IL MONDO CONTEMPORANEO, G. SABATUCCI, V. VIDOTTO; (LATERZA 2019)., Appunti di Storia Contemporanea

Scarica IL MONDO CONTEMPORANEO, G. SABATUCCI, V. VIDOTTO; (LATERZA 2019). e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! RIASSUNTI DI STORIA CONTEMPORANEA, PROF. LA ROVERE (12 CFU) IL MONDO CONTEMPORANEO, G. SABATUCCI, V. VIDOTTO; (LATERZA 2019). 1. BORGHESIA E CLASSE OPERAIA 1.1 LE RIVOLUZIONI DEL ‘48-‘49 SI ERANO CONCLUSE CON UN FALLIMENTO, I VECCHI SOVRANI ERANO TORNATI SUI LORO TRONI, TRANNE CHE IN FRANCIA DOVE L'ISTITUTO MONARCHICO ERA STATO RIPRISTINATO SOTTO ALTRA FORMA; LE ISTITUZIONI RAPPRESENTATIVE ERANO STATE CANCELLATE QUASI OVUNQUE, MA AL CLIMA DI GENERALE CONSERVATORISMO FACEVA RISCONTRO UN PROFONDO MUTAMENTO DELLA SOCIETÀ, PROCESSO CHE HA COME PROTAGONISTA I CETI BORGHESI (MA CHE LENTAMENTE COINVOLGERÀ ANCHE LE CLASSI PROLETARIE). TRA IL 1850 IL 1870 LA BORGHESIA EUROPEA CREBBE E SI AFFERMÒ, E RIUSCÌ A PRESENTARSI COME PORTATRICE DI ELEMENTI DI NOVITÀ E TRASFORMAZIONE, FA VALERE LA SUA INFLUENZA E LE SUE IDEE GUIDA COME IL MERITO INDIVIDUALE, LA LIBERA INIZIATIVA, LA CONCORRENZA E L'INNOVAZIONE. BORGHESIA DEFINISCE UNA GAMMA AMPIA DI FIGURE (NEL COMPLESSO ERA UNA FASCIA RISTRETTA, NEL 1870 IN GRAN BRETAGNA ERA IL 20%): -AL VERTICE I MAGNATI DELL'INDUSTRIA E DELLA FINANZA CHE VOLEVANO ASSUMERE I TRATTI DELL'ARISTOCRAZIA E TENDEVANO A MESCOLARSI CON ESSA (CON POLITICHE MATRIMONIALI). -AL DI SOTTO SI COLLOCAVANO I GRUPPI CHE PIÙ PROPRIAMENTE SI POSSONO DEFINIRE BORGHESI; -I CETI EMERGENTI LEGATI ALL'INDUSTRIA E AL COMMERCIO (IMPRENDITORI, MERCANTI E BANCHIERI); -ACCANTO A LORO LA BORGHESIA PIÙ TRADIZIONALE (CHE TRAE I PROVENTI DALLA TERRA, CHE ESERCITAVA PROFESSIONE DI AVVOCATO, MEDICO O INGEGNERE, E CHE OCCUPAVA I GRADI MEDIO ALTI DELLA BUROCRAZIA STATALE); -PIÙ IN BASSO IMPIEGATI, INSEGNANTI E PICCOLI PROFESSIONISTI INDICATI COME CETO MEDIO. LA VARIETÀ DELLE SUE COMPONENTI ESPRIME LA PROPRIA CULTURA E UN PROPRIO STILE DI VITA, VISIBILE NEI SEGNI ESTERIORI. PER ESEMPIO L'ABBIGLIAMENTO ERA IL PRINCIPALE SEGNO DISTINTIVO DI UNA CONDIZIONE SOCIALE, MA GRANDI CURE ERANO DESTINATI ANCHE ALL'ARREDAMENTO DELLE ABITAZIONI BORGHESI, CHE NON AVEVANO SFARZO E AMPIEZZA DEI PALAZZI ARISTOCRATICI MA L'ABBONDANZA DEGLI ADDOBBI, L'ATTENZIONE AL PARTICOLARE E AL GUSTO DECORATIVO SERVIVA A TRADURRE IL SUCCESSO E LA RICCHEZZA IN SIMBOLI VISIBILI. I VALORI FONDAMENTALI DELL'ETICA DELLA CULTURA BORGHESE RESTANO QUELLI TRADIZIONALI: AUSTERITÀ, MODERAZIONE, PROPENSIONE AL RISPARMIO E CAPACITÀ DI REPRIMERE GLI STUDENTI; QUESTA COMPONENTE MORALISTICA SI RIFLETTEVA ANCHE NELLA STRUTTURA PATRIARCALE DELLA FAMIGLIA, BASATA SULL'AUTORITÀ DEL CAPOFAMIGLIA E SULLA SUBORDINAZIONE DELLA DONNA CHE ERA ESCLUSA DALLE ATTIVITÀ LAVORATIVE. LA BORGHESIA SI È DOTATA DI SALDI PRINCIPI MORALI PROPRIO PERCHÉ, ESSENDO PROTAGONISTA DI UN'ASCESA SOCIALE, DOVEVA COSTRUIRE E DIFENDERE UN'IMMAGINE DI RISPETTABILITÀ, ERA CONVINZIONE COMUNE CHE SOLO CERTE DOTI MORALI POTESSERO GARANTIRE IL MANTENIMENTO E MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI ACQUISITE (ANCHE SE NON TUTTI I BORGHESI PRATICAVANO SCRUPOLOSAMENTE QUESTE VIRTÙ COME APPRENDIAMO DALLE CRONACHE OTTOCENTESCHE CHE PULLULANO DI SPECULATORI DISONESTI, AVVENTURIERI ECC.). DA QUI DISCENDEVA LA CONVINZIONE SECONDO CUI CHI OCCUPAVA I GRADINI PIÙ BASSI DELLA SOCIETÀ ERA SPROVVISTO DI TALI DOTI, LA POVERTÀ ERA UN DIFETTO MORALE DI CHI NON CONOSCEVA L’ARTE DEL RISPARMIO E NON RIUSCIVA A DOMINARE I PROPRI ISTINTI, E COSÌ VENIVANO ANCHE SPIEGATE DELINQUENZA, PROSTITUZIONE E ALCOLISMO. 1.2 I BORGHESI DELLA SECONDA METÀ DELL'OTTOCENTO ERANO ANIMATI DA UNA CERTEZZA ILLIMITATA NEL PROGRESSO GENERALE DELLA SOCIETÀ: L'IDEA MODERNA DI PROGRESSO NASCE CON L'ILLUMINISMO CHE CONSIDERA LA NATURA UMANA IN GRADO DI PERFEZIONARSI E REALIZZARE LA PROPRIA FELICITÀ, MA È ORA, NELL'EPOCA DEL POSITIVISMO, CHE L’IDEA DI PROGRESSO CONOSCE LA SUA MAGGIORE AFFERMAZIONE E VA A COSTITUIRE IL NUCLEO CENTRALE DELLA CULTURA BORGHESE; PER I POSITIVISTI IL PROGRESSO È IL RISULTATO DI LEGGI INSITE NELLO SVILUPPO STORICO, LEGGI SCIENTIFICHE ANALOGHE A QUELLE CHE REGOLANO L'EVOLUZIONE DEL MONDO, QUINDI L'ACCENTO NON È POSTO SUL PROGRESSO SPIRITUALE MA SULLO SVILUPPO TECNICO E MATERIALE. INFATTI NEGLI ANNI 1850-70 LE SCIENZE DELLA NATURA CONOBBERO IMPORTANTI PROGRESSI, SUI QUALI SI FONDA APPUNTO IL POSITIVISMO CHE SI AFFERMA A METÀ SECOLO FINO A DIVENTARE NELLA CULTURA OCCIDENTALE UNA SORTA DI MENTALITÀ DIFFUSA. PRIMA DI TUTTO FU UN INDIRIZZO FILOSOFICO CHE CONSIDERAVA LA CONOSCENZA SCIENTIFICA BASATA SUI “DATI POSITIVI”, QUINDI REALI, COME L'UNICA VALIDA, E APPLICAVA I METODI DELLE SCIENZE NATURALI A TUTTI I CAMPI DELL'ATTIVITÀ UMANA. IL FONDATORE È AUGUSTE COMTE, EGLI TRACCIA I LINEAMENTI DI UNA SCIENZA DELLA SOCIETÀ, OSSIA DELLA MODERNA SOCIOLOGIA, E IN SEGUITO IL FILOSOFO HERBERT SPENCER NE ELABORÓ UN'INTERPRETAZIONE IN CHIAVE EVOLUZIONISTICA FONDATA SULLA CONVINZIONE CHE IL MONDO SOCIALE E QUELLO BIOLOGICO OBBEDISSERO A LEGGI ANALOGHE. SIGNIFICATIVO FU CHARLES DARWIN CHE NELL'OPERA DEL 1859 “L'ORIGINE DELLE SPECIE” FORMULA UNA TEORIA DELL'EVOLUZIONE SECONDO CUI LA NATURA È SOGGETTA A UN INCESSANTE PROCESSO EVOLUTIVO GUIDATO DA UN MECCANISMO DI SELEZIONE NATURALE CHE DETERMINA LA SOPRAVVIVENZA DEGLI INDIVIDUI MEGLIO ATTREZZATI PER REAGIRE ALLE SOLLECITAZIONI DELL'AMBIENTE, E LA SCOMPARSA DEGLI ELEMENTI MENO 1 ADATTI. L'UOMO È IL RISULTATO DELL'EVOLUZIONE DI ORGANISMI PIÙ ELEMENTARI, L'ULTIMO ANELLO DI UNA CATENA CHE PARTE DAL PROTOZOI FINO AI MAMMIFERI PIÙ COMPLESSI. TALE TEORIA PERÒ CONTRADDICE LE CREDENZE RELIGIOSE, INSERENDOSI NEL QUADRO PIÙ GENERALE DELLA CULTURA POSITIVISTA CHE TENDEVA A LIBERARE L'UOMO DAI CONDIZIONAMENTI SOPRANNATURALI E A IMMERGERLO NEL MONDO DELLA NATURA. DA UN LATO SE QUESTA TEORIA POTEVA ESSERE INTERPRETATA IN CHIAVE OTTIMISTICA COME PROVA DELLA POSSIBILITÀ DI PROGRESSO INDEFINITO DELLA SPECIE, DALL'ALTRO IL PRINCIPIO DELLA SELEZIONE NATURALE POTEVA ESSERE UTILIZZATO PER CONSACRARE IL DIRITTO DEL PIÙ FORTE DI RAPPORTI TRA INDIVIDUI E CLASSI (A FINE ‘800 GLI OPPOSITORI DI TALE CONCEZIONE LA DEFINIRANNO DARWINISMO SOCIALE). 1.3 ALL'ASCESA DELLA BORGHESIA CORRISPOSE UN PERIODO DI FORTE ESPANSIONE ECONOMICA (TRA LA FINE DEGLI ANNI ‘40 L’INIZIO DEI ‘70) SIA NEL SETTORE INDUSTRIALE CHE IN QUELLO DELL'AGRICOLTURA. TRA I FATTORI DELLO SVILUPPO TROVIAMO SICURAMENTE LO SVILUPPO DELLE FERROVIE CHE FAVORIRONO CIRCOLAZIONE E SCAMBIO DELLE MERCI, E APRIRONO LE CAMPAGNE ALLA PENETRAZIONE DELL'ECONOMIA DI MERCATO; SUL PIANO PRODUTTIVO QUESTA È L'ETÀ DEL FERRO/GHISA E DEL CARBONE (LA MACCHINA A VAPORE COSTRUITA IN FERRO E ALIMENTATA DA CARBONE È PROTAGONISTA SIA NELLE FABBRICHE, SIA COME LOCOMOTIVA). LO SVILUPPO ECONOMICO AVVANTAGGIÓ LE NUOVE POTENZE INDUSTRIALI COME GRAN BRETAGNA, FRANCIA E GERMANIA, MENTRE NELL'EUROPA CENTRO-ORIENTALE, DOVE ERANO PIÙ FORTI LE SOPRAVVIVENZE DI ANTICO REGIME, FURONO SMANTELLATI GLI ORDINAMENTI CORPORATIVI CHE OSTACOLAVANO MOBILITÀ E INNOVAZIONE, FURONO ABROGATE LE VECCHIE LEGGI CHE PROIBIVANO IL PRESTITO INTERESSE E A QUESTA LIBERALIZZAZIONE SI AFFIANCA LA DIFFUSIONE DEL LIBERO SCAMBIO, CADONO DAZI INTERNI E SOPRATTUTTO AI CONFINI TRA GLI STATI, VIENE STIPULATA UNA SERIE DI TRATTATI COMMERCIALI TRA LE PRINCIPALI POTENZE EUROPEE (IL LIBERO SCAMBIO FAVORÌ SOPRATTUTTO LA GRAN BRETAGNA, MAGGIORE POTENZA INDUSTRIALE, CHE POTEVA OFFRIRE PRODOTTI A PREZZI COMPETITIVI, MA FU IMPORTANTE ANCHE PER ALTRI PAESI PERCHÉ PROVOCA LA SCOMPARSA DELLE IMPRESE MENO ATTREZZATE FAVORENDO QUINDI LA MODERNIZZAZIONE DELL'APPARATO PRODUTTIVO). UN RUOLO DECISIVO FU QUELLO DELLE ORGANIZZAZIONI FINANZIARIE: SI MOLTIPLICARONO LE SOCIETÀ PER AZIONI CHE RIDUCEVANO IL RISCHIO DEGLI INVESTIMENTI PER GLI IMPRENDITORI, E LE BANCHE FURONO DECISIVE NEL PROMUOVERE LO SVILUPPO INCANALANDO I CAPITALI DISPONIBILI VERSO INVESTIMENTI PRODUTTIVI; NACQUERO COSÌ LE BANCHE DI INVESTIMENTO LA CUI FUNZIONE ERA SOSTENERE INIZIATIVE CON FINANZIAMENTI A LUNGA DURATA, COME NEL CASO DELLE BANCHE DI CREDITO MOBILIARE SORTE NELLA FRANCIA DEL SECONDO IMPERO HO DELLE BANCHE MISTE TEDESCHE (CHE SVOLGEVANO DUE FUNZIONI, QUELLA DELLA RACCOLTA DEL RISPARMIO, E QUELLA DELL'INVESTIMENTO A LUNGO TERMINE). 1.4 LA COSTRUZIONE DI LINEE FERROVIARIE, TRENI E NAVI A VAPORE CONTRIBUÌ AD ALIMENTARE LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, PUR ESSENDONE UN PRODOTTO; LA RIVOLUZIONE DEI TRASPORTI EBBE CONSEGUENZE ECONOMICHE, MA INFLUENZÒ ANCHE ABITUDINI E MODI DI PENSARE DELLA GENTE; ANCHE L'IMMAGINE DEL MONDO CAMBIÓ, SI FECE STRADA L'IDEA DI UN MONDO IN CUI LE PARTI ERANO LEGATE TRA LORO DA STRETTI RAPPORTI DI INTERDIPENDENZA. ALL'INIZIO DEGLI ANNI 50 ESISTEVANO IN TUTTO IL MONDO CIRCA 40.000 KM DI FERROVIE, E DIECI ANNI DOPO L’ESTENSIONE DELLA RETE FERROVIARIA ERA QUASI TRIPLICATA, E LA CRESCITA CONTINUA NEI DUE DECENNI SUCCESSIVI GRAZIE AI PROGRESSI DELL'INGEGNERIA CIVILE CHE PERMISERO DI SUPERARE GLI OSTACOLI NATURALI E PORTARE LE LINEE FERROVIARIE ANCHE NELLE ZONE IMPERVIE. PIÙ LENTA FU L'AFFERMAZIONE DEL VAPORE NEL CAMPO DEI TRASPORTI MARITTIMI, LE NAVI A VELA AVEVANO RAGGIUNTO UN ALTO GRADO DI EFFICIENZA, I CLIPPERS, VELIERI VELOCI PER IL TRASPORTO TRANSOCEANICO DI MERCI LEGGERE, ERANO PIÙ VELOCI DEGLI STEAMERS, BATTELLI A VAPORE AZIONATI DA GRANDI RUOTE E DOTATI DI VELE AUSILIARIE, APPESANTITI DALL'ESIGENZA DI IMBARCARE IL CARBONE PER ALIMENTARE LE MACCHINE. SOLO DOPO IL 1860 CON L'INTRODUZIONE DELL'ALICA AL POSTO DELLA RUOTA E LA SOSTITUZIONE DEGLI SCAFI IN LEGNO CON QUELLI DI FERRO, LE NAVI A VAPORE FURONO POTENZIATE. CONTEMPORANEAMENTE ALLA RIVOLUZIONE DEI TRASPORTI, SI EBBE UNA TRASFORMAZIONE NEL CAMPO DELLA COMUNICAZIONE GRAZIE AL TELEGRAFO: TRA GLI ANNI ‘50 E ‘60 TUTTI PAESI SI DOTARONO DI UN SISTEMA DI COMUNICAZIONE TELEGRAFICA E NELLO STESSO PERIODO NUOVE TECNICHE DI ISOLAMENTO DI FILI METALLICI CONSENTIRONO LA POSA DEI PRIMI CAVI TELEGRAFICI SOTTOMARINI. COSÌ LA COMUNICAZIONE DEI MESSAGGI ERA SVINCOLATA DALLA DIPENDENZA DEI MEZZI DI TRASPORTO E LA VELOCITÀ DI DIFFUSIONE DELLE NOTIZIE AUMENTÓ, DIVENTA POSSIBILE CONCLUDERE ISTANTANEAMENTE TRANSAZIONI FINANZIARIE CON PAESI LONTANI, DARE DIRETTIVE DIPLOMATICHE O GUIDARE GLI ESERCITI DA ZONE DISTANTI; UNA RIVOLUZIONE NELLA RIVOLUZIONE SI EBBE NEL SETTORE GIORNALISTICO DOVE L'USO DEL TELEGRAFO POTENZIÒ IL RUOLO DELLE AGENZIE DI STAMPA, FORNENDO NOTIZIE AGLI ALTRI ORGANI DI INFORMAZIONE DIVENNERO VEICOLI PER L'ACQUISIZIONE E DIFFUSIONE DELLE NOTIZIE IN TEMPI RAPIDI DA TUTTO IL MONDO. A METÀ 800 IN EUROPA I LAVORATORI DELLA TERRA COSTITUIVANO LA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE ATTIVA ANCHE SE IL MONDO CONTADINO AVEVA FORTI DIFFERENZE DA UNO STATO ALL'ALTRO (E ANCHE TRA REGIONI E REGIONI). LA GRAN BRETAGNA ERA UN CASO ISOLATO, CON UNA POPOLAZIONE AGRICOLA FORMATA DA LAVORATORI SALARIATI, COSÌ COME UN CASO LIMITE ERA QUELLO DELLA RUSSIA CON 20 MILIONI DI SERVI DELLA GLEBA LIBERATI SOLO NEL 1861; IN FRANCIA L'AUMENTO DELLA PICCOLA PROPRIETÀ CONTADINA SI MANIFESTA PER TUTTO IL SECOLO, NEGLI STATI TEDESCHI E NELL'IMPERO ALCUNE LEGGI DI EMANCIPAZIONE EMANATE NELLA PRIMA METÀ DEL SECOLO AVEVANO ABOLITO LE ULTIME FORME DI LAVORO SERVILE E AVVIATO IL PROCESSO DI PRIVATIZZAZIONE DELLA TERRA. 2 CIÒ CHE ERA PIÙ EVIDENTE NELL'AFFERMAZIONE DELL'AUTONOMIA DEL PROLETARIATO ERA LA PRIORITÀ DATA ALLA LOTTA CONTRO LO SFRUTTAMENTO. LA FONDAZIONE DI QUESTA ASSOCIAZIONE, CHIAMATA ANCHE PRIMA INTERNAZIONALE, FU IMPORTANTE PER LA STORIA DEL MOVIMENTO OPERAIO PIÙ PER IL SUO SIGNIFICATO SIMBOLICO CHE PER I SUOI EFFETTI PRATICI: FU UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER I LAVORATORI EUROPEI MA LA SUA CAPACITÀ DI RAPPRESENTARE REALMENTE LE ORGANIZZAZIONI OPERAIE E GUIDARNE L'ATTIVITÀ FU SCARSA, IL SUO FUNZIONAMENTO VENNE COMPROMESSO DALL'ETEROGENEITÀ DELLE SUE COMPONENTI E DALLE RIVALITÀ CHE DIVIDEVANO I CAPI. FINO ALLA FINE DEGLI ANNI ‘60 IL DIBATTITO VIDE CONTRAPPORSI I SOCIALISTI VERI E PROPRI CHE SOSTENEVANO LA SOCIALIZZAZIONE DEI MEZZI DI PRODUZIONE, E I PROUDHONIANI, FAUTORI DI UN SISTEMA FONDATO SULLE COOPERATIVE E SULLE AUTONOMIE LOCALI, CHE ALL'INIZIO FURONO RIPETUTAMENTE SCONFITTI. TUTTAVIA GLI IDEALI LIBERTARI CONOBBERO NUOVA FORTUNA NELLA VERSIONE PIÙ RIVOLUZIONARIA DI MICHAEL BAKUNIN, TEORICO DELL'ANARCHISMO. UNA DIVERGENZA RADICALE SEPARAVA LE POSIZIONI DI MARX DA QUELLE DI BAKUNIN PER IL QUALE L'OSTACOLO PRINCIPALE CHE IMPEDIVA ALL'UOMO DI CONSEGUIRE LA PIENA LIBERTÀ NON ERA COSTITUITO DAI RAPPORTI DI PRODUZIONE MA DALL'ESISTENZA STESSA DELLO STATO CHE, INSIEME ALLA RELIGIONE, ERA LO STRUMENTO DI CUI SI SERVIVANO LE CLASSI DOMINANTI PER MANTENERE LA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE IN CONDIZIONI DI INFERIORITÀ: ABBATTUTO IL POTERE STATALE, IL SISTEMA ECONOMICO BASATO SULLA PROPRIETÀ PRIVATA SAREBBE CADUTO E IL COMUNISMO SI SAREBBE INSTAURATO SPONTANEAMENTE COME ORDINE CONSONO ALLE ESIGENZE DELLE MASSE SENZA CHE LO STATO DOVESSE ESSERE SOSTITUITO DA ORGANIZZAZIONE DI TIPO CENTRALIZZATO. MARX NEL 1867 PUBBLICA IL PRIMO VOLUME DELLA SUA OPERA IL CAPITALE IN CUI ANALIZZA I MECCANISMI DEL MODO DI PRODUZIONE CAPITALISTICO E SOSTENEVA CHE LA REALIZZAZIONE DEL SOCIALISMO SAREBBE DERIVATA DALLE LEGGI STESSE DELLO SVILUPPO ECONOMICO; ANCHE LUI VEDEVA IN RELIGIONE E STATO STRUMENTI AL SERVIZIO DELLE CLASSI DOMINANTI MA LI CONSIDERAVA COME UN PRODOTTO DELLA STRUTTURA ECONOMICA BASATA SULLO SFRUTTAMENTO, E SOLO LA DISTRUZIONE DI TALE STRUTTURA (QUINDI DEL SISTEMA CAPITALISTICO) AVREBBE RESO POSSIBILE LA DISTRUZIONE DELLO STATO BORGHESE: SI DOVEVA QUINDI SCARDINARE LA STRUTTURA ECONOMICA. ANCHE PER MARX, L'AVVENTO DEL COMUNISMO E DELLA SOCIETÀ COMUNISTA SENZA CLASSI E PROPRIETÀ PRIVATA AVREBBE PORTATO ALL'ESTINZIONE DELLO STATO, ANCHE SE QUESTO STADIO FINALE SAREBBE STATO RAGGIUNTO SOLO DOPO LA FASE TRANSITORIA DELLA DITTATURA DEL PROLETARIATO CHE AVREBBE NEUTRALIZZATO LA REAZIONE DELLE CLASSI DOMINANTI: QUINDI IL PROTAGONISTA DEL PROCESSO RIVOLUZIONARIO ERA IL PROLETARIATO INDUSTRIALE DEI PAESI PIÙ AVANZATI PER MARX, INVECE PER BAKUNIN IL VERO SOGGETTO DELLA RIVOLUZIONE ERANO LE MASSE DISEREDATE SENZA DISTINZIONE TRA OPERAI, CONTADINI E SOTTOPROLETARI. IL CONTRASTO TRA MARXISTI E BAKUNINIANI ESPLOSO NEGLI ANNI ‘70 METTE IN CRISI LE STRUTTURE DELL'INTERNAZIONALE CHE FU SCIOLTA NEL 1876, ANCHE SE GLI ANARCHICI CONSERVARONO IN MOLTI PAESI UN SEGUITO CONSIDEREVOLE PERCHÉ IL BAKUNINISMO SI ADATTAVA MEGLIO DEL MARXISMO AI CETI SOCIALI CHE NON AVEVANO ANCORA CONOSCIUTO LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E SI INNESTAVA SUL TRONCO DI UN ANTICO RIBELLISMO CONTADINO (QUESTA FU SIA LA FORZA CHE LA CAUSA DEL DECLINO DELL'ANARCHISMO DI FRONTE ALLO SVILUPPO DELL'INDUSTRIA E ALLA CRESCITA DI UNA CLASSE OPERAIA MODERNA). 1.8 NEGLI STESSI ANNI IN CUI IL MOVIMENTO OPERAIO INTERNAZIONALE MUOVE I PRIMI PASSI, IL MONDO CATTOLICO ASSUNSE UN ATTEGGIAMENTO CRITICO NEI CONFRONTI DELLA CIVILTÀ BASATA SU PRESUPPOSTI LAICI INDIVIDUALISTICI CHE TENDEVA A RILEGARE LA RELIGIONE IN AMBITO DELLE SUPERSTIZIONI: ALLA TESTA DI QUESTA CROCIATA IDEOLOGICA CI FU PAPA PIO IX CHE, DISILLUSO DALLE ESPERIENZE DEL ‘48-‘49, ABBANDONÒ OGNI IPOTESI INNOVATRICE E SI PREOCCUPÒ, PER IL RESTO DEL SUO PONTIFICATO DURATO FINO AL 1878, DI RIAFFERMARE UNA RIGIDA ORTODOSSIA DOTTRINARIA E INCORAGGIARE LE PRATICHE DI DEVOZIONE (NEL ‘54 FU PROCLAMATO IL DOGMA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE, DAL ‘58 LA CITTADINA DI LOURDES DIVENNE META DI PELLEGRINAGGI). LO SCONTRO TRA CHIESA CATTOLICA E CULTURA LAICO-BORGHESE CULMINÒ NEL 1864 QUANDO PIO IX EMANÓ L’ENCICLICA “QUANTA CURA” IN CUI ACCOMUNAVA IN UNA CONDANNA SENZA APPELLO IL LIBERALISMO, LA DEMOCRAZIA, IL SOCIALISMO E L'INTERA CIVILTÀ MODERNA; PER DARE MAGGIORE FORZA FECE PUBBLICARE ANCHE IL SILLABO, UNA SORTA DI ELENCO DEGLI ERRORI DEL SECOLO DOVE RACCOGLIE I PRINCIPI BASILARI DELLA TRADIZIONE ILLUMINISTICA E DELLA CULTURA LIBERALE. TALE PUBBLICAZIONE SUSCITÒ SCALPORE IN TUTTA EUROPA, ANCHE TRA I CATTOLICI, PER ESEMPIO NAPOLEONE III NE PROIBÌ LA DIFFUSIONE IN FRANCIA PERCHÉ LO GIUDICAVA NOCIVO PER LA CONVIVENZA TRA CHIESA E STATO, MA LA FRATTURA SI ALLARGA QUANDO NEL CONCILIO VATICANO I DEL 1870 VIENE PROCLAMATO IL DOGMA DELL'INFALLIBILITÀ DEL PAPA NELLE SUE PRONUNCE UFFICIALI IN MATERIA DI FEDE E MORALE, DECISIONE CHE RAFFORZAVA L'AUTORITÀ DEL PONTEFICE E CHE QUINDI NON PIACQUE AI GOVERNI, ACCENTUANDO L'ISOLAMENTO DELLA SANTA SEDE. LA CONDANNA DELLA CIVILTÀ BORGHESE LASCIAVA UN CERTO SPAZIO AI MOVIMENTI CRISTIANO-SOCIALI PRESENTI IN BELGIO, FRANCIA, AUSTRIA E GERMANIA CHE SOSTENEVANO L’INTERVENTO DELLO STATO CON INIZIATIVE ASSISTENZIALI E AUSPICAVANO LO SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE TRA I LAVORATORI STESSI: SU QUESTA BASE SI REALIZZARONO I PRIMI ESPERIMENTI DI UN MODERNO ASSOCIAZIONISMO CATTOLICO FONDATO SU UNIONI DI MESTIERE, COOPERATIVE E CLASSI RURALI, UNA RETE ORGANIZZATIVA CHE PERMETTE AI MOVIMENTI CATTOLICI DI CONTARE SU UNA BASE ORGANIZZATA NON SOLO TRA CETI RURALI, MA ANCHE FRA LAVORATORI URBANI. 5 2. LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE 2.1 TRA 1870 E 1914 L’ECONOMIA CAPITALISTICA SUBISCE UNA SERIE DI TRASFORMAZIONI TALI DA CONFERIRE A QUESTO ARCO TEMPORALE IL TERMINE DI SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE. LA NUOVA FASE DELL’ECONOMIA INIZIÒ CON UNA CRISI DI SOVRAPPRODUZIONE SCOPPIATA NEL 1873 E FECE SENTIRE I SUOI EFFETTI FINO A 20 ANNI DOPO, ANNI CARATTERIZZATI DA UNA CADUTA DEI PREZZI. LA CADUTA DEI PREZZI, NON FU SOLO PRODOTTO DELLA CRISI, MA ANCHE DELLE TRASFORMAZIONI ORGANIZZATIVE E INNOVAZIONI TECNOLOGICHE CHE PORTARONO ALLA RIDUZIONE DEI COSTI DI PRODUZIONE; IN QUESTA SITUAZIONE I LAVORATORI SALARIATI SI GIOVARONO DELLA DIMINUZIONE DEI PREZZI E GRAZIE ALLE ORGANIZZAZIONI DI CLASSE, DIFESERO MEGLIO CHE IN PASSATO, IL LIVELLO REALE DELLE LORO RETRIBUZIONI. IL SETTORE AGRICOLO FU IL SETTORE ECONOMICO EUROPEO IN CUI LA CADUTA DEI PREZZI EBBE PIÙ CONSEGUENZE. QUANDO I PROGRESSI DELLA NAVIGAZIONE A VAPORE, OLTRE CHE CONTRIBUIRE AL ABBASSAMENTO DEI COSTI DI TRASPORTO , CONSENTIRONO AI PRODOTTI AGRICOLI NORDAMERICANI , DI RAGGIUNGERE L’EUROPA , L’AGRICOLTURA EUROPEA SUBÌ UN COLPO. INTORNO AGLI ANNI 1880, CALARONO I PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI (VANTAGGIO PER I CONSUMATORI DELLE CITTÀ), MA PROVOCÒ LA ROVINA DI GRANDI E PICCOLE AZIENDE E DUNQUE SI ALZÒ LA DISOCCUPAZIONE, AUMENTARONO FAME E MISERIA, SOPRATTUTTO NELLE CAMPAGNE ARRETRATE. I SETTORI AGRICOLI DELL’EUROPA CENTRO-SETTENTRIONALE ,IN CUI ERANO STATI INTRODOTTI I CONCIMI CHIMICI E NUOVE MACCHINE E TECNICHE, COME MIETITRICI ,ESTENSIONE DI BONIFICHE, INTRODUZIONI DI NUOVE COLTURE E NUOVI SISTEMI DI ROTAZIONE, SI DIFESERO INVECE MEGLIO DALLA CRISI. LA CONSEGUENZA DELLA CRISI FU L'INTENSIFICAZIONE DELL’EMIGRAZIONE VERSO LE AREE INDUSTRIALI E I PAESI OLTREOCEANO (NORD AMERICA , MA ANCHE ARGENTINA E BRASILE), TRA GLI ANNI ’80 E IL PRIMO NOVECENTO MIGRARONO DALLE 500 MILA ALLE 800 MILA PERSONE L’ANNO. I MIGRANTI SE FINO AGLI ANNI ’80 ERANO SOPRATTUTTO IRLANDESI, INGLESI, TEDESCHI E SCANDINAVI, SUCCESSIVAMENTE SI MISERO IN VIAGGIO ANCHE ABITANTI DEI PAESI LATINI E SLAVI. DI FRONTE ALLE CONSEGUENZE DELLA CRISI AGRARIA E ALLE PRESSIONI IN PARTICOLARE DEGLI AGRICOLTORI , I GOVERNI EUROPEI ADOTTARONO LA POLITICA DEL PROTEZIONISMO. QUESTE POLITICHE, EBBERO ANCHE COME OBIETTIVO LA TUTELA DELLE PRODUZIONI INDUSTRIALI DAI RISCHI DI CONCORRENZA ESTERA. TUTTI GLI STATI EUROPEI ADOTTARONO IL PROTEZIONISMO ALLA FINE DEL’80: GERMANIA NEL ’79, RUSSIA ’81, ITALIA ’87, FRANCIA ’92; CON QUESTA POLITICA GLI STATI MIRAVANO A SOSTENERE DIRETTAMENTE ALLA GRANDE INDUSTRIA. LA GRAN BRETAGNA , RESTÒ INVECE LA PATRIA DEL LIBEROSCAMBISMO , USCENDONE DANNEGGIATA IN QUANTO VIDE RIDURSI GLI SBOCCHI DI MERCATO PER LE SUE MERCI E ASSISTETTE ALLO SVILUPPO DI GRANDI INDUSTRIE NEI PAESI CONCORRENTI, PROTETTE DALLE BARRIERE DOGANALI , BASTI PENSARE CHE LE INDUSTRIE TEDESCHE E STATUNITENSI, SUPERARONO QUELLE INGLESI NELLA PRODUZIONE DI ACCIAIO E SI BUTTARONO IN NUOVI SETTORI, COME IL CHIMICO ED ELETTRICO. SI DIMEZZÒ TRA IL 1880-1914 LA PARTECIPAZIONE BRITANNICA AL COMMERCIO MONDIALE ( DAL 25 AL 12%): PERDE IL SUO PRIMATO INDUSTRIALE E VEDE RIDURSI I SUOI SPAZI COMMERCIALI IN EUROPA MA CERCA DI REAGIRE INTENSIFICANDO GLI SCAMBI CON LE COLONIE. OLTRE AL RICORSO AL PROTEZIONISMO , SI AGÌ DI FRONTE LE VARIE DIFFICOLTÀ ANCHE CON LA CREAZIONE DELLE CONSOCIAZIONI PER IL CONTROLLO FINANZIARIO DI DIVERSE IMPRESE COME I CONSORZI ( O CARTELLI O POOLS) TRA AZIENDE DELLO STESSO SETTORE CHE SI ACCORDAVANO SULLA PRODUZIONE E SUI PREZZI ; I TRUSTS OSSIA CONCENTRAZIONI TRA IMPRESE PRIMA INDIPENDENTI; SONO FENOMENI MOLTO IMPONENTI IN USA E GERMANIA. UN RUOLO DECISIVO IN QUESTI PROCESSI LO EBBERO LE ISTITUZIONI FINANZIARIE, INFATTI LE GRANDI BANCHE POTEVANO ASSICURARE I FLUSSI DI DENARO NECESSARI ALLA CRESCITA DEI COLOSSI INDUSTRIALI , I QUALI SOLI PROFITTI NON ERANO SUFFICIENTI A OFFRIRE IL CAPITALE DI INVESTIMENTO. SI CREA UNO STRETTO RAPPORTO TRA LE IMPRESE, ORMAI DIPENDENTI DALLE BANCHE , E LE BANCHE CHE PER IL LORO SVILUPPO ERANO LEGATE ALLE FORTUNE DELLE IMPRESE .. L’INTRECCIO TRA INDUSTRIA E FINANZIA, DAGLI ECONOMISTI MARXISTI È DETTO CAPITALISMO FINANZIARIO. -LIBERISMO : DOTTRINA CHE AFFIDA AL MERCATO IL COMPITO DI REGOLARE L’ATTIVITÀ ECONOMICA E SI OPPONE ALL’INTERVENTO DELLO STATO NEL MONDO DELLA PRODUZIONE E DEL COMMERCIO , SOSTIENE IL PRINCIPIO DEL LIBERO SCAMBIO NEI TRAFFICI FRA PAESE E PAESE. È L’OPPOSTO DEL PROTEZIONISMO, MA AL CONTRARIO DI QUESTO, IL LIBERISMO È ANCHE UN’IDEOLOGIA OTTIMISTICA CHE HA COME FONDAMENTO IL PENSIERO DI SMITH E CHE VEDE NELLA LIBERTÀ ECONOMICA , IL MEZZO PIÙ SICURO PER OTTENERE IL BENESSERE COLLETTIVO , MA ANCHE IL COMPLEMENTO INDISPENSABILE DELLA LIBERTÀ POLITICA. IL MOMENTO DI MAGGIOR FORTUNA DEL LIBERISMO SI COLLOCA INTORNO ALLA METÀ DEL 19 SECOLO ( DOPO L’ABOLIZIONE DEL DAZIO SUL GRANO IN G. BR). PERIODO IN CUI IL LIBERISMO FU L’IDEOLOGIA DELLE CORRENTI PROGRESSISTE , VISTO COME MEZZO PER SCONFIGGERE I PRIVILEGI DELL’ARISTOCRAZIA TERRIERA . QUESTO FINÌ QUASI PER 6 IDENTIFICARSI CON IL LIBERALISMO POLITICO. DAGLI ANNI 70 DELL’800, IL LIBERISMO ANDÒ A DECLINARE , INFATTI GLI ULTIMI DECENNI DELL’800 , SONO CARATTERIZZATI DA POLITICHE PROTEZIONISTICHE. -PROTEZIONISMO : PRATICA CHE TENDE A PROTEGGERE LA PRODUZIONE NAZIONALE , IMPONENDO DAZI DOGANALI ALTI PER SCORAGGIARNE L’ACQUISTO. VEDE LO SPLENDORE DAGLI ANNI ’70, DOVE VENGONO IMPOSTI DAZI E CONTROLLI DA PARTE DEI POTERI PUBBLICI, NELLE VICENDE ECONOMICHE. NEL CORSO DEL XX SEC, L’INTERVENTO STATALE SI È ANDATO A SVILUPPARE . DOPO LA CRISI DEL ’29, SI ASSISTETTE ALLA CONCLUSIONE DEL LIBERISMO , MA CONOBBE UN RILANCIO NEL 2’ DOPOGUERRA GRAZIE AD ECONOMISTI COME HAYEK E FRIEDMAN , E ALLE LORO TEORIE ISPIRATE ALLE POLITICHE NEOLIBERISTE, AFFERMATESI NEGLI ANNI ’70 E APPLICATE SUCCESSIVAMENTE IN G. BR E USA. 2.2 SE IL COTONE, FERRO, CARBONE E VAPORE FURONO I PROTAGONISTI DELLA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, I PROTAGONISTI DELLA SECONDA INVECE FURONO ACCIAIO, CHIMICA, MOTORE A SCOPPIO ED ELETTRICITÀ. -ACCIAIO: LE NUOVE TECNICHE DI FABBRICAZIONE, COME IL METODO BESSEMER, IL FORNO MARTIN-SIEMENS (’50-’60) E IL PROCEDIMENTO DI GILCHRIST THOMAS (’79), CONSENTIRANNO UNA GRANDE PRODUZIONE DI ACCIAIO A COSTI MODESTI , ACCIAIO CHE VENNE IMPIEGATO IN DIVERSI CAMPI QUALI ROTAIE DELLE FERROVIE , UTENSILI , NAVI, COSTRUZIONI DI GRANDI EDIFICI E TORRI (TOWER BUILDING A NY O LA TORRE EIFFEL) MACCHINE INDUSTRIALI, DANDO UNA FORTE SPINTA ALLA MECCANICIZZAZIONE . -INDUSTRIA CHIMICA: ABBRACCIAVA VARIE PRODUZIONI , DALLA CARTA AL VETRO, AI MEDICINALI AI CONCIMI, AGLI ESPLOSIVI ,AL CEMENTO ,ALLA SIDERURGIA .PROPRIO IN OCCASIONE DI QUEST’ULTIMA, POSSIAMO CITARE UN PROCESSO CHIMICO CHE NEL 1886, PERMISE DI RICAVARE DALLA BAUXITE L’ALLUMINIO , SOSTITUITO POI AL FERRO E ALL’ACCIAIO. GRAZIE A NUOVE INVENZIONI E SPERIMENTI CHIMICI NEL 1870 , IN GRAN BRETAGNA E POI GERMANIA, VENNERO PRODOTTI COLORANTI ARTIFICIALI , NEL 1875 NOBEL DEPOSITÒ IL BREVETTO DELLA DINAMITE, NEL 1888 DUNLOP INVENTÒ LO PNEUMATICO E COSÌ VIA. LA CHIMICA FU IMPORTANTE ANCHE PER IL SETTORE ALIMENTARE ( NUOVI METODI PER LA STERILIZZAZIONE, CONSERVAZIONE, INSCATOLAMENTO E TECNICHE DI REFRIGERAZIONE), PER ESEMPIO IN USA MOLTO RAPIDA SARÀ LA DIFFUSIONE DEI CIBI IN SCATOLA E I TRASPORTI CON CELLE FRIGORIFERO FURONO UNA GRANDE INNOVAZIONE; MA VA ANCHE DETTO CHE , PER IL MONDO INDUSTRIALIZZATO, CONSERVARE E TRASPORTARE BENE IL CIBO, ERA UN’ARMA CONTRO LE CARESTIE. -INTERESSANTE FU ANCHE L’INVENZIONE DEL MOTORE A SCOPPIO REALIZZATO DAL TEDESCO N. OTTO NEL 1876 E POI APPLICATO DA ALTRI 2 TEDESCHI INGEGNERI , BENZ E DAIMLER , NEI VEICOLI A RUOTE, DANDO VITA NEL 1885 ALLE PRIME AUTOMOBILI , CHE SI NUTRIVANO DI BENZINA. UN’ALTRA INNOVAZIONE FU NEL 1897 IL MOTORE A GASOLIO DI DIESEL .TUTTAVIA LA DIFFUSIONE DELLE AUTOMOBILI FU LENTA, SOLO NEI PRIMI ANNI DEL 900, SI INTENSIFICÒ. SI ALZÒ LA RICHIESTA DI PETROLIO ,USATO PER TANTI ALTRI MOTIVI, COME ILLUMINAZIONE E RISCALDAMENTO, MA QUESTO ERA MOLTO PIÙ COSTOSO DEL CARBONE . -ELETTRICITÀ: VENNE A SCOPRIRSI ANCHE UNA NUOVA FONTE DI ENERGIA, L’ELETTRICITÀ CHE TRA IL 1860-80 INIZIÒ AD ESSERE IMPIEGATA IN ILLUMINAZIONE , RISCALDAMENTO O NEL MOVIMENTO ( MOTORI ELETTRICI). EDISON INTRODUSSE NEL 1879 LA LAMPADINA, PIÙ LENTAMENTE INVECE SI AFFERMERÀ L’ELETTRICITÀ COME MEZZO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA , MA GIÀ DALLA FINE DELL’800, QUESTA VENNE APPLICATA AI MEZZI DI TRASPORTO COME LE TRAMVIE. INTERESSANTE FU LO SFRUTTAMENTO ANCHE DELL’ENERGIA IDRAULICA, CHE SERVIVA PER LA PRODUZIONE DI ELETTRICITÀ, VENNERO INFATTI COSTRUITE IMPORTANTI CENTRALI IDROELETTRICHE. SEMPRE LEGATE ALL’ELETTRICITÀ CITIAMO INVENZIONI DEGLI ANNI 70-80 : IL TELEFONO (MEUCCI E POI BELL), IL GRAMMOFONO (EDISON) E IL CINEMATOGRAFO ( FRATELLI LUMIERE), AFFERMATESI NEL PRIMO 900 . 2.3 NELL’ULTIMO 800, LA MEDICINA SI TRASFORMÒ IN UNA DISCIPLINA SCIENTIFICA E NON PIÙ VISTA ,COME DA TRADIZIONE, UNA PRATICA EMPIRISTICA. QUESTA TRASFORMAZIONE SI DEVE: ALLA DIFFUSIONE DI PRATICHE IGIENISTE (RISPETTO PER L’IGIENE DIFFUSO NEGLI OSPEDALI , MA ANCHE IN LUOGHI DI CONTAGIO E INFEZIONE , IN CUI SI ADOTTANO PRATICHE QUALI LAVARSI LE MANI),E LE CONSEGUENTI ADOZIONI DI STRATEGIE CI PREVENZIONE E CONTENIMENTO DI MALATTIE EPIDEMICHE ; SVILUPPO DELLA MICROSCOPIA (VENGONO INDIVIDUATI I MICRORGANISMI RESPONSABILI DELLA DIFFUSIONE DI MALATTIE INFETTIVE (CITIAMO PASTEUR E KOCH , CHE INDIVIDUARONO GLI AGENTI DI PESTE, COLERA..), I PROGRESSI DELLA FARMACOLOGIA E DI MEDICINALI ANESTETICI , PIÙ IL CONSEGUENTE SVILUPPO DI TERAPIE PER LA CURA DI MALATTIE ,E INFINE CITIAMO LA COSTRUZIONE DI GRANDI POLICLINICI ,DOVE SISTEMARE I MALATI, TALVOLTA SPECIALIZZATI. 2.4 DAL SECONDO 800, I PROGRESSI IN MEDICINA, IGIENE, LO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE , DETERMINARONO UN AUMENTO POPOLAZIONALE, IN QUANTO , MESSE DA PARTE ALCUNE ECCEZIONI (COLERA A NAPOLI E PALERMO 1884), SI ERANO RIDOTTE CARESTIE ED EPIDEMIE, MA SOPRATTUTTO MIGLIORATE LE CONDIZIONI, LA VITA MEDIA DELL’UOMO EUROPEO, SI ERA ALLUNGATA E TRA FINE 800 E INIZIO 900 SI PASSA DA 270 MILIONI A 425 MILIONI DI ABITANTI IN EUROPA , SENZA CONSIDERARE I TRASFERITI IN USA . IN REALTÀ SI VERIFICÒ UN CALO DI MORTALITÀ MA ANCHE UN CALO DI NASCITE (II TRANSIZIONE DEMOGRAFICA), NEI PAESI AVANZATI, DOVUTO ALLE NUOVE TECNICHE CONTRACCETTIVE E QUINDI , SI VERIFICÒ UN ATTEGGIAMENTO MENO SOGGETTO AL TRADIZIONALE CONTROLLO DELLE NORME RELIGIOSE ,MA PIÙ ORIENTATO A PROGRAMMARE RAZIONALMENTE LA FAMIGLIA E IL SUO FUTURO. 7 IL GOVERNO APRE LE TRATTATIVE DI PACE NON APPENA ENTRATO IN CARICA MA APPENA FURONO RESE NOTE LE DURE CONDIZIONI DI BISMARK CHE PREVEDEVANO ANCHE L'INGRESSO DELLE TRUPPE TEDESCHE NELLA CAPITALE, IL POPOLO PRETESTÓ E DIFESE LA CITTÀ: SCONTRO TRA PARIGI IVOLUZIONARIA E FRANCIA RURALE CONSERVATRICE. A METÀ MARZO IL GOVERNO ORDINÒ LA CONSEGNA DELLE ARMI RACCOLTE PER LA DIFESA DELLA CAPITALE, MA IL COMANDO DELLA GUARDIA NAZIONALE RIFIUTA E INDICE LE ELEZIONI PER IL CONSIGLIO DELLA COMUNE IN CUI L'ELETTORATO CONSERVATORE SI ASTENNE DALLE URNE E IL POTERE RESTÓ NELLE MANI DI GRUPPI DI ESTREMA SINISTRA, DEMOCRATICO-GIACOBINI, SOCIALISTI, ANARCHICI. I DIRIGENTI DELLA COMUNE DIEDERO VITA A UN ESPERIMENTO RADICALE DI DEMOCRAZIA DIRETTA, VENNE ABOLITA LA DISTINZIONE TRA POTERE ESECUTIVO E LEGISLATIVO, TUTTI I FUNZIONARI ERANO ELETTIVI, L'ESERCITO ERA COSTITUITO DA MILIZIE POPOLARI ARMATE: TALI MISURE PROVOCANO L'ALLARME DEI CONSERVATORI E SUSCITANO L'ENTUSIASMO DEI RIVOLUZIONARI DI TUTTA EUROPA (MARX E BAKUNIN VEDONO NELLA COMUNE IL PRIMO ESEMPIO DI GESTIONE DIRETTA DEL POTERE DA PARTE DELLE MASSE). LA COMUNE NON RIUSCÌ A COINVOLGERE ANCHE PICCOLI CENTRI, GLI APPELLI LANCIATI DA PARIGI AGLI ALTRI COMUNI PERCHÉ SI ASSOCIASSERO ALLA CAPITALE CADDERO NEL VUOTO E L'ESPERIENZA DELLA COMUNE FINÌ ENTRO DUE MESI, TEMPO CHE SERVI A THIERS PER RACCOGLIERE UN ESERCITO ABBASTANZA FORTE E PROMUOVERE LA CONQUISTA DELLA CAPITALE. TRA IL 21 E IL 28 MAGGIO LE TRUPPE ASSALTARONO PARIGI, ALLE ESECUZIONI SOMMARIE I DIFENSORI DELLA COMUNE RISPOSERO CON RAPPRESAGLIE CHE ACCENTUARONO NELL'OPINIONE PUBBLICA MODERATA I SENTIMENTI DI PAURA PER I RIVOLUZIONARI: IN POCO PIÙ DI VENT'ANNI E PER LA SECONDA VOLTA, IL MOVIMENTO RIVOLUZIONARIO FRANCESE SI TROVA DI NUOVO SCONFITTO E DECIMATO. 3.4 DOPO LA GUERRA FRANCO-PRUSSIANA SI DIFFUSE UNA NUOVA CONCEZIONE DEI RAPPORTI INTERNAZIONALE (ANNI '70): IL MODO IN CUI ERA AVVENUTA L'UNITÀ TEDESCA AVEVA FATTO TRAMONTARE NEGLI INTELLETTUALI ALCUNI PRINCIPI DELLA CULTURA LIBERAL-DEMOCRATICA OTTOCENTESCA (COME DIRITTO DI NAZIONALITÀ E LIBERTÀ DEI POPOLI) MENTRE SI AFFERMAVANO SEMPRE DI PIÙ IDEOLOGIE DI FORZA E POLITICA DI POTENZA: A QUESTO NUOVO CLIMA CONTRIBUÌ IL MUTAMENTO DELLA CONGIUNTURA ECONOMICA CHE INDUSSE GLI STATI EUROPEI A RIPUDIARE IL LIBERO SCAMBIO E AD ACCENTUARE IL PROTEZIONISMO. IL NUOVO STATO TEDESCO SI PRESENTA COME LA MAGGIOR POTENZA EUROPEA (40 MLN DI ABITANTI; DISPONIBILITÀ DI MATERIE PRIME, ESERCITO EFFICIENTE, ECONOMIA IN CRESCITA); DAL PUNTO DI VISTA ISTITUZIONALE EREDITA LA STRUTTURA DELLA VECCHIA CONFEDERAZIONE GERMANICA DATO CHE ERA DIVISO IN 25 STATI CON PROPRI GOVERNI, MA LA GRANDE POLITICA ERA COMPETENZA DEL GOVERNO CENTRALE PRESIEDUTO DA UN CANCELLIERE. IL POTERE LEGISLATIVO ERA IN MANO AL PARLAMENTO (DIVISO IN 2 CAMERE: IL REICHSTAG ELETTO A SUFFRAGIO UNIVERSALE, E IL BUNDESTAG, CONSIGLIO FEDERALE COMPOSTO DAI RAPPRESENTANTI DEGLI STATI): ESSO CONDIZIONAVA IL POTERE ESECUTIVO, IN MANO ALL'IMPERATORE E AL CANCELLIERE. IL BLOCCO SOCIALE DOMINANTE ERA COSTITUITO DA UN'ALLEANZA TRA MONDO INDUSTRIALE E ARISTOCRAZIA TERRIERA (BLOCCO SALDATO DALLA POLITICA PROTEZIONISTA DI BISMARK). NASCONO NUOVI MOVIMENTI POLITICI DI MASSA, ALLE TRADIZIONALI FORZE (PARTITO CONSERVATORE DEI JUNKER; PARTITO NAZIONAL.LIBERALE DELLA BORGHESIA; GRUPPO DI INTELLETTUALI LIBERAL-PROGRESSISTI) SI AFFIANCANO IL PARTITO CATTOLICO DEL CENTRO NEL 1871 APPOGGIATO DAGLI AGRICOLTORI E DAL CETO MEDIO, E IL PARTITO SOCIALDEMOCRATICO TEDESCO SPD NEL 1875, CHE TRAEVA LA SAU FORZA DALL'ADESIONE OPERAIA DELLE CITTÀ INDUSTRIALI. ALL'INIZIO DEGLI ANNI '70 BISMARCK INIZIA UNA BATTAGLIA ANTICATTOLICA, KULTURKAMPF=BATTAGLIA PER LA CIVILTÀ EMANANDO MISURE PER AFFERMARE LA LAICITÀ DELLO STATO E PER SORVEGLIARE IL CLERO; CIÒ STIMOLÒ L'ORGOGLIO DEI CATTOLICI TEDESCHI CHE, SOTTO LA GUIDA DI WINDTHORST, RADDOPPIARONO IN POCHI ANNI LA RAPPRESENTANZA PARLAMENTARE TANTO CHE BISMARCK VARÒ UNA LEGISLAZIONE ECCLESIASTICA PIÙ MODERATA. PER SOFFOCARE LO SVILUPPO DEL MOVIMENTO OPERAIO BISMARCK NON SI LIMITÒ ALLE MISURE REPRESSIVE, MA NEL 1883-89 IL PARLAMENTO EMANÒ LEGGI DI TUTELA DELLE CLASSI LAVORATRICI CHE ISTITUIVANO ASSICURAZIONI PER INFORTUNI, MALATTIA E VECCHIAIA IL CUI PESO GRAVAVA SULLO STATO: IN QUESTO MOMENTO LE ATTIVITÀ PREVIDENZIALI ERANO AFFIDATE A PRIVATI QUINDI LA LEGISLAZIONE DI BISMARCK ERA MOLTO AVANZATA. COSÌ IL CANCELLIERE SODDISFA ALCUNE ESIGENZE DEI LAVORATORI ED EVITA DI DOVER RICONOSCERE LA SUA RAPPRESENTANZA ORGANIZZATA, E LI INTEGRA IN UNA POSIZIONE SUBALTERNA NELLO STATO. TUTTAVIA QUEST'OPERAZIONE NON EBBE SUCCESSO DATO CHE A FINE ANNI '80 NACQUE UN FORTE MOVIMENTO SINDACALE GUIDATO DAI SOCIALDEMOCRATICI, I QUALI CREBBERO MOLTO DAL PUNTO DI VISTA ELETTORALE CHE ARRIVARONO A CIRCA 1 MILIONE DI VOTI NEL 1890: L'AFFERMAZIONE SOCIALDEMOCRATICA SANCISCE IL FALLIMENTO DI BISMARCK NEI CONFRONTI DEL MOVIMENTO OPERAIO E PROVOCA L'ALLONTANAMENTO DEL CANCELLIERE STESSO NEL '90. NEL VENTENNIO DEL SUO POTERE, BISMARCK FU ARBITRO DELL'EQUILIBRIO EUROPEO PERCHÉ DOPO LA VITTORIA SULLA FRANCIA COSTRUÌ UN SISTEMA DI ALLEANZE CON LO SCOPO DI IMPEDIRE ALLA FRANCIA DI USCIRE DAL SUO ISOLAMENTO POLITICO-DIPLOMATICO, ALLEANDOSI CON AUSTRIA-UNGHERIA, RUSSIA E ITALIA (CONTANDO SUL FATTO CHE LA GRAN BRETAGNA NON SI SAREBBE AVVICINATA ALLA FRANCIA PER LA LORO RIVALITÀ IN AFRICA). 10 FULCRO DEL SUO SISTEMA FU IL PATTO DIFENSIVO STRETTO NEL '73 TRA GERMANIA, AUSTRIA-UNGHERIA E RUSSIA ALLO SCOPO DI TUTELARE GLI EQUILIBRI INTERNI AGLI STATI, ANCHE SE L'ALLEANZA AVEVA UN PUNTO DEBOLE: LA RIVALITÀ STORICA TRA AUSTRIA E RUSSIA NEI BALCANI DOVE LE POPOLAZIONI SI RIBELLAVANO AGLI OTTOMANI; NEL 1875-76 I TURCHI REPRESSERO RIVOLTE IN BOSNIA, ERZEGOVINA E BULGARIA, MA NEL '77 LA RUSSIA LI SCONFIGGE IMPONENDO UNA PACE ONEROSA CHE AVREBBE SANCITO L'EGEMONIA RUSSA NEI BALCANI E CIÒ ALLARMÒ LE POTENZE EUROPEE. FU BISMARCK A PRENDERE INIZIATIVA COME MEDIATORE, NEL '78 VENNE CONVOCATO UN CONGRESSO A BERLINO E SI FECE UN ACCORDO CHE LIMITAVA I VANTAGGI DELLA RUSSIA RIDISEGNANDO L'EQUILIBRIO DELLA PENISOLA BALCANICA: LA BULGARIA OTTENNE L'INDIPENDENZA MA CON CONFINI RISTRETTI, LA BOSNIA E LA ERZEGOVINA FURONO AFFIDATE IN AMMINISTRAZIONE TEMPORANEA ALL'AUSTRIA. LA GRAN BRETAGNA OTTENNE CIPRO, STRATEGICO PER IL CONTROLLO DEL CANALE DI SUEZ. LA FRANCIA EBBE MANO LIBERA PER UN'ESPANSIONE IN TUNISIA. COSÌ BISMARCK NON SOLO INDIRIZZAVA LE VELLEITÀ ESPANSIONISTICHE DEI VARI PAESI VERSO OBIETTIVI EXTRAEUROPEI, MA CREAVA LE PREMESSE PER UN CONTRASTO CON L'ITALIA. SCONGIURATO IL PERICOLO DI UN CONFLITTO BISMARCK CERCA DI RICUCIRE L'ALLEANZA CON RUSSIA E AUSTRIA E I RIUSCÌ NEL 1881, E L'ANNO SUCCESSIVO VENNE STIPULATA LA TRIPLICE ALLEANZA CHE INCLUDEVA L'ITALIA COME ALLEATA DI GERMANIA E AUSTRIA. 3.5 DOPO LA SETTIMANA DI SANGUE CON CUI SI CHIUSE L’ESPERIENZA DELLA COMUNE, LA FRANCIA MANIFESTA SEGNI DI RIPRESA, NEL LUGLIO DEL 1872 L'ASSEMBLEA NAZIONALE INTRODUCE IL SERVIZIO MILITARE OBBLIGATORIO, L'ANNO SUCCESSIVO FU ULTIMATO IL PAGAMENTO DELL'INDENNITÀ DI GUERRA DOVUTA AI TEDESCHI E ALLA FINE DEGLI ANNI ‘70 LA FRANCIA HA RECUPERATO GIÀ GRAN PARTE DEL SUO PRESTIGIO NAZIONALE. FU PERÒ TRAVAGLIATO IL PROCESSO DI STABILIZZAZIONE POLITICA, LA FORMA DI GOVERNO REPUBBLICANA FU A LUNGO IN FORSE DATO CHE I MEMBRI DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE ERANO FAVOREVOLI SOPRATTUTTO ALLA RESTAURAZIONE DELLA MONARCHIA; LE FRATTURE INTERNE ALLO SCHIERAMENTO MONARCHICO (DIVISO TRA I LEGITTIMISTI, FAUTORI DI UN RITORNO DEI BORBONE, E GLI ORLEANISTI CHE VOLEVANO SUL TRONO EREDI DI LUIGI FILIPPO) CONSENTIRONO IL VARO DI UNA COSTITUZIONE REPUBBLICANA: LA COSTITUZIONE DELLA TERZA REPUBBLICA DEL 1875 PREVEDEVA CHE IL POTERE LEGISLATIVO FOSSE ESERCITATO DA UNA CAMERA ELETTA A SUFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE E DA UN SENATO COMPOSTO DA MEMBRI VITALIZI E ELETTIVI; ELEMENTO DI STABILITÀ ERA LA FIGURA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, CAPO DELL'ESECUTIVO ELETTO DALLE CAMERE. LA CARTA COSTITUZIONALE COSÌ CONCEPITA È UN COMPROMESSO TRA UNA SOLUZIONE PRESIDENZIALE (PREFERITA DAI MODERATI) E UNA DI STAMPO PARLAMENTARE (SOSTENUTA DAI DEMOCRATICI), RAPPRESENTÒ UN SUCCESSO PER I REPUBBLICANI CHE NELLE ELEZIONI DELL'ANNO SUCCESSIVO CAPOVOLSERO LA TENDENZA CONSERVATRICE E SI ASSICURARONO LA MAGGIORANZA. A DOMINARE LA SCENA POLITICA FURONO I REPUBBLICANI DELL'ALA MODERATA, GLI OPPORTUNISTI, LA CUI FORZA STAVA NEL LEGAME CON L'ELETTORATO MEDIO DI IMPIEGATI, COMMERCIANTI E PICCOLI AGRICOLTORI, DEI QUALI SEPPERO INTERPRETARE L'ASPIRAZIONE AL PROGRESSO E LE TENDENZE CONSERVATRICI NEI RAPPORTI SOCIALI (ATTIRANDO LE CRITICHE DEI REPUBBLICANI RADICALI CHE SI RAGGRUPPARONO ATTORNO A GEORGE CLEMENCEAU). FU COMUNQUE SOTTO LA GUIDA DEI GOVERNI REPUBBLICANO-MODERATI CHE LA FRANCIA CONSOLIDÒ LE SUE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE E SUPERÒ LE FRATTURE PROVOCATE DALLA COMUNE: NEL 1880 VENNE APPROVATA UN’AMNISTIA PER I COMUNARDI INCARCERATI CHE PERMISE AL MOVIMENTO OPERAIO DI RICOSTRUIRE LE SUE FILA, NEL 1884 IL SENATO DIVENNE ELETTIVO E FURONO APPROVATE TRE LEGGI IMPORTANTI: UNA CHE GARANTIVA LA LIBERTÀ DI ASSOCIAZIONE SINDACALE, UNA CHE AMPLIAVA LE AUTONOMIE LOCALI STABILENDO LE ATTIVITÀ DEI SINDACI E UNA CHE INTRODUCEVA IL DIVORZIO. L'AZIONE DEI GOVERNI REPUBBLICANI FU INCISIVA NELL'AFFERMAZIONE DELLA LAICITÀ DELLO STATO SOPRATTUTTO NEL SETTORE SCOLASTICO, E CON UNA SERIE DI LEGGI APPROVATE TRA ‘80 E ‘85 L’ISTRUZIONE ELEMENTARE FU RESA OBBLIGATORIA, GRATUITA E CONTROLLATA DALLO STATO, MENTRE ISTITUTI SUPERIORI E UNIVERSITÀ GESTITI DAL CLERO FURONO PRIVATI DEL DIRITTO DI RILASCIARE TITOLI LEGALI DI STUDIO. L'INDEBOLIMENTO DEI POTERI DEL PRESIDENTE A FAVORE DI UN GOVERNO SEMPRE PIÙ INCENTRATO SULL'ATTIVITÀ DEL PARLAMENTO PORTÓ INSTABILITÀ NEGLI ESECUTIVI, AGGRAVATA DALLA MANCANZA DI SCHIERAMENTI POLITICI COMPATTI. UN ALTRO MALE DELLA TERZA REPUBBLICA FU LA CORRUZIONE NELLE ALTE SFERE DEL POTERE CHE AFFONDAVA LE SUE RADICI NEL LEGAME TRA IL MONDO POLITICO E GLI AMBIENTI DELLA SPECULAZIONE FINANZIARIA, E CHE ERA ALIMENTATO DALLE RAPIDE POSSIBILITÀ DI GUADAGNO OFFERTO DALL'ESPANSIONE COLONIALE: IL SUSSEGUIRSI DI SCANDALI POLITICI E FINANZIARI MISE A DURA PROVA LA SOLIDITÀ DELLE ISTITUZIONI E SEMINÓ SFIDUCIA NELL'OPINIONE PUBBLICA. UN SEGNO DI QUESTO DISAGIO SI EBBE ALLA FINE DEGLI ANNI ‘80 QUANDO GEORGE BOULANGER, GENERALE REPUBBLICANO, SI MISE A CAPO DI UN MOVIMENTO CHE INVOCAVA LA RIFORMA DELLE ISTITUZIONI IN SENSO ANTIPARLAMENTARE: QUESTA AVVENTURA NEOBONAPARTISTA FU BREVE PERCHÉ NEL 1889 VENNE ACCUSATO DI AVER PRESO PARTE A UN COMPLOTTO CONTRO LA REPUBBLICA, FUGGÌ ALL'ESTERO E SI UCCISE, MA QUESTO EPISODIO RIVELA CHE LE TENTAZIONI AUTORITARIE ERANO SEMPRE VIVE NELLA SOCIETÀ FRANCESE E TOCCAVANO ANCHE SETTORI POLITICI DIVERSI DALLA DESTRA TRADIZIONALE. 3.6 A METÀ SECOLO LA GRAN BRETAGNA ERA LA NAZIONE PIÙ PROGREDITA TRA LE POTENZE EUROPEE, PRODUCEVA CARBONE E FERRO, AVEVA UNA RETE FERROVIARIA SVILUPPATA E UNA FLOTTA MERCANTILE PARI ALLA METÀ DI QUELLA DI TUTTI GLI ALTRI PAESI EUROPEI MESSI INSIEME, ERA 11 CENTRO COMMERCIALE E FINANZIARIO DI TUTTI I CONTINENTI, AVEVA UN VASTO IMPERO COLONIALE, ANALFABETISMO TRA I PIÙ BASSI DEL MONDO, E LE ISTITUZIONI POLITICHE PIÙ LIBERE DI EUROPA. IL VENTENNIO ‘46-‘66 FU CARATTERIZZATO DALLA PRESENZA ININTERROTTA DEI LIBERALI AL GOVERNO E SEGNÓ UN ULTERIORE CONSOLIDAMENTO DEL SISTEMA PARLAMENTARE, CIOÈ DEL SISTEMA CHE SUBORDINAVA LA VITA DI UN GOVERNO ALLA FIDUCIA DEL PARLAMENTO, ARBITRO DELLA VITA POLITICA; INVECE LA CORONA AVEVA UN RUOLO SIMBOLICO DI PERSONIFICAZIONE DELL'IDENTITÀ NAZIONALE E QUESTO SI MANIFESTÓ PIENAMENTE NEL PERIODO VITTORIANO, DAL 1837 AL 1901. IL SISTEMA PARLAMENTARE PERÒ NON ERA SINONIMO DI DEMOCRAZIA, MOLTI POTERI SPETTAVANO ANCORA AD UNA CAMERA ALTA (DEI LORD) ALLA QUALE SI ACCEDEVA PER DIRITTO EREDITARIO, MENTRE LA CAMERA ELETTIVA (DEI COMUNI) ERA ESPRESSIONE DI UNO STRATO RISTRETTO DELLA POPOLAZIONE, AVEVANO DIRITTO AL VOTO SOLO IL 15% DEL TOTALE DEI MASCHI ADULTI (E LA PRATICA DEL VOTO PALESE ERA UN POTENTE MEZZO DI CONDIZIONAMENTO VANTAGGIO DELL'ARISTOCRAZIA TERRIERA SOPRATTUTTO NELLE ZONE RURALI). NEL 1865 WILLIAM GLADSTONE PRESENTÒ UN PROGETTO DI LEGGE CHE PREVEDEVA UN'ESTENSIONE DEL DIRITTO DI VOTO, MA NEL 1866 QUESTA PROPOSTA PROVOCÓ LA CADUTA DEL GOVERNO LIBERALE E IL RITORNO AL POTERE DEI CONSERVATORI, I QUALI ASSUNSERO L'INIZIATIVA DI UNA RIFORMA ELETTORALE ANCOR PIÙ AVANZATA DI QUELLA PROPOSTA DA GLADSTONE, GRAZIE ALLA SPINTA DEL LORO LEADER BENJAMIN DISRAELI. LA NUOVA LEGGE, REFORM ACT, VARATO NEL ‘67, AUMENTA DI QUASI 1 MILIONE IL CORPO ELETTORALE AMMETTENDO LAVORATORI URBANI A REDDITO PIÙ ELEVATO: COSÌ IL LEADER RICONOSCE IL PESO CHE LAVORATORI DELL'INDUSTRIA HANNO ASSUNTO NELLA SOCIETÀ BRITANNICA E CERCA DI ALLARGARE IN QUELLA DIREZIONE LA BASE DI CONSENSO DEL SUO PARTITO. FINO ALLA FINE DEGLI ANNI ‘70 DISRAELI E GLADSTONE SI ALTERNARONO IL GOVERNO DISTINGUENDOSI PER LA DIVERSA IMPOSTAZIONE DELLA POLITICA ESTERA, GLADSTONE LEGATO AGLI IDEALI DEL LIBERALISMO, DISRAELI PROIETTATO SUGLI OBIETTIVI IMPERIALI. A PARTIRE DAL 1880 I LIBERALI TORNANO A DOMINARE LA SCENA POLITICA PROMUOVENDO UNA NUOVA RIFORMA ELETTORALE ESTENDENDO IL VOTO ALLA MAGGIORANZA DEI LAVORATORI AGRICOLI, MA IN QUESTA FASE BUONA PARTE DELLE ENERGIE DEL GOVERNO LIBERALE FU DEDICATA ALLA QUESTIONE IRLANDESE: IN QUESTO POPOLO CONVIVEVANO FEDELTÀ AL CATTOLICESIMO E TENDENZE INDIPENDENTISTE DI MARCIA NAZIONALISTA. ALLA FINE DEGLI ANNI ‘70 INOLTRE L’IRLANDA ERA STATA COLPITA DA UNA CRISI GENERALE DELL'AGRICOLTURA EUROPEA; ALLA PRESSIONE DEL MOVIMENTO INDIPENDENTISTA CHE SI ESPRIMEVA CON LOTTE PARLAMENTARI E CON ATTI TERRORISTICI, GLADSTONE PRESENTÒ IN PARLAMENTO UN PROGETTO CHE PREVEDEVA LA CONCESSIONE DI AMPIE AUTONOMIE ALL’ISOLA, PROGETTO (HOME RULE) CHE PROVOCÒ UNA FORTE OPPOSIZIONE NELLO STESSO PARTITO LIBERALE E L'ASSOCIAZIONE DEGLI ESPONENTI UNIONISTI, CIOÈ CONTRARI AL L’INDIPENDENZA, GUIDATI DA JOSEPH CHAMBERLAIN. L'APPORTO DEGLI UNIONISTI CONSENTÌ AI CONSERVATORI DI AFFERMARSI DELLE ELEZIONI DEL 1886 E MANTENERE IL POTERE RINNOVANDO IL TENTATIVO DI CONIUGARE LA POLITICA IMPERIALISTICA CON UNA CERTA DOSE DI RIFORMISMO SOCIALE. 3.7 LA RUSSIA NELLA SECONDA METÀ DEL SECOLO CONSERVA IL PRIMATO DI ARRETRATEZZA POLITICA E CIVILE, ERA UNO STATO AUTOCRATICO IN CUI IL CONTROLLO SUPREMO ERA NELLE MANI DELLO ZAR, IL 90% PERCENTO DELLA POPOLAZIONE ERA AGRICOLA E I CONTADINI ERANO SERVI DELLA GLEBA, QUINDI COMPRATI INSIEME ALLA TERRA CHE LAVORAVANO, E SUBORDINATI AI PROPRIETARI; L'ARISTOCRAZIA TERRIERA DOMINAVA ANCORA COME NELL'EUROPA DI ANCIENT REGIME. ALL'IMMOBILISMO DELLE STRUTTURE POLITICHE FACEVA RISCONTRO L’ALTO LIVELLO DI VITA INTELLETTUALE, LA LETTERATURA CI OFFRE IL QUADRO DELLA SOCIETÀ CON SCRITTORI COME TURGENEV, TOLSTOJ E DOSTOEVSKIJ. NEL 1855 SALE SUL TRONO ALESSANDRO II CHE CONCEDE UN’AMNISTIA AI DETENUTI POLITICI E VARA UNA SERIE DI RIFORME PER INTRODURRE LA MODERNIZZAZIONE NELLA BUROCRAZIA, NELLA SCUOLA, NELL'ESERCITO NEL SISTEMA GIUDIZIARIO; TUTTAVIA LA SUA RIFORMA PIÙ IMPORTANTE FU L’ABOLIZIONE DELLA SERVITÙ DELLA GLEBA NEL 1861 CON CUI I SERVI ACQUISIRONO LIBERTÀ PERSONALE, PARITÀ GIURIDICA CON ALTRI CITTADINI ED EBBERO LA POSSIBILITÀ DI RISCATTARE LE TERRE CHE COLTIVAVANO TRASFORMANDOSI IN PICCOLI PROPRIETARI (ANCHE SE L'ASSEGNAZIONE DELLE TERRE AGLI EX SERVI AVVENNE CON CRITERI NON UNIFORMI VOLTI A SALVAGUARDARE LE GRANDI PROPRIETÀ, QUINDI ALL'ENTUSIASMO INIZIALE SI SOSTITUÌ UN CLIMA DI MALCONTENTO RIVOLTO SOPRATTUTTO CONTRO I SIGNORI ACCUSATI DI AVER TRADITO LA VOLONTÀ DELLO ZAR, TANTO CHE CI FURONO VERE E PROPRIE RIBELLIONI). CON LE VICENDE DELL'EMANCIPAZIONE DEI SERVI SI CHIUDE LA STAGIONE LIBERALIZZANTE DI ALESSANDRO II, INFATTI DOPO IL 1861 CI FU UN APPESANTIMENTO DEL CLIMA POLITICO E UN INASPRIMENTO DEI CONTROLLI POLIZIESCHI CHE ACCENTUARONO LA FRATTURA TRA POTERE STATALE E BORGHESIA, SI DIFFUSERO ATTEGGIAMENTI DI RIFIUTO DELL'ORDINE COSTITUITO UNITO A UNO SFORZO DI AVVICINARSI AI PROBLEMI DELLE CLASSI SUBALTERNI: TRA I GIOVANI NEGLI ANNI ‘60 -‘70 SI DIFFUSE LA PAROLA D'ORDINE "ANDARE AL POPOLO", SLOGAN DA CUI DERIVA IL NOME DI POPULISMO AL QUALE VENGONO DESIGNATI GLI INTELLETTUALI RIVOLUZIONARI CHE TENTANO DI COMPIERE OPERA DI EDUCAZIONE CULTURALE E PROSELITISMO POLITICO TRA LE MASSE. BASE DEL LORO PROGRAMMA ERA L'UTOPIA DI UN SOCIALISMO AGRARIO CHE FACEVA LEVA SUL PROLETARIATO DELLE CAMPAGNE, MA L'INCOMPRENSIONE DELLE MASSE E LA DUREZZA DELLA REPRESSIONE POLITICA FINIRONO CON L’ISOLARE I POPULISTI E CON LO SPINGERLI VERSO LA PRATICA COSPIRATORIA. 12 PERDENDO LA POSIZIONE PRIVILEGIATA NELLA SOCIETÀ , E INVESTENDO LE LORO RENDITE NELLA TERRA , BANCHE O INDUSTRIA PROTETTA , CONVERTENDOSI DA OLIGARCHIA FEUDALE A OLIGARCHIA INDUSTRIALE E FINANZIARIA. 5.GLI IMPERI COLONIALI 5.1 FIN DAI TEMPI DELLE GRANDI SCOPERTE L’EUROPA HA DISSEMINATO NEL MONDO SOLDATI, MISSIONARI E COMMERCIANTI, MA A FINE ‘800 QUESTO PROCESSO RAGGIUNGE L’APICE, SEPPUR CON NUOVE DINAMICHE: IL FENOMENO DI ESPANSIONE ECONOMICA E POLITICA È NOTO COME IMPERIALISMO; MENTRE LA COLONIZZAZIONE TRADIZIONALE ERA LEGATA ANCORA ALLE COMPAGNIE MERCANTILI, LA NUOVA ESPANSIONE DIVENTA OBIETTIVO DI POLITICA NAZIONALE DA PARTE DEI GOVERNI, ALLA PENETRAZIONE COMMERCIALE SUBENTRA UN DISEGNO DI ASSOGGETTAMENTO POLITICO, SFRUTTAMENTO ECONOMICO E CONTROLLO DI VASTI TERRITORI IN AFRICA, ASIA E PACIFICO, RIDOTTI A COLONIE O PROTETTORATI. [IL TERMINE IMPERIALISMO VIENE CONIATO IN FRANCIA IN RIFERIMENTO AI DISEGNI EGEMONICI DI NAPOLEONE III, MA SI AFFERMA IN GRAN BRETAGNA ALLA FINE DEGLI ANNI 70 PER INDICARE IL PROGRAMMA DI ESPANSIONE COLONIALE NEL GOVERNO DISRAELI, ED ENTRA POI NELL'USO COME SINONIMO DI POLITICA DI POTENZA E DI CONQUISTA TERRITORIALE SU SCALA MONDIALE. RAPPRESENTA LA TENDENZA DEGLI STATI EUROPEI A PROIETTARE AGGRESSIVAMENTE VERSO L'ESTERNO I PROPRI INTERESSI ECONOMICI, LE PROPRIE ESIGENZE DI DIFESA, LA PROPRIA IMMAGINE NAZIONALE E CULTURA, E LA FUSIONE DI QUESTE COMPONENTI SI TRADUSSE IN UNA POLITICA DI POTENZA REALIZZATA CON LA FORZA E PERSEGUITA SENZA ALTRO SCOPO SE NON L'AFFERMAZIONE DEL PRESTIGIO NAZIONALE. MOLTE TEORIE AVANZATE A INIZIO NOVECENTO PONGONO L'ACCENTO SUI MOVENTI ECONOMICI E SUI SUOI LEGAMI CON LE TRASFORMAZIONI DEL SISTEMA CAPITALISTICO LASCIANDO IN SECONDO PIANO GLI ASPETTI IDEOLOGICI E POLITICI: SIA PER HOBSON (LIBERALISTA) CHE PER ROSA LUCEMBURG (MARXISTA) LA CAUSA PRINCIPALE DEL FENOMENO STA NEL SOTTOCONSUMO CIOÈ NEL DIVARIO TRA LA CAPACITÀ CRESCENTE DEL SISTEMA CAPITALISTICO DI PRODURRE E LA POSSIBILITÀ DI ACQUISTARLE DA PARTE DI UN NUMERO DI CONSUMATORI CHE NON CRESCEVA ALLO STESSO RITMO, A SEGUITO DEL QUALE SI HA LA NECESSITÀ DI TROVARE SBOCCHI NEI MERCATI ESTERI. PER LENIN L'IMPERIALISMO ERA LEGATO ALLA CONCENTRAZIONE INDUSTRIALE E ALLA FORMAZIONE DEL CAPITALE FINANZIARIO, E COSTITUIVA LA FASE SUPREMA DELLO SVILUPPO CAPITALISTICO. LE VARIE TEORIE DIVERGONO NON SOLO SUGLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI DELL'IMPERIALISMO MA ANCHE SUI SUOI TERMINI CRONOLOGICI, SECONDO MOLTI È UN FENOMENO CHE VA COLLOCATO TRA IL 1860 E LA PRIMA GUERRA MONDIALE, ALTRI SPOSTANO LA DATA FINALE COMPRENDENDOVI ANCHE LA SECONDA GUERRA MONDIALE O, ALCUNI MARXISTI, LO CONSIDERANO TUTT’ORA OPERANTE. POSSIAMO COMUNQUE AFFERMARE CHE NON È CORRETTO IDENTIFICARE IMPERIALISMO E COLONIALISMO, INIZIATO SECOLI PRIMA, E NON LO È NEMMENO DILATARE FINO AI NOSTRI GIORNI IL CONCETTO STACCANDOLO DAL CONTESTO IN CUI NACQUE, QUELLO DELLA GRANDE ESPANSIONE DELLE POTENZE EUROPEE TRA XIX E XX SECOLO.] I TERRITORI POSSEDUTI DALLE POTENZE EUROPEE VENNERO AMPLIATI IN POCHI DECENNI ANCHE GRAZIE ALLA SUPREMAZIA TECNOLOGICA OCCIDENTALE IN CAMPO DI TRASPORTI E ARMAMENTI; LA GRAN BRETAGNA RAGGIUNSE UN’ESTENSIONE DI 30 MILIONI DI KM², LA FRANCIA ACQUISÌ 10 MILIONI DI KM²; MA ALLA COMPETIZIONE COLONIALE SI UNIRONO ANCHE STATI PRIVI DI UNA TRADIZIONE IMPERIALE O CON UNA STORIA UNITARIA RECENTE (GERMANIA, BELGIO, ITALIA E A FINE SECOLO ANCHE GIAPPONE E USA). LE RAGIONI DI QUESTO FENOMENO ERANO NUMEROSE, LEGATE A INTERESSI ECONOMICI, PER ESEMPIO LA SPINTA ALL'ACCAPARRAMENTO DI MATERIE PRIME A BASSO COSTO E LA RICERCA DI SBOCCHI COMMERCIALI ASSUNSERO UN GRANDE PESO IN COINCIDENZA CON LA SVOLTA PROTEZIONISTICA ADOTTATA DEI PESI EUROPEI; PIÙ RECENTE ERA LA SPINTA PROVENIENTE DALL'ACCUMULAZIONE DI CAPITALI FINANZIARI: PERÒ QUESTI ASPETTI NON VANNO SOPRAVVALUTATI, ALLA VIGILIA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE LA GRAN BRETAGNA INDIRIZZA VERSO LE NUOVE COLONIE APPENA IL 3% DEI SUOI INVESTIMENTI, LA FRANCIA IL 9%, E ANCHE NELLE ETÀ DELL'IMPERIALISMO GRAN PARTE DEL COMMERCIO MONDIALE SI SVOLSE TRE PAESI INDUSTRIALIZZATI. CIÓ NON TOGLIE NULLA AL FATTO CHE PROPRIO LA PROSPETTIVA DEI BENEFICI ECONOMICI OTTENIBILI DALLE COLONIE FINÌ CON L'INFLUENZARE LE SCELTE DEI GOVERNANTI EUROPEI. LE MOTIVAZIONI POLITICO-RELIGIOSE EBBERO UN PESO PARI A QUELLE ECONOMICHE, AFFONDAVANO LE LE LORO RADICI IN UNA MESCOLANZA DI NAZIONALISMO E POLITICA DI POTENZA, DI RAZZISMO E SPIRITO MISSIONARIO, PER ESEMPIO IN GRAN BRETAGNA L'IDEA DI APPARTENERE A UNA NAZIONE ELETTA FU COMUNE A SCRITTORI E UOMINI POLITICI ANCHE DI ESTRAZIONE LIBERALE COME JOSEPH CHAMBERLAIN: QUESTO MITO DI UNA VOCAZIONE IMPERIALE DELLE SINGOLE NAZIONI SI LEGA A QUELLO DI UNA MISSIONE NEL MONDO DELLA CIVILTÀ EUROPEA NEL SUO COMPLESSO, KIPLING PARLA DEL “FARDELLO DELL'UOMO BIANCO” PER INDICARE IL DOVERE DEI BIANCHI DI CIVILIZZARE LE POPOLAZIONI SELVAGGE, E COSÌ IL PATERNALISMO SI UNISCE A UN RAZZISMO DI MATRICE POSITIVISTICA. 15 SPESSO L’AZIONE COLONIALE VOLEVA ANCHE PREVENIRE LE INIZIATIVE DI POTENZE CONCORRENTI (SENZA CHE CIÓ RISPONDESSE A UN PIANO DI CONQUISTA PRESTABILITO) E IL RISULTATO FU CHE IL MONDO INTERO RISULTÓ SPARTITO IN IMPERI E ZONE DI INFLUENZA TRA LE MAGGIORI POTENZE. L’INTERESSE DELL’OPINIONE PUBBLICA PER LE COLONIE FU ALIMENTATO DALL’ECO DELLE GRANDI ESPLORAZIONI CHE SI SVOLSERO, DA METÀ SECOLO, SOPRATTUTTO IN AFRICA; IN QUESTO INTERESSE CONFLUIRONO LA PROSPETTIVA DI GRANDI RICCHEZZE NASCOSTE IN TERRE DA ESPLORARE, LA MODA DELL’ESOTICO, LA CURIOSITÀ SCIENTIFICO-GEOGRAFICA POSITIVISTICA E L’ALONE ROMANTICO CHE CIRCONDAVA LE FIGURE DEGLI AVVENTURIERI/ESPLORATORI COME IL MISSIONARIO SCOZZESE LIVINGSTONE CHE ESPLORÒ IL CUORE DELL’AFRICA MERIDIONALE GIÀ NEGLI ANNI ‘50 E ATTRAVERSÓ IL CONTINENTE DA UN OCEANO ALL’ALTRO; O IL GIORNALISTA STANLEY CHE ESPLORÓ, INCARICATO DAL RE DEL BELGIO, IL BACINO DEL CONGO E POSE LE BASI PER LA CONQUISTA DI TALE TERRA; O L’ITALO-FRANCESE PIETRO SAVOGNAN DI BRAZZÀ APRÌ LA STRADA ALLA PENETRAZIONE FRANCESE NELL’AFRICA EQUATORIALE; O PETERS ESPLORA L’AFRICA ORIENTALE PER CONTO DEI TEDESCHI. 5.2 I MAGGIORI SVILUPPI DELL’ESPANSIONE COLONIALE SI EBBERO IN AFRICA, NEL 1879 I PAESI EUROPEI NE CONTROLLAVANO SOLO UN DECIMO: -FRANCIA: ALGERIA E SENEGAL -PORTOGALLO: ANGOLA E MOZAMBICO -GRAN BRETAGNA: COLONIA DEL CAPO, PARTE MERIDIONALE DELL’ODIERNA REP. SUDAFRICANA MENO DI 40 ANNI DOPO GLI EUROPEI POSSEDEVANO 9 DECIMI DELL’AFRICA. INSIEME ALL’ESPANSIONE EUROPEA CI FU UN RILANCIO DELL’ATTIVITÀ MISSIONARIA NELLE ZONE DI NUOVA COLONIZZAZIONE, LA CHIESA CATTOLICA SI ACCORDÓ CON DIVERSI PAESI PER PARTECIPARE ALLE LORO AVVENTURE COLONIALI. I PRIMI ATTI DELLA NUOVA ESPANSIONE FURONO L’OCCUPAZIONE FRANCESE DELLA TUNISIA (1881) E L’OCCUPAZIONE BRITANNICA DELL’EGITTO (1882): ENTRAMBI I PAESI APPARTENEVANO NOMINALMENTE ALL’IMPERO OTTOMANO, MA ERANO STATI RESI INDIPENDENTI DAI RISPETTIVI GOVERNANTI E LE POTENZE EUROPEE AVEVANO INTERESSI ECONOMICI E STRATEGICI. NEGLI ANNI ‘70 ENTRAMBI SI ERANO LANCIATI IN PROGRESSI DI MODERNIZZAZIONE CHE AVEVANO PERÓ PROVOCATO IL DISSESTO DELLE FINANZE COSTRINGENDO I PAESI AD AUMENTARE LA PRESSIONE FISCALE PER FAR FRONTE AI DEBITI CON LE BANCHE EUROPEE. PROPRIO PER TUTELARSI DAL RISCHIO DI BANCAROTTA, FRANCIA E GRAN BRETAGNA, PRINCIPALI CREDITORI, INTERVENNERO MILITARMENTE: PRIMA LA FRANCIA INVIA UN CONTINGENTE MILITARE A TUNISI E IMPONE UN PROTETTORATO (DOPO AVER OTTENUTO MANO LIBERA DAGLI ALTRI PAESI NEL CONGRESSO DI BERLINO DEL 1878); TALI AVVENIMENTI EBBERO RIPERCUSSIONI IN EGUTTO DOVE NACQUE UN MOVIMENTO NAZIONALISTA CHE SEMBRAVA METTERE IN PERICOLO IL CONTROLLO SUL CANALE DI SUEZ, MA NEL 1882 DOPO LO SCOPPIO DI MOTI ANTI-EUROPEI AD ALESSANDRIA, I BRITANNICI INVIARONO UN CORPO DI SPEDIZIONE CHE SCONFISSE GLI EGIZIANI E ASSUNSE IL CONTROLLO DEL PAESE, CHE DIVENNE UNA SORTA DI COLONIA BRITANNICA. SUBITO DOPO LA GRAN BRETAGNA SI IMPEGNÒ NEL SUDAN DOV’ERA SCOPPIATA UNA RIVOLTA CAPEGGIATA DAL PROFETA MOHAMED AHMED FAUTORE DI UNA TEOCRAZIA MUSULMANA CHE VOLEVA ALLARGARE A TUTTO IL MONDO ARABO; EGLI LANCIÓ LE TRUPPE SUDANESI IN UNA GUERRA SANTA CONTRO LE FORZE ANGLO-EGIZIANE SCONFIGGENDOLE E FONDANDO UNO STATO A KHARTUM NEL 1885 (CHE GLI INGLESI ROVESCERANNO SOLO NEL ‘98). L’AZIONE UNILATERALE DELLA GRAN BRETAGNA IN EGITTO PROVOCÓ RISENTIMENTO IN FRANCIA, SUSCITANDO RIVALITÀ TRA LE 2 POTENZE E SCATENANDO LA CORSA ALLA CONQUISTA DELL’AFRICA NERA. I PRIMI CONTRASTI SI DELINEARONO NEL BACINO DEL CONGO DOVE RE LEOPOLDO II DEL BELGIO AVEVA COSTRUITO UNA SORTA DI IMPERO PERSONALE SOTTO LA COPERTURA DI UN’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE AFRICANA FONDATA NEL 1876 CON SCOPI UMANITARI. DOPO LA SCOPERTA DI GIACIMENTI MINERARI NEL KATANGA, IL SOVRANO CERCÓ DI CONSOLIDARE IL SUO DOMINIO CON UNO SBOCCO NELL’ATLANTICO, SUSCITANDO LA REAZIONE PORTOGHESE CHE RIVENDICAVA LA FOCE DEL CONGO PER LA CONTIGUITÀ CON LA SUA ANTICA COLONIA DELL’ANGOLA. TALE QUESTIONE CONGOLESE FU OGGETTO DELLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI BERLINO PER INIZIATIVA DI BISMARCK (1884-85) CHE CODIFICÓ LE NORME CHE AVREBBERO DOVUTO REGOLARE LA SPARTIZIONE DELL’AFRICA; IL PRINCIPIO ADOTTATO FU QUELLO DELL’EFFETTIVA OCCUPAZIONE COME UNICO TITOLO VALIDO PER LEGITTIMARE IL POSSESSO DICUN TERRITORIO, PRINCIPIO CHE PERÓ LASCIAVA LARGHI MARGINI DI INCERTEZZA (ALLORA LE OCCUPAZIONI EFFETTIVE SI LIMITAVANO A POCHI SCALI COMMERCIALI POSTI NELLE ZONE COSTIERE) E STIMOLÓ UN’ACCELERAZIONE DELLA CORSA ALL’OCCUPAZIONE DI TERRITORI RITENUTI DI INTERESSE ECONOMICO O STRATEGICO. LA CONFERENZA RICONOBBE LA SOVRANITÀ PERSONALE DI RE LEOPOLDO SUL TERRITORIO CHE POI SAREBBE STATO RINOMINATO CONGO BELGA (MA CHE ALLORA VENNE CHIAMATO STATO LIBERO DEL CONGO, PARADOSSALE EUFEMISMO PER INDICARE QUELLA CHE FU UNA DELLE FORME PIÙ DISUMANE DI DOMINIO COLONIALE PER IL TRATTAMENTO DELLE POPOLAZIONI E LO SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE); ALLA FRANCIA ANDARONO I TERRITORI SULLA RIVA DESTRA DEL FIUME, L'ATTUALE REPUBBLICA DEL CONGO; LA GERMANIA, ULTIMA ARRIVATA NELLA CORSA ALLE COLONIE VEDE RICONOSCIUTO IL PROTETTORATO SUL TOGO E SUL CAMERUN; LA GRAN BRETAGNA HA IL CONTROLLO DEL BASSO NIGER MENTRE LA FRANCIA HA IL POSSESSO DELL'ALTO CORSO DEL FIUME. PARTENDO DA QUESTA REGIONE IN 10 ANNI, CONTRO GLI STATI MUSULMANI, I FRANCESI SI ASSICURARONO IL POSSESSO DI TERRITORI DESERTICI CHE SI ESTENDEVANO DALL'ATLANTICO AL SUDAN, DAL BACINO DEL CONGO AL MEDITERRANEO. 16 LA GRAN BRETAGNA NON SI OPPOSE ALLE CONQUISTE FRANCESI CHE CONSIDERAVA DI SCARSO INTERESSE MA CONCENTRÒ LE SUE MIRE SULL'AFRICA SUD-ORIENTALE PER CONTROLLARE L’OCEANO INDIANK (QUINDI PER LA SICUREZZA DEI TRAFFICI CON L'INDIA): NEL DECENNIO 1885-95 PARTENDO DALLA COLONIA DEL CAPO E APPOGGIANDOSI ALLE INIZIATIVE DELLE GRANDI COMPAGNIE PRIVATE, I BRITANNICI RISALIRONO L'AFRICA FINO AL BACINO DELLO ZAMBESI E AL LAGO NISSA, A NORD SI IMPADRONIVANO DEL KENYA E DELL'UGANDA E DEI TERRITORI TRA LE SORGENTI DEL NILO E L'OCEANO INDIANO; LA TENDENZA ERA QUELLA DI SALDARE I POSSEDIMENTI BRITANNICI A SUD DELL'EQUATORE CON QUELLI DELLA REGIONE DEL NILO ASSICURANDOSI UN DOMINO INTERROTTO DA NORD A SUD, MA QUESTO DISEGNO SI SCONTRAVA CON LA PRESENZA TEDESCA CHE DAL 1885 CONTROLLAVA L'ARIA A EST DEL LAGO TANGANIKA E A SUD DEL LAGO VITTORIA. IL CONTRASTO FU REGOLATO DA UN ACCORDO NEL 1890, LA GRAN BRETAGNA RICONOBBE L’AFRICA ORIENTALE TEDESCA RINUNCIANDO AL SOGNO DEL DOMINIO “DAL CAPO AL CAIRO” MA RICEVENDO IN COMPENSO L'ISOLA DI ZANZIBAR, IMPORTANTE NODO DELLE ROTTE COMMERCIALI NELL'OCEANO INDIANO, E OTTENENDO DI TENERE LONTANA LA GERMANIA DALLA REGIONE DELL'ALTO NILO IN CUI I BRITANNICI SI TROVARONO PERÒ IN ROTTA DI COLLISIONE CON I FRANCESI CHE SI ERANO SPINTI FINO AL SUDAN. NEL SETTEMBRE 1898 UN CONTINGENTE DELL'ESERCITO BRITANNICO SI INCONTRÒ CON UNA COLONIA FRANCESE CHE AVEVA OCCUPATO LA FORTEZZA DI FASHIDA SUL NILO E CIÒ RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN CONFLITTO MA IL GOVERNO FRANCESE RITIRÒ LE SUE TRUPPE E RINUNCIÓ ALLE MIRE SULLA REGIONE PER LA IMPREPARAZIONE DELL'ESERCITO; NE SEGUÌ UNA DISTENSIONE NEI RAPPORTI FRANCO-BRITANNICI. A INIZIO 1900 LA SPARTIZIONE DELL'AFRICA ERA PRESSOCHÉ COMPLETA, OLTRE ALLA PICCOLA REPUBBLICA DI LIBERIA RESTAVANO INDIPENDENTI SOLO L'IMPERO ETIOPICO E LA LIBIA, IL MAROCCO E LE REPUBBLICHE BOERE DEL SUDAFRICA, IL RESTO DEL CONTINENTE ERA DIVISO IN COLONIE E PROTETTORATI SEPARATI DA CONFINI ARBITRARI TRACCIATI SULLA CARTA GEOGRAFICA SENZA TENER CONTO DELLE DIVISIONI TRIBALI E DELLE PREESISTENTI REALTÀ ETNICHE. 5.3 IN AFRICA MERIDIONALE L’IMPERIALISMO DELLA GRAN BRETAGNA SI SCONTRA CON IL NAZIONALISMO LOCALE BOERO, SCATENANDO UN CONFLITTO COLONIALE TRA I DUE POPOLI BIANCHI CRISTIANI. I BOERI ERANO DISCENDENTI DEGLI AGRICOLTORI OLANDESI CHE NEL ‘600 AVEVANO COLONIZZATO IL CAPO DI BUONA SPERANZA (AI QUALI SI ERANO AGGIUNTI UGONOTTI FRANCESI) ED ERANO CADUTI SOTTO LA SOVRANITÀ DELLA GRAN BRETAGNA QUANDO QUESTA AVEVA OTTENUTO LA COLONIA AL TEMPO DELLE GUERRE NAPOLEONICHE; MOLTI DI LORO AVEVANO DATO VITA A UN ESODO VERSO IL NORD PER SFUGGIRE ALLA SOTTOMISSIONE DOVE AVEVANO FONDATO LE DUE REPUBBLICHE DELL'ORANGE NEL 1845 IO E DEL TRANSVAAL NEL 1852, E ALLA FINE DEGLI ANNI ‘70 LA SCOPERTA DI GRANDI GIACIMENTI DI DIAMANTI IN QUEST'ULTIMA RISVEGLIÓ L'INTERESSE DELLA GRAN BRETAGNA CHE LASCIÓ MANO LIBERA ALLA POLITICA AGGRESSIVA DELLA CLASSE DIRIGENTE DELLA COLONIA DEL CAPO, MINACCIATA DALLA CRESCITA ECONOMICA DELLE DUE REPUBBLICHE. NELLA PRIMA GUERRA BOERA, 1880-81, I BRITANNICI VENNERO SCONFITTI E IL TRANSVAAL MANTENNE UNA PROPRIA AUTONOMIA, MA NEL PERIODO SUCCESSIVO LA POLITICA BRITANNICA SI FECE PIÙ AGGRESSIVA, PROMOTORE FU CECIL RHODES, PADRONE DELLA BRITISH SOUTH AFRICA COMPANY, PRIMO MINISTRO DELLA COLONIA DEL CAPO, CHE MISE UNA COLOSSALE FORTUNA PERSONALE ACCUMULATA CON IL MONOPOLIO DELLA PRODUZIONE DIAMANTIFERA AL SERVIZIO DI UN DISEGNO IMPERIALE (FU SUA L'IDEA DI ESTENDERE LA SOVRANITÀ BRITANNICA DAL CAPO AL CAIRO): GRAZIE ALLA SUA ATTIVITÀ LA GRAN BRETAGNA SI ESPANSE IN BUONA PARTE DELL'AFRICA MERIDIONALE FINO ALLA ZONA DELLO ZAMBIA CIRCONDANDO LE 2 REPUBBLICHE BOERE. ULTERIORE ELEMENTO DI TENSIONE FU LA SCOPERTA DI NUOVI GIACIMENTI AURIFERI NEI 2 TERRITORI NEL 1885 TANTO CHE ARRIVARONO MOLTI IMMIGRATI SOPRATTUTTO BRITANNICI: IN QUESTO FLUSSO DI FORESTIERI I BOERI VIDERO L'INIZIO DI UN PROCESSO CHE MINACCIAVA DI STRAVOLGERE IL CARATTERE CONTADINO DELLA LORO SOCIETÀ CHE COLTIVAVA IL MITO DELLA PROPRIA INDIPENDENZA, SI ISPIRAVA UN CALVINISMO CONSERVATORE E SI FONDAVA SULL'IMPOSIZIONE AGLI INDIGENI DI UN REGIME DI SEMISCHIAVITÙ AVVERSATO INVECE DA BRITANNICI. LA TENSIONE CREBBE FINCHÉ NELL'OTTOBRE DEL 1889 PAUL KRUGER, PRESIDENTE DEL TRANSVAAL DICHIARÒ GUERRA ALLA GRAN BRETAGNA: LA SECONDA GUERRA BOERA FU LUNGA, I BOERI COMBATTERONO CON GRANDE TENACIA RIPORTANDO MOLTI SUCCESSI E SUSCITANDO SIMPATIA NELL'OPINIONE PUBBLICA, E ANCHE DOPO LA SCONFITTA DEL MAGGIO 1902 (QUANDO IL TRANSVAAL E L’ORANGE FURONO ANNESSI ALL'IMPERO BRITANNICO) I BOERI CONDUSSERO UNA ACCANITA LOTTA DI RESISTENZA PER ANNI. IN SEGUITO ORANGE E TRANSVAAL OTTENERE UNO STATUTO DI AUTONOMIA SIMILE A QUELLO DELLA COLONIA DEL CAPO, ALLA QUALE SI UNIRONO DANDO VITA ALL'UNIONE SUDAFRICANA DEL 1910. 5.4 A DIFFERENZA DI QUANTO ACCADE IN AFRICA, AGLI INIZI DELL'ETÀ DELL'IMPERIALISMO GLI EUROPEI AVEVANO MESSO GIÀ RADICI IN ASIA: -I BRITANNICI POSSEDEVANO L'ATTUALE SRI LANKA, HONG KONG, SINGAPORE, BASI SULL'OCEANO INDIANO E NEL SUD-EST ASIATICO, NONCHÉ L'INDIA. GLI OLANDESI DOMINAVANO L'ARCIPELAGO INDONESIANO. -I PORTOGHESI MACAO IN CINA, GOA IN INDIA E UNA PARTE DELL'ISOLA DI TIMOR. -LA SPAGNA AVEVA LE FILIPPINE. 17 6. GOVERNARE L’ITALIA UNITA 6.1 AL MOMENTO DELL’UNITÀ, L’ITALIA CONTAVA 22-25 MILIONI DI PERSONE , MA VI ERA UNA PERCENTUALE MOLTO ALTA DI ANALFABETISMO , CIRCA IL 75%, SOPRATTUTTO LE DONNE . SOLO IL 10% DEGLI ITALIANI , ERANO ITALOFONI , GLI ALTRI COMUNICAVANO CON IL DIALETTO , DIALETTI CHE ERANO MOLTO NUMEROSI E DIVERSI IN ITALIA E CHE AFFIANCAVANO LA LINGUA COLTA NELLE SCUOLE. L’ITALIA NON POSSEDEVA ANCORA UNA LINGUA COMUNE , AL CONTRARIO DI ALTRI PAESI COME LA FRANCIA, PERÒ INTORNO AL 1860, L’ITALIA PRESENTAVA UN ALTO NUMERO DI CITTÀ ALCUNE MOLTO POPOLOSE, COME NAPOLI, ALTRE MENO . CIRCA IL 20% TOTALE DELLA POPOLAZIONE ERA URBANA , MA LA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI VIVEVA NEI CENTRI RURALI E I LORO MEZZI DI SOSTENTAMENTO ERANO DUNQUE LE ATTIVITÀ AGRICOLE , INFATTI L’ AGRICOLTURA : OCCUPAVA 70% DELLE ATTIVITÀ, CONTRO IL SOLO 18% IMPEGNATO NELL’INDUSTRIA E ARTIGIANATO E IL 125 NEL SETTORE TERZIARIO. LE ATTIVITÀ AGRICOLE FORNIVANO I PRINCIPALI PRODOTTI DI ESPORTAZIONE , ANCHE SE , CONTRARIO A QUANTO SI PUÒ PENSARE, L’AGRICOLTURA ITALIANA NON ERA FAVORITA DALLE CONDIZIONI NATURALI (PER ES. LE ZONE PIANEGGIANTI, CIOÈ LE PIÙ ADATTE PER L’AGRICOLTURA , ERANO CIRCA IL 20%, TUTTO IL RESTO ERA TERRENO MONTAGNOSO O COLLINARE, UN ALTRO 20% PALUDOSO). L’AGRICOLTURA ITALIANA ERA ‘POVERA’ CARATTERIZZATA DA UNA VARIETÀ DI COLTURE E TIPOLOGIE DI PROPRIETÀ FONDIARIA. -NORD: SOLO NELLA ZONA DELLA PIANURA PADANA SI ERANO SVILUPPATE DIVERSE AZIENDE AGRICOLE MODERNE CHE UNIVANO AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO BOVINO ,ED ERANO CONDOTTE CON CRITERI CAPITALISTICI .OLTRE CHE PRODURRE PER IL MERCATO, IMPIEGAVANO MANODOPERA SALARIATA. SEMPRE AL NORD ESISTEVANO LE GRANDI PROPRIETÀ COLTIVATE A CEREALI E LE PICCOLE UNITÀ IN AFFITTO A CONDUZIONE FAMILIARE, RICORDIAMO IL PIEMONTE, LA LOMBARDIA E IL VENETO. -CENTRO: NELL’APPENNINO E AL CENTRO, IN PARTICOLARE TOSCANA, MARCHE E UMBRIA, ,DOMINAVA LA MEZZADRIA, CON TERRE DIVISE IN PICCOLI O MEDI PODERI , OGNUNO DEI QUALI PRODUCEVA PER IL MANTENIMENTO DI UNA FAMIGLIA CHE VIVEVA LÌ, E PER IL PAGAMENTO DEL CANONE IN NATURA E PER LE SPESE DI MANUTENZIONE . ERANO LUOGHI DUNQUE LONTANI DALL’INVESTIMENTO PER UN’AGRICOLTURA MODERNA, APPREZZATO DAI CONSERVATORI. -SUD: QUI VIGEVA INVECE IL LATIFONDO, DOVE SI FACEVANO SENTIRE LA TRACCIA DEL FEUDALESIMO E I VECCHI CONTRATTI AGRARI; TUTTAVIA, IN ZONE COME CAMPANIA , PUGLIA E SICILIA, ERANO DIFFUSE LE COLTURE SPECIALIZZATE PER L’ESPORTAZIONE. IL LIVELLO DI VITA DELLE POPOLAZIONI RURALI ,ERA MOLTO BASSO , I CONTADINI VIVEVANO AI LIMITI DELLA SUSSISTENZA FISICA , SI NUTRIVANO SOLO DI PANE NON SEMPRE DI CEREALI , E DI LEGUMI , ERANO FACILMENTE SOGGETTI A MALATTIE COME LA PELLAGRA E, SOPRATTUTTO AL SUD, VIVEVANO IN PICCOLE CASE MALSANE, AMMUCCHIATI IN MOLTI. PER MOLTO TEMPO, LA STESSA CLASSE DIRIGENTE, NON SI RESE CONTO DELL’ARRETRATEZZA RISPETTO AL NORD, DEL MEZZOGIORNO. UN PRIMO SPOSTAMENTO, LO FECE FARINI , INVIATO NELLE PROVINCE MERIDIONALI COME LUOGOTENENTE, DEFINENDO LO SPETTACOLO UNA ‘BARBARIE’. POSSIAMO PARLARE DI UN VERO E PROPRIO DIVARIO TRA NORD E SUD ,SOTTOLINEATO DALLA DISTANZA CULTURALE(SUD MENO ALFABETIZZATO) E DIVERSA MENTALITÀ E COMPORTAMENTI . AL MOMENTO UNITARIO, IL DIVARIO ERA MOSTRATO ANCHE DALLE SCARSE INFRASTRUTTURE DEL SUD, RISPETTO AL NORD . QUESTO DIVARIO , SEGNAVA L’EMERGERE DI UN PROBLEMA NAZIONALE , DEFINITO QUESTIONE MERIDIONALE. TUTTAVIA , LE 2 ITALIE, AVEVANO IN COMUNE L’ARRETRATEZZA, DI FRONTE I PAESI EUROPEI. 6.2 GOVERNARE L’ITALIA DOPO L’UNIFICAZIONE NON FU FACILE. RICORDIAMO ANCHE CHE CAVOUR MORÌ PROPRIO NEL GIUGNO DEL’61 LASCIANDO LA CLASSE DIRIGENTE MODERATA, SENZA UNA GUIDA . TUTTAVIA I SUCCESSORI DI CAVOUR ,SI ATTENNERO ABBASTANZA ALLA SUA POLITICA RISPETTOSA DELLE LIBERTÀ COSTITUZIONALI E ACCENTRATRICE , LIBERISTA IN ECONOMIA E LAICA . NEI PRIMI 15 ANNI DI UNITÀ, GUIDÒ IL PAESE LA DESTRA STORICA. ERA UN GRUPPO COSTITUITO DA MODERATI PIEMONTESI ( VECCHIA MAGGIORANZA DELLA CAMERA SUBALPINA), GRUPPI MODERATI LOMBARDI, EMILIANI E TOSCANI , MA VI ERA ANCHE UNA MINIMA RAPPRESENTANZA DELLE REGIONI MERIDIONALI . VEDIAMO CHE ERANO ESPONENTI NON SOLO DIVERSI PER PROVENIENZA GEOGRAFICA, MA ANCHE PER FORMAZIONE CULTURALE E POLITICO. TUTTAVIA ERANO UN GRUPPO OMOGENEO DAL PUNTO DI VISTA SOCIALE, IN QUANTO APPARTENENTI AI CETI SUPERIORI. QUESTA COSTITUIVA UN GRUPPO MODERATO , ERA DUNQUE DIFFERENZA DALLA DESTRA DI CLERICALI E NOSTALGICI DEI VECCHI REGIMI CHE SI AUTOESCLUSERO DALLE ISTITUZIONI POST LEGITTIMITÀ DEL NUOVO STATO. SUI BANCHI DELL’OPPOSIZIONE IN PARLAMENTO, SEDEVANO INVECE GLI ESPONENTI DELLA VECCHIA SINISTRA PIEMONTESE , CON ALCUNI PATRIOTI MAZZINIANI O GARIBALDINI , CHE SI INSERIRONO NELLE ISTITUZIONI MONARCHICHE, PER CAMBIARLE. 20 LA SINISTRA ERA COMPOSTA DA UNA BASE SOCIALE PIÙ AMPIA E COMPOSITA , FORMATA DA GRUPPI BORGHESI COME PROFESSIONISTI E INTELLETTUALI, MA ANCHE COMMERCIANTI E IMPRENDITORI , E COMPRENDEVA ANCHE GRUPPI OPERAI E ARTIGIANI DEL NORD ,ESCLUSI DALL’ELETTORATO. NEI PRIMI ANNI POST UNITÀ , PORTÒ AVANTI LE RIVENDICAZIONI DEMOCRATICHE RISORGIMENTALI: IL SUFFRAGIO UNIVERSALE, IL DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO E IL COMPLETAMENTO DELL’UNITÀ DA RAGGIUNGERE CON LA RIPRESA DELL’INIZIATIVA POPOLARE. DESTRA E SINISTRA ERANO PERÒ ESPRESSIONE DI UNA CLASSE DIRIGENTE RISTRETTA, NON RAPPRESENTAVANO IL PAESE REALE. LA LEGGE ELETTORALE PIEMONTESE, ESTESA A TUTTO IL REGNO , CONCEDEVA IL DIRITTO DI VOTO SOLO AI CITTADINI MASCHI +25, ALFABETIZZATI E PAGANTI ALMENO 40 LIRE DI IMPOSTE L’ANNO; POTEVANO DUNQUE VOTARE POCHISSIME PERSONE E SPESSO QUESTE SI ASTENEVANO DAL VOTO : BASTAVANO POCHI VOTI PER ELEGGERE UN DEPUTATO DUNQUE. LA VITA POLITICA ASSUMEVA UN CARATTERE OLIGARCHICO E PERSONALISTICO , NON VI ERANO PARTITI ORGANIZZATI NEL SENSO MODERNO , MA LA LOTTA POLITICA SI IMPERNIAVA SU SINGOLE PERSONALITÀ PIÙ CHE SU PROGRAMMI DEFINITI: ERA DOMINATA DA POCHI NOTABILI CAPACI DI SFRUTTARE LA LORO INFLUENZA E LE PROPRIE RELAZIONI PER OTTENERE VOTI ALLE ELEZIONI. TUTTAVIA, PER QUANTO RISTRETTA, LA CLASSE DIRIGENTE ERA CONVINTA DI RAPPRESENTARE LA PARTE MIGLIORE DEL PAESE , IN EFFETTI GLI UOMINI DI DESTRA STORICA SI DISTINSERO PER ONORE E RIGORE. PROPRIO I LEADER DELLA DESTRA STORICA, AMMIRATORI DELL’ESEMPIO BRITANNICO , ERANO DISPOSTI A RICONOSCERE LA VALIDITÀ DEL SISTEMA DECENTRATO BASATO SUL SELF-GOVERNAMENT DELLE COMUNITÀ LOCALI . NEI FATTI PERÒ , LE VARIE ESIGENZE SPINSERO I GOVERNANTI AD OPTARE PER UN MODELLO DI STATO ACCENTRATO MOLTO VICINO A QUELLO NAPOLEONICO , BASATO DUNQUE SU ORDINAMENTI UNIFORMI PER TUTTO IL REGNO E SU UNA RIGIDA GERARCHIA DI FUNZIONARI DIPENDENTI DAL CENTRO. L’ACCENTRAMENTO ERA INEVITABILE DOPO L’UNIFICAZIONE OTTENUTA TRAMITE L’ANNESSIONE AL REGNO DI SARDEGNA DI VARIE PROVINCE E L’ADOZIONE DUNQUE DEL SUO IMPIANTO ISTITUZIONALE E DELLE SUE LEGGI. TRA IL ’59-60 , GRAZIE AI POTERI CONFERITI AL GOVERNO DALLO STATO GUERRA CON L’AUSTRIA ,ERANO STATE VARATE SENZA CONTROLLO PARLAMENTARE DIVERSE LEGGI IMPORTANTI PER IL PAESE: RICORDIAMO LA LEGGE CASATI SULL’ISTRUZIONE , LA LEGGE RATAZZI SULL’ORDINAMENTO COMUNALE E PROVINCIALE. IL TERRITORIO NAZIONALE ERA DIVISO IN PROVINCE RAPPRESENTANTI LE CIRCOSCRIZIONI AMMINISTRATIVE PRINCIPALI , POSTE SOTTO IL CONTROLLO DI PREFETTI , RAPPRESENTANTI DEL POTERE ESECUTIVO CENTRALE SU TUTTO IL PAESE; LEGGE POI ESTESA IN TUTTO IL REGNO. 6.3 LA CLASSE POLITICA SCELSE L’ACCENTRAMENTO ANCHE PER LA SITUAZIONE CREATASI NEL MEZZOGIORNO. NELLE PROVINCE MERIDIONALI LIBERATE DAL REGIME BORBONICO , IL MALESSERE VECCHIO DI CONTADINI , CON L’OSTILITÀ PER IL NUOVO ORDINE POLITICO CHE NON PORTÒ CAMBIAMENTI NELLA SFERA SOCIALE, VIDE LA BORGHESIA RURALE SCHIERARSI DALLA PARTE DEI BORBONE. A QUESTO SI AGGIUNSERO LE NUOVE FISCALITÀ E LA LEVA MILITARE OBBLIGATORIA ABBATTUTESI SUI CONTADINI. GIÀ NELL’ULTIMA FASE GARIBALDINA, SCOPPIARONO FORTI INSURREZIONI IN CAMPANIA , DIVENNERO SEMPRE PIÙ FREQUENTI LE INSURREZIONI CONTADINE A VOLTE INCORAGGIATE DAL CLERO. DALL’ESTATE DEL 1861 , IN TUTTE LE REGIONI DEL SUD, SI FORMARONO BANDE IRREGOLARI , IN CUI SI MISCHIAVANO CONTADINI A EX MILITARI BORBONICI , BANDITI . QUESTE BANDE ASSALIVANO E OCCUPAVANO I PICCOLI CENTRI, ASSEDIANDOLI PER GIORNI , MASSACRANDO NOTABILI LIBERALI E INCENDIANDO GLI ARCHIVI COMUNALI , PER POI RITIRARSI PRIMA DI RIATTACCARE, IN MONTAGNE. IL GOVERNÒ REAGÌ A QUESTE AVVERSIONI , CON ENERGIA , RAFFORZANDO AL SUD LA PRESENZA MILITARE ( RICORDIAMO LA RAPPRESAGLIA DI PONTELANDOLFO DEL 1861). NEL 1863 , IL PARLAMENTO APPROVÒ LA LEGGE CHE ISTITUIVA NELLE PROVINCE IN STATO DI BRIGANTAGGIO, UN REGIME DI GUERRA, CON TRIBUNALI MILITARI PER GIUDICARE I RIBELLI E FUCILARE GLI OPPOSITORI; CON QUESTE MISURE, IL BRIGANTAGGIO SI ESTINSE NEL 1865; IN REALTÀ PERÒ NON SI RISOLSERO I PROBLEMI CHE PORTARONO ALLA NASCITA DEL BRIGANTAGGIO. I GOVERNI DI DESTRA NON SEPPERO O NON VOLLERO RIDURRE LE CAUSE DEL MALCONTENTO; PER ESEMPIO LA DIVISIONE DELLE TERRE DEMANIALI , FU PORTATA AVANTI CON SCARSA INCISIVITÀ E LE CONDIZIONI DEI CONTADINI SENZA TERRA O DEI PICCOLI PROPRIETARI, NON MIGLIORARONO AFFATTO. IN GENERALE LE SCELTE POLITICHE ECONOMICHE DI DESTRA, ACCENTUARONO IL DIVARIO TRA NORD E SUD. 6.4 INSIEME ALL’UNIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E LEGISLATIVA, VI FU IL PROBLEMA COMPLESSO DELL’UNIFICAZIONE ECONOMICA: OCCORREVA UNIFORMARE I SISTEMI MONETARI E FISCALI, FINORA DIVERSI SOTTO LA LIRA ITALIANA , RIMUOVERE LE BARRIERE DOGANALI FRA I VECCHI STATI PREUNITARI, COSTRUIRE UNA RETE DI COMUNICAZIONI STRADALI E FERROVIARIE, PER POTER AVVICINARE LE VARIE PARTI D’ITALIA, PUNTO INDISPENSABILE PER FORMARE UN MERCATO NAZIONALE E AL TEMPO STESSO SIMBOLO DI MODERNITÀ E PROGRESSO. SI SCELSE LA STRADA GIÀ ATTUATA DA CAVOUR IN PIEMONTE: LIBERISMO, DAZI MOLTO BASSI; SI COSTRUÌ RAPIDAMENTE LA RETE FERROVIARIA E QUESTO PORTÒ MOLTI VANTAGGI PER LE PRODUZIONI AGRICOLE, ORA ESPORTATE FACILMENTE, IN PARTICOLARE LE COLTURE SPECIALIZZATE DEL MEZZOGIORNO. 21 IL SETTORE INDUSTRIALE FU PENALIZZATO DALLA CONCORRENZA INTERNAZIONALE: CONTINUÒ LO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA DELLA SETA, MENTRE GLI ALTRI SETTORI SOFFRIRONO, PER ESEMPIO NEGLI ALTRI PAESI LO SVILUPPO FERROVIARIO PORTÒ INCREMENTO DI PRODUZIONE PER I MATERIALI NECESSARI ALLA COSTRUZIONE DI ROTAIE, VAGONI, ECC, MA IN ITALIA I SETTORI SIDERURGICO E MECCANICO ERANO ANCORA TROPPO DEBOLI E LA COSTRUZIONE FU AFFIDATA SOPRATTUTTO A IMPRESE STRANIERE. LA SCELTA LIBERISTA PRODUSSE EFFETTI NEGATIVI SOPRATTUTTO AL SUD, ARRIVÒ LA FINE DI MOLTE LAVORAZIONI ARTIGIANE. FURONO PROCESSI DI MODERNIZZAZIONE, A PRESCINDERE DAI COSTI SOCIALI, MA LE CONDIZIONI DI RISTRETTEZZA DEL MERCATO INTERNO, LE DIFFICOLTÀ FINANZIARIE. MA VI FURONO ANCHE EFFETTI POSITIVI DEL LIBERISMO, COME LA RAPIDA INTEGRAZIONE DEL NUOVO STATO NEL CONTESTO ECONOMICO EUROPEO, O LO SVILUPPO AGRICOLO DEL 60—70, LEGATO ALL’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE DOGANALI CHE PORTÒ A UN’ACCUMULAZIONE DI CAPITAL, IN PARTE PRELEVATI DALLO STATO SOTTO FORMA DI ENTRATE FISCALI GRAZIE ALLE QUALI SI REALIZZARONO LE INFRASTRUTTURE INDISPENSABILI PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE. I PRIMI VENT’ANNI DI REGNO, PORTARONO AD UN’ITALIA PIÙ UNITA, MA NON PIÙ RICCA: LE CONDIZIONI, SOPRATTUTTO DELLE CLASSI PIÙ POVERE, NON CAMBIARONO, SOPRATTUTTO PER VIA DELLA FORTE PRESSIONE FISCALE: I COSTI DI UNIFICAZIONE FURONO ELEVATISSIMI, E LA PRESSIONE TRIBUTARIA ALL’INIZIO FU DISTRIBUITA EQUILIBRATAMENTE, MA DOPO IL 66, IN CONSEGUENZA ALLE SPESE PER LA GUERRA CONTRO L’AUSTRIA, FURONO INTRODOTTE MISURE PER RINSANGUARE LE CASSE DELLO STATO: NEL 1868 CI FU UN INASPRIMENTO DELLE IMPOSTE , RICORDIAMO LA NUOVA TASSA SULLA MACINAZIONE DEI CEREALI E LA TASSA SUL MACINATO CHE COLPÌ DURAMENTE LE CLASSI PIÙ POVERE. CREBBE COSÌ L’IMPOPOLARITÀ DELLA CLASSE DIRIGENTE. GIÀ NEL 1869 SORGONO I MOTI CONTRO LA TASSA SUL MACINATO: SONO LE PRIME AGITAZIONI SOCIALI SU SCALA NAZIONALE DELLA STORIA D’ITALIA UNITA. SONO MOTI SCOPPIATI SENZA COORDINAMENTO IN TUTTO IL PAESE, E CHE FURONO PREOCCUPANTI SOPRATTUTTO NELLA PIANURA PADANA DOVE VENNE MESSA IN ATTO UNA REPRESSIONE DURISSIMA CON L’ESERCITO . 6.5 PER COMPLETARE L’UNITÀ, MANCAVANO VENETO, TRENTINO, ROMA E LAZIO (ABITATI DA POPOLAZIONI ITALIANE). LA DESTRA SI AFFIDAVA ALLA VIA DIPLOMATICA, LA SINISTRA INVECE CREDEVA NELLA GUERRA POPOLARE. -QUESTIONE ROMANA :IL PROBLEMA PIÙ IMPORTANTE ERA LA PRESENZA DEL PAPA A ROMA( SEDE PAPALE )OSTILE ALL’UNITÀ E DIFESO DALLE TRUPPE FRANCESI , I CATTOLICI ERANO LA MAGGIOR PARTE DELLA POPOLAZIONE, IL CLERO L’UNICO PUNTO DI RIFERIMENTO CULTURALE. COMINCIARONO LE TRATTATIVE GIÀ CON CAVOUR, CHE MIRAVANO A LASCIAR ANDARE DALLE MANI DEL PAPA IL POTERE TEMPORALE , MA PIO IX NON ACCETTÒ LA CONCILIAZIONE TRA STATO E CHIESA. -TENTATIVI DI GARIBALDI DI FRONTE QUESTA SITUAZIONE: NEL 1862, GARIBALDI TORNA IN SICILIA E ANNUNCIA IL PROGETTO DI UNA SPEDIZIONE CONTRO LO STATO PONTIFICIO, CHE NON ANDRÀ A BUON FINE . I VOLONTARI, FURONO PERÒ INTERCETTATI SULLE MONTAGNE DELL’ASPROMONTE DALL’ESERCITO REGALE FRANCESE E PERSERO LO SCONTRO. 2 ANNI DOPO, NEL ’64 , FU TROVATO UN ACCORDO CON LA FRANCIA LA CONVENZIONE DI SETTEMBRE :LO STATO ITALIANO GARANTIVA I CONFINI DELLO STATO PONTIFICIO, OTTENENDO IN CAMBIO IL RITIRO DELLE TRUPPE FRANCESI DAL LAZIO. LA CAPITALE VENNE A GARANZIA, TRASFERITA DA TORINO A FIRENZE. NEL 1867, VI FU UN’ALTRA INIZIATIVA GARIBALDINA , CHE SI SAREBBE DOVUTA APPOGGIARE ALL’INSURREZIONE DEI PATRIOTI ROMANI , COSÌ CHE SAREBBE SEMBRATO UN ATTO DI INSURREZIONE POPOLARE E SI SAREBBE EVITATO L’INTERVENTO FRANCESE , COSA CHE NON AVVENNE, IN QUANTO NAPOLEONE 3 INVIÒ UN CORPO DI SPEDIZIONE NEL LAZIO E IL 3 NOVEMBRE, LE TRUPPE FRANCESI SI SCONTRARONO CON I VOLONTARI GARIBALDINI, NELLA SCONFITTA DI MENTANA. L’ANNO PRIMA LA SCONFITTA, NEL 1866 CI FU L’OCCASIONE PER LIBERARE IL VENETO E IL GOVERNO ITALIANO STRINSE UN ‘ALLEANZA MILITARE (ITALO-PRUSSIANA ) CON LA PRUSSIA, PROPOSTA DA BISMARCK CHE DOVEVA AFFRONTARE LA GUERRA CON L’AUSTRIA. ALLA FINE DEL CONFLITTO, CON LA PACE DI VIENNA DELL’OTTOBRE 1866, L’ITALIA OTTENNE IL VENETO TRAMITE LA MEDIAZIONE FRANCESE , ALCUNI TERRITORI DEL FRIULI E UDINE , SEPPUR IN CRITICHE CONDIZIONI ECONOMICHE E MORALI. L’ULTIMA E 3 GUERRA DI INDIPENDENZA SI CONCLUSE CON UN BILANCIO DELUDENTE , RIMANEVANO ALL’AUSTRIA IL TRENTINO E LA VENEZIA-GIULIA . CIÒ PORTÒ ANCORA AD UN RICORRENTE MOTIVO DI AGITAZIONE PATRIOTTICA . LA SCONFITTA, OLTRE CHE DIMOSTRARE L’IMPREPARAZIONE MILITARE ITALIANA INSUFFICIENTE, DIFFUSE LA CONVINZIONE CHE IL NUOVO STATO NON ERA PRONTO A INSERIRSI TRA LE POTENZE EUROPEE SUL PIANO DI PARITÀ. LA PRESA DI ROMA DIPESE DAI SUCCESSI MILITARI DELLA PRUSSIA. QUESTA VOLTA FU LA FRANCIA AD ESSERE SCONFITTA. NEL SETTEMBRE 1870, DOPO LA BATTAGLIA DI SEDAN, IL GOVERNO ITALIANO NON SENTENDOSI PIÙ VINCOLATO AI PATTI SOTTOSCRITTI CON NAPOLEONE 3,INVIÒ UN CORPO DI SPEDIZIONE NEL LAZIO E CERCÒ UN ACCORDO COL PONTEFICE, MA POI 10, RESPINSE OGNI PROPOSTA. IL 20 SETTEMBRE LE TRUPPE ITALIANE DOPO AVER APERTO CON L’ARTIGLIERIA UNA BRECCIA PRESSO LE MURA DI PORTA PIA ,E DOPO UN BREVE COMBATTIMENTO , ENTRARONO IN CITTÀ , ACCOLTE FESTOSAMENTE DALLA POPOLAZIONE . DOPO POCHI GIORNI, UN PLEBISCITO CONFERMAVA L’ANNESSIONE DI ROMA E DEL LAZIO . 22 PER IL MOVIMENTO DI CLASSE SI PONEVA IL PROBLEMA DI UNA ORGANIZZAZIONE POLITICA UNITARIA CAPACE DI GUIDARE E COORDINARE LE LOTTE A LIVELLO NAZIONALE , MA IL PROBLEMA NON ERA FACILE DA RISOLVERE PER VIA DELLA FRAMMENTAZIONE ORGANIZZATIVA E IDEOLOGICA DEL MOVIMENTO OPERAIO ITALIANO. LE OPERE DI MARX ERANO POCO CONOSCIUTE E L’UNICO TEORICO MARXISTA ATTIVO ERA IL FILOSOFO ANTONIO LABRIOLA , FIGURA ISOLATA TRA I LEADER SOCIALISTI . FILIPPO TURATI FU UNO DEI PERSONAGGI CHE PORTARONO ALLA FONDAZIONE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO. DA GIOVANE CONOBBE LA GIOVANE ESULE RUSSA ANNA KULISCIOFF , CON ALLE SPALLE UNA BUONA ESPERIENZA POLITICA E UNA BUONA CONOSCENZA DEL MONDO SOCIALISTA EUROPEO . IMPORTANTE FU ANCHE IL CONTATTO CON L’AMBIENTE OPERAIO DI MILANO IN CUI FORTE ERA L’ASSOCIAZIONISMO TRA LAVORATOR. LE SCELTE POLITICHE DI FONDO DI TURATI ERANO: AFFERMAZIONE DELL’AUTONOMIA DEL MOVIMENTO OPERAIO DALLA DEMOCRAZIA BORGHESE , RIFIUTO DI INSURREZIONALISMO ANARCHICO, RICONOSCIMENTO DEL CARATTERE PRIORITARIO DELLE LOTTE ECONOMICHE , ESIGENZA DI COLLOCARE LE LOTTE ECONOMICHE CON QUELLE POLITICHE E DI INQUADRARLE IN UN PROGETTO CHE AVEVA L’OBIETTIVO DELLA SOCIALIZZAZIONE DEI MEZZI DI PRODUZIONE. NELL’AGOSTO DEL 1892 , SI RIUNIRONO A GENOVA I DELEGATI DI MOLTE SOCIETÀ OPERAIE, LEGHE CONTADINE , CIRCOLI POLITICI E ASSOCIAZIONI VARIE . SI DELINEÒ SUBITO LA FRATTURA TRA UNA MAGGIORANZA FAVOREVOLE ALLA COSTITUZIONE DI UN PARTITO E UNA MINORANZA CONTRARIA DI ANARCHICI E ADERENTI AL PARTITO OPERAIO . L’IMPOSSIBILITÀ DI UN ACCORDO PORTÒ LA MAGGIORANZA GUIDATA DA TURATI AD ABBANDONARE LA SALA DEL CONGRESSO ,E RIUNIRSI ALTROVE : NASCE IL PARTITO DEI LAVORATORI ITALIANI , DOVE VENNE APPROVATO IL PROGRAMMA , CHE INDICAVA COME FINE LA GESTIONE SOCIALE DEI MEZZI DI PRODUZIONE E DUNQUE L’ADOZIONE DEL PROLETARIATO ORGANIZZATO IN PARTITO , ESPLICATESI IN LOTTA DI MESTIERI PER I MIGLIORAMENTI DELLA VITA OPERAIA E LOTTA PER CONQUISTARE I POTERI PUBBLICI . NEL 1893 DIVENNE PARTITO SOCIALISTA DEI LAVORATORI ITALIANI, NEL’95 PSI. I CATTOLICI INVECE COSTITUIVANO UNA FORZA EVASIVA NEI CONFRONTI DELLE ISTITUZIONI UNITARIE DI CUI NON RICONOSCEVANO LA LEGITTIMITÀ. IL NON EXPEDIT PERÒ NON SIGNIFICÒ PER IL MOVIMENTO CATTOLICO ALLA RINUNCIA DI UNA PRESENZA AUTONOMA NELLA VITA DEL PAESE , ANZI PROPRIO NEL ’74 , IN UN CONVEGNO A VENEZIA , UN GRUPPO DI ESPONENTI DEL MONDO CATTOLICO ITALIANO DIEDERO VITA ALL’OPERA DEI CONGRESSI, CONTROLLATA DAL CLERO, COL COMPITO DI CONVOCARE PERIODICAMENTE CONGRESSI DELLE ASSOCIAZIONI CATTOLICHE IN ITALIA. IL PROGRAMMA ERA BASATO SU UNA DICHIARAZIONE DI OSTILITÀ NEI CONFRONTI DEL LIBERALISMO LAICO , DEMOCRAZIA E SOCIALISMO A UNA PROFESSIONE DI FEDELTÀ AL MAGISTERO DEL PAPA E ALLA DOTTRINA CATTOLICA. SEGNI DI APERTURA SI EBBERO COL ’78 CON IL PONTIFICATO DI PAPA LEONE 13, DOVE IL MOVIMENTO CATTOLICO ACCENTUÒ IL SUI IMPIEGO SUL TERRENO SOCIALE. 