analisi e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! IL MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA Il Manifesto del Partito Comunista inizia con l’affermare che la storia della società fino ad oggi è stata una lotta tra le classi. In tutte le epoche, da Roma antica alla società moderna, la lotta tra le classi è sempre stata presente (oppressori vs oppressi): ● Antichità → patrizi e plebei / liberi (cavalieri) e schiavi ● Medioevo → baroni, membri delle corporazioni e servi della gleba Anche nella società moderna esiste un contrasto tra borghesia e proletariato; non ha eliminato il contrasto tra le classi ma ha semplicemente sostituito alle antiche classi nuove classi in lotta . Con la Rinascita dell’Anno Mille si passa da economia chiusa ed economia aperta e si ha un miglioramento nelle condizioni di vita dei contadini. Si sviluppa la figura del contadino libero, la quale, con il suo spostamento dalle campagne alle città, dà vita alla piccola borghesia come nuova classe sociale (borghese= colui che è mercante). Dalla scoperta dell’America 1492 e nei secoli successivi, con il mercato delle Indie orientali e della Cina, la colonizzazione dell’America e dell’Africa e l’aumento dei mezzi di scambio, si ha una rivoluzione a livello economico e sociale. Dall’economia medievale, feudale si passa ad economia moderna e contemporanea: i borghesi da maestri delle corporazioni diventano capi d’industria. Questo passaggio si ha attraverso la prima rivoluzione industriale (di tipi tessile, macchina a vapore) e poi con la seconda rivoluzione industriale (petrolio, acciaio..), la quale ha sostituito all’industria manifatturiera la grande industria moderna. Dal mercato mediterraneo, la grande industria ha sviluppato un mercato mondiale, transoceanico. Tale mercato mondiale ha sviluppato il commercio, la navigazione e le comunicazioni, portando all’espansione dell’industria e della borghesia. La borghesia moderna è diventata la classe dominante a seguito dell’importante sviluppo economico e sociale avvenuto dal Medioevo a oggi ed è il prodotto di tale processo di sviluppo, con una serie di rivoluzioni nei metodi di produzione. Gli stati moderni sono quindi stati borghesi e capitalisti. Marx e Engels affermano che la borghesia è classe sommamente rivoluzionaria. La società contemporanea è basata su due classi sociali: lavoratori e capi. Non è il proletariato che è rivoluzionario, ma prima di esso la borghesia è rivoluzionaria. Se la borghesia non avesse rivoluzionato l’industria e l’economia, non si sarebbe potuta sviluppare. Il vecchio sistema di produzione è stato abbattuto dalla borghesia, la quale, con la creazione della grande industria e del mercato mondiale, ha conquistato anche il dominio politico. Il cambiamento portato dalla borghesia è continuo: non si ha più la stabilità che per secoli la società aveva avuto. Dove si è sviluppata, la borghesia ha modificato tutte quelle realtà che sembravano monolitiche e intoccabili . Ha distolto l’uomo dai vincoli sociali e culturali che non siano basati sull'interesse economico. Ha tolto sacralità alle attività quotidiane e sovvertito i legami personali, che diventano solo puro interesse economico. La borghesia ha costituito una società capitalista in cui tutti i suoi membri rispondono con interesse economico. Secondo la borghesia, la grandezza dell’uomo sta nei rapporti di produzione e nei rapporti sociali. L’ininterrotto mutamento e cambiamento della produzione è centrale nell’esistenza della borghesia. Per questo la borghesia è classe sommamente rivoluzionaria: ● Da quando è esistita ha sovvertito i rapporti sociali ed economici della società, la quale, da sempre si costituisce come lotta di classi ● È rivoluzionaria in se stessa in quanto rivoluziona continuamente i rapporti e i mezzi di produzione La borghesia non può esistere senza rivoluzionare continuamente gli strumenti di produzione e tutti i rapporti sociali. Inoltre, il bisogno di un commercio sempre più esteso dei prodotti ha spinto la borghesia a creare un sistema economico mondiale. La borghesia cerca di instaurare delle relazioni economiche dappertutto in quanto l’interesse economico è il motivo di ogni azione (motivo delle rivoluzioni, anche rivoluzioni religione). La borghesia ha costruito un mondo a sua misura sfruttando il mercato globale che essa stessa ha creato . Con il mercato mondiale vengono meno tutte le piccole/medie industrie nazionali. Trust e cartelli eliminano la concorrenza, andando a favorire la protezione del mercato globale. Marx afferma che ogni borghese uccide molti borghesi perché egli elimina la concorrenza attraverso il regime di mercato. Attraverso il regime di libera concorrenza, le industrie forti possono vendere prodotti a prezzi più bassi rispetto alle piccole/medie industrie. Ciò ha portato a un decadimento della difesa dell’economia nazionale a favore del mercato mondiale. La borghesia, con lo sviluppo del mercato nazionale e con il miglioramento delle comunicazioni, ha sovvertito anche i rapporti culturali e costringe tutte le civiltà ad adattarsi ad essa e al proprio stile di vita . La borghesia crea un mondo a propria immagine e somiglianza.
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