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Stalin e Hitler: La Nascita dei Regimi Totalitari, Appunti di Storia

Storia politicaStoria della GermaniaStoria della RussiaStoria del XX secolo

La nascita e il consolidamento dei regimi totalitari di Stalin in Unione Sovietica e di Hitler in Germania. Dal X Congresso del Partito Comunista Russo all'ascesa al potere di Stalin e alla dittatura del lavoro, dalla ricostruzione del Partito Nazionalsocialista tedesco a Hitler al potere e alla nazificazione della Germania. Il documento illustra anche la politica estera di entrambi i leader, con la normalizzazione dei rapporti internazionali e la crisi degli equilibri europei.

Cosa imparerai

  • Come Stalin ha consolidato il potere in Unione Sovietica?
  • Come Hitler ha ricostruito il Partito Nazionalsocialista tedesco e ha ottenuto il potere?
  • Come le politiche estere di Stalin e di Hitler hanno influenzato la crisi degli equilibri europei?

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 03/07/2022

mariangela-scotto
mariangela-scotto 🇮🇹

4.5

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Scarica Stalin e Hitler: La Nascita dei Regimi Totalitari e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Capitolo 8 - Gli Stati Uniti da Wilson a Roosevelt Dopo la guerra gli Usa attraversano uno straordinario sviluppo negli anni 20. Nasce lo stile americano di vita basato sui consumi secondari è caratterizzato da un elevato standard di vita. Anni 20 = anni ruggenti. Usa conservatrice e tradizionalista: boccia il trattato di Versailles e con esso l’adesione alla Società delle Nazioni. Isolazionismo politico per tutelare la produzione nazionale che si concretizza nell’applicazione di pesanti tariffe doganali sulle importazioni. Concessa ampia libertà di iniziativa delle imprese: crescita senza controllo delle grandi concentrazioni industriali e finanziarie. Abbassate le imposte dirette, aumentate quelle indirette. “Red Scare” = paura dei bolscevichi, si erano intensificate le agitazioni sindacali, nato un piccolo gruppo comunista e anarchico. il governo reagisce emanando migliaia di provvedimenti di espulsione (italiani socialisti Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti). Disposizioni sempre più restrittive in materia di immigrazione. E in questo clima di intolleranza e di chiusura ideologica riprende vigore l’organizzazione razzista Ku Klux Klan. Scatta il proibizionismo 1919: divieto di produzione e circolazione consumo di alcol. Aumenta la delinquenza organizzata (gangster Al Capone, figlio di immigrati italiani). Aumentano i titoli azionari alla borsa di Wall Street. Aumenta la convinzione che arricchirsi con la speculazione finanziaria fosse un’attività semplice e sicura. Si giocava d’azzardo: si comprava senza disporre di adeguati mezzi monetari. Innesco di un pericoloso processo di indebitamento collettivo. Problemi strutturali: eccesso di produzione rispetto alle capacità di assorbimento di mercato dovuto alle innovazioni tecnologiche che permettevano di produrre di più e a costi più bassi. Era anche diseguale la ripartizione della ricchezza prodotta e il divario tra profitti e salari. Molte famiglie e industrie si erano indebitati con le banche: I debitori non riuscivano a restituire i prestiti e ciò avrebbe comportato il rischio del fallimento delle banche. Dopo cinque anni di costante aumento delle quotazioni dei titoli nel 1929 l’indice azionario della borsa di New York registra una prima consistente perdita. Il 24 ottobre (giovedì nero) le azioni poste in vendita furono quasi 13 milioni e il 29 ottobre 16 milioni. Provoca il crollo dell’indice medio dei valori dei titoli che arrivano a dimezzarsi. Il crack del 29 travolge il mondo finanziario e l’intera economia americana. Colpiti soprattutto i possessori di piccoli e medi capitali. Causa una brusca frenata dei consumi. Provoca una serie di fallimenti a catena di imprese già in difficoltà. Riduzione di produzione e licenziamento di manodopera in eccesso. Falliscono tra il 1930 e 1933 quasi 9000 banche. Disoccupazione e impoverimento: grande depressione e protezionismo. Anche i governi europei seguono il suo esempio e si genera la paralisi del mercato internazionale. New Deal di Roosevelt nel 1933: Stagione del capitalismo democratico. Mediazione