6.10 DOPO DEPRETIS NEL 1887, FU NOMINATO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO F. CRISPI , DI SINISTRA, CON PASSATO MAZZINIANO E GARIBALDINO , DICHIARÒ IMPRONTA BISMARCKIANA . EGLI IMPRESSE UNA SVOLTA ALL’AZIONE DEL GOVERNO: SI FECE PROMOTORE DI UN’OPERA DI RIORGANIZZAZIONE E DI RAZIONALIZZAZIONE DELL’APPARATO STATALE , MA ACCENTUÒ LE SPINE REPRESSIVE E AUTORITARIE. NEL 1888 FU APPROVATA LA LEGGE COMUNALE E PROVINCIALE CHE AMPLIAVA IL DIRITTO ID VOTO PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE E RENDEVA ELETTIVI I SINDACI DEI COMUNI CON PIÙ DI 10 MILA ABITANTI. NEL 1889 FU VARATO IL NUOVO CODICE CIVILE, IL CODICE ZANARDELLI CHE ELIMINAVA LA PENA DI MORTE , E NON NEGAVA IL DIRITTO DI SCIOPERO , RICONOSCENDOGLI ‘ LEGITTIMITÀ’. IN REALTÀ PERÒ UNA LEGGE DI PUBBLICA SICUREZZA LIMITAVA LA LIBERTÀ SINDACALE E LASCIAVA ALLA POESIA POTERI DISCREZIONALI . CRISPI MOSSE SPESSO INTERVENTI CONTRO IL MOVIMENTO OPERAIO E LE ORGANIZZAZIONI CATTOLICHE E I CIRCOLI REPUBBLICANI, E FU ANCHE UN SOSTENITORE DELL’ASCESA DELL’ITALIA A POTENZA COLONIALE , PUNTANDO SULLA TRIPLICE ALLEANZA E UN AVVICINAMENTO ALLA GERMANIA . NEL 1890 I POSSEDIMENTI ITALIANI FURONO ALLARGATI E RIORGANIZZATI SOTTO IL NOME CORONA ERITREA E SI MIRAVA ALL’ESPANSIONE IN SOMALIA. LA POLITICA ESPANSIONISTICA RISULTÒ PERÒ MOLTO COSTOSA. NEL 1891 CRISPI SI DIMISE E SALÌ AL GOVERNO GIOLITTI NEL MAGGIO ’92 , CHE PRESENTAVA UN PROGRAMMA AVANZATO: -IN POLITICA FINANZIARIA : MIRAVA A UNA RIPARTIZIONE EQUA DEL CARICO FISCALE PER RISPARMIARE I CETI DISAGIATI E COLPISSE I REDDITI MAGGIORI SECONDO IL PRINCIPIO DI PROGRESSIVITÀ DELLE IMPOSTE. -IN POLITICA ESTERA: AVEVA IDEE INNOVATRICI, CONTRARIE ALLA REPRESSIONE DEL MOVIMENTO OPERAIO E LE ORGANIZZAZIONI POPOLARI , INFATTI NON RICORSE A MISURE ECCEZIONALI CONTRO I FASCI DEI LAVORATORI IN SICILIA, CONTESTANTI LE ALTE TASSE. I CONSERVATORI ERANO CONTRARI AI PROGETTI DI GIOLITTI DI RIFORMA FISCALE E CIÒ CONTRIBUÌ A INDEBOLIRE GOVERNO E POI ALLA CADUTA , DOVUTA PERÒ ALLO SCANDALO DELLA BANCA ROMANA IN CUI FU IMPLICATO GIOLITTI, POI SOSTITUITO DA CRISPI NEL DICEMBRE ’93, IL QUALE SI OCCUPÒ DI RISANARE L’ASPETTO FINANZIARIO . VENNE COMPIUTA LA LEGGE GIÀ INIZIATA DA GIOLITTI , DI ISTITUIRE LA BANCA D’ITALIA , CHE NEL ’26, OTTENNE IL MONOPOLIO DELL’EMISSIONE DI CARTA MONETA. IN MATERIA DI ORDINE PUBBLICO CRISPI RICORSE A MISURE ECCEZIONALI CONTRO LE AGITAZIONI SOCIALI , VISTE PERICOLOSE. AI PRIMI DI GENNAIO 1894, LO STATO DI ASSEDIO (ESERCITO CHE CONTROLLA L’ORDINE PUBBLICO), FU PROCLAMATO IN SICILIA E POI TOSCANA E LIGURIA , DOVE SI VERIFICARONO TENTATIVI INSURREZIONALI. LA REPRESSIONE MILITARI FU DURA E SANGUINOSA E VENNE ACCOMPAGNATA DA UNA REPRESSIONE POLIZIESCA ESTESA IN TUTTO IL PAESE E RIVOLTA AI CIRCOLI SOCIALISTI. NEL LUGLIO ’94 IL 25 GOVERNO FECE APPROVARE DAL PARLAMENTO UN COMPLESSO DI LEGGI LIMITATIVE DELLA LIBERTÀ DI STAMPA , RIUNIONE E ASSOCIAZIONE : LEGGI ANTI ANARCHICHE MA CHE MIRARONO AL PATITO SOCIALISTA, DEFINITO POI FUORILEGGE , MA NON FU QUESTO ABBATTUTO . IL COLPO DEFINITIVO PER CRISPI FU DATO DAL FALLIMENTO DELLA POLITICA COLONIALE . GIÀ MIRÒ NEL SUO PRIMO GOVERNO A DAR VITA AD UN PROTETTORATO IN ETIOPIA PORTANDO AVANTI DELLE TRATTATIVE, CONCLUSE NEL 188 COL TRATTATO DI UCCIALLI .IN REALTÀ CIÒ PORTÒ AD UNO SCONTRO ARMATO TRA ETIOPIA E ITALIA , CULMINATO NEL DISASTRO DI ADUA DEL PRIMO MARZO ’96 , CON UNA SCONFITTA ITALIANA CHE EBBE RIPERCUSSIONI IN ITALIA COME VIOLENTE MANIFESTAZIONI CONTRO LA GUERRA D’AFRICA, TUTTO CIÒ PORTÒ ALLA CADUTA DI CRISPI. 7. LA SOCIETA’ DI MASSA 7.1 FIN DAI PRIMI ANNI DELL'800, DOPO CHE LA RIVOLUZIONE FRANCESE AVEVA RESO IL "POPOLO" PROTAGONISTA DELLA SCENA POLITICA, SI PARLA DI "MASSA" PER INDICARE UNA MOLTITUDINE INDIFFERENZIATA DI INDIVIDUI CHE TENDONO A SPARIRE ALL'INTERNO DEL GRUPPO; I PROBLEMI DEL RAPPORTO TRA MASSA E INDIVIDUO, E I PERICOLI CHE L'ASCESA DELLE MASSE POTEVANO PORTARE ALL'ORDINE SOCIALE ERANO AL CENTRO DI MOLTI PENSATORI, MA SOLO A FINE SECOLO CON URBANIZZAZIONE E SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, E SOLO NEI PAESI PIÙ ECONOMICAMENTE AVANZATI (EUROPA OCCIDENTALE; NORD AMERICA) SI DELINEANO I CONTORNI DELLA "SOCIETÀ DI MASSA", NELLA QUALE LA MAGGIORANZA DEI CITTADINI VIVE IN GRANDI E MEDI AGGLOMERATI URBANI, GLI UOMINI ENTRANO IN RAPPORTO CON ESTREMA FACILITÀ, MA TALI RAPPORTI SONO SPESSO ANONIMI E IMPERSONALI DATO CHE IL SISTEMA RELAZIONALE NON PASSA PIÙ ATTRAVERSO LE COMUNITÀ TRADIZIONALI (LOCALI, RELIGIOSE, DI MESTIERE) MA FA CAPO AGLI APPARATI STATALI, ALLE ISTITUZIONI, ALL'ESERCITO E IN GENERE ALLE ORGANIZZAZIONI DI MASSA, CHE ESERCITANO UN CERTO PESO NELLE DECISIONI PUBBLICHE E SULLE SCELTE INDIVIDUALI. IL GROSSO DELLA POPOLAZIONE È USCITA DALL'AUTOCONSUMO E QUASI TUTTI SONO ENTRATI NEL CIRCOLO DELL'ECONOMIA DI MERCATO; GUSTI E COMPORTAMENTI TENDONO A UNIFORMARSI SECONDO MODELLI GENERALI, GLI STILI DI VITA CHE UN TEMPO ERANO RISERVATI AD UNA MINORANZA ORA SI DIFFONDONO IN STRATI SOCIALI SEMPRE PIÙ LARGHI. LA SOCIETÀ DI MASSA È IL RISULTATO DI INTRECCI DI PROCESSI ECONOMICI, TRASFORMAZIONI POLITICHE, MUTAMENTI CULTURALI, E HA SEGNATO IL MONDO CONTEMPORANEO, SUSCITANDO REAZIONI DI OGNI TIPO: C'È CHI L'HA GUARDATA OTTIMISTICAMENTE VEDENDOVI UNA DIFFUSIONE DEL BENESSERE GRAZIE ALL'ASCESA DELLE MASSE, E CHI CON PREOCCUPAZIONE PERCHÈ VEDE IL DOMINIO DELLE MASSE COME APPIATTIMENTO GENERALE E MINACCIA PER LE LIBERTÀ INDIVIDUALI. GLI ESORDI DELLA SOCIETÀ DI MASSA TENDEVANO A UNIFORMARE I COMPORTAMENTI MA RENDEVANO ANCHE PIÙ MOBILE LA STRATIFICAZIONE SOCIALE: NELLA CLASSE OPERAIA SI DELINEA LA DIFFERENZA TRA MANODOPERA GENERICA E LAVORATORI QUALIFICATI, TRA "PROLETARIATO BASE" E "ARISTOCRAZIE OPERAIE" CHE PARTECIPAVANO DI PIÙ ALLO SVILUPPO INDUSTRIALE. CONTEMPORANEAMENTE, LA CRESCITA DI SETTORE TERZIARIO E APPARATI BUROCRATICI FACEVANO AUMENTARE LA CONSISTENZA DEL CETO MEDIO URBANO (CHE SI DISTANZIA DAGLI STRATI SUPERIORI DELLA BORGHESIA) IN CUI CONFLUIVANO LIBERI PROFESSIONISTI, COMMERCIANTI E LAVORATORI DIPENDENTI PUBBLICI, CHE DIVENTAVANO DI PIÙ MAN MANO CHE AUMENTAVANO I COMPITI DELLO STATO IN MATERIA DI SANITÀ, ISTRUZIONE E ALTRI SERVIZI; ANCOR PIÙ RAPIDAMENTE CRESCEVA LA MASSA DEGLI ADDETTI AL SETTORE PRIVATO (TECNICI, IMPIEGATI...) CHE SVOLGEVANO FUNZIONI NON MANUALI, POI DEFINITI COLLETTI BIANCHI PER CONTRASTO CON I COLLETTI BLU DELLE DIVISE DEGLI OPERAI. GIÀ PRIMA DELLA I GUERRA MONDIALE NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI, COLLETTI BIANCHI E IMPIEGATI STATALI ERANO UNA MASSA NUMEROSA E OMOGENEA, MA NON PARAGONABILE ALLA CONSISTENZA DEI LAVORATORI MANUALI. I CETI MEDI IMPIEGATIZI, PER REDDITO, ERANO MOLTO LONTANI DALL'ALTA BORGHESIA E PIÙ VICINI AGLI STATI "PRIVILEGIATI" DELLA CLASSE OPERAIA; DAL PUNTO DI VISTA DI CULTURA E MENTALITÀ, LA DISTINZIONE TRA PICCOLA BORGHESIA E PROLETARIATO ERA MOLTO NETTA, I CETI MEDI RIFIUTAVANO L'IDENTIFICAZIONE CON LE CLASSI LAVORATRICI, ERANO OSTILI ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E DAVANO PIÙ IMPORTANZA AL MERITO INDIVIDUALE PER PROGREDIRE NELLA SCALA SOCIALE: AGLI IDEALI DELLA CLASSE OPERAIA (SOLIDARIETÀ, SPIRITO DI CLASSE, INTERNAZIONALISMO) OPPONEVANO I VALORI STORICI DELLA BORGHESIA (INDIVIDUALISMO, PROPRIETÀ PRIVATA, RISPETTABILITÀ, PATRIOTTISMO E RISPETTO DELLA GERARCHIA), ERANO DIFENSORI DI QUESTI VALORI ANCHE IN POLEMICA CON L'ALTA BORGHESIA CHE INVECE TENDEVA AD ADATTARSI AI MODELLI COMPORTAMENTALI DELL'ARISTOCRAZIA. LA PICCOLA BORGHESIA IMPIEGATIZIA, CRESCENDO, ASSUMEVA RUOLI DI PRIMO PIANO, SIA IN CAMPO ECONOMICO IN QUANTO DESTINATARIA DI MOLTI BENI DI CONSUMO, SIA IN QUELLO POLITICO COME ELETTORATO DI MASSA, CAPACE DI FAR PENDERE LA BILANCIA VERSO LE FORZE CONSERVATRICI O VERSO QUELLE PROGRESSISTE. 7.2 DA FINE '800 FINO ALLA I GUERRA MONDIALE L'ECONOMIA DEI PAESI INDUSTRIALI SI ESPANSE (CI FU SOLO UNA BREVE CRISI NEL 1907-8), CI FU UNO SVILUPPO GENERALIZZATO IN OGNI SETTORE E TOCCÒ ANCHE I "NUOVI ARRIVATI" COME RUSSIA E ITALIA; ADESSO L'INDICE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE E QUELLO DEL COMMERCIO MONDIALE RADDOPPIANO, I PREZZI CREBBERO COSÌ COME IL LIVELLO MEDIO DEI SALARI, E AUMENTÒ ILPRODOTTO PRO CAPITE DEI PAESI INDUSTRIALIZZATI, NONOSTANTE L'AUMENTO DEMOGRAFICO. LA CRESCITA DEI REDDITI A SUA 26 VOLTA PORTARONO ALL'AMPLIAMENTO DEL MERCATO, LE INDUSTRIE SI TROVARONO A DOVER SODDISFARE UNA DOMANDA CHE STAVA ASSUMENDO DIMENSIONI DI MASSA, PRODUCONO BENI CHE FINO AD ALLORA ERANO STATI ASSICURATI SOLO DAL PICCOLO ARTIGIANATO O DALL'INDUSTRIA DOMESTICA (ABITI, CALZATURE, UTENSILI, MOBILI) E CHE ORA SONO PRODOTTI IN SERIE E VENDUTI CON UNA CAPILLARE RETE COMMERCIALE, SI MOLTIPLICANO NEGOZI E NASCONO GRANDI MAGAZZINI, CANALI DI VENDITA A DOMICILIO, PAGAMENTI RATEALI; SI DIFFONDONO ANCHE ANNUNCI E CARTELLONI PUBBLICITARI. LE ESIGENZE DELLA PRODUZIONE IN SERIE SPINSERO L'ACCELERAZIONE DEI SISTEMI DI MECCANIZZAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE PRODUTTIVA: NEL 1913 NELLE OFFICINE FORD A DETROIT FU INTRODOTTA LA PRIMA CATENA DI MONTAGGIO CHE RIDUCEVA I TEMPI DI LAVORO, MA FRAMMENTANDO IL PROCESSO PRODUTTIVO IN PICCOLE OPERAZIONI RENDEVA IL LAVORO RIPETITIVO E SPERSONALIZZATO: LA CATENA FU IL CULMINE DI UNA SERIE DI TENTATIVI VOLTI A MIGLIORARE LA PRODUTTIVITÀ NON SOLO INTRODUCENDO LE MACCHINE MA ANCHE CON UN MIGLIORE SFRUTTAMENTO UMANO. IL TENTATIVO PIÙ ORGANICO IN QUESTO SENSO FU QUELLO DI FREDERICK TAYLOR, AUTORE DI "PRINCÌPI DI ORGANIZZAZIONE SCIENTIFICA DEL LAVORO" (1911), IN CUI ESPONE UN METODO BASATO SULLO STUDIO SISTEMATICO DEL LAVORO IN FABBRICA, SULLA RILEVAZIONE DEGLI STANDARD PER COMPIERE LE SINGOLE OPERAZIONI, E SULLA FISSAZIONE DI REGOLE E RITMI A CUI DOVEVANO SOTTOSTARE GLI OPERAI. LE TECNICHE TAYLORISTE VENNERO APPLICATE A MOLTE GRANDI IMPRESE AMERICANE E EUROPEE, ASSICURARONO PROGRESSI IN TERMINI DI PRODUTTIVITÀ PERMETTENDO ALLE IMPRESE CHE LE ADOTTAVANO DI INNALZARE LE RETRIBUZIONI; TIPICO È IL CASO FORD CHE PRODUSSE AUTOMOBILI IN GRANDE SERIE LEGANDO IL SUO NOME AD UNA NUOVA FILOSOFIA IMPRENDITORIALE BASATA SUI CONSUMI DI MASSA,, SUI PREZZI COMPETITIVI E SUI SALARI. TALI SISTEMI TROVARONO PERÒ OSTILITÀ TRA I LAVORATORI CHE ERANO PRIVATI DI OGNI AUTONOMIA E ORGOGLIO PERSONALE, E VEDEVANO IL LORO LAVORO SUBORDINATO ALL'AUTOMATISMO DELLE MACCHINE. 7.3 NEL CORSO DELL'800 (SOPRATTUTTO NELLA SECONDA METÀ) PRENDE FORMA UNA POLITICA DI EDUCAZIONE AI VALORI NAZIONALI A OPERA DEI SINGOLI STATI, DEFINITA POI COME "NAZIONALIZZAZIONE DELLE MASSE"; L'ESTRANEITÀ DI UNA LARGA PARTE DELLA POPOLAZIONE A OBIETTIVI E PRINCÌPI DELLA CLASSE DIRIGENTE ANDAVA SUPERATA MEDIANTE: -SCUOLA ELEMENTARE OBBLIGATORIA, CHE ATTRAVERSO LA LETTURA FACEVA CONOSCERE LE TRADIZIONI PATRIOTTICHE -SERVIZIO MILITARE SVOLTO IN LUOGHI DISTANTI DA QUELLO D'ORIGINE, CHE FAVORIVA L'AMALGAMA DI UOMINI DI DIVERSA PROVENIENZA -A FINE SECOLO SI AGGIUNGE ANCHE IL SUFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE CHE CONSENTÌ MAGGIORE PARTECIPAZIONE ALLA VITA POLITICA. IN QUESTO PERIODO SI CERCA DI ATTUARE IL PRINCIPIO PER CUI L'ISTRUZIONE NON ERA RISERVATA AD UNA ELITE DESTINATA, PER NASCITA, A COMANDARE ALTRI UOMINI, MA È UN BENE A DISPOSIZIONE DELLA COLLETTIVITÀ: PER ASSICURARE TALE SERVIZIO ERA NECESSARIO L'INTERVENTO DELLO STATO, MA 'IDEA DI UNA SCUOLA APERTA E CONTROLLATA DA POTERI PUBBLICI PROVOCAVA RESISTENZE NEGLI AMBIENTI PIÙ TRADIZIONALISTI CHE VEDEVANO COME PERICOLO ISTRUIRE LE CLASSI SUBALTERNE, MA PRESENTAVA ANCHE MOTIVI D'INTERESSE NELLE CLASSI DIRIGENTI, DATO CHE LA SCOLARIZZAZIONE DIFFUSA POTEVA ESSERE SIA STRUMENTO DI PROMOZIONE SOCIALE, CHE UN MODO PER EDUCARE E RIDURRE LA CRIMINALITÀ, MA SOPRATTUTTO UN CANALE CON CUI LO STATO POTEVA DIFFONDERE I SUOI VALORI TRA I GIOVANI. QUINDI DAGLI ANNI '70 I GOVERNI D'EUROPA RENDONO OBBLIGATORIA E GRATUITA LA SCUOLA ELEMENTARE E SI IMPEGNANO A PORTARE L'INSEGNAMENTO SOTTO IL CONTROLLO PUBBLICO, MA DICIAMO CHE IL PROCESSO DI LAICIZZAZIONE E STATALIZZAZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO EBBE TEMPI E FORME DIVERSE A SECONDA DEI PAESI: IN GRAN BRETAGNA FU MENO SPINTO DATO CHE LA CHIESA ANGLICANA DAVA MOLTO SPAZIO ALLO STATO, INVECE IN FRANCIA LA QUESTIONE SCOLASTICA PORTÒ A DIVERSI CONFLITTI TRA STATO E CHIESA. TUTTAVIA, IN GENERALE LO SVILUPPO DELLA SCUOLA STATALE FU RAPIDO IN QUEI PAESI IN CUI GIÀ ERA DIFFUSA L'ALFABETIZZAZIONE (GERMANIA), MENTRE PIÙ LENTO NEI PAESI DELL'EST EUROPA E NEI PAESI MEDITERRANEI DOVE C'ERANO SFAVOREVOLI CONDIZIONI ECONOMICHE E SOCIALI. L'EFFETTO DI QUESTO SFORZO FU UN AUMENTO GENERALIZZATO DELLA FREQUENZA SCOLASTICA (FINO AI 10 ANNI), CHE PORTÒ A DIMINUZIONE DI ANALFABETISMO (A INIZIO '900 NELLE AREE PIÙ AVANZATE: 10%; IN QUELLE PIÙ MARGINALI: 50%). LEGATO AI PROCESSI DI ALFABETIZZAZIONE FU LA DIFFUSIONE DELLA STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA, I QUOTIDIANI NEL '900 AUMENTANO GLI ARTICOLI DI CRONACA CITTADINA, CRESCE L'INTERESSE PER GLI EVENTI MONDANI; NEI PAESI PIÙ INDUSTRIALIZZATI AUMENTA LA TIRATURA, X ES IL DAILY MAIL E IL PETIT JOURNAL SUPERANO 1 MILIONE DI COPIE AL GIORNO, E POTEVANO CONTARE SU NUMEROSI CORRISPONDENTI CHE ANDAVANO IN ALTRE CITTÀ O NELLA CAPITALE E INVIAVANO NOTIZIE. L'ESPANSIONE DEI QUOTIDIANI FU POSSIBILE ANCHE GRAZIE AI PROGRESSI TECNOLOGICI, NON SOLO LA DIFFUSIONE DELLE ROTATIVE E DEL LINOTYPE, MA FU IMPORTANTE ANCHE IL TELEFONO PER AUMENTARE LA RAPIDITÀ DELLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI. I LETTORI AUMENTANO, PER MOLTE PIÙ PERSONE FU FACILE ACCEDERE ALLE INFORMAZIONI GENERALI E FARSI UNA PROPRIA IDEA SU CERTE QUESTIONI: TUTTO CIÒ CONTRIBUÌ AD ALLARGARE L'AREA DI COLORO CHE COSTITUIVANO L'OPINIONE PUBBLICA. UN GRANDE CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO DELLA SOCIETÀ DI MASSA VENNE ANCHE DALLE RIFORME DEGLI ORDINAMENTI MILITARI REALIZZATE DAGLI ANNI '70 CHE SI BASAVANO SUL PRINCIPIO SECONDO CUI IL SERVIZIO MILITARE ERA OBBLIGATORIO PER GLI UOMINI: SI TRASFORMANO GLI ESERCITI A LUNGA FERMA COMPOSTI DA PROFESSIONISTI, IN ESERCITI A FERMA PIÙ O MENO BREVE FORMATI DA CITTADINI IN ARMI. NONOSTANTE OSTACOLI ECONOMICI (UN COSÌ GRANDE ESERCITO ERA DISPENDIOSO PER LO STATO) E POLITICI (ADDESTRARE LE MASSE POTEVA DIVENTARE UNA MINACCIA ALL'ORDINE COSTITUITO), DUE IMPORTANTI FATTORI PORTANO A QUESTO CAMBIAMENTO: UNO DI CARATTERE POLITICO-MILITARE, LA DISPONIBILITÀ DI GRANDI MASSE PERMETTEVA ALLO STATO DI DOTARSI DI ESERCITI NUMEROSI E ASSOLVERE AD UNA 27 L'ATTENZIONE SUL TEMA IN UN LIBRO DEL 1869, “LA SERVITÙ DELLE DONNE”; I PRIMI MOVIMENTI DI EMANCIPAZIONE FEMMINILE NATI NELLA FRANCIA RIVOLUZIONARIA DI FINE ‘700 AVEVANO AVUTO SCARSO SEGUITO, COSÌ UN SECOLO DOPO LE DONNE ERANO ANCORA ESCLUSE DALL'ELETTORATO E, IN MOLTI PAESI, ANCHE DELLA POSSIBILITÀ DI ACCEDERE AGLI STUDI UNIVERSITARI, E QUANDO LAVORAVANO RICEVEVANO TRATTAMENTO ECONOMICO INFERIORE A QUELLO DEGLI UOMINI: INFATTI IL LAVORO EXTRA-DOMESTICO NON ERA UN'EMANCIPAZIONE MA PIUTTOSTO UNA DURA NECESSITÀ, E NON SIGNIFICAVA NEMMENO LA LIBERAZIONE DAI TRADIZIONALI OBBLIGHI FAMILIARI. TUTTAVIA I MAGGIORI CONTATTI COL MONDO ESTERNO E LA PARTECIPAZIONE ALLE AGITAZIONI SOCIALI PORTARONO LE DONNE LAVORATRICI A UNA VIVA COSCIENZA DEI LORO DIRITTI E RIVENDICAZIONI NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ, INFATTI IN TUTTI PAESI INDUSTRIALIZZATI LA MANODOPERA FEMMINILE FU PROTAGONISTA DI EPISODI IMPORTANTI NELLA LOTTA SINDACALE, MOBILIZZAZIONE CHE CONSOLIDÒ I LEGAMI TRA DONNE E ACCREBBE LA CONSAPEVOLEZZA DELL'ESISTENZA DI UN PROBLEMA SPECIFICO NELLA QUESTIONE GENERALE DEL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI LAVORATIVE. NONOSTANTE IL RUOLO ATTIVO NEL MONDO DEL LAVORO, IL MOVIMENTO PER L'EMANCIPAZIONE FEMMINILE RIMASE A LUNGO RISTRETTO IN CIRCOLI E LEGHE PRIVE DI UN SEGUITO CONSISTENTE, SOLO IN GRAN BRETAGNA IL MOVIMENTO, SOTTO LA GUIDA DI EMMELINE PANKHURST SI IMPOSE ALL'ATTENZIONE DELL'OPINIONE PUBBLICA CONCENTRANDO LA SUA ATTIVITÀ NELL’AGITAZIONE PER IL DIRITTO AL SUFFRAGIO, INFATTI VENNERO CHIAMATE SUFFRAGETTE: SPESSO RICORSERO FORME DI PROTESTA DECISE COME DIMOSTRAZIONE DI PIAZZA, MARCIA SUL PARLAMENTO, ATTENTATI E SCIOPERI DELLA FAME. LA LOTTA DELLE SUFFRAGETTE, TERMINATA NEL 1918 QUANDO VIENE CONCESSO LORO IL VOTO, TROVA APPOGGIO TRA I PARLAMENTARI LABURISTI ANCHE SE NEL COMPLESSO IL MOVIMENTO OPERAIO NON FU SENSIBILE NEI CONFRONTI DELLE RIVENDICAZIONI FEMMINISTE; MOLTI SOCIALISTI GUARDAVANO CON SOSPETTO AL VOTO DELLE DONNE TEMENDO CHE CIÒ AVREBBE SIGNIFICATO UN VANTAGGIO PER I PARTITI CRISTIANI DATO CHE SI RITENEVA CHE ESSI ERANO PIÙ BEN VISTI DALL'ELETTORATO FEMMINILE, ED ERA INOLTRE DIFFUSA LA TENDENZA TRA I SOCIALISTI A PRIVILEGIARE GLI ASPETTI ECONOMICO-RETRIBUTIVI DEL PROBLEMA DEL LAVORO FEMMINILE O VEDERE LA SOLUZIONE NEL RITORNO DELLE DONNE AI LORO COMPITI IN SENO ALLA FAMIGLIA. SICURAMENTE MOVIMENTI FEMMINILI FURONO LASCIATI SOLI A COMBATTERE DAPPERTUTTO, ALLO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE LE DONNE AVEVANO VISTO CADERE ALCUNE DELLE PRECLUSIONI PIÙ GRAVI, RELATIVE ALL'ISTRUZIONE E ALL'ACCESSO ALLE PROFESSIONI, MA RESTAVANO ANCORA ESCLUSE DAL DIRITTO DI VOTO (TRANNE CHE IN NORVEGIA E FINLANDIA) E DISCRIMINATE SUI LUOGHI DI LAVORO. 7.7 DI FRONTE ALL'AVANZATA DELL'INDUSTRIALISMO, ALLA CRESCITA DEL MOVIMENTO OPERAIO E ALLE MANIFESTAZIONI DELLA SOCIETÀ DI MASSA, LA CHIESA E IL MONDO CATTOLICO REAGIRONO IN MODO COMPLESSO, INFATTI ACCANTO AL RIFIUTO DELLA SOCIETÀ INDUSTRIALE E ALLA DUPLICE CONDANNA LANCIATA VERSO L'INDIVIDUALISMO BORGHESE E LE IDEOLOGIE SOCIALISTE, CI FU ANCHE IL TENTATIVO DI RILANCIARE LA MISSIONE DELLA CHIESA; ESSA FU L'UNICA ISTITUZIONE A POTER SUPPLIRE A FENOMENI DI DISGREGAZIONE SOCIALE E PERDITA DI IDENTITÀ DATI DALL'URBANIZZAZIONE CON LE STRUTTURE CAPILLARI DELLE PARROCCHIE, DELLE ASSOCIAZIONI CARITATIVE E DEI MOVIMENTI DI AZIONE CATTOLICA CHE PERMISERO AI CATTOLICI DI IMPEGNARSI NELL'INQUADRAMENTO DEL LAVORATORE IN ORGANISMI DI MASSA CAPACI DI PORSI IN CONCORRENZA CON QUELLI SOCIALISTI E CLASSISTI. L'IMPEGNO DEI CATTOLICI SU QUESTO TERRENO SI COMINCIA A MANIFESTARE CON PIO IX MA L’IMPULSO DECISIVO SI EBBE CON LEONE XIII (1878-1903) CHE SI MOSTRÒ PIÙ DUTTILE RISPETTO AL SUO PREDECESSORE FAVORENDO IL RIAVVICINAMENTO TRA CATTOLICI E CLASSI DIRIGENTI DI QUEI PAESI DOVE MAGGIORE ERA LA TENSIONE FRA STATO E CHIESA (COME GERMANIA E FRANCIA), INCORAGGIÒ LA NASCITA DI NUOVI PARTITI CATTOLICI IN BELGIO E AUSTRIA, MA SOPRATTUTTO CERCÓ DI RIQUALIFICARE IL RUOLO DELLA CHIESA IN MATERIA DI QUESTIONE SOCIALE. IL DOCUMENTO PIÙ IMPORTANTE DI QUESTO SFORZO FU L'ENCICLICA RERUM NOVARUM DEL 1891, DEDICATA AI PROBLEMI DELLA CONDIZIONE OPERAIA: NON AVEVA NOVITÀ SUL PIANO DOTTRINARIO, RIBADIVA LA CONDANNA AL SOCIALISMO E RIAFFERMAVA IDEALE DELLA CONCORDIA FRA CLASSI, MA INDICAVA ANCHE COME CONDIZIONE DI TALE CONCORDIA IL RISPETTO DEI DOVERI SPETTANTI ALLE PARTI SOCIALI (I DOVERI DEGLI OPERAI ERANO LABORIOSITÀ E RISPETTO DELLE GERARCHIE, QUELLO DEGLI IMPRENDITORI IL RETRIBUIRE I LAVORATORI GIUSTAMENTE, RISPETTARNE LA DIGNITÀ). LA PARTE PIÙ INNOVATIVA ERA QUELLA CHE RIGUARDAVA IL MOVIMENTO ASSOCIATIVO DEI LAVORATORI, VENIVA INCORAGGIATA LA CREAZIONE DI SOCIETÀ OPERAIE ISPIRATE AI PRINCIPI CRISTIANI, MA CIÒ CHE CONFERÌ ALL'ENCICLICA GRANDE RISONANZA FU IL FATTO CHE L'INCORAGGIAMENTO VENISSE DAL PAPA E DA UN AMBIENTE CONSERVATORE CHE GUARDAVA AL PASSATO CON NOSTALGIA E VEDEVA NELLE ASSOCIAZIONI UNA FORMA DI COLLABORAZIONE TRA I CATTOLICI ASSIMILABILE ALLE ANTICHE CORPORAZIONI (IN PRATICA PERÒ QUESTI IDEALI FURONO DI DIFFICILE ATTUAZIONE DATO CHE I SINDACATI CATTOLICI SI SVILUPPARONO SU BASE DI CLASSE E ADOTTERANNO METODI DI LOTTA SIMILI A QUELLI SOCIALISTI). A FINE SECOLO EMERSE UNA NUOVA TENDENZA POLITICA DEFINITA DEMOCRAZIA CRISTIANA CHE MIRAVA A CONCILIARE LA DOTTRINA CATTOLICA CON L'IMPEGNO SOCIALE E CON GLI ISTITUTI DELLA DEMOCRAZIA: LA NASCITA DI MOVIMENTI DEMOCRATICO-CRISTIANI SI COLLEGÒ CON IL SORGERE DI UNA CORRENTE DI RIFORMA RELIGIOSA, IL MODERNISMO, CHE SI PROPONEVA DI REINTERPRETARE LA DOTTRINA CATTOLICA IN CHIAVE MODERNA APPLICANDOVI I METODI DI CRITICA STORICA E FILOLOGICA. IL MODERNISMO ASPIRAVA SUL PIANO DOTTRINARIO A UNO SCOPO SIMILE A QUELLO PERSEGUITO DALLA DEMOCRAZIA CRISTIANA SUL PIANO POLITICO, CIOÈ CONCILIARE GLI INSEGNAMENTI DELLA CHIESA COL PROGRESSO FILOSOFICO E SCIENTIFICO, MA LA CHIESA ERA TUTT'ALTRO CHE DISPONIBILE AD APRIRSI A QUESTE INNOVAZIONI, RESISTENDO AL PROCESSO DI SECOLARIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ (*SECOLARIZZAZIONE INDICA IL PASSAGGIO ALLO STATO LAICALE DI CHI HA RICEVUTO GLI ORDINI RELIGIOSI O LA DESTINAZIONE ALL'USO PROFANO DI BENI DESTINATI AL CULTO; NELLE SCIENZE SOCIALI PER SECOLARIZZAZIONE SI INTENDE IL PROCESSO DI EMANCIPAZIONE DELLA SOCIETÀ DAL CONDIZIONAMENTO DELL'AUTORITÀ RELIGIOSE, È UNA SOCIETÀ LAICA IN CUI LE PRATICHE RELIGIOSE NON SI TRADUCONO IN NORME VINCOLANTI PER TUTTI, IN CUI I COMPORTAMENTI COLLETTIVI SI ALLONTANANO DAGLI SCHEMI TRADIZIONALE E SI ORIENTANO SECONDO CRITERI RAZIONALI: COSÌ LA SECOLARIZZAZIONE È ESSENZIALE NELLA MODERNIZZAZIONE E SI 30 ACCOMPAGNA A SVILUPPO INDUSTRIALE E URBANIZZAZIONE). DOPO UNA FASE DI TOLLERANZA, IL PONTEFICE PIO X PROIBÌ AI DEMOCRATICI CRISTIANI OGNI AZIONE POLITICA INDIPENDENTE DALLE GERARCHIE ECCLESIASTICHE E SCOMUNICÓ I MODERNISTI NEL 1907. SUL TERRENO RELIGIOSO TALE CONDANNA BLOCCÓ LA DIFFUSIONE DELLE VOCI RIFORMATRICI, MA SUL PIANO POLITICO NON SI ARRESTARONO GLI SVILUPPI DEL MOVIMENTO DEMOCRATICO-CRISTIANO CHE AVEVA BASE SOCIALE E SPAZIO POLITICO IN EUROPA. 7.8 TRA IL 1815 E IL 1870 IL NAZIONALISMO ERA STATO ISPIRATORE DI MOVIMENTI DI LIBERAZIONE CHE COMBATTEVANO CONTRO L'ORDINE COSTITUITO E SI ERA COLLEGATO QUINDI ALL'IDEA DI SOVRANITÀ POPOLARE E ALLEATO AL LIBERALISMO E DEMOCRAZIA; DOPO L'UNIFICAZIONE TEDESCA DEL 1871 A OPERA DI BISMARK E CON L'IMPERIALISMO COLONIALE CHE LEGAVA LA GRANDEZZA NAZIONALE ALLE GUERRE DI CONQUISTA A DANNO DI ALTRI POPOLI, LE COSE CAMBIANO; INOLTRE LA CRESCITA DI MOVIMENTI SOCIALISTI ISPIRATI A IDEALI INTERNAZIONALISTI SUSCITÒ COME REAZIONE UN RITORNO DI SENTIMENTI PATRIOTTICI IN SENO AI CETI CONSERVATORI E LA BATTAGLIA PER I VALORI NAZIONALI SPESSO SI LEGÒ ALLA LOTTA CONTRO IL SOCIALISMO E ALLA DIFESA DELL'ORDINE SOCIALE; IL NAZIONALISMO TENDEVA INFATTI A SPOSTARSI A DESTRA SGANCIANDOSI DELLE MATRICI ILLUMINISTICHE E DEMOCRATICHE PER RISCOPRIRE QUELLE TRADIZIONALISTICHE FONDATE SUI MITI DELLA TERRA E DEL SANGUE CHE SI COLLEGAVANO ALLE TEORIE RAZZISTE IN VOGA IN QUEL MOMENTO, CHE PRETENDEVANO DI STABILIRE UNA GERARCHIA TRA RAZZE SUPERIORI E INFERIORI, E DI AFFERMARE SU QUESTA BASE LA SUPERIORITÀ DI UN POPOLO SUGLI ALTRI. TALI TEORIE AVEVANO IL LORO PRECURSORE IN ARTHUR DE GOBINEAU CHE NEL 1855 PUBBLICA IL SAGGIO “SULL'INEGUAGLIANZA DELLE RAZZE UMANE” FONDANDO LE TESI SU ARGOMENTAZIONI PSEUDOSCIENTIFICHE DI MATRICE POSITIVISTICA (MA CHE IN REALTÀ RIELABORAVANO ANTICHI PREGIUDIZI CON I QUALI CLASSI POPOLARI VENIVANO SUGGESTIONATE, INFATTI IL SUCCESSO DEL NUOVO NAZIONALISMO È SPIEGATO CON L'APPELLO ALLE COMPONENTI IL RAZIONALI DELLA PSICOLOGIA COLLETTIVA). IN FRANCIA IL NAZIONALISMO CONIUGAVA LO SPIRITO DI RIVINCITA NEI CONFRONTI DELLA GERMANIA DOPO LA SCONFITTA DEL 1870, CON LA POLEMICA CONTRO LA CLASSE DIRIGENTE REPUBBLICANO-DEMOCRATICA CONSIDERATA CORROTTA E INCAPACE DI TUTELARE LE TRADIZIONI DEL PAESE. IL NAZIONALISMO DEI GRUPPI PIÙ OLTRANZISTI ERA RIVOLTO NON CONTRO I NEMICI ESTERNI, QUINDI I TEDESCHI, MA CONTRO I NEMICI INTERNI: PROTESTANTI, IMMIGRATI E EBREI, IDENTIFICATI CON GLI AMBIENTI DELLA SPECULAZIONE BANCARIA. UNA FORTE COMPONENTE ANTIEBRAICA UNITA A UNA VENA ANTICAPITALISTICA ERA PRESENTE ANCHE NEI MOVIMENTI NAZIONALISTI DEI PAESI TEDESCHI, IN CUI L'ANTISEMITISMO SI APPOGGIAVA SU PRESUPPOSTI RAZZISTI: PROPRIO IN GERMANIA LE TEORIE DELLA RAZZA CONOBBERO FORMULAZIONI ORGANICHE E POPOLARI GIÀ A FINE ‘800, PER ESEMPIO “I FONDAMENTI DEL XIX SECOLO” DI HOUSTON CHAMBERLAIN RIPRENDEVA IL MITO DELLA RAZZA ARIANA DI GOBINEAU, RAZZA DEPOSITARIA DI VIRTÙ NOBILI LA CUI INCARNAZIONE PIÙ PURA ERA VISTA NEL POPOLO TEDESCO. ANCHE IL NAZIONALISMO TEDESCO AVEVA LO SGUARDO RIVOLTO AL PASSATO E CERCAVA LE SUE BASI NEL MITO DEL POPOLO, VOLK, CONCEPITO COME COMUNITÀ DI SANGUE E LEGAMI MITICI CON LA TERRA D'ORIGINE, MITO CHE AVEVA LE SUE RADICI NELLA CULTURA ROMANTICA CHE FORNIRÀ LA BASE ALLE IDEOLOGIE PANGERMANISTE CHE PROSPETTAVANO IL RICONGIUNGIMENTO IN UN UNICO STATO DI TUTTE LE POPOLAZIONI TEDESCHE. MOVIMENTO CONTRAPPOSTO AL PANGERMANISMO, MA AD ESSO AFFINE, FU IL PANSLAVISMO DIFFUSO NEI PAESI SLAVI COME STRUMENTO DELLA POLITICA IMPERIALE ZARISTA: SI BASAVA SU IDEOLOGIE TRADIZIONALISTE E INTRISE DI ANTISEMITISMO, IN EUROPA ORIENTALE LE COMUNITÀ EBRAICHE ERANO NUMEROSE E L’ANTISEMITISMO AVEVA RADICI POPOLARI, NELL'IMPERO RUSSO ERA SANCITO DA LEGGI DISCRIMINATORIE E UFFICIALMENTE TOLLERATO DALLE AUTORITÀ CHE SE NE SERVIVANO COME UN DIVERSIVO PER LASCIAR SFOGARE IL MALCONTENTO DELLE CLASSI SUBALTERNE (POGROM: PERIODICHE VIOLENZE CONTRO I BENI E LE PERSONE DEGLI EBREI); INOLTRE LA POLIZIA SEGRETA ZARISTA CONFEZIONÒ UNO DEI PIÙ CLAMOROSI FALSI DELLA STORIA, I “PROTOCOLLI DEI SAVI ANZIANI DI SION”, IN CUI UN IMMAGINARIO CONSIGLIO EBRAICO MONDIALE ESPONE PROGETTI DI DOMINIO MONDIALE. UNA REAZIONE ALL'ANTISEMITISMO FU LA NASCITA DEL SIONISMO, MOVIMENTO FONDATO NEL 1897 A BASILEA DA TEODORE HERZL CHE SI PROPONEVA DI RESTITUIRE IDENTITÀ NAZIONALE ALLE POPOLAZIONI ISRAELITE SPARSE NEL MONDO E PROMUOVERE LA COSTRUZIONE DI UNO STATO EBRAICO IN PALESTINA; È UN MOVIMENTO AL CONFINE TRA IL POLITICO, IL RELIGIOSO E IL SOCIALE, STENTA AD AFFERMARSI ANCHE PERCHÉ ALTA E MEDIA BORGHESIA EBRAICA ERANO ASSIMILAZIONISTI, CIOÈ TENDEVANO A INTEGRARSI NELLA SOCIETÀ DEL PAESE DI APPARTENENZA, PUR SENZA RINNEGARE LE PROPRIE ORIGINI. A INIZIO 1900 TUTTAVIA IL MOVIMENTO SI IMPOSE ALL'ATTENZIONE DELLE COMUNITÀ EBRAICHE E TROVÓ QUALCHE APPOGGIO NELLE CLASSI DIRIGENTI DELL'EUROPA OCCIDENTALE GRAZIE ALL'ATTIVITÀ INSTANCABILE DEI SUOI SOSTENITORI. 7.9 A FINE SECOLO IL MODELLO INTERPRETATIVO OFFERTO DAL POSITIVISMO SEMBRÓ INADEGUATO A SPIEGARE FENOMENI POLITICI E SOCIALI E A TENER DIETRO ALL'EVOLUZIONE DELLE SCIENZE; RESTÓ PER MOLTI UN METODO DI RICERCA MA SI INCRINÒ LA FIDUCIA NELLA SUA CAPACITÀ DI OFFRIRE UN'ORGANICA VISIONE DEL MONDO LEGATA ALL'IDEA DI UN PROGRESSO COSTANTE. SUL PIANO FILOSOFICO NASCONO NUOVE CORRENTI IRRAZIONALISTICHE CHE RICONDUCONO I MECCANISMI DELLA CONOSCENZA E L’ATTIVITÀ UMANA A FATTORI CHE SFUGGIVANO AL CONTROLLO RAZIONALE (ISTINTO, VOLONTÀ, ITALIA): OGGETTO PRINCIPALE DELL'INDAGINE DI QUESTE 31 CORRENTI FU LA REALTÀ PSICOLOGICA, REALTÀ ANCH’ESSA OGGETTIVA E CONOSCIBILE MA DOTATA DI SUE LEGGI E DI UN SUO TEMPO, QUELLO DELLA MEMORIA, DIVERSO DA QUELLO FISICO DELLE SCIENZE ESATTE. INTERPRETE DELLA CRISI DEL POSITIVISMO FU NIETZSCHE, ALLA CONCEZIONE LINEARE DEL TEMPO OPPONE QUELLA CICLICA DELL'ETERNO RITORNO METTENDO IN DISCUSSIONE IL CONCETTO DI TEMPO COME LO CONCEPIVA LA CIVILTÀ; ALL'OTTIMISMO PROGRESSIVO DELLE FILOSOFIE BORGHESI CONTRAPPOSE L’IDRA DELL'UOMO NUOVO, IL SUPERUOMO NATO DALLE CENERI DELLA VECCHIA CIVILTÀ È E CAPACE DI ESPRIMERE LA PROPRIA INDIVIDUALITÀ AL DI FUORI DELLA MORALE; LE SUE TEORIE FURONO MOLTO POPOLARI E AD ESSE SI RICHIAMERANNO I MOVIMENTI NAZIONALISTI TOTALITARI. IN GERMANIA LA REAZIONE AL POSITIVISMO SI ESPRESSE CON UNA RIPRESA DELLA FILOSOFIA DI KANT IN UNA PIÙ APPROFONDITA RIFLESSIONE SUI PROBLEMI DELLA CONOSCENZA STORICA, IN UN RITORNO ALLA DISTINZIONE TRA SCIENZA DELLO SPIRITO E SCIENZA DELLA NATURA; OPERANO FILOSOFI COME WILLIAM DILTHEY, FONDATORE DELLO STOICISMO MODERNO. IN ITALIA RINASCE L'IDEALISMO CHE EBBE COME PROTAGONISTI BENEDETTO CROCE E GIOVANNI GENTILE (IL PRIMO PARTE DA UNA CRITICA AL MATERIALISMO MARXISTA E ELABORA UN SISTEMA FILOSOFICO CHE TENDEVA A RISOLVERE LA REALTÀ NELLA DIMENSIONE STORICA; IL SECONDO RIDUCE TUTTA LA REALTÀ ALL'ATTO PENSANTE DEL SOGGETTO: ATTUALISMO). IN FRANCIA LA REAZIONE AL POSITIVISMO SI ESPRIME NELLA FILOSOFIA DI HENRI BERGSON CHE CONCEPIVA LA REALTÀ COME CREAZIONE CONTINUA MOSSA DA UNO SLANCIO VITALE E CONOSCIBILE PIENAMENTE SOLO ATTRAVERSO L'INTUIZIONE, CONTRAPPONENDO ALLA CONCEZIONE DEL TEMPO SPAZIALIZZATO L'IDEA DI UN TEMPO VISSUTO INTERNAMENTE NELLA COSCIENZA. NEI PAESI ANGLOSASSONI LA CORRENTE DI PENSIERO DOMINANTE FU IL PRAGMATISMO I CUI RAPPRESENTANTI PIÙ NOTI SONO WILLIAM JAMES E JOHN DEWEY, CHE CONSIDERAVANO DETERMINANTE IL RAPPORTO DI RECIPROCA VERIFICA TRA TEORIA E PRATICA E TRA INDIVIDUO E NATURA, E VENIVANO COSÌ RIVALUTATE LE SCIENZE PRATICHE COME PSICOLOGIA E PEDAGOGIA. GLI SVILUPPI DEL PENSIERO SCIENTIFICO MISERO IN CRISI IL QUADRO DI CERTEZZE SU CUI SI ERA FONDATA LA CULTURA POSITIVISTICA, PER ESEMPIO NASCE LA FISICA ATOMICA, VENNE FORMULATA LA TEORIA QUANTISTICA E QUELLA DELLA RELATIVITÀ CHE METTEVA IN DISCUSSIONE I FONDAMENTI DELLA FISICA CLASSICA DISTINGUENDO PER ESEMPIO TRA MATERIA E ENERGIA O METTENDO IN DISCUSSIONE IL CARATTERE ASSOLUTO DEI CONCETTI DI TEMPO E SPAZIO (L'IDEA DI UN TEMPO RELATIVO RAPPRESENTÒ UN FILO COMUNE ATTRAVERSO CUI LA FISICA DI EINSTEIN SI LEGA AD ALTRE ESPERIENZE INTELLETTUALI DELL'EPOCA IN CAMPI FILOSOFICI, PSICOLOGICI E ARTISTICI). L'IMPORTANZA DELL'IRRAZIONALE TROVA RISCONTRO NELL'OPERA DI SIGMUND FREUD, CHE NELLE SUE OPERE PONE ALLA BASE DEI PROCESSI PSICHICI IL CONCETTO DI UNA VITA INCONSCIA DOMINATA DA LEGGI DIVERSE DA QUELLE DELLA VITA COSCIENTE; L'ESIGENZA DI REPRIMERE GLI ISTINTI PRIMARI DELL'INCONSCIO È ESSENZIALE PER LO SVILUPPO NORMALE DELL'INDIVIDUO E DELLA STESSA CIVILTÀ MA PUÒ CREARE DELLE TURBE PSICHICHE O NEVROSI, DA QUI LA NECESSITÀ DI UNA TECNICA TERAPEUTICA CHE RIPORTI ALLA LUCE I PROCESSI INCONSCI ATTRAVERSO L'ANALISI DELL'ATTIVITÀ ONIRICA: TEORIE PSICANALITICHE, CHE RIVOLUZIONERANNO LA TERAPIA DELLE MALATTIE MENTALI E INFLUENZERANNO CULTURA E MENTALITÀ DELLE SOCIETÀ OCCIDENTALI. ULTERIORE TRATTO DISTINTIVO DELLA CULTURA EUROPEA FU LA RIFLESSIONE SULLA SOGGETTIVITÀ DELLA COSCIENZA E IL PROBLEMA DELL'INFLUENZA DELLE INCLINAZIONI PERSONALI SUL MODO DI STUDIARE E RAPPRESENTARE UN FENOMENO, PROBLEMA CHE INTERESSÒ SIA FILOSOFI CHE CULTORI DELLE SCIENZE UMANE E CHE TROVÒ LE SUE FORMULAZIONI PIÙ LUCIDE NELL'OPERA DI MARX WEBBER, SOCIOLOGO, FILOSOFO E STORICO: EGLI APPROFONDÌ I PROBLEMI RELATIVI AL METODO DELLE SCIENZE SOCIALI DICENDO CHE PUR MUOVENDO DA UN PUNTO DI PARTENZA SOGGETTIVO LE SCIENZE SOCIALI POSSONO DARE RISULTATI SCIENTIFICAMENTE VALIDI PURCHÉ ADOTTINO PROCEDIMENTI LOGICI E CRITERI ESPLICATIVI CORRETTI. ORIENTAMENTI DI FILOSOFIA E SCIENZE UMANE INFLUENZARONO ANCHE IL PENSIERO POLITICO DOVE FU DOMINANTE LA TENDENZA A PENETRARE OLTRE LA FACCIATA DELLE FORME IDEOLOGICHE PER RICOSTRUIRE I MECCANISMI REALI E SVELARE I MOVENTI AUTENTICI: COSÌ SI SPIEGA LA FORTUNA DELLA TEORIA DELLA CLASSE POLITICA FORMULATA DA GAETANO MOSCA CHE SOSTENEVA CHE IN OGNI MOMENTO IL POTERE EFFETTIVO RESTA COMUNQUE NELLE MANI DI UNA RISTRETTA MINORANZA DI POLITICI, LA CLASSE DIRIGENTE: QUESTA TEORIA VIENE RIPRESA DA WILFREDO PARETO CHE VEDEVA NELLA POLITICA UNO SCONTRO DI ELITE IN CUI LA BORGHESIA LIBERALE SAREBBE STATA SOSTITUITA DA ELITE PIÙ GIOVANI E AGGRESSIVE. A QUESTO FILONE DI PENSIERO SI COLLEGA ROBERT MICHAELS CHE NELLA “SOCIOLOGIA DEL PARTITO POLITICO” DEL 1910 STABILISCE UN NESSO TRA LA TENDENZA DELL'ORGANIZZAZIONE TIPICA DEI GRANDI PARTITI DI MASSA, E LA CREAZIONE DI OLIGARCHIE BUROCRATICHE INAMOVIBILI; ANCHE PER WEBBER LA TENDENZA ALLA CRESCITA DEGLI APPARATI BUROCRATICI ERA IN ARRESTABILE POICHÉ ESPRESSIONE DELLA FASE PIÙ EVOLUTA DELLO SVILUPPO DELLA SOCIETÀ, MA ERA PERICOLOSA PER IL DESTINO DELLE LIBERTÀ INDIVIDUALI. POSSIAMO NOTARE COME QUESTE ANALISI HANNO IN COMUNE IL PESSIMISMO SULLA SORTE DEGLI ORDINAMENTI DEMOCRATICI, MA INDIPENDENTEMENTE DALLE CONVINZIONI DEL LORO AUTORE, ESSE CONTRIBUIRONO A DETERMINARE UN CLIMA DI INSOFFERENZA E SFIDUCIA VERSO LA DEMOCRAZIA CHE SI DIFFUSE NEGLI AMBIENTI INTELLETTUALI PROPRIO NEL PERIODO IN CUI LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA POLITICA SI AMPLIAVA E SI MOVEVANO I PRIMI PASSI VERSO LA SOCIETÀ DI MASSA. 32 ANTISEMITISMO, DUE CORRENTI CHE, ALLA FINE DELL’800, MISERO A RISCHIO LA VITA DELLA REPUBBLICA; POSSIAMO RICORDARE IL CASO DREYFUS: UN UFFICIALE EBREO CONDANNATO AI LAVORI FORZATI NEL 1894, CON L’ACCUSA DI AVER FORNITO DOCUMENTI RISERVATI ALL’AMBASCIATA TEDESCA .QUESTA SENTENZA FORNÌ ALLA STAMPA DI DESTRA , IL PRETESTO PER MUOVERE UNA VIOLENTA CAMPAGNA ANTISEMITA , BASATA SU FALSI E INCONSISTENTI INDIZI. LE ALTE SFERE MILITARI NON REVISIONARONO IL PROCESSO, ANZI , FALSIFICARONO I DOCUMENTI E COPRIRONO I VERI COLPEVOLI. A PROPOSITO INTERVENNE CON UNA LETTERA LO STESSO ZOLA , POI PROCESSATO PER LE OFFESE ALL’ESERCITO. SUL CASO, L’OPINIONE PUBBLICA FRANCESE SI DIVISE: -SOCIALISTI RADICALI E REPUBBLICANI MODERATI , PIÙ INTELLETTUALI , VOLEVANO BATTUTI PER IL RICONOSCIUTA L’INNOCENZA DELL’UFFICIALE . -CLERICALI, MONARCHICI , NAZIONALISTI DI DESTRA E DIVERSI MODERATI : INSISTENTI SULLA COLPEVOLEZZA DELL’UFFICIALE E LA DIFESA DELLE FORZE ARMATE. -I SOSTENITORI DI DREYFUSIANI , EBBERO PARTITA VINTA ANCHE SUL TERRENO POLITICO . LE ELEZIONI DEL 1899, PORTARONO AD UN GOVERNO DI COALIZIONE REPUBBLICANA APPOGGIATO ANCHE DAI SOCIALISTI . ALCUNE ASSOCIAZIONI DI ESTREMA DESTRA VENNERO SCIOLTE E I LORO CAPI ARRESTATI. VI FU UN’EPURAZIONE NEGLI ALTI GRADI DELL’ESERCITO E RIPRESE VIGORE LA BATTAGLIA CONTRO LE POSIZIONI DI POTERE DETENUTE DAL CLERO CATTOLICO: VENNERO SCIOLTE MOLTE CONGREGAZIONI RELIGIOSE E NEL 1905 , SI ROMPONO LE RELAZIONI DIPLOMATICHE TRA FRANCIA E SANTA FEDE. LA BATTAGLIA ANTICLERICALE SUSCITÒ NEL PAESE MOLTE DIVISIONI , MA SI CONCLUSE CON UN SUCCESSO E UN RAFFORZAMENTO DEI GRUPPI RADICALI. LA FRANCIA DEL PRIMO 900, AVANTI IN MATERIA DI DEMOCRAZIA POLITICA E DI LAICITÀ DELLO STATO , NON LO ERA SUL PIANO DELLA LEGISLAZIONE SOCIALE E NÉ SULL’ORDINAMENTO FISCALE , BASATO SULLA TASSAZIONE INDIRETTA. I GOVERNI A DIREZIONE RADICALE SUCCEDUTI TRA 1096-11 , SOTTO LA GUIDA DI CLEMENCAU E L’EX SOCIALISTA BRIAND , PORTARONO AVANTI RIFORME SOCIALI , COME LA LIMITAZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO ,LA LEGGE SUL RIPOSO SETTIMANALE, PENSIONI , MA NON PASSÒ IL PROGETTO DI IMPOSTA GENERALE DEL REDDITO, INFATTI SI SCONTRARONO CON LA PROTESTA DELLA CLASSE LAVORATRICE CHE BENEFICIÒ SOLO IN PARTE I PROGRESSI ECONOMICI DEL PAESE . IL MOVIMENTO SINDACALE E LA SFIO , SI SPOSTÒ A SINISTRA , PROVOCANDO LA ROTTURA DELL’ALLEANZA FRA SOCIALISTI E RADICALI , E DANDO SPAZIO ALLE CORRENTI REPUBBLICANO-MODERATE ,CHE TORNARONO AL POTERE TRA IL ’12-14 CON IL LORO LEADER R. POINCARÈ. IL DIBATTITO POLITICO ACCANTO AL TEMA DELLE RIFORME, SI CONCENTRÒ SUL PROBLEMA DELLE SPESE MILITARI E DEL RAFFORZAMENTO DELL’ESERCITO , IN VISTA ALLA RIVINCITA SULLA GERMANIA, TANTO PENSATA DALL’OPINIONE PUBBLICA FRANCESE. LA GRAN BRETAGNA, DAL 1886-1906, FU GOVERNATA DALLA COALIZIONE DEI CONSERVATORI DI SALISBURY E GLI UNIONISTI DI CHAMBERLAIN SEPARATI DAI LIBERALI IN QUANTO CONTRARI ALLA CESSIONE DELL’AUTOGOVERNO ALL’IRLANDA. NELL’ULTIMO PERIODO DEL LUNGO REGNO DELLA REGINA VITTORIA, MORTA NEL 1901 , I GOVERNI FURONO IMPEGNATI SUL FRONTE DELLE IMPRESE COLONIALI MA CERCARONO ANCHE DI RAGGIUNGERE LE SPINTE IMPERIALISTE CON UNA DOSE DI RIFORMISMO SOCIALE. FRA 1897 E 1905 , FURONO VARATE LEGGI CHE FAVORIRONO IL COLLOCAMENTO DEI LAVORATORI DISOCCUPATI. IL GOVERNO ENTRÒ IN CRISI COL PROGETTO SOSTENUTO DA CHAMBERLAIN , SOTTO LA PRESSIONE DI INDUSTRIALI , DI INTRODURRE NELL’IMPERO BRITANNICO IL PROTEZIONISMO DOGANALE. NELLE ELEZIONI DEL 1906, I LIBERALI FURONO LA MAGGIORANZA , MENTRE ENTRARONO ALLA CAMERA 30 DEPUTATI LABURISTI. I LIBERALI ADOTTARONO UNA LINEA MENO AGGRESSIVA IN CAMPO COLONIALE E UNA POLITICA ORGANICA DI RIFORME SOCIALI , INTERESSANTE FU ANCHE LA LORO PROPOSTA DI INTRODURRE UNA POLITICA FISCALE PROGRESSIVA , CHE IMPONEVA UNA TASSAZIONE PIÙ EQUILIBRATA , MIRATA A COLPIRE I GRANDI PATRIMONI. QUESTO TENTATIVO , VIDE UNO SCONTRO CON LA CAMERA DEI LORD ( ARISTOCRAZIA )CHE AVEVA IL DIRITTO DI RESPINGERE LE LEGGI VOTATE DALLA C. DEI COMUNI. IL DIRITTO DI VETO PERÒ NON SI APPLICAVA PER TRADIZIONE ALLE LEGGI FINANZIARIE , LA CUI MANCATA APPROVAZIONE AVREBBE PROVOCATO IL BLOCCO DELLA MACCHINA STATALE. 1909: I LORD RESPINGONO IL BILANCIO PREVENTIVO PRESENTATO DAL GOVERNO E NASCE UN CONFLITTO COSTITUZIONALE , DOVE SI CONTRAPPOSERO LE 2 CAMERE , UNA A MAGGIORANZA LIBERALE, L’ALTRA CONSERVATRICE. ILIBERALI PRESENTARONO UN PROGETTO DI LEGGE PARLAMENTARE (PARLAMENTARY BILL), CHE NEGAVA AI LORD IL DIRITTO DI RESPINGERE LEGGI DI BILANCIO , MA PER LE ALTRE LEGGI, POTEVANO RINVIARLE 2 VOLTE ALLA CAMERA DEI COMUNI. NEL 1911, I LORD , SI PIEGARONO AD ACCETTARE , ANCHE GRAZIE ALLE PRESSIONI DEL NUOVO GIORGIO V, UNA RIFORMA CHE IMPEDIVA LORO DI RESPINGERE LE LEGGI DI BILANCIO. SEMPRE NEL 1911, IL GOVERNO AFFRONTÒ LA QUESTIONE IRLANDESE, PRESENTANDO IL PROGETTO DI HOME RULE, CHE PREVEDEVA UN’IRLANDA AUTONOMA ( PROPRIO GOVERNO E PARLAMENTO) MA LEGATA ALLA CORONA BRITANNICA. QUESTA FU UNA SOLUZIONE CHE SCONTENTAVA I NAZIONALISTI IRLANDESI MIRANTI ALLA PIENA INDIPENDENZA, SIA I PROTESTANTI DELL’USLER CHE REAGIRONO CON L’ORGANIZZAZIONE DI UN MOVIMENTO ARMATO. ALLA FINE NEL 1914 IL PROGETTO FU APPROVATO, MA POI SOSPESO IN QUANTO SCOPPIÒ LA GUERRA. 8.5 -GERMANIA: DOPO IL 1890 (FINE CANCELLIERATO BISMARCKIANO), VI FU UNA SVOLTA NELLA POLITICA TEDESCA, SEGNATA DA MOTIVI INTERNI , COME I SUCCESSI DEI SOCIAL DEMOCRATICI NELLE ELEZIONI DEL 1890 . LO STESSO IMPERATORE GUGLIELMO II , SALITO NEL 1888 , ANNUNCIÒ UN NUOVO CORSO NELLA VITA DEL PAESE E CRITICÒ LE LEGGI ECCEZIONALI CONTRO I SOCIALISTI, NON PIÙ RINNOVATE DAL ’90. SUBITO ANDARONO DELUSE LE SPERANZE DI UNA EVOLUZIONE LIBERALE . 35 L’IMPERATORE MOSTRÒ LA TENDENZA ALL’AUTORITARISMO NELLA GESTIONE DEL POTERE , L’UNICO MUTAMENTO IMPORTANTE FU CHE NESSUN CANCELLIERE SUCCEDUTO A BISMARK , RIUSCIRONO AD IMPORSI COME QUESTO : I CANCELLIERI CONTINUARONO A GOVERNARE AL DI SOPRA DEI PARTITI E A RENDER CONTO ALL’IMPERATORE, PIÙ CHE AL PARLAMENTO. CON IL PASSAGGIO DALL’ETÀ DI BISMARCK A QUELLA GUGLIELMINA, VI FU UN’INFLUENZA DEI VERTICI MILITARI SULLE SCELTE DI GOVERNO. DALL’ULTIMO 800, LA GERMANIA ADOTTÒ LA POLITICA MONDIALE ,LA WELTPOLITIK, E DIEDE IL VIA AL RIARMO NAVALE PER COMPETERE CON LA G.BR. QUESTA POLITICA DEL RIARMO PERÒ RAPPRESENTÒ UN IMPORTANTE STIMOLO ALL’ECONOMIA TEDESCA E A RISALDARE L’ALLEANZA FRA LA CASTA AGRARIA E MILITARE DEI JUNKER E GLI AMBIENTI DELLA GRANDE INDUSTRIA , INDUSTRIA DOMINATA DALLE CONCENTRAZIONI E IMPRESE GIGANTI COME LA KRUPP NEL SETTORE SIDERURGICO E DEGLI ARMAMENTI, MOLTO AVANTI NELL’AMBITO TECNOLOGICO, INDUSTRIA CHE COSTITUIVA UN PRIMATO , PARAGONABILE A QUELLO DEGLI USA. QUESTA SUPERIORITÀ ACCENTUÒ NELLA CLASSE DIRIGENTE, MA ANCHE NEI CETI POPOLARI , LE TENDENZE NAZIONALISTE E IMPERIALISTE. LA SPINTA NAZIONALISTA E AGGRESSIVA INSITA NELLA POLITICA ESTERA TEDESCA , COINVOLSE LE MAGGIORI FORZE POLITICHE. L’UNICA FORZA OPPOSITIVA ERA LA SOCIALDEMOCRAZIA , PERÒ ISOLATA PER TUTTA L’ETÀ GUGLIELMINA E DUNQUE ESCLUSA DAL GOVERNO , ANCHE SE AUMENTÒ DI MOLTO, NEL TEMPO I PROPRI ISCRITTI , IL PROPRIO SEGUITO E AMPLIANDO IL PROPRIO CONTROLLO SULLE ORGANIZZAZIONI COLLATERALI , COME SINDACATI, COOPERATIVE, CIRCOLI RICREATIVI E CULTURALI. A LUNGO ANDARE, PERÒ , LA SOCIALDEMOCRAZIA AMMORBIDÌ LA SUA OPPOSIZIONE E VENNE A PATTI CON LE IDEOLOGIE NAZIONAL IMPERIALISTICHE. -AUSTRIA-UNGHERIA: PRIMA DELLA 1’ GUERRA, QUESTA ZONA ERA IN DECLINO, DAL 1848 , DOVUTO PER L’ARRETRATEZZA ECONOMICA. ERA MOLTO POVERO E NEMMENO TROPPO INDUSTRIALIZZATO E URBANIZZATO . CENTRALI ERANO VIENNA, IL PORTO DI TRIESTE , LA BOEMIA CON PRAGA; TUTTAVIA VIENNA DIVENNE PATRIA DELLA MUSICA , ARTE, LETTERATURA , UNA DELLE MAGGIORI CAPITALI EUROPEE , IN CUI CRESCEVANO PARTITI DI MASSA (SOCIAL DEMOCRATICI E CRISTIANO-SOCIALI) MA ERANO SOSTANZIALI ANCHE L’IMMOBILISMO POLITICO E LA PERSISTENZA DELLE TRADIZIONALI STRUTTURE SOCIALI , SOPRATTUTTO NELLE ZONE CONTADINE (DOMINATE DA CHIESA E GRANDI PROPRIETARI). IL PRINCIPALE MOTIVO DI CRISI ERANO I CONFLITTI NAZIONALI , POICHÉ SE LA GERMANIA TROVAVA COESIONE NELLA COMPATTEZZA ETNICA, LA STESSA COSA NON SI POTEVA DIRE DI QUEST’ALTRO IMPERO, ANZI A VOLTE I VARI GRUPPI NAZIONALI CREAVANO DIFFICOLTÀ. SI OPTÒ AD UNA SOLUZIONE DUALISTICA, NEL 1867, CHE AVEVA DIVISO UNGHERIA E AUSTRIA . ALLA FINE DELL’800 E INIZIO DEL 900, CRESCONO MOLTO I MOVIMENTI NAZIONALI , MOLTO IN CONTRASTO TRA LORO MA UNITI DALL’OSTILITÀ AL CENTRALISMO IMPERIALE E DALLA TENDENZA A RADICALIZZARSI, PASSANDO DAL PIANO DELLE RIVENDICAZIONI AUTONOMISTICHE ALL’INDIPENDENTISMO. I POPOLI PIÙ IRREQUIETI, ERANO GLI SLAVI ,SACRIFICATI NEL COMPROMESSO DEL ’67. TRA CIECHI DI BOEMIA E MORAVIA DI COMPETENZA ASBURGICA), SI AFFERMÒ NELL’ULTIMO 800 IL MOVIMENTO DEI GIOVANI CECHI CHE SI ABBATTEVANO CONTRO LA POLITICA DI GERMANIZZAZIONE DEL GOVERNO VIENNESE. ANCHE GLI SLAVI DEL SUD, INIZIARONO A MANIFESTARE TENDENZE NAZIONALISTICHE ED ERANO ATTRATTE DAL REGNO SERBO . IN UNGHERIA INVECE SORSE NEL PRIMO 900, UN MOVIMENTO CHE RIVENDICAVA LA TOTALE AUTONOMIA DALL’AUSTRIA ANCHE PER QUANTO RIGUARDAVA DOGANE E ESERCITO. UNA PARTE DI CLASSE DIRIGENTE, PROMOSSE L’IDEA DI TRASFORMARE LA MONARCHIA DUALISTICA IN TRIALISTICA , CIOÈ DI STACCARE UN POLO SLAVO, DEI POPOLI DEGLI SLAVI DEL SUD . A SOSTEGNO DEL PROGETTO VI ERA FRANCESCO FERDINANDO , SCONTRATOSI CON GLI UNGHERESI INVECE OPPOSTI E CON I NAZIONALISTI SERVI E CROATI , CHE VOLEVANO, ANCHE CON ATTI TERRORISTICI , LA FONDAZIONE DI UN UNICO STATO SLAVO INDIPENDENTE ED ERANO APPOGGIATI ALLA SERBIA, PROTETTA DALLA RUSSIA . DA QUESTO FOCOLAIO , VI FU LA GOCCIA CHE FECE TRABOCCARCELI VASO E PORTERÀ ALLA 1’ GUERRA E ALLA DISSOLUZIONE DELL’IMPERO. 8.6 TRA LE GRANDI POTENZE, ALLA FINE DELL’800, ERA L’UNICA A CONSERVARE UN REGIME AUTOCRATICO ;NONOSTANTE QUESTO, CI SI AVVIÒ VERSO L’INDUSTRIALIZZAZIONE COMINCIATA NEGLI ANNI ’90 , GRAZIE ALL’IMPULSO DELLA POLITICA DIV SERJEJ VITTE , MINISTRO DELLE FINANZE DAL 1892-1903 E POI PRIMO MINISTRO. LE POLITICHE ECONOMICHE MESSE IN ATTO IN QUESTI ANNI DAL GOVERNO RUSSO , MIRARONO AD AUMENTARE IL SOSTEGNO DELLO STATO ALLA PRODUZIONE NAZIONALE , RICORRENDO AD UN FORTE PROTEZIONISMO E ALLA MOLTIPLICAZIONE DI INVESTIMENTI PUBBLICI, MA INCORAGGIARONO ANCHE L’AFFLUSSO DI CAPITALI STRANIERI E IN PRIMIS FRANCESI, CUI LA REPRESSIONE DI CONFLITTI SOCIALI E LA CONSEGUENTE COMPRESSIONE DI SALARI, OFFRIVANO LA POSSIBILITÀ DI ELEVATI PROFITTI. L’INDUSTRIALIZZAZIONE NON SI EBBE GRAZIE ALLA CRESCITA DI UNA BORGHESIA IMPRENDITORIALE , MA SEMBRÒ COME CALATA DALL’ALTO E MOLTO CONCENTRATA IN QUANTO AFFIDATA ALL’INIZIATIVA STATALE E DEL CAPITALE STRANIERO. ANCHE LA CLASSE OPERAIA RUSSA SI CONCENTRÒ IN POCHE AREE( PIETROBURGO, MOSCA , LA REGIONE PETROLIFERA BAKU , LA ZONA MINERARIA DEGLI URALI) E RIMASE ISOLATA , IN QUANTO IL CONTESTO SOCIALE ERA DOMINATO DALL’AGRICOLTURA , IN CUI IL 70% DELLA POPOLAZIONE ERA IMPIEGATA. POSSIAMO DIRE CHE L’INDUSTRIALIZZAZIONE, NON CAMBIÒ I TRATTI TRADIZIONALI DELLA RUSSIA, NÉ MIGLIORÒ DI MOLTO IL TENORE DI VITA, INFATTI I TASSI DI MORTALITÀ E ANALFABETISMO, NEL 900 ERANO ANCORA ALTI . SI TRATTA DI UNA SOCIETÀ ARRETRATA. IN QUESTE CONDIZIONI, NEI SETTORI DELLA SOCIETÀ , SI ALZARONO MANIFESTAZIONI DI MALCONTENTO E PENETRARONO IDEE RIVOLUZIONARIE TRA I CETI POPOLARI. SE LA CLASSE OPERAIA ERA CONCENTRATA MOLTO SUL PARTITO SOCIALDEMOCRATICO FONDATO DA G.PLECHANOV NEL 1898 E ADERENTE ALLA 2’ INTERNAZIONALE , I CONTADINI ADERIVANO ALLA PROPAGANDA DEL PARTITO SOCIALISTA RIVOLUZIONARIO NATO NEL ‘900 CON L’INIZIATIVA DI 36 GRUPPI ANARCHICI E POPULISTI , CHE MIRAVANO AD UN SOCIALISMO AGRARIO DELLE TRADIZIONI. INCAPACE DI ESPRIMERSI LEGALMENTE, LA PROTESTA POLITICA E SOCIALE SFOCIÒ NE ‘LA DOMENICA DI SANGUE’: A FAR PRECIPITARE GLI EVENTI FU LA GUERRA COL GIAPPONE NEL 1904 , PROVOCANDO UN BRUSCO AUMENTO DEI PREZZI . IN UNA DOMENICA DEL GENNAIO 1905 , UN GRANDE CORTEO SI DIRESSE VERSO IL PALAZZO D’INVERNO A PIETROBURGO, DOVE RISIEDEVA LO ZAR NICOLA 2,PER PRESENTARE UNA PETIZIONE IN CUI SI RICHIEDEVANO MAGGIORI LIBERTÀ POLITICHE E INTERVENTI PER ALLEVIARE IL DISAGIO DELLE CLASSI POPOLARI. I MANIFESTANTI VENNERO FUCILATI DALL’ESERCITO IN UNA BRUTALE REPRESSIONE CHE SCATENÒ NEL PAESE VERE SOMMOSSE E AGITAZIONI. TRA LA PRIMAVERA E L’AUTUNNO DEL 1905 ,LA RUSSIA VISSE UNO STATO DI SEMIANARCHIA , IN QUANTO I POTERI NON RIUSCIVANO A GARANTIRE ORDINE , IN QUANTO IL GROSSO DELL’ESERCITO ERA IMPIEGATO IN ORIENTE. NASCONO IN MOLTI CENTRI, NUOVI ORGANISMI RIVOLUZIONARI, I SOVIET, RAPPRESENTANZE POPOLARI ELETTE SUL LUOGO DI LAVORO E COSTITUITE DA MEMBRI REVOCABILI SECONDO UN PRINCIPIO DI DEMOCRAZIA ISPIRATO ALLA COMUNE DI PARIGI DEL 1871. RIENTRATE LE TRUPPE DAL GIAPPONE ,TRA NOVEMBRE E DICEMBRE , IL GOVERNO E LO ZAR, FECERO ARRESTARE QUASI TUTTI I MEMBRI DEI SOVIET DI PIETROBURGO E SEDANDO CON VIOLENZA LE RIVOLTE DI MOSCA. RIPORTATO L’ORDINE , LO ZAR DOVEVA CONVOCARE LA DUMA . NON VI FU NESSUNA EVOLUZIONE PARLAMENTARE DEL REGIME. LA DUMA FU ELETTA ,NELL’APRILE 1906, CON UN SISTEMA CHE PRIVILEGIAVA I PROPRIETARI TERRIERI .LA PRIMA DUMA FU UN OSTACOLO ALLA RESTAURAZIONE ASSOLUTISTA E SCIOLTA IN POCO TEMPO. LA STESSA SORTE LA EBBE LA 2’ DUMA , ELETTA NEL FEBBRAIO 1907, ANCHE QUESTA POCO EFFICACE , IN QUANTO LE ELEZIONI RAFFORZARONO DESTRA REAZIONARIA E SOCIALISTI RIVOLUZIONARI AI DANNI DEI COSTITUZIONALI-DEMOCRATICI. ALLORA , NELL’ESTATE DEL 1907, IL GOVERNO MODIFICÒ L’ELEZIONE IN SENSO CLASSISTA (IL VOTO DEL GRANDE PROPRIETARIO CONTAVA 5 VOLTE PIÙ) E NE USCÌ UN’ASSEMBLEA PIÙ DOCILE. LA RUSSIA TORNÒ AD ESSERE UN REGIME ASSOLUTISTA. ARTEFICE DELLA RESTAURAZIONE FU IL CONTE PETER STOLYPIN, PRIMO MINISTRO DAL 1906, CHE AVVIÒ UNA RIFORMA AGRARIA, GRAZIE ALLA QUALE I CONTADINI EBBERO LA FACOLTÀ DI DIVENIRE PROPRIETARI DELLA TERRA CHE COLTIVANO E DI GODERE DI FACILITAZIONI CREDITIZIE PER L’ACQUISTO DI TERRE SOTTRATTE AL DEMANIO STATALE O CEDUTE DAI LATIFONDISTI, CON LO SCOPO DI CREARE UN CETO DI PICCOLA BORGHESIA RURALE CHE POTESSE ESSER FATTORE DI MODERNIZZAZIONE ECONOMICA E STABILITÀ POLITICA . IL PROGETTO RIUSCÌ IN PARTE :UNA PARTE DEI NUOVI PROPRIETARI CREATI DALLA RIFORMA ,INGROSSÒ IL NUMERO DEI KULAKI , CONTADINI RICCHI O AGIATI . L’ALTRA PARTE , NON TROVÒ CONDIZIONI DI VITA ACCETTABILI NEI PICCOLI APPEZZAMENTI. NEL 1905, RICORDIAMO CHE LA RUSSIA PERSE CONTRO IL GIAPPONE , CHE GIÀ MOSSE E VINSE LA GUERRA CONTRO L’IMPERO CINESE. NEL ’04 IL GIAPPONE ENTRÒ IN CONCORRENZA CON LA RUSSIA PER IL CONTROLLO DELLE REGIONI DEL NORD-EST ASIATICO . NEL 1903, NON TROVATO ACCORDO PER LA DIVISIONE DELLA MANCIURIA, LE DUE POTENZE SI SCONTRARONO. I RUSSI SUBIRONO UN DURO COLPO E ACCETTARONO LA MEDIAZIONE USA, FIRMANDO NEL SETTEMBRE 1905 IL TRATTATO DI PORTSMOUTH, IN CUI IL GIAPPONE OTTENNE LA MANCIURIA DEL SUD E UNA PARTE DELL’ISOLA DI SAKHALIN ,OLTRE CHE IL RICONOSCIMENTO DEL PROTETTORATO SULLA COREA, GIÀ DETENUTA DAL ’95. LA GUERRA CONTRO IL GIAPPONE, PER LA RUSSIA , DETERMINÒ UN RIDIMENSIONAMENTO DELLA POSIZIONE PRIMARIA INTERNAZIONALE DELLA RUSSIA. PER L’EUROPA, ERA LA PRIMA VOLTA CHE UN PAESE ASIATICO BATTESSE UNO EUROPEO , IN ETÀ MODERNA, DISTRUGGENDO IL MITO DI SUPREMAZIA MILITARE E TECNOLOGICO EUROPEO . 8.7 DOPO LA VITTORIA DEL GIAPPONE SULLA RUSSIA NEL 1905, PRESERO VIGORE LE LOTTE NAZIONALI E ANTICOLONIALI DEI POPOLI ASIATICI, MOVIMENTI INDIPENDENTISTI SI SVILUPPARONO NELL’INDOCINA FRANCESE, INDONESIA OLANDESE , NELLE FILIPPINE (DA POCO USA) E NELL’INDIA BRITANNICA. SOPRATTUTTO LA CINA SUBÌ L’INFLUSSO DEL GIAPPONE , VISTO COME MODELLO DA IMITARE IN ECONOMIA E EMANCIPAZIONE POLITICA. ORMAI DA TEMPO L’IMPERO CINESE ERA SOTTO PRESSIONE COMMERCIALE E MILITARE DELLE POTENZE EUROPEE CHE VOLEVANO SPARTIRSI IL TERRITORIO. DOPO UNA GUERRA COL GIAPPONE, PERSA NEL 1894, SI INSTAURÒ IN CINA UN MOVIMENTO CONSERVATORE CHE VOLEVA RESTAURARE LE ANTICHE TRADIZIONI E CHE TROVÒ IL SUO BRACCO ARMATO IN UNA SOCIETÀ SEGRETA E PARAMILITARE , I CUI ADERENTI FURONO CHIAMATI OCCIDENTE BOXER (PUGILI). NEL 900, IN SEGUITO ALLE VIOLENZE DEI BOXER , LE GRANDI POTENZE TRA CUI GIAPPONE E USA, SI ACCORDARONO PER UN INTERVENTO MILITARE CONGIUNTO, CUI PARTECIPÒ ANCHE L’ITALIA. LA RIVOLTA FU SEDATA IN 2 SETTIMANE E PECHINO VENNE OCCUPATA DALLE TRUPPE ALLEATE. LE POTENZE VINCITRICI, E QUINDI ANCHE L’ITALIA, OTTENNERO CONCESSIONI TERRITORIALI E AUTONOMIE AMMINISTRATI E A TIENTSIN, LA CITTÀ PORTUALE DI PECHINO, IN QUARTIERI SEPARATI E RISERVATI AGLI EUROPEI. LA RIVOLTA MOSTRÒ DEGLI EFFETTI: DA UN LATO MOSTRÒ LA PERSISTENZA DI UN NAZIONALISMO CINESE CHE RENDEVA IMPRATICABILE UNA SPARTIZIONE DELL’IMPERO, DALL’ALTRO LA SCONFITTA DEL NAZIONALISMO TRADIZIONALISTA E IL DISCREDITO DELLA DINASTIA QING MANCIU, PREPARARONO IL TERRENO ALLO SVILUPPO DI UN MOVIMENTO DEMOCRATICO E OCCIDENTALIZZANTE , CHE COME IN GIAPPONE, CERCÒ DI COLLEGARE LA LOTTA CONTRO GLI STRANIERI A QUELLA PER LA MODERNIZZAZIONE DEL PAESE . TRA I 2 SECOLI DUNQUE , SI OTTENNERO IMPORTANTI RIFORME : LIBERTÀ DI STAMPA , UN LIMITATO DIRITTO DI VOTO .. NEL 1905 NACQUE UNA LEGA DI ALLEANZA GIURATA, LA TUN MENG HUI ,UN’ORGANIZZAZIONE SEGRETA FONDATA DAL MEDICO SUN YAT SEN. IL PROGRAMMA ERA BASATO SUI 3 PRINCIPI DEL POPOLO , MODELLATI SULLA TRADIZIONE DEMOCRATICA OCCIDENTALE: INDIPENDENZA NAZIONALE, DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA, BENESSERE DEL POPOLO. NEL 1911 , A OTTOBRE IL GOVERNO AFFIDÒ A IMPRESE STRANIERE IL 37 REPRESSIONE INDISCRIMINATA DELLE LORO ATTIVITÀ, MA ANZI DOVEVA CONSENTIRNE IL LIBERO SVOLGIMENTO PURCHÉ NON USCISSERO DEI CONFINI DELLA LEGALITÀ. IL MINISTERO ZANARDELLI-GIOLITTI FECE IMPORTANTI RIFORME: -ESTESE LE NORME CHE LIMITAVANO IL LAVORO MINORILE E FEMMINILE NELL'INDUSTRIA -MIGLIORA LA LEGISLAZIONE SULLE ASSICURAZIONI PER VECCHIAIA INFORTUNI -COSTRUISCE UN CONSIGLIO SUPERIORE DEL LAVORO A CUI PARTECIPANO ANCHE GLI ESPONENTI DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI SOCIALISTE -VIENE APPROVATA LA LEGGE PER LA MUNICIPALIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI -TENNE UN NUOVO ATTEGGIAMENTO MATERIA DI CONFLITTI DI LAVORO: GIOLITTI MANTENNE UNA LINEA NEUTRALE NELLE VERTENZE PURCHÉ NON DEGENERASSE LE MANIFESTAZIONI VIOLENTE. DI CONSEGUENZA, LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, OPERAIE E CONTADINE SI SVILUPPARONO IN QUASI TUTTE LE PRINCIPALI CITTÀ DEL CENTRO- NORD SI COSTITUIRONO LE CAMERE DEL LAVORO, ORGANISMI LOCALI DI COORDINAMENTO E DIFESA DEGLI INTERESSI DEI LAVORATORI; CONTESTUALMENTE SI ORGANIZZANO ANCHE I LAVORATORI AGRICOLI CON LE COSIDDETTE “LEGHE ROSSE” (PER LA LORO VICINANZA AL MOVIMENTO SOCIALISTA), CHE NEL NOVEMBRE 1901 SI RIUNIRONO NELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEI LAVORATORI DELLA TERRA CON OLTRE 200.000 ISCRITTI: L'OBIETTIVO ERA LA SOCIALIZZAZIONE DELLA TERRA, L'AUMENTO DEI SALARI, LA RIDUZIONE DEGLI ORARI E L’ISTITUZIONALIZZAZIONE DI UFFICI DI COLLOCAMENTO CONTROLLATI DEI LAVORATORI. LO SVILUPPO DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI FU ACCOMPAGNATO DA UN'IMPENNATA DEGLI SCIOPERI, LE ASTENSIONI DAL LAVORO SUPERARONO IL MIGLIAIO NEL 1902 INTERESSANDO SIA IL SETTORE INDUSTRIALE CHE QUELLO AGRICOLO, E NE DERIVA UNA SPINTA AL RIALZO DEI SALARI CHE SI PROTRARRÀ PER IL PRIMO QUINDICENNIO DEL SECOLO CON UNA CRESCITA DEI SALARI DEL 35% NELL'INDUSTRIA E DEL 50% PER GLI AGRICOLI. 9.3 A FINE SECOLO L'ITALIA CONOBBE IL DECOLLO INDUSTRIALE, SI INSERÌ NELLA CONGIUNTURA INTERNAZIONALE ANCHE GRAZIE AI PROGRESSI CHE IL PAESE AVEVA REALIZZATO NEI PRIMI TRENT'ANNI DI VITA UNITARIA SUL PIANO DELL'INFRASTRUTTURE E DELLE STRUTTURE PRODUTTIVE: LA COSTRUZIONE DI UNA RETE FERROVIARIA AVEVA FATTO SVILUPPARE IL COMMERCIO, LA SCELTA PROTEZIONISTICA DEL 1887 AVEVA RESO POSSIBILE LA CREAZIONE DI UNA MODERNA INDUSTRIA SIDERURGICA E IL RIORDINAMENTO DEL SISTEMA BANCARIO AVEVA CREATO UNA STRUTTURA FINANZIARIA EFFICIENTE; IMPORTANTE FU LA COSTITUZIONE DELLA BANCA COMMERCIALE E DEL CREDITO ITALIANO CHE SVOLGE UNA FUNZIONE DECISIVA NEL FACILITARE L'AFFLUSSO DEL RISPARMIO PRIVATO VERSO INVESTIMENTI INDUSTRIALI, SOPRATTUTTO NEI SETTORI PIÙ MODERNI CHE FECERO REGISTRARE I MAGGIORI PROGRESSI. LA SIDERURGIA SI AVVANTAGGIÓ DELLA CREAZIONE DELLE ACCIAIERIE DI TERNI E DI MOLTI IMPIANTI PER LA LAVORAZIONE DEL FERRO, NEL SETTORE TESSILE I PROGRESSI SI EBBERO SOPRATTUTTO DELL'INDUSTRIA COTONIERA, NEL SETTORE ALIMENTARE CREBBE L'INDUSTRIA DELLO ZUCCHERO E SI EBBERO SVILUPPI ANCHE IN SETTORI CHE NON ERANO FAVORITI DALLE TARIFFE DOGANALI COME QUELLO CHIMICO O MECCANICO (IN QUESTO CAMPO LA PRINCIPALE NOVITÀ FU L'AFFERMAZIONE DELL'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA, PER ESEMPIO SI SVILUPPA LA FIAT DI TORINO FONDATA NEL 1899 DA GIOVANNI AGNELLI); L'INDUSTRIA ELETTRICA IN ITALIA AVEVA MOSSO I PRIMI PASSI GIÀ NEGLI ANNI ‘80 MA CONOBBE UN BOOM ALL'INIZIO DEL 1900. COMPLESSIVAMENTE L'ECONOMIA ITALIANA PROGREDÌ, TRA IL 1896 E IL 1907 IL TASSO MEDIO DI CRESCITA ANNUA FU DEL 6,7%, SUPERIORE A QUELLO DI QUALSIASI ALTRO PAESE EUROPEO NELLO STESSO PERIODO, E IL VOLUME DELLA PRODUZIONE FU RADDOPPIATO: IL DECOLLO INDUSTRIALE FECE SENTIRE I SUOI EFFETTI ANCHE SUL TENORE DI VITA, L'AUMENTO DELLE RETRIBUZIONI CONSENTÌ DI DESTINARE UNA QUOTA DEI BILANCI FAMILIARI, FINO AD ALLORA ASSORBITI DALLE SPESE PER L'ALIMENTAZIONE, ALLA CASA, L'ISTRUZIONE E ALL'ACQUISTO DI BENI DI CONSUMO DUREVOLI COME UTENSILI DOMESTICI, BICICLETTE O PRODOTTI DELLA MODERNA TECNOLOGIA. LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI ITALIANI CAMBIA DI PARI PASSO CON LO SVILUPPO E SEGNI DI QUESTO MUTAMENTO ERANO VISIBILI ANCHE NELLE CITTÀ, ANCORA PICCOLE RISPETTO ALLE MAGGIORI METROPOLI EUROPEE, MA ADESSO PIÙ SIMILI CHE IN PASSATO GRAZIE LO SVILUPPO DEI SERVIZI PUBBLICI. LE CONDIZIONI ABITATIVE DEI LAVORATORI URBANI RESTAVANO PERÒ PRECARIE, LE CASE ERANO MALSANE E SOVRAFFOLLATE (GLI APPARTAMENTI CON SERVIZI IGIENICI AUTONOMI ERANO ECCEZIONE DELLE GRANDI CITTÀ); IL RISCALDAMENTO ERA UN LUSSO, MA LA DIFFUSIONE DELL'ACQUA CORRENTE E IL MIGLIORAMENTO DELLE RETI FOGNARIE CONTRIBUIRONO ALLA DIMINUZIONE DELLA MORTALITÀ DA MALATTIE INFETTIVE COME COLERA O TIFO CHE SI VERIFICÒ NEL PRIMO QUINDICENNIO DEL SECOLO; DIMINUÌ ANCHE LA MORTALITÀ INFANTILE. TUTTAVIA QUESTI PROGRESSI NON FURONO SUFFICIENTI A COLMARE IL DIVARIO CHE ANCORA SEPARAVA L'ITALIA DEGLI STATI PIÙ RICCHI E INDUSTRIALIZZATI, ALLA VIGILIA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE IL PRODOTTO PRO CAPITE ERA LA METÀ DI QUELLO TEDESCO, L'ANALFABETISMO ERA AL 37%, IL CONSUMO ANNUO DI CARNE ERA 3 VOLTE INFERIORE RISPETTO A QUELLO DI UN CITTADINO BRITANNICO E LA QUOTA DELLA POPOLAZIONE ATTIVA IMPIEGATA IN CAMPAGNA ERA ANCORA AL 55%, ANCORA TROPPO ALTA PER LE CAPACITÀ PRODUTTIVE DELL'AGRICOLTURA ITALIANA COME DIMOSTRA L'INCREMENTO DELL'EMIGRAZIONE VERSO L'ESTERO. TRA IL 1900 E IL 1914 INFATTI CIRCA 8 MILIONI DI IMMIGRATI PARTIRONO DALL'ITALIA, E IL CONTRIBUTO PIÙ RILEVANTE VENNE DAL SUD: MENTRE L’EMIGRAZIONE DELLE REGIONI DEL CENTRO E DEL NORD ERA SOPRATTUTTO TEMPORALE E DIRETTA VERSO I PAESI EUROPEI, QUELLA MERIDIONALE ERA INDIRIZZATA VERSO LE AMERICHE AVEVA CARATTERE PERMANENTE. DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO CI FURONO EFFETTI POSITIVI, LA PRESSIONE DEMOGRAFICA SI ALLENTÒ CREANDO UN RAPPORTO PIÙ FAVOREVOLE TRA POPOLAZIONE E RISORSE, E ATTENUÓ LE 40 TENSIONI SOCIALI; D'ALTRA PARTE UN'EMIGRAZIONE COSÌ MASSICCIA FU UN IMPOVERIMENTO IN TERMINI DI FORZA-LAVORO E ENERGIE INTELLETTUALI. QUINDI ANCORA UNA VOLTA GLI EFFETTI DEL PROGRESSO NON SI DISTRIBUIRONO UNIFORMEMENTE MA SI FECERO SENTIRE NELLE REGIONI PIÙ SVILUPPATE (TRIANGOLO INDUSTRIALE: MILANO, TORINO E GENOVA): IL DIVARIO TRA NORD E SUD SI ACCENTUA, SEPPUR NEL QUADRO DI UNA CRESCITA GENERALIZZATA. ANCHE I PROGRESSI DELL'AGRICOLTURA SI CONCENTRANO AL NORD, SOPRATTUTTO NELLE AZIENDE CAPITALISTICHE DELLA VAL PADANA, MENTRE SCARSI FURONO QUELLI NELLE REGIONI MERIDIONALI, SFAVORITE DALLE CONDIZIONI CLIMATICHE E IDEOLOGICHE E DALLA POVERTÀ DEI TERRENI APPENNINICI, MA ANCHE DALLA PERMANENZA DI RAPPORTI SOCIALI E MENTALITÀ CHE OSTACOLAVANO IL MUTAMENTO ECONOMICO E SOCIALE. DA QUESTA SITUAZIONE DERIVA ANALFABETISMO DIFFUSO, DISGREGAZIONE SOCIALE, ASSENZA DI CLASSI DIRIGENTI MODERNE, SUBORDINAZIONE DELLA PICCOLA BORGHESIA AGLI INTERESSI DELLA GRANDE PROPRIETÀ TERRIERA E CARATTERE PERSONALISTICO DELLA LOTTA POLITICA ACCENTUATO DAL FATTO CHE PER MOLTI GIOVANI LA CONQUISTA DI IMPIEGO PUBBLICO ERA L'UNICA ALTERNATIVA ALLA DISOCCUPAZIONE (FU IN QUESTO PERIODO CHE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ITALIANA, NATA PIEMONTESE E NORDISTA, COMINCIA A MERIDIONALIZZARSI). DALLA DENUNCIA DI QUESTI MALI E DELL’APPROFONDIRSI DELLO SQUILIBRIO TRA NORD E SUD PRENDE AVVIO UN MOVIMENTO DI OPINIONE DEFINITO ‘MERIDIONALISMO’ CHE SI APPLICAVA ALLO STUDIO DEI PROBLEMI DEL MEZZOGIORNO NEL QUADRO DELLO STATO ITALIANO: I MERIDIONALISTI ERANO DIVERSI PER ORIENTAMENTO POLITICO, SYDNEY SONNINO ERA CONSERVATORE, GAETANO SALVEMINI SOCIALISTA, FRANCESCO SAVERIO NITTI RADICALE, QUINDI SPESSO ERANO DIVISI SUGLI STRUMENTI DA ADOTTARE MA TUTTI INDIVIDUAVANO NELLA QUESTIONE MERIDIONALE IL PRINCIPALE OSTACOLO DA SUPERARE AFFINCHÉ L'ITALIA POTESSE PROCEDERE SULLA VIA DELLO SVILUPPO ECONOMICO E CIVILE. 9.4 SU TALE REALTÀ SI ESERCITA PER OLTRE UN DECENNIO L'OPERA DI GIOVANNI GIOLITTI, CHIAMATO ALLA GUIDA DEL GOVERNO A NOVEMBRE 1903; EGLI CERCÓ NON SOLO DI PORTARE AVANTI L'ESPERIMENTO LIBERAL-PROGRESSISTA AVVIATO DAL PRECEDENTE MINISTERO, MA ANCHE DI ALLARGARNE LE BASI OFFRENDO UN POSTO NELLA COMPAGINE GOVERNATIVA AL SOCIALISTA FILIPPO TURATI, CHE RIFIUTÓ L'OFFERTA PERCHÉ TEMEVA DI NON ESSERE SEGUITO DAL SUO PARTITO. GIOLITTI COSTRUÌ UN MINISTERO APERTO ALLA DESTRA, E CIÒ CI FA CAPIRE I LIMITI ENTRO CUI SI MUOVEVA IL RIFORMISMO GIOLITTIANO, SEMPRE CONDIZIONATO DAL PESO DELLE FORZE MODERATE E SEMPRE ATTENTO ALLA CONSERVAZIONE DEGLI EQUILIBRI AL PUNTO DA SACRIFICARE PROGETTI ANCHE IMPORTANTI NEL CASO IN CUI FOSSERO INCOMPATIBILI CON LA SOLIDITÀ DELLA MAGGIORANZA COME NEL CASO DELLA RIFORMA FISCALE. FURONO CONDOTTE IN PORTO INVECE LE “LEGGI SPECIALI PER IL MEZZOGIORNO” DEL 1904 VOLTE A INCORAGGIARE LA MODERNIZZAZIONE DELL'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO INDUSTRIALE IN BASILICATA E A NAPOLI MEDIANTE UNA SERIE DI STANZIAMENTI STATALI E DI AGEVOLAZIONI FISCALI; QUESTE LEGGI, SEGUITE DA ALTRE ANALOGHE PER LA CALABRIA E PER LE ISOLE, SONO UN PRECEDENTE A CUI SI ISPIRERÀ LA PRATICA DEGLI INTERVENTI SPECIALI DELLO STATO NELLE AREE DEPRESSE. ALTRO IMPORTANTE PROGETTO DEL 1904-5 FU QUELLO DELLA STATIZZAZIONE DELLE FERROVIE (ANCORA AFFIDATE ALLA GESTIONE DI COMPAGNIE PRIVATE), PROGETTO AVVERSATO SIA DALLA DESTRA CHE DALLA SINISTRA, IN PARTICOLARE IL SOCIALISMO LO AVVERSA PERCHÉ PREVEDEVA IL DIVIETO DI SCIOPERO PER I FERROVIERI DIVENTATI DIPENDENTI PUBBLICI. DI FRONTE A QUESTE DIFFICOLTÀ GIOLITTI SI DIMETTE E LASCIA IL GOVERNO AD ALESSANDRO FORTIS SECONDO UNA TATTICA CHE AVREBBE MESSO IN ATTO ANCHE SUCCESSIVAMENTE: ABBANDONARE LE REDINI DEL POTERE NEI MOMENTI DIFFICILI PER POI RIPRENDERLI IN CONDIZIONI FAVOREVOLI CONFIDANDO SUL CONTROLLO DELLA MAGGIORANZA. FORTIS RESTA AL GOVERNO MENO DI UN ANNO, MA CONDUSSE IN PORTO LA LEGGE SULLA STATIZZAZIONE DELLE FERROVIE; ANCOR PIÙ BREVE FU IL SUCCESSIVO MINISTERO DI SYDNEY SONNINO, IL PIÙ AUTOREVOLE ANTAGONISTA DI GIOLITTI IN CAMPO LIBERALE CHE PERÒ NON AVEVA UN FORTE SEGUITO IN PARLAMENTO. NEL 1906 GIOLITTI TORNÒ ALLA GUIDA DEL GOVERNO PER TRE ANNI E MEZZO, E NELLO STESSO ANNO REALIZZA LA “CONVERSIONE DELLA RENDITA”, QUINDI LA RIDUZIONE DEL TASSO DI INTERESSE VERSATO DALLO STATO AI POSSESSORI DI TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO PER RIDURRE GLI ONERI GRAVANTI SUL BILANCIO STATALE: IL SUCCESSO DELL'OPERAZIONE SI MANIFESTA NEL FATTO CHE SOLO POCHI POSSESSORI DI TITOLI SI AVVALSERO DELLA FACOLTÀ DI ESIGERE L'IMMEDIATO RIMBORSO DELLE SOMME, SEGNO DELLA FIDUCIA DEI RISPARMIATORI NELLA SOLIDITÀ DEL BILANCIO PUBBLICO. NEL 1909 GIOLITTI ATTUÒ UNA NUOVA RITIRATA STRATEGICA APRENDO LA STRADA AL SECONDO GOVERNO SONNINO, DI VITA BREVE, E AL SUCCESSIVO GOVERNO LUZZATTI CHE AVVIÒ UN'IMPORTANTE RIFORMA SCOLASTICA, LA LEGGE DANEO-CRENDARO CHE AVOCAVA ALLO STATO L'ONERE DELL'ISTRUZIONE ELEMENTARE SOTTRAENDOLO AI COMUNI. 41 NEL 1911 GIOLITTI TORNÒ AL GOVERNO CON UN PROGRAMMA ORIENTATO A SINISTRA IL CUI PUNTO CARDINE ERA LA PROPOSTA DI ESTENDERE IL DIRITTO DI VOTO A TUTTI CITTADINI MASCHI SOPRA I TRENT'ANNI E A TUTTI I MAGGIORENNI CHE SAPESSERO LEGGERE E SCRIVERE O AVESSERO PRESTATO SERVIZIO MILITARE: NEL 1912 VENNE QUINDI INTRODOTTO IL SUFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE E NELLO STESSO ANNO VENNE ISTITUITO IL MONOPOLIO STATALE DELLE ASSICURAZIONI SULLA VITA CON LA CREAZIONE DELL’INA (ISTITUTO NAZIONALE ASSICURAZIONI) I CUI PROVENTI AVREBBERO FINANZIATO IL FONDO PER LE PENSIONI DI INVALIDITÀ E VECCHIAIA DEI LAVORATORI. 9.5 PER INDICARE IL PERIODO CHE VA DAL SUPERAMENTO DELLA CRISI DI FINE SECOLO ALLA VIGILIA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE PARLIAMO DI ETÀ GIOLITTIANA DATO CHE IN QUESTO PERIODO QUESTA FIGURA ESERCITA SULLA VITA DEL PAESE UN'INFLUENZA MAGGIORE DI QUANTO NON DICA LA SUA PERMANENZA ALLA GUIDA DEL GOVERNO: QUELLA DI GIOLITTI FU UNA DITTATURA PARLAMENTARE SIMILE A QUELLA REALIZZATA DA DEPRETIS TRA IL 1876 E IL 1887, ANCHE SE PIÙ APERTA NEI CONTENUTI, INFATTI TRATTI CARATTERISTICI FURONO IL SOSTEGNO ALLE FORZE MODERNE DELLA SOCIETÀ ITALIANA COME BORGHESIA INDUSTRIALE E PROLETARIATO ORGANIZZATO, IL TENTATIVO DI CONDURRE NELL'ORBITA DEL SISTEMA LIBERALE GRUPPI TRADIZIONALMENTE CONSIDERATI NEMICI DELLE ISTITUZIONI E LA TENDENZA AD ALLARGARE L'INTERVENTO DELLO STATO PER CORREGGERE SQUILIBRI SOCIALI. L'ELEMENTO FONDAMENTALE DEL SISTEMA DI GIOLITTI FU IL CONTROLLO DELLE CAMERE, GRAZIE A CUI EGLI POTÉ GOVERNARE A LUNGO SENZA L'ASSILLO DI CRISI RICORRENTI E ANCHE ABBANDONANDO TEMPORANEAMENTE LA GUIDA DEL GOVERNO PER POI RIPRENDERLA: TALE CONTROLLO ERA OTTENUTO A PREZZO DELLA PERPETUAZIONE DEI VECCHI SISTEMI TRASFORMISTI ED UN INTERVENTO COSTANTE DEL GOVERNO ELETTORALE CHE SI ESERCITAVA SOPRATTUTTO NEL MEZZOGIORNO DOVE L'INGERENZA DEL POTERE ESECUTIVO TROVA TERRENO FAVOREVOLE IN UN AMBIENTE DOMINATO DALLE LOTTE FRA NOTABILI E CARATTERIZZATO DALL'ASSENZA DI ORGANIZZAZIONI POLITICHE MODERNE (TUTTO CIÒ LIMITAVA GLI ASPETTI PROGRESSIVI DELL'ESPERIENZA GIOLITTIANA E NE CONTRADDICEVA LE PREMESSE STESSE). SU QUESTI ASPETTI SI APPUNTARONO LE CRITICHE DEGLI AVVERSARI DELLO STATISTA, PER I SOCIALISTI E PER I CATTOLICI DEMOCRATICI GIOLITTI ERA COLPEVOLE DI CORRUZIONE ALL'INTERNO DEI RISPETTIVI MOVIMENTI; I LIBERALI-CONSERVATORI COME SONNINO E LUIGI ALBERTINI, DIRETTORE DEL CORRIERE DELLA SERA, ACCUSAVANO GIOLITTI DI SCENDERE A PATTI CON I NEMICI DELLE ISTITUZIONI METTENDO IN PERICOLO LA VITA DELLO STATO; GAETANO SALVEMINI E I MERIDIONALISTI BOLLAVANO GIOLITTI CON L'EPITETO DI “MINISTRO DELLA MALAVITA”, PER LORO LA DENUNCIA DEL MALCOSTUME POLITICO DELLE REGIONI DEL SUD SI LEGAVA ALLA CRITICA DELLA POLITICA ECONOMICA PROTEZIONISTA ATTUATA DAL GOVERNO CHE AVEVA FAVORITO LE OLIGARCHIE OPERAIE DEL NORD OSTACOLANDO LO SVILUPPO DELLE FORZE PRODUTTIVE MERIDIONALI. NONOSTANTE L'AMPIEZZA DELLE MAGGIORANZE PARLAMENTARI CHE LO SOSTENEVANO, GIOLITTI DOVETTE FARE I CONTI CON L'IMPOPOLARITÀ E CON IL DISTACCO FRA CLASSI DIRIGENTI E OPINIONE PUBBLICA: TALI SINTOMI DI DIFFICOLTÀ SI FECERO PIÙ EVIDENTI DOPO IL 1911 E LE VICENDE LEGATE ALLA GUERRA DI LIBIA, LA DECISIONE DI IMPEGNARSI NELLA IMPRESA COLONIALE È STATA INTERPRETATA IN CHIAVE DI POLITICA INTERNA COME UNA CONCESSIONE FATTA AI GRUPPI CONSERVATORI PER BILANCIARE GLI EFFETTI DEL SUFFRAGIO, MA IN REALTÀ FU SOPRATTUTTO L'ATTO FINALE DI UN LUNGO LAVORO DI PREPARAZIONE DIPLOMATICA COMINCIATO A FINE ‘800. 9.6 A PARTIRE DAL 1896, ANNO DELLA CADUTA DI CRISPI, LA POLITICA ESTERA ITALIANA SUBÌ UN CAMBIAMENTO: SENZA RINNEGARE IL VINCOLO DELLA TRIPLICE ALLEANZA, FU ATTENUATA LA LINEA FILOTEDESCA DEL DECENNIO PRECEDENTE E IL CONSEGUENTE MIGLIORAMENTO DEI RAPPORTI CON LA FRANCIA PORTÒ ALLA FIRMA DI UN NUOVO TRATTATO DI COMMERCIO (1898) CHE PONEVA FINE ALLA GUERRA DOGANALE INIZIATA CON I PROVVEDIMENTI PROTEZIONISTICI VARATI DALL'ULTIMO GOVERNO DEPRETIS. NEL 1902 VIENE FATTO UN ACCORDO PER LA DIVISIONE DELLE SFERE DI INFLUENZA IN AFRICA SETTENTRIONALE: L'ITALIA OTTENNE IL RICONOSCIMENTO DELLE SUE ASPIRAZIONI SULLA LIBIA LASCIANDO LIBERTÀ ALLA FRANCIA SUL MAROCCO, MA QUESTA SITUAZIONE CREAVA MOTIVI DI CONTRASTO NELLA TRIPLICE ALLEANZA, NON PIACQUE AI TEDESCHI, E NEMMENO AGLI ITALIANI PIACQUE IL MODO IN CUI L'AUSTRIA ANNESSE LA BOSNIA-ERZEGOVINA NEL 1908: TUTTO CIÓ METTE IN EVIDENZA LA POSIZIONE DELL'ITALIA DI PARTNER PIÙ DEBOLE NELLA TRIPLICE ALLEANZA E L'OPINIONE PUBBLICA È SCONTENTA. INTANTO MOLTI UOMINI POLITICI E INTELLETTUALI SI CHIEDONO PERCHÉ ALL'ITALIA SI DOVESSE ASSEGNARE UN DESTINO DI POTENZA DI SECONDO RANGO E PERCHÉ TANTI LAVORATORI ITALIANI FOSSERO COSTRETTI A EMIGRARE NEI PAESI PIÙ RICCHI ANZICHÉ A IMPEGNARSI AL SERVIZIO DELLA GRANDEZZA NAZIONALE: EBBE COSÌ FORTUNA LA TEORIA FORMULATA DA ENRICO CORRADINI IN CUI IL CONTRASTO FONDAMENTALE NON ERA PIÙ TRA LE DIVERSE CLASSI IN UN SINGOLO PAESE, MA QUELLO TRA PAESI RICCHI E PAESI POVERI, QUINDI TRA “NAZIONI CAPITALISTICHE” E “NAZIONI PROLETARIE” COME L'ITALIA, CIOÈ DOTATE DI UNA POPOLAZIONE IN ECCEDENZA RISPETTO ALLE RISORSE. IN QUESTO CLIMA SI AFFERMÒ MOVIMENTO NAZIONALISTA CHE SI ORGANIZZA NEL 1910 CON LA FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALISTA ITALIANA, NASCE DALLA CONFLUENZA DI CORRENTI POLITICHE ETEROGENEE E VIDE PREVALERE AL PROPRIO INTERNO UN GRUPPO IMPERIALISTA E CONSERVATORE CHE AVVIÒ UNA MARTELLANTE CAMPAGNA IN FAVORE DELLA CONQUISTA DELLA LIBIA IN CUI I NAZIONALISTI TROVARONO POTENTI ALLEATI NEL GRUPPO CATTOLICO-MODERATI LEGATI ALLA FINANZA VATICANA E AL BANCO DI ROMA, IMPIEGATO IN UN'OPERA DI PENETRAZIONE ECONOMICA IN TERRA LIBICA. LA SPINTA DECISIVA CI FU DOPO GLI SVILUPPI DELLA SECONDA CRISI MAROCCHINA DEL 1911: QUANDO APPARVE CHIARO CHE LA FRANCIA STAVA PER IMPORRE IL PROTETTORATO SUL MAROCCO, IL GOVERNO ITALIANO CAPÌ CHE BISOGNAVA FAR VALERE GLI ACCORDI DEL 1902 E INVIÒ SULLE COSTE LIBICHE UN CONTINGENTE DI 35.000 UOMINI, SCONTRANDOSI CON L'IMPERO TURCO CHE ESERCITAVA UNA SOVRANITÀ NOMINALE IN 42 ANARCHICI E REPUBBLICANI, APPOGGIATI DAI SOCIALISTI RIVOLUZIONARI E IN PARTICOLARE DA MUSSOLINI E IL SUO GIORNALE, E ASSUNSE UN CARATTERE INSURREZIONALE CON ASSALTI A EDIFICI, OPERE DI SABOTAGGIO AI TRASPORTI, CATTURE DI UFFICIALI MILITARI E PROCLAMAZIONI DI EFFIMERE REPUBBLICHE IN PICCOLI CENTRI. PRIVA DI OGNI SBOCCO CONCRETO, NON APPOGGIATA DALLA CGL E OSTEGGIATA DAL GOVERNO, L’AGITAZIONE SI ESAURÌ IN POCHI GIORNI E L’UNICO RISULTATO FU QUELLO DI ACCENTUARE LE FRATTURE NEL MOVIMENTO OPERAIO, E RAFFORZARE LE TENDENZE CONSERVATRICI NELLA CLASSE DIRIGENTE SPAVENTATA DAL SOVVERSIVISMO. GLI ECHI DELLA SETTIMANA ROSSA NON SI ERANO SPENTI QUANDO LO SCOPPIO DELLA I GUERRA MONDIALE DISTOLSE L’OPINIONE PUBBLICA DAI PROBLEMI INTERNI; LA GUERRA RENDERÀ IRREVERSIBILE LA CRISI DEL GIOLITTISMO E METTERÀ IN LUCE LA DEBOLEZZA DELLA STRATEGIA POLITICA CHE AVEVA AVUTO IL MERITO DI FAVORIRE LA DEMOCRATICIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ INCORAGGIANDO LO SVILUPPO ECONOMICO, MA CHE É INADEGUATA A FRONTEGGIARE LE TENSIONI DELLA NASCENTE SOCIETÀ DI MASSA. 10. LA PRIMA GUERRA MONDIALE E LA RIVOLUZIONE RUSSA 10.1 10.1 VENTI DI GUERRA AGLI INIZI DEL 1914, L’EUROPA MANTENEVA ANCORA IL PREDOMINIO IN GRAN PARTE DEL MONDO , ANCHE SE ERA EMERSO L’ORIENTE CON IL GIAPPONE , E USA . SI DIFFUSE L’IDEA DI UN PROGRESSO INARRESTABILE CHE AVREBBE PORTATO AD UN BENESSERE COLLETTIVO , PER VIA DEGLI SVILUPPI INDUSTRIALI , TECNOLOGICI E COMMERCIALI . L’INTEGRAZIONE TRA ECONOMIE SVILUPPATE E CONSOLIDAMENTO DELLE ISTRUZIONI RAPPRESENTATIVE CON L’ESTENSIONE DEL DIRITTO DI VOTO , SEMBRAVA REALIZZARE UN PROCESSO DI DEMOCRATIZZAZIONE E ALLONTANARE IL PERICOLO DI GUERRE . IN REALTÀ TUTTI I PROGRESSI, NON SPEGNEVANO I CONFLITTI SOCIALI INTERNI , NÉ QUELLI INTERNAZIONALI. VI ERANO VECCHIE E NUOVE RIVALITÀ TRA PAESI COME : TRA AUSTRIA-UNGHERIA E RUSSIA , PER IL CONTROLLO DEI BALCANI, TRA FRANCIA E GERMANIA PER ALSAZIA E LORENA, TRA GERMANIA E BRETAGNA PER LA CORSA AGLI ARMAMENTI NAVALI. L’EQUILIBRIO CONTINENTALE SI BASAVA SULLA CONTRAPPOSIZIONE DI 2 BLOCCHI DI ALLEANZE : AUSTRIA E GERMANIA CONTRO FRANCIA, RUSSIA E GRAN BRETAGNA . L’IPOTESI DI CONFLITTO ERA PIÙ ACUTA, PER LA CORSA AGLI ARMAMENTI DELLE POTENZE E PER LE NUOVE ARMI DISTRUTTIVE. NON TUTTI TEMEVANO LA GUERRA COME IL PEGGIOR DEI MALI ,ANZI MOLTI ESPONENTI DELLE CLASSI DIRIGENTI E LE OPINIONI PUBBLICHE, MOLTI GIOVANI ANCHE INTELLETTUALI, LA VALUTAVANO COME UN DOVERE PATRIOTTICO O LA INVOCAVANO COME UN EVENTO LIBERATORIO , COME LA GRANDE OCCASIONE PER USCIRE DAGLI ORIZZONTI ANGUSTI DI UNA MEDIOCRE REALTÀ QUOTIDIANA . SOLO LA GUERRA AVREBBE POTUTO SVEGLIARE LA SOCIETÀ INTORPIDITA DA TROPPI ANNI DI PACE E RICERCA DI BENESSERE MATERIALE , RESTITUIRE UNA DIMENSIONE EROICA E RILANCIARE L’IDEALE PATRIOTTICO E L’ETICA DEL SACRIFICIO. MOLTI MILITARI, POLITICI , INDUSTRIALI E FINANZIERI , ERANO PRONTI A SFRUTTARE LE OPPORTUNITÀ DI CARRIERA , SUCCESSO E GUADAGNO OFFERTE DALLA GUERRA , CHE IMMAGINAVANO PIÙ BREVE E VITTORIOSA PER IL LORO PAESE. 10.2 UNA REAZIONE A CATENA IL CASUS BELLI, FU SCATURITO , DALL’ATTENTATO A SARAJEVO IL 28 GIUGNO 1914, DOVE UNO STUDENTE BOSNIACO , GAVRILO PRINCIP , UCCISE L’EREDE AUSTRIACO, L’ARCIDUCA FRANCESCO FERDINANDO E SUA MOGLIE, MENTRE IN AUTO ATTRAVERSAVANO LA CAPITALE BOSNIACA. 45 L’ATTENTATO FU ORGANIZZATO DA UN’ORGANIZZAZIONE ULTRANAZIONALISTA LA MANO NERA , CON BASE IN SERBIA, CHE VOLEVA CHE, LA BOSNIA, ANNESSA AL’AU-UNGH NEL 1908,MA ABITATA PER LA MAGGIORANZA DA SLAVI, ENTRASSE A FAR PARTE DI UNA GRANDE SERBIA INDIPENDENTE DALL’IMPERO. UN ATTENTATO TERRORISTICO , COME MOLTI ALTRI DI MATRICE ANARCHICA , SI TRASFORMÒ IN UN CASO INTERNAZIONALE E MISE IN ATTO UNA REAZIONE A CATENA CHE FECE PIOMBARE L’EUROPA IN UN GRANDE CONFLITTO, CHE SEGNÒ UNA SVOLTA IN EUROPA E NEL MONDO , RIDISEGNANDO I CONFINI E I RAPPORTI DI FORZA TRA GLI STATI, TRASFORMANDO LA SOCIETÀ E APRENDO UNA FASE DI GUERRE ANCHE INTERNE, MA SOPRATTUTTO CONCLUSA COL TRAMONTO DELLA CENTRALITÀ EUROPEA. POSSIAMO DIRE CHE, DOPO L’ATTENTATO ,FURONO LE DECISIONI PRESE DA GOVERNANTI E CAPI MILITARI A TRASFORMARE UNA CRISI LOCALE IN CONFLITTO GENERALE . LA PRIMA MOSSA FU COMPIUTA DALL’AUSTRIA , CHE IL 23 LUGLIO ,INVIÒ UN ULTIMATUM ALLA SERBIA. IL SECONDO PASSO FU MOSSO DALLA RUSSIA , CHE PROMISE SOSTEGNO ALLA SERBIA, SUA ALLEATA NEI BALCANI . IL GOVERNO SERBO PROTETTO, ACCETTÒ SOLO IN PARTE L’ULTIMATUM ,RESPINSE INFATTI LA CLAUSOLA CHE PREVEDEVA LA PARTECIPAZIONE DI FUNZIONARI AUSTRIACI ALLE INDAGINI SUI MANDATI DELL’ATTENTATO . ALLORA L’AUSTRIA DICHIARÒ GUERRA ALLA SERBIA IL 28 LUGLIO , IMMEDIATA FU LA REAZIONE DELLA RUSSIA ,CHE MOBILITÒ IL GIORNO DOPO LE FORZE ARMATE . LA MOBILITAZIONE CHE I GENERALI RUSSI VOLLERO ESTESA ALL’INTERO CONFINE OCCIDENTALE PER PREVENIRE UN EVENTUALE ATTACCO TEDESCO, FU INTERPRETATO DALLA GERMANIA COME ATTO DI OSTILITÀ . IL 31 LUGLIO LA GERMANIA INVIÒ UN ULTIMATUM ALLA RUSSIA, INVITANDOLA A SOSPENDERE I PREVENTIVI BELLICI ,CHE PERÒ NON EBBE RISPOSTA E DOPO 24 ORE FU SEGUITO DA UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA. L’1 AGOSTO, LA FRANCHIA ALLEATA DELLA RUSSIA, MOBILITÒ LE PROPRIE FORZE ARMATE . LA GERMANIA RISPOSE CON UN NUOVO ULTIMATUM E IL 3 AGOSTO DICHIARÒ GUERRA ALLA FRANCHIA . LE INIZIATIVE TEDESCHE DUNQUE, FECERO PRECIPITARE LA SITUAZIONE. LA GERMANIA RICORDIAMO , DA TEMPO SOFFRIVA UN ACCERCHIAMENTO E SI SENTIVA SOFFOCATA NELLE SUE AMBIZIONI INTERNAZIONALI . A QUESTO SI LEGAVANO ANCHE LE MOTIVAZIONI MILITARI . IL PIANO DI GUERRA, ELABORATO AI PRIMI DEL 900 DA ALFRED VON SCHLIEFFEN , DANDO PER SCONTATA UNA GUERRA SU 2 FRONTI ( ALLEANZA FRANCO-RUSSA) PREVEDEVA UN ATTACCO CONTRO LA FRANCHIA CHE DOVEVA ESSER MESSA FUORI COMBATTIMENTO IN POCHE SETTIMANE . SOLO DOPO , IL GROSSO DELLE FORZE SAREBBE STATO IMPIEGATO CONTRO LA RUSSIA , LA CUI MACCHINA MILITARE ERA FORTE, MA LENTA A MOBILITARSI . IL PRESUPPOSTO PER LA RIUSCITA DEL PIANO SCHLIEFFEN, ERA LA RAPIDITÀ DELL’ATTACCO ALLA FRANCHIA . ERA PREVISTO CHE LE TRUPPE TEDESCHE PER COLPIRE PARIGI, PASSASSERO PER IL BELGIO, CHE PERÒ ERA NEUTRALE . IL 4 AGOSTO I TEDESCHI INVADONO IL BELGIO PER ATTACCARE A NORD-EST LA FRANCHIA . QUESTA VIOLAZIONE DELLA NEUTRALITÀ BELGA , EBBE UN PESO SUL DETERMINARE L’ALLARGAMENTO DEL CONFLITTO , INFATTI INTERVENNE LA GRAN BRETAGNA , CHE DICHIARÒ GUERRA ALLA GERMANIA IL 4 AGOSTO . NEI PRIMI GIORNI DI AGOSTO , LE PIAZZE DELLE CAPITALI EUROPEE, SI RIEMPIRONO DI MANIFESTAZIONI IN FAVORE DELLA GUERRA E INTELLETTUALI E MAESTRI SCOLASTICI, SPIEGAVANO AL POPOLO LE BUONE RAGIONI DELLA GUERRA . NEMMENO I PARTITI SOCIALISTI , PACIFISTI, SEPPERO SOTTRARSI AL CLIMA DI ‘UNIONE SACRA’ . I CAPI DELLA SOCIALDEMOCRAZIA TEDESCA ,VOTARONO IN PARLAMENTO A FAVORE DEI CREDITI DI GUERRA , MOTIVANDO LA LORO SCELTA COL PERICOLO DI UNA VITTORIA DELL’ASSOLUTISMO RUSSO . SIMILE SI COMPORTARONO I SOCIALDEMOCRATICI AUSTRIACI . I SOCIALISTI FRANCESI, DOPO L’UCCISIONE DEL LEADER JEAN JEAURES DA PARTE DI UN FANATICO NAZIONALISTA , RINUNCIARONO A PROTESTE E ENTRARONO NEL GOVERNO , UGUALE FECERO I LABOURISTI BRITANNICI . LA SECONDA INTERNAZIONALE , CESSÒ DI ESISTERE, FU LA PRIMA VITTIMA DELLA GRANE GUERRA. 10.3 1914-5 DA GUERRA DI LOGORAMENTO A GUERRA DI POSIZIONE. INIZIALMENTE , LA GUERRA VEDE L’UTILIZZO DELLE VECCHIE STRATEGIE . 46 SI RICORSE ALLA COSCRIZIONE OBBLIGATORIA , MILIONI DI UOMINI VENNERO DOTATI DI ARMI MODERNE E UNIFORMI . TUTTI GLI ESERCITI DISPONEVANO DI FUCILI E POTENTI CANNONI , UNA NOVITÀ FURONO LE MITRAGLIATRICI AUTOMATICHE . LA GUERRA SI MOSSE COME TRADIZIONALE GUERRA DI MOVIMENTO , ANCHE PERCHÉ TUTTI I PIANI DI GUERRA ERANO BASATI SULLA PREVISIONE DI UNA CONFLITTO BREVE. I TEDESCHI , PUNTARONO SU UNA STRATEGIA OFFENSIVA , SPERIMENTATA GIÀ NEL ’70 CONTRO LA FRANCHIA , OTTENENDO SUCCESSI IMPORTANTI , ATTESTANDOSI NEI PRIMI DI SETTEMBRE , LUNGO IL CORSO DELLA MARNA , VICINO PARIGI . NEL FRATTEMPO SUL FRONTE ORIENTALE, I RUSSI , CHE CERCAVANO DI PENETRARE NELLA PRUSSIA ORIENTALE , FURONO SCONFITTI IN 2 BATTAGLIE : DI TANNENBERG E DEI LAGHI MASURI . TUTTAVIA LA MINACCIA RUSSA DIVENNE SERIA E I COMANDANTI TEDESCHI , ORDINARONO PARTE DELLE TRUPPE A SPOSTARSI DAL FRONTE OCCIDENTALE A QUELLO ORIENTALE . I FRANCESI NE APPROFITTARONO E IL 6 SETTEMBRE CONTRATTACCARONO I TEDESCHI, COSTRETTI A INDIETREGGIARE , ARRESTANDO L’OFFENSIVA SUL MARNA , ERA FALLITO IL PIANO TEDESCO. ALLA FINE DI NOVEMBRE, LA GUERRA SI INIZIÒ A COMBATTERE IN TRINCEE IMPROVVISATE SU UN FRONTE CHE ANDAVA DAL MARE DEL NORD AL CONFINE SVIZZERO. ECCO CHE SUL FRONTE OCCIDENTALE, INIZIAVA UN NUOVO TIPO DI GUERRA MOLTO SANGUINOSA , DOVE SI CONTRAPPONEVANO 2 SCHIERAMENTI. CON QUESTO GENERE DI GUERRA, L’UNGHERIA-AUSTRIA E LA GERMANIA, PERSERO LA LORO SUPERIORITÀ, MENTRE LA GR. BRETAGNA , CHE CONTAVA SULLE RISORSE COLONIALI E LA SUA SUPERIORITÀ NAVALE ,MA ANCHE LA RUSSIA , CON LA SUA IMPORTANTE FORZA UMANA, INIZIARONO AD EMERGERE. DA LÌ A POCO , FECERO L’INGRESSO IN GUERRA MOLTI PAESI RIMASTI FUORI , PER SODDISFARE LE LORO AMBIZIONI TERRITORIALI : NELL’AGOSTO ’14 IL GIAPPONE DICHIARA GUERRA ALLA GERMANIA PER IMPADRONIRSI DEI POSSEDIMENTI TEDESCHI NEL PACIFICO . NEL NOVEMBRE ’14, LA TURCHIA ENTRA IN GUERRA A FAVORE DI AUSTRIA-UNGHERIA E GERMANIA. NEL MAGGIO ’15 ENTRA IN GUERRA CONTRO L’AUSTRIA-UNGHERIA L’ITALIA . A FIANCO DI GERMANIA E AUSTRIA ENTRA LA BULGARIA MENTRE CONTRO DI LORO, SI SCHIERARONO PORTOGALLO, GRECIA E ROMANIA. DECISIVO , NELL’APRILE 1917, FU L’INGRESSO DEGLI USA, SCHIERATI CON L’INTESA, ASSIEME A PAESI EXTRAEUROPEI COME CINA, BRASILE E REPUBBLICHE LATINO-AMERICANE. L’ESTENSIONE DEL CONFLITTO TOCCÒ GLI IMPERI COLONIALI . ANCHE SE IL TEATRO FU L’EUROPA , SI POTÉ ORA PARLARE DI GUERRA MONDIALE. 10.4 INTERVENTO DELL’ITALIA L’ITALIA ENTRA IN GUERRA NEL MAGGIO ’15, SCHIERANDOSI CON L’INTESA CONTRO L’IMPERO A-U, FINO A PRIMA SUO ALLEATO. FU UNA SCELTA CONTRASTATA, L’OPINIONE PUBBLICA FU SPACCATA IN 2 PARTI OPPOSTE . INIZIALMENTE , NELL’AGOSTO ’14, L’ITALIA CON IL GOVERNO PRESIEDUTO DA A.SALANDRIA DICHIARÒ LA NEUTRALITÀ, IN QUANTO LA TRIPLICE ALLEANZA , NON CONSULTÒ L’ITALIA PRIMA DI DICHIARARE GUERRA ALLA SERBIA . MA VENNE FUORI LA PROPOSTA DA ALCUNI SETTORI POLITICI, DI ENTRARE IN GUERRA CONTRO L’AUSTRIA ,PER PORTARE A TERMINE IL PROCESSO RISORGIMENTALE , RIUNENDO ALLA PATRIA LE TERRE IRRIDENTE( DAL TRENTINO ALLA V. GIULIA). L’ITALIA FU SPACCATA TRA INTERVENTISTI E NEUTRALISTI. INTERVENTISTI : NE FACEVANO PARTE I GRUPPI E I PARTITI DELLA SINISTRA DEMOCRATICA , I REPUBBLICANI, I RADICALI, I SOCIALRIFORMISTI DI LEONIDA BUSSOLATI ,CONVINTI CHE LA PARTECIPAZIONE ITALIANA IN GUERRA CONTRO GLI IMPERI CENTRALI, AVREBBE CONTRIBUITO A FORMARE UNA NUOVA EUROPA BASATA SULLA DEMOCRAZIA E SUL PRINCIPIO DI NAZIONALITÀ .ERANO INTERVENTISTI ANCHE LE ASSOCIAZIONI IRREDENTISTE, GLI ESPONENTI DEL MOVIMENTO OPERAIO CONVERTITI ALLA GUERRA , IN QUANTO SPERAVANO IN UN ROVESCIAMENTO DEGLI EQUILIBRI SOCIALI ; VI ERANO ANCHE I NAZIONALISTI IN UN SECONDO MOMENTO, MENTRE PIÙ PRUDENTE E GRADUALE FU L’INTERVENTISMO DEI LIBERAL CONSERVATORI (CORRIERE DELLA SERA, ALBERTINI), MA SOPRATTUTTO ANCHE SALANDRA IL MINISTRO DEI CONSIGLI, E IL MINISTRO DEGLI ESTERI SONNINO, IN QUANTO AVEVANO PAURA CHE UNA MANCATA PARTECIPAZIONE , AVREBBE PEGGIORATO LA POSIZIONE INTERNAZIONALE DELL’ITALIA. 47 LA GRANDE GUERRA, ALL’INTERNO DEI PAESI CHE VI PARTECIPARONO EBBE DIVERSE RIPERCUSSIONI : 65 MILIONI DI ABITANTI FURONO STRAPPATI DALLA LORO QUOTIDIANITÀ , PER ESSER COINVOLTI IN UNA ESPERIENZA COLLETTIVA: INDOSSAVANO LE STESSE UNIFORMI , COMBATTEVANO NEGLI STESSI LUOGHI , MANGIAVANO LE STESSE COSE . SI ABITUARONO A VITA COMUNE, DISCIPLINA, MA ANCHE VIOLENZA E MORTE . I CIVILI DIEDERO IL LORO CONTRIBUTO NEL FRONTE INTERNO : LE DONNE SVOLSERO FUNZIONI CAPO FAMILIARI, MOLTE PRESERO IL POSTO DEGLI UOMINI IN FABBRICHE , CAMPI ..LA SOCIETÀ DEI PAESI IN GUERRA FU MOBILITATA IN FUNZIONE DELLA GUERRA, PROVOCANDO CONSEGUENZE . I PIÙ COLPITI FURONO SICURAMENTE GLI ABITANTI DELLE ZONE IN CUI SI COMBATTEVA, COSTRETTI AD ABBANDONARE LE ABITAZIONI .CHI RISIEDEVA LONTANO DALLA PATRIA DI ORIGINE, POTEVA TROVARSI NELLA CONDIZIONE DI ‘NEMICO ‘ E LE MINORANZE ETNICHE FURONO SEVERAMENTE CONTROLLATE, PER PAURA DI SCARSA LEALTÀ, E COSÌ VIA .. A PROPOSITO SI PUÒ RICORDARE LO STERMINIO DEGLI ARMENI , DEL CAUCASO, DIVISI TRA IMPERO OTTOMANO E RUSSO , CHE VENNERO DEPORTATI DAI TURCHI ,IN QUANTO SOSPETTI DI INTESE CON I RUSSI, TRASFORMANDOSI POI IN UNO STERMINIO . LA GUERRA PRODUSSE PROFONDE TRASFORMAZIONI IN TUTTI I PAESI COINVOLTI, COME NELL’ECONOMIA E IL SETTORE INDUSTRIALE( MOLTE INDUSTRIE VENNERO CONVERTITE AD ARMI). IN GERMANIA ,CON LA FORTE ‘ PIANIFICAZIONE ECONOMICA’ SI FINÌ A PARLARE DI SOCIALISMO DI GUERRA. OLTRE I CAMBIAMENTI IN ECONOMIA , MOLTI FURONO ANCHE QUELLI DEGLI APPARATI STATALI. SI RAFFORZÒ NEGLI STATI COINVOLTI, IL POTERE ESECUTIVO A DISCAPITO DEGLI ORGANISMI RAPPRESENTATIVI . I POTERI DEI GOVERNI ERANO INSIDIATI DALL’INVADENZA DEI COMANDI MILITARI CHE AVEVANO POTERI ‘ASSOLUTI’ E INFLUENZAVANO LE SCELTE DEI POLITICI. RICORDIAMO LA DITTATURA MILITARE TEDESCA DEL ’16 CON PAULI VON HINDENBURG E IL SUO COLLABORATORE E. LUDENDORFF E LA GESTIONE AUTORITARIA FRANCESE DEL GOVERNO DI UNIONE NAZIONALE GEORGES CLEMENCEAU O IN GRAN BRETAGNA IL GABINETTO DI GUERRA DI DAVID LLOYD GEORGE . SI RICORSE MOLTO ALLA CENSURA E ALLA SORVEGLIANZA DEI CITTADINI ACCUSATI DI DISFATTISMO . STRUMENTO ESSENZIALE PER LA MOBILITAZIONE DEI CONTADINI FU LA PROPAGANDA( DIFFUSIONE DELIBERATA E SISTEMATICA DI MESSAGGI E INFO , VOLTI A FORNIRE UN’IMMAGINE , POSITIVA O NEGATIVA DI DETERMINATI FENOMENI , MA ANCHE A FAR APPREZZARE UN PRODOTTO COMMERCIALE, QUI SI PARLA DI PUBBLICITÀ. FU PER LA PRIMA VOLTA PRATICATA SU VASTA SCALA DAI PARTITI SOCIALISTI , POI LA PROPAGANDA POLITICA DIVENNE LO STRUMENTO ESSENZIALE DELLA SOCIETÀ DI MASSA , SOPRATTUTTO DALLA 1’ GUERRA M. IN QUANTO VENNE USATA COME STRUMENTO DAGLI STATI , PER RENDER POPOLARE PRESSO L’OPINIONE PUBBLICA LA CAUSA DI GUERRA . VENNE POI ADOTTATA DAI TOTALITARISMI . SUCCESSIVAMENTE IL TERMINE PROPAGANDA ASSUNSE UN’ACCEZIONE NEGATIVA, LEGATA ALLA ‘MANIPOLAZIONE) PROPAGANDA CHE MIRAVA A COLPIRE TUTTA LA POPOLAZIONE CIVILE . I GOVERNI INFATTI STAMPARONO MANIFESTI E ORGANIZZARONO MANIFESTAZIONI DI SOLIDARIETÀ AI COMBATTENTI E INCORAGGIARE LA NASCITA DI COMITATI E ASSOCIAZIONI PER LA ‘RESISTENZA INTERNA’. I GOVERNI IN QUESTO MODI , CURAVANO L’OPINIONE PUBBLICA E CERCAVANO APPOGGIO . I SOCIALISTI TUTTAVIA, CONTINUARONO AD OPPORSI ALLA GUERRA . IN PARTICOLARE A ZIMMERWALD E KIENTHAL IN SVIZZERA, NEL 1915 E NEL 16, SI TENNERO DUE CONFERENZE SOCIALISTE INTERNAZIONALI , CONCLUSE CON L’APPROVAZIONE DI DOCUMENTI IN CUI SI CHIEDEVA UNA PACE SENZA ANNESSIONI E SENZA INDENNITÀ . COL CONTINUARE DELLA GUERRA, CRESCEVANO GRUPPI CONTRARI A QUESTA, RICORDIAMO I BOLSCEVICHI GUIDATI DA LENIN, IN RUSSIA . 10.8 L’ANNO DELLA SVOLTA :1917 NEI PRIMI MESI DEL ’17, VI FURONO 2 NOVITÀ : ALL’INIZIO DI MARZO( FINE FEBBR IN RUSSIA) , UNO SCIOPERO GENERALE DI OPERAI DI ETEROGRADO , SI TRASFORMÒ IN UNA MANIFESTAZIONE POLITICA CONTRO IL REGIME ZARISTA . I SOLDATI VENNERO CHIAMATI A RISTABILIRE L’ORDINE ,MA SI RIFIUTARONO DI SPARARE ALLA FOLLA E FRATERNIZZARONO CON I DIMOSTRANTI : LO ZAR ABDICO IL 15 MARZO E POCO DOPO VENE ARRESTATO CON LA FAMIGLIA . INIZIA UN PROCESSO CHE AVREBBE PORTATO AL COLLASSO MILITARE DELLA RUSSIA, CHE FIRMERÀ L’ARMISTIZIO . IL 6 APRILE DEL ’17, GLI USA DICHIARANO GUERRA ALLA GERMANIA , CHE RIPRESE UNA GUERRA SOTTOMARINA CHE ERA STATA 50 SOSPESA PER VIA DI ALCUNE PROTESTE AMERICANE . L’INTERVENTO USA FU DECISIVO SIA SUL PIANO MILITARE CHE ECONOMICO , DA COMPENSARE IL GRAVISSIMO COLPO SUBITO CON L’USCITA DELLA RUSSIA DALL’INTESA . RICORDIAMO CHE L’USCITA DELLA RUSSIA ,EBBE RIPERCUSSIONI ANCHE SUL MORALE DI FRANCHIA E ITALIA , DOVE AUMENTARONO PROTESTE DA PARTE DEI COMBATTENTI . GRAVE FU PER ESEMPIO UN IMPORTANTE AMMUTINAMENTO FRANCESE NEL MAGGIO DEL ’17. ANCHE NEGLI IMPERI CENTRALI SI SENTIVA UNA FORTE STANCHEZZA , DELICATA NEL ’17 ERA LA SITUAZIONE AUSTRO-UNGARICA DOVE PRENDEVANO FORZA LE ASPIRAZIONI INDIPENDENTISTICHE DELLE NAZIONALITÀ OPPRESSE COME POLACCHI, CIECHI E SLAVI DEL SUD . NELL’ESTATE DEL ’17, VI FU UN ACCORDO TRA SERBI, CROATI E SLOVENI PER LA COSTRUZIONE, A FINE GUERRA , DI UNO STATO UNITARIO, LA FUTURA JUGOSLAVIA . L’IMPERO INIZIÒ A MOSTRARE IL PERICOLO DI DISGREGARSI E , L’IMPERATORE CARLO 1 , AVVIÒ TRA FEBBRAIO E APRILE DEL ’17 , NEGOZIATI SEGRETI PER UNA PACE SEPARATA , PROPOSTE RESPINTE DALL’INTESA. PAPA BENEDETTO 15, INVITAVA A PROMUOVERE NELL’AGOSTO DELLO STESSO ANNO, UNA PACE SENZA ANNESSIONI , RESPINTA. ANCHE L’ITALIA VIDE NEL ’17 , L’ANNO PIÙ DIFFICILE , CONTINUARONO LE BATTAGLIE SULL’ISONZO NEL MAGGIO E SETTEMBRE, ORDINATE DA CADORNA , MENTRE AUMENTAVANO LE PROTESTE DEI SOLDATI , ORMAI STREMATI E , MALCONTENTI COLPIRONO LA POPOLAZIONE CIVILE, CHE SPESSO SCESE NELLE PIAZZE A MANIFESTARE , MA NON SFOCIAVANO IN INSURREZIONI VERE E PROPRIE, SE NON QUELLA A TORINO TRA IL 22-26 AGOSTO . FORTE FU LA DISFATTA DI CAPORETTO : BATTUTA DA PARTE DELL’IMPERO AUSTRO-UNGARICO, CHE IMPIEGARONO LE FORZE NON PIÙ FERME SUL FRONTE RUSSO, IL 24 OTTOBRE ’17 , AD ATTACCARE LE LINEE ITALIANE NEI PRESSI DI CAPORETTO , PROVOCANDO UNA DISGREGAZIONE DELL’ESERCITO ITALIANO . PRIMA DI ESSERE DIMESSO CADORNA, GETTÒ LE COLPE DELLA DISFATTA AI SOLDATI, ACCUSATI DI ESSERSI ARRESI SENZA COMBATTERE, IN REALTÀ SI TRATTAVA DI UN ATTACCO CHE COLSE GLI ITALIANI IMPREPARATI . IN REALTÀ LA DISFATTA EBBE RIPERCUSSIONI POSITIVE, IN QUANTO MOLTI SOLDATI ,SI RITIRARONO SUL PIAVE E LA GUERRA SI TRASFORMÒ IN GUERRA DIFENSIVA , CON UN FRONTE PIÙ RISTRETTO . FU COSTRUITO UN NUOVO GOVERNO PRESIEDUTO DA VITTORIO EMANUELE ORLANDO E ARMANDO DIAZ DIVENNE IL NUOVO GENERALE DELLE TRUPPE , MOLTO ATTENTO ALLE ESIGENZE DEI SOLDATI . DALL’INIZIO DEL 1918 ,IMPORTANTE FU IL RUOLO DI PROPAGANDA TRA LE TRUPPE GRAZIE ALLA DIFFUSIONE DEI GIORNALI DI TRINCEA D LA CREAZIONE DI UN SERVIZIO P ( DI PROPAG.), CHE VEDEVA LA COLLABORAZIONE DI DIVERSI INTELLETTUALI E UFFICIALI MINORI . SI PROSPETTÒ TRA I SOLDATI, LA POSSIBILITÀ DI VANTAGGI MATERIALI DI CUI TUTTI AVREBBERO POTUTO USUFRUIRE E SI PRESENTÒ LA GUERRA COME UNA LOTTA PER UN PIÙ GIUSTO ORDINE INTERNO E INTERNAZIONALE , SI ACCESE L’IDEA DI UNA GUERRA DEMOCRATICA , AGIATA DAGLI INTERVENTISTI DI SINISTRA E DAL PRESIDENTE USA WILSON. 10.9. LA RIVOLUZIONE RUSSA: DA FEBBRAIO A OTTOBRE FRA TUTTI GLI SCONVOLGIMENTI PROVOCATI DALLA 1 GUERRA MONDIALE, LA RIVOLUZIONE RUSSA FU IL PIÙ VIOLENTO. ALL’INIZIO DEL 1917, IL REGIME ZARISTA FU ABBATTUTO DALLA RIVOLTA DEGLI OPERAI E DEI SOLDATI DI PIETROGRADO. DOPO L’ABDICAZIONE DELLO ZAR, IL 17 MARZO, SI FORMÒ UN GOVERNO PROVVISORIO CHE DICHIARÒ DI VOLER CONTINUARE LA GUERRA A FIANCO DELL’INTESA. CONDIVIDEVANO QUESTA PROSPETTIVA NON SOLO I GRUPPI LIBERAL-MODERATI MA ANCHE I SOCIALISTI MENSCEVICHI (OSSIA MINORITARI). GLI UNICI A RIFIUTARE OGNI PARTECIPAZIONE AL POTERE FURONO I BOLSCEVICHI. AL POTERE “LEGALE” DEL GOVERNO SI AFFIANCÒ IL POTERE DI FATTO DEI CONSIGLI (SOVIET, IN RUSSO) DEGLI OPERAI E DEI SOLDATI. IL PIÙ IMPORTANTE DI QUESTI SOVIET (QUELLO DELLA CAPITALE DI PIETROGRADO) AGIVA IN CONTRASTO CON LE DISPOSIZIONI DEL GOVERNO. LA RIVOLUZIONE AVEVA MESSO IN MOTO UN MOVIMENTO DI MASSA CHE RESPINGEVA L’IDEA DI UN’AUTORITÀ CENTRALE, FAVORENDO UN DIFFUSO POTERE DAL BASSO. 51 NELL’APRILE DEL ’17, LENIN, LEADER DEI BOLSCEVICHI, RIENTRÒ IN RUSSIA DALLA SVIZZERA DOPO UN VIAGGIO ATTRAVERSO L’EUROPA IN GUERRA. GIUNTO A PIETROGRADO, LENIN DIFFUSE UN DOCUMENTO IN DIECI PUNTI (TESI DI APRILE) IN CUI PONEVA IL PROBLEMA DELLA PRESA DEL POTERE, ROVESCIANDO LA TEORIA MARXISTA ORTODOSSA. IL PRIMO OBIETTIVO ERA QUELLO DI CONQUISTARE LA MAGGIORANZA NEI SOVIET E DI LANCIARE LE PAROLE D’ORDINE DELLA PACE, DELLA TERRA AI CONTADINI POVERI, DEL CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DA PARTE DEI CONSIGLI OPERAI. IL PRIMO SCONTRO FRA I BOLSCEVICHI E IL GOVERNO PROVVISORIO SI EBBE A PIETROGRADO A METÀ LUGLIO. L’INSURREZIONE, PERÒ, FALLÌ. A SETTEMBRE IL TENTATIVO DI UN COLPO DI STATO, PROMOSSO DAL CAPO DELL’ESERCITO GENERALE KORNILOV, FU BLOCCATO DAL GOVERNO GUIDATO DAL SOCIAL- RIVOLUZIONARIO ALEKSANDR KERENSKIJ. USCIRONO RAFFORZATI DA QUESTA VICENDA SOPRATTUTTO I BOLSCEVICHI CHE CONQUISTARONO LA MAGGIORANZA NEI SOVIET DI PIETROGRADO E DI MOSCA. LA DECISIONE DI ROVESCIARE IL GOVERNO FU PRESA DAI BOLSCEVICHI IN OTTOBRE. ORGANIZZATORE DELL’INSURREZIONE FU LEV DAVIDOVIC BRONSTEIN (TROTSKIJ), ELETTO PRESIDENTE DEI SOVIET DI PIETROGRADO. LA MATTINA DEL 7 NOVEMBRE (25 OTTOBRE PER IL CALENDARIO RUSSO) SOLDATI E GUARDIE ROSSE (MILIZIE OPERAIE) CIRCONDARONO IL PALAZZO D’INVERNO, GIÀ RESIDENZA DELLO ZAR E ORA SEDE DEL GOVERNO PROVVISORIO. L’ASSALTO, EPISODIO SIMBOLO DELLA RIVOLUZIONE, FU INCRUENTO: POCHISSIME FURONO LE VITTIME. IN QUEGLI STESSI GIORNI, SI RIUNIVA A PIETROGRADO IL CONGRESSO PANRUSSO DEI SOVIET, OVVERO L’ASSEMBLEA DEI DELEGATI DEI SOVIET DI TUTTE LE PROVINCE DELL’EX IMPERO RUSSO. IL CONGRESSO VARÒ DUE DECRETI PROPOSTI DA LENIN: IL PRIMO FACEVA APPELLO A TUTTI I POPOLI DEI PAESI BELLIGERANTI; IL SECONDO STABILIVA L’ABOLIZIONE DELLA GRANDE PROPRIETÀ TERRIERA. SI COSTRUÌ UN NUOVO GOVERNO RIVOLUZIONARIO PRESIEDUTO DA LENIN, CHE FU CHIAMATO CONSIGLIO DEI COMMISSARI DEL POPOLO. 10.10. LA RIVOLUZIONE RUSSA: DITTATURA E GUERRA CIVILE LA PRESA DI POTERE DA PARTE DEI BOLSCEVICHI COLSE DI SORPRESA TUTTE LE ALTRE FORZE POLITICHE. MENSCEVICHI, CADETTI E SOCIAL-RIVOLUZIONARI PREFERIRONO PUNTARE SULLE ELEZIONI DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE. I RISULTATI DELLE URNE COSTITUIRONO UNA DELUSIONE PER I BOLSCEVICHI CHE OTTENNERO MENO DI UN QUARTO DEI SEGGI. I VERI TRIONFATORI FURONO I SOCIAL-RIVOLUZIONARI, GRAZIE AL SOSTEGNO DELL’ELETTORATO RURALE. I BOLSCEVICHI, PERÒ, NON AVEVANO ALCUNA INTENZIONE DI RINUNCIARE AL POTERE APPENA CONQUISTATO. ALL’INIZIO DI GENNAIO, L’ASSEMBLEA COSTITUENTE FU SCIOLTA DALL’INTERVENTO DEI MILITARI BOLSCEVICHI, CHE OBBEDIVANO A UN ORDINE DEL CONGRESSO DEI SOVIET. QUESTO ATTO, COERENTE CON LE IDEE DI LENIN CHE NON CREDEVA ALLE REGOLE DELLA “DEMOCRAZIA BORGHESE”, SEGNAVA UNA ROTTURA CON GLI ALTRI COMPONENTI DEL MOVIMENTO SOCIALISTA. I LEADER BOLSCEVICHI SPERAVANO DI POTER PROCEDERE ALLA COSTRUZIONE DI UN NUOVO STATO PROLETARIO, SECONDO UN MODELLO DI AUTOGOVERNO DELINEATO DA LENIN IN UNA DELLE SUE OPERE PIÙ FAMOSE, STATO E RIVOLUZIONE. LENIN RIPRENDEVA LA DEFINIZIONE DI MARX SULLO STATO COME STRUMENTO DEL DOMINIO DI UNA CLASSE SULLE ALTRE E PREVEDEVA CHE, SCOMPARSO QUESTO DOMINIO, LO STATO STESSO SI SAREBBE AVVIATO VERSO UNA RAPIDA ESTINZIONE. NELLA SOCIETÀ SOCIALISTA NON VI ERA BISOGNO DI PARLAMENTI, DI MAGISTRATURA, DI ESERCITI E DI BUROCRAZIA MA LE MASSE STESSE SI SAREBBERO AUTOGOVERNATE SECONDO I PRINCÌPI DI DEMOCRAZIA DIRETTA SPERIMENTATI NEI SOVIET. L’IPOTESI SU CUI PUNTAVANO I BOLSCEVICHI ERA QUELLA DI UNA SOLLEVAZIONE GENERALE DEI POPOLI EUROPEI, DA CUI SAREBBE SCATURITA UNA PACE EQUA. QUESTA IPOTESI, PERÒ, NON SI REALIZZÒ. I CAPI RIVOLUZIONARI, CHE NON POTEVANO DELUDERE LE ATTESE DI PACE DA LORO STESSI INCORAGGIATE, SI TROVARONO A TRATTARE IN CONDIZIONI DI INFERIORITÀ CON UN NEMICO CHE OCCUPAVA VASTE ZONE DELL’EX IMPERO RUSSO. IL 5 DICEMBRE IL NUOVO GOVERNÒ FIRMÒ L’ARMISTIZIO CHE PONEVA FINE ALLE OSTILITÀ. SEGUÌ UNA LUNGA TRATTATIVA CON GLI 52 LA PRIMA GUERRA MONDIALE FU UNA GRANDE PRODUTTRICE DI MITI, SIA PER I COMBATTENTI AL FRONTE, CHE IN CONDIZIONI ESTREME DI DISAGIO SVILUPPARONO CREDENZE IRRAZIONALI E LEGGENDE, SIA NEGLI ANNI SUCCESSIVI ALLA FINE DELLA GUERRA, QUANDO SI SVILUPPÒ UNA VISIONE IDEALIZZATA DELLA GUERRA: NE NACQUE IL CULTO DEI CADUTI, PRIVATO E FAMILIARE, MA ANCHE PUBBLICO. SI DIFFUSERO IN DIVERSI PAESI I MONUMENTI AI CADUTI PER ONORARE IL SACRIFICIO DEI SOLDATI DEL LUOGO E LE CELEBRAZIONI DEL MILITE IGNOTO, LA SEPOLTURA SOLENNE IN UNO SPAZIO PUBBLICO DELLE SPOGLIE DI UN SOLDATO ANONIMO. 55 11. L’EREDITA’ DELLA GRANDE GUERRA 11.1 QUANDO ESCE DALLA GUERRA, L’EUROPA È SCONVOLTA E TRASFORMATA, NON SOLO PER LA PERDITA DI VITE UMANE E PER I CAMBIAMENTI DEI CONFINI, MA ANCHE PER LE CONSEGUENZE ECONOMICHE: A PARTE GLI USA I PAESI ERANO STATI PRIVATI DI MOLTE RISORSE, IN ITALIA, FRANCIA E GERMANIA LE SPESE PER IL CONFLITTO FURONO PARI AL DOPPIO DEL PRODOTTO NAZIONALE LORDO DELL’ULTIMO ANNO DI PACE, IN GRAN BRETAGNA IL TRIPLO, E PER FAR FRONTE A TALI SPESE ERANO STATE EMANATE TASSE FACENDO ANCHE APPELLO AL PATRIOTTISMO DEI RISPARMIATORI LANCIANDO SOTTOSCRIZIONI E PRESTITI E ALLARGANDO IL DEBITO PUBBLICO; INFINE AVEVANO CONTRATTO GRANDI DEBITI CON I PAESI AMICI, COME GLI USA. TUTTAVIA, PRESTITI E TASSE NON ERANO STATI SUFFICIENTI COSÌ I GOVERNI AVEVANO STAMPATO CARTA MONETA IN ECCEDENZA METTENDO IN MOTO UN PROCESSO INFLAZIONISTICO: NEL 1915-18 I PREZZI RADDOPPIARONO IN ITALIA, GRAN BRETAGNA E GERMANIA, TRIPLICARONO IN FRANCIA, E NEI PRIMI DUE ANNI DEL DOPOGUERRA TALE TENDENZA ACCELERÒ DETERMINANDO UNO SCONVOLGIMENTO NELLA DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA E NELLE GERARCHIE SOCIALI (LA GUERRA HA CREATO FORTUNE AGLI SPECULATORI MA HA EROSO I RISPARMI DEL CETO MEDIO). PER NON AGGRAVARE LE TENSIONI I GOVERNI MANTENNERO IL BLOCCO DEI PREZZI SU BENI DI PRIMA NECESSITÀ E CANONI D’ACQUISTO; D’ALTRO CANTO IL SOSTEGNO DEI POTERI PUBBLICI ERA RICHIESTO DAGLI INDUSTRIALI CHE DOVEVANO AFFRONTARE LA RICONVERSIONE IN TEMPI DI PACE, QUINDI RIMASERO IN VITA APPARATI BUROCRATICI DESTINATI A COMPITI COME CONTROLLO DEI PREZZI E APPROVVIGIONAMENTO ALIMENTARE. CON IL SOSTEGNO DELLO STATO (SOTTO FORMA DI DAZI PROTETTIVI E FACILITAZIONI CREDITIZIE) L’INDUSTRIA MANTENNE I LIVELLI PRODUTTIVI DEL TEMPO DI GUERRA MA TALE ESPANSIONE ARTIFICIALE DURÒ SOLO DUE ANNI E FU SEGUITA, NEL ‘21-‘22 DA UNA FASE DEPRESSIVA. LA RIPRESA DELLE ECONOMIE EUROPEE E LA FRENATA DAL CALO DEGLI SCAMBI INTERNAZIONALI: I QUATTRO ANNI DI INTERRUZIONE DELLE CORRENTI DI TRAFFICO AVEVANO DATO UN DURO COLPO ALLA SUPREMAZIA COMMERCIALE EUROPEA, STATI UNITI E GIAPPONE AVEVANO AUMENTATO LE ESPORTAZIONI NEI MERCATI DELL'ASIA E DEL SUDAMERICA, E PAESI COME ARGENTINA, BRASILE O AUSTRALIA AVEVANO SVILUPPATO UNA PROPRIA PER PRODUZIONE INDUSTRIALE ALLENTANDO LA DIPENDENZA DALL'EUROPA; PER LA GRAN BRETAGNA E LA FRANCIA È STATO ANCHE GRAVE PERDERE MOLTI PARTNER COMMERCIALI COME LA GERMANIA, ECONOMICAMENTE STREMATA, O ISOLATI COME LA RUSSIA, E INVECE DELLA PIENA LIBERTÀ DEGLI SCAMBI AUSPICATA NEL PROGRAMMA WILSON, SI EBBE NEL DOPOGUERRA UNA RIPRESA DI NAZIONALISMO ECONOMICO E PROTEZIONISMO DOGANALE DA PARTE DI NUOVI STATI CHE VOLEVANO SVILUPPARE UNA PROPRIA INDUSTRIA. [INFLAZIONE=PERDITA DI POTERE D’ACQUISTO DELLA MONETA QUANDO ESSA CIRCOLA IN QUANTITÀ SUPERIORE A QUELLA RICHIESTA DAI BISOGNI DEL MERCATO; IL TASSO DI INFLAZIONE INDICA L’ENTITÀ DI QUESTA PERDITA DI VALORE. TALE FENOMENO È ANTICO QUANTO LA MONETA STESSA, IN QUANTO ESSA È SOGGETTA ALLA LEGGE DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA: SE NE CIRCOLA TROPPA IL SUO VALORE CALA. L’INNESCO DI UN PROCESSO INFLAZIONISTICO È DIVENTATO PIÙ FACILE DA QUANDO LA MONETA CARTACEA HA SOSTITUITO LA METALLICA PERCHÉ LO STATO PUÒ ESSERE INDOTTO A STAMPARE BANCONOTE SENZA LIMITI DANNEGGIANDO I CITTADINI CHE HANNO ACQUISTATO I TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO PRESTANDO SOLDI ALLO STATO. UN’ALTRA CONSEGUENZA È LA REDISTRIBUZIONE DEI REDDITI E PATRIMONI TRA DIVERSE CATEGORIE DI CITTADINI CHE PENALIZZA I CREDITORI RISPETTO AI DEBITORI: PER EVITARE LE TURBOLENZE POLITICHE E SOCIALI CHE ACCOMPAGNANO TALI PROCESSI I GOVERNI DEI PAESI INDUSTRIALIZZATI, DOPO LE ESPERIENZE DELLE 2 GUERRE, HANNO CERCATO DI CONTROLLARE E LIMITATE I PROCESSI INFLAZIONISTICI.] 11.2 I CAMBIAMENTI ECONOMICI SI INTRECCIARONO CON QUELLI DELLA SOCIETÀ, L'ESPANSIONE DELL'INDUSTRIA BELLICA AVEVA SPOSTATO DALLE CAMPAGNE ALLE CITTÀ J LAVORATORI NON QUALIFICATI, PERLOPIÙ DONNE E RAGAZZI, E IL BRUSCO DISTACCO DALLA FAMIGLIA DI MOLTI GIOVANI E L'ASSENZA DEGLI UOMINI CHIAMATI AL FRONTE AVEVANO MESSO IN CRISI LE STRUTTURE TRADIZIONALI DELLA FAMIGLIA E PORTATO CAMBIAMENTI IN MENTALITÀ E ABITUDINI DELLE GIOVANI GENERAZIONI: C'ERA MINORE RISPETTO PER LE TRADIZIONI E PER LE GERARCHIE CONSOLIDATE, SI CERCANO NUOVE OCCASIONI DI DIVERTIMENTO NEL CINEMA O NELLA MUSICA, E I LAVORATORI CHIEDEVANO MAGGIOR TEMPO LIBERO PER TROVARE UN COMPENSO ALLE SOFFERENZE SUBITE O PER GLI ANNI PERDUTI PER LA GUERRA. A RISENTIRE DI QUESTI MUTAMENTI FURONO ANCHE COLORO CHE NON PARTECIPARONO ALLA GUERRA, COME LE DONNE, E LE RIPERCUSSIONI PIÙ EVIDENTI SI EBBERO NEL MONDO DEL LAVORO IN CUI PRESERO IL POSTO DEGLI UOMINI ASSUMENDO COMPITI FINO AD ALLORA PRECLUSI: DIVENNERO OPERAIE NELLE FABBRICHE DI ARMI, IMPIEGATE E GUIDATRICI DI TRAM, CAMBIA DI CONSEGUENZA ANCHE IL RUOLO IN CASA POICHÉ DIVENTANO CAPIFAMIGLIA. LA MAGGIOR DISPONIBILITÀ ECONOMICA E LA CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE CAPACITÀ TRASFORMARONO L'IMMAGINE DELLA DONNA, LE GIOVANI PASSAVANO PIÙ TEMPO FUORI CASA E ASSUMEVANO COMPORTAMENTI LIBERI, ABBANDONANO I CORPETTI E LE GONNE LUNGHE E CI FU UN PROCESSO DI EMANCIPAZIONE CHE PORTÒ ANCHE AL PARZIALE RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO DI VOTO ALLE DONNE (GRAN BRETAGNA: 1918, 56 GERMANIA: 1919, STATI UNITI: 1920). LA TRASFORMAZIONE DEL RUOLO DELLA DONNA SUSCITÒ PERÒ FORTI RESISTENZE NELL'OPINIONE PUBBLICA, I REDUCI DI GUERRA MANIFESTANO PREOCCUPAZIONE PERCHÉ TEMONO DI VEDERE OCCUPATI I POSTI DI LAVORO CUI CREDEVANO DI AVER DIRITTO QUINDI IL LORO INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO FU UNO DEI PROBLEMI PIÙ URGENTI PER LE CLASSI DIRIGENTI. SORGONO ASSOCIAZIONI DI EX COMBATTENTI PER DIFENDERE I PROPRI VALORI E INTERESSI NEI CONFRONTI DEI QUALI I GOVERNANTI FURONO LARGHI DI PROMESSE MA IN REALTÀ, A CAUSA DI GRAVI PROBLEMI FINANZIARI, LE PROVVIDENZE IN FAVORE DEI COMBATTENTI FURONO LIMITATE SUSCITANDO RISENTIMENTO. L'INQUIETUDINE DEI REDUCI ERANO SEGNO DI UN PIÙ VASTO FENOMENO DI MOBILITAZIONE SOCIALE, LA GUERRA AVEVA DIMOSTRATO L'IMPORTANZA DEL PRINCIPIO DI ORGANIZZAZIONE APPLICATO ALLE MASSE: PER FAR VALERE I PROPRI DIRITTI ERA NECESSARIO ORGANIZZARSI IN GRUPPI NUMEROSI E QUINDI SI ACCENTUA LA TENDENZA ALLA MASSIFICAZIONE, PARTITI E SINDACATI AUMENTANO IL NUMERO DEGLI ISCRITTI E I LORO APPARATI ORGANIZZATIVI SONO PIÙ COMPLESSI; PERDONO IMPORTANZA LE FORME TRADIZIONALI DELL'ATTIVITÀ POLITICA NEI REGIMI LIBERALI CHE SI SVOLGEVANO IN CIRCOLI RISTRETTI DI NOTABILI, E ACQUISTANO INVECE MAGGIOR PESO E FREQUENZA LE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE COME COMIZI O ADUNATE BASATE SULLA PARTECIPAZIONE DIRETTA DEI CITTADINI. LA CONSAPEVOLEZZA DEL SACRIFICIO SUBÌTO DAI POPOLI GIUSTIFICAVA L'ATTESA DI SOLUZIONI NUOVE, ERA STATA LA STESSA PROPAGANDA A INCORAGGIARE LE ASPETTATIVE DI UNA SOCIETÀ PIÙ GIUSTA E UN ORDINE POLITICO E SOCIALE DIVERSO DA QUELLO CHE AVEVA PORTATO L'EUROPA ALLA GUERRA: PER MOLTI L'ORDINE NUOVO ERA QUELLO CHE SI STAVA COMINCIANDO AD ATTUARE IN RUSSIA DOPO LA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE, MA QUESTA PROSPETTIVA RADICALE ERA FATTA PROPRIA SOLO DA MINORANZE, PIÙ NUMEROSI ERANO QUELLI CHE CERCAVANO DI INSERIRE LE LORO RICHIESTE CONCRETE (SALARI PIÙ ALTI O CASE A BUON MERCATO) NEL QUADRO IDEALE DI UNA SOCIETÀ PIÙ DEMOCRATICA, IN CUI LE RIVENDICAZIONI PATRIOTTICHE SI CONCILIAVANO CON IL PROGETTO DI UN NUOVO ORDINE INTERNAZIONALE FONDATO SUL PACIFICO RAPPORTO TRA NAZIONI. 11.3 LA VITTORIA DELLE POTENZE DEMOCRATICHE E IL CROLLO DEGLI IMPERI MULTIETNICI SIGNIFICARONO PER GLI EUROPEI IL CORONAMENTO DI LUNGHE LOTTE PER L'INDIPENDENZA E SEMBRARONO DAR CONTO AGLI IDEALI DI NAZIONALITÀ PROCLAMATI DAI PROTAGONISTI DELLE RIVOLUZIONI OTTOCENTESCHE RILANCIATI DAI 14 PUNTI DI WILSON; PERÒ GIÀ NEL CORSO DELLA CONFERENZA L'APPLICAZIONE DEI PRINCIPI SI RIVELÒ PROBLEMATICA E UNA DIFFICOLTÀ NASCEVA SOPRATTUTTO DALL'IMPOSSIBILITÀ DI TRADURRE IN ATTO L'UTOPIA DI UNA PACIFICA CONVIVENZA TRA DIVERSI POPOLI, BASATA SUL PRESUPPOSTO DI UNA COINCIDENZA TRA POCHE NAZIONI ETNICAMENTE OMOGENEE E I TERRITORI DA ESSE OCCUPATE, CONDIZIONE CHE POTEVA REALIZZARSI NEI PRINCIPALI STATI DELL’EUROPA OCCIDENTALE MA ERA MOLTO LONTANA DALLA REALTÀ ETNICO-LINGUISTICA ORIENTALE DOVE POPOLI DIVERSI CONDIVIDEVANO LO STESSO TERRITORIO E L’APPARTENENZA A UN GRUPPO NAZIONALE NON COSTITUIVA UN RIFERIMENTO POLITICO (NEGLI ANTICHI IMPERI LA DIVISIONE ETNICA COINCIDEVA CON I CONFINI DI CLASSE PIÙ CHE CON QUELLI GEOGRAFICI: NELL’IMPERO OTTOMANO TALE SITUAZIONE ERA UNA REGOLA E I DIVERSI GRUPPI POTEVANO ESSERE SOTTOPOSTI A GIURISDIZIONI DIVERSE PUR VIVENDO NELLA STESSA TERRA). VEDIAMO QUINDI CHE L'APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI NAZIONALITÀ ERA IMPERFETTA E DIFFICILE, LE DECISIONI DI VERSAILLES DIEDERO UNA PATRIA INDIPENDENTE A 60 MILIONI DI PERSONE MA ALTRI 25 MILIONI VENNERO TRASFORMATI IN MINORANZE; UNA VOLTA ELEVATO IL PRINCIPIO NAZIONALE A BASE DI LEGITTIMAZIONE DEGLI STATI, QUELLA CHE ERA UNA CONDIZIONE ACCETTATA NEI CONTESTI MULTIETNICI DIVENNE UN PROBLEMA DA RISOLVERE, LA PRESENZA DI GRUPPI CHE PARLAVANO LINGUE DIVERSE E SEGUIVANO PROPRIE TRADIZIONI FU VISTA COME UNA MINACCIA DAI MEMBRI DI COMUNITÀ NAZIONALI CHE VOLEVANO UNA NAZIONE OMOGENEA, E PARADOSSALMENTE LA LIBERAZIONE DEI POPOLI DALLE DOMINAZIONI STRANIERE POTEVA DAR LUOGO A NUOVE PERSECUZIONI E SCATENARE CONFLITTI. GIÀ DURANTE LA CONFERENZA E POI NELLA SOCIETÀ DELLE NAZIONI GLI STATISTI EUROPEI SI SFORZARONO A TROVARE SOLUZIONI PACIFICHE A TALE PROBLEMA E IN ALCUNI CASI FURONO INDETTI ANCHE PLEBISCITI PER DECIDERE L'ASSEGNAZIONE DI UN TERRITORIO; PIÙ SPESSO PERÒ SI CERCÒ DI VINCOLARE GLI STATI AL RISPETTO DEI DIRITTI DELLE MINORANZE MA TALI NORME FURONO IGNORATE ANCHE PER L'INCAPACITÀ DELLA SOCIETÀ DELLE NAZIONI DI IMPORRE SANZIONI EFFICACI: SI APRE LA STRADA A SOLUZIONI DRASTICHE, IN ALCUNI CASI SI ORGANIZZA LO SCAMBIO DI POPOLAZIONI COME NEI CASI DI TERRITORI CONTESI TRA GERMANIA E POLONIA, ALTRE VOLTE QUESTI SCAMBI SI VERIFICANO COME RISULTATO DI UN CONFLITTO COME NELLA GUERRA FRA GRECIA TURCHIA DEL 1922 CHE PORTA AL TRASFERIMENTO FORZATO DI CIRCA 2 MILIONI DI PERSONE IN BASE ALL'APPARTENENZA ETNICA. PROCEDENDO SU QUESTA STRADA SI SAREBBE GIUNTI ALLE PULIZIE ETNICHE, CIOÈ ESPULSIONI IN MASSA, E INFINE ALLO STERMINIO PIANIFICATO DI UN POPOLO (X ES MASSACRO DEGLI ARMENI). 11.4 TRA IL 1918 E IL 1920, IL COSIDDETTO BIENNIO ROSSO, IL MOVIMENTO OPERAIO FU PROTAGONISTA DI UN'AVANZATA POLITICA CHE ASSUNSE CONNOTATI RIVOLUZIONARI: I PARTITI SOCIALISTI REGISTRARONO INCREMENTI ELETTORALI, I LAVORATORI ORGANIZZATI DAI SINDACATI DIEDERO VITA AD AGITAZIONI CHE CONSENTIRONO AGLI OPERAI DI MIGLIORARE I LIVELLI DELLE LORO RIDUZIONI E OTTENERE LA RIDUZIONE DELL'ORARIO DI LAVORO, OBIETTIVI CHE DA TRENT'ANNI FIGURAVANO AL PRIMO POSTO NEI PROGRAMMI DEL MOVIMENTO SOCIALISTA. L'ONDATA DI LOTTE NON SI ESAURÌ NELLE RIVENDICAZIONI SINDACALI, SI MANIFESTANO SEMPRE PIÙ ASPIRAZIONI RADICALI ALIMENTATE DALLE VICENDE DELLA RUSSIA CHE INVESTONO IL PROBLEMA DEL POTERE NELLA FABBRICA E NELLO STATO, E SI FORMANO SPONTANEAMENTE CONSIGLI OPERAI CHE SCAVALCANO LE TRADIZIONALI ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI E SI PROPONGONO COME ORGANI DI GOVERNO DELLA FUTURA SOCIETÀ SOCIALISTA (COME I SOVIET RUSSI). L'ONDATA ROSSA DEL 19-20 SI MANIFESTÒ NEI PAESI CON INTENSITÀ DIVERSE, IN FRANCIA E GRAN BRETAGNA, CONSERVATORI E MODERATI MANTENNERO IL CONTROLLO DEI PARLAMENTO E LA PRESSIONE DEL MOVIMENTO OPERAIO FU 57 VENIVANO ISCRITTI D'UFFICIO AL PARTITO LABURISTA. NEL 1929 SI AFFERMANO I LABURISTI E SI FORMA IL MINISTERO DI COALIZIONE LIBERAL- LABURISTA FINO ALLA CRISI ECONOMICA MONDIALE DEL ‘29-30. IN EUROPA, LA GRAN BRETAGNA EVITA DI ASSUMERE IMPEGNI VINCOLANTI MENTRE LA FRANCIA CERCA DI COSTRUIRE UNA RETE DI ALLEANZE CON I PAESI DELL'EUROPA CENTRO-ORIENTALI IN FUNZIONE ANTITEDESCA, TRA CUI LA POLONIA, CECOSLOVACCHIA, JUGOSLAVIA E ROMANIA, CHE SI ERANO UNITE NELLA PICCOLA INTESA DEL 1921; TALE ACCORDO NON ERA PERÒ SUFFICIENTE AD ALLONTANARE LO SPETTRO DI UNA RIVINCITA TEDESCA E DA QUI NASCE L'IMPEGNO DEI GOVERNANTI FRANCESI NEL PRETENDERE IL RISPETTO INTEGRALE DELLE CLAUSOLE DI VERSAILLES E NELL’ESIGERE IL PAGAMENTO DELLE RATE. QUESTA LINEA DI POLITICA ESTERA, CHE CULMINA NELL'OCCUPAZIONE DELLA RUHR, SUBISCE UN MUTAMENTO NEL 1924 CON L'ACCETTAZIONE DEL PIANO DAWES DALLA FRANCIA, ALLORA SI INAUGURÒ UNA FASE DI DISTENSIONE E COLLABORAZIONE TRA LE DUE POTENZE ECONOMICHE, I MAGGIORI PROTAGONISTI FURONO GUSTAV STRESEMAN E ARISTIDE BRIAND: IL TEDESCO CERCAVA DI SUPERARE QUELL'EQUILIBRIO PER RIPORTARE LA GERMANIA UNA CONDIZIONE DI POTENZA, IL FRANCESE VOLEVA FONDARE SU BASI STABILI L'EQUILIBRIO DI VERSAILLES, VEDIAMO CHE GLI OBIETTIVI SONO DIVERSI MA ALLA BASE DELL'INTESA C’È LA VOLONTÀ DI NORMALIZZARE I RAPPORTI TRA VINCITORI E VINTI PER UN QUADRO DI SICUREZZA COLLETTIVA. IL PIÙ IMPORTANTE RISULTATO DELL'INTESA FRANCO-TEDESCA FURONO GLI ACCORDI DI LOCARNO DEL 1925 CON CUI FRANCIA, GERMANIA E BELGIO RICONOSCONO LE FRONTIERE COMUNI TRACCIATE A VERSAILLES, E GRAN BRETAGNA ITALIA SI FANNO GARANTI CONTRO EVENTUALI VIOLAZIONI, COSÌ LA FRANCIA OTTENEVA GARANZIA AI SUOI CONFINI. UN ANNO DOPO LA GERMANIA VIENE AMMESSA ALLA SOCIETÀ DELLE NAZIONI E NEL 1929 VIENE VARATO IL PIANO YOUNG CHE RIDUSSE LE RIPARAZIONI TEDESCHE DILAZIONANDOLE IN SESSANT'ANNI, L'ANNO DOPO GLI ULTIMI REPARTI FRANCESI SI RITIRANO DELLA RENANIA E IL CLIMA DI DISTENSIONE INTERNAZIONALE TROVA CONFERMA NELL'ESTATE 1928 QUANDO I RAPPRESENTANTI DI 15 STATI FIRMANO UN PATTO CON CUI SI IMPEGNANO A RINUNCIARE ALLA GUERRA COME MEZZO PER RISOLVERE LE CONTROVERSIE. TALE STAGIONE DI DISTENSIONE SI INTERRUPPE ALLA FINE DEL DECENNIO, GIÀ NEL SETTEMBRE 1930 LA FRANCIA INIZIA LA COSTRUZIONE DI FORTIFICAZIONI DIFENSIVE, LA LINEA MAGINOT, LUNGO IL CONFINE CON LA GERMANIA, SEGNO DELL’ESAURIRSI DELLO SPIRITO DI LOCARNO E DELLA CADUTA DELLA SPERANZA IN UNA SICUREZZA COLLETTIVA ASSICURATA DALLA SOCIETÀ DELLE NAZIONI. 11.7 NELL'IMMEDIATO DOPOGUERRA LA RUSSIA COMUNISTA È UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER I RIVOLUZIONARI EUROPEI, ANCHE SE LA SOPRAVVIVENZA DEL REGIME RIMASE A LUNGO IN FORSE: APPENA CONCLUSA LA GUERRA CIVILE I BOLSCEVICHI AFFRONTARONO ALL'IMPROVVISO ATTACCO DELLA POLONIA E DOPO FASI ALTERNE SI GIUNSE A UN TRATTATO DI PACE CHE ACCONTENTAVA DI ASPIRAZIONI POLACCHE CHE SEGNAVA LA FINE DELLA SPERANZA DI ESPORTARE LA RIVOLUZIONE RUSSA GRAZIE AI SUCCESSI MILITAR. UN'ALTRA MINACCIA ERA IL RISCHIO DEL COLLASSO ECONOMICO PERCHÉ QUANDO I BOLSCEVICHI PRESERO IL POTERE L'ECONOMIA ERA GIÀ DISSESTATA, E FU ULTERIORMENTE AGGRAVATA DALLA GUERRA CIVILE; ABOLIZIONE DELLA PROPRIETÀ PRIVATA E RIDISTRIBUZIONE DELLE TERRE SI RISOLSERO NELLA CREAZIONE DI PICCOLE AZIENDE CHE PRODUCEVANO SOPRATTUTTO PER L'AUTOCONSUMO E NON CONTRIBUIVANO ALL'APPROVVIGIONAMENTO DELLE CITTÀ, MOLTE INDUSTRIE FURONO LASCIATE IN MANO I VECCHI IMPRENDITORI SOTTO LA SORVEGLIANZA DI CONSIGLI OPERAI, ALTRE DIRETTAMENTE GESTITE DAI LAVORATORI; LE BANCHE FURONO NAZIONALIZZATE. TUTTO QUESTO SERVE A POCO DATO CHE IL PAESE VERSA IN UNO STATO DI CAOS E IL GOVERNO FU COSTRETTO A STAMPARE CARTAMONETA PRIVA DI VALORE, TORNANDO POI AL SISTEMA DEL BARATTO. A PARTIRE DALL'ESTATE 1918 IL GOVERNO BOLSCEVICO CERCA DI ATTUARE UNA POLITICA PIÙ AUTORITARIA, IL “COMUNISMO DI GUERRA”. VENGONO ISTITUITI I COMITATI PER PROVVEDERE ALLA DISTRIBUZIONE DELLE DERRATE E QUINDI RISOLVERE IL PROBLEMA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI NELLE CITTÀ, VIENE INCORAGGIATA LA FORMAZIONE DI COMUNI AGRICOLE VOLONTARIE (FATTORIE COLLETTIVE) E VENGONO ISTITUITE FATTORIE SOVIETICHE GESTITE DALLO STATO; IN CAMPO INDUSTRIALE VENGONO NAZIONALIZZATI I SETTORI IMPORTANTI PER CENTRALIZZARE LE DECISIONI E NORMALIZZARE LA PRODUZIONE. GRAZIE AL COMUNISMO DI GUERRA IL REGIME SI ASSICURA LO SVOLGIMENTO DI ALCUNE FUNZIONI ESSENZIALI E RIESCE AD ARMARE IL SUO ESERCITO, SUL PIANO ECONOMICO PERÓ FU UN FALLIMENTO PERCHÉ ALLA FINE DEL 1920 IL VOLUME DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE ERA BEN SETTE VOLTE INFERIORE A QUELLO DEL 1913, LE CITTÀ SI ERANO SPOPOLATE, IL COMMERCIO FIORIVA NELL'ILLEGALITÀ E LA CRISI CULMINÒ NEL ‘21 QUANDO UNA CARESTIA COLPÌ LA CAMPAGNA DI RUSSIA E UCRAINA UCCIDENDO 3 MILIONI DI PERSONE; ERA PESANTE ANCHE IL DISSENSO TRA GLI OPERAI DELUSI DALLA GESTIONE AUTORITARIA DELL'ECONOMIA, NEL 1921 SI RIBELLARONO I MARINAI DI KRONSTADT, ROCCAFORTE DI BOLSCEVICHI, CHIEDENDO MAGGIORI LIBERTÀ POLITICHE E SINDACALI A CUI IL GOVERNO RISPONDE CON FEROCIA REPRESSIONE MILITARE E CONDANNE A MORTE. NELLO STESSO ANNO PRENDE AVVIO UNA PARZIALE LIBERALIZZAZIONE NELLA PRODUZIONE E NEGLI SCAMBI, LA NEP (NUOVA POLITICA ECONOMICA) CHE AVEVA COME OBIETTIVO STIMOLARE LA PRODUZIONE AGRICOLA E FAVORIRE L’AFFLUSSO DEI GENERI ALIMENTARI VERSO LE CITTÀ. LA LIBERALIZZAZIONE SI ESTESE ANCHE A COMMERCIO E PICCOLA INDUSTRIA DEI BENI DI CONSUMO, LO STATO MANTENNE IL CONTROLLO DELLE BANCHE E LA NEP EBBE CONSEGUENZE BENEFICHE SULL'ECONOMIA MA EFFETTI SOCIALI INDESIDERATI DATO CHE NELLE CAMPAGNE I NUOVI SPAZI CONCESSI ALL'INIZIATIVA PRIVATA FAVORIRONO IL RIEMERGERE DEI KULAKI, CONTADINI BENESTANTI; 60 INOLTRE LA LIBERALIZZAZIONE DEL COMMERCIO ACCREBBE LA DISPONIBILITÀ DI BENI DI CONSUMO PROVOCANDO LA COMPARSA DI UNA NUOVA CLASSE DI AFFARISTI LA CUI RICCHEZZA CONTRASTA COL BASSO TENORE DI VITA DELLA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE. 11.8 LA PRIMA COSTITUZIONE DELLA RUSSIA RIVOLUZIONARIA FU VARATA NEL LUGLIO 1918 IN PIENA GUERRA CIVILE: IL POTERE DOVEVA APPARTENERE INTERAMENTE ALLE MASSE LAVORATRICI E AI LORO ORGANISMI RAPPRESENTATIVI, QUINDI SI ISPIRAVA ALL'IDEA CONSILIARE E COLLOCAVA AL VERTICE DEL POTERE I SOVIET, PREVEDENDO CHE IL NUOVO STATO AVESSE CARATTERE FEDERALE, RISPETTASSE L’AUTOMIA DELLE MINORANZE E SI APRISSE ALL'UNIONE CON ALTRE FUTURE REPUBBLICHE SOVIETICHE NELLA PROSPETTIVA DI UN'UNICA REPUBBLICA SOCIALISTA MONDIALE. IN REALTÀ TRA IL 20 E IL 22 SI ATTUA SEMPLICEMENTE L'UNIONE DELLA REPUBBLICA RUSSA CON UCRAINA, BIELORUSSIA, AZERBAIGIAN, ARMENIA E GEORGIA IN CUI I COMUNISTI PRESERO IL POTERE DOPO AVER ELIMINATO LE ALTRE FORZE POLITICHE CON L'AIUTO DELL'ARMATA ROSSA. QUELLO CHE DAL 1922 PRENDE IL NOME DI UNIONE DELLE REPUBBLICHE SOCIALISTE SOVIETICHE, URSS, ERA UNA COMPAGNIA PRIVA DI REALE MECCANISMO FEDERATIVO IN CUI I RUSSI ERANO LA NAZIONALITÀ DOMINANTE; LA NUOVA COSTITUZIONE DELL'URSS APPROVATA NEL ‘24 PREVEDE UNA COMPLESSA STRUTTURA ISTITUZIONALE IN CUI AL VERTICE STAVA ANCORA IL CONGRESSO DEI SOVIET DELL’UNIONE, MA IL POTERE REALE ERA IN MANO AL PARTITO COMUNISTA, L'UNICO LA CUI ESISTENZA FOSSE PREVISTA DALLA COSTITUZIONE: ESSO ERA GUIDATO DA UN SEGRETARIO GENERALE, ERA RESPONSABILE DELLE DIRETTIVE IDEOLOGICHE E POLITICHE CHE ISPIRAVANO IL GOVERNO, CONTROLLAVA LA POLIZIA POLITICA (CEKA, POI GPU) CHE COLPIVA I NEMICI DEL POPOLO E PROPONEVA AI CANDIDATI ALLE ELEZIONI (CHE AVVENIVANO SU LISTA UNICA CON VOTO PALESE). LO SFORZO DI TRASFORMAZIONE INTRAPRESO DEI BOLSCEVICHI DOPO LA CONQUISTA DI POTERE RIGUARDA ANCHE I CAMBIAMENTI NELLA SOCIETÀ, SI CERCA DI CANCELLARE I VALORI TRADIZIONALI E CREARE UNA NUOVA CULTURA; SI CERCA DI DIFFONDERE L’ALFABETIZZAZIONE ELEVANDO L'OBBLIGO SCOLASTICO FINO A 15 ANNI E INNOVATI I CONTENUTI E METODI DELL'INSEGNAMENTO, PRIVILEGIANDO L'ISTRUZIONE TECNICA SU QUELLA UMANISTICA, E CI SI PREOCCUPA DI FORMARE IDEOLOGICAMENTE LE NUOVE GENERAZIONI INCORAGGIANDO L'ISCRIZIONE ALL'ORGANIZZAZIONE GIOVANILE DEL PARTITO E FACENDO SPAZIO L'INSEGNAMENTO DELLA DOTTRINA MARXISTA. CI FU UNA LOTTA CONTRO LA CHIESA VOLTA A COMBATTERE UNA VISIONE DEL MONDO INCOMPATIBILE CON I FONDAMENTI MATERIALISTI DELLA DOTTRINA MARXISTA, LA SCRISTIANIZZAZIONE FU PORTATA AVANTI CON DUREZZA E POTÉ DIRSI RIUSCITA ANCHE SE L'INFLUENZA DELLA CHIESA NON FU DEL TUTTO ELIMINATA SOPRATTUTTO NELLE CAMPAGNE. LA BATTAGLIA CONTRO RELIGIONE E MORALE TRADIZIONALE SI ESTESE ANCHE NEI PROBLEMI FAMILIARI E DEI RAPPORTI TRA SESSI, IL GOVERNO STABILÌ IL RICONOSCIMENTO DEL SOLO MATRIMONIO CIVILE E SEMPLIFICÓ LE PROCEDURE PER IL DIVORZIO, VENNE LEGALIZZATO L’ABORTO, PROCLAMATA LA PARITÀ TRA I SESSI: IN GENERE IL REGIME COMUNISTA FAVORI UNA NOTEVOLE LIBERALIZZAZIONE DEI COSTUMI. GLI EFFETTI DELLA RIVOLUZIONE SI FECERO SENTIRE ANCHE NEL MONDO DELL'ALTA CULTURA, MOLTI INTELLETTUALI INGROSSANO LE FILA DELL'EMIGRAZIONE POLITICA MA SOPRATTUTTO I GIOVANI SI GETTANO NEL ESPERIENZA RIVOLUZIONARIA; SE PER ALCUNI INTELLETTUALI COMUNISTI LA NUOVA ARTE PROLETARIA DOVEVA PORSI AL SERVIZIO DELLA POLITICA DI CLASSE E ANDARE INCONTRO AI BISOGNI DELLE MASSE, PER ALTRI LA RIVOLUZIONE NELLE ARTI DOVEVA ESSERE PARALLELA A QUELLA POLITICA E DOVEVA CONSISTERE NELLA ROTTURA DEI CANONI TRADIZIONALI E RICERCA DI NUOVE FORME: IN QUESTA PRIMA FASE LE TENDENZE D’AVANGUARDIA FURONO GUARDATE CON SIMPATIA E CI FURONO INTENSE SPERIMENTAZIONI E DIBATTITI TRA LE CORRENTI, MA QUESTA STAGIONE D'ORO EBBE VITA BREVE PERCHÉ A METÀ DEGLI ANNI ‘20 LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE ARTISTICA FU CONDIZIONATA DA PREOCCUPAZIONI DI ORDINE PROPAGANDISTICO E DALL'INVADENZA DEL POTERE POLITICO. LE TENDENZE AUTORITARIE SI CONSOLIDANO CON L'ASCESA AL VERTICE DEL PARTITO COMUNISTA DI STALIN, CHE NEL ‘22 VIENE NOMINATO SEGRETARIO GENERALE DEL PARTITO; POCO DOPO SI APRE UNA FASE PER LA SUCCESSIONE A LENIN, CHE VIENE COLPITO DA UNA MALATTIA CHE LO UCCIDERÀ DEL 1924. IL PRIMO SCONTRO NEL GRUPPO DIRIGENTE EBBE PER OGGETTO IL PROBLEMA DELLA CENTRALIZZAZIONE E BUROCRATIZZAZIONE DEL PARTITO: TROTSKY SOSTIENE LA NECESSITÀ DI LIMITARE LE PREROGATIVE DELL'APPARATO, MA GLI ALTRI LEADER RESPINSERO LE SUE CRITICHE ALLA GESTIONE DEL PARTITO APPOGGIANDO LA LINEA DI STALIN; LO SCONTO PERÒ NON RIGUARDAVA SOLO LA BUROCRATIZZAZIONE, TROTSKY ATTRIBUIVA L'INVOLUZIONE AUTORITARIA DEL PARTITO ALL'ISOLAMENTO INTERNAZIONALE DELLO STATO E RITENEVA CHE LA REPUBBLICA DEI SOVIET DOVESSE ESTENDERE IL PROCESSO RIVOLUZIONARIO ALL'INTERO OCCIDENTE CAPITALISTICO (RIVOLUZIONE PERMANENTE): CONTRO QUESTA TESI STALIN SOSTENEVA CHE LA VITTORIA DEL SOCIALISMO ERA PROBABILE ANCHE IN UN SOLO PAESE E CHE L'UNIONE SOVIETICA AVEVA IN SÉ LE FORZE SUFFICIENTI PER FRONTEGGIARE L’OSTILITÀ DEL MONDO CAPITALISTA (SOCIALISMO IN UN SOLO PAESE: ROTTURA CON CIÒ CHE ERA SEMPRE STATO AFFERMATO DA BOLSCEVICHI MA SI ADATTAVA ALLA SITUAZIONE REALE CHE NON CONSENTIVA PIÙ ILLUSIONI). UNA VOLTA SCONFITTO TROTSKY VIENE MENO IL LEGAME CHE TENEVA UNITI SUOI AVVERSARI POLITICI, A PARTIRE DALL'AUTUNNO DEL ‘25 ZINOVEV E KAMENEV VOGLIONO INTERROMPERE LA NEP PERCHÉ SECONDO LORO STAVA FACENDO NASCERE IL CAPITALISMO NELLE CAMPAGNE, E VOLEVANO RILANCIARE L'INDUSTRIALIZZAZIONE; LA TESI OPPOSTA FAVOREVOLE ALLA PROSECUZIONE DELLA NEP FU SOSTENUTA DA BUCHARIN, 61 APPOGGIATO DA STALIN. I PRIMI, MESSI IN MINORANZA NEL PARTITO SI RIACCOSTARONO A TROTZKJI PER ORGANIZZARE UN FRONTE UNICO DEGLI AVVERSARI DEL SEGRETARIO I LEADER DELL'OPPOSIZIONE FURONO ALLONTANATI DAGLI ORGANI DIRIGENTI E NEL ‘27 ESPULSI DAL PARTITO, I LORO SEGUACI PERSEGUITATI, TROTZKJI DEPORTATO E POI ESPULSO DALL'UNIONE SOVIETICA. CON LA SCONFITTA DELL'OPPOSIZIONE DI SINISTRA SI CHIUDE LA PRIMA FASE DELLA RIVOLUZIONE COMUNISTA E SI APRE QUELLA NUOVA CARATTERIZZATA DALLA CONTINUA CRESCITA DEL POTERE PERSONALE DI STALIN E DEL SUO TENTATIVO DI PORTARE L’URSS A CONDIZIONE DI GRANDE POTENZA. 12. DOPOGUERRA E FASCISMO IN ITALIA 12.1 L’ITALIA POSTGUERRA SI RITROVA A VIVERE UNA SITUAZIONE DIFFICILE. L’ECONOMIA ERA IN DIFFICOLTÀ , VI ERANO ALCUNI SETTORI INDUSTRIALI ABNORMEMENTE SVILUPPATI , UN GRAVE DEFICIT DEL BILANCIO STATALE E UNA BRUTTA INFLAZIONE . RISPETTO AGLI ALTRI PAESI VINCITORI , LA CRISI POSTBELLICA ERA PIÙ ACUTA IN ITALIA : LE STRUTTURE ECONOMICHE ERANO ARRETRATE , LE ISTITUZIONI POLITICHE MENO RADICATE NELLA SOCIETÀ. L’ESPERIENZA DEL 1’ CONFLITTO MONDIALE, ACCELERÒ IL PROCESSO DI AVVICINAMENTO NELLE MASSE ALLO STATO, MA IN MODO TRAUMATICO, PROVOCANDO NUOVE DIVISIONI. AVEVA ALIMENTATO IL RIFIUTO DELLA GUERRA UNA DIFFUSA ASSUEFAZIONE ALLA VIOLENZA E ACCENTUATO LA TENDENZA A RISOLVERE LE QUESTIONI CON LA FORZA. L’ITALIA SI RITROVAVA CON UNA SOCIETÀ INQUIETA, FRATTURATA UNITÀ PERÒ DALLA VOLONTÀ DI RINNOVAMENTO , CHE PORTÒ A FAR SALTARE LE MEDIAZIONI POLITICHE, PER SPOSTARE IL CENTRO DELLE LOTTE DAL PARLAMENTO ALLE PIAZZE. LE TENSIONI SOCIALI ERANO LEGATE AL CONTINUO AMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO . TRA GIUGNO E LUGLIO 1919 VI FURONO IN CITTÀ ITALIANE DIVERSI SCIOPERI PER OTTENERE AUMENTI DI SALARIO E VARI TUMULTI. ANCHE IL SETTORE DEI SERVIZI PUBBLICI VENNE COINVOLTO DA SCIOPERI E FORTI FURONO LE LOTTE DEI LAVORATORI AGRICOLI PORTIAMO L’ESEMPIO DELLA PIANURA PADANA, IN CUI GLI SCIOPERI DEI BRACCIANTI ERANO ORGANIZZATI DALLE LEGHE ROSSE, CONTROLLATE DAI SOCIALISTI, CHE NEL LUOGO AVEVANO RAPPRESENTANZA SINDACALE. AL CENTRO INVECE, DOVE VIGEVANO PICCOLE PROPRIETÀ E LA MEZZADRIA, ERANO ATTIVE LE LEGHE BIANCHE CATTOLICHE. NEL CENTROSUD, SI SVILUPPÒ UN MOVIMENTO DI ASPIRAZIONE ALLA PROPRIETÀ DELLA TERRA , IN CUI VENIVANO OCCUPATE TERRE, DA CONTADINI ED EX COMBATTENTI. AD AUMENTARE L’AGITAZIONE IN ITALIA POSTGUERRA, FU ANCHE LA CATTIVA GESTIONE DELLA PACE, CHE RESE UN CLIMA DI UN PAESE NON VINCITRICE QUALE ERA, MA SCONFITTO. L’ITALIA USCÌ DALLA GUERRA RAFFORZATA: OTTENNE CON GLI ACCORDI DI LONDRA 1915 , TRENTO, TRIESTE E ALTRE TERRE , AVEVA RAGGIUNTO I CONFINI NATURALI SEGNATI DALLE ALPI INCLUDENDO NEL SUO TERRITORIO IL SUD TIROLO DIVENUTO ALTO ADIGE ,E UNA PARTE DI ISTRIA , MA SOPRATTUTTO VIDE SCOMPARIRE L’IMPERO ASBURGICO DALLE SUE FRONTIERE. IN REALTÀ LA DISSOLUZIONE DELL’IMPERO ASBURGICO E LA NASCITA DELLA JUGOSLAVIA, PORTARONO A PROBLEMI , NON PENSATI NEL TRATTATO DI LONDRA : PER IL TRATTATO L’ITALIA DOVEVA ANNETTERE LA DALMAZIA ( ABITATA DA SLAVI),MA NON ERA PREVISTA FIUME, A MAGGIORANZA DI ABITANTI ITALIANI, CHE RIMANEVA INVECE AGLI ASBURGO. VENNE RICHIESTA L’AMMISSIONE DI FIUME ALLA CONFERENZA DI VERSAILLES , RICHIESTA DAL PR. DEL CONSIGLIO ORLANDO E IL MINISTRO DEGLI ESTERI SONNINO. SI PARLÒ PERÒ DI VITTORIA MUTILATA , IN QUANTO ALLA CONFERENZA, GLI ITALIANI TROVARONO OPPOSITORI , TRA CUI IL PRESIDENTE USA WILSON E DEGLI ALLEATI. ALLA SITUAZIONE , CON IMMATURITÀ SONNINO E ORLANDO ABBANDONARONO VERSAILLES, RITORNANDO IN ITALIA BEN ACCOLTI, MA UN MESE DOPO TORNARONO A PARIGI , DOVE NON VIDERO CONCLUSO NESSUN RISULTATO. FU UN GRAVE INSUCCESSO CHE SEGNÒ LA FINE DEL GOVERNO DI ORLANDO , SUCCEDUTO DA FRANCESCO SAVERIO NITTI . INTERESSANTE FU LA MANIFESTAZIONE, NEL SETTEMBRE DEL 1919, DI ALCUNI MILITARI RIBELLI CAPEGGIATI DA D’ANNUNZIO, OCCUPARONO FIUME , POSTA ALLORA SOTTO IL CONTROLLO INTERNAZIONALE E NE PROCLAMARONO L’ANNESSIONE ALL’ITALIA. L’AVVENTURA FIUMANA, DURATA 15 MESI, DIVENNE UN’INEDITA ESPERIENZA POLITICA . 12.2 IN QUESTA FASE DIFFICILE DI CAMBIAMENTI, LA CLASSE DIRIGENTE LIBERALE , FU ISOLATA E CONTESTATA , INCAPACE DI DOMINARE I FENOMENI DI MOBILITAZIONE DI MASSA POST GUERRA E PERSE L’EGEMONIA. FURONO FAVORITE LE FORZE SOCIALISTE E CATTOLICHE, ESTRANEE ALLO STATO LIBERALE, ESTERNE ALLE RESPONSABILITÀ DI GUERRA, E CHE INQUADRANDO LARGHE MASSE, POTEVANO INTERPRETARE MEGLIO LE NUOVE DIMENSIONE DELLA LOTTA POLITICA. IL PARTITO POPOLARE ITALIANO PPI, FU FONDATO DAI CATTOLICI, SEMPRE ASTENUTESI DALLA POLITICA, NEL 1919, IL PADRE FU IL SACERDOTE SICILIANO DON LUIGI STURZO CHE PRESENTAVA UN PROGRAMMA DEMOCRATICO , ISPIRATO ALLA DOTTRINA SOCIALE CATTOLICA , ANCHE SE SI DICHIARAVA NON CONFESSIONALE. IL PPI ERA LEGATO ALLA CHIESA E ALLE SUE STRUTTURE ORGANIZZATIVE , INFATTI NACQUE GRAZIE AL NUOVO ATTEGGIAMENTO ASSUNTO POST GUERRA DAL PAPA E DALLE GERARCHIE ECCLESIASTICHE , CHE VOLEVANO ARGINARE LA MINACCIA SOCIALISTA. IN QUESTO PARTITO CONFLUIRONO GLI EREDI DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA , I CAPI DELLE LEGHE BIANCHE E GLI ESPONENTI DELLE CORRENTI CLERICO-MODERATE (CHE GUIDARONO IL MOVIMENTO CATTOLICO NELL’ANTEGUERRA). IL NUOVO PARTITO RAPPRESENTÒ UNA SVOLTA IN POSITIVO PER LA DEMOCRAZIA ITALIANA . IL PARTITO SOCIALISTA PSI, VIDE TRA GLI ESPONENTI , MOLTI DELLA CORRENTE SINISTRA , ORA DETTA MASSIMALISTA ,SU QUELLA RIFORMISTA CHE CONSERVAVA UNA POSIZIONE DI FORZA NEL GRUPPO PARLAMENTARE E NELLE ORGANIZZAZIONI ECONOMICHE. I MASSIMALISTI , CHE AVEVANO COME LEADER SERRATI, AVEVANO COME OBIETTIVO L’ISTAURAZIONE DELLA REPUBBLICA SOCIALISTA, FONDATA SULLA DITTATURA DEL 62 RIFORMISTI GUIDATI DA TURATI SI STACCARONO DAL PSI PER FONDARE IL PARTITO SOCIALISTA UNITARIO PSU. SCONFITTO IL MOVIMENTO OPERAIO, MUSSOLINI IL FASCISMO SI POSE IL PROBLEMA DELLA CONQUISTA DELLO STATO . MUSSOLINI GIOCÒ IN 2 TAVOLI: INTRECCIÒ TRATTATIVE CON TUTTI I PIÙ AUTOREVOLI ESPONENTI LIBERALI IN VISTA DELLA PARTECIPAZIONE FASCISTA AL NUOVO GOVERNO E SI GUADAGNÒ IL FAVORE DEGLI INDUSTRIALI ANNUNCIANDO DI VOLER RESTITUIRE SPAZIO ALL’INIZIATIVA PRIVATA, DALL’ALTRO LATO INVECE LASCIÒ CHE L’APPARATO MILITARE FASCISTA SI PREPARASSE ALLA PRESA DEL POTERE CON UN COLPO DI STATO. PRESE CORPO IL PROGETTO DELLA MARCIA SU ROMA , UNA MOBILITAZIONE GENERALE DI TUTTE LE FORZE FASCISTE , CON LA VOLONTÀ DI CONQUISTARE IL POTERE CENTRALE. SPAVENTATO DALLA PROSPETTIVA DI UNA GUERRA CIVILE , VITTORIO EMANUELE 3, RIFIUTÒ , LA MATTINA DEL 28 OTTOBRE 1922, IL GIORNO FISSATO DELLA MARCIA , DI FIRMARE IL DECRETO PER LA PROCLAMAZIONE DELLO STATO D’ASSEDIO ( PASSAGGIO DEI POTERI ALLE AUTORITÀ MILIARI), PREPARATO IN FRETTA DAL GOVERNO FACTA. IL RIFIUTO DEL RE PORTÒ ALLE CAMICIE NERE, A DIRIGERSI VERSO LA CAPITALE E SI APRÌ PER IL LORO CAPO, LA VIA DEL POTERE . MUSSOLINI SI FECE CHIAMARE , OTTENENDOLO ,A PRESIEDERE IL GOVERNO . IL 30 APRILE ’22 , MENTRE GLI SQUADRISTI ENTRAVANO A ROMA SENZA OPPOSIZIONI, ERA RICEVUTO DAL RE MUSSOLINI E QUELLA STESSA SERA ERA GIÀ PRONTO IL NUOVO MINISTERO , COMPRENDENTE I FASCISTI, I LIBERALI GIOLITTIANI MA ANCHE I LIBERALI DI DESTRA, DEMOCRATICI E POPOLARI . SI RISOLSE LA CRISI IN MODO AMBIGUO . I FASCISTI GRIDARONO AL TRIONFO , CREDENDO DI AVER REALIZZATO UNA RIVOLUZIONE , SOLO ‘SIMULATA’ . IL CAMBIO DI GOVERNO PRESTO, SAREBBE DIVENTATO CAMBIO DI REGIME. 12.6 SALITO AL POTERE CON UNA FINTA RIVOLUZIONE, MUSSOLINI CON 35 DEPUTATI, NON AVEVA LA MAGGIORANZA IN CAMERA, MA CONSOLIDÒ IL SUO POTERE GRAZIE AL SOSTEGNO DI MODERATI, LIBERALI E FORZE CATTOLICHE, DETTI FIANCHEGGIATORI. NEL DICEMBRE 1922 VENNE ISTITUITO IL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO COL COMPITO DI INDICARE LE LINEE GENERALI DELLA POLITICA FASCISTA E RACCORDARE PARTITO E GOVERNO . NEL GENNAIO 1923 , LE SQUADRE FASCISTE VENNERO INQUADRATE NELLA MILIZIA VOLONTARIA PER LA SICUREZZA NAZIONALE , CHE DOVEVA SECONDO MUSSOLINI, LIMITARE IL POTERE DEI RAS. NONOSTANTE FU ISTITUZIONALIZZATA, LA MILIZIA CONTINUÒ LE FORTI VIOLENZE CONTRO GLI OPPOSITORI , ALLE QUALI SI SOMMAVA ANCHE LA REPRESSIONE LEGALE CONDOTTA DA MAGISTRATURA E ORGANI DI POLIZIA . FURONO PRINCIPALMENTE COLPITI I COMUNISTI , CHE DAL ’23 FURONO COSTRETTI AD UNA SEMI CLANDESTINITÀ. CON QUESTE AZIONI SCESERO IL NUMERO DI SCIOPERI E I SALARI FURONO RIDOTTI. SI VERIFICÒ TUTTAVIA UNA RIPRESA ECONOMICA, GRAZIE AD ALCUNE INIZIATIVE COME IL CONTENIMENTO DELLE SPESE STATALI , PRIVATIZZAZIONE DEL SERVIZIO TELEFONICO, SFOLTIMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI E ABBASSAMENTO DEI SALARI . QUESTA RIPRESA ECONOMICA TUTTAVIA, FU IL FRUTTO DI UNA COMBINAZIONE CON LE PRECEDENTI POLITICHE LIBERALI. MUSSOLINI EBBE SOSTEGNO ANCHE DALLA CHIESA CATTOLICA IN QUANTO EGLI SI MOSTRÒ DISPONIBILE A CONCESSIONI; IMPORTANTE FU ANCHE LA RIFORMA SCOLASTICA DELLA PRIMAVERA DEL ’23, PORTATA AVANTI DAL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, GENTILE , CHE PREVEDEVA L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE ALLE ELEMENTARI, UN ESAME DI STATO. UN OSTACOLO DELL’AVVICINAMENTO TRA CHIESA E STATO FU IL PARTITO POPOLARE , CHE NELL’APRILE DEL 23 VENNE DURAMENTE COLPITO: MUSSOLINI IMPOSE LE DIMISSIONI DEI MINISTRI POPOLARI DAL SUO GOVERNO, POCO DOPO, STURZO SU PRESSIONI DEL VATICANO, LASCIÒ LA SEGRETERIA DEL PPI. MUSSOLINI VOLEVA PERÒ CREARSI UNA MAGGIORANZA PARLAMENTARE , AFFERMANDO COMUNQUE LA POSIZIONE PREMINENTE DEL FASCISMO . ECCO ALLORA CHE NEL 1923, VENNE VARATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE MAGGIORITARIA, APPOGGIATA DA LIBERALI E CATTOLICI DI DESTRA. LA LEGGE ACERBO AVVANTAGGIAVA LA LISTA, CHE AVESSE OTTENUTO LA MAGGIORANZA RELATIVA ASSEGNANDOLE I 2/3 DEI SEGGI DISPONIBILI . QUANDO NEL 1924 FU SCIOLTA , MOLTI ESPONENTI LIBERALI E ALCUNI CATTOLICI CONSERVATORI SI CANDIDARONO ASSIEME AI FASCISTI, NELLE LISTE NAZIONALI . LE FONTE ANTIFASCISTE ERANO INVECE DIVISE : I SOCIALISTI, COMUNISTI, I POPOLARI E I LIBERALI DI OPPOSIZIONE GUIDATI DA AMENDOLA , SI PRESENTARONO CON PROPRIE LISE, DUNQUE GIÀ SCONFITTI. LE ELEZIONI SI TENNERO IL 6 APRILE 1924 , E COME SCONTATO FOSSE, VINSERO I FASCISTI, FASCISMO CHE SI IMPOSE MOLTO BENE AL SUD. DUE MESI DOPO LE ELEZIONI PERÒ , AVVENNE UN AVVENTO TRAGICO : IL 10 GIUGNO 24, IL DEPUTATO SOCIALISTA MATTEOTTI, FU RAPITO A ROMA DA SQUADRISTI E UCCISO A PUGNALATE, IL SUO CORPO RITROVATO 2 MESI DOPO . DIECI GIORNI PRIMA DELLA MORTE, MATTEOTTI PRONUNCIÒ ALLA CAMERA UNA DURA REQUISITORIA CONTRO IL FASCISMO , DENUNCIANDO VIOLENZA E CONTESTANDO LA VALIDITÀ DEI RISULTATI ELETTORALI . LA SUA SCOMPARSA NELL’OPINIONE PUBBLICA SCATURÌ INDIGNAZIONE CONTRO MUSSOLINI E FASCISMO . SEBBENE GLI ESECUTORI DEL CRIMINE FOSSERO STATI RICONOSCIUTI E ARRESTATI , NON SI POTÉ CONOSCERE IL MANDANTE DIRETTO , ANCHE SE TUTTI CAPIRONO CHE ERA STATA COLPA DEL POTERE VIOLENTO MESSO IN ATTO DA MUSSOLINI . IL FASCISMO VENNE DI COLPO ISOLATO. L’UNICA INIZIATIVA PRESA DAGLI ANTIFASCISTI, FU QUELLA DI ASTENERSI DAI DIBATTITI NELLE AULE PARLAMENTARI E DI RIUNIRSI FINCHÉ NON FOSSE STATA RIPRISTINATA UNA LEGALITÀ DEMOCRATICA. LA SECESSIONE DELL’AVENTINO (TERMINE CHE FACEVA RIFERIMENTO AD UN EVENTO STORICO ROMANO , DOVE LA PLEBE SI RITIRÒ SUL COLLE AVENTINO PER PROTESTARE CONTRO LA PLEBE) NON EBBE EFFICACIA PRATICA. MUSSOLINI, VEDENDOSI ARRIVARE ADDOSSO UN’ONDATA ANTIFASCISTA, MISE IN ATTO IL 3 GENNAIO 1925 UN DISCORSO ALLA CAMERA , IN CUI SI ASSUNSE LE RESPONSABILITÀ DELL’ACCADUTO MINACCIANDO DI USAR LA FORZA CONTRO LE OPPOSIZIONI. I GIORNI SUCCESSIVI FURONO SEGUITI DA DIVERSI ARRESTI E SEQUESTRI CONTRO L’OPPOSIZIONE. SI POSE LA SCELTA CRUCIALE TRA FASCISMO E ANTIFASCISMO, DITTATURA E LIBERTÀ . ALLA FINE SI AFFERMÒ LA DITTATURA. 12.7 TRA IL 1925-6 SI VERIFICÒ LA CHIUSURA DI OGNI SPAZIO DI LIBERTÀ POLITICA E SINDACALE, GIUNSE A TERMINE IL PROCESSO DI 65 FASCISTIZZAZIONE DELLO STATO. MOLTI ANTIFASCISTI FURONO ESILIATI, COME AMENDOLA, GOBETTI, MORTI IN FRANCIA. GLI ORGANI DI STAMPA DEI PARTITI ANTIFASCISTI NON POTERONO PIÙ FUNZIONARE, I GRANDI QUOTIDIANI DI INFORMAZIONE CHE AVEVANO ASSUNTO UNA LINEA CRITICA CONTRO IL GOVERNO, DOPO IL CASO MATTEOTTI, FURONO FASCISTIZZATI CON FORZA. ELIMINATE E RIDOTTE LE VOCI OPPOSITIVE , IL FASCISMO NON SI ACCONTENTÒ DI ESERCITARE UNA DITTATURA , MA PROCEDETTE ALLA FORMULAZIONE DI NUOVE LEGGI CHE TRASFORMARONO IN TOTALE LO STATO LIBERALE . L’ARTEFICE DELLA NUOVA LEGISLAZIONE FU ALFREDO ROCCO . LA PRIMA LEGGE COSTITUZIONALE IMPORTANTE FU QUELLA DEL DICEMBRE 1925 , RAFFORZANTE I POTERI DEL CAPO DI GOVERNO RISPETTO GLI ALTRI MINISTRI E RISPETTO IL PARLAMENTO .SUCCESSIVAMENTE NEL FEBBRAIO DEL ’26, SEGUÌ UNA RIFORMA DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI CHE ABOLIVA L’ELETTIVITÀ DEI SINDACI E DEI CONSIGLI COMUNALI, POI UNA LEGGE SINDACALE CHE PROIBÌ LO SCIOPERO E STABILÌ CHE SOLO I SINDACATI FASCISTI AVESSERO IL DIRITTO DI STIPULARE CONTRATTI COLLETTIVI. DOPO UN ATTENTATO A MUSSOLINI , NEL NOVEMBRE 1926 VENNERO EMANATE UNA SERIE DI MISURE REPRESSIVE CHE CANCELLARONO LE TRACCE DELLA DEMOCRATICITÀ: FURONO SCIOLTI TUTTI I PARTITI ANTIFASCISTI E SOPPRESSE LE PUBBLICAZIONI CONTRARIE AL FASCISMO , FURONO DICHIARATI DECADUTI I DEPUTATI AVENTINIANI , FU REINTRODOTTA LA PENA DI MORTE PER GLI ATTENTATORI DELLO STATO, E FU APPUNTO INSTITUITO UN TRIBUNALE SPECIALE COMPOSTO DA UFFICIALI DELLE ARMATE DELLA MILIZIA. PARLIAMO DI LEGGI FASCISTISSIME. LA COSTRUZIONE DEL REGIME FU COMPLETATA NEL 1928 CON 2 PROVVEDIMENTI : LA NUOVA LEGGE ELETTORALE CON IL SISTEMA DELLA LISTA UNICA , GLI ELETTORI POTEVANO SOLO SCEGLIERE SE APPROVARLO O MENO, E LA COSTITUZIONALIZZAZIONE DEL GRAN CONSIGLIO , DIVENUTO UN ORGANO DELLO STATO, DOTATO DI GRANDI PREROGATIVE COME PREPARARE LE LISTE ELETTORALI. GIÀ CON LE LEGGI FASCISTISSIME , ERA MORTO LO STATO LIBERALE POST UNITÀ , ORA ERA NATO UN REGIME A PARTITO UNICO , PRIVO DI SEPARAZIONE DI POTERI, TUTTE LE DECISIONI ERANO CONCENTRATE NELLE MANI DI UN SOLO UOMO. 12.8 IL SUCCESSO DEL FASCISMO IN ITALIA NON FU UN CASO ISOLATO , INFATTI NEGLI ANNI ’20 IN MOLTI, IN ALTERNATIVA AL MODELLO DEMOCRATICO-LIBERALE , PRESERO QUELLO MUSSOLINIANO. L’EUROPA CENTRO-ORIENTALE, SPERIMENTÒ UN AUTORITARISMO PRIMA ANCORA DELL’AVVENTO FASCISTA, L’UNGHERIA DELL’AMMIRAGLIO HORTHY , REGGENTE IN ATTESA DI UNA FUTURA RESTAURAZIONE MONARCHICA MAI AVVENUTA. UN ALTRO REGIME SEMIDITTATORIALE FU QUELLO IN POLONIA , NEL 1926 , CON LA MARCIA SU VARSAVIA , CON L’EX SOCIALISTA PILSUDKI. CITIAMO ANCHE IN AUSTRIA L’AUTORITARISMO DI DOLLFUSS DAL 1934. GLI STATI BALCANICI , PER ESEMPIO LA GRECIA , LA BULGARIA O ANCORA LA JUGOSLAVIA COL COLPO DI STATO NEL 1926. SPAGNA E PORTOGALLO, NELLA PRIMA CON UN COLPO DI STATO NEL ’23 E IN PORTOGALLO, CON UN ECONOMISTA NEGLI ANNI ’30 . 13. LA GRANDE CRISI: ECONOMIA E SOCIETA’ NEGLI ANNI ‘30 13.1 SUPERATO IL PRIMO CONFLITTO IL MONDO SEMBRAVA AVVIARSI VERSO UNA STAGIONE DI PROSPERITÀ, L'ECONOMIA DELL'OCCIDENTE SI SVILUPPA CON DISCRETA REGOLARITÀ E I RAPPORTI TRA LE MAGGIORI POTENZE ATTRAVERSANO UNA FASE DI DISTENSIONE. L'APPARENTE RITORNO ALLA NORMALITÀ DELL'ECONOMIA NASCONDEVA PERÒ SQUILIBRI PROFONDI CHE INTERESSAVANO SOPRATTUTTO L'EUROPA DATO CHE GLI APPARATI PRODUTTIVI DEI MAGGIORI STATI ERANO STATI PIEGATI ALLE ESIGENZE DELLA GUERRA E LA DOMANDA MONDIALE DI BENI DI CONSUMO E MATERIE PRIME ERA STATA SODDISFATTA DA PAESI EXTRA EUROPEI: COSÌ A GUERRA FINITA L'ECONOMIA INTERNAZIONALE SI TROVA ALLE PRESE CON SOVRAPPRODUZIONE CRONICA. UN ALTRO PROBLEMA FU LA SCELTA ISOLAZIONISTA DEGLI USA, RIFIUTANO DI ASSUMERSI IL RUOLO DI PROTAGONISTA DEL NUOVO ORDINE INTERNAZIONALE E QUELLO DI LEADER DELL'ECONOMIA MONDIALE, ATTUANDO SCELTE DI POLITICA ECONOMICA CHE PENALIZZAVANO L'EUROPA INTRODUCENDO DAZI DOGANALI SULLE MERCI IMPORTATE E VARANDO PROVVEDIMENTI CHE LIMITAVANO L'IMMIGRAZIONE: COSÌ LE MERCI PROVENIENTI DALL'ESTERO NON TROVANO SBOCCO NEL MERCATO NORD AMERICANO. LE CONTRADDIZIONI DELL'ECONOMIA INTERNAZIONALE VENNERO ALLO SCOPERTO A FINE 1929 QUANDO SCOPPIA NEGLI USA LA “GRANDE CRISI”, PROLUNGATASI PER BUONA PARTE DEGLI ANNI ‘30. FA SENTIRE I SUOI EFFETTI ANCHE SU POLITICA, CULTURA, SOCIETÀ E ISTITUZIONI SEGNANDO UNA CESURA NELLO SVILUPPO DELLE SOCIETÀ OCCIDENTALI, SCONVOLSE I VECCHI ASSETTI E DIEDE UNA SPINTA ALLA DECADENZA 66 DELL'EUROPA LIBERALE CREANDO LE PREMESSE PER L'AFFERMAZIONE DI REGIMI AUTORITARI, E COMPROMISE INOLTRE GLI EQUILIBRI INTERNAZIONALI METTENDO IN MOTO UNA CATENA DI EVENTI CHE PORTERÀ A UN NUOVO CONFLITTO NEL GIRO DI UN DECENNIO. 13.2 NEL DOPOGUERRA GLI USA SI CONFERMANO GRANDE POTENZA ECONOMICA MONDIALE E PRIMO PAESE PRODUTTORE IN TUTTI SETTORI PIÙ IMPORTANTI, PRIMO ESPORTATORE DI CAPITALI E PRIMO CREDITORE; IL DOLLARO ERA LA NUOVA MONETA FORTE DELL'ECONOMIA INTERNAZIONALE E IL MERCATO FINANZIARIO DI NEW YORK STAVA CRESCENDO. L'ECONOMIA STATUNITENSE A PARTIRE DAL 1921 CRESCE, SI HANNO MIGLIORAMENTI DELL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO CHE FAVORISCONO AUMENTO DI PRODUTTIVITÀ E SALARI, MA CONTEMPORANEAMENTE DIMINUIVA IL NUMERO DEGLI OCCUPATI NELL'INDUSTRIA PERCHÉ GLI SVILUPPI DELLA TECNICA CAUSANO DIMINUZIONE DELLA QUANTITÀ DI LAVORO; CREBBE INVECE L'OCCUPAZIONE NEL SETTORE TERZIARIO MENTRE LA DIFFUSIONE FRA I CETI MEDI DI BENI FINO AD ALLORA RISERVATI A POCHI COME LE AUTOMOBILI FACEVA DEGLI USA IL LABORATORIO DI NUOVI MODI DI VIVERE E NUOVI MODELLI DI CONSUMO. A QUESTO PRIMATO PERÒ NON CORRISPONDEVA UNA ADEGUATA CAPACITÀ DI GUIDA DEI PROCESSI ECONOMICI, ALL'ISOLAZIONISMO FECE RISCONTRO UN'EGEMONIA CONSERVATRICE: I REPUBBLICANI ALIMENTARONO LE ASPETTATIVE SULLA CRESCITA DELLA PROSPERITÀ AMERICANA SENZA PREOCCUPARSI DEI PROBLEMI SOCIALI, INFATTI LA DISTRIBUZIONE DEI REDDITI PORTAVA ALL'EMARGINAZIONE DI MOLTE FASCE DELLA POPOLAZIONE, A QUESTO SI AGGIUNGE OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELLE MINORANZE ETNICHE E INTRODUZIONE DI LEGGI LIMITATIVE DELL'IMMIGRAZIONE., CON LO SCOPO DI PRESERVARE I CARATTERI ETNICI DELLA POPOLAZIONE BIANCA E IMPEDIRE LA DIFFUSIONE DI IDEOLOGIE SOVVERSIVE EUROPEE. IL PUNTO CULMINANTE DI QUESTA REAZIONE FU IL PROCESSO AI DUE ANARCHICI ITALIANI NICOLA SACCO E BARTOLOMEO VANZETTI ACCUSATI DI OMICIDIO NEL 1927; CONTEMPORANEAMENTE SI INASPRISCONO LE PRATICHE DISCRIMINATORIE NEI CONFRONTI DEI NERI, MU KLUX KLAN DIVENNE UN'ORGANIZZAZIONE DI MASSA. MOLTI DIFENDONO FANATICAMENTE I VALORI DELLA CIVILTÀ BIANCA E PROTESTANTE, LO STESSO PROIBIZIONISMO INTRODOTTO NEL 1920 SCATURISCE DA QUESTO RETROTERRA CULTURALE PERCHÉ L'UBRIACHEZZA ERA RITENUTA VIZIO TIPICO DI NERI E PROLETARI. NONOSTANTE QUESTE TENSIONI LA BORGHESIA È FIDUCIOSA IN UNA MOLTIPLICAZIONE DELLA RICCHEZZA, CONSEGUENZA DI CIÒ FU LA FRENETICA ATTIVITÀ DELLA BORSA DI NEW YORK, WALL STREET: INCORAGGIATI DALLA PROSPETTIVA DI GUADAGNI FACILI I RISPARMIATORI ACQUISTANO AZIONI E LE RIVENDONO A PREZZO MAGGIORATO CONFIDANDO NELLA CONTINUA ASCESA DELLE QUOTAZIONI SOSTENUTA DALLA CRESCENTE DOMANDA DI TITOLI. LA DOMANDA DI BENI DI CONSUMO DUREVOLI AVEVA FATTO SÌ CHE NEL SETTORE INDUSTRIALE SI FORMASSE UNA CAPACITÀ PRODUTTIVA SPROPORZIONATA RISPETTO ALLE POSSIBILITÀ DI ASSORBIMENTO DEL MERCATO INTERNO E L'INDUSTRIA STATUNITENSE HA OVVIATO QUESTA DIFFICOLTÀ AUMENTANDO LE ESPORTAZIONI, COSÌ SI ERA CREATO UNO STRETTO RAPPORTO DI INTERDIPENDENZA TRA ECONOMIA AMERICANA E EUROPEA, L’AMERICA FINANZIA CON PRESTITI LA RIPRESA EUROPEA, E L'EUROPA ALIMENTAVA CON LE IMPORTAZIONI LO SVILUPPO DEGLI USA. PERÓ NEL 1928 MOLTI CAPITALI AMERICANI FURONO DIROTTATI VERSO LE PIÙ REDDITIZIE OPERAZIONI SPECULATIVE DI WALL STREET E LE CONSEGUENZE SULL'ECONOMIA EUROPEA SI FECERO SENTIRE, RIPERCUOTENDOSI DI CONSEGUENZA SULLA PRODUZIONE INDUSTRIALE DEGLI USA, IL CUI INDICE SCENDE GIÀ NEL 1929. LA BORSA DI NY CROLLA E VENGONO ALLA LUCE GLI SQUILIBRI CREATISI NEL PRECEDENTE PERIODO DI ESPANSIONE: I VALORI DEI TITOLI DIVENNERO PIÙ ELEVATI A WALL STREET NEL SETTEMBRE ‘29 E NELLE SEGUENTI SETTIMANE EMERGE LA TENDENZA DEGLI SPECULATORI A VENDERE I PROPRI PACCHETTI PER RICAVARNE GUADAGNO, LA CORSA ALLE VENDITE DETERMINÓ UNA CADUTA DEL VALORE DEI TITOLI: IL CROLLO DEL MERCATO AZIONARIO COLPÌ IN PRIMIS I RICCHI MA EBBE CONSEGUENZE SULL’INTERA ECONOMIA (LE INDUSTRIE CHIUDEVANO PERCHÈ PRIVE DI ORGANI E I LAVORATORI DISOCCUPATI RIDUCEVANO I CONSUMI, CROLLANO LE ALTRE IMPRESE AGGRAVANDO ANCHE IL SETTORE AGRICOLO CHE NON TROVAVA SBOCCHI PER I SUOI PRODOTTI). 13.3 DOPO IL 1929 LA CRISI SI DIFFONDE IN TUTTO IL MONDO, CON L'ECCEZIONE DELL'URSS, LA PRODUZIONE MONDIALE DI MANUFATTI DIMINUÌ DEL 30% E QUELLA DI MATERIE PRIME DEL 26%, I PREZZI CADDERO E I DISOCCUPATI ERANO 14 MILIONI NEGLI USA; LA DIFFUSIONE INTERNAZIONALE DELLA CRISI ERA IL RISULTATO DELLE RELAZIONI CHE UNIVANO LE AREE DEL MONDO TRA LORO E LA RENDEVANO TUTTI DIPENDENTI DAGLI USA, LE CUI BANCHE SOSPESERO POI L’EROGAZIONE DEI CREDITI ALL'ESTERO, COSÌ CHE GLI STATI EUROPEI SI TROVARONO A CORTO DI CAPITALI E LE LORO ESPORTAZIONI SI RIDUSSERO PER IL CALO DELLA DOMANDA NEGLI USA; A CIÒ SI AGGIUNGE LA DECISIONE DI HEBERT HOOVER, PRESIDENTE USA, DI INASPRIRE IL PROTEZIONISMO. LE RISPOSTE ALLA CRISI DATE DEI GOVERNI PROVOCARONO UN PASSO INDIETRO NELL'INTEGRAZIONE TRA I DIVERSI MERCATI, IL PROTEZIONISMO PORTÓ GLI ALTRI PAESI AD ADOTTARE ANALOGHI MISURE E A SVALUTARE LE LORO MONETE PER RENDERE PIÙ COMPETITIVI I PREZZI E FAVORIRE LE ESPORTAZIONI AVVIANDO REAZIONI A CATENA CHE RESERO INSTABILI I RAPPORTI DI CAMBIO TRA LE DIVERSE MONETE. CONSEGUENZA FU LA CONTRAZIONE DRASTICA DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE CHE SI RIDUSSE DEL 60% RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI. ANCHE PAESI MENO SVILUPPATI COME QUELLI DI ASIA, AFRICA E AMERICA LATINA PAGANO UN GRANDE PREZZO PERCHÉ LE LORO ECONOMIE ERANO BASATE SULL'ESPORTAZIONE DI MATERIE PRIME E QUINDI FURONO REALIZZATE DALLE POLITICHE PROTEZIONISTE, INOLTRE ACCELERA LA CRESCITA DEMOGRAFICA ACCENTUANDO IL DIVARIO TRA PAESI RICCHI E QUELLI MENO SVILUPPATI PERCHÉ DIMINUISCE LA RICCHEZZA CHE PERÒ SI DOVEVA DISTRIBUIRE A PIÙ PERSONE. I PAESI PIÙ INDUSTRIALIZZATI PROVANO A METTERE A PUNTO SOLUZIONI CONDIVISE MA LE CONFERENZE INTERNAZIONALI NON PORTANO RISULTATI, ALL'ALLENTAMENTO DEI LEGAMI COMMERCIALI CORRISPOSE L'ASSENZA DI COLLABORAZIONE TRA STATI: SE ALLA VIGILIA DELLA PRIMA 67 MANIFESTAZIONE DELLA VITA SOCIALE, I REGIMI AUTORITARI SFRUTTARONO I NUOVI MEZZI, MA ANCHE NELLE DEMOCRAZIE SERVIRONO A SPETTACOLARIZZAZIONE LA COMPETIZIONE POLITICA E A CONCENTRARE L’ATTENZIONE DEL LEADER. 13.8 TRA LE DUE GUERRE, LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA E TECNOLOGICA INIZIATA A FINE 800 CONTINUA A FARSI SENTIRE E GIÀ LA MOBILITAZIONE DELLA COMUNITÀ SCIENTIFICA AL SERVIZIO DELLE POTENZE IN GUERRA DURANTE IL PRIMO CONFLITTO MOSTRA LE IMPLICAZIONI POLITICHE E SOCIALI DELLA RICERCA SCIENTIFICA. DAGLI ANNI 20 UN GRUPPO DI FISICI DI DIVERSI PAESI, TRA CUI L'ITALIANO ENRICO FERMI, PORTA AVANTI STUDI E ESPERIMENTI SUL NUCLEO DELL'ATOMO AVVIATI A INIZIO NOVECENTO DA RUTHERFORD E BOHR, RICERCHE TEORICHE CHE EBBERO PERÒ GRANDE RISONANZA ANCHE FUORI DALL'AMBIENTE SCIENTIFICO QUANDO SI SCOPRÌ CHE DALLA SCISSIONE DI UN NUCLEO ATOMICO DI MATERIALE RADIOATTIVO SI POTEVANO LIBERARE ENORMI QUANTITÀ DI ENERGIA: MOLTI CAPIRONO CHE COSÌ SI SAREBBE POTUTO OTTENERE UN'ARMA POTENTISSIMA MA SOLO NEL 1942 VENNE REALIZZATO IL PRIMO REATTORE NUCLEARE E SI MATERIALIZZÒ LO SPETTRO DELLA GUERRA ATOMICA. INVECE ERA CHIARO A TUTTI QUANTO FOSSERO COLLEGATI I PROGRESSI NELL’AVIAZIONE CON LA GUERRA, TRA I ‘20-‘30 GLI AEREI DIVENTANO PIÙ RAPIDI E SICURI E AUMENTANO LA LORO CAPACITÀ DI CARICO; L’AVIAZIONE CIVILE PROGREDISCE PUR RESTANDO ACCESSIBILE SOLO ALLE CATEGORIE PRIVILEGIATE, MA TALI PROGRESSI SONO SUPERATI DALL’AERONAUTICA MILITARE, GLI UOMINI DI GOVERNO CAPISCONO, DOPO DELLE RISERVE INIZIALI, CHE UN’ARMA AEREA AUTONOMA DA ESERCITO E MARINA SAREBBE STATA DECISIVA QUINDI TUTTE LE POTENZE INTENSIFICARONO LA COSTRUZIONE DI AEREI DA CACCIA VELOCI, DA TRASPORTO PIÙ CAPIENTI, E BOMBARDIERI. 13.9 LA CULTURA EUROPEA TRA I ‘20 E I ‘30 CAMBIA, SI ACCENTUANO LE DISGREGAZIONI CHE SI ERANO INIZIATE A VEDERE CON L’IRRUZIONE DEL RELATIVISMO E DELL’IRRAZIONALE NELLE SCIENZE E NELLE ARTI: LE SCUOLE CHE SORGONO NEL DOPOGUERRA (ESISTENZIALISMO, NEOPOSITIVISMO, SPIRITUALISMO...) AVEVANO INTERESSI DIVERSI QUINDI NON SI INFLUENZARONO. NELLE ARTI FIGURATIVE PROSEGUE LA TENDENZA ALLA ROTTURA CON I CANONI E LA RICERCA DI NUOVI MODELLI ESPRESSIVI: ALLE AVANGUARDIE GIÀ AFFERMATESI PRIMA DELLA GUERRA (CUBISMO, ASTRATTISMO...) SE NE AGGIUNGONO DI NUOVI, COME L’ASTRATTISMO LANCIATO DAL MANIFESTO DI ANDRÈ BRETON NEL 1924 CHE VEDEVA NELL’ARTE L’ESPRESSIONE DELL’INCONSCIO. NEL PERIODO TRA LE GUERRE VENGONO PUBBLICATI MOLTI ROMANZI ACCUMUNATI DALLA VOLONTÀ DI RAPPRESENTARE LE ANGOSCE DELL’UOMO DEL ‘900 E DI ESPRIMERE LA ROTTURA DELL’UNIVERSO BORGHESE CHE AVEVA FATTO DA SFONDO ALLA NARRATIVA DELL’800. ULTERIORE ELEMENTO DI DISGREGAZIONE NELLA CULTURA EUROPEA FURONO LE DIVISIONI POLITICO-IDEOLOGICHE: GLI ARTISTI/LETTERATI ERANO COINVOLTI NELLE CONTRAPPOSIZIONI TRA LIBERALISMO BORGHESE E COMUNISMO MARXISTA, TRA FASCISMO E DEMOCRAZIA; L’IMPEGNO POLITICO NON È UNA NOVITÁ PER GLI INTELLETTUALI, MA ORA È UN FENOMENO ESTESO, VENGONO CHIAMATI SEMPRE PIÙ A PARTECIPARE E PRENDERE POSIZIONE SU SINGOLI ARGOMENTI E SI DIVIDONO SECONDO LINEE DI CONTRAPPOSIZIONE CHE RICALCAVANO GLI SCHIERAMENTI POLITICI (X ES: LA CULTURA LIBERALE ERA IMPERSONIFICATA DA B. CROCE E T. MANN; IL COMUNISMO PICASSO, ROLLAND; LA DESTRA AUTORITARIA G. GENTILE E HEIDEGGER). SEMBRAVA CHE GLI INTELLETTUALI, COSI COINVOLTI NELLE CONTESE POLITICHE, STESSERO ABBANDONANDO IL LORO RUOLO DI GUIDA DELLE COSCIENZE PER ADATTARSI A QUELLO DI PROPAGANDISTI. LA CULTURA EUROPEA SUBISCE ANCHE LE CONSEGUENZE DELL’AVVENTO DEI REGIMI TOTALITARI: LA DITTATURA STALINIANA PROVOCA LA SCOMPARSA DI MOLTI INTELLETTUALI, IL NAZISMO PORTA ALL’ESILIO DI INTELLETTUALI SOPRATTUTTO EBREI, LA MAGGIOR PARTE EMIGRÓ IN USA, CHE DIVENTA, OLTRE CHE CENTRO ECONOMICO, ANCHE CENTRO CULTURALE. 14. L’EUROPA DEGLI ANNI ’30: TOTALITARISMI E DEMOCRAZIE 14.1 NEGLI ANNI ’30, IN COINCIDENZA DELLA GRANDE CRISI ECONOMICA, LA DEMOCRAZIA RISCHIÒ DI ESSER CANCELLATA DALLE CULTURE DELL’EUROPA CONTINENTALE. GIÀ NEI DIECI ANNI PRECEDENTI SI VIDE UNO SVILUPPO DI REGIMI AUTORITARI NELL’EUROPA MEDITERRANEA E ORIENTALE, CHE PERÒ VENNERO VISTI DAGLI STATI PIÙ PROGREDITI, COME PRODOTTO DI UN’ARRETRATEZZA POLITICA, ECONOMICA E DELL’INSUFFICIENTE RADICAMENTO DEI PRINCIPI DEMOCRATICI. SI DIFFUSE, SOPRATTUTTO IN EUROPA ORIENTALE, L’IDEA CHE I SISTEMI DEMOCRATICI FOSSERO TROPPO DEBOLI PER TUTELARE GLI INTERESSI NAZIONALI E INCAPACI DI GARANTIRE IL BENESSERE DEI CITTADINI, E CHE L’UNICA STRADA DA PERCORRERE ERA QUELLA FRA IL COMUNISMO SOVIETICO E I REGIMI AUTORITARI DI DESTRA, CHE NEGLI ANNI ’30, CONOBBERO FORTUNA. 70 CARATTERISTICA DEI MOVIMENTI FASCISTI ERA IL TENTATIVO DI PORSI COME RIVOLUZIONARI, CAPACI DI DAR FORMA AD UN NUOVO ORDINE POLITICO E SOCIALE. SUL PIANO DELL’ORGANIZZAZIONE POLITICA FASCISMO, SIGNIFICAVA ACCENTRAMENTO DI POTERE NELLE MANI DI UN CAPO, STRUTTURA GERARCHICA DELLO STATO, INQUADRAMENTO ‘FORZATO’ DELLA POPOLAZIONE NELLE ORGANIZZAZIONI DI MASSA, RIGIDO CONTROLLO SULL’INFORMAZIONE E SULLA CULTURA. SUL PIANO ECONOMICO, IL FASCISMO SI VANTAVA DI AVER INVENTATO UNA TERZA VIA TRA CAPITALISMO E COMUNISMO. MODELLO CHE DI FATTO NON PRESE MAI CORPO, L’UNICA NOVITÀ FU LA SOPPRESSIONE DELLA LIBERA DIALETTICA SINDACALE E UN RAFFORZAMENTO DELL’INTERVENTO STATALE. NONOSTANTE PRIVO DI COSCIENZA TEORICA, IL FASCISMO E I REGIMI AFFINI ESERCITARONO ATTRAZIONE SUGLI STATI SOCIALI INTERMEDI, CUI LE NUOVE DITTATURE PAREVANO OFFRIRE UNA NUOVA PROSPETTIVA: LA SENSAZIONE DI RICONOSCERSI IN UN CAPO, LA CONVENZIONE DI ESSER INSERITI IN UNA GERARCHIA BASATA SUL MERITO, L’INDICAZIONE DI UN NEMICO CUI ATTRIBUIRE LA COLPA. CIÒ RAPPRESENTAVA UNA ‘PROTEZIONE CONTRO IL SENSO DI SCHIACCIAMENTO E ANONIMATO‘ PROVOCATO DALLA MASSIFICAZIONE, UNA REAZIONE CONTRO LA SOCIETÀ DI MASSA, MA AL TEMPO STESSO UN’ESALTAZIONE DI ALCUNI SUOI ASPETTI. IL FASCISMO CAPÌ LA SOCIETÀ DI MASSA E NE INTERPRETÒ LE COMPONENTI AGGRESSIVE E VIOLENTE , SFRUTTANDONE A PIENO TECNICHE E STRUMENTI: MEZZI DI PROPAGANDA COME IL CINEMA, CANALI DI ISTRUZIONE E INFORMAZIONE, STRUTTURE ASSOCIATIVE. LA CAPACITÀ DI CONTROLLO E ADATTAMENTO ALLA SOCIETÀ DI MASSA, FURONO LA CARATTERISTICA DI FASCISMO, NAZISMO E STALINISMO, OSSIA DEI TOTALITARISMI, QUEI REGIMI CHE VOGLIONO CON PRETESA DOMINARE LA SOCIETÀ TOTALE E NE CONDIZIONANO COMPORTAMENTI E MENTALITÀ. IL TERMINE TOTALITARISMO FU INVENTATO NEGLI ANNI ’20 DAGLI ANTIFASCISTI ITALIANI, POI GLI STESSI FASCISTI, IN PRIMIS MUSSOLINI, LO USARONO CON ACCEZIONE POSITIVA, PER DEFINIRE LA LORO ASPIRAZIONE MAI COMPLETATA: IDENTIFICAZIONE TOTALE TRA STATO E SOCIETÀ. NEL SECONDO DOPOGUERRA IL TERMINE VENNE ADOTTATO NEI PAESI OCCIDENTALI, PER INDICARE LA FORMA DI POTERE ASSOLUTO CHE VUOLE CONTROLLARE LA SOCIETÀ E TRASFORMARLA IN NOME DI UN’IDEOLOGIA ONNICOMPRENSIVA, DI PERVADERLA TUTTA TRAMITE L’USO DI TERRORE E PROPAGANDA, IL CONCETTO DI TOTALITARISMO PER ARENDT, MA ANCHE FRIEDERICH BRZEZINSKI, È MODELLATO SULLA CONCRETA ESPERIENZA DEL NAZISMO TEDESCO E DEL COMUNISMO SOVIETICO; PIÙ DISCUSSA È LA SUA APPLICABILITÀ AL FASCISMO ITALIANO E I REGIMI COMUNISTI DELL’EUROPA DELL’EST DEL SECONDO DOPOGUERRA. SCORRETTO È INVECE PARLARE DI TOTALITARISMO PER IL FRANCHISMO IN SPAGNA DOPO IL 39’. PER TEMPO È STATA RIFIUTATA LA CATEGORIE DEL TOTALITARISMO DALLA CULTURA DI SINISTRA (MARXISMO) IN QUANTO PRESCINDE DA RIFERIMENTI ALLA BASE SOCIALE DEI REGIMI, ACCOMUNAVA FENOMENI COME NAZISMO E STALINISMO; NEGLI ULTIMI ANNI INVECE IL TERMINE È MOLTO DIFFUSO E RISCHIA DI ESSER INFLAZIONATO. 14.2 I REGIMI TOTALITARI DIEDERO SCARSA ATTENZIONE ALLA CONSIDERAZIONE DEL VALORE DELLA VITA UMANA E DELLA DIGNITÀ INDIVIDUALE E SI AFFERMÒ LA TENDENZA A RISOLVERE I PROBLEMI COL SISTEMATICO RICORSO ALLA FORZA, CON DEPORTAZIONI E STERMINI DI GRUPPI SOCIALI E DI POPOLAZIONI; ERANO PRATICHE CHE L’EUROPA DI INIZIO 900 AVEVA GIÀ CONOSCIUTO, RICORDIAMO I MASSACRI NEI TERRITORI OTTOMANI COME GLI ARMENI E GLI ECCIDI DELLE GUERRE COLONIALI. IL SALTO QUALITATIVO SI EBBE CON LA I GM, CHE PORTÒ AD UNA SORTA DI ABITUAZIONE A MORTE DI MASSA E VIOLENZE. LA CONTROVERSA APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI NAZIONALITÀ DI FINE GUERRA, CREÒ ANCHE PROBLEMATICHE CON LA CONVIVENZA DI DIVERSI GRUPPI ETNICI, RISOLTE O CON TRASFERIMENTI FORZATI O PERSECUZIONI DA PARTE STATALE. LA COMUNITÀ NAZIONALE NON ERA DUNQUE VISTA COME UN INSIEME DI INDIVIDUI MA COME UN ORGANISMO UNICO DI CUI LA INTEGRITÀ ANDAVA TUTELATA. IN QUESTO QUADRO POSSIAMO SPIEGARE LA TEORIA DELL’EUROGENETICA CHE PRESE FORMA NEL SECONDO ‘800, SOSTENENE L’IDEA DI UN PERFEZIONAMENTO NON SPONTANEO DELLA SPECIE UMANA TRAMITE PRATICHE SIMILI A QUELLE ADOTTATE PER GLI ANIMALI E PIANTE:SELEZIONE DI INCROCI PER FAR PREVALERE, NELLA TRASMISSIONE EREDITARIA, I CARATTERI POSITIVI SUI NEGATIVI. L’EUROGENETICA ALL’INIZIO NON ERA LEGATA NÉ AL NAZIONALISMO, NÉ ALLE LEGGI RAZZISTE; ALCUNE DELLE SUE APPLICAZIONI PIÙ INQUIETANTI (DIVIETO DI MATRIMONI TRA SOGGETTI SANI E PORTATORI DI MALATTIE EREDITARIE, LA STERILIZZAZIONE DEI MALATI ..) VENNERO ADOTTATI NEI PRIMI DECENNI DEL ‘900, DAI POTERI PUBBLICI IN STATI DEMOCRATICI, COME USA, GB E I PAESI SCANDINAVI. DA QUESTE ESPERIENZE SI PASSÒ POI ALLA PRATICA DELL’ELIMINAZIONE FISICA DI SOGGETTI RITENUTI ESTRANEI ALLA COMUNITÀ, PERICOLOSI O INADATTI, NEI REGIMI TOTALITARI. IN GERMANIA, LA SOPPRESSIONE E STERILIZZAZIONE DEI MALATI, RIENTRAVA NEL PROGETTO DI UNA SOCIETÀ BASATA SULLA PUREZZA RAZIALE E SULLA VOCAZIONE AL DOMINIO DELLA RAZZA ELETTA O PER ESEMPIO NELL’URSS VENNERO STERMINATI I KULAKI; INSOMMA FURONO PRATICHE DIFFUSE. 14.3 NEL NOVEMBRE DEL ’23, FINITO IN PRIGIONE PER IL TENTATIVO DI UN COLPO DI STATO A MONACO, HITLER, CAPO DEL PARTITO NAZIONALSOCIALISTA DEI LAVORATORI TEDESCHI, CON PROGRAMMA NAZIONALISTA E DEMAGOGICO, INIZIÒ A ESSER UN PERSONAGGIO CONOSCIUTO; SI SAPEVA FOSSE DI ORIGINE AUSTRIACA, FU CAPORALE NELLA PRIMA GUERRA E TENTÒ INVANO DI FARE IL PITTORE. 71 HITLER, NEL 1933 , LEADER DI UN PARTITO CHE ORMAI RAPPRESENTAVA UN TERZO DELL’ELETTORATO TEDESCO, RICEVETTE L’INCARICO DI FORMARE IL GOVERNO. FINO AL 1930 IL PARTITO NAZIONALSOCIALISTA O DETTO NAZISTA, RIMASE UN GRUPPO MARGINALE, CON FORZA FONDATA SULLE SA COMANDATE DA ERNST ROHM. DOPO IL FALLIMENTO DI MONACO, HITLER, SULL’ESEMPIO MUSSOLINIANO, CERCÒ DI DAR VITA AD UN PARTITO PIÙ RISPETTABILE, METTENDO DA PARTE LE RIVENDICAZIONI DI STAMPO ANTICAPITALISTICO DEL PROGRAMMA DEL ‘20, PER OTTENERE SOSTEGNI FINANZIARI DA PARTE DEGLI AMBIENTI INDUSTRIALI, SENZA RINUNCIARE PERÒ ALL’IDEA DI UNA GRANDE GERMANIA, CHE PREVEDEVA L’ADOZIONE DI MISURE DISCRIMINATORIE CONTRO GLI EBREI E LA FINE DEL PARLAMENTARISMO CORRUTORE. I SUOI PROGETTI, FURONO ESPOSTI NEL MEIN KAMPF, SCRITTO IN CARCERE E PUBBLICATO NEL ’25, DIVENUTO POI IL TESTO SACRO DEL NAZISMO: VI ERA AL CENTRO UN’UTOPIA NAZIONALISTA E RAZZISTA; HITLER, FORTEMENTE ANTISEMITA, CREDEVA NELLA SUPERIORITÀ DELLA RAZZA ARIANA, CONQUISTATRICE , INQUINATA PERÒ DALLE RAZZE INFERIORI; PER LUI I CARATTERI DELL’ARIANESIMO ERANO CONSERVATI SOLO NEI POPOLI NORDICI, IN PARTICOLARE NEL POPOLO TEDESCO, CHE AVREBBE DOVUTO DOMINARE MONDO ED EUROPA. PER REALIZARE CIÒ BISOGNAVA ELIMINARE I NEMICI INTERNI, OSSIA I POPOLI SENZA PATRIA, IN PRIMIS GLI EBREI, PORTATO DI DISSOLUZIONE MORALE E RESPONSABILI DEI MISFATTI DEL CAPITALISMO E DEL BOLSCEVISMO, SIMBOLO DI DECADENZA DELLA CIVILTÀ EUROPEA. RICOSTRUITA POI L’UNITÀ DI STATO INTORNO A UN CAPO IN GRADO DI INTERPRETARE I PROFONDI BISOGNI DEL POPOLO, I TEDESCHI AVREBBERO DOVUTO RESPINGERE LE IMPOSTAZIONI DI VERSAILLES, RECUPERARE I TERRITORI PERDUTI ED ESPANDERSI VERSO EST, AI DANNI DI SLAVI, ANCHE ESSI INFERIORI. ESPANDERSI VERSO ORIENTE, AVREBBE FATTO COINCIDERE L’ESPANSIONE TERRITORIALE CON LA CROCIATA IDEOLOGICA CONTRO IL COMUNISMO. QUESTO PROGRAMMA ‘IRREALISTICO ‘ NON TROVÒ TROPPI APPOGGI NELLA GERMANIA DI WEIMAR , INFATTI NELLE ELEZIONI DEL ’28, I NAZISTI OTTENNERO IL 2,5 % DI VOTI, MA CON LA GRANDE CRISI DEL ’29, I TEDESCHI PERSERO FIDUCIA NELLA REPUBBLICA E NEI PARTITI CHE SI IDENTIFICAVANO IN QUESTA E I NAZISTI FECERO LEVA SULLA BORGHESIA, SULLA FRUSTRAZIONE DEI CETI MEDI E SULLA RABBIA DEI DISOCCUPATI. HITLER OFFRIVA AI CONCITTADINI LA PROSPETTIVA DI RICONQUISTARE IL PRIMATO DELLA NAZIONE TEDESCA MA ANCHE L’INDICAZIONE DI CAPRI ESPIATORI CUI DAR LA COLPA DELLE DISGRAZIE DEL PAESE E L’IMMAGINE DI UNA FORZA POLITICA CAPACE DI RISTABILIRE ORDINE CONTRO I TRADITORI E I NEMICI INTERNI. L’AGONIA DELLA REPUBBLICA DI WEIMAT COMINCIÒ NEL SETTEMBRE 1930, QUANDO IL CANCELLIERE BRUNING CONVOCÒ NUOVE ELEZIONI CON LA SPERANZA DI OTTENERE UNA MAGGIORANZA FAVOREVOLE AD UNA POLITICA DI AUSTERITÀ, PER LUI NECESSARIA PER FRONTEGGIARE GLI EFFETTI DELLA CRISI ECONOMICA. INVECE EBBERO UN INCREMENTO I NAZISTI. IL MINISTERO BRUING TUTTAVIA CONTINUÒ A GOVERNARE PER ALTRI 2 ANNI GRAZIE AL SOSTEGNO DEL VECCHIO PRESIDENTE HINDERNBURG, AVVALSO DEI POTERI DELLA COSTITUZIONE NEI CASI DI EMERGENZA, ANCHE SE IN QUEI 2 ANNI LE ISTITUZIONI PARLAMENTARI SI INDEBOLIRONO E LA SITUAZIONE ECONOMICA DECOLLAVA. RAGGIUNTO L’APICE, LA CRISI NEL ’32 VIDE I NAZISTI INGROSSARE LA LORO PARTECIPAZIONE; SI TENEVANO SCONTRI IN CITTÀ, TRA NAZISTI E COMUNISTI, VIOLENZA E DISSESTO ECONOMICO ANDARONO PARI PASSO CON IL COLLASSO DELLA REPUBBLICA DOPO 2 CRISI DI GOVERNO E 3 CONSULTAZIONI ELETTORALI. SI COMINCIÒ NEL MARZO DEL ’32, CON LE ELEZIONI PER LA PRESIDENZA REPUBBLICANA. PER SBARRARE LA STRADA AD HITLER, I PARTITI DEMOCRATICI APPOGGIARONO LA RIELEZIONE DELL’ANZIANO HINDENBURG, MA RICONFERMATO, CEDETTE ALLE PRESSIONE DEI MILITARI E DELLA GRANDE INDUSTRIA, CONGEDÒ IL PRIMO MINISTRO BRUNING E CERCÒ DI USCIRE DALLA CRISI, SPOSTANDO A DESTRA L’ASSE POLITICO. A GUIDAR IL GOVERNO FURONO CHIAMATI IL CATTOLICO FRANZ VON PAPEN E POI KURT VON SCHLEICHER (CONSIGLIERE DEL PRESIDENTE), ENTRAMBI DELLA DESTRA CONSERVATRICE, MA SI ANDÒ INCONTRO AD UN FALLIMENTO. NELLE 2 SUCCESSIVE ELEZIONI POLITICHE FATTE CONVOCARE DA PAPEN I NAZISTI SI AFFERMARONO COME IL PRIMO PARTITO TEDESCO. IL 30 GENNAIO ’33 HITLER CONVOCATO DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, ACCETTA L’INCARICO DI CAPO DI GOVERNO ANCHE SE GLI ESPONENTI CONSERVATORI, SBAGLIANDOSI, CREDEVANO CHE COSÌ HITLER SAREBBE STATO INGABBIATO. 14.4 A HITLER, AL CONTRARIO DI MUSSOLINI, BASTARONO POCHI MESI PER IMPORRE UN REGIME PIENAMENTE TOTALITARIO; L’OCCASIONE PER UNA STRETTA REPRESSIVA FU OFFERTA DALL’OSCURO EPISODIO DELL’INCENDIO DELLA SEDE PARLAMENTARE DEL REICHSTAG DEL 27 FEBBRAIO ’33, UNA SETTIMANA PRIMA DELLA NUOVA CONSULTAZIONE ELETTORALE. VENNE ARRESTATO UN COMUNISTA OLANDESE E MENTALMENTE INSTABILE, INDICATO COME RESPONSABILE. L’ARRESTO OFFRÌ AL GOVERNO IL PRETESTO PER UNA GRANDE OPERAZIONE DI POLIZIA CONTRO I COMUNISTI E PER UNA SERIE DI MISURE CHE LIMITAVANO O ANNULLAVANO LA LIBERTÀ DI STAMPA E DI RIUNIONE. NELLE ELEZIONI DEL 5 MARZO POI, I NAZISTI OTTENNERO UN NUMERO DI VOTI CHE ASSICURARONO AL GOVERNO UN’AMPIA BASE PARLAMENTARE. HITLER ORMAI MIRAVA ALL’ABOLIZIONE DEL PARLAMENTO E IL REICHSTAG APPENA ELETTO LO ASSECONDÒ APPROVANDO UNA LEGGE CHE CONFERIVA AL GOVERNO PIENI POTERI, ANCHE QUELLO DI MODIFICARE LA COSTITUZIONE. NEL 1933 LA SPD FU SCIOLTA ,IN QUANTO FU SOPPRESSA LA CONFEDERAZIONE DEI SINDACATI LIBERI DI ISPIRAZIONE SOCIALDEMOCRATICA E LA STESSA SORTE TOCCÒ AI PARTITI CHE ASSECONDARONO L’AVVENTO AL NAZISMO. A FINE GIUGNO, IL PARTITO TEDESCO-NAZIONALE, ESPRESSIONE DELLA DESTRA CONSERVATRICE, SI AUTOSCIOLSE PRESSATA DAI NAZISTI E POCO DOPO LO STESSO FECE IL CENTRO CATTOLICO. A LUGLIO HITLER VARÒ UNA LEGGE CHE PROCLAMAVA IL PARTITO NAZIONALSOCIALISTA UNICO PARTITO LEGALE IN GERMANIA. A NOVEMBRE UNA NUOVA CONSULTAZIONE ELETTORALE DI TIPO PERÒ PLEBISCITARIO, SU LISTA UNICA, REGISTRAVA IL 925 DI VOTI FAVOREVOLI. 72 COLLETTIVA. LA PRIMA IMPORTANTE DECISIONE DEL GOVERNO NAZISTA IN POLITICA ESTERA FU NELL’OTTOBRE DEL ’33 IL RITIRO DELLA DELEGAZIONE TEDESCA DALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI GINEVRA, DOVE LE GRANDI POTENZE TRA CUI URSS E USA, VOLEVANO GIUNGERE AD UN ACCORDO SULLA LIMITAZIONE DEGLI ARMAMENTI, POI POCO DOPO LA GERMANIA SI RITIRÒ DALA SOCIETÀ DELLE NAZIONI. CIÒ FA VEDERE CHE HITLER NON SI SENTISSE LEGATO AL SISTEMA DI LOCARNO , L’EUROPA INIZIA AD ALLARMARSI. SI PREOCCUPÒ ANCHE L’ITALIA FASCISTA DELLE MIRE AGGRESSIVE TEDESCHE. QUANDO SI RESE CONTO CHE LA GERMANIA ALL’AUSTRIA, DOPO CHE NEL ’34 GRUPPI NAZISTI ISPIRATI DA BERLINO TENTARONO DI IMPADRONIRSI DEL POTERE AUSTRIACO E UCCISERO IL CANCELLIERE DOLLFUSS, MUSSOLINI SCHIERÒ QUATTRO DIVISIONI AL CONFINE ITALO-AUSTRIACO MA HITLER NON REAGÌ PERCHÉ NON ERA ANCORA PRONTO ALLA GUERRA. NELL’APRILE 1935 LA GERMANIA REINTRODUSSE LA COSCRIZIONE OBBLIGATORIA (VIETATA DAL TRATTATO DI VERSAILLES) E ITALIA, FRANCIA E GRAN BRETAGNA SI RIUNIRONO A STRESA PER CONDANNARE IL RIARMO TEDESCO E RIBADIRE LA VALIDITÀ DEI PATTI DI LOCARNO. NEL SETTEMBRE 1934 L’URSS ENTRÒ A FAR PARTE DELLA SOCIETÀ DELLE NAZIONI E STIPULÒ UN’ALLEANZA MILITARE CON LA FRANCIA: VEDIAMO DUNQUE CHE STALIN INTRAPRESE LA STRADA DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, PRIMA ACCANTONATA. 14.9 TRA IL 1936 E IL 1939 IN SPAGNA VI FU UNA GUERRA CIVILE: UNO SCONTRO TRA DEMOCRAZIE E FASCISMO. DOPO LA DITTATURA DI DE RIVERA E LA CADUTA MONARCHICA , LA SPAGNA VISSE UN PERIODO MOLTO CRITICO, OLTRE CHE VIVERE UNA FASE DI ARRETRATEZZA E PREVALENTEMENTE AGRICOLO. LA SPAGNA ERA L’UNICO PAESE AL MONDO IN CUI IL MAGGIOR SINDACATO ERA CONTROLLATO DAGLI ANARCHICI. NEL FEBBRAIO DEL 1936 LE SINISTRE UNITE IN UNA COALIZIONE DI FRONTE POPOLARE SI AFFERMARONO ALLE ELEZIONI POLITICHE: INIZIARONO LE TENSIONI. IL PROLETARIATO INSORSE CONTRO I GRANDI PROPRIETARI, LA DESTRA CONSERVATRICE E IL CLERO. LA VECCHIA CLASSE DOMINANTE FECE PRIMA RICORSO ALLA VIOLENZA QUADRISTICA (GRUPPI FASCISTI) E POI AD UN COLPO DI STATO MILITARE. IL CAPO DEGLI INSORTI ERA UNA GIOVANE GENERALE, FRANCISCO FRANCO CHE FU SOSTENUTO DALL’ITALIA E DELLA GERMANIA. L’INGHILTERRA E LA FRANCIA SI MANTENNERO NEUTRALI. LA REPUBBLICA FU AIUTATA DAL’URSS CHE FAVORÌ LA FORMAZIONE DI BRIGATE INTERNAZIONALI (REPARTI VOLONTARI COMPOSTI DA COMUNISTI). I REPUBBLICANI ERANO INDEBOLITI DALLE DIVISIONI INTERNE MENTRE IL CAUDILLO FRANCO (DUCE), UNIVA IL CLERO, L’ARISTOCRAZIA TERRIERA E LA BORGHESIA MODERATA IN UN UNICO PARTITO DETTO FALANGE NAZIONALISTA. I REPUBBLICANI INVECE SI SCONTRAVANO TRA DI LORO: A BARCELLONA GLI ANARCHICI PRESERO LE ARMI CONTRO I COMUNISTI E QUESTI ULTIMI LI STERMINARONO. 14.10 L’EUROPA SI AVVICINAVA AL SECONDO CONFLITTO MONDIALE A CAUSA DELLA POLITICA DELLA GERMANIA CHE SI SENTIVA SEMPRE PIÙ FORTE GRAZIE ALL’ALLEANZA CON L’ITALIA E ALL’ARRENDEVOLEZZA DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA. NONOSTANTE CIÒ, HITLER SPERAVA DI NON SCONTRARSI CON L’INGHILTERRA. NEL MAGGIO 1937, IN INGHILTERRA IL GOVERNO FU AFFIDATO A NEVILLE CHAMBERLAIN, SOSTENITORE DELLA POLITICA DELL’APPEASEMENT BASATA SUL PRESUPPOSTO CHE FOSSE POSSIBILE FERMARE HITLER ACCONTENTANDOLO MA SOLO NELLE RICHIESTE PIÙ RAGIONEVOLI. OVVIAMENTE IL PRESUPPOSTO ERA SBAGLIATO PERCHÉ NESSUN PROGRAMMA DI HITLER ERA RAGIONEVOLE MA QUESTA POLITICA, IN QUANTO PACIFISTA, EBBE SUCCESSO. L’OPPOSIZIONE ERA RAPPRESENTATA DA WINSTON CHURCHILL CHE CREDEVA CHE L’UNICO MODO PER FERMARE HITLER ERA OPPORSI CON FERMEZZA A TUTTE LE SUE PRETESE, ANCHE A COSTO DI ARRIVARE AD UNA GUERRA. LA FRANCIA, PROTETTA DALL’INDISTRUTTIBILE LINEA MAGINOT NON CREDEVA OPPORTUNO CHE SI RISCHIASSE LA GUERRA. IL PRIMO SUCCESSO DI HITLER FU L’ANNESSIONE DELL’AUSTRIA AL REICH TEDESCO NEL MARZO 1938: HITLER COSTRINSE IL CONSIGLIERE AUSTRIACO ALLE DIMISSIONI E IL GOVERNO FU GUIDATO DAL CAPO DEI NAZISTI AUSTRIACI CHE CON LA SCUSA DI AVER BISOGNO DI AIUTO PER SALVARE IL PAESE DAL CAOS FECE INVADERE L’AUSTRIA DAI NAZISTI. IN SEGUITO HITLER CONCENTRÒ LA PROPRIA ATTENZIONE SUI SUDETI (TEDESCHI IN CECOSLOVACCHIA). HITLER MOBILITÒ I NAZISTI E IL GOVERNO CECO AFFERMÒ DI VOLER DARE PIÙ AUTONOMIE AI SUDETI MA HITLER VOLEVA LA DISTRUZIONE DELLO STATO CECOSLOVACCO POICHÉ QUESTO ERA DEMOCRATICO, INDUSTRIALIZZATO, MILITARMENTE MOLTO FORTE E ALLEATO CON LA FRANCIA E L’URSS. IN SOSTEGNO MILITARE DA PARTE DEGLI ALLEATI ERA PRATICAMENTE IMPOSSIBILE IN QUANTO LA CECOSLOVACCHIA ERA CIRCONDATA DA PAESI OSTILI COME LA POLONIA E L’UNGHERIA. INOLTRE L’URSS ERA TENUTA AD INTERVENIRE SOLO SE INTERVENIVA LA FRANCIA CHE ERA LEGATA ALL’INGHILTERRA. IL GOVERNO INGLESE DECISE DI ACCONTENTARE HITLER IN QUELLA CHE AVREBBE DOVUTO ESSERE LA SUA ULTIMA RICHIESTA. IN SETTEMBRE MUSSOLINI PROPOSE AI CAPI DEL GOVERNO DELLE GRANDI POTENZE (ESCLUSA LA RUSSIA) UN INCONTRO A MONACO DI BAVIERA DOVE CHAMBERLAIN E DALADIER ACCETTARONO IL PROGETTO DELL’ITALIA CHE PREVEDEVA L’ANNESSIONE AL REICH DEL TERRITORIO DEI SUDETI. CHAMBERLAIN, DALADIER E MUSSOLINI, AL RIENTRO, FURONO ACCLAMATI COME SALVATORI DELLA PATRIA MA IL PREZZO DA PAGARE ERA STATO ALTO: IL SACRIFICIO DELLA CECOSLOVACCHIA. WINSTON CHURCHILL DISSE : “POTEVANO SCEGLIERE TRA IL DISONORE E LA GUERRA. HANNO SCELTO IL DISONORE E AVRANNO LA GUERRA”. 75 15. IL REGIME FASCISTA IN ITALIA 15.1 NELLA SECONDA METÀ DEGLI ANNI 20, IN GERMANIA IL NAZISMO ERA UNA FORZA MARGINALE, MA IN ITALIA LO STATO FASCISTA GIÀ ERA CONSOLIDATO NELLE SUE STRUTTURE GIURIDICHE, FONDATE SULLA NEGAZIONE DI OGNI PRINCIPIO DEMOCRATICO DI RAPPRESENTANZA DAL BASSO, E NELLE SUE MANIFESTAZIONI ESTERIORI (ADUNATE, PROPAGANDA…). NEL REGIME SI SOVRAPPONEVANO DUE STRUTTURE PARALLELE, QUELLA DELLO STATO CHE AVEVA CONSERVATO L'IMPALCATURA DEL VECCHIO STATO MONARCHICO, E QUELLA DEL PARTITO CON LE SUE RAMIFICAZIONI, MA AL DI SOPRA DI TUTTO MUSSOLINI. PER SUA SCELTA FIN DALL'INIZIO SI EBBE LA PREPONDERANZA SULLA MACCHINA DEL PARTITO, EGLI PER TRASMETTERE LA SUA VOLONTÀ SI SERVÌ DEI PREFETTI, FUNZIONARI PUBBLICI CHE RAPPRESENTANO IL GOVERNO IN OGNI PROVINCIA (PIÙ CHE DEGLI ORGANI LOCALI DEL PARTITO); A CONTROLLARE L'ORDINE PUBBLICO PROVVEDEVA LA POLIZIA DI STATO, MENTRE LA MILIZIA AVEVA UNA FUNZIONE AUSILIARIA E DECORATIVA. NONOSTANTE FOSSE PRIVO DI AUTONOMIA, IL PARTITO NAZIONALE FASCISTA DILATA LE SUE DIMENSIONI, ISCRIVERSI ERA SEGNO DI UN'APPARTENENZA A UN'ELITE E DIVENNE UNA PRATICA DI MASSA, NECESSARIA A OTTENERE UN POSTO NELL'AMMINISTRAZIONE STATALE. C'ERANO ANCHE MOLTI ORGANISMI COLLATERALI COME L’OPERA NAZIONALE DOPOLAVORO, E ORGANIZZAZIONI GIOVANILI (FASCI GIOVANILI: 18-21 ANNI; OPERA NAZIONALE BALILLA, NATA NEL 1926, RAGAZZI DI 8-18 ANNI, DIVISI SECONDO L'ETÀ IN FIGLI DELLA LUPA-BALILLA-AVANGUARDISTI; FORNIVA EDUCAZIONE FISICA, ISTRUZIONE PRELIMINARE, INDOTTRINAMENTO IDEOLOGICO. C'ERANO ANCHE I CORPI FEMMINILI: FIGLIE DELLA LUPA-PICCOLE ITALIANE-GIOVANI ITALIANE. QUESTE STRUTTURE FURONO IMPORTANTI NELLA FASCISTIZZAZIONE DEL PAESE). NEL TENTATIVO DI PERMEARE DI SÉ LA SOCIETÀ, IL FASCISMO PERÒ INCONTRA DEGLI OSTACOLI TRA CUI IL MAGGIORE ERA LA CHIESA, COSÌ MUSSOLINI CERCA UN'INTESA APPROFITTANDO DELLA DISPONIBILITÀ MANIFESTATA DALLE GERARCHIE ECCLESIASTICHE NEI CONFRONTI DEL REGIME PER RICOMPORRE DEFINITIVAMENTE IL CONTRASTO FRA STATO E CHIESA CHE AVEVA SEGNATO IL REGNO D'ITALIA. LE TRATTATIVE SEGRETE TRA GOVERNO E SANTA SEDE SI CONCLUSERO L'11 FEBBRAIO 1929 CON I PATTI LATERANENSI, TRA MUSSOLINI E PIETRO GASPARRI, SEGRETARIO DELLO STATO VATICANO. ERANO ARTICOLATI IN TRE PARTI: -UN TRATTATO INTERNAZIONALE CON CUI LA SANTA SEDE PONEVA FINE ALLA QUESTIONE ROMANA RICONOSCENDO LO STATO ITALIANO E LA SUA CAPITALE, E VEDENDOSI RICONOSCIUTA LA SOVRANITÀ SULLO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO; -UNA CONVENZIONE FINANZIARIA CON CUI LO STATO CORRISPONDEVA ALLA SANTA SEDE UNA SOMMA EQUIVALENTE ALL'IMPORTO DELLE ANNUALITÀ PREVISTE DALLA LEGGE DELLE GUARENTIGIE DOPO LA PRESA DI ROMA; -UN CONCORDATO CHE REGOLAVA I RAPPORTI INTERNI TRA CHIESA E REGNO INTACCANDO IL CARATTERE LAICO DELLO STATO. SI STABILÌ INOLTRE CHE I SACERDOTI ERANO ESONERATI DAL SERVIZIO MILITARE, IL MATRIMONIO RELIGIOSO AVEVA EFFETTI CIVILI, L'INSEGNAMENTO CATTOLICO ERA FONDAMENTALE, E ORGANIZZAZIONI DIPENDENTI DELL'AZIONE CATTOLICA POTEVANO SVOLGERE LA PROPRIA ATTIVITÀ (MA CONTROLLATE DALLE GERARCHIE ECCLESIASTICHE E AL DI FUORI DI OGNI PARTITO POLITICO). I PATTI FURONO UN SUCCESSO PER IL REGIME E MUSSOLINI CONSOLIDÒ IL SUO CONSENSO ESTENDENDOLO ANCHE ALLE POPOLAZIONI FINORA OSTILI; LE PRIME ELEZIONI PLEBISCITARIE DEL MARZO 1929 REGISTRARONO UN AFFLUSSO DEL 90%, CON UN 98% DI FAVOREVOLI-RISULTATO DA VALUTARE CON CAUTELA DATO CHE L'ELETTORE NON HA UNA VERA LIBERTÀ DI SCELTA E MANCANO I CONTROLLI SULLA VERIDICITÀ DEI DATI-MA COMUNQUE INDICATIVO DI UN DIFFUSORE ANDAMENTO FAVOREVOLE AL REGIME. IL FASCISMO TRASSE IMMEDIATI VANTAGGI POLITICI, MA IL VATICANO EBBE SUCCESSI PIÙ DURATURI, IN CAMBIO DELLA RINUNCIA AL POTERE TEMPORALE E LA CHIESA ACQUISTÒ UNA POSIZIONE DI PRIVILEGIO NEI RAPPORTI CON LO STATO, ANCHE IN MATERIE COME MATRIMONIO O ISTRUZIONE, INFATTI L'UNICO SERIO CONTRASTO DOPO IL CONCORDATO FU RIGUARDO LE ORGANIZZAZIONI DI AZIONE CATTOLICA, OGGETTO DI VIOLENZE SQUADRISTICHE NEL 1931 PER AVER DIFESO LA LORO AUTONOMIA ORGANIZZATIVA NEL SETTORE GIOVANILE; IL CONTRASTO FU PRESTO SUPERATO PERCHÉ IL VATICANO RIBADÌ IL CARATTERE NON POLITICO DI QUELLE ORGANIZZAZIONI, E LA CHIESA MANTENNE INTATTA LA SUA RETE DI ASSOCIAZIONI ENTRANDO PERÒ IN CONCORRENZA CON IL FASCISMO NEL SETTORE DELLE ORGANIZZAZIONI GIOVANILI CHE USÓ PER EDUCARE AI SUOI VALORI GRAN PARTE DELLA GIOVENTÙ E FORMARE UNA CLASSE DIRIGENTE CAPACE DI PRENDERE IL POSTO DI QUELLA FASCISTA. LA CHIESA PERÒ NON FU L'UNICO OSTACOLO PER LE ASPIRAZIONI TOTALITARIE DEL FASCISMO, UN ALTRO LIMITE ERA LA MONARCHIA: IL RE, SEPPUR ESAUTORATO DA MUSSOLINI, ERA PUR SEMPRE LA PIÙ ALTA AUTORITÀ DELLO STATO E A LUI SPETTAVANO IL COMANDO DELLE FORZE ARMATE, LA SCELTA DI SENATORI E IL DIRITTO DI NOMINA DEL CAPO DEL GOVERNO, POTERI TEORICI DESTINATI A RESTARE TALI FINCHÉ IL REGIME FOSSE RIMASTO COMPATTO, MA IN CASO DI CRISI TUTTO SAREBBE TORNATO IN MANO AL RE, PUNTO DI RIFERIMENTO PER MILITARI E BORGHESIA CONSERVATRICE. 15.2 ATTRAVERSO I MATERIALI PRODOTTI DURANTE IL REGIME, POSSIAMO VEDERE L'IMMAGINE DELL'ITALIA FASCISTA, RITRATTI DI MUSSOLINI, EDIFICI 76 PUBBLICI E MONUMENTI, FOLLE MOBILITATE IN L'OCCASIONE DI RICORRENZE FASCISTE O DISCORSI DEL DUCE… MA BISOGNA VALUTARE SE QUESTE IMMAGINI RISPECCHIANO LA REALTÀ DELL'ITALIA, CAPIRE SE IL PAESE ERA DAVVERO CAMBIATO RISPETTO AL PERIODO PRECEDENTE COSÌ COME ERA CAMBIATA LA SUA IMMAGINE UFFICIALE. STANDO AI DATI STATISTICI, DURANTE IL PERIODO FASCISTA IL PAESE SI SVILUPPA SECONDO LE LINEE DI TENDENZA COMUNI A TUTTI PAESI DELL'EUROPA, BENCHÉ PIÙ LENTAMENTE CHE NEL VENTENNIO PRECEDENTE. SI ACCENTUA L'URBANIZZAZIONE, GLI ADDETTI ALL'AGRICOLTURA CALARONO MENTRE AUMENTARONO QUELLI DELL'INDUSTRIA E DEL TERZIARIO: NONOSTANTE QUESTI SEGNI DI SVILUPPO PERÒ L'ITALIA RESTA ARRETRATA, ALLA FINE DEGLI ANNI ‘30 IL REDDITO MEDIO ERA POCO PIÙ DELLA METÀ DI QUELLO FRANCESE E UN TERZO DI QUELLO BRITANNICO, REDDITO SPESO PER LA MAGGIOR PARTE IN CONSUMI ALIMENTARI (FARINACEI, CARNE, LATTE). ANCHE LA DIFFUSIONE DI AUTOMOBILI, TELEGRAFI O RADIO ERA MINORE RISPETTO AGLI ALTRI PAESI. L'ARRETRATEZZA ECONOMICA E CIVILE FU FUNZIONALE ALL'IDEOLOGIA FASCISTA CHE PREDICÓ IL "RITORNO ALLA CAMPAGNA" LANCIANDO LA PAROLA D'ORDINE DELLA RURALIZZAZIONE E SCORAGGIANDO L'AFFLUSSO DEI LAVORATORI VERSO LE CITTÀ. INOLTRE, IN ACCORDO CON LA CHIESA, SI ESALTA IL VALORE DELLA FAMIGLIA E DEL MATRIMONIO COME BASE PER LO SVILUPPO DEMOGRAFICO, E ISPIRANDOSI ALLA DOTTRINA CHE IDENTIFICAVA LA POTENZA CON LA FORZA DEL NUMERO, INCORAGGIA L'INCREMENTO DELLA POPOLAZIONE CON AUMENTI DEGLI ASSEGNI FAMILIARI, ASSUNZIONI DEI PADRI DI FAMIGLIA, PREMI PER LE COPPIE PIÙ PROLIFICHE, E VENNE ADDIRITTURA IMPOSTA UNA TASSA SUI CELIBI. IN COERENZA CON QUESTA LINEA VIENE OSTACOLATO IL LAVORO DELLE DONNE E L'EMANCIPAZIONE FEMMINILE, ANCHE SE IN REALTÀ ANCHE LE DONNE AVEVANO STRUTTURE ORGANIZZATIVE, COME I FASCI FEMMINILI, MA ERANO ORGANISMI POCO VITALI CON LA SOLA FUNZIONE DI RIBADIRE LA CENTRALITÀ DELLE VIRTÙ DOMESTICHE. IL FASCISMO NON ERA SOLO UN REGIME CONSERVATORE E IMMOBILISTA, DA UN LATO VOLEVA MANTENERE STRUTTURE E TRADIZIONI DEL PASSATO, MA D’ALTRA PARTE ERA PROIETTATO VERSO IL FUTURO, VERSO UN SISTEMA TOTALITARIO MODERNO IN CUI TUTTA LA POPOLAZIONE FOSSE INQUADRATA NELLA STRUTTURA DEL REGIME E PRONTO A COMBATTERE PER LA GRANDEZZA NAZIONALE: PER REALIZZARE QUESTA TEORIA IL RITARDO ECONOMICO E CULTURALE ERA UN OSTACOLO, ERA DIFFICILE FAR ARRIVARE IL MESSAGGIO NEI PICCOLI PAESI, MA SOPRATTUTTO LA SCARSEZZA DELLE RISORSE IMPEDIVA AL REGIME DI PRATICARE UNA POLITICA ECONOMICA E SOCIALE CAPACE DI CONQUISTARE IL CONSENSO DELLE CLASSI LAVORATRICI. NEL 1927 VENNE VARATA LA CARTA DEL LAVORO, MA LE GENERICHE ENUNCIAZIONI NON ERANO SUFFICIENTI A RIPAGARE I LAVORATORI DELLA SCOMPARSA DEI LIBERI SINDACATI (E QUINDI DELLA PERDITA DI OGNI AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E CAPACITÀ CONTRATTUALE), E NON BASTARONO NEMMENO I MIGLIORAMENTI NELLA PREVIDENZA SOCIALE O I VANTAGGI OFFERTI DALLE ORGANIZZAZIONI DOPOLAVORO A COMPENSARE IL CALO DEI SALARI. NON A CASO I MIGLIORI SUCCESSI VENNERO OTTENUTI DAL REGIME PRESSO LA MEDIA E PICCOLA BORGHESIA, FAVORITI DALLE SCELTE ECONOMICHE DEL REGIME E SENSIBILI AI VALORI ESALTATI DAL FASCISMO, COME LA NAZIONE, LA GERARCHIA O L'ORDINE SOCIALE. IN SINTESI, LA FASCISTIZZAZIONE RIGUARDA ESSENZIALMENTE GLI STRATI INTERMEDI DELLA SOCIETÀ, IL REGIME CAMBIÓ I COMPORTAMENTI PUBBLICI MA NON LE MENTALITÀ E LE STRUTTURE SOCIALI. 15.4 NEI PRIMI ANNI (‘22-25) IL FASCISMO ADOTTA UNA LINEA LIBERISTA PER INCORAGGIARE LO SVILUPPO DEI PRIVATI, PERÒ CIÓ PROVOCA INCREMENTO PRODUTTIVO, INFLAZIONE, DEFICIT NEGLI SCAMBI CON L’ESTERO; COSÌ NELL’ESTATE 1925 SI HA UNA SVOLTA PROTEZIONISTA, CON UN INTERVENTO DELLO STATO SULL’ECONOMIA. PRIMA MISURA FU IL DAZIO SUI CEREALI PER FAVORIRE LA PRODUZIONE NAZIONALE, ACCOMPAGNATA DALLA “BATTAGLIA DEL GRANO” (AZIONE PROPAGANDISTICA) IL CUI OBIETTIVO ERA RAGGIUNGERE AUTOSUFFICIENZA NELLA PRODUZIONE DI CEREALI CON PIÙ TERRE E MIGLIORI TECNICHE: A FINE ANNI ‘30 LA PRODUZ RADDOPPIA, MA SETTORI COME ALLEVAMENTO O COLTURE PER L’ESPORTAZIONE FURONO DANNEGGIATI. LA SECONDA BATTAGLIA FU QUELLA PER RIVALUTARE LA LIRA AL FINE DI DARE UN’IMMAGINE DI STABILITÀ MONETARIA, OLTRE CHE POLITICA; NEL 1926 FISSA L’OBIETTIVO DI QUOTA NOVANTA (=90 LIRE PER UNA STERLINA, CONTRO LE 145 DEL CAMBIO IN VIGORE). CON PRESTITI E RESTRIZIONI DEL CREDITO SI RAGGIUNSE L’OBIETTIVO, I PREZZI DIMINUIRONO E LA LIRA RECUPERÓ IL POTERE D’ACQUISTO PERDUTO, MA NON SE NE GIOVARONO I LAVORATORI, CON SALARI PIÙ BASSI, E NEMMENO PICCOLE E MEDIE AZ AGRICOLE, STROZZATE DAL CALO DEI PREZZI, E NEL SETTORE INDUSTRIALE FURONO COLPITE LE IMPRESE CHE LAVORAVANO ALL’ESPORTAZIONE. QUANDO INIZIA A FARSI SENTIRE LA CRISI MONDIALE, L’ECONOMIA ITALIANA NON SI ERA ANCORA RIPRESA DALLA CURA DEFLAZIONISTICA, ANCHE SE DICIAMO CHE LA POLITICA ECONOMICA ADOTTATA DOPO IL ‘25 AVEVA ANTICIPATO GLI EFFETTI DELLA CRISI STESSA: IL COMMERCIO ESTERO SI RIDUSSE, L’AGRICOLTURA SUBÌ UN ULTERIORE CALO, LA DISOCCUPAZIONE AUMENTÓ. LA RISPOSTA DEL REGIME SI ATTUÓ SU DUE DIRETTRICI: SVILUPPO DEI LAVORI PUBBLICI PER RILANCIARE LA PRODUZIONE (COME SI ERA FATTO CON ROOSVELT O HITLER), E INTERVENTO DELLO STATO NEI SETTORI IN CRISI. LA POLITICA DEI LAVORI PUBBLICI EBBE I PRIMI RISULTATI A METÀ ANNI 30: NUOVE STRADE, NUOVI EDIFICI DAL GUSTO MONUMENTALE, RISANAMENTO DEL CENTRO STORICO DI ROMA, BONIFICA INTEGRALE PER RECUPERARE LE TERRE INCOLTE (PROGETTO OSTACOLATO DALLE DIFFICOLTÀ FINANZIARIE E DALLE RESISTENZE DEI GRANDI PROPRIETARI, MA IN TRE ANNI FU PORTATA A TERMINE LA BONIFICA DELL’AGRO PONTINO; FURONO RECUPERATI 60MILA ETTARI PER LE COLTURE E COSTRUITI VILLAGGI RURALI E CITTÁ COME SABAUDIA O LATINA). LE FORME PIÙ INCISIVE FURONO ASSUNTE NELL’INDUSTRIA E NEL CREDITO, LE GRANDI BANCHE (BANCA COMMERCIALE E CREDITO ITALIANO) NATE A FINE ‘800 AVEVANO ASSUNTO IL CONTROLLO DI IMPORTANTI GRUPPI INDUSTRIALI E PER EVITARE CHE LA CRISI DI TALI GRUPPI TRASCINASSE LE BANCHE, IL GOVERNO NEL ‘31 CREA L’IMI (ISTITUTO MOBILIARE ITALIANO: PER SOSTITUIRE LE BANCHE IN DIFFICOLTÀ NEL SOSTEGNO ALLE INDUSTRIE IN CRISI) E NEL ‘33 NASCE L’IRI (ISTITUTO PER LA RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE: CON FONDI STATALI RILEVA LE PARTECIPAZIONI 77 MOVIMENTO VOLEVA ESSERE UN ORGANISMO DI LOTTA CAPACE DI FAR CONCORRENZA AI COMUNISTI COSTRUENDO PICCOLI NUCLEI ORGANIZZATI, MA VOLEVA ANCHE ESSERE IL NUCLEO DI UNA NUOVA FORMAZIONE POLITICA CHE CONIUGASSE GLI IDEALI DI LIBERTÀ E GIUSTIZIA SOCIALE, RICOMPONENDO LA FRATTURA FRA LIBERALISMO E SOCIALISMO SECONDO LE LINEE INDICATE NELL'OPERA “SOCIALISMO LIBERALE” DI ROSSELLI. I COMUNISTI, POLEMICI VERSO I PARTITI DELLA CONCENTRAZIONE E ANCHE VERSO GL, AVEVANO UN CENTRO ESTERO CON SEDE A PARIGI MA IL VERO DIRIGENTE ERA A MOSCA; PALMIRO TOGLIATTI, LEADER CHE GUIDA IL PARTITO NEGLI ANNI DELL'ESILIO, ERA UN DIRIGENTE DI PRIMO PIANO NELLA TERZA INTERNAZIONALE E CIÒ RESE INEVITABILE L'ALLINEAMENTO ALLA STRATEGIA DETTATA DA MOSCA E L'ADESIONE AL CULTO DI STALIN. A METÀ DEGLI ANNI ‘30 LA SVOLTA DEI FRONTI POPOLARI APRÌ ANCHE PER L'ANTIFASCISMO ITALIANO UNA FASE NUOVA, IL PARTITO COMUNISTA RIANNODA I CONTATTI CON LE ALTRE FORZE DELL'OPPOSIZIONE, PARTECIPA ALLE MANIFESTAZIONI UNITARIE CONTRO IL FASCISMO E FIRMA NEL 1934 UN PATTO DI UNITÀ D'AZIONE CON I SOCIALISTI: QUESTA STAGIONE DURO PERÒ SOLO POCHI ANNI, IL FALLIMENTO DEL FRONTE POPOLARE IN FRANCIA, LE LOTTE INTERNE ALLO SCHIERAMENTO REPUBBLICANO IN SPAGNA E GLI ECHI DELLE GRANDI PURGHE STALINIANE SI RIPERCOSSERO SULL'UNITÀ DEL MOVIMENTO ANTIFASCISTA, DIVISO DALLO SCOPPIO DEL SECONDO CONFLITTO. TRACCIANDO UN BILANCIO DEL MOVIMENTO ANTIFASCISTA IN BASE AI SUOI SCARSI SUCCESSI IMMEDIATI DOVREMMO CONCLUDERE CHE LA SUA INCIDENZA FU NULLA, EPPURE IL MOVIMENTO ANTIFASCISTA TRA IL 1926-43 FU IMPORTANTE SIA POLITICAMENTE CHE MORALMENTE PERCHÉ TESTIMONIÒ CHE L'ITALIA NON SI PIEGAVA ALLA DITTATURA, RESE POSSIBILE IL SORGERE DI UN MOVIMENTO DI RESISTENZA ARMATA AL NAZIFASCISMO E ANTICIPÓ CON LE SUE RIFLESSIONI MOLTI TRATTI DELLA FUTURA ITALIA DEMOCRATICA. 16. IL DECLINO DEGLI IMPERI COLONIALI 16.1 NEGLI ANNI 1920-30 , L’EGEMONIA EUROPEA SUGLI ALTRI CONTINENTI INCOMINCIÒ A INDEBOLIRSI. LE POTENZE EUROPEE, NON AVEVANO PIÙ LE RISORSE ECONOMICHE E LE CAPACITÀ MILITARI NECESSARIE PER IL CONTROLLO SUI LORO IMPERI , DOVE NEL FRATTEMPO INIZIAVANO A MOSTRARSI I SEGNI DI INSOFFERENZA NEI CONFRONTI DEI DOMINATORI. NEL CORSO DELLA 1’ GUERRA MONDIALE, G.BRE. E FRANCIA RICORSERO ALLE LORO COLONIE NON SOLO PER MATERIE PRIME ,MA ANCHE PER RISORSE UMANE DA IMPIEGARE NEI LORO CORRISPETTIVI ESERCITI. LA PARTECIPAZIONE ALLA GUERRA E IL CONTATTO CON ALTRE CULTURE, PORTÒ NEI POPOLI EXTRAEUROPEI LA CIRCOLAZIONE DI IDEALI NAZIONALI E DEMOCRATICI E LA CONSAPEVOLEZZA DI AVER MATURATO NUOVI DIRITTI E AVER MUTATO I RAPPORTI CON I COLONIZZATORI. NACQUERO IN MOLTI PAESI MOVIMENTI INDIPENDENTISTI, ALL’INIZIO ANIMATI DA GIOVANI INTELLETTUALI, CHE STUDIARONO IN UNIVERSITÀ EUROPEE. A QUESTA PRESA DI COSCIENZA, CONTRIBUIRONO ANCHE GLI EVENTI POLITICI GRANDI , COME LA RIVOLUZIONE RUSSA: I BOLSCEVICHI CONCESSERO ALL’ASIA CENTRALE AMPIE AUTONOMIE AMMINISTRATIVE E LINGUISTICHE E SOSTENNERO I MOVIMENTI ANTICOLONIALI. IMPORTANTE FU ANCHE LA DIFFUSIONE DELL’IDEOLOGIA WILSONIANA , CHE ‘IMPONEVA’ IL RISPETTO DELLA VOLONTÀ DEI POPOLI. IN REALTÀ PERÒ , PER LA MAGGIOR PARTE DEGLI EUROPEI E AMERICANI , QUESTI DIRITTI ERANO IMMAGINATI RISERVATI ALLE POPOLAZIONI BIANCHE. RICORDIAMO CHE ALLA CONFERENZA DI PARIGI , LA PROPOSTA GIAPPONESE DI CONSIDERARE L’UGUAGLIANZA TRA TUTTE LE RAZZE 80 NON FU PRESA IN CONSIDERAZIONE. IN COMPENSO GLI STATI UNITI SI BATTERONO PER L’ASSEGNAZIONE ALLE POTENZE VINCITRICI DEI TERRITORI EXTRAEUROPEI GIÀ APPARTENENTI A GERMANIA E IMPERO TURCO, AVVENISSE SOTTO FORMA DI MANDATO: ISTITUTO CHE ‘MASCHERAVA’ LA PROSECUZIONE A TEMPO INDETERMINATO DEL DOMINIO COLONIALE , MA CONTENEVA UN RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO DEI POPOLI EXTRAEUROPEI ALL’AUTOGOVERNO. 16.2 RIVOLUZIONE E MODERNIZZAZIONE IN TURCHIA L’IMPERO TURCO, FU TRA I PERDENTI DELLA 1’ GUERRA, CHE SUBÌ LA SORTE PEGGIORE . VENNE RIDIMENSIONATO DRASTICAMENTE DAL PUNTO DI VISTA TERRITORIALE , AMPUTATO DELL’ANATOLIA CON L’OCCUPAZIONE GRECA DI SMIRNE E OGGETTO DI UN TENTATIVO DI SPARTIZIONE DA PARTE DI G.BRE E FRANCIA , CHE OCCUPAVANO MILITARMENTE ALCUNE ZONE COSTIERE E MANOVRAVANO UN GOVERNO CENTRALE CORROTTO E INEFFICIENTE. IL GENERALE MOUSTAFÀ KAMAL , CHE AVEVA COMBATTUTO CONTRO I BRITANNICI DURANTE LA GUERRA, ASSUNSE LA GUIDA DEL MOVIMENTO DI RISCOSSA NAZIONALE , APPOGGIATO DA MOLTI INTELLETTUALI SOPRATTUTTO DELLA BORGHESIA TURCA . MENTRE LE POTENZE VINCITRICI TRATTAVANO COL GOVERNO FANTOCCIO DEL SULTANO , SI RIUNÌ UN’ASSEMBLEA NAZIONALE AD ANKARA NELLA PRIMAVERA ’20 , COL COMPITO DI LIBERARE LA TURCHIA DAGLI STRANIERI , IMPRESA CONDOTTA A TERMINE DOPO 2 ANNI. BRITANNICI E FRANCESI RINUNCIARONO AI LORO PROGETTI DI PENETRAZIONE ECONOMICA E LASCIARONO LA GRECIA A VEDERSELA DA SOLA CONTRO I TURCHI. TRA IL ’21-22 , L’ESERCITO TURCO SCONFISSE I GRECI CHE EVACUARONO SMIRNE , ANCHE SE LA CITTÀ FU INCENDIATA E I SUOI ABITANTI COSTRETTI A FUGGIRE . LA GRECIA DOVETTE ACCOGLIERE I PROFUGHI NELLA SUA TERRA , SI CONSUMÒ UNA TRAGEDIA NAZIONALE. LA TURCHIA SI VIDE RICONOSCIUTA LA SOVRANITÀ SULL’ANATOLIA E SI VIDE RESTITUITO IL LEMBO DI TERRITORIO EUROPEO OSSIA LA TRACIA ORIENTALE , CHE GARANTIVA IL CONTROLLO DEGLI STATI STRETTI. LA TURCHIA SI STAVA TRASFORMANDO IN UNO STATO NAZIONALE LAICO E NEL ’23 FU PROCLAMATA REPUBBLICA ,L’ANNO DOPO ENTRÒ IN VIGORE UNA COSTITUZIONE . VENNE NOMINATO M.KEMAL CON POTERI SEMIDITTATORIALI , MA SI IMPEGNÒ IN UNA POLITICA DI OCCIDENTALIZZAZIONE E LAICIZZAZIONE STATALE . L’ESPERIMENTO DI MODERNIZZAZIONE FUNZIONÒ SOLO IN PARTE , INFATTI CI FURONO DOPO LA MORTE DI KAMAL DIVERSE VICENDE TRAVAGLIATE. 16.3 NAZIONALISMO ARABO E SIONISMO IL CROLLO DELL’IMPERO OTTOMANO EBBE DELLE CONSEGUENZE NELLE REGIONI RIMASTE FORMALMENTE SOTTO LA SUA AUTORITÀ , OSSIA L’ARIA TRA LA TURCHIA , SPONDA SUD-ORIENTALE DEL MEDITERRANEO , MAR ROSSO E GOLFO PERSICO ,OSSIA CIÒ CHE CHIAMIAMO MEDIO ORIENTE . IN QUESTA REGIONE, ABITATA DA POPOLAZIONI ARABE E MUSULMANE , SI DETERMINÒ PER IMPEGNI PRESI DURANTE LA GUERRA, UNA SITUAZIONE INTRICATA . UN IMPEGNO DISATTESO FU QUELLO ASSUNTO DALLE POTENZE VINCITRICI NEI CONFRONTI DEI CURDI . LA PROMESSA DI UN KURDISTAN INDIPENDENTE NON SI REALIZZÒ , ANCHE PERCHÉ CONTRASTAVA CON LA PRIORITÀ ACCORDATA CON LA G.BRE AI RAPPORTI CON IL MONDO ARABO .  IL NAZIONALISMO ARABO DI QUEGLI ANNI ,ERA UN MOVIMENTO IN NASCITA, LEGATO AL PRESTIGIO DEI CAPI TRIBALI . NEL 1915 , I BRITANNICI SI ACCORDARONO CON UNO DI QUESTI CAPI , L’EMIRO DELLA MECCA HUSSEIN IBN ALI , FONDATORE DELLA DINASTIA HASHEMITA , PROMETTENDO L’APPOGGIO ALLA CREAZIONE DI UN GRANDE REGNO ARABO INDIPENDENTE COMPRENDENTE L’ARABIA , MESOPOTAMIA E SIRIA, IN CAMBIO DI UNA COLLABORAZIONE CON L’IMPERO OTTOMANO. NEL 1916 , HUSSEIN LANCIÒ LE SUE TRIBÙ BEDUINE COMPOSTE DA NOMADI, IN UNA GUERRA SANTA CONTRO I TURCHI , AFFIANCATA POI ALLA CAMPAGNA DELL’ESERCITO BRITANNICO . A GUIDARE LE TRUPPE ERANO I FIGLI DI HUSSEIN , MENTRE IL LORO CONSIGLIERE ERA IL BRITANNICO LAWRENCE, DETTO LAWRENCE D’ARABIA.  IN REALTÀ I BRITANNICI AVEVANO ALTRE INTENZIONI PER IL FUTURO DEI TERRITORI ARABI SOTTRATTI ALL’I. OTTOMANO , ANCHE PERCHÉ IL GOVERNO DOVEVA TENER CONTO DEGLI INTERESSI FRANCESI IN QUELLA REGIONE. NEL MAGGIO ’16, LA FRANCIA E LA G.BRE, FIRMARONO L’ACCORDO SYKES-PICOT , CHE PREVEDEVA LA SPARTIZIONE DI ALCUNE ZONE : 81 ALLA FRANCIA SPETTAVA SIRIA , LIBANO, MENTRE ALL’INGHILTERRA MESOPOTAMIA E PALESTINA. LA SPARTIZIONE SI REALIZZÒ A GUERRA FINITA , RICORRENDO AL MANDATO . LA G. BRE CREÒ NELLE SUE ZONE OTTENUTE 2 STATI GOVERNATI DALLA DINASTIA HASHEMITA , MA SOTTO IL CONTROLLO BRITANNICO : L’IRAQ E LA TRANSGIORDANIA . NEL ’32 NACQUE LO STATO ARABIA SAUDITA , CON IL SOVRANO IBN SAUD, CHE SOTTRASSE ALLA DINASTIA HASHEMITA IL CONTROLLO DEI LUOGHI SANTI ISLAMICI.  PER QUANTO RIGUARDA UN ALTRO TERRITORIO EX OTTOMANO , LA PALESTINA , IN CUI IL GOVERNO BRITANNICO NEL ’17 RICONOBBE CON UNA DICHIARAZIONE UFFICIALE IL DIRITTO DEL MOVIMENTO SIONISTA A CREARE IN PALESTINA UNA SEDE NAZIONALE DEL POPOLO EBRAICO , SECONDO UN PROGETTO LANCIATO A FINE 800 DA HERZL . TRA IL ’20-21 VI FURONO PERÒ CONTRASTI TRA I COLONI EBREI E I RESIDENTI ARABI INSOFFERENTI ALLA SITUAZIONE CREATASI . NEGLI ANNI ’30 DOPO LE PERSECUZIONI RAZZIALI EUROPEE, IL FLUSSO DEGLI IMMIGRATI EBREI CREBBE. 16.4LA LOTTA PER L’INDIPENDENZA IN INDIA TRA LE POTENZE MONDIALI , LA G. BRETAGNA FU UNA DI QUELLE CHE SI ORIENTÒ VERSO UN RIDIMENSIONAMENTO DELLA POSIZIONE IMPERIALE , INIZIANDO UNA GRADUALE CONCESSIONE DI MAGGIORI AUTONOMIE AI SUOI POSSEDIMENTI EXTRAEUROPEI . QUESTA TENDENZA , MANIFESTATASI NELL’ARIA MERIDIONALE, PORTÒ ALLA CREAZIONE DI NUOVI REGNI ARABI E ALLA RINUNCIA DEL PROTETTORATO BRITANNICO SULL’EGITTO , PAESE CHE FU TRASFORMATO NEL ’22 IN REGNO AUTONOMO E NEL ’36 OTTENNE LA PIENA INDIPENDENZA , RIMANENDO COMUNQUE NELL’ORBITA BRITANNICA.  UNA TAPPA IMPORTANTE DELLA SMOBILITAZIONE DEL PROCESSO BRITANNICO , FU RAPPRESENTATA DALLA CONFERENZA IMPERIALE TENUTASI A LONDRA NEL 1926, NELLA QUALE I DOMINIONS BIANCHI , CHE VIVEVANO IN SEMI-INDIPENDENZA , FURONO RICONOSCIUTI COME COMUNITÀ AUTONOME ED EGUALI IN SENO ALL’IMPERO , UNITE DAL VINCOLO DI FEDELTÀ ALLA CORONA INGLESE E LIBERAMENTE ASSOCIATE COME MEMBRI DEL COMMONWEALTH BRITANNICO. ERANO DUNQUE UNA LIBERA FEDERAZIONE FRA STATI , CHE MANTENEVA VIVI I LEGAMI ECONOMICI E ISTITUZIONALI TRA LA G. BRE E LE SUE EX COLONIE.  IL PAESE IN CUI IL PROCESSO DI EMANCIPAZIONE FU ESEMPLARE È L’INDIA, LA PIÙ IMPORTANTE SUL PIANO ECONOMICO E STRATEGICO TRA LE COLONIE BRITANNICHE , DOVE IL CONTROLLO DELLA CLASSE DIRIGENTE DEL REGNO UNITO ERA CONSIDERATO ESSENZIALE E DOVE LE ASPIRAZIONI ALL’INDIPENDENZA INIZIARONO A FARSI SENTIRE PRIMA DELLA 1’ GUERRA, ESPRIMENDOSI NEL CONGRESSO NAZIONALE INDIANO , OSSIA L’ORGANISMO NATO A FINE 800, COME RAPPRESENTANZA DI NOTABILI E POI APERTO A ISTANZE PIÙ RADICALI . DURANTE LA 1’ GUERRA, IL GOVERNO BRITANNICO PREMIÒ IL LEALISMO MANIFESTATO DALLA CLASSE DIRIGENTE LOCALE IN OCCASIONE DEL CONFLITTO , PROMETTENDO NEL NOVEMBRE ’17 , UNA CRESCENTE ASSOCIAZIONE DEGLI INDIANI A OGNI RAMO DELL’AMMINISTRAZIONE E UN GRADUALE SVILUPPO DI FORME DI AUTOGOVERNO IN VISTA DELLA PROGRESSIVA REALIZZAZIONE DI UN GOVERNO RESPONSABILE IN INDIA . MA FURONO PROMESSE FORMULATE NEL PERIODO PIÙ DIFFICILE DELLA GUERRA E DUNQUE ATTUATE LENTAMENTE E PARZIALMENTE, NON BLOCCANDO LO SVILUPPO DEL MOVIMENTO NAZIONALISTA. LA FRATTURA TRA COLONIZZATORI E COLONIZZATI SI ACUTÌ NEL ’19 , QUANDO I BRITANNICI SEDARONO SANGUINOSAMENTE UNA MANIFESTAZIONE POPOLARE AD AMRITSAR.  IN SENO AL CONGRESSO NAZIONALE INDIANO, DAL ’20 DIVENUTO UN PARTITO POLITICO , RISCUOTEVA MAGGIORI CONSENSI LA PREDICAZIONE DI GANDHI , LEADER INDIPENDENTISTA . ADOTTANDO NUOVE FORME DI LOTTA, BASATE SULLA RESISTENZA PASSIVA E SULLA NON VIOLENZA, SUL RIFIUTO DI COLLABORAZIONE CON I DOMINATORI E CONIUGANDO LA BATTAGLIA PER L’INDIPENDENZA CON LA ROTTURA DEL SISTEMA DELLE CASSE , GHANDI FECE DEL NAZIONALISMO INDIANO , UN MOVIMENTO DI MASSA.  ALLA CRESCITA DEL MOVIMENTO INDIPENDENTISTA I BRITANNICI RISPOSERO CON REPRESSIONI E CONCESSIONI . NEL 1919 , CON IL GOVERNMENT OF INDIA ACT , VENNE RICONOSCIUTO MAGGIORE SPAZIO AGLI INDIANI NEI RANGHI AMMINISTRATIVI , FU ATTUATO UN DECENTRAMENTO GRADUATO E FU CONSENTITO A UNA RISTRETTA MINORANZA L’ELEZIONE DEI PROPRI ORGANISMI RAPPRESENTATIVI. NEL ’35 FU ESTESO IL DIRITTO DI VOTO AL 15% DELLA POPOLAZIONE E VENNE AMPLIATA L’AUTONOMIA DELLE PROVINCE . QUESTI FURONO PROVVEDIMENTI CHE NON ARRESTARONO LA MARCIA INDIANA VERSO L’INDIPENDENZA , MA OFFRIRONO AL MOVIMENTO NAZIONALE INDIANO CANALI CON CUI ESPRIMERE LE PROPRIE BATTAGLIE . 82 NEGLI ANNI ’20-’30 , I PAESI LATINO AMERICANI RISENTIRONO DEI MUTAMENTI EUROPEI E NORDAMERICANI . IL TRAUMA MAGGIORE LO RAPPRESENTÒ LA GRANDE CRISI ECONOMICA CHE EBBE DIVERSE CONSEGUENZE SU COMMERCIO ED ESPORTAZIONI . IN AMERICA LATINA SI ACCENTUÒ A TAL PROPOSITO IL LEGAME CON GLI USA . ALCUNI STATI PIÙ DI ALTRI SUBIRONO LA CRISI , GLI STAI PIÙ GRANDI COME BRASILE ,ARGENTINA , CILE E MESSICO , PROMOSSERO INVECE UN PROCESSO DI DIVERSIFICAZIONE PRODUTTIVA CHE PORTÒ A SOPPERIRE ALLA ESIGENZE DEL MERCATO INTERNO.  DAL PUNTO DI VISTA POLITICO , NEI PAESI LEGATI ALLA MONOCULTURA SI ISTAURARONO REGIMI LIBERALI E DITTATURE PERSONALI GESTITE DA MILITARI, RICORDIAMO QUELLA CUBANA DI FULGENZIO BATISTA . NEI PAESI IN VIA DI INDUSTRIALIZZAZIONE , IN CUI EMERSE LA CLASSE OPERAIA , LA CRISI EBBE EFFETTI COMPLESSI E CONTRADDITTORI , A VOLTE SPERIMENTANDO FORME DI AUTORITARISMO .  NELL’AUTUNNO DEL 1930 , EBBERO VITA DUE SOMMOVIMENTI POLITICI IN ARGENTINA E BRASILE. IN ARGENTINA UN COLPO DI STATO MILITARE ROVESCIÒ LE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE E VI FURONO UN DECENNIO DI GOVERNI CONSERVATORI TUTELATI DA GENERALI E PROPRIETARI TERRIERI. IN BRASILE , UNA RIVOLTA POPOLARE CONTRO LE VECCHIE OLIGARCHIE APPOGGIATA DA FORZE ARMATE, PORTÒ AL POTERE GETULIO VARGAS , UN LIBERAL PROGRESSISTA GOVERNATORE DEL RIO DO SUL , CHE DIEDE VITA AD UN REGIME AUTORITARIO , BASATO SUL RAPPORTO DIRETTO TRA CAPO E MASSE E SU UN ACCESO NAZIONALISMO E ENERGICO INTERVENTO STATALE PER SOSTENERE LA PRODUZIONE, MA ANCHE SULLA CONCESSIONE DI UNA LEGISLAZIONE SOCIALE PER I LAVORATORI URBANI . QUESTO REGIME DIVENTERÀ UN MODELLO AD ALTRE ESPERIENZE LATINO AMERICANE, DEFINITE COL TERMINE POPULISMO , CHE SI AFFERMERÀ ANCHE IN ARGENTINA , POI IN MESSICO. POPULISMO= ORIENTAMENTO POLITICO E CULTURALE FONDATO SU UNA VISIONE IDEALIZZATA E INDIFFERENZIATA DEL POPOLO , VISTO COME DEPOSITARIO DEI VALORI NAZIONALI E COME PROTAGONISTA DEL RINNOVAMENTO SOCIALE, AL CONTRARIO DI CETI PRIVILEGIATI. È DIVERSO DAL MARXISMO , CHE CONTRAPPONE L’IDEA DEL POPOLO COME UN TUTTO UNICO ALLA VISIONE DI UNA SOCIETÀ DIVISA IN CLASSI INDIVIDUATE IN BASE AL LORO RUOLO NELLA PRODUZIONE . IL POPULISMO NACQUE IN RUSSIA NEL 2’ 800 E I SUOI TEORICI, COME CERNYSEVSKIJL SOSTENEVANO IL DOVERE DEGLI INTELLETTUALI DI ANDARE VERSO IL POPOLO E SI ISPIRAVANO AGLI IDEALI DI SOCIALISMO AGRARIO . A IDEALI DI DEMOCRAZIA RURALE SI ISPIRÒ ANCHE IL POPULISMO DEGLI USA NATO A FINE 800 ED ESPRIMEVA LA PROTESTA DEI PICCOLI E MEDI AGRICOLTORI , MESSI IN CRISI DAL PROTEZIONISMO E DALLA DIFFICOLTÀ DI ACCESSO AL CREDITO . OGGI IL TERMINE POPULISMO SI USA ANCHE PER FAR RIFERIMENTO A IDEOLOGIE E MOVIMENTI NAZIONALISTI E AUTORITARI. SI DEFINISCONO POPULISTI I MOVIMENTI DELL’ALMERICA LATINA DEGLI ANI 30-40 , CHE CERCARONO DI CONIARE NAZIONALISMO E RIFORMISMO SOCIALE , CON LA LOTTA CONTRO LE VECCHIE OLIGARCHIE TERRIERE E UNA GESTIONE MENO AUTORITARIA DEL POTERE . 17. LA SECONDA GUERRA MONDIALE 17.1 MENTRE LA 1' G.M. ERA STATA ORIGINATA DA UN SINGOLO EVENTO IMPREVEDIBILE, 25 ANNI DOPO TUTTO SEMBRAVA CONDURRE VERSO UNO SCONTRO TRA LA GERMANIA NAZISTA E LE DEMOCRAZIE EUROPEE; INOLTRE LA QUESTIONE DELLE RESPONSABILITÀ È PIUTTOSTO FACILE, È CHIARO CHE A PROVOCARE IL CONFLITTO FU LA POLITICA AGGRESSIVA DELLA GERMANIA, CHE LE DEMOCRAZIE SI ERANO ILLUSE DI AVER PLACATO NELLA CONFERENZA DI MONACO CON LA CESSIONE DEI SUDETI; IN REALTÀ GIÀ NEL '38 HITLER PUNTA A CONQUISTARE BOEMIA E MORAVIA, PARTE PIÙ INDUSTRIALMENTE SVILUPPATA DELLA CECOSLOVACCHIA, MINATA DALLE LOTTE TRA LE NAZIONALITÀ CHE VI CONVIVEVANO. NEL MARZO 1939 SCATTA L'OPERAZIONE, MENTRE LA SLOVACCHIA SI PROCLAMA INDIPENDENTE CON L'APPOGGIO TEDESCO, HITLER DÀ VITA AL PROTETTORATO DI MORAVIA E BOEMIA. LA DISTRUZIONE DELLA CECOSLOVACCHIA DETERMINÒ UNA SVOLTA NELL'ATTEGGIAMENTO DELLE POTENZE OCCIDENTALI: NEL '39 SI ACCANTONA LA POLITICA DELL'APPEASEMENT, FRANCIA E GR.BR. DANNO VITA AD UN'OFFENSIVA 85 DIPLOMATICA PER CONTENERE L'AGGRESSIVITÀ DELL'ASSE, STIPULANDO PATTI CON I PAESI MINACCIATI DALL'ESPANSIONE, TRA CUI QUELLO CON LA POLONIA, NUOVO OBIETTIVO DI HITLER (RIVENDICA IL POSSESSO DI DANZICA E IL DIRITTO DI PASSAGGIO NEL CORRIDOIO CHE UNIVA LA CITTÀ AL TERRITORIO POLACCO). IL RADICALIZZARSI DELLA CONTRAPPOSIZIONE TRA GERMANIA E ANGLO-FRANCESI TOLSE SPAZIO DI MANOVRA ALL'ITALIA, INIZIALMENTE MUSSOLINI CERCA DI CONTRAPPORRE ALL'INIZIATIVA DI HITLER UNA PROPRIA INIZIATIVA UNILATERALE OCCUPANDO IL REGNO DI ALBANIA ('39), BASE PER UN'ULTERIORE PENETRAZIONE NEI BALCANI. SEMPRE NEL '39 ACCETTA LE RICHIESTE TEDESCHE DI TRASFORMARE IL VINCOLO DELL'ASSE ROMA-BERLINO IN UNA VERA E PROPRIA ALLEANZA MILITARE, CONVINTO CHE NON POTESSE RIMANERE NEUTRALE NEL CONFLITTO CHE SI STAVA PROFILANDO. IL PATTO STABILIVA CHE SE UNA DELLE DUE PARTI FOSSE IMPEGNATA IN UN CONFLITTO PER OGNI RAGIONE (ANCHE AGGRESSIVA), L'ALTRA DOVEVA SCENDERE IN CAMPO: PUR NON ESSENDO L'ITALIA PREPARATA MILITARMENTE, MUSSOLINI ACCETTA FIDANDOSI DI HITLER CHE DICEVA CHE NON AVREBBE FATTO SCOPPIARE LA GUERRA PRIMA DI 2 ANNI, QUANDO IN REALTÀ A MAGGIO '39 SI STAVA GIÀ PREPARANDO L'ATTACCO ALLA POLONIA. LA PRINCIPALE INCOGNITA ERA L'ATTEGGIAMENTO DELL'URSS, LE CUI TRATTATIVE CON FRANCIA E GB FURONO COMPROMESSE DA RECIPROCHE DIFFIDENZE, I SOVIETICI SOSPETTAVANO CHE GLI OCCIDENTALI MIRASSERO A INDIRIZZARE LORO L'AGGRESSIVITÀ DELLA GERMANIA, MENTRE GLI OCCIDENTALI ATTRIBUIVANO AI SOVIETICI AMBIZIONI EGEMONICHE NEI PAESI DELL'EST; INOLTRE I POLACCHI NON VOLEVANO CHE LE TRUPPE DELL'URSS ATTRAVERSASSERO IL LORO TERRITORIO IN CASO DI ATTACCO TEDESCO. ALLORA I RUSSI INIZIANO A PRESTARE ATTENZIONE ALLE OFFERTE DI HITLER. IL 23 AGOSTO '39 VENNE FIRMATO IL PATTO DI NON AGGRESSIONE TRA I DUE PAESI: IL MOLOTOV-VON RIBBENTROP (DAL NOME DEI MINISTRI FIRMATARI), CHE RAPPRESENTAVA L'ACCORDO DI 2 PAESI IDEOLOGICAMENTE OPPOSTI MA CHE ASSICURAVA A ENTRAMBI DEI VANTAGGI, L'URSS ALLONTANAVA LA MINACCIA TEDESCA DAI SUOI CONFINI E MEDIANTE UNA CLAUSOLA SEGRETA UN RICONOSCIMENTO ALLE SUE ASPIRAZIONI TERRITORIALI SU STATI BALTICI, ROMANIA E POLONIA (CHE SAREBBE STATA SPARTITA); D'ALTRA PARTE HITLER, NONOSTANTE DOVESSE RIMANDARE LO SCONTRO COL NEMICO STORICO (RUSSIA), PUÒ RISOLVERE LA QUESTIONE POLACCA EVITANDO LA GUERRA SU 2 FRONTI. IL 1° SETTEMBRE 1939 LE TRUPPE TEDESCHE ATTACCANO LA POLONIA. IL 3 SETT., FRANCIA E GB DICHIARANO GUERRA ALLA GERMANIA, E L'ITALIA PROCLAMA LA NON-BELLIGERANZA. LA 2' GUERRA M. COMINCIA SIMILMENTE ALLA PRIMA, E SIMILI ERANO ANCHE I MOTIVI DI FONDO: LA GERMANIA CHE VUOLE AFFERMARE LA SUA EGEMONIA. MA STAVOLTA IL TEATRO DI GUERRA SARÀ PIÙ AMPIO E LE CONSEGUENZE SUGLI EQUILIBRI INTERNAZIONALI PIÙ RIVOLUZIONARIE; SI ACCENTUA, RISPETTO ALLA 1', IL CARATTERE TOTALE DELLA GUERRA, LO SCONTRO IDEOLOGICO TRA I DUE SCHIERAMENTI FU PIÙ RADICALE, E PIÙ AMPIA LA MOBILITAZIONE DEI CITTADINI; VENGONO USATE NUOVE ARMI E TECNICHE. 17.2 LE PRIME SETTIMANE PERMETTONO ALLA GERMANIA DI SBARAZZARSI DELLA POLONIA E DIMOSTRARE LA PROPRIA EFFICIENZA BELLICA; L'OFFENSIVA TEDESCA FU IL PRIMO ESEMPIO DI GUERRA-LAMPO CHE SI BASAVA SULL'USO CONGIUNTO DI AVIAZIONE E FORZE CORAZZATE, L'IMPIEGO DI CARRI ARMATI E AUTOBLINDO RENDEVANO POSSIBILE LA GUERRA DI MOVIMENTO E CONSENTIVANO DI IMPADRONIRSI DI VASTI TERRITORI IN POCHI GIORNI: FU CIÒ CHE ACCADDE IN POLONIA, A METÀ SETTEMBRE I TEDESCHI ASSEDIAVANO VARSAVIA, E L'URSS NEL FRATTEMPO, IN BASE ALLE CLAUSOLE DELL'ACCORDO, SI IMPADRONISCE DELLE REGIONI ORIENTALI DEL PAESE DOPO AVER INVASO LE 3 REP. BALTICHE CHE PERSERO L'INDIPENDENZA. A OTTOBRE LA RESISTENZA POLACCA CEDE, TEDESCHI E SOVIETICI IMPOSERO UN REGIME DI OCCUPAZIONE E STERMINARONO 4.000 UFFICIALI POLACCHI PRIGIONIERI I CUI CORPI SARANNO SCOPERTI DAI TEDESCHI NEL '43 NELLA FORESTA DI KATYN. COSÌ LA REP. POLACCA CESSA DI ESISTERE DOPO SOLI 20 ANNI DI ESISTENZA; INOLTRE I SUOI ALLEATI OCCIDENTALI ASPETTARONO UN ATTACCO TEDESCO, NON VOLENDO AFFRONTARE UNO SCONTRO IN CAMPO APERTO: SI HA UNA SITUAZIONE DI STALLO, L'EUROPA VIVE UN'ATTESA DEFINITA DAI FRANCESI "DROLE DE GUERRE" (=GUERRA PER FINTA) CHE CONSENTÌ AI TEDESCHI DI RIORGANIZZARE LE FORZE, MA NON GIOCÒ ALLE TRUPPE FRANCO-INGLESI. MENTRE LE ARMI TACEVANO IN OCCIDENTE, IL TEATRO DI GUERRA SI SPOSTA NELL'EUROPA DEL NORD, L'URSS IL 3 NOVEMBRE ATTACCA LA FINLANDIA CHE HA RIFIUTATO ALCUNE RETTIFICHE DI CONFINE, MA LA CAMPAGNA SI RIVELÒ DIFFICILE, SOLO NEL MARZO '40 I FINLANDESI CEDONO ALLE RICHIESTE SOVIETICHE, PUR MANTENENDO L'INDIPENDENZA. A QUESTO PUNTO LA GERMANIA COGLIE DI NUOVO TUTTI DI SORPRESA, IL 9 APRILE ATTACCA LA DANIMARCA E LA NORVEGIA: LA PRIMA SI ARRENDE SENZA COMBATTERE, LA SECONDA OPPONE RESISTENZA MA L'AZIONE TEDESCA SI RIVELÒ INCONTENIBILE. 17.3 IL 10 MAGGIO 1940 INIZIA L'ATTACCO ALLA FRANCIA, CHE TERMINA POCHE SETTIMANE DOPO IN UN CLAMOROSO SUCCESSO TEDESCO: A PROVOCARE LA SCONFITTA DELL'ESERCITO FRANCESE, IL MEGLIO ARMATO D'EUROPA, FURONO LEGATI AI SUOI COMANDI ANCORA LEGATI A UNA CONCEZIONE STATICA DELLA GUERRA E TROPPO FIDUCIOSI NELL'EFFICACIA DELLE FORTIFICAZIONI DELLA LINEA MAGINOT, CHE IN REALTÀ COPRIVANO SOLO LA FRONTIERA FRANCO-TEDESCA, LASCIANDO SCOPERTA LA PARTE BELGA, PARTE IN CUI, NEL '14, I TEDESCHI INIZIARONO LA GUERRA. STAVOLTA OLTRE AL BELGIO FURONO INVASI ANCHE LUSSEMBURGO E OLANDA, TRA 12 E 15 MAGGIO DOPO AVER ATTRAVERSATO LE ARDENNE, I TEDESCHI SFONDARONO NEI PRESSI DI SEDAN, PUNTO CENTRALE DELLA LINEA DIFENSIVA FRANCESE LE CUI FORZE PIÙ CONSISTENTI ERANO IMPEGNATE NELLA DIFESA DEL BELGIO , PIÙ A SUD, A PRESIDIARE LA LINEA MAGINOT: LE TRUPPE TEDESCHE DILAGARONO IN PIANURA E PUNTARONO VERSO LA MANICA CHIUDENDO MOLTI REPARTI FRANCESI E BELGI, E IL CORPO DI SPEDIZIONE BRITANNICO. 86 UN MOMENTANEO ARRESTO DELL'OFFENSIVA CONSENTÌ ALLE FORZE BRITANNICHE UN REIMBARCO NEL PORTO DI DUNKIRK (SOSTA DOVUTA AL TIMORE DEGLI ALTI COMANDI DI AVER SPINTO L'ATTACCO TROPPO LONTANO DALLE BASI DI PARTENZA ESPONENDOLE A UNA POSSIBILE CONTROFFENSIVA NEMICA). PER I BRITANNICI LA RITIRATA RAPPRESENTÒ UNA POSSIBILITÀ DI CONTINUARE LA LOTTA, INVECE PER LA FRANCIA LA SCONFITTA ERA IRREPARABILE, IL 14 GIUGNO I TEDESCHI ENTRARONO A PARIGI: INSIEME ALLE FORZE ARMATE E CEDE IL GOVERNO PRESIEDUTO DA PAUL REYNAD, COSTRETTO A DIMETTERSI. DIVENTA PRESIDENTE IL MARESCIALLO OTTANTAQUATTRENNE PHILIPPE PÈTAIN CHE APRÌ LE TRATTATIVE PER L'ARMISTIZIO; INVANO IL GENERALE CHARLES DE GAULLE LANCIA DA LONDRA UN APPELLO AI FRANCESI PER INCITARLI A CONTINUARE A COMBATTERE A FIANCO AGLI ALLEATI, L'ARMISTIZIO FU FIRMATO IL 22 GIUGNO 1940 E SI STABILÌ CHE PARIGI E LA FRANCIA RESTAVANO SOTTO L'OCCUPAZIONE TEDESCA, IL GOVERNO INVECE STABILISCE LA SUA SEDE A VICHY CONSERVANDO LA SUA SOVRANITÀ SU UNA ZONA CORRISPONDENTE ALLA METÀ CENTRO-MERIDIONALE DEL PAESE E SULLE COLONIE. IL CROLLO MILITARE DELLA FRANCIA E L'AVVENTO DI PÈTAIN SEGNARONO LA FINE DELLA TERZA REPUBBLICA, IL 9 LUGLIO L'ASSEMBLEA NAZIONALE SI SPOGLIA DEI SUOI POTERI E AFFIDA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IL COMPITO DI PROMULGARE UNA NUOVA COSTITUZIONE. PETAIN ATTRIBUIVA LA RESPONSABILITÀ DELLA SCONFITTA ALLA CLASSE DIRIGENTE E AL SISTEMA DEMOCRATICO-PARLAMENTARE TROPPO PERMISSIVO, LA RIVOLUZIONE NAZIONALE DA LUI PROMOSSA SI RISOLSE IN UN RITORNO ALLE TRADIZIONI DELL'ANTICO REGIME: CULTO DELL'AUTORITÀ, DIFESA DELLA RELIGIONE E DELLA FAMIGLIA, ESALTAZIONE DELLA PICCOLA PROPRIETÀ E DEL LAVORO DEI CAMPI, ORGANIZZAZIONE SOCIALE CORPORATIVA. IL REGIME DI VICHY RESTRINGE I SUOI MARGINI DI AUTONOMIA E SI RIDUCE A STATO-SATELLITE DELLA GERMANIA, VIENE INTERROTTO OGNI RAPPORTO CON LA GRAN BRETAGNA DOPO CHE LA FLOTTA FRANCESE VIENE ATTACCATA IL 3 LUGLIO IN ALGERIA DAI BRITANNICI (PER EVITARE CHE CADESSE IN MANO TEDESCA). INFATTI DAL GIUGNO 1940 LA GRAN BRETAGNA ERA RIMASTA SOLA A COMBATTERE CONTRO LA GERMANIA, A QUESTO PUNTO HITLER AVREBBE TRATTATO SE AVESSE VISTO RICONOSCIUTE LE SUE CONQUISTE, MA OGNI IPOTESI DI TREGUA È OSTACOLATA DALLA RESISTENZA DELLA CLASSE DIRIGENTE DI CUI SI FA INTERPRETE E ISPIRATORE WINSTON CHURCHILL, INTRANSIGENTE OPPOSITORE DELLA POLITICA DI APPEASEMENT. VIENE CHIAMATO NEL 1940 DOPO LE DIMISSIONI DI CHAMBERLAIN E FIN DA SUBITO ENUNCIA IL SUO PROGRAMMA, “LA GUERRA PER MARE, TERRA E ARIA, CON TUTTE LE NOSTRE ENERGIE, E UN SOLO OBIETTIVO, QUELLO DELLA VITTORIA”. A INIZIO LUGLIO HITLER DA IL VIA ALL'OPERAZIONE "LEONE MARINO" PER INVADERE LA GRAN BRETAGNA, PRIMA GRANDE BATTAGLIA AEREA DELLA STORIA: CIRCA TRE MESI L'AVIAZIONE TEDESCA LUFTWAFFE EFFETTUA INCURSIONI IN TERRITORIO BRITANNICO PRIMA CONTRO GLI OBIETTIVI MILITARI POI AI PINCIPALI CENTRI INDUSTRIALI, COMPRESA LONDRA, ATTACCHI CHE FURONO EFFICACEMENTE CONTRASTATI DAGLI AEREI DA CACCIA DELLA ROYAL AIR FORCE CHE SI AVVALEVA ANCHE DI UN SISTEMA DI INFORMAZIONE E AVVISTAMENTO RADAR. IN AUTUNNO ERA CHIARO CHE LA GRAN BRETAGNA NON ERA STATA PIEGATA NONOSTANTE LE PERDITE UMANE E MATERIALI, QUINDI L'OPERAZIONE LEONE MARINO FU RINVIATA. LA BATTAGLIA D'INGHILTERRA DIMOSTRA LE POTENZIALITÀ DISTRUTTIVE DEL MEZZO AEREO, BOMBARDAMENTI, INCURSIONI NOTTURNE, ORRORI PRODOTTI DALLE BOMBE: LA RESISTENZA BRITANNICA PERÒ AVEVA OTTENUTO UN GRANDE SUCCESSO ANCHE DAL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO IMPONENDO ALLA GERMANIA LA PRIMA BATTUTA D'ARRESTO DALL'INIZIO DEL CONFLITTO. 17.4 NELL'ESTATE 1939 PRECIPITA LA CRISI INTERNAZIONALE E ALLO SCOPPIO DELLA GUERRA L’ITALIA DEVE ANNUNCIARE LA NON BELLIGERANZA VENENDO MENO AGLI IMPEGNI DEL PATTO D'ACCIAIO (E SI GIUSTIFICA CON L'IMPREPARAZIONE AD AFFRONTARE UN CONFLITTO DI LUNGA DURATA: L'EQUIPAGGIAMENTO DELLE FORZE ARMATE, GIÀ SCARSO, ERA STATO IMPOVERITO DALL'IMPRESE IN ETIOPIA E IN SPAGNA, LE MATERIE PRIME ERANO INSUFFICIENTI). NEL MAGGIO 1940 PERÒ, PENSANDO CHE L'ESITO DEL CONFLITTO FOSSE ORMAI DECISO, MUSSOLINI VINSE LE RESISTENZE DEI SETTORI DELLA CLASSE DIRIGENTE CHE SI ERANO MOSTRATI SFAVOREVOLI ALL'ENTRATA IN GUERRA (RE, INDUSTRIALI, VERTICI MILITARI), E ANCHE L'OPINIONE PUBBLICA CAMBIÓ ORIENTAMENTO DI FRONTE ALLA PROSPETTIVA DI UNA VITTORIA CON IL MINIMO SFORZO TANTO CHE IL 10 GIUGNO 1940 DAL BALCONE DI PALAZZO VENEZIA IL DUCE ANNUNCIÒ L'ENTRATA IN GUERRA CONTRO FRANCIA E GRAN BRETAGNA. L’OFFENSIVA SULLE ALPI CONTRO LA FRANCIA DEL 21 GIUGNO SI RISOLSE IN UNA DISASTROSA PROVA DI INEFFICIENZA, L'ARMISTIZIO CHIESTO DALLA FRANCIA FU FIRMATO IL 24 E PREVEDEVA SOLO QUALCHE MINIMA RETTIFICHE DI CONFINE; IN AFRICA SETTENTRIONALE L'ATTACCO LANCIATO DAL TERRITORIO LIBICO CONTRO LE FORZE BRITANNICHE IN EGITTO SI ARRESTA PER L'INSUFFICIENZA DEI MEZZI CORAZZATI. MUSSOLINI CONVINTO CHE L'ITALIA DOVESSE COMBATTERE UNA GUERRA PARALLELA E NON SUBALTERNA A QUELLA TEDESCA, RIFIUTA L'OFFERTA DI AIUTO DELLA GERMANIA, MA LE ARMATE ITALIANE NON ERANO IN GRADO DI AFFRONTARE UNA GUERRA. NEL 1940 L'ESERCITO ATTACCA LA GRECIA SCONTRANDOSI CON UNA RESISTENZA PIÙ DURA DEL PREVISTO, A FINE NOVEMBRE GLI ITALIANI RIPIEGANO IN TERRITORIO ALBANESE E L'ESITO FALLIMENTARE DI QUESTA CAMPAGNA PROVOCA UN TERREMOTO NEI VERTICI MILITARI E SUSCITA IN ITALIA UNA CRISI DI SFIDUCIA DANDO UN GRAVE COLPO ALL'IMMAGINE GUERRIERA DEL REGIME E ALLA POPOLARITÀ DI MUSSOLINI, TANTO PIÙ CHE SI ACCOMPAGNAVANO ALLE NOTIZIE DEGLI INSUCCESSI AFRICANI. IL DICEMBRE 1940 I BRITANNICI PASSANO AL CONTRATTACCO SUL FRONTE LIBICO E CONQUISTANO LA CIRENAICA INFLIGGENDO AGLI ITALIANI GRANDI PERDITE TRA MORTI, FERITI E PRIGIONIERI; PER EVITARE LA DEFINITIVA CACCIATA DALLA LIBIA, MUSSOLINI ACCETTA L'AIUTO DELLA GERMANIA, NEL MARZO 1941 ARRIVANO I PRIMI REPARTI TEDESCHI CON MODERNI MEZZI CORAZZATI COMANDATI DALLO STRATEGA ERWIN ROMMEL E GIÀ IN APRILE FU RICONQUISTATA LA CIRENAICA. INTANTO L'AFRICA ORIENTALE ITALIANA (ETIOPIA, SOMALIA, ERITREA) STAVA CADENDO NELLE MANI DELLA GRAN BRETAGNA, IL 6 APRILE 1941 VIENE OCCUPATA ADDIS ABEBA, ALTRO DURO 87 DAI NAZISTI. DEPORTARNE MILIONI ERA UN GROSSO PROBLEMA ORGANIZZATIVO CHE SI PROVÒ A RISOLVERE IN UNA RIUNIONE A WANNASEE, SOBBORGO DI BERLINO, NEL 1942. PER GLI EBREI TEDESCHI SI DOVEVA PASSARE DALL'INCENTIVO ALL'EMIGRAZIONE ALLA DEPORTAZIONE VERSO EST, DOVE SAREBBERO STATI EVACUATI ANCHE QUELLI RASTRELLATI NEL RESTO D'EUROPA, IL CUI TOTALE ERA CIRCA 11 MILIONI; ERA CHIARO CHE I PIÙ DEBOLI SAREBBERO STATI VITTIMA DELLA SELEZIONE NATURALE DURANTE LAVORI FORZATI, MENTRE GLI ELEMENTI PIÙ VALIDI SAREBBERO STATI OPPORTUNAMENTE TRATTATI, CIOÈ ELIMINATI QUANDO NON FOSSERO PIÙ IN GRADO DI LAVORARE. DOPO LUNGHI VIAGGI NEI CARRI BESTIAME I DEPORTATI GIUNGONO NEI CAMPI, ALL'ARRIVO SI FACEVA UNA SELEZIONE CHE DIVIDEVA GLI ABILI AL LAVORO DAI PIÙ DEBOLI, DA ANZIANI E BAMBINI CHE VENIVANO IMMEDIATAMENTE PORTATI NELLE CAMERE A GAS E I CORPI BRUCIATI NEI FORNI CREMATORI O SEPPELLITI IN FOSSE COMUNI. NEL COMPLESSO GLI EBREI STERMINATI FURONO POCO MENO DI 6 MILIONI, MA ALLE VITTIME BISOGNA AGGIUNGERE ANCHE ZINGARI, SINTI E ROM, OGGETTO DI PREGIUDIZI RAZZIALI, CON CENTINAIA DI MIGLIAIA DI UCCISI; AFFLUIRONO INOLTRE ANCHE MOLTI PRIGIONIERI SOVIETICI E MOLTI MILITARI E CIVILI POLACCHI. QUEST'OPERAZIONE DI STERMINIO SOTTRASSE TRUPPE E RISORSE ALL'IMPEGNO BELLICO TEDESCO, ANCHE SE MOLTI EBREI E PRIGIONIERI DI GUERRA VENNERO IMPIEGATI NELL'ATTIVITÀ PRODUTTIVE TEDESCHE. L’OSSESSIONE IDEOLOGICA ANTIEBRAICA NON SI SPENSE NEMMENO NEGLI ULTIMI MESI DI GUERRA E NON FERMÓ LA MACCHINA DELLO STERMINIO, I SUPERSTITI DELLE ELIMINAZIONI FURONO COSTRETTI A LUNGHE MARCE NELL'INVERNO 1945 PER ABBANDONARE I LAGER MINACCIATI DALL'AVANZATA SOVIETICA E OCCULTARE L'INFAMIA CHE VI ERA STATA PERPETRATA. 17.8 TRA 1942-43 SI ARRESTA L'AVANZATA DELLE POTENZE DELL'ASSE E LA GUERRA SUBISCE UNA SVOLTA SU TUTTI FRONTI. PRIMO SEGNO DI INVERSIONE SI EBBE NEL PACIFICO DOVE LA SPINTA OFFENSIVA DEI GIAPPONESI FU FERMATA DAGLI AMERICANI NELLE DUE BATTAGLIE DEL MAR DEI CORALLI E NELLE ISOLE MIDWAY: LE PRIME BATTAGLIE NAVALI IN CUI LE FLOTTE SI AFFRONTANO SENZA VEDERSI A DECINE DI CHILOMETRI UNA DALL'ALTRA, MA BOMBARDANDOSI CON GLI APPARECCHI CHE DECOLLAVANO DALLE GRANDI NAVI PORTAEREI. NEL FEBBRAIO 1943 I MARINES AMERICANI CONQUISTARONO L'ISOLA DI GUADALCANAL E I GIAPPONESI RINUNCIANO ALLE AZIONI OFFENSIVE, LIMITANDOSI A RIPRENDERE LE POSTAZIONI RAGGIUNTE ALL'INIZIO DELLA GUERRA; DA ALLORA GLI STATI UNITI INIZIANO UNA LENTA RICONQUISTA DELLE POSIZIONI PERDUTE NEL PACIFICO. DALLA FINE 1942 I RAPPORTI DI FORZA CAMBIANO ANCHE NELL'ATLANTICO DOVE I TEDESCHI AVEVANO CONDOTTO UNA EFFICACE GUERRA SOTTOMARINA CONTRO I CONVOGLI CHE TRASPORTAVANO APPROVVIGIONAMENTI DAGLI USA ALLA GRAN BRETAGNA: GLI ALLEATI LIMITARONO LE PERDITE CON UNA SERIE DI INNOVAZIONI TECNICHE E MIGLIORE ORGANIZZAZIONE DEI TRASPORTI VIA MARE. LA SVOLTA FU PERÒ SEGNATA DA DUE BATTAGLIE DI TERRA COMBATTUTE QUASI CONTEMPORANEAMENTE IN EGITTO E RUSSIA. -NELL’ESTATE 1943 LE TRUPPE ITALO-TEDESCHE DI ROMMEL AVEVANO AVANZATO DALLA CIRENAICA LUNGO LA COSTA MEDITERRANEA, VERSO OTTOBRE ARRIVERANNO ALLO SCONTRO CON LE TRUPPE ALLEATE A EL ALAMEIN E ALLA FINE DEL MESE IL GENERALE MONTGOMERY LANCIA LA CONTROFFENSIVA COSTRINGENDO GLI ITALO-TEDESCHI AD ARRETRARE RIPERCORRENDO IL LITORALE, PER TRE MESI, FINO ALLA TURCHIA. -ANCOR PIÙ DECISIVO FU LO SCONTRO TRA TEDESCHI E SOVIETICI A STALINGRADO: NELL'AGOSTO 1942 LE ARMATE TEDESCHE ASSEDIARONO LA CITTÀ CHE AVREBBE APERTO AGLI INVASORI LA STRADA DEL BACINO DEL DON E DEL CAUCASO; DOPO MESI DI COMBATTIMENTI, A NOVEMBRE I SOVIETICI CONTRATTACCARONO SUI FIANCHI DELLO SCHIERAMENTO NEMICO CHIUDENDO I TEDESCHI IN UNA MORSA, E INVECE CHE AUTORIZZARE LA RITIRATA, HITLER ORDINÒ LA RESISTENZA SACRIFICANDO UN'INTERA ARMATA CHE A FEBBRAIO SI ARRESE: FU IL PIÙ GRAVE ROVESCIO SUBITO DALL'INIZIO DELLA GUERRA, PER GLI ANTIFASCISTI DI TUTTO IL MONDO STALINGRADO DIVENNE SIMBOLO DI RISCOSSA E SEGNO DI SVOLTA. LA CONTROFFENSIVA TRAVOLGE ANCHE IL CORPO DI SPEDIZIONE ITALIANO, COSTRETTO ALLA RITIRATA. -SEMPRE NEL NOVEMBRE 1942 UN CONTINGENTE ANGLO-AMERICANO ERA SBARCATO IN ALGERIA E MAROCCO ACCERCHIANDO LE FORZE DELL'ASSE: SI APRE ORA PER GLI ALLEATI IL PROBLEMA DELL'ATTACCO ALL’EUROPA, CHURCHILL VOLEVA PRIMA DI TUTTO CHIUDERE LA PARTITA IN AFRICA E POI RISALIRE DALL’EUROPA MERIDIONALE, MA SI SCONTRAVA CON LE RICHIESTE DI STALIN CHE VOLEVA UNO SBARCO IMMEDIATO NELL'EUROPA DEL NORD PER ALLEGGERIRE LA PRESSIONE TEDESCA SULL'URSS. IN QUESTA FASE PREVALE IL PUNTO DI VISTA BRITANNICO, IN UNA CONFERENZA A CASABLANCA NEL GENNAIO 1943 SI DECIDE CHE PRIMA SAREBBE STATA ATTACCATA ALL'ITALIA, OBIETTIVO FACILE SIA PER LA VICINANZA DELLA SICILIA ALLE COSTE DELLA TUNISIA, SIA PER RAGIONI POLITICO-MILITARI; SI DECIDE INOLTRE CHE LA GUERRA SAREBBE CONTINUATA FINO ALLA VITTORIA TOTALE, SENZA PATTEGGIAMENTI CON LA GERMANIA O GLI ALLEATI (PRINCIPIO DELLA RESA INCONDIZIONATA). 17.9 LA CAMPAGNA MILITARE CONTRO L'ITALIA INIZIA IL 12 GIUGNO 1943 CON LA CONQUISTA DI PANTELLERIA, E IL 10 LUGLIO I PRIMI CONTINGENTI ANGLO-AMERICANI SBARCANO IN SICILIA IMPADRONENDOSI DELL'ISOLA: TALE SBARCO DETERMINÒ IL CROLLO DEL REGIME FASCISTA E L'OCCUPAZIONE DA PARTE DEI TEDESCHI DELL'ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE CHE BLOCCÒ L'AVANZATA DEGLI ALLEATI A SUD DI ROMA. INTANTO I SOVIETICI RIPRENDEVANO OFFENSIVA SUL FRONTE ORIENTALE E DOPO AVER RESPINTO L'OFFENSIVA TEDESCA NELLA BATTAGLIA DI KURSK (LUGLIO 1943, LA PIÙ GRANDE BATTAGLIA DI CARRI ARMATI), L'ARMATA ROSSA INIZIA UN'AVANZATA CHE SI SAREBBE CONCLUSA NEL 90 MAGGIO 1945 CON LA CONQUISTA DI BERLINO. QUESTE VITTORIE FURONO OTTENUTE A CARO PREZZO MA CONSENTIRONO ALL'UNIONE SOVIETICA DI ACCRESCERE IL SUO PESO MELLA GRANDE ALLEANZA: IL RUOLO DI QUESTA NAZIONE EMERSE NELLA CONFERENZA DI TEHERAN, NOVEMBRE-DICEMBRE 1943, IN CUI ROOSEVELT, STALIN E CHURCHILL SI INCONTRARONO PERSONALMENTE, IL RUSSO OTTENNE L'IMPEGNO PER UNO SBARCO SULLE COSTE FRANCESI DA ATTUARSI NELLA PRIMAVERA DEL 1944, OPERAZIONE RISCHIOSA PERCHÉ I TEDESCHI AVEVANO MUNITO TUTTA LA ZONA DI FORTIFICAZIONI DIFENSIVE (VALLO ATLANTICO). PER ATTUARE IL PIANO SERVÌ UN LUNGO LAVORO DI PREPARAZIONE CHE AVREBBE ASSICURATO AGLI ALLEATI UNA SCHIACCIANTE SUPERIORITÀ AREONAUTICA; SOTTO IL COMANDO DEL GENERALE AMERICANO EISENHOWER, L'OPERAZIONE OVERLORD SCATTA ALL'ALBA DEL 6 GIUGNO 1944: TALE SBARCO IN NORMANDIA FU PREPARATO DA UNA SERIE DI MASSICCI BOMBARDAMENTI E LANCIO DI PARACADUTISTI, E NONOSTANTE LA RESISTENZA TEDESCA, NELLE SUCCESSIVE QUATTRO SETTIMANE SBARCANO OLTRE 1 MILIONE E MEZZO DI UOMINI IN FRANCIA. DOPO DUE MESI DI COMBATTIMENTO GLI ALLEATI SFONDARONO LE DIFESE TEDESCHE DILAGANDO NEL NORD DELLA FRANCIA, IL 25 AGOSTO GLI ANGLO-AMERICANI E I REPARTI DI DE GAULLE ENTRANO A PARIGI, GIÀ LIBERATA DAI PARTIGIANI; A SETTEMBRE LA FRANCIA È QUASI COMPLETAMENTE LIBERATA (E POCHE SETTIMANE PRIMA HITLER ERA SCAMPATO UN ATTENTATO ORGANIZZATO DA UFFICIALI DELL'ESERCITO E ESPONENTI DELLA VECCHIA CLASSE DIRIGENTE TEDESCA NELL'ULTIMO TENTATIVO DI SEPARARE LE SORTI DELLA GERMANIA DA QUELLE DEL NAZISMO: ERA IL 20 LUGLIO 1944). 17.10 LO SBARCO IN SICILIA FU UN COLPO DI GRAZIA PER IL REGIME FASCISTA, GIÀ IN CRISI: UN SEGNALE ALLARMANTE ERA VENUTO DAGLI SCIOPERI OPERAI DEL 1943 CHE AVEVANO INTERESSATO TUTTI MAGGIORI CENTRI INDUSTRIALI DEL NORD, SINTOMO DI DIFFUSO DISAGIO LEGATO AL CAROVITA, AGLI EFFETTI DEI BOMBARDAMENTI AEREI E AI DISAGI ALIMENTARI, ANCHE SE IN ESSA AVEVA AVUTO PARTE ANCHE L'INIZIATIVA DEI NUCLEI CLANDESTINI COMUNISTI. A MINARE LA CADUTA DI MUSSOLINI PERÒ NON FURONO LE PROTESTE POPOLARI MA UNA SORTA DI CONGIURA CHE FACEVA CAPO AL RE E VEDEVA LE COMPONENTI MODERATE DEL REGIME (INDUSTRIALI, MILITARI E GERARCHI DELL'ALA MONARCHICO- CONSERVATRICE) UNITE A ESPONENTI DEL MONDO POLITICO PREFASCISTA, NEL TENTATIVO DI PORTARE IL PAESE FUORI DALLA GUERRA E ASSICURARE LA SOPRAVVIVENZA DELLA MONARCHIA. IL PRETESTO PER L'INTERVENTO DEL RE FU OFFERTO DA UNA RIUNIONE DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO NELLA NOTTE TRA IL 24 E IL 25 LUGLIO 1943 CHE SI CONCLUDE CON L'APPROVAZIONE DI UN DOCUMENTO DI DINO GRANDI IN CUI SI AUSPICA IL RIPRISTINO DELLE FUNZIONI STATALI, UN RITORNO ALLE REGOLE DELLO STATUTO ALBERTINO, E SI INVITA IL SOVRANO A RIASSUMERE LE SUE FUNZIONI DI COMANDANTE DELLE FORZE ARMATE, ATTO DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DEL DUCE. IL GIORNO DOPO MUSSOLINI VIENE CONVOCATO DA VITTORIO EMANUELE III E INVITATO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI, E VIENE NOMINATO CAPO DEL GOVERNO PIETRO BADOGLIO. L'ANNUNCIO DELLA CADUTA DI MUSSOLINI FU ACCOLTA CON ESULTANZA E LA POPOLAZIONE SFOGA IL SUO RISENTIMENTO CONTRO I SIMBOLI DEL REGIME: TALE ENTUSIASMO ERA DOVUTO NON TANTO ALLA GIOIA PER LA RICONQUISTATA LIBERTÀ, QUANTO ALLA SPERANZA DI UNA PROSSIMA FINE DELLA GUERRA: L'USCITA DAL CONFLITTO PERÒ SARÀ PIÙ TRAGICA DELLA GUERRA STESSA. I TEDESCHI SI AFFRETTANO A RAFFORZARE LA LORO PRESENZA MILITARE IN ITALIA PER PREVENIRE LA DEFEZIONE DELL'ALLEATO, DAL CANTO SUO IL GOVERNO BADOGLIO PROGRAMMA CHE NULLA SAREBBE CAMBIATO NELL'IMPEGNO BELLICO ITALIANO, MA INTANTO ALLACCIÓ TRATTATIVE SEGRETE CON GLI ALLEATI, MA QUESTI ULTIMI ERANO LEGATI ALL'IMPEGNO DELLA RESA INCONDIZIONATA QUINDI QUELLO CHE L'ITALIA SOTTOSCRISSE FU UN ATTO DI RESA FIRMATO IL 3 SETTEMBRE A CASSIBILE, MA RESO NOTO SOLO L'8 SETTEMBRE 1943 IN COINCIDENZA CON LO SBARCO DI UN CONTINGENTE ALLEATO A SALERNO. L'ANNUNCIO DELL'ARMISTIZIO CON UN MESSAGGIO RADIOFONICO DI BADOGLIO GETTA L'ITALIA NEL CAOS, IL RE E IL GOVERNO ABBANDONANO ROMA E TI RIPARANO BRINDISI SOTTO LA PROTEZIONE DEGLI ALLEATI, MENTRE I TEDESCHI OCCUPANO L'ITALIA SETTENTRIONALE. LE TRUPPE SI SBANDANO SENZA OPPORRE RESISTENZA ORGANIZZATA AI TEDESCHI, ROMA FU DIFESA DA ALCUNI REPARTI ISOLATI A CUI SI UNIRONO GRUPPI DI CIVILI, GLI SCONTRI CHE EBBERO LUOGO A PORTA SAN PAOLO IL 9 SETTEMBRE FURONO IL PRIMO EPISODIO DELLA RESISTENZA ITALIANA. I MILITARI FATTI PRIGIONIERI DEI TEDESCHI ERANO 600.000, MOLTI FUGGIRONO MA LA SORTE PIÙ TRAGICA TOCCÓ AI MILITARI RAGGIUNTI DALL'ANNUNCIO DELL'ARMISTIZIO LONTANO DALL'ITALIA, IN PARTICOLARE QUELLI NEI BALCANI, TRATTATI COME NEMICI SIA DEI PARTIGIANI JUGOSLAVI E GRECI, CHE DAI TEDESCHI: L'EPISODIO PUNITIVO PIÙ GRAVE AVVENNE A CEFALONIA DOVE VENNE STERMINATA LA “DIVISIONE ACQUI”, CHE AVEVA RIFIUTATO DI ARRENDERSI. I TEDESCHI SI ATTESTANO NELLA LINEA GUSTAV, DA GAETA A PESCARA, E BLOCCARONO L'OFFENSIVA ALLEATA; NEL GENNAIO 1944 UN CONTINGENTE ANGLO-AMERICANO SBARCA AD ANZIO MA FU BLOCCATO DAI TEDESCHI, SOLO A MAGGIO LE ARMATE ALLEATE SFONDANO LE LINEE NEMICHE SUI MONTI AURUNCI: PROTAGONISTI DELL'AZIONE DECISIVA FURONO I REPARTI NORDAFRICANI CHE SI RESERO RESPONSABILI DI VIOLENZA SULLA POPOLAZIONE CIVILE, L'ITALIA DIVENTA ORA CAMPO DI BATTAGLIA PER ESERCITI STRANIERI E AFFRONTA I MOMENTI PIÙ DURI DELLA SUA STORIA UNITARIA. 17.11 DALL'AUTUNNO 1943 L'ITALIA È SPEZZATA IN DUE ENTITÀ STATALI: -AL SUD, LIBERATO DAGLI ALLEATI, SOPRAVVIVEVA FORMALMENTE LA MONARCHIA, CON IL SUO GOVERNO SOTTO IL CONTROLLO DEGLI ALLEATI -AL NORD IL FASCISMO RINASCE SOTTO LA PROTEZIONE DEGLI OCCUPANTI NAZISTI, ROMA VIENE DICHIARATA ZONA NON DI GUERRA, CONDIZIONE MAI UFFICIALMENTE RICONOSCIUTA CHE NON LE EVITÒ DI SUBIRE L'OCCUPAZIONE NAZISTA E I BOMBARDAMENTI ALLEATI. 91 IL 12 SETTEMBRE 1943 AVIATORI E PARACADUTISTI TEDESCHI LIBERARONO MUSSOLINI DALLA PRIGIONIA DI CAMPO IMPERATORE, LO CONDUSSERO IN GERMANIA DOVE ANNUNCIÒ LA NASCITA DI UN NUOVO STATO FASCISTA NELL'ITALIA OCCUPATA DAI TEDESCHI: LA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA. IL REGIME REPUBBLICANO TRASFERISCE I MINISTERI DA ROMA, TROPPO VICINA AL FRONTE, NELLA ZONA DEL LAGO DI GARDA (DA QUI LA DENOMINAZIONE REPUBBLICA DI SALÒ) E CERCA DI ACCREDITARSI COME UNICO LEGITTIMO RAPPRESENTANTE DELL'ITALIA IN CONTRAPPOSIZIONE ALLA MONARCHIA; OBIETTIVO PRIMARIO ERA PUNIRE GLI ARTEFICI DEL TRADIMENTO DEL 25 LUGLIO (MONARCHICI, BADOGLIANI E FASCISTI MODERATI: CINQUE DEI GERARCHI CHE AVEVANO VOTATO L'ORDINE DEL GIORNO GRANDI, TRA CUI GALEAZZO CIANO, VENNERO FUCILATI A VERONA NEL GENNAIO 44). IL NUOVO REGIME CERCA DI GUADAGNARE CONSENSI LANCIANDO UN PROGRAMMA DI SOCIALIZZAZIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI CHE NON DECOLLÒ, E NON ACQUISTÒ MAI LA CREDIBILITÀ PER LA DIPENDENZA DI MUSSOLINI DAI TEDESCHI, CHE SI COMPORTAVANO COME UN ESERCITO DI OCCUPAZIONE PRATICANDO LO SFRUTTAMENTO DI RISORSE ECONOMICHE E UMANE DEI TERRITORI CONTROLLATI, E APPLICANDOVI POLITICHE RAZZIALI: L'EPISODIO PIÙ GRAVE SI VERIFICÒ IL 16 OTTOBRE 1943 QUANDO 1000 EBREI DI ROMA FURONO PRELEVATI E INVIATI AD AUSCHWITZ. IL GOVERNO DI SALÒ E LE SUE FORZE ARMATE ERANO IMPEGNATE A COMBATTERE LA RESISTENZA CHE STAVA NASCENDO IN ITALIA, QUINDI LE REGIONI DEL CENTRO-NORD DIVENTANO TEATRI UNA GUERRA CIVILE TRA ITALIANI CHE SI SOVRAPPONEVA A QUELLA COMBATTUTA DAGLI ESERCITI STRANIERI. LE PRIME FORMAZIONI ARMATE SI RACCOLSERO DOPO L'8 SETTEMBRE E NACQUERO DALL'INCONTRO TRA PICCOLI NUCLEI DI MILITANTI ANTIFASCISTI E MILITARI SBANDATI CHE NON SI ERANO CONSEGNATI AI TEDESCHI; CON IL PROSEGUIRE DELLA GUERRA LE FORMAZIONI ARMATE SI ALLARGANO A STRATI PIÙ BASSI DELLA POPOLAZIONE, ANCHE FEMMINILE, E ANCHE SE IL MOVIMENTO NON RAGGIUNSE DIMENSIONI DI MASSA SI APPOGGIÒ SU UNA DIFFUSA RETE DI SOSTEGNO. I PARTIGIANI AGIVANO SOPRATTUTTO LONTANO DAI CENTRI ABITATI CON ATTACCHI IMPROVVISI E SABOTAGGIO, MA ERANO PRESENTI ANCHE IN CITTÀ CON I GAP, GRUPPI DI AZIONE PATRIOTTICA, CHE COMPIVANO ATTENTATI CONTRO PERSONALITÀ TEDESCHE O MILITARI, A CUI GLI OCCUPANTI RISPOSERO CON SPIETATE RAPPRESAGLIE, PER ESEMPIO NEL MARZO 1944 A ROMA, IN RISPOSTA AD UN ATTENTATO IN CUI ERANO MORTI 33 MILITARI TEDESCHI, FURONO FUCILATI ALLE FOSSE ARDEATINE 335 DETENUTI, EBREI, ANTIFASCISTI E MILITANTI BADOGLIANI. DOPO UNA PRIMA FASE DI AGGREGAZIONE SPONTANEA, LE BANDE PARTIGIANE SI ORGANIZZANO IN BASE ALL'ORIENTAMENTO POLITICO DEI MEMBRI: LE BRIGATE GARIBALDI ERANO FORMATE DAI COMUNISTI, LE FORMAZIONI DI GIUSTIZIA E LIBERTÀ SI RICOLLEGAVANO ALL'OMONIMO MOVIMENTO, LE BRIGATE MATTEOTTI ERANO LEGATE AI SOCIALISTI, E VI ERANO FORMAZIONI CATTOLICHE E LIBERALI. QUINDI FIN DALL'INIZIO LE VICENDE DELLA RESISTENZA SI INTRECCIANO CON QUELLE DEI PARTITI ANTIFASCISTI RIEMERSI DOPO LA CADUTA DEL FASCISMO STESSO; NELL'ESTATE 1942 NASCE IL PARTITO D'AZIONE DALLA CONFLUENZA DI DIVERSI GRUPPI LIBERALISTI-PROGRESSISTI E SOCIALISTI; IN OTTOBRE ESPONENTI CATTOLICI ELABORANO IL PROGRAMMA DI UNA NUOVA FORMAZIONE DESTINATA A RACCOGLIERE L'EREDITÀ DEL PARTITO POPOLARE, LA DEMOCRAZIA CRISTIANA. DOPO IL 25 LUGLIO 1943 FU COSTITUITO IL PARTITO LIBERALE, RINACQUERO QUELLO REPUBBLICANO E QUELLO SOCIALISTA E PER INIZIATIVA DI IVANOE BONOMI NASCE IL PARTITO DEMOCRATICO DEL LAVORO; QUANTO AI COMUNISTI, RICOSTRUIRONO GRAN PARTE DEL LORO GRUPPO DIRIGENTE. FRA 9-10 SETTEMBRE I RAPPRESENTANTI DEI PARTITI SI UNIRONO CLANDESTINAMENTE A ROMA SOTTO LA PRESIDENZA DI BONOMI E SI COSTITUIRONO IN CLN, COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE, PONENDOSI COME GUIDA DELL'ITALIA DEMOCRATICA IN CONTRAPPOSIZIONE AGLI OCCUPANTI TEDESCHI E A BADOGLIO E AL SOVRANO STESSO, RESPONSABILI DELLA DITTATURA DELLA GUERRA. I PARTITI DEL CLN PERÒ NON AVEVANO LA FORZA PER IMPORSI AL GOVERNO BADOGLIO CHE GODEVA DELLA FIDUCIA DEGLI ALLEATI, NELL'OTTOBRE 1943 IL GOVERNO DICHIARA GUERRA ALLA GERMANIA E OTTIENE LA QUALIFICA DI COBELLIGERANTE PER L'ITALIA (UN PICCOLO CORPO ITALIANO DI LIBERAZIONE COMBATTE A FIANCO DEGLI ALLEATI COME NUCLEO). TRA CLN E GOVERNO DEL SUD SI APRE UN CONTRASTO SULLA SORTE DEL RE, CHE FU SBLOCCATO SOLO A MARZO 1944 DA PALMIRO TOGLIATTI, DI RITORNO DALL'URSS, CHE PROPOSE DI ACCANTONARE OGNI PREGIUDIZIO CONTRO IL RE E BADOGLIO E FORMARE UN GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE PER CONCENTRARE LE SUE ENERGIE SULLA LOTTA AL NAZIFASCISMO: LA SVOLTA DI SALERNO ERA IN ARMONIA CON LA LINEA DELL'URSS, CHE AVEVA GIÀ RICONOSCIUTO IL GOVERNO BADOGLIO, MA LEGITTIMAVA ANCHE IL PARTITO COMUNISTA ITALIANO COME PARTITO NAZIONALE. LA SVOLTA DI TOGLIATTI FU CRITICATA DA SOCIALISTI E AZIONISTI, MA CONSENTE DI FORMARE IL PRIMO GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE IL 24 APRILE, COMPRENDENTE I RAPPRESENTANTI DEI PARTITI DEL CLN E BADOGLIO. L'ACCORDO PREVEDEVA CHE VITTORIO EMANUELE III, SENZA ABDICARE, DELEGASSE I SUOI POTERI AL FIGLIO UMBERTO IN ATTESA CHE IL POPOLO DECIDESSE LA SORTE DELL'ISTITUZIONE MONARCHICA UNA VOLTA FINITA LA GUERRA. NEL GIUGNO ‘44, DOPO CHE GLI ALLEATI LIBERANO ROMA, UMBERTO ASSUME LA LUOGOTENENZA GENERALE DEL REGNO, BADOGLIO LASCIA IL POSTO A UN GOVERNO GUIDATO DA IVANOE BONOMI, CHE SIGNIFICA UN COLLEGAMENTO TRA I POTERI LEGALI DELL'ITALIA LIBERATA E IL MOVIMENTO DI RESISTENZA: LE FORMAZIONI PARTIGIANE, CHE GIÀ DA GENNAIO ‘44 AVEVANO RICONOSCIUTO LA LORO GUIDA NEL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE, SI DIEDERO ANCHE UN'ORGANIZZAZIONE UNITARIA UNITARIA, IL CORPO VOLONTARI DELLA LIBERTÀ. INTANTO RIPRENDE LA LIBERAZIONE DI ROMA, SI ALLARGA LA BASE DI RECLUTAMENTO DELLE FORMAZIONI PARTIGIANE E LE LORO AZIONI DIVENTANO PIÙ AMPIE NONOSTANTE LE CONTINUE RAPPRESAGLIE TEDESCHE (LA PIÙ TERRIBILE FU A MARZABOTTO DOVE FURONO UCCISI 770 CIVILI NEL SETTEMBRE 1944). QUESTA ATTIVITÀ AVEVA PIÙ UN VALORE SIMBOLICO CHE UNA FORZA MILITARE, L'EFFICACIA DELL'AZIONE 92 KACHEMIRE, A MAGGIORANZA MUSULMANA MA ASSEGNATA ALL'UNIONE INDIANA. ANCHE GANDHI FU VITTIMA DEL CLIMA DI ODIO RELIGIOSO, E GIUDICATO TROPPO ARRENDEVOLE VERSO I MUSULMANI FU ASSASSINATO DA UN ESTREMISTA INDÙ NEL 1948. IL PRIMO CAPO DEL GOVERNO DELL'INDIA INDIPENDENTE FU NEHRU, MA IL PAESE ERA AGGRAVATO DA IMMENSI PROBLEMI COME LA POVERTÀ DELLE CAMPAGNE, IL SOVRACCARICO DEMOGRAFICO, LE TENSIONI TRA DIVERSI GRUPPI, LA PERMANENZA DI COSTUMI ARCAICI E DIVISIONI LEGATE AL VECCHIO SISTEMA DELLE CASTE; TUTTAVIA, NONOSTANTE ALCUNI ASPETTI AUTORITARI DEL POTERE ESERCITATO PRIMA DA NEHRU, POI DA SUA FIGLIA INDIRA GANDHI, LE ISTITUZIONI DEMOCRATICO-PARLAMENTARI LASCIATE IN EREDITÀ DALLA DOMINAZIONE BRITANNICA SI CONSOLIDARONO. LA VICENDA DEL PAKISTAN FU PIÙ TRAVAGLIATA, LA VITA DEMOCRATICA FU A LUNGO INTERROTTA DA DITTATURE MILITARI E MINACCIATA DALLA CRESCITA DI CORRENTE ISLAMICHE INTEGRALISTE; INOLTRE NEL 1971 SI STACCA LA PARTE ORIENTALE CHE DOPO UN SANGUINOSO CONFLITTO DÀ VITA ALLA REPUBBLICA DEL BANGLADESH. 19.3 NEL SUD-EST ASIATICO IL PROCESSO DI EMANCIPAZIONE SI INTRECCIA CON LO SCONTRO TRA LE FORZE NAZIONALISTE ALLEATE CON L'OCCIDENTE, E I MOVIMENTI COMUNISTI; IL CONFRONTO EBBE ESITI DIVERSI: -IN BIRMANIA E MALESIA, COLONIE BRITANNICHE INDIPENDENTI DAL 1948 E 1957, PREVALGONO LE FORZE NAZIONALISTE E LA GUERRIGLIA COMUNISTA FU SCONFITTA; -IN INDONESIA AHMED SUKARNO, NAZIONALISTA, OTTIENE L'INDIPENDENZA DALL'OLANDA NEL 1949 E CERCA DI SEGUIRE UNA POLITICA AUTONOMA RISPETTO AI BLOCCHI. NEL 1965 DOPO UN FALLITO TENTATIVO RIVOLUZIONARIO DEI COMUNISTI, SUKARNO CEDE IL POTERE AL MILITARI DEL GENERALE SUHARTO. -IN THAILANDIA LE FORZE MODERATE MANTENGONO IL POTERE IN UN ALTERNARSI DI REGIMI MILITARI GOVERNI CIVILI. -LE FILIPPINE, INDIPENDENTI DAGLI USA DAL 1946, FRONTEGGIANO UNA GUERRIGLIA CONDOTTA DA COMUNISTI E GRUPPI SEPARATISTI ISLAMICI. -NETTA PREVALENZA DEI COMUNISTI SI EBBE NEGLI STATI DELL'INDOCINA, SORTI DALLA DISSOLUZIONE DELL'IMPERO FRANCESE: IN VIETNAM I COMUNISTI GUIDATI DA OH-CHI MIN ASSUMONO UN RUOLO PREMINENTE NELLA “LEGA PER L'INDIPENDENZA” COSTITUITA NEL 1941 PER COMBATTERE LA DOMINAZIONE FRANCESE; QUATTRO ANNI DOPO PH-CHI MIN PROCLAMÒ L’INDIPENDENZA DALLA FRANCIA E LA NASCITA DELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL VIETNAM, I FRANCESI NON RICONOBBERO IL NUOVO STATO E OCCUPARONO LA PARTE MERIDIONALE: NEL 1946 E COMINCIO UN LUNGO SCONTRO CHE SI CONCLUSE SOLO NEL MAGGIO 1954 QUANDO LA PIAZZAFORTE DI DIEN BIEN, DOVE ERA CONCENTRATO IL GROSSO DELLE FORZE FRANCESI, CAPITOLA DOPO TRE MESI DI ASSEDIO. GLI ACCORDI DI GINEVRA DELLO STESSO ANNO SANCISCONO IL RITIRO DEI FRANCESI DALLA PENISOLA INDOCINESE, QUINDI ANCHE DA LAOS E CAMBOGIA, E LA DIVISIONE PROVVISORIA DEL VIETNAM IN DUE STATI: UNO COMUNISTA AL NORD, L'ALTRO FILO OCCIDENTALE AL SUD (INSERENDOSI NEL CONTRASTO EST-OVEST). 19.4 DA INIZIO SECOLO NEI PAESI DEL MEDIO ORIENTE E IN AFRICA SI SVILUPPA UN MOVIMENTO ARABO, IN LOTTA PRIMA CONTRO LA DOMINAZIONE TURCA E POI CONTRO L'INFLUENZA EUROPEA. NEL CORSO DEL PRIMO CONFLITTO QUESTO MOVIMENTO SI INTRECCIA CON LE POTENZE COLONIALI E IL LORO TENTATIVO DI SUBENTRARE NEL CONTROLLO DELL'AREA, NEL SECONDO CONFLITTO L'INTRECCIO DIVENTA PIÙ STRETTO, LA REGIONE MERIDIONALE VEDE CRESCERE LA SUA IMPORTANZA STRATEGICA PER LE SUE RISORSE PETROLIFERE I TEDESCHI CERCANO DI APPOGGIARE I MOVIMENTI NAZIONALI ARABI CONTRO GRAN BRETAGNA E FRANCIA IN VIRTÙ DEL MANDATO COLONIALE RICEVUTO DOPO LA GRANDE GUERRA. FINITO IL CONFLITTO LE POTENZE MANDATARIE DECIDONO DI RINUNCIARE AI LORO POSSESSI TENTANDO PERÒ DI MANTENERE UNA FORMA DI CONTROLLO, COSÌ NEL 1946 LA GRAN BRETAGNA RICONOSCE L'INDIPENDENZA DELLA TRANSGIORDANIA, E LA FRANCIA RITIRA LE TRUPPE DA SIRIA E LIBANO. IRAQ, EGITTO, ARABIA SAUDITA E YEMEN NEL 1945 FORMANO LA LEGA DEGLI STATI ARABI CON SCOPI DI COOPERAZIONE POLITICA ED ECONOMICA, E AMBIZIONI DI INTEGRAZIONE FEDERALE. RESTAVA DA SCIOGLIERE IL NODO DELLA PALESTINA ASSEGNATA PER MANDATO ALLA GRAN BRETAGNA MA CONTESA FRA ARABI E EBREI: LA PRESSIONE DEL MOVIMENTO SIONISTA PER LA CREAZIONE DI UNO STATO EBRAICO SI FECE SEMPRE PIÙ FORTE, ALIMENTATA DALL'IMMIGRAZIONE DEGLI EBREI EUROPEI, E L'ASPIRAZIONE A UN FOCOLARE NAZIONALE RICEVETTE NUOVA LEGITTIMAZIONE NELL'OPINIONE PUBBLICA DEMOCRATICA DOPO LE RIVELAZIONI SUGLI ORRORI DEI LAGER: LA CAUSA SIONISTA FU SOSTENUTA DAGLI USA DOVE LA COMUNITÀ EBRAICA ERA INFLUENTE, MA FU OSTACOLATA DAI BRITANNICI CHE NON VOLEVANO INIMICARSI GLI STATI ARABI. LE ORGANIZZAZIONI EBRAICHE PASSANO ALLA LOTTA ARMATA CONTRO ARABI E BRITANNICI STESSI, QUESTI ULTIMI SI CHIAMANO FUORI DAL CONFLITTO IL 15 MAGGIO 1948, E DIEDERO ALLE NAZIONI UNITE IL COMPITO DI TROVARE UNA SOLUZIONE: L'ONU APPROVÒ UN PIANO DI SPARTIZIONE IN DUE STATI CHE VENNE RESPINTO DAGLI ARABI, E IN COINCIDENZA CON IL RITIRO BRITANNICO GLI EBREI PROCLAMANO LA NASCITA DELLO STATO D'ISRAELE A CUI GLI STATI DELLA LEGA ARABA REAGISCONO ATTACCANDO MILITARMENTE. L'ESITO DELLO SCONTRO SEMBRAVA CHIARO VISTA LA SPROPORZIONE DELLE FORZE, INVECE SI RISOLSE IN UNA DISFATTA PER LE FORZE ARABE, MAL EQUIPAGGIATE E MAL COORDINATE, E SEGNA L'AFFERMAZIONE DELLO STATO EBRAICO: STATO MODERNO, ISPIRATO ALLE DEMOCRAZIE OCCIDENTALI, CON STRUTTURE SOCIALI AVANZATE E ORGANIZZAZIONE ECONOMICA IN CUI IL CAPITALISMO CONVIVE CON L'ESPERIMENTO COOPERATIVISTICO DELLE COMUNITÀ AGRICOLE CREATE DA PIONIERI SIONISTI; FIN DAI PRIMI 95 ANNI ISRAELE RIVELA UNA FORZA INSOSPETTATA RISPETTO ALLE PICCOLE DIMENSIONI, CHE DERIVAVA NON SOLO DALLE RISORSE PROVENIENTI DALLE COMUNITÀ ESTERE, MA ANCHE DALLA PREPARAZIONE DEI SUOI DIRIGENTI, IN PARTICOLARE I LEADER LABURISTI COME DAVID BEN GURION E GOLDA MEIR CHE GUIDARONO IL PAESE DOPO L'INDIPENDENZA. CON LA GUERRA DEL 1948 LO STATO EBRAICO SI INGRANDÌ OCCUPANDO ANCHE LA PARTE OCCIDENTALE DI GERUSALEMME CHE NEI PROGETTI DELL'ONU SAREBBE DOVUTA RESTARE SOTTO IL CONTROLLO INTERNAZIONALE E CHE INVECE RESTA DIVISA IN DUE FINO AL 1967. LA TRANSGIORDANIA (REGNO DI GIORDANIA DAL 1949) INCAMERA I TERRITORI OCCUPATI DALLE SUE TRUPPE DURANTE IL CONFLITTO, L'EGITTO OCCUPA LA STRISCIA DI GAZA: ENTRAMBI SONO TERRITORI ASSEGNATI DAL PIANO DELL'ONU ALL'IPOTIZZATO STATO ARABO DI PALESTINA CHE INVECE NON VIDE MAI LA LUCE, COSÌ CIRCA 700.000 ARABI ABBANDONARONO LE TERRE CHE ABITAVANO RIPARANDOSI NEI PAESI VICINI, SOPRATTUTTO GIORDANIA, DOVE VISSERO GRAZIE AGLI AIUTI DELL'ONU E DELLE ORGANIZZAZIONI UMANITARIE SENZA POSSIBILITÀ DI INTEGRAZIONE: COMINCIA COSÌ IL DRAMMA PALESTINESE SU CUI SI SAREBBE INCENTRATO D'ORA IN POI IL CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO. 19.5 LA SCONFITTA SUBITA NELLA GUERRA CONTRO ISRAELE RADICALIZZA LE CORRENTI NAZIONALISTE E FA CRESCERE IL RISENTIMENTO NEL MONDO ARABO VERSO L'OCCIDENTE; IN QUESTO PROCESSO CONFLUISCONO 2 COMPONENTI: -QUELLA NAZIONALISTA RAPPRESENTATA DAL MOVIMENTO DEI FRATELLI MUSULMANI, FONDATO DA SAN AL BANNA CHE PUNTAVA AD UNA RAISE LA MITIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ APPLICANDO I PRECETTI CORANICI; -QUELLA LAICA E NAZIONALISTA INCARNATA SOPRATTUTTO DEI MILITARI, ATTENTI ALLA MODERNIZZAZIONE E ALLO SVILUPPO ECONOMICO; TRAEVA ISPIRAZIONE DALLE ESPERIENZE OCCIDENTALI MESCOLANDO SPUNTI SOCIALISTI CON TEMI PRESI DAI REGIMI AUTORITARI DI DESTRA. LA SECONDA TENDENZA SI AFFERMA NEGLI ANNI ‘50 TROVANDO IL SUO CENTRO NELL'EGITTO, IL PIÙ IMPORTANTE DEGLI STATI ARABI. DAL 1922 ERA FORMALMENTE INDIPENDENTE E RETTO DA UN REGIME MONARCHICO STRETTAMENTE LEGATO ALLA GRAN BRETAGNA CHE MANTENEVA UNA SORTA DI PROTETTORATO SUL PAESE E CONSERVAVA IL CONTROLLO DELLA COMPAGNIA DEL CANALE DI SUEZ INSIEME ALLA FRANCIA. NEL 1952 LA MONARCHIA VIENE ROVESCIATA E IL POTERE ASSUNTO DA UN COMITATO DI UFFICIALI LIBERI GUIDATO DA MOHAMMED NEGUIB E GAMAL ABDEL NASSER: QUEST'ULTIMO NEL 1954 ALLONTANÒ IL MODERATO NEGUIB, E SI IMPOSE COME UNICO LEADER INSTAURANDO UNA DITTATURA, AVVIÒ UNA SERIE DI RIFORME SOCIALISTE COME REDISTRIBUZIONE DELLA TERRA O NAZIONALIZZAZIONE DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ ECONOMICHE, E PROMOSSE L'INDUSTRIALIZZAZIONE; IN POLITICA ESTERA SI PROPOSE COME GUIDA NELLA LOTTA DEI PAESI ARABI CONTRO ISRAELE E VUOLE LIBERARE IL PAESE DA OGNI CONDIZIONAMENTO DA PARTE DELLE POTENZE EX COLONIALI, OTTENENDO LO SGOMBERO DELLE TRUPPE BRITANNICHE DALLA ZONA DEL CANALE E STIPULANDO CON L'URSS ACCORDI PER AIUTI ECONOMICI. GLI USA ALLORA BLOCCANO IL FINANZIAMENTO DELLA DIGA DI ASSUAN, SULL'ALTO NILO, NECESSARIA PER ELETTRIFICAZIONE E IRRIGAZIONE DEL PAESE (COME RISPOSTA A QUELLO CHE APPARE UNO SCIVOLAMENTO VERSO POSIZIONI FILO SOVIETICHE). NASDER RISPONDE NAZIONALIZZANDO LA COMPAGNIA DEL CANALE DI SUEZ, E SI APRE COSÌ UNA CRISI INTERNAZIONALE: NEL 1956, DI INTESA CON I GOVERNI DI LONDRA E PARIGI, ISRAELE ATTACCA L'EGITTO SCONFIGGENDOLO, MENTRE PARACADUTISTI FRANCESI E BRITANNICI OCCUPANO LA ZONA DEL CANALE. L'OPERAZIONE PERÒ FALLÌ A CAUSA DELL'ATTEGGIAMENTO DELLE DUE SUPERPOTENZE, GLI USA NON DIEDERO ALCUN APPOGGIO, L'URSS INVIÓ ADDIRITTURA UN ULTIMATUM AI TRE PAESI; ANCHE L'ONU VOTÒ UNA MOZIONE DI CONDANNA, E PRIVI DI OGNI APPOGGIO, I FRANCO-BRITANNICI FERMARONO LA LORO OFFENSIVA E ISRAELE SI RITIRA DAL SINAI. CI FURONO MOLTE CONSEGUENZE, INNANZITUTTO FINISCE SIMBOLICAMENTE L'ERA COLONIALE E LE POTENZE CHE NE ERANO STATE PROTAGONISTE PERDONO PESO; L'EGITTO SI RAFFORZA, E ANCHE NASSER, CHE RILANCIANDO LA CAUSA DEL PANARABISMO, CIOÈ L'UNITÀ DI POPOLI SLAVI, E LEGANDOLA A UN PROGETTO DI MODERNIZZAZIONE, ACQUISISCE PRESTIGIO PRESSO LE MASSE E LA BORGHESIA DEL MONDO ISLAMICO. IDEALI SIMILI FURONO FATTI PROPRI IN SIRIA E IRAQ DAL PARTITO SOCIALISTA ARABO (BAHAT=‘RINASCITA’) CHE TROVA CONSENSI SOPRATTUTTO TRA I MILITARI: NEL 1954 IN SIRIA SI AFFERMÒ UN REGIME MILITARE DI ISPIRAZIONE PANARABA, NEL ‘58 MILITAR8 LEGATI AL BAHAT PRESERO POTERE IN IRAQ ROVESCIANDO LA MONARCHIA HASHEMITA. NELLO STESSO ANNO AVVIENE LA FUSIONE TRA EGITTO E SIRIA IN UNA REPUBBLICA ARABA UNITA, MA IL PROGETTO FALLÌ IN POCHI ANNI PERCHÉ L'UNITÀ PANARABA SI SCONTRA CON LA REALTÀ DELLE GELOSIE NAZIONALI E DIVISIONI IDEOLOGICHE: IL PROGETTO DI UN SOCIALISMO ISLAMICO CAPACE DI CONCILIARE TRADIZIONE E MODERNITÀ SI RISOLVE IN COLPI DI STATO E DITTATURE MILITARI, ANCHE SE IL RICHIAMO DEL NASSERISMO RIMASE MOLTO FORTE E CON INFLUENZA DECISIVA SULLE VICENDE DEI PAESI DEL MAGHREB, PARTE OCCIDENTALE DEL NORD AFRICA, IN LOTTA CONTRO IL DOMINIO COLONIALE FRANCESE. 19.6 -LA FRANCIA ESERCITAVA UN PROTETTORATO IN MAROCCO E TUNISIA, STATI IN CUI NASCONO FORTI MOVIMENTI INDIPENDENTISTI ALLA CUI GUIDA, NEL DOPO GUERRA, VANNO FORZE DI ISPIRAZIONE NAZIONALISTA E LAICA CHE I FRANCESI NON RIESCONO A REPRIMERE, TANTO CHE NEL 1956 CONCEDONO L'INDIPENDENZA A ENTRAMBI I PAESI (CHE MANTERRANNO UNA POSIZ. MODERATA E FILO-OCCIDENTALE IN POLITICA ESTERA). -PIÙ DRAMMATICA FU LA LOTTA DI LIBERAZIONE IN ALGERIA DOVE LA PRESENZA FRANCESE AVEVA RADICI PROFONDE (ERA STATA CONQUISTATA 96 NEL 1830): LA COLONIA ERA A TUTTI GLI EFFETTI UNA PROVINCIA DELLO STATO FRANCESE, E ANCHE GLI 8 MILIONI DI ALGERINI MUSULMANI ERANO CITTADINI FRANCESI DAL 1945 MA NON GODEVANO DI PIENI DIRITTI POLITICI E NON ERANO RAPPRESENTATI NEL PARLAMENTO DI PARIGI; DAL 1954 IL ‘MOVIMENTO NAZIONALISTA ALGERINO’ SI ORGANIZZÒ NEL FRONTE DI LIBERAZIONE NAZIONALE FLN GUIDATO DA MOHAMMED BEN BELLA, ORGANIZZAZIONE CLANDESTINA RADICATA NELLE CITTÀ. COMINCIA UNO SCONTRO CHE CULMINA NEL 1957 CON LA BATTAGLIA DI ALGERI, DI NOVE MESI, CHE VIDE LA PARTE ARABA DELLA CITTÀ MOBILITATA A SOSTEGNO DEI COMBATTENTI DEL FLN. I FRANCESI PIEGARONO L'INSURREZIONE INVIANDO REPARTI SPECIALI E CON REPRESSIONI BRUTALI SUSCITANDO PROTESTE ANCHE NELL'OPINIONE PUBBLICA NAZIONALE. NEL MAGGIO 1958 LA MINACCIA DI UN COLPO DI STATO PROVOCÒ LA CRISI DELLA QUARTA REPUBBLICA E FAVORISCE IL RITORNO AL POTERE DI DE GAULLE CHE, INIZIALMENTE FAVOREVOLE AL MANTENIMENTO DI UNA PRESENZA NELLA COLONIA, CAPÌ POI CHE LA CAUSA DELL’ALGERIA FRANCESE ERA PERDUTA E CERCA DI FAR USCIRE IL PAESE DALLA GUERRA. COSÌ SI APRE LA STRADA ALL'INDIPENDENZA ALGERINA, SANCITA DAGLI ACCORDI DI EVIAN DEL MARZO 1962: L'ORDINAMENTO INTERNO FU AUTORITARIO (GUIDATO INIZIALMENTE DA BEN BELLA, POI DA HUARI BUMEDIEM), L'ECONOMIA STABILIZZATA, E DIVENNE UNA POSIZIONE DI PUNTA NELLO SCHIERAMENTO DEI PAESI ARABI. DI ISPIRAZIONE NAZIONALISTA MA CON CONNOTATI DI ORTODOSSIA ISLAMICA FU LA RIVOLUZIONE CHE DEPOSE LA MONARCHIA IN LIBIA NEL 1969 (EX COLONIA ITALIANA INDIPENDENTE DAL 51); TALE RIVOLUZIONE PORTA AL POTERE MUHAMMAR GHEDDAFI, IL CUI REGIME È CARATTERIZZATO DAL TENTATIVO DI REALIZZARE UNA SUA VISIONE DEL SOCIALISMO ISLAMICO, E DAL DINAMISMO AVVENTUROSO DELLA SUA POLITICA ESTERA CHE LO PORTA AD APPOGGIARE IL MOVIMENTO DI GUERRIGLIA ANCHE CONTRO GLI OCCIDENTALI E INSERIRSI NEI CONFLITTI INTERNI DI VARI PAESI AFRICANI CREANDO TENSIONE CON I REGIMI ARABI MODERATI E CON GLI USA. 19.7 DOPO LA CRISI DI SUEZ DEL 1956, IL MEDIO ORIENTE RAPPRESENTA UN FOCOLAIO DI TENSIONE: A LIVELLO LOCALE PER L'OSTILITÀ TRA ISRAELE E I PAESI ARABI CHE NON RICONOSCEVANO LO STATO EBRAICO, A LIVELLO INTERNAZIONALE COME TERRENO DI SCONTRO TRA URSS (PROTETTRICE DELLE EGITTO), E USA (CHE SOSTENEVANO L'ISRAELE). NEL 1967 APPENA NASSER PROCLAMA LA CHIUSURA DEL GOLFO DI AQADA, UNICO SBOCCO ISRAELIANO SUL MAR ROSSO, E STRINSE UN PATTO CON LA GIORDANIA; GLI ISRAELIANI IL 5 GIUGNO RISPONDONO ATTACCANDO EGITTO, GIORDANIA E SIRIA: LA GUERRA DURA SEI GIORNI MA L'ESITO FU LA DISTRUZIONE DELL'AVIAZIONE EGIZIANA COLPITA ANCOR PRIMA DI DECOLLARE, CIÒ FU DISASTROSO PER GLI ARABI, L'EGITTO PERSE LA PENISOLA DEL SINAI E LA GIORDANIA I TERRITORI DELLA RIVA OCCIDENTALE DEL GIORDANO INCLUSA LA PARTE ORIENTALE DI GERUSALEMME, LA SIRIA PERSE LE ALTURE DEL GOLAN; INOLTRE CI FURONO PIÙ DI 30.000 MORTI ARABI, GLI ISRAELIANI POCHE CENTINAIA. LA DISFATTA DELLA GUERRA DEI SEI GIORNI EBBE CONSEGUENZE VASTE, SEGNA IL DECLINO DI NASSER E LA SUA POLITICA DI OLTRANZISMO PANARABO, PORTA UN ATTEGGIAMENTO PIÙ PRUDENTE IN GIORDANIA E IN ALTRI STATI MODERATI, DETERMINÒ IL DISTACCO DEI MOVIMENTI DI RESISTENZA PALESTINESE RIUNITI NELL'ORGANIZZAZIONE PER LA LIBERAZIONE DELLA PALESTINA DALLA TUTELA DEI REGIMI ARABI. QUEST'ORGANIZZAZIONE, GUIDATA DA YASSER ARAFAT DAL 1969, PONE LE SUE BASI IN GIORDANIA CREANDO UNO STATO NELLO STATO; HUSSEIN, RE DI GIORDANIA, ESPOSTI ALLE RAPPRESAGLIE ISRAELIANE E AGLI ATTENTATI TERRORISTICI PALESTINESI, INTERROMPE LA CONVIVENZA E NEL SETTEMBRE NERO (1970) LE TRUPPE GIORDANE SI SCONTRANO CON I MILITANTI PALESTINESI CHE SI RIPARANO NEL VICINO IN LIBANO; CI FURONO MIGLIAIA DI MORTI E DA QUEL MOMENTO IN POI L'ORGANIZZAZIONE ESTENDE LA LOTTA TERRORISTICA SUL PIANO INTERNAZIONALE CON DIROTTAMENTI AEREI E ATTENTATI COME QUELLO DI MONACO CONTRO GLI ATLETI ISRAELIANI DURANTE LE OLIMPIADI DEL 1972. NEL 1970 NASSAR MORÌ, E IL SUO SUCCESSORE ANWAR SADAT CERCA DI DARE UN'IMPRONTA PIÙ REALISTICA ALLA POLITICA EGIZIANA; VUOLE RECUPERARE IL SINAI QUINDI PREPARA IL CONFRONTO CON ISRAELE: IL 6 OTTOBRE 1973, GIORNO DELLA FESTA EBRAICA DELLO YOM KIPPUR, LE TRUPPE EGIZIANE INVESTONO LE LINEE ISRAELIANE SUL CANALE DI SUEZ, DILAGANO NEL SINAI, I SIRIANI ATTACCANO NEL GOLAN. TUTTAVIA IL ISRAELE RESPINGE GLI ATTACCHI E PASSA ALL'OFFENSIVA PENETRANDO IN TERRITORIO EGIZIANO. CON LA MEDIAZIONE DEGLI USA SI ARRIVA A UN CESSATE IL FUOCO E LA GUERRA SI CHIUDE SENZA VINCITORI NÉ VINTI, MA CI FURONO GRAVI CONSEGUENZE A LIVELLO INTERNAZIONALE: LA CHIUSURA PER DUE ANNI DEL CANALE DI SUEZ E IL BLOCCO PETROLIFERO DECRETATO DEGLI STATI ARABI CONTO I PAESI OCCIDENTALI AMICI DI ISRAELE; L'AUMENTO DEL PREZZO DEL PETROLIO PROVOCA CONSEGUENZE DI VASTA PORTATA, MENTRE SUL PIANO DEGLI EQUILIBRI LOCALI I SUCCESSI OTTENUTI CON L'ATTACCO NEL SINAI DANNO AGLI EGIZIANI LA SENSAZIONE DI AVER LAVATO L'ONTA DEL 1967, E SCOSSERO IL MITO DELL'INVINCIBILITÀ DELLO STATO EBRAICO. 19.8 IL CONTRASTO CHE ATTRAVERSA IL MONDO ISLAMICO TRA TRADIZIONALISMO E SPINTE MODERNIZZATRICE SI FA SENTIRE ANCHE IN TURCHIA E IRAN (ANTICA PERSIA), MAGGIORI PAESI MUSULMANI NON ARABI DEL MEDIORIENTE CHE NON AVEVANO CONOSCIUTO LA DOMINAZIONE COLONIALE MA AVEVANO SUBITO L'INFLUENZA DELLE POTENZE EUROPEE: LA TURCHIA, DOPO LA SCONFITTA DEGLI OTTOMANI DELLA 1’ GUERRA MONDIALE AVEVA RISCHIATO DI ESSERE DIVISA, E L'IRAN ERA OGGETTO DELLE MIRE EGEMONICHE DI RUSSIA E GRAN BRETAGNA. -RIMASTA NEUTRALE PER QUASI TUTTA LA 2’ GUERRA MONDIALE, LA REPUBBLICA TURCA ADERISCE AL SISTEMA DI ALLEANZE OCCIDENTALE PER SOTTRARSI ALL'INFLUENZA DELL'URSS; SUL PIANO INTERNO SI MUOVE ENTRO LE LINEE TRACCIATE DA ATATURK CHE AVEVA GUIDATO IL PAESE LUNGO MODERNIZZAZIONE E LAICIZZAZIONE. PERÒ NEL SECONDO DOPO GUERRA, IN PARALLELO CON L'APERTURA DI NUOVI SPAZI DI DEMOCRAZIA IL CONTROLLO SUI CITTADINI SI ALLENTA E FU CONCESSA MAGGIOR TOLLERANZA PER LE TRADIZIONALI FORME DI CULTO DELLE AREE RURALI IN ANATOLIA; PROTAGONISTA FU ADNAN MENDERES, PRIMO MINISTRO NEL 1950-60, ACCUSATO DI AVER GESTITO IL POTERE CON 97