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Il Manifesto del Partito Comunista di Marx, Dispense di Filosofia

Il Manifesto del Partito Comunista di Marx, pubblicato nel 1848, che rappresenta il programma politico del comunismo. Il testo analizza la funzione storica della borghesia, il concetto di storia come lotta di classe e critica i socialismi non scientifici. Il Manifesto è stato tradotto in tutte le lingue ed è il secondo libro più venduto dopo la Bibbia.

Tipologia: Dispense

2020/2021

In vendita dal 12/05/2022

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francesca-marinacci-1 🇮🇹

20 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Il Manifesto del Partito Comunista di Marx e più Dispense in PDF di Filosofia solo su Docsity! Marx (pag 109, 110) IL MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA Nel febbraio del 1948 venne pubblicato il Manifesto del partito comunista. Marx sosteneva che il proletariato dovesse capire il movimento della storia, questo perché Marx ed Engels erano in contatto con tutti i movimenti operai in Europa (in Belgio, in Gran Bretagna, in Francia, anche con il movimento tedesco clandestino). La lega dei giusti, o la lega dei comunisti, aveva bisogno di un documento programmatico e chiede a Marx di stilare questo documento. Su quest’opera Lenin dirà che questo libretto pesa quanto interi volumi. Il suo spirito anima e muove il proletariato in lotta del mondo civile. Con tale Manifesto il comunismo cessa di essere un sogno (un’utopia/una speranza), diventando così l’obiettivo di un movimento reale. Tale libro è stato tradotto in tutte le lingue, ed è il libro più venduto dopo la Bibbia. Come si articola il Manifesto? I punti salienti toccati nel Manifesto sono: 1. l'analisi della funzione storica della borghesia; 2. concetto di storia come lotta di classe; 3. la critica ai socialismi non scientifici. 1.Analisi della funzione storica della borghesia: Marx dice che la borghesia, a differenza di tutte le altre classi che ci sono state nella storia, ha avuto una portata rivoluzionaria ed è una classe dinamica in quanto ha sempre cercato di rivoluzionare il sistema di produzione fin dagli albori della storia, riuscendoci. Marx inoltre dice che ha modificato la faccia della terra in un modo incredibile, nel senso che per la prima volta ha realizzato l’unificazione del genere umano (che noi oggi chiamiamo globalizzazione) -->per commerciare meglio ha ingrandito i suoi confini fino a creare un’unica entità, che è il mondo (creando un mercato mondiale). Inoltre la borghesia ha anche assoggettato la campagna alla città: ha distrutto le antiche civiltà contadine, rendendo la città (simbolo dell’industrializzazione) il simbolo preferito della borghesia. Però secondo Marx la borghesia, facendo questi cambiamenti epocali, ha evocato delle forze che non riesce più a gestire e quindi ha preparato le basi per la sua distruzione, senza rendersene conto-->questo perché il cambiamento della storia è diventato così veloce e vasto che le conseguenze non si riescono ancora a percepire. (ad esempio noi oggi abbiamo la sociologia, il cui padre fondatore fu Marx, scienza che studia la società e i suoi cambiamenti). Marx diceva che la borghesia ha creato forze infernali che non riesce a dominare e, soprattutto da un punto di vista economico, ha creato delle crisi irreversibili di sovrapproduzione che porteranno a quella che poi sarà la rivoluzione, e quindi al ribaltamento delle classi sociali.
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