dello Stato nei rapporti tra capitale e lavoro. Programma di risanamento per saldare la ripresa economica con delle riforme sociali a difesa dei lavoratori e delle fasce più deboli. Con l’Emergence Banking act la Federal Reserve Bank diventa Banca centrale degli Stati Uniti. Strategia di inflazione controllata. Abbandono della parità aurea per favorire le esportazioni (svalorizzazione del dollaro). Emessi titoli di Stato per finanziare le spese pubbliche. Promozioni di grandi opere pubbliche e rilancio della produzione agricola. Creazione della Tennessee Valley Authority per sviluppare la produzione di energia elettrica. Abrogazione del proibizionismo. Aumento delle imposte sui redditi più elevati. Roosevelt acquista consenso e viene rieletto. Si passa da politiche liberiste (stato astensionalista) a Stato interventista. Economista Keynes: L’indebitamento dello Stato, per rilanciare l’economia, avrebbe potuto essere risanato con l’aumento delle entrate fiscali ma mano che si fosse profilato la fase di ripresa economica. Negli anni 20-30 gli USA intervennero sempre più massicciamente nella politica del continente latinoamericano sia con investimenti economici sia con ingerenza di natura anche militare (politica del buon vicinato). Rilanciata la dottrina del pan americanismo. Capitolo 9 - Verso lo stalinismo Dopo la guerra civile, anni 20, NEP, ripresa economica, Russia uscita gradualmente dall’isolamento internazionale. Però continua a essere instabile. Soppressione del dissenso interno: monopartitismo dal 1918. Nel 1922 con il X congresso del partito comunista russo la classe dirigente bolscevica arriva al suo culmine. Fine della democrazia proletaria e del sindacato. La dittatura del proletariato si identifica sempre di più con la dittatura del partito che a sua volta si identifica nello Stato. Idea di libertà e giustizia si dimostra illusoria. Il 30 dicembre 1922 il X congresso pan-russo dei soviet sancisce la nascita dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS, Russia Ucraina Bielorussia e Transcaucasia). Nuovo stato retto dal Congresso dei Soviet (legislativo) e dal Consiglio dei commissari del popolo (esecutivo). Qualunque forma di ingerenza religiosa nella vita pubblica viene repressa a favore dell’ateismo (materialismo dialettico). Paradosso: il nome della rivoluzione lo Stato viola i diritti individuali ma lo stesso tempo elabora uno dei codici civili più avanzati al mondo in termini di diritti civili (diritto al lavoro, sussidio di malattia disoccupazione, protezione sanitaria, istruzione e formalmente anche libertà di pensiero di parola). Riconosciuta l’uguaglianza giuridica tra uomini e donne, il divorzio, l’aborto. Educazione giovanile: Komsomol. Vaste campagna contro l’analfabetismo. Si afferma progressivamente un conformismo di regime che mira a sopprimere il dissenso. Decade la libertà di stampa. Censura. Si esaurisce la stagione di creatività culturale (stagione delle avanguardie). Ascesa al potere di Stalin Nominato segretario generale del partito nel 1922. In poco tempo giunge a controllare l’intero apparato dell’organizzazione e le attività del governo. Rimuove i funzionari a lui sgraditi. Seleziona e promuove uomini di fiducia. Lenin muore del 1922. Lotta per la successione. Lenin preferiva Trockij, preoccupato che Stalin fosse troppo brutale e non avesse abbastanza qualità. Stalin aveva fatto proprie due regole essenziali della rivoluzione bolscevica: mettere da parte ogni scrupolo morale nell’adempimento della missione rivoluzionaria e la costruzione del socialismo era compito esclusivo del partito e del suo leader. Differenza tra Staline Trockij. Stalin sosteneva il “socialismo in un solo paese” (mutamento rivoluzionario in Europa fallito). Voleva concentrare tutti gli sforzi sul consolidamento e la difesa del potere sovietico in URSS attraverso un programma di collettivizzazione delle terre di industrializzazione accelerata, anche a scapito dell’autonomia dei partiti comunisti degli altri paesi che avrebbero dovuto piegarsi agli obiettivi Mosca. Trockij rimaneva fedele all’ortodossia marxista e considerava la rivoluzione d’ottobre le prime tappe di una rivoluzione mondiale. Preoccupato della fragilità delle strutture produttive russe riteneva che si dovesse promuovere, con l’Internazionale comunista, un processo rivoluzionario in tutti i paesi europei più avanzati (prospettiva della “rivoluzione permanente”). Lo scontro si rivolge a favore di Stalin che si guadagna il controllo del partito. Trockij estromesso da tutte le cariche e espulso dall’URSS nel 1929. Ucciso in Messico nel 1940 dai sicari di Stalin. Stalin è stato abile nell’utilizzare a favore l’eredità di Lenin che diventa così il culto del leninismo e che trasforma la memoria del leader scomparso in un’ortodossia ideologica funzionale ai suoi interessi. Stalin al potere Le caratteristiche del nuovo regime si definiscono dallo sviluppo economico e dalla sicurezza dello Stato. Promuove un vasto programma di sviluppo industriale e militare. d’assalto). A questi corpi di cui Hitler non si fidava completamente affianca le SS (squadre di protezione sotto il controllo di Himmler dal 1929). Le basi teoriche del nazismo erano esposte da Hitler nel Mein Kampf: Sosteneva che per far uscire il paese dalla situazione in cui era precipitato bisognava liquidare il sistema democratico e intraprendere un’offensiva contro i nemici della Germania, innanzitutto gli ebrei. Hitler riprende le teorie nazionalistiche e le aspirazioni espansionistiche inserendo il concetto di purezza di razza tedesca e l’antisemitismo. Efficace campagna comunicativa orchestrata da Goebbels. Nelle manifestazioni di massa si accusava il trattato di Versailles e si insisteva sul fatto che gli ebrei andassero contro l’economia tedesca. Il popolo tedesco provato dalla crisi economica trovava negli ebrei un perfetto capro espiatorio. Il partito nazista raccoglie consensi sia nelle classi popolari sia nella borghesia preoccupati di perdere il lavoro. Hitler ottiene anche l’appoggio della grande industria dell’alta finanza. Instabilità istituzionale: Müller 1928 ha difficoltà a gestire la crisi economica. 1930 Hindenburg conferisce l’incarico di formare un nuovo governo a Brüning. Elezioni 1932: Hindenburg riconfermato grazie all’appoggio del Zentrum, partito di centro, nonostante Hitler sfiora il 37%. Successive votazioni: Von Papen e Von Schleicher. Come successo un decennio prima in Italia, lo schieramento conservatore credeva di poter addomesticare Hitler e guardava la sua affermazione come un’occasione per stabilizzare il sistema politico. Il pericolo rappresentato dal nazismo viene sottovalutato anche a sinistra. Il partito socialdemocratico tedesco SPD non credeva fosse necessario costruire un fronte unito contro Hitler in quanto era già occupato il conflitto con il partito comunista tedesco KPD per l’egemoni sulla classe operaia. Hitler al potere e il Terzo Reich Il 30 gennaio 1933 Hitler fu incaricato da Hindenburg di presiedere il governo. Il 1 febbraio il parlamento viene sciolto e vengono indette nuove elezioni per marzo. Il 27 febbraio i nazisti danno fuoco alla camera dei deputati e danno la colpa al KPD per poterlo dichiarare fuori legge. Il 28 febbraio il governo fa sottoscrivere a Hindenburg un decreto che sopprime le libertà associative, e tutela della libertà individuale, l’inviolabilità dell’abitazione, la libertà di espressione e la garanzia della proprietà privata. Queste misure erano presentate formalmente come destinato a durare strettamente il tempo necessario per ristabilire la normalità della vita democratica minata da una grave minaccia. I nazisti usano l’articolo 48 che doveva essere usato come strumento eccezionale di difesa della legalità, come un mezzo per imporre un regime anticostituzionale. Nelle elezioni del 5 marzo il partito nazista prende il 43,9% e con la legge sui pieni poteri il governo di Hitler è autorizzato a promulgare leggi senza l’approvazione del parlamento. Nel giro di pochi mesi la Germania subisce un processo di nazificazione. I partiti politici vengono soppressi e quello nazista è programmato partito unico. I sindacati vengono sciolti e sostituiti da organizzazioni di regime. All’interno delle forze di polizia vengono inseriti i reparti delle SS, vengono allestiti i primi campi di concentramento dove finiscono gli oppositori. Inizia la campagna antisemita. “Notte dei lunghi coltelli” 30 giugno 1934: eliminata una parte del gruppo dirigente delle SA con omicidi e arresti. Hitler voleva sbarazzarsi degli elementi dei quali non aveva più bisogno e che avrebbero potuto rappresentare un ostacolo alla stabilizzazione nazista. Eliminati anche esponenti della destra nazionalista e alcuni ufficiali dell’esercito. Così Hitler cancella ogni residua forma di opposizione, anche interna. Hindenburg muore 1934. Hitler assume il totale controllo dello Stato. Nasce così il nuovo Reich (3 impero dopo quello di Carlo Magno e quello degli Hohenzollern. Hitler crea la carica di Fuhrer, capo supremo, che riuniva nelle sue mani i poteri del presidente e del cancelliere della Repubblica di Weimar. Aveva il compito di risollevare la Germania dalle condizioni umilianti nelle quali stava dopo la prima guerra mondiale e di restituirle il rango di grande potenza in Europa. Il regime nazista mira ad assorbire nella sfera pubblica ogni aspetto della vita privata. Individui esistono solo in quanto parte di una comunità di popolo incentrata sui concetti di razza terra e sangue (etnia ariana). I singoli individui possono essere sacrificati il nome del superiore interesse collettivo. La società aveva l’obiettivo di riprendere il dissenso e alimentare un consenso di massa attorno Hitler. Indottrinamento ideologico dei giovani e l’addestramento all’uso delle armi. Sciolti sindacati; i lavoratori sono raccolti in un altro organismo nazista, il fronte del lavoro. Impiego dei corpi di polizia per mantenere l’ordine: GESTAPO (polizia segreta) per estinguere l’opposizione politica. Il regime nazista è stato in grado di garantire un lavoro gran parte di quanti ne erano rimasti senza anche attraverso la massiccia militarizzazione della produzione industriale tedesca. Nel 1933 Hitler giunge a stipulare un concordato con la Santa sede e un accordo analogo con le chiese protestanti: in cambio del silenzio su quanto avveniva nel Terzo Reigh le diverse confessioni religiose avrebbero potuto esercitare il loro magistero. Economia di Stato: per risollevare la Germania dalla crisi economica. Le maggiori aziende tedesche vengono nazionalizzate e 5 miliardi di marchi vengono stanziati per combattere la disoccupazione. Lo Stato tedesco finanzia diversi piani di investimento in lavori Pubblici e quello legato al riarmo. Si raggiunge la piena occupazione nel 1938. La corsa agli armamenti si intreccia con una politica estera più aggressiva. La Germania esce dalla società delle nazioni nel 1933, rifiutando l’equilibrio europeo. La politica estera aggressiva veniva giustificata in base allo slogan nazionale ossia quello dello “spazio vitale” (Lebensraum). Tale visione era basata sul presupposto ideologico che i tedeschi, in quanto razza superiore, avessero il diritto di costruire un impero, anche a danno degli altri popoli. Nel 1935 la leva diventa obbligatoria. L’anno dopo Hitler inviò le truppe militari in Renania (confine con Francia) che secondo l’accordo di pace avrebbe dovuto rimanere smilitarizzata. Antisemitismo La comunità di popolo concepito da Hitler costituiva un sodalizio di sangue il cui obiettivo era lottare per preservare la propria purezza. Secondo le leggi nazista le razze superiori erano destinate a combattere a trionfare su quelli inferiori. Gli ariani erano la razza superiore e gli ebrei erano l’ultima. Nella Germania del 1933 gli ebrei erano una minoranza ben integrata. Nel 1935 vengono prolungate le leggi di Norimberga con le quali gli ebrei venivano privati dei diritti civili e politici e della piena cittadinanza tedesca e dunque ridotti a semplici sudditi, venivano inoltre proibiti i matrimoni misti. Prima gli ebrei vengono emarginati socialmente e iniziano le violenze. Tra il 1933 e il 1939 più di 200.000 ebrei sono costretti ad abbandonare il paese. “Notte dei cristalli” 8-9 novembre 1938: con il pretesto della morte di un diplomatico tedesco, le autorità naziste alimentano un pogrom (massacro) in tutta la Germania, chiamata così per la distruzione da parte di nazisti delle vetrine dei negozi dei commercianti ebrei. Uccise decine di ebrei e arrestati 30.000 e deportati. Lager: gestiti dalle SS, per tutte le persone invise al Terzo Reigh: zingari, testimoni di Geova, omosessuali, delinquenti e ebrei dal 1938. Capitolo 11 - I regimi autoritari in Europa Anni 20 e 30 nascono movimenti che si richiamavano in vari modi all’esperienza fascista italiana. Accomunati dall’avversione al liberalismo, al socialismo, al comunismo. differenza sostanziale tra fascismi e autoritarismi tradizionali: I primi optano per programmi di espansione aggressiva ai danni degli altre nazioni, basati su motivazioni razziste, i secondi se ne astengono. Austria: nel 1932 regime cristiano-sociale del cancelliere Dollfuss. Polonia: regime autoritario del maresciallo Pilsudski. Ungheria: Horthy che già aveva abbattuto la repubblica dei soviet e dato vita a un regime conservatore nel 1920. Prendono potere le Croci Frecciate (formazione fascista e antisemita). Anche in Lituania, Lettonia ed Estonia sorgono regimi presidenziali. Solo in Cecoslovacchia, con l’appoggio della Francia, rimane la democrazia. Bulgaria e Grecia: regimi monarchici. Nel 1936 il genere Metaxas instaura una dittatura ad Atene su modello mussoliniano. Spagna e Portogallo: esclusi dal processo di industrializzazione, continua a prevalere una concezione autoritaria e clientelare della politica. In Spagna il potere era detenuto più che dalla monarchia, dai grandi proprietari terrieri, clero cattolico e i militari. 1923 colpo di stato del generale Miguel Primo de Rivera con l’appoggio della monarchia e i ceti forti. Forte instabilità politica, si dimette. Affermazione di repubblicani e delle sinistre. Segue la proclamazione della Repubblica spagnola. In Portogallo nel 1910 una rivoluzione porta alla repubblica che si sconta con cattolici, liberali, socialisti. 1926 colpo di stato miliare che pone fine alla democrazia. 1932 l’economista Antonio de Oliveira Salazar diventa primo ministro e inaugura la nuova costituzione (Estado Novo, impostazione autoritaria e fascisteggiante). Imperialismo in Asia Giappone: rigida organizzazione politica e sociale sia tradizionale che modernizzata. Espansionismo per creare una vasta area di dominio nell’Oceano Pacifico. Politica interna: nascono movimenti radicali di destra con ordinamento radicale autoritario basato sul ripristino della tradizione, la cui figura di riferimento era l’imperatore Hirohito. Crisi economica degli anni 30 investe anche il Giappone. Era necessario attuare una politica di espansione per ricercare nuovi sbocchi di mercato. Era necessario il sostegno dell’esercito per avviare una politica di riarmo. Invasione della Manciuria (Cina) nel 1931 e ne proclama l’indipendenza. Guerra alla Cina. Conquista Nanchino, massacro 200 mila vittime. Avvicinamento ai regimi fascisti e nazisti. Patto Anticomintern 1936 con Germania e Italia. Cina debole non riesce ad opporsi al Giappone. Muore il capo del Guoming dan, Su yat sen, sale al potere Chiang Kai-shek, capo dell’esercito nazionalista. Si scontra con i comunisti e li mette fuori legge. Chiang proclamato presidente della repubblica cinese. Il partito comunista si era riorganizzato in clandestinità e aveva trovato appoggio nella popolazione rurale. Strategia contadina costruita su organismi collettivi di gestione ideati da Mao, ispirati al modello sovietico. Chiang lancia nel 1931 campagne di annientamento contro gli uomini di Mao. Guerra civile. Comunisti costretti ad abbandonare le terre: lunga marcia durata un anno. Fine della guerra civile per fronteggiare il Giappone. Nonostante costruiscono un fronte unito contro il nemico non riescono a sconfiggerlo. Il riarmo della Germania nazista e la crisi degli equilibri europei Nel 1933 la Germania esce dalla società delle nazioni e inizia una politica di riarmo aggressiva ed espansionistica (fondato sullo “spazio vitale”). Grazie alla coscrizione obbligatoria esercito tedesco diventa una poderosa armata (la Wehrmacht, avizione = Luftwaffe). Nel 1934 il cancelliere austriaco Dollfuss viene assassinato dai nazisti austriaci, d’accordo con i tedeschi, per impadronirsi del potere. Mussolini blocca il colpo di stato perché al tempo diffidava di Hitler e voleva mantenere l’Austria nell’area di influenza italiana. Nel 1935 con l’accordo di Stresa , Francia Gran Bretagna Italia condannano il riarmo tedesco per salvaguardare l’indipendenza austriaca ma non prendono alcun provvedimento punitivo per la Germania. Accordo di sfalda velocemente. Nel 1935 la Francia firmò un accordo di reciproca assistenza con l’URSS (aiuto reciproco in caso di attacco da qualsiasi stato europeo). Come risposta il governo inglese
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