Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La Rinascita Economica e Sociale dal Medioevo al Rinascimento: Da Curtis a Corporazioni, Appunti di Storia

La transizione dal sistema economico e sociale della curtis al feudalesimo, e successivamente all'ascesa della civiltà cavalleresca, la borghesa e le università. Vengono trattati i cambiamenti nella produzione agricola, l'emergere della borghesia e la nascita di corporazioni. Una panoramica della società europea tra l'xi e il xiii secolo.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 01/04/2024

maria-elena-gasbarri
maria-elena-gasbarri 🇮🇹

2 documenti

1 / 3

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La Rinascita Economica e Sociale dal Medioevo al Rinascimento: Da Curtis a Corporazioni e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA RINASCITA DOPO IL MILLE DALL’ECONOMIA CURTENSE AL FEUDALESIMO Nei primi secoli del medioevo la vita economica ruotava interamente intorno alla villa (Curtis) del signore, questa era protetta da guardie armate e offriva ai contadini riparo e protezione. Intorno alla corte si sviluppò un’economia di sussistenza, in questo sistema economico si produce solo quello che serve per nutrirsi e i prodotti sono consumati in loco. La Curtis è divisa in due parti: una pars dominica gestita direttamente dal signore e una pars massaricia divisa in mansi (appezzamenti). Ogni manso era affidato a una famiglia di coloni che corrispondevano al signore un canone d’affitto in denaro o in natura, erano in oltre tenuti a svolgere giornate di lavoro gratuite per il signore (corvées) e vincolati a rimanere vicino le terre. Durante l’VIII secolo nasce il sistema feudale dall’unione dell’antica consuetudine romana alla quale i contadini si affidavano alla protezione del signore (commendatio) e di un nuovo sistema germanico che riguardava l’aristocrazia guerriera, il vassallaggio: uomini armati (vassalli) al servizio del signore che ricevevano dei territori (feudi), I sottoposti del vassallo erano i valvassori e a sua volta c’erano i valvassini. Il vassallo all’interno delle sue terre gode dell’immunitas, è signore del suo feudo ed è immune dall’autorità del sovrano. Nell’877 si sancì l’ereditarietà dei feudi ai maggiori con il Capitolare di Quierzy e poi nel 1037 si estese ai minori con la constitutio de feudis emanata da Corrado II il Salico. L’INCASTELLAMENTO La crescente autonomia dei feudatari sarà una minaccia per l’autorità imperiale, la stessa che non era riuscita a fronteggiare la nuova ondata di invasioni e che aveva portato i signori feudali alla costruzione di castelli e fortezze. Questo fenomeno contribuì al frazionamento del potere centrale. UNA CIVILTÀ CAVALLERESCA Il sistema germanico si basava sulla figura dei cavalieri, in epoca altomedievale rappresentavano soprattutto i figli cadetti dei nobili, erano dediti alla violenza e combattenti specializzati: mettevano le proprie armi al servizio dei potenti e si procuravano le rendite necessarie per vivere. A partire dall’XI secolo il mondo della cavalleria viene reinterpretato alla luce dell’etica cristiana, il giovane cavaliere riceveva le armi, ma prima, doveva aver dimostrato di possedere le attitudini guerriere e le virtù cristiane. Nell’ambito delle corti feudali e del codice cavalleresco nascono le prime forme di cultura medievale, a sud la poesia d’amore trobadorica che esprime sentimenti forti legati al culto della donna e a nord l’epica cavalleresca che esalta le imprese e le virtù della casta dei combattenti. LA GRANDE PAURA DELL’ANNO 1000 Nel X secolo si diffuse l’idea che nell’anno mille il mondo sarebbe finito per mano di Gesù Cristo dopo la comparsa dell’Anticristo. L’anno mille arrivò e nulla successe, tanto che tra il IX e il XIV secolo la vita riprese con vigore in ambito demografico e agricolo: -la popolazione crebbe -le aree coltivate si estesero ai danni dei boschi -le tecnologie progredirono Si ipotizza una reciproca influenza che innescò un circolo virtuoso: aumento popolazione maggiore richiesta di cibo aumento della superficie coltivabile SVILUPPO DEMOGRAFICO E RIVOLUZIONE AGRICOLA Le fonti medievali concordano nel fotografare un aumento demografico progressivo in Europa; la produttività agricola crebbe grazie alla messa a disposizione di nuovi terreni e alla diffusione di nuove tecnologie più efficaci. Le are boschive vennero ridotte per fare spazio a nuove terre, nacquero nuovi villaggi per iniziativa dei signori, che contribuivano a costruire nuove abitazioni per i contadini I vantaggi erano reciproci, i contadini vedevano migliorare le loro condizioni di vita e i signori si assicuravano di una migliore difesa. Nei Paesi Bassi per esempio vennero prosciugate le zone acquitrinose costiere, vennero fondati nuovi centri urbani come Bruges e Dunkerque e l’area si coprì di villaggi e castelli; la Germania occidentale era sovraffollata e di conseguenza migliaia di contadini migrarono nella Germania est incentivati dai signori che garantivano l’accesso gratuito a piccoli appezzamenti. La produttività della terra aumentò soprattutto grazie alla rotazione triennale: -un terzo del terreno era coltivato con cereali “invernali” (segale, frumento) -un terzo del terreno era coltivato con cereali “primaverili” (orzo, avena o legumi) -un terzo del terreno era lasciato a maggese (arato e non coltivato affinché recuperasse la fertilità) L’introduzione degli zoccoli ferrati e del collare rigido per gli animali da soma e i cavalli da tiro rese più efficace il loro lavoro. L’aratura fu incrementata dall’arrivo dell’aratro pesante dotato di vomere (tagliava orizzontalmente la terra), coltro (separava la fetta verticalmente) e versoio (rovesciava la terra sollevata). Si diffusero inoltre i mulini ad acqua. Nei nuovi insediamenti si stava diffondendo la promessa di maggiore libertà, tanto che i signori furono costretti a concedere le “carte di franchigia” in cui i diritti dei contadini venivano tutelati dai proprietari terrieri. Il servaggio fu cancellato ma venne sostituito da nuove forme di costrizione sociale (i proprietari terrieri davano la terra ai contadini solo in cambio di pagamento, questi per poterla lavorare al meglio erano costretti ad indebitarsi con appunto i proprietari e quindi dipendere economicamente da loro). LA CITTÀ E LA RIVOLUZIONE COMMERCIALE: LA BORGHESIA E LE UNIVERSITÀ Fra l’XI e il XIII secolo la vita urbana rifiorì, la crescita Urbana favorì il ripopolamento delle città, e poiché le merci necessitavano di una lavorazione da parte di artigiani, la città del basso medioevo divenne ben presto luogo di scambi e attività legate alla produzione artigianale. Ad espandersi furono: -il settore dell’approvvigionamento alimentare (scambi tra città e campagna) -il settore tessile (telaio manuale telaio a pedale) -settore edilizio (i mastri edificavano non solo abitazioni, ma anche ponti, cattedrali, opere monumentali, …) I prodotti alimentavano mercati, fiere e traffici commerciali, a tutto questo era associata la circolazione di moneta, di conseguenza i banchieri, i cambiavalute e gli usurai divennero le figure tipiche del mondo cittadino insieme agli artigiani e ai mercanti. Nacque così la figura del borghese (uomo del borgo, faceva parte dei laboratores= popolo), che si distingueva sia dal contadino che dal nobile, un ente autonomo padrone del proprio destino. (clero= oratores= che pregavano; aristocrazia militare= bellatores= che combattono). Fra il XII e il XIII secolo si intensificò la circolazione della cultura, gradualmente i centri di istruzione (la scuola) si spostarono dai monasteri alle zone urbane e nacquero così scuole laiche. Nel XIII secolo nacquero dei centri di studio e di ricerca, le università, le più importanti di quel periodo sono l’università di Parigi (corporazione di maestri; trattava le arti, la teologia e la medicina) e quella di Bologna (corporazione di studenti; trattava il diritto civile e canonico). Scuole ed università divennero il simbolo della libertà cittadina. LA RINASCITA DEL COMMERCIO EUROPEO: BANCHE E CORPORAZIONI Già nel XIII secolo le principali città europee apparivano collegate da una fitta rete di rapporti commerciali. Nell’area mediterranea i traffici erano controllati dalle città costiere italiane (Genova e Venezia) e catalane; sul Mare del Nord prosperavano le città della Lega anseatica (colonia, Amburgo, Lubecca) che intensificarono l’attivismo delle Fiandre (con centri come Gand, Arras, Bruges). Si svilupparono notevolmente i mercati e le fiere, quest’ultime divennero centri di scambi internazionali (come quelle nella regione della Champagne, situate tra il Mare del Nord e il Mediterraneo) In Occidente, l’imperatore Federico Secondo, fu il primo a coniare monete d’oro nel 1231, Firenze e Genova nel 1252 seguirono il suo esempio. La diffusione della moneta portò alla nascita di istituti di credito e di cambio, le banche; queste agevolavano il lavoro di mercanti, che potevano evitare di portare grandi somme di denaro quando si spostavano. I banchieri praticavano anche il prestito a interesse, l’usura, (garantiva un guadagno sfruttando il trascorrere del tempo e quindi era proibita dalla chiesa cattolica in quanto il tempo apparteneva solo a Dio). Il denaro era considerato dalla chiesa cosa sporca e corrotta, quindi la nascita delle banche richiese un cambio di mentalità; con il tempo la chiesa accettò che l’usura fosse un peccato veniale e quindi punibile con il Purgatorio. L’attività principale dei banchieri era quella del cambio della valuta (tenevano in deposito somme di denaro che potevano essere restituite a richiesta del proprietario); nasceva così la lettera di cambio con la quale il depositante poteva effettuare i pagamenti senza ricorrere a contanti. Il banchiere non doveva restituire la totalità della somma depositata, in tal modo che le banche potessero investire in attività commerciali (figura del mercante-banchiere). Si svilupparono vari tipi di associazioni mercantili, per esempio a Venezia sorse la commenda (contratto in cui uno dei due contraenti investe capitale mentre l’altro il proprio lavoro)
